Benedetto Cacciatori: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Benedetto
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = 5683 - Palazzo di Brera, Milano - Monumento di Benedetto Cacciatori - Foto Giovanni Dall'Orto, 1-Oct-2011.jpg
|Didascalia = Busto di Benedetto Cacciatori sul loggiato del primo piano del [[Palazzo di Brera]]
}}
''== Biografia ==▼
Benedetto Cacciatori nacque a [[Carrara]] da una famiglia di scultori.▼
Le poche notizie che possediamo di lui, anche da parte delle fonti del tempo,sono indice dell'emarginazione storica e critica dell'artista, incrementata dall'atteggiamento contrario ad ogni tipo di pubblicità personale che la maggior parte degli storici attribuisce allo scultore.▼
[[File:Benedetto Cacciatori, Monumento a Luigi Cagnola (1849), Accademia di Brera.jpg|thumb|left|''Monumento a Luigi Cagnola'' (1849)]]
▲Le poche notizie
Benedetto fu il secondogenito di cinque figli di
Il padre dell'
Nel 1810 Benedetto, il padre e i fratelli si trasferirono temporaneamente
Benedetto lavorò assieme al padre al restauro e alla decorazione dell'[[Arco della Pace|Arco trionfale del Sempione]].
Cacciatori, come detto precedentemente, poté proseguire gli studi artistici all'Accademia di Brera e fu influenzato da molti grandi artisti come [[Luigi Canonica]], [[Luigi Cagnola]], [[Giuseppe Zanoia]], [[Ferdinando Albertolli]], [[Luigi Sabatelli]] ma soprattutto da [[Camillo Pacetti]] che fu sempre considerato da Benedetto come un secondo padre.▼
▲Cacciatori, come detto precedentemente, poté proseguire gli studi artistici all'Accademia di Brera e fu influenzato da molti grandi artisti come [[Luigi Canonica]], [[Luigi Cagnola]], [[Giuseppe Zanoia]], [[Ferdinando Albertolli]],
Nel 1816 a causa di alcuni problemi economici, per poter proseguire gli studi, Benedetto Cacciatori inviò una supplica formale alla cancelleria dell'[[imperatore Francesco I]]:l'artista dimostrò che le sovvenzioni che gli furono concesse erano state ben usufruite infatti, quell' anno, ottenne tre premi tra cui uno per la sua scultura "Ercole recupera Dejanira dal centauro Nesso".▼
Nel 1816 a causa di problemi economici, per poter proseguire gli studi, Benedetto Cacciatori inviò una supplica formale alla cancelleria dell'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]].
Successivamente Benedetto conobbe Maria Angela, figlia di Pacetti, si innamorò di lei e la sposò nel 1818: in seguito a questo avvenimento, lui e il suo (adesso suocero) maestro intrapresero una vera e propria collaborzaione in un impresa familiare comune che portò alle realizzazioni successive delle opere dell' artista carrarese.▼
▲
Negli anni seguenti, Benedetto Cacciatori fece le sue opere più importanti: dalle sculture per la parrocchiale di Gorgonzola (1820-1827 circa) alle prime commissioni sabaude per il complesso di Hautecombe (a partire dal 1825), dalle figure per l'altare del santuario milanese di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (1826-1827) ai lavori per l'arco della Pace (dal 1827) e per la abrriera di porta Orientale (1828-1833).▼
▲Successivamente Benedetto conobbe Maria Angela, figlia di Pacetti, si innamorò di lei e la sposò nel 1818: in seguito a questo avvenimento, lui e il suo
Fra le sue opere si segnala la decorazione scultorea delle tombe dei Savoia (1826). Suo il monumento marmoreo a [[Luigi Cagnola]] (1849) nel cortile dell'[[Accademia di Brera]] a Milano.▼
▲Negli anni seguenti, Benedetto Cacciatori fece le sue opere più importanti: dalle sculture per la parrocchiale di Gorgonzola (1820-1827 circa) alle prime commissioni sabaude per il complesso di
[[File:Benedetto Cacciatori Tomba al Cimitero Monumentale, opera propria.jpg|thumb
▲Fra le sue opere si segnala
▲Il Cacciatori riposa al [[Cimitero Monumentale di Milano]] in una imponente tomba decorata da una grande scultura bronzea da egli stesso composta e raffigurante ''la Pietà''<ref>Sulla base del suo monumento funebre è scolpita la seguente dedica: ''A BENEDETTO CACCIATORI SCULTORE''
▲[[File:Benedetto Cacciatori Tomba al Cimitero Monumentale, opera propria.jpg|thumb|200px|Tomba di Benedetteo Cacciatori al Cimitero Monumentale di Milano]]
''Morto in Carrara sua diletta patria nel 1871 d’anni 77 eletto gentiluomo devoto alla religione alla famiglia all’arte illustrò l’Italia con opere ammirate.''
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==La prima attività in Lombardia==
Nel 1820 Benedetto Cacciatori realizza quelle che sono con ogni probabilità le sue prime opere al di fuori dell'ambito degli studi: i due [[Angelo|Angeli]] per l'altare dei [[Santi Gervaso e Protaso]] a [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]].
Come venne segnalato da [[Gian Battista Maderna]] nel 1979, l'
La figura angelica con le mani giunte costituisce una reinterpretazione dell'artista di un'opera precedente scolpita dal suo maestro
Opere ugualmente importanti di questo primo periodo lombardo
==Le commissioni dei Savoia per
Benedetto Cacciatori
L'artista
Internamente all'Abbazia, Cacciatori realizzò
Lo scultore non si dimenticò di elogiare Carlo Felice per averlo incaricato di lavorare a praticamente tutto il restauro dell'Abbazia e fece per lui un gigantesco
Scolpì inoltre il cenotafio per alcuni componenti della famiglia reale dei Savoia, come Guglielmo di Savoia e Beatrice di Savoia.
I lavori per la ristrutturazione dell'Abbazia di Hautecombe durarono almeno fino al 1834, data in cui [[Alfieri]] espose una riproduzione in disegno della Pietà scolpita da Benedetto Cacciatori.▼
▲I lavori per la ristrutturazione dell'Abbazia di
==L'attività per i grandi cantieri milanesi dell'arco della Pace, di Porta Orientale e del duomo==
Nel 1827 Benedetto Cacciatori
L'
L'11 giugno del 1829, la
Il suo impegno nella decorazione dell'
In seguito a Cacciatori vennero commissionate le due statue di Santa Maria Cleofe e San Satiro, Sant'Apollonia, San Massimiliano e Sant'Ilario: tutte queste statue furono realizzate in marmo di Candoglia.
==L'insegnamento all'Accademia di Brera e l'attività per altre
Nel 1828 Benedetto Cacciatori espose a Brera solamente
Pietro e Antonio Gavazzi
Nel 1842 Cacciatori espose nuovamente a Brera una statua marmorea del [[Redentore in atto di salire al cielo]] e
Negli anni successivi, fino alla sua morte, l'artista lavorò molto con il marmo bianco della sua città come si può vedere nel Monumento a Filippo e Girolamo Tosi, nel Monumento a Napoleone Bonaparte, nel Monumento al marchese Luigi Cagnola e nel Monumento funerario al marchese Marcello Saporiti ma, soprattutto, nella Pietà, sua opera più emblematica.
Una copia della ==Onorificenze==
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|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=
}}
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==▼
*{{cita libro| autore1=Mario de Micheli
*{{cita libro| autore1=Mauro Borgioli
*{{cita libro| autore1=Giorgio Zanchetti
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* https://web.archive.org/web/20130108095003/http://www.ilcastellodiaglie.it/ita/storia/artisti/cacciatori.htm
*{{Collegamento interrotto|1=https://www.finestresullarte.info/Puntate/2011/13-benedetto-cacciatori.php }}
*http://www.treccani.it/enciclopedia/neoclassicismo/
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|scultura}}
[[Categoria:Scultori figli d'arte]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]
▲==Bibliografia==
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Brera]]
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Carrara]]
▲Mario de Micheli, Gian Lorenzo Mellini, Massimo Bertozzi, La Scultura a Carrara: ottocento, Edizione Bolis, ISBN_88-7827-057-1, 1993.
▲Mauro Borgioli, Beniamino Geminiani, Carrara e la sua gente, Editoria Apuana, 1977.
▲Giorgio Zanchetti, Benedetto Cacciatori, Silvana Editoriale Spa, Milano, 2004.
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