Virdimura: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Virdimura
|Sesso = F
|AnnoMorte = ?
|Epoca = XIV
|Attività = medica
|Attività2 = chirurga
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , vissuta nel Trecento e appartenente alla comunità ebraica catanese
}}
==Biografia==
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===Studi===
La formazione medica della [[Ebrei|comunità ebraica]],
===Carriera===
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==Contesto storico==
Ai Giudei era anche vietato curare i cristiani come previsto dalla Costituzione Siciliana del [[1310]]:
{{citazione|Ut nullus iudeus audeat medendi artem exercere in cristianum vel medicinam ei dare vel conficere|Costituzioni di [[Federico III di Sicilia|Federigo II (III)]] relative a' Giudei<ref>[[Bartolomeo Lagumina]], Giuseppe Lagumina, ''[[iarchive:codicediplomati00lagugoog/page/n18/mode/2up|Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia]]'', Tip. Di M. Amenta, Palermo, 1884, vol. 2 p. 28.</ref>}}
In caso di disobbedienza la pena era differente tra l'ebreo e il cristiano: il primo era costretto ad un anno di reclusione e poteva cibarsi solamente con pane ed acqua mentre per il secondo la pena era ridotta a soli tre mesi. Nel [[1450]], dopo il pagamento di un'enorme somma di denaro (10.000 [[Fiorino|fiorini]] ossia 5.000 [[Scudo (moneta)|scudi]]), pagata al re Alfonso, agli ebrei fu concessa la grazia sebbene fossero trasgressori della legge e, tra le altre cose, fu concesso loro di curare tanto gli israeliti che i cristiani.<ref>[[Giuseppe Pitrè]], ''Medici, chirurghi, barbieri e speziali antichi in Sicilia, secoli XIII-XVIII, A. Reber, Palermo, 1910, p. 72.''</ref> La dottoressa Virdimura visse in un periodo in cui non era per niente facile, soprattutto per le donne, affermarsi come medico, un periodo caratterizzato dalla crescente medicalizzazione della società e da un certo interesse ai temi della medicina scientifica. I medici ebrei iniziarono ad assumere sempre maggiore importanza. Virdimura non fu il solo medico ebreo a diventare famoso; molti altri la seguirono, tanto che tutti i [[Sovrano|sovrani]], ricchi e notabili si rivolgevano a medici ebrei per farsi curare.▼
▲In caso di disobbedienza, la pena era
Il caso della dottoressa Virdimura fu un chiaro esempio di costituzione delle [[Dinastia|dinastie]] familiari di medici dove la presenza di donne divenne un fatto quasi naturale, rappresentando probabilmente uno spiraglio di luce, un esempio significativo, ma purtroppo isolato che, superando i pregiudizi religiosi e le differenze basate sulla distinzione di sesso, riconosceva il ruolo della donna nella società e in particolare del popolo ebraico in un contesto [[Società multietnica|sociale multietnico]], quello siciliano.<ref name=":1" /> Grazie a Virdimura, la città di Catania si fregia di annoverare tra i suoi storici cittadini la prima donna medico legalmente autorizzata a praticare la medicina nell'isola.
== Principali figure e contributi degli studi ==
La conoscenza moderna della storia di Virdimura e la sua diffusione negli studi storici è stata favorita soprattutto da studiosi e storici italiani a partire dal [[1800|XIX secolo]].
Il prelato [[Bartolomeo Lagumina]] insieme al fratello Giuseppe (1855-1931) concepiscono il ''Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia'' (Palermo, 1884), raccogliendo documenti e fonti archivistiche relative alla [[Storia della Sicilia ebraica|comunità ebraica siciliana]], contribuendo alla conoscenza di personaggi come Virdimura all'interno del contesto storico documentario. Il ''Codice'' è tuttora uno strumento di lavoro essenziale, che raccoglie più di mille documenti dall'epoca di [[Gregorio Magno]] all'espulsione del 1492-'93 con il [[decreto dell'Alhambra]], compreso il documento numero LXIX risalente al 1376<ref>{{cita pubblicazione|autore=Bartolomeo e Giuseppe Lagumina|url=https://books.google.it/books?id=a00bAQAAMAAJ&pg=PA99&dq#v=onepage&q&f=false|capitolo=Virdimura moglie di Pasquale de Medico di Catania... Catania, 7 Novembre 1376, Ind. XV|titolo=Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia|p=99|data=1884|città=Palermo|vol=1, parte 1|serie=Documenti per servire alla storia di Sicilia, Società siciliana per la storia patria|editore=Tipografia di Michele Amenta}} Ottenne le recensioni delle riviste «Revue des études juives» (Francia), tom3 XI, n.22, octobre-décembre 1885 p. 287 ([https://books.google.it/books?id=LM4OAAAAQAAJ&pg=PA286&dq=#v=onepage&q&f=false on-line]); e «Dr. Blochs Österreichische Wochenschrift: Centralorgan für die gesammten Interessen des Judenthums» (Germania), con ''Dur Geschichte der Juden in Sizilien'' (1897, [https://books.google.it/books?id=C_ZXzZDFN3YC&pg=PA488&dq#v=onepage&q&f=false on-line]), pp.488-490, facendo particolare riferimento entrambi i periodici proprio a Virdimura.</ref>.
Successivamente, [[Giuseppe Pitrè]] (1841-1916), noto storico e medico siciliano, nei suoi scritti sulla storia della medicina in Sicilia ha menzionato la figura di Virdimura, evidenziandone l'importanza come una delle prime donne medico autorizzate nella storia siciliana e europea.
== Note ==
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* Ignazio Vecchio, Cristina Tornali, Luigi Rampello, Marcello Migliore, Liborio Rampello, Gaetana Silvia Rigo, Giuseppe Armocida, [https://www.actamedicamediterranea.com/archive/2013/medica-3/jewish-medicine-and-surgery-in-catania-italy-before-1492/document Jewish Medicine and Surgery in Catania, Italy before 1492], su [https://www.actamedicamediterranea.com www.actamedicamediterranea.com], 2013.
* Domenico Ventura, ''[https://www.yumpu.com/it/document/view/26020005/medici-ebrei-a-catania-catania-per-te Medici Ebrei a Catania]''. In: M. Alberghino, ''Medici e medicina a Catania dal Quattrocento ai primi del Novecento.'' Maimone Editore, Catania 2001.
* Simona Lo Iacono, ''Virdimura'', Guanda, 2024, ISBN 9788823533998.
==Voci correlate==
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* [[Chirurgia antica]]
{{Controllo di autorità}}
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