Lonicera caprifolium: differenze tra le versioni

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{{S|piante}}
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Il '''caprifoglio comune''' o '''madreselva''' ('''''Lonicera caprifolium''''' <small>[[Linneo|L.]], 1753</small>) è un arbusto legnoso di medie dimensioni dai profumati fiori colorati di bianco e rosso appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Caprifoliacee]]<ref name=POWO/>.
 
==Etimologia==
'''Caprofoglio comune''' (nome scientifico '''''Lonicera caprifolium''''' [[Carl von Linné]], 1753) è un arbusto legnoso di medie dimensioni dai profumati fiori colorati di bianco e rosso appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Caprifoliaceae]].<br>
Il termine del genere (''Lonicera'') fu coniato da [[Carl von Linné|Linneo]] nel 1753 adattando al latino il cognome "Lonitzer", volendo ricordare il botanico Adam Lonitzer ([[1528]]-[[1586]]) - in italiano questo cognome si pronuncia Adamo Lonicer - [[medico]] condotto a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]].<br />
<br>
L'[[epiteto specifico]] (caprifolium) deriva dal latino ed è composto da due termini: “capra” e “folium” (capra e foglia). Probabilmente questa dizione deriva dal fatto che le capre usano brucare le foglie di questa pianta.<br />
“Caprifoglio” è il nome comune di alcune specie del genere "[[Lonicera]]", ma è anche la versione volgare italiana del nome del [[Genere (tassonomia)|genere]], per cui spesso si vengono a creare equivoci che comunque si possono dissipare facilmente affiancando sempre anche la [[nomenclatura binomiale]] scientifica.
 
Altri nomi comuni sono:
==Sistematica==
:::Madreselva comune – Abbracciabosco – Vincibosco – Succiamiele – Legabosco - Uva di San Giovanni – Manicciola - Manine
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Lonicera]]'' comprende circa 200 [[specie]] provenienti dall'[[Asia]], dall'[[America]] settentrionale e dall'[[Europa]], di queste una decina appartengono alla flora spontanea italiana. Il “Caprifoglio comune” è considerata una [[specie]] originaria dell'[[Italia]].<br>
Nelle classificazioni più vecchie la [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]] è anche chiamata ''[[Loniceraceae]]''. È da aggiungere inoltre che prima di [[Carl von Linné|Linneo]] questo [[Genere (tassonomia)|genere]] era chiamato ''[[Caprifolium]]'' ma anche ''[[Peryclimenon]]'', nomenclature talora usate anche in tempi moderni<br>
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Lonicera]]'' è riccamente [[Polimorfismo (biologia)|polimorfo]] per cui viene suddiviso in più sezioni (per maggior dettagli vedere la scheda specifica del [[Genere (tassonomia)|genere]]); la ''Lonicera caprifolium'' appartiene alla sezione delle specie rampicanti a foglie caduche con una o più paia di foglie superiori connate nella formazioni di un caratteristico disco a collare. Le altre sezioni comprendono piante cespugliose e/o sempreverdi.<br>
Secondo alcuni studiosi questa pianta, in [[Italia]], si sarebbe inselvatichita da alcuni esemplari importati in tempi remoti; tuttavia il suo completo inserimento nella vegetazione naturale del nostro territorio potrebbe indicare che si tratti di una pianta indigena come normalmente viene considerata.<br>
<br>
 
Il nome comune di “Abbracciabosco” deriva dal suo portamento rampicante che spesso avvolge, danneggiando la pianta ospite. I greci ad esempio chiamavano queste piante "peryclimenon" (che tradotto liberamente significa “accerchiamento”).<br />
===Variabilità===
In inglese il fiore si chiama: "Italian honeyusuckle", ma anche "Italian woodbine".
Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e [[sottospecie]] <small>(l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie)</small>:
<br>
*''Lonicera caprifolium'' L. ''var. italica'' F.W. Schmidt (1794) (sinonimo = ''Lonicera x americana'')
*''Lonicera caprifolium'' L. ''subsp. implexa'' (Aiton) Bonnier & Layens (1894) (sinonimo = ''[[Lonicera implexa]]'')
<br>
===Ibridi===
Con altre specie ''Lonicera caprifolium'' forma il seguente [[ibrido]] intraspecifico :
*''Lonicera x americana'' (Miller) C. Koch (1867) – Ibrido fra : ''L. caprifolium'' e ''L. etrusca''
<br>
===Sinonimi===
La specie in oggetto, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
*''[[Caprifolium germanicum]]'' Delarbre (1800)
*''[[Caprifolium hortense]]'' Lam. (1779)
*''[[Caprifolium italicum]]'' Medik. (1799)
*''[[Caprifolium pallidum]]'' (Host) Schur (1866)
*''[[Caprifolium perfoliatum]]'' Rahling (1796)
*''[[Caprifolium rotundifolium]]'' Moench (1794)
*''[[Caprifolium vulgare]]'' Medik.
*''[[Lonicera cariotii]]'' Gandoger (1875)
*''[[Lonicera pallida]]'' Host (1827)
*''[[Lonicera suavis]]'' Salisb. (1796)
*''[[Periclymenum]]'' italicum Miller (1768)
*''[[Periclymenum]]'' perfoliatum S.F. Gray (1821)
<br>
===Specie simili===
*''[[Lonicera implexa]]'' Aiton – Caprifoglio mediterraneo : lo sviluppo della pianta è minore (18 dm); le foglie sono persistenti; le labbra della [[corolla]] sono di minori dimensioni. Questa pianta inoltre è presente solo al centro – sud dell'[[Italia]].
 
== Descrizione ==
*''[[Lonicera xylosteum]]'' L. - Caprifoglio peloso : anche questa pianta ha uno sviluppo minore (massimo 15 dm); il fusto e le foglie si presentano vellutato – pelose; i fiori hanno una dimensione minore e sono giallastri; il frutto è formato solamente da due singole bacche. <br>
[[File:Lonicera caprifolium Thome DESC.jpg|upright=1.4|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
<br>
La pianta è di tipo lianosa (a forma o struttura di liana). La forma biologica di questa specie è definita come [[Sistema Raunkiær#Fanerofite|fanerofita lianosa]] ('''P lian'''): sono piante generalmente legnose ma incapaci di reggersi per conto proprio e quindi con portamento rampicante.
 
==Etimologia==
Il termine del genere (lonicera) fu coniato da [[Carl von Linné|Linneo]] nel 1753 adattando al latino il cognome "Lonitzer", volendo ricordare il botanico Adam Lonitzer ([[1528]]-[[1586]]) - in italiano questo cognome si pronuncia Adamo Lonicer - [[medico]] condotto a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]].<br>
Il nome specifico (caprifolium) deriva dal latino ed è composto da due termini : “capra” e “folium” (capra e foglia). Probabilmente questa dizione deriva dal fatto che le capre usano brucare le foglie di questa pianta.<br>
“Caprifoglio” è il nome comune di alcune specie del genere "[[Lonicera]]", ma è anche la versione volgare italiana del nome del [[Genere (tassonomia)|genere]], per cui spesso si vengono a creare equivoci che comunque si possono dissipare facilmente affiancando sempre anche la [[nomenclatura binomiale]] scientifica.<br>
<br>
Altri nomi comuni sono :
:::Madreselva comune – Abbracciabosco – Vincibosco – Succiamiele – Legabosco - Uva di San Giovanni – Manicciola - Manine
<br>
Il nome comune di “Abbracciabosco” deriva dal suo portamento rampicante che spesso avvolge, danneggiando la pianta ospite. I greci ad esempio chiamavano queste piante "peryclimenon" (che tradotto liberamente significa “accerchiamento”).<br>
In inglese il fiore si chiama : "Italian honeyusuckle", ma anche "Italian woodbine".<br>
<br>
 
==Morfologia=Fusto===
[[ImmagineFile:Lonicera caprifolium Thome DESCENBLA03.jpg|300px|thumb|Descrizione delle partiPortamento delladel piantafusto]]
I [[Fusto (botanica)|fusti]] sono rampicanti e volubili (si avvolgono ad altri alberi o arbusti), possono arrivare fino a 5 metri di estensione e nella fase iniziale dello sviluppo sono molto ramosi. La ramosità quasi [[Glossario botanico#C|cespitosa]] è data dalla presenza di gemme multiple, soprannumerali ed in serie sovrapposte nelle zone ascellari del fusto.<br />
La pianta è di tipo lianosa (a forma o struttura di liana). La forma biologica di questa specie è definita come [[Sistema_Raunkiær#Fanerofita|fanerofita lianosa]] ('''P lian''') : sono piante generalmente legnose ma incapaci di reggersi per conto proprio e quindi con portamento rampicante.
L'aspetto del fusto è quello di una corteccia che invecchiando assume una colorazione bruno – verdastra. I fusti giovani presentano una certa [[Glossario botanico#P|pubescenza]].<br />
===[[Fusto]]===
[[Immagine:Lonicera caprifolium ENBLA03.jpg|220px|thumb|Portamento del fusto]]
I fusti sono rampicanti e volubili (si avvolgono ad altri alberi o arbusti), possono arrivare fino a 5 metri di estensione e nella fase iniziale dello sviluppo sono molto ramosi. La ramosità quasi [[Glossario botanico#C|cespitosa]] è data dalla presenza di gemme multiple, soprannumerali ed in serie sovrapposte nelle zone ascellari del fusto.<br>
L'aspetto del fusto è quello di una corteccia che invecchiando assume una colorazione bruno – verdastra. I fusti giovani presentano una certa [[Glossario botanico#P|pubescenza]].<br>
Un'altra particolarità del fusto è che questo è caratterizzato dalla formazione di un unico strato di fibre “liberiane” (fibre a membrana ispessita che entrano nella costituzione del “libro”, all'interno della corteccia), per ciascun ciclo vegetativo annuale, facilitando così la determinazione della sua età.
===[[Foglia|Foglie]]===
Le foglie sono semplici a margine intero senza [[Glossario botanico#S|stipole]], sono caduche (non sono persistenti oltre la stagione invernale) e lungo il fusto si dispongono in modo opposto. La lamina è consistente senza essere coriacea; la pagina superiore è verde chiaro quasi brillante, mentre quella inferiore è più scura con riflessi [[Glossario botanico#G|glauchi]]. In qualche caso si può avere il fenomeno dell'eterofillia (presenza di foglie di forma diversa) specialmente con le foglie dei germogli terminali. La forma prevalente è ovato – ellittica;
*Foglie dei rami sterili (senza fiori) : sono [[picciolo|picciolate]].
*Foglie dei rami fertili (con fiori): quelle inferiori sono [[sessilità|sub-sessili]] o ristrette in un breve [[picciolo]]; quelle intermedie sono [[sessilità|sessili]] e semi saldate tra loro; quelle terminali sono appaiate e saldate alla base tra di loro e formano quindi una unica foglia [[Glossario botanico#A|amplessicaule]] attraversata nel centro dal fusto.
===[[Infiorescenza]]===
L'[[infiorescenza]] è formata da fiori (circa 6 esemplari) [[sessilità|sessili]] disposti a fascetti inseriti nel centro dell' ultimo paio di foglie concresciute a lamina ellittiche e a forma di coppa.
===[[Fiore|Fiori]]===
[[Immagine:Lonicera caprifolium ENBLA02.jpg|220px|thumb|Il fiore]]
La forma del fiore è del tipo “labiata” e variamente colorata soprattutto di rosso e bianco. I fiori sono [[Glossario botanico#A|attinomorfi]], [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], tetraciclici ([[Glossario botanico#C|calice]]– [[corolla]] – [[androceo]] – [[gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]]. I fiori sono inoltre profumati da sostanze di natura benzoloide (essenze nelle quali prevalgono i composti ad anello [[Benzene|benzoico]]).
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Glossario botanico#C|calice]] [[Glossario botanico#G|gamosepalo]] è interno alla [[corolla]] e consiste in un breve tubo aderente all'[[ovario]] terminante con 5 piccoli denti.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] [[Glossario botanico#G|gamopetala]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfa]], ha un intenso profumo (vedi sopra); il tubo a forma campanulata è lungo fino a 3 – 4 cm ed è colorato di bianco crema (o bianco – giallastro) con sfumature rosso – porporine (alla fine della fioritura le sfumature rossastre spariscono). Alla fauce si divide in due labbra : quella superiore è ulteriormente divisa in 4 lobi – alla fine della fioritura questi lobi si ripiegano su se stessi (lobi riflessi); quella inferiore è continua e ripiegata all'indietro anch'essa. Lunghezza delle labbra 15 – 18 mm.
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5, i cui filamenti, inseriti nel tubo corollino, sono molto lunghi e superano di 5 – 10 mm la fauce della [[corolla]] stessa; i [[stame|filamenti staminali]] terminano con [[antera|antere]] gialle.
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è lungo, glabro e sporge dalla [[corolla]] come gli [[stame|stami]]. L'[[ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] formato da 3 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
*Fioritura : da maggio a luglio.
*Impollinazione : di tipo [[Impollinazione entomofila|entomogama]] tramite farfalle (diurne e notturne). Questi fiori attraggono soprattutto le [[Sphingidae|sfingidi]] e grossi [[Hymenoptera|imenotteri]] come i [[Bombus|Bombi]] che con la loro lunga proboscide riescono a raccogliere il nettare contenuto, fino a metà altezza, nel lungo tubo corollino.
 
===[[Frutti]]Foglie===
Le [[Foglia|foglie]] sono semplici a margine intero senza [[Glossario botanico#S|stipole]], sono caduche (non sono persistenti oltre la stagione invernale) e lungo il fusto si dispongono in modo opposto. La lamina è consistente senza essere coriacea; la pagina superiore è verde chiaro quasi brillante, mentre quella inferiore è più scura con riflessi [[Glossario botanico#G|glauchi]]. In qualche caso si può avere il fenomeno dell'eterofillia (presenza di foglie di forma diversa) specialmente con le foglie dei germogli terminali. La forma prevalente è ovato – ellittica;
Il frutto è una [[bacca]] (velenosa !) carnosa (bacciforme e succosa) e ovale di colore rosso vivo ma a volte anche arancio (dipende dalle varietà) contenente alcuni semi discoidi. Dimensione della bacca 8 mm.
*Foglie dei rami sterili (senza fiori): sono [[picciolo|picciolate]].
===Ciclo vegetativo===
*Foglie dei rami fertili (con fiori): quelle inferiori sono [[sessilità|sub-sessili]] o ristrette in un breve [[picciolo]]; quelle intermedie sono [[sessilità|sessili]] e semi saldate tra loro; quelle terminali sono appaiate e saldate alla base tra di loro e formano quindi un'unica foglia [[Glossario botanico#A|amplessicaule]] attraversata nel centro dal fusto.
Le piante di questa specie sono molto longeve, ma presentano dei cicli vegetativi intermedi caratterizzati dal fatto che dopo pochi anni di vita si essiccano quasi completamente. A questo punto dalla ceppaia vengono emessi nuovi [[Pollone (botanica)|polloni]], che naturalmente dopo un certo numero di anni si atrofizzano e muoiono, ripetendo da capo il ciclo appena descritto.<br>
 
<br>
===Infiorescenza===
L'[[infiorescenza]] è formata da fiori (circa 6 esemplari) [[sessilità|sessili]] disposti a fascetti inseriti nel centro dell'ultimo paio di foglie concresciute a lamina ellittiche e a forma di coppa.
 
===Fiori===
[[File:Lonicera caprifolium ENBLA02.jpg|thumb|Il fiore]]
La forma del [[fiore]] è del tipo “labiata” e variamente colorata soprattutto di rosso e bianco. I fiori sono [[Glossario botanico#A|attinomorfi]], [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], tetraciclici ([[Glossario botanico#C|calice]]– [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]]. I fiori sono inoltre profumati da sostanze di natura benzoloide (essenze nelle quali prevalgono i composti ad anello [[Benzene|benzoico]]).
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Glossario botanico#C|calice]] [[Glossario botanico#G|gamosepalo]] è interno alla [[corolla]] e consiste in un breve tubo aderente all'[[Ovario (botanica)|ovario]] terminante con 5 piccoli denti.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] [[Glossario botanico#G|gamopetala]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfa]], ha un intenso profumo (vedi sopra); il tubo a forma campanulata è lungo fino a 3–4&nbsp;cm ed è colorato di bianco crema (o bianco – giallastro) con sfumature rosso – porporine (alla fine della fioritura le sfumature rossastre spariscono). Alla fauce si divide in due labbra: quella superiore è ulteriormente divisa in 4 lobi – alla fine della fioritura questi lobi si ripiegano su sé stessi (lobi riflessi); quella inferiore è continua e ripiegata all'indietro anch'essa. Lunghezza delle labbra 15 – {{M|18|u=mm}}.
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5, i cui filamenti, inseriti nel tubo corollino, sono molto lunghi e superano di 5 – {{M|10|u=mm}} la fauce della [[corolla]] stessa; i [[stame|filamenti staminali]] terminano con [[antera|antere]] gialle.
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è lungo, glabro e sporge dalla [[corolla]] come gli [[stame|stami]]. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] formato da 3 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
*Fioritura: da maggio a luglio.
 
===Frutti===
Il [[frutto]] è una [[bacca]] non commestibile in quanto tossica di circa 8 millimetri carnosa e ovale di colore, a seconda della varietà, dal rosso vivo all'arancione contenente alcuni semi discoidi.
 
== Biologia ==
Le piante di questa specie sono molto longeve, ma presentano dei cicli vegetativi intermedi caratterizzati dal fatto che dopo pochi anni di vita si essiccano quasi completamente. A questo punto dalla ceppaia vengono emessi nuovi [[Pollone (botanica)|polloni]], che naturalmente dopo un certo numero di anni si atrofizzano e muoiono, ripetendo da capo il ciclo appena descritto.
 
Si riproducono per [[impollinazione entomogama]] tramite farfalle (diurne e notturne). Questi fiori attraggono soprattutto le [[Sphingidae|sfingidi]] e grossi [[Hymenoptera|imenotteri]] come i [[Bombus|Bombi]] che con la loro lunga proboscide riescono a raccogliere il nettare contenuto, fino a metà altezza, nel lungo tubo corollino.
 
==Distribuzione e habitat==
*[[Corologia|Geoelemento]]: il luogo di origine di questa pianta è l'[[Europa]] sud-occidentale e le zone subsiberiane; il tipo [[corologia|corologico]] è infatti '''SE&nbsp;– Europ. (Pontica)''' : regione [[Carpazi|Carpatico]] – [[Danubio|Danubiana]], ma anche un areale con centro attorno al [[Mar Nero]].
*Distribuzione: questa specie è diffusa in [[Europa]] (specialmente in [[Spagna]]), [[Asia Minore]] e [[Caucaso]]. In [[Italia]] è una pianta comune solo nella penisola (sono escluse le isole).
*Habitat: si trova nei luoghi selvatici delle regioni litoranee e submontane, nei boschi caducifogli non troppo soleggiati. Il suolo preferito è quello calcareo. Può facilmente formare delle siepi naturali in associazione al [[Castanea sativa|castagno]] o al [[Quercus cerris|cerro]]; a volte però a causa del suo portamento volubile si creano delle fitte ragnatele che alla fine soffocano le altre piante.
*Distribuzione altitudinale: dal piano fino a 1200 {{m s.l.m.}}.
 
== Tassonomia ==
[[File:Caprifoliaceae Lonicera caprifolium Lin. - Erbario Frizzi Perugia n. 3641.jpg|thumb|''Lonicera caprifolium'' in erbario]]
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Lonicera]]'' comprende circa 200 [[specie]] provenienti dall'[[Asia]], dall'[[America]] settentrionale e dall'[[Europa]], di queste una decina appartengono alla flora spontanea italiana. Il caprifoglio comune è considerata una [[specie]] originaria dell'[[Italia]].<br />
Nelle classificazioni più vecchie la [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]] è anche chiamata ''[[Loniceraceae]]''. È da aggiungere inoltre che prima di [[Carl von Linné|Linneo]] questo [[Genere (tassonomia)|genere]] era chiamato ''[[Caprifolium]]'' ma anche ''[[Peryclimenon]]'', nomenclature talora usate anche in tempi moderni.<br />
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Lonicera]]'' è riccamente [[Polimorfismo (biologia)|polimorfo]] per cui viene suddiviso in più sezioni (per maggior dettagli vedere la scheda specifica del [[Genere (tassonomia)|genere]]); la ''Lonicera caprifolium'' appartiene alla sezione delle specie rampicanti a foglie caduche con una o più paia di foglie superiori connate nella formazioni di un caratteristico disco a collare. Le altre sezioni comprendono piante cespugliose e/o sempreverdi.<br />
Secondo alcuni studiosi questa pianta, in [[Italia]], si sarebbe inselvatichita da alcuni esemplari importati in tempi remoti; tuttavia il suo completo inserimento nella vegetazione naturale dell'Italia potrebbe indicare che si tratti di una pianta indigena come normalmente viene considerata.
 
===Sinonimi===
Sono noti i seguenti [[sinonimo (tassonomia)|sinonimi]]:<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Lonicera caprifolium |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:148670-1 |accesso=21 giugno 2024}}</ref>
* ''Caprifolium atropurpureum'' <small>K.Koch, 1873</small>
* ''Caprifolium germanicum'' <small>Delarbre, 1800</small>
* ''Caprifolium hortense'' <small>Lam., 1779</small>
* ''Caprifolium italicum'' <small>(Mill.) Medik., 1799</small>
* ''Caprifolium italicum'' var. ''album'' <small>(Aiton) Schult., 1819</small>
* ''Caprifolium magnevilleae'' <small>Bosse, 1859</small>
* ''Caprifolium pallidum'' <small>(Schur) Schur, 1866</small>
* ''Caprifolium perfoliatum'' <small>Röhl., 1796</small>
* ''Caprifolium perfoliatum'' var. ''pallidum'' <small>Schur, 1861</small>
* ''Caprifolium rotundifolium'' <small>Moench, 1794</small>
* ''Caprifolium sylvaticum'' <small>Lam., 1779</small>
* ''Caprifolium vulgare'' <small>Medik., 1800</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''alba'' <small>Aiton, 1789</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''flavescens'' <small>Weston, 1770</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''italica'' <small>(Mill.) C.F.Ludw., 1783</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''pallida'' <small>(Schur) Lavallée, 1877</small>
* ''Lonicera caprifolium pauciflora'' <small>Carrière, 1856</small>
* ''Lonicera caprifolium f. pauciflora'' <small>(Carrière) Rehder, 1903</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''praecox'' <small>DC. in J.B.A.M.de Lamarck & A.P.de Candolle, 1805</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''rubra'' <small>Tausch, 1838</small>
* ''Lonicera caprifolium'' var. ''verna'' <small>Lavallée, 1877</small>
* ''Lonicera pallida'' <small>Host, 1827</small>
* ''Lonicera suavis'' <small>Salisb., 1796</small>
* ''Lonicera verna'' <small>Dippel, 1889</small>
* ''Periclymenum italicum'' <small>Mill., 1768</small>
* ''Periclymenum perfoliatum'' <small>Gray, 1821 publ. 1822</small>
 
===Specie simili===
*''[[Lonicera implexa]]'' Aiton – Caprifoglio mediterraneo: lo sviluppo della pianta è minore (18 dm); le foglie sono persistenti; le labbra della [[corolla]] sono di minori dimensioni. Questa pianta inoltre è presente solo al centro – sud dell'[[Italia]].
*''[[Lonicera xylosteum]]'' L. - Caprifoglio peloso, gisilostio: anche questa pianta ha uno sviluppo minore (massimo 15 dm); il fusto e le foglie si presentano vellutato – pelose; i fiori hanno una dimensione minore e sono giallastri; il frutto è formato solamente da due singole bacche.
 
==Usi==
{{Disclaimer|medico}}
 
==Diffusione e [[habitat]] ==
*[[Corologia|Geoelemento]] : il luogo di origine di questa pianta è l'[[Europa]] sud-occidentale e le zone subsiberiane; il tipo [[corologia|corologico]] è infatti '''SE – Europ. (Pontica)''' : regione [[Carpazi|Carpatico]] – [[Danubio|Danubiana]], ma anche un areale con centro attorno al [[Mar Nero]].
*Diffusione : questa specie è diffusa in [[Europa]] (specialmente in [[Spagna]]), [[Asia Minore]] e [[Caucaso]]. In [[Italia]] è una pianta comune solo nella penisola (sono escluse le isole).
*Habitat : si trova nei luoghi selvatici delle regioni littoranee e submontane, nei boschi caducifogli non troppo soleggiati. Il suolo preferito è quello calcareo. Può facilmente formare delle siepi naturali in associazione al [[Castanea sativa|castagno]] o al [[Quercus cerris|cerro]]; a volte però a causa del suo portamento volubile si creano delle fitte ragnatele che alla fine soffocano le altre piante.
*Diffusione altitudinale : dal piano fino a 1200 {{m s.l.m.}}.<br>
<br>
== Usi ==
{{disclaimer soccorso}}
===Farmacia===
Questa pianta è conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà medicinali. Ad esempio un decotto delle sue foglie sembra che stimoli la funzione urinaria.
*Sostanze presenti: tra le altre sostanze contiene [[acido salicilico]], [[Glicoside|glucosidi]], [[Tannino|tannini]] e [[Olio essenziale|oli essenziali]].
*Proprietà curative: antisettiche, antireumatiche, espettoranti, antinfiammatorie; per uso esterno le sue proprietà sono efficaci nelle stomatiti e nelle dermatosi.
*Parti usate: le foglie e i fiori.
È sconsigliato l'uso delle bacche in quanto contengono sostanze tossiche.
 
===Cucina===
DalleCon le foglie si usapuò preparare un infuso tipouna tetisana.
 
===Giardinaggio===
È nell'orticoltura ornamentale che si concentra il maggior interesse per queste piante. Esistono diverse varietà coltivate a questo scopo. Generalmente queste varietà sono a foglie persistenti e fiori a colori diversi e sono usate per rivestire muri o formare pergolati. <br>
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È pianta visitata dalle [[Apis mellifera|api]] per il [[polline]] ed il [[Nettare (botanica)|nettare]].<ref>{{Cita web|url=http://www.agraria.org/apicoltura/flora-apistica.htm|titolo=Apicoltura: Flora apistica e potenziale mellifero|accesso=2019-07-08}}</ref>
==Note==
È da ricordare anche che anticamente i fiori di questa pianta avevano proprietà propiziatorie per un buon matrimonio.<br>
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==Galleria fotograficad'immagini==
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Immagine:Lonicera caprifolium ENBLA04.jpg
Riga 170:
Immagine:Lonicera caprifolium ENBLA08.jpg
</gallery>
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo | 1960| Federico Motta Editore | Milano |paginep=pag. 728 }}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume secondo |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |linguaisbn=88-506-2449-2 |idp=ISBN 8850624492 |doi = |pagine=pag. 644 }}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna }}
 
== Voci correlate ==
*[[Botanica]]
*[[Lonicera]]
*[[Specie botaniche in Italia]]
*[[Specie di Lonicera]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons|wikispecieswikt=caprifoglio}}
{{interprogetto|commons=Lonicera caprifolium}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.piccoloweb.com/flora_italica/|Flora Italica|17-06-2008}}
*{{cita web|http://193.62.154.38/FE/fe.html|Flora Europaea - Royal Botanic Garden Edinburgh|17-06-2008}}
*{{cita web|http://zipcodezoo.com/Key/|ZipcodeZoo.com|17-06-2008}}
*{{cita web|http://www.floramarittime.it//|Flora delle Alpi Marittime|17-06-2008}}
*{{cita web|http://luirig.altervista.org/flora/index.htm|Flora Italiana|17-06-2008}}
*{{cita web|http://www.fungoceva.it/|Fungoceva.it|17-06-2008}}
*{{cita web|httphttps://wwwwww2.funghiitalianidijon.itinra.fr/flore-france/consult.htm#Recherche/|AssociazioneIndex synonymique de Micologicala Italianaflore Naturalisticade TelematicaFrance|17-06-2008}}
*{{cita web|http://www2.dijon.inra.fr/flore-france/consult.htm#Recherche/|Index synonymique de la flore de France|17-06-2008}}
 
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