Leonida Repaci: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
|  Rettifica nome Etichette: Annullato Possibile vandalismo su parametri dei sinottici Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile | |||
| (17 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate) | |||
| Riga 1: {{Bio |Nome = Leonida |Cognome = Rèpaci |PostCognome = <ref name="Répaci">{{DBI|nome=Leonida Répaci|nomeurl=leonida-repaci|autore=Santino Salerno|accesso=21 dicembre 2018|citazione=Répaci}}</ref><ref name="Rèpaci">{{Treccani|leonida-repaci|Leonida Rèpaci|accesso=21 dicembre 2018|citazione=Rèpaci}}</ref> Riga 19: |Immagine = Leonida_Repaci_1956.jpg |Didascalia = Leonida Rèpaci nel 1956 |Didascalia2 = {{Premio|[[Premio Bagutta]]|1932}} <br/c> }} == Biografia == Leonida Rèpaci nacque a [[Palmi]], in [[provincia di Reggio Calabria]], il 5 aprile del  Dopo il terremoto del 1908, il fratello Francesco, avvocato, lo portò con  Tornato a [[Palmi]] scrisse il poemetto ''La Raffica,'' dal titolo iniziale "Il ribelle e l'Antigone", ispirato alla morte di Anita, Nèoro e Mariano (tre dei nove fratelli) Nel  Durante l'[[Biennio Rosso|occupazione delle fabbriche]], [[Antonio Gramsci]] in persona, che aveva recensito un suo libro ne l'''[[Avanti!]]'' torinese,  lo  Rèpaci, dopo la [[marcia su Roma]], lasciò Torino per [[Milano]], senza interrompere la collaborazione con ''L'Ordine nuovo'', firmandosi con lo pseudonimo di ''Gamelin'', il protagonista del romanzo ''Gli dei hanno sete'' di [[Anatole France]]. A Milano, Repaci ebbe affidata da Gramsci la responsabilità delle critiche teatrali e musicali sulla terza pagina  La sua intransigenza ideologica, supportata da un carattere ribelle e bellicoso, lo porterà ad assumere la difesa di Federico Ustori, uno degli imputati dell'[[Strage del Diana|attentato al teatro Diana]], poi assolto, ponendosi in modo esplicito contro il regime. Nel 1923 pubblicò il primo lavoro letterario,  Nel 1924 il [[Partito Comunista d'Italia]], per Nell'agosto 1925 Rèpaci venne arrestato a Palmi, insieme ad altri comunisti e  Rèpaci venne assolto dopo sette mesi di carcere, per insufficienza di prove, nel processo che si tenne in Corte di Assise a Catanzaro, durante il quale alcuni testimoni falsi confessarono, nel mentre altri si suicidarono, portando all'assoluzione, oltre Leonida, i fratelli Francesco, Gaetano, Giuseppe e i cognati Mancuso e Parisi. Qualche settimana dopo la sua liberazione si dimise dal [[PCd'I]] convinto che la lotta politica fosse divenuta impossibile e che i risultati non fossero proporzionati ai sacrifici. Tuttavia continuò la sua battaglia politica scrivendo libri in difesa delle idee socialiste e comuniste. Nel  Nel  Dopo aver lavorato alla redazione de '' Nel  Il 9 settembre  Più tardi fu messo in contatto con il movimento militare del [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]] e successivamente entrò nel Comitato politico che riuniva allora l'ala intransigente del partito. Costituì il movimento delle bande partigiane, del cui comando fece parte assieme ai fratelli [[Carlo Andreoni|Andreoni]], [[Alberto Vecchietti]], [[Ezio Malatesta]] e [[Aladino Govoni]].<ref>{{Cita libro|titolo=Leonida Rèpaci, Taccuino politico, a cura di Giuliano Vassalli, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2001, p. 48}}</ref> Finita la [[seconda guerra mondiale]], Repaci, spinto dal suo spiccato senso organizzativo, fondò con [[Renato Angiolillo]] il quotidiano indipendente ''[[Il Tempo]]'' rimanendone condirettore dal giugno al dicembre 1944.<ref>{{Cita web|url=https://win.storiain.net/arret/num182/artic3.asp|titolo=Angiolillo, fondatore de "il Tempo"|autore=Michele Strazza|sito=Storia in network|accesso=11 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20181211052741/https://win.storiain.net/arret/num182/artic3.asp|dataarchivio=11 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref>  Nel febbraio  Il dopoguerra, col ripristino del Premio Viareggio, per Rèpaci fu un susseguirsi frenetico di proposte e idee che lo fecero maturare positivamente sia intellettualmente sia a livello umano che sociale; fondò e presiedette il [[Premio Fila delle Tre Arti]], e il [[Premio Sila]] ([[1948]]).<br />Nel 1948 dietro insistenza di alcuni amici decise di candidarsi, senza poi venire eletto, al collegio senatoriale di Palmi nella lista del [[Fronte Democratico Popolare]]. Nel  A metà degli anni '50 venne chiamato da [[Orazio Barbieri]], che in quel momento ricopriva la carica di Segretario Generale dell'Associazione dei rapporti culturali con l'[[Unione Sovietica]]  Successivamente collaborò con  Nel [[1956]] vinse il [[Premio Crotone]] con ''Un riccone torna alla terra'' e due anni dopo il [[Premio Villa San Giovanni]] con la ''Storia dei fratelli Rupe''. A poco a poco si allontanò dall'attività giornalistica per dedicarsi alla stesura definitiva della trilogia ''Storia dei Rupe'', e il secondo volume, ''Tra guerra e rivoluzione'', vinse nel [[1970]] il Premio Sila. In quel periodo la sua naturale irrequietezza lo portò a darsi alla [[pittura]], con discreto successo sia di critica  Morì il 19  == La tematica == L'opera di Rèpaci si può definire autobiografica e a diretto contatto con la vita vissuta, fin dal suo esordio ''L'ultimo cireneo'' ( Nel  == Opere == Riga 120 ⟶ 122: *''Il Sud su un binario morto'', Cosenza, Pellegrini, 1963. *''[https://openlibrary.org/books/OL24629596M/Calabria_grande_e_amara Calabria grande e amara]'', Milano, Nuova accademia, 1964. *''Alvaro e la Calabria'', Milano, Cromotipia Sormani, 1965. *''Stalin e Kruscev nei giardini della morte'', Roma, Centro Italiano Diffusione Arte e Cultura, 1966. *''Taccuino segreto. Prima serie (1938-1950)'', Lucca, Fazzi, 1967. Riga 128 ⟶ 130: *''Messaggio per Cilea'', Cosenza, Pellegrini, 1972. *''Luigi Spanò'', Roma, Galleria Dimensione, 1974. *''I fatti di Palmi'', ''autodifesa al processo di Catanzaro del 1925'', a cura, con prefazione e note di Natale Pace. Pellegrini ed., Cosenza 2022. *Natale Pace (a cura di) ''Leonida Repaci, Critiche teatrali su l'Ordine Nuovo 1921 e su l'Unità 1924-1925'' Laruffa editore 2024 === Raccolte di poesie === [[File:Ribelle19.jpg|thumb|Il Ribelle e l'Antigone - Palmi Zappone 1919 - (Coll. Angelo Bastone)]] *La Raffica,<ref>{{DBI|nome=Leonida Répaci|nomeurl=leonida-repaci|autore=Santino Salerno|accesso=27 ottobre 2019|citazione=Si laureò nel 1919; nello stesso anno, dal 18 al 27 settembre, perse di febbre spagnola una sorella e due fratelli. La loro scomparsa gli ispirò i versi della silloge Il ribelle e l’Antigone (Palmi 1919) poi riveduti e, con il titolo La Raffica, accorpati ai Poemi della solitudine (Palmi 1920).}}</ref> *''Il Ribelle e l'Antigone'', Palmi, Tip. Zappone, 1919. *''I poemi della solitudine'', Palmi, Tip. Signoretta, 1920. Riga 151 ⟶ 154: *''Ribalte a lumi spenti 1940-1941'', Milano, Ceschina, 1943. *''Teatro'', Roma, Macchia, 1949. *''Omaggio al teatro'', [ contiene: ''Questo nostro tempo  ''(''L'attesa''),  ''La madre incatenata'',  ''Favola di Martino'',  ''La barba alla morte  ''(''Crisalide''),  ''La voglia'',  ''Il superuomo e la montagna'',  ''Notturno del tempo e dell'illusione'',  ''Luciano 1930],'' Milano, Ceschina, 1957.[https://www.icsaicstoria.it/dizionario/repaci-leonida/] *''Teatro di ogni tempo'', Milano, Ceschina, 1967. Riga 177 ⟶ 180: *Santino Salerno (a cura di), ''Leonida Repaci. Una lunga vita nel secolo breve'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008. *Santino Salerno (a cura di), ''Sonavan le quiete stanze. La Pietrosa di Leonida Repaci'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2009. *Natale Pace, ''Mio Caro Leonida'', Luigi Pellegrini editore 2019 - n. 34 saggi su rapporti epistolari di Repaci. *Natale Pace (a cura di) ''I fatti di Palmi,, autodifesa al processo di Catanzaro del 1926'' Pellegrini editore 2022. *Natale Pace (a cura di) ''La Pietrosa dei Rupe'', raccolta di scritti vari Pace edizioni 2022. *Monica Lanzillotta, ''Tra fatti e finzioni:'' Il Caso Amari, ''giallo metalettico di Leonida Rèpaci'', in «Diacritica», a. VIII, n. 2 (44), 25 maggio 2022, vol. II, pp. 113-131. *Natale Pace (a cura di) ''Leonida Repaci, Critiche teatrali su l'Ordine Nuovo 1921 e su l'Unità 1924-1925'' Laruffa editore 2024. *Natale Pace, ''Due vite, Leonida Repaci e Antonio Gramsc''i, [https://www.pacedizioni.it/ Pace Edizioni] 2025. ==Voci correlate== Riga 220 ⟶ 224: [[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]] [[Categoria:Vincitori del Premio Bagutta]] [[Categoria:Vincitori del Premio Crotone]] [[Categoria:Vincitori del Premio Sila]] | |||