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{{Edificio civile
{{Opera
|nome edificio = Palazzo [[Thaon di Revel]]
|titoloitaliano=
|immagine = Lagrange 12 Torino facciata.jpg
|titolooriginale=Die drei Pintos
|didascalia = Il palazzo all'angolo tra le vie Lagrange e Giolitti
|linguaoriginale=tedesco
|paese = ITA
|immagine = Paolo Bregni - bozzetto per Die drei Pintos di Carl Maria von Weber, Gustav Mahler (1975) - Archivio Storico Teatro Regio Torino WIKITRT0171.jpg
|divamm1 = [[Piemonte]]
|didascalia = [[Paolo Bregni]], bozzetto per Die drei Pintos (1975), Archivio Storico [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torinio]]
|città = Torino
|genere=opera comica
|cittàlink =
|musica=[[Carl Maria von Weber]] e [[Gustav Mahler]]
|indirizzo = Via Lagrange 12-14, quartiere [[Centro storico di Torino|Centro]]
|libretto=[[Theodor Hell]]
|stato = attivo
|soggetto=''Der Brautkampf'' di [[Carl Seidel]]
|periodo costruzione = [[Seicento]]
|numeroatti=tre
|demolito =
|epocacomposizione=[[1824]] - [[1895]]
|distrutto =
|primarappresentazione=20 gennaio [[1888]]
|ricostruito =
|teatro=Neues Stadttheater di [[Lipsia]]
|stile = [[Neoclassico]]
|versionisuccessive=
|uso = abitativo
|autografo=
|altezza = 6 piani fuori terra e 2 interrati
|costo =
|architetto = [[xxx]]
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore = [[xxx]]
|proprietario = privati
}}
 
'''Die drei Pintos''' (I tre Pinto) è un'opera comica di cui [[Carl Maria von Weber]] iniziò a comporre la musica, lavorando su [[libretto]] di [[Theodor Hell]]. L'opera fu completata circa 61 anni dopo la morte di Weber da [[Gustav Mahler]]. Ha debuttato il 20 gennaio 1888 al Neues Stadttheater di [[Lipsia]].
'''Palazzo Thaon di Revel''' è un [[palazzo]] storico di [[Torino]] costruito nel [[Seicento]] in via Lagrange angolo via Bogino, ad opera di [[xxx]].
 
== Storia ==
[[File:Via Lagrange 12 Torino Ottavio Thaon di Revel.jpg|thumb|Targa in memoria di Ottavio Thaon di Revel posta sulla facciata del palazzo]]
Nel 1821, Theodor Hell sviluppò un dramma chiamato ''La battaglia per la sposa'', con una storia tratta dal romanzo Der Brautkampf (1819) di Carl Seidel, cui successivamente cambiò il titolo in ''Die drei Pintos'', derivato dal nome del protagonista, Don Pinto de Fonseca.
Essendo il ceppo famigliare dei Thaon di Revel molto esteso, risultano almeno altri due palazzi con omonima dicitura nella città: quello in Via Giolitti 24 (detto anche ''Palazzo Bersezio'') appartenuto a [[Paolo Thaon di Revel (1888-1973)|Paolo Thaon di Revel]] <ref>https://www.museotorino.it/view/s/b7d3f4ebacdb41fd9918f8ff21ac074d</ref> e quello in via della Rocca 7 (ora sede dell'Istituto statale d’arte [[Aldo Passoni]]) dove visse per un periodo [[Ottavio Thaon di Revel]] <ref>https://studentipassoni.wordpress.com/2018/05/30/storia-e-legami-con-il-passato-del-liceo-artistico-passoni-a-cura-della-prof-pontet/</ref>.
 
Il palazzo in via Lagrange è così nominato perchè, come ricordano due lapidi al suo ingresso, vissero in questo stabile due personaggi molto noti della famiglia:
L'amico [[Carl Maria von Weber]] iniziò a comporre la partitura e ci lavorò a intermittenza, senza concluderla, da allora fino alla sua morte nel 1826. La famiglia di Weber tentò invano di completare l'opera, ma alla fine la vedova Caroline portò la bozza a [[Giacomo Meyerbeer]], compositore e amico di Theodor Hell nonchè allievo, come Weber, dell'abate George Joseph Vogler. Meyerbeer non riuscì a proseguire il lavoro e, dopo 26 anni, restituì il lavoro di Weber alla vedova. Dopo la sua morte suo figlio Max si rivolse quindi a diversi compositori per cercare qualcuno che completasse l'opera, ma gli fu consigliato di rinunciare <ref>John Warrack, ''Carl Maria von Weber'', Cambridge University Press, 1976</ref>.
* [[Paolo Thaon di Revel]], detto ''il Duca del mare'', ammiraglio, presidente della [[Società Geografica Italiana]] dal 1921 al 1923 e dall'ottobre 1922 fino al maggio 1925 membro del cosiddetto primo governo nazionale in qualità di Ministro della [[Regia Marina]]. Fu uomo di fiducia del re [[Vittorio Emanuele III]] e prese parte all'azione dei capi militari per destituire [[Mussolini]] il 25 luglio 1943. Fu anche presidente del Senato dal 1943 al 1944.
* il conte [[Ottavio Thaon di Revel]], padre del Duca del Mare, che ivi visse e morì, il 9 febbraio 1869, uomo politico, ministro delle finanze del regno e primo segretario di stato; la proposta di eseguire la lapide, su progetto dell’architetto Mario Passanti e con testo dell’epigrafe composto dal letterato [[Paolo Boselli]] <ref>https://www.museotorino.it/view/s/aa1ebfe7cdb142059da13cb8172d57ce</ref>, fu avanzata nel giugno 1931 dai rappresentanti della [[Cassa di Risparmio di Torino]], all'epoca proprietaria dello stabile nonchè società di cui Thaon di Revel fu Presidente dal 1862 al 1868. Aderì all’iniziativa anche l'associazione culturale della [[Famija Turineisa]] <ref>http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1149_01_1931_0146_0008_24895382/</ref>.
 
Nel 1823 il palazzo è ristrutturato dall'architetto [[Giuseppe Talucchi]] <ref>https://www.atlanteditorino.it/enciclopedia/antica.htm</ref>.
Dopo la morte di Max nel 1881, suo figlio Carl ereditò il patrimonio musicale del compositore e continuò nella ricerca di qualcuno che completasse l'opera. Alla fine incontrò il ventiseienne [[Gustav Mahler]], che lavorava come secondo direttore d'orchestra allo Stadttheater di Lipsia per la stagione 1886/87. Mahler divenne un visitatore abituale della residenza dei Weber (sembra fosse innamorato della moglie di Carl, Marion) e nella primavera del 1887 scrisse le strumentazioni per i frammenti esistenti secondo i desideri di Weber. Compose personalmente altri 13 numeri musicali, mantenendo il formato originale dell'opera: un dialogo con numeri musicali. L'intermezzo musicale tra il primo e il secondo atto (il sogno di Pinto) e il finale in due parti del terzo atto furono scritti da Mahler, sebbene ancora basati sui leitmotiv e sui temi di Weber <ref>https://www.musicweb-international.com/sandh/2010/Jan-Jun10/drei_pintos.htm</ref>.
 
Nel settembre del 1878 l'edificio è teatro di un duplice omicidio che desta molto scalpore in città <ref>https://www.storiepiemontesi.it/delitti-torinesi-dellottocento-il-duplice-omicidio-di-via-lagrange/</ref>.
La prima rappresentazione in Italia, in lingua italiana, è avvenuta il 25 febbraio 1975 al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torino]] con la direzione di [[Piero Bellugi]] e la partecipazione del baritono [[Sesto Bruscantini]] <ref>https://binp.regione.veneto.it/SebinaOpac/resource/i-tre-pinto-opera-comica-in-tre-atti/VIA01592697?tabDoc=tabcata</ref>.
 
Fino al 2013 lo stabile è utilizzato come sede degli uffici comunali della Polizia Municipale, con ingresso da via Giolitti 2bis <ref>https://www.lastampa.it/torino/2011/01/11/news/i-vigili-sono-l-immagine-della-citta-br-non-chiudete-la-sede-in-centro-1.36982621/</ref>. Acquistato per 12 milioni di euro dalla ditta costruttrice Building della famiglia Boffa, è frazionato e venduto a privati dopo una ristrutturazione costata 20 milioni di euro <ref>https://torino.repubblica.it/cronaca/2016/06/16/news/lagrange_12_il_condominio_in_centro_a_torino_e_pieno_di_arte-142160439/</ref>.
== Sinossi ==
[[File:Paolo Bregni - figurino per Die drei Pintos di Carl Maria von Weber, Gustav Mahler - Don Pantalone, Atto II (1975) - Archivio Storico Teatro Regio Torino WIKITRT0177.jpg|thumb|verticale|[[Paolo Bregni]], figurino per Don Pantalone, Atto II in Die drei Pintos (1975), Archivio Storico [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torino]]]]
Don Pantaleon ha promesso la figlia Clarissa in sposa a Don Pinto, figlio di un vecchio amico, il cui aspetto è totalmente ignoto a tutti. Questi, in una sosta del viaggio intrapreso per conoscere la fidanzata, viene fatto ubriacare e derubato dei documenti. Il ladro, lo studente Don Gaston, vorrebbe sulle prime sostituirsi a lui, presentandosi alla ragazza e sposandola ma, incontrato Don Gomez, spasimante ricambiato di Clarissa, decide di concedere a quest'ultimo l'opportunità di fingersi Don Pinto; il piano viene però sventato dall'autentico pretendente, che arriva a Siviglia col padre. Per un lieto fine che si rispetti, si permetterà a Clarissa di sposare l'amato Don Gomez <ref>https://www.operamanager.com/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=11080</ref>.
 
== RuoliDescrizione ==
{| class="wikitable"
!Ruolo
!Tipo di voce
!cast, 20 Gennaio 1888<ref>Casaglia, Gherardo (2005). "Die drei Pintos, 20 January 1888". L'Almanacco di Gherardo Casaglia</ref><br />Direttore: Gustav Mahler
|-
|Don Pantaleon Roiz de Pacheco, ''il nobiluomo'' || [[Basso (voce)|basso]] || Bernhard Köhler
|-
|Don Gomez de Freiros, ''il nobiluomo'' || [[tenore]] || Jakob Hübner
|-
|Clarissa, ''la figlia di Don Pantaleone'' || [[soprano]] || Emma Baumann
|-
|Laura, ''la domestica di Clarissa'' || [[mezzo-soprano]] || Josefine von Artner
|-
|Don Gaston de Viratos, ''un ex studente'' || tenore || [[Charles-Edmond-Henri de Coussemaker|Charles Hedmondt]]
|-
|Ambrosio, ''il servo di Don Gastone'' || [[baritono]] || Otto Schelper
|-
|Don Pinto de Fonseca, ''un giovane signorotto di campagna'' || basso || Karl Grengg
|-
|Inez, ''la figlia del locandiere'' || soprano || Therese Rothauser
|-
|Locandiere || basso || August Proft
|-
|Maggiordomo || tenore ||
|-
|colspan="3" |Coro: ''studenti, paesani e servitori di don Pantaleone''
|}
 
[[File:Via Lagrange 12 Torino Paolo Thaon di Revel.jpg|thumb|Targa in memoria di Paolo Thaon di Revel posta sulla facciata del palazzo]]
== Libretto ==
Il palazzo presenta un impianto neoclassico, su una preesistente struttura seicentesca. Ha una superficie di 3500 metri quadri e contiene sette appartamenti, uno store di circa 1200 metri quadri su due piani e due attici; ha inoltre una terrazza panoramica che offre un affascinante punto panoramico a 360° sui tetti di Torino. L'edificio è stato abbellito da una scultura di [[Richi Ferrero]] chiamata Equinox, che come una vedetta della città, dall’attico del palazzo veglia sul cielo di Torino. Si unisce idealmente al Grande Guerriero e al Sagittaurus, che da corso Matteotti e da corso Massimo d’Azeglio, formano una triade di sculture che l’artista definisce "guerrieri, non conquistatori, ma vedette del territorio mentale" <ref>https://www.archiportale.com/news/2016/10/architettura/lagrange12-la-residenza-torinese-dallo-stile-senza-tempo_54465_3.html</ref>
* Carl Maria von Weber (Autore), L. Rognoni (a cura di), ''I tre Pinto'' UTET Torino, 1975
 
Nel 2017 l'edificio è stato impreziosito da un Cancello Futurista, omaggio a [[Fortunato Depero]] sempre ad opera dell’artista Richi Ferrero <ref>https://www.torinotoday.it/cronaca/cancello-futurista-lagrange-12-orari.html</ref>.
== Link esterni ==
* [https://www.youtube.com/watch?v=sG_zRU9zZDM Weber/ Mahler :" Die Drei Pintos" Interlude music between Acts I and II "Pinto´s dream"]
* [https://www.youtube.com/watch?v=wvpn3fkdnn4 Bronx Live!: Sunday Night at the Opera: Die Drei Pintos]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Giuseppe Lodi (a cura di), ''Memorie di pietra. Frammenti di storia subalpina nelle lapidi e nelle targhe delle strade'', Comune di Torino. Assessorato ai servizi demografici, Torino 1991
* Andrea Abbena, Giovanni Di Monte, ''Palazzo Thaon di Revel: un caso di riqualificazione nel centro storico di Torino'', Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2013
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|architettura|storia|Torino}}
 
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Storia di Torino]]
[[Categoria:Palazzi neoclassici di Torino|Palazzo Thaon di Revel]]
}}