Questa è la mia pagina di Bozze, dove cercherò di raccogliere un bel pò di informazioni da riutilizzare, al momento opportuno, in alcune voci di wikipedia.
== Carmen Blanco ==
=Biografia Lia Cigarini=
{{Tradotto da|es|Carmen Blanco}}
Lia Cigarini è stata una delle protagoniste del femminismo italiano. E' nata nel 1937 a Milano dove svolge l’attività di avvocata in parallelo al lavoro di giurista. Ha abbandonato la politica nell’ambito della sinistra (Pci, il Manifesto, Udi) per entrare a far parte, nel 1966, del primo gruppo in Italia di sole donne, il "Demau" (Demifisticazione Autoritarismo Patriarcale).Nel 1975 ha fondato, insieme ad altre, la Libreria Delle Donne di Milano. Si è impegnata, tra l’altro, nello studio di quella pratica psicoanalitica definita “autocoscienza femminile” e della dialettica conflittualità-relazione mediatrice tra i due sessi. Nel 2006 ha partecipato al Simposio Internazionale delle Filosofe (IAPH) tenutosi nell’Università Roma Tre.
Carmen Blanco è una scrittrice nata a [[Lugo]], in [[Galizia (Spagna)|Galizia]], nel [[1954]]. Fece parte del [[movimento di liberazione delle donne]] negli anni settanta e, come saggista, si concentrò soprattutto sulle interrelazioni tra potere, donne, sesso, cultura e letteratura, temi che diedero vita ad un percorso libertario caratterizzato da libri come: ''Literatura galega da muller'' (Xerais, [[1991]]), ''Escritoras galegas'' ([[Compostela]], [[1992]]), ''Libros de mulleres'' (Do Cumio, [[1994]]), ''O contradiscurso das mulleres'' (Nigra, [[1995]]), ''Nais, damas, prostitutas e feirantas'' (Xerais, [[1995]]), ''Mulleres e independencia'' (Do Castro, [[1995]]), ''El contradiscurso de las mujeres'' (Nigra, [[1997]], versione aggiornata dell'omonimo romanzo tradotto in castigliano da [[Olga Novo]]), ''Luz Pozo Garza: a ave do norte'' (Linteo, [[2002]]), ''Alba de mulleres'' (Xerais , [[2003]]), ''Sexo e lugar'' (Xerais, [[2006]]), ''María Mariño. Vida e obra'' (Xerais, [[2007]]) e ''Casas anarquistas de mulleres libertarias'' (CNT, [[2007]]). Diede dimostrazione della sua arte poetica nella marcia ''Estraña estranxeira'' (BVG, [[2004]]) e, per il genere narrativo, pubblicò i libri ''Vermella con lobos'' (Xerais, [[2004]]) e ''Atracción total'' (Xerais, [[2008]]).
== Politica del desiderio ==
Oggi insegna come docente di Letteratura Galiziana presso l'Università di [[Santiago de Compostela]] e nel Campus di [[Lugo]], ed è stata docente associato di Lingua e Letteratura spagnola, con prima sede a [[Santiago de Compostela]], e di Lingua e Letteratura Galiziana nella scuola secondaria, con sede a Lugo, oltre ad essere titolare di queste ultime discipline presso la Scuola di Formazione degli Insegnanti di Lugo. Dal [[1996]] coordina, con il poeta [[Claudio Rodríguez Fer]], la pubblicazione interculturale e libertaria di ''Unión Libre. Cadernos de vida e culturas''.
Politica delle donne, pensiero della differenza... questo stupendo libro (edizioni Pratiche) spiega tutto questo, e senza ombra di fraintendimenti.
Sono articoli e riflessioni sull'arco di una ventina d'anni, su argomenti specifici come il dibattito sull'aborto o la fine della scala mobile; relazioni di convegni e incontri di donne; approfondimenti. Linguaggio attento e rigoroso, ma scorrevole. In questo senso, suggerisco di leggere la prefazione di Ida Dominijanni alla fine del libro: molto interessante anch'essa, ma un tantino faticosa...
Sulla letteratura e le cultura galiziana ha pubblicato i libri ''Conversas con [[Carballo Calero]]'' (Galaxia, [[1989]]), ''[[Carballo Calero]]: política e cultura'' (Do Castro, [[1991]]), ''Uxío Novoneyra'' (A Nosa Terra, [[2009]]), ''Novoneyra. Un cantor do Courel a Compostela'' (Toxosoutos, [[2010]]), cosí come introdusse diverse edizioni di autori contemporanei: ''Uma voz na Galiza'' (Sotelo Blanco [[1992]]), de [[Ricardo Carvalho Calero]]; ''Códice Calixtino'' (Xerais, [[1992]]), ''Historias fidelísimas'' (Linteo, [[2003]]) e ''Memoria solar'' (Linteo, [[2004]]) di [[Luz Pozo Garza]], e, in collaborazione con [[Claudio Rodríguez Fer]], ''Con pólvora y magnolias'' di [[Xosé Luis Méndez Ferrín]] (Xerais, [[1989]]) e ''Os eidos'' di [[Uxío Novoneyra]] (Xerais, [[1990]]). Curò e introdusse la mostra bilingue di poesia galiziana ''Extranjera en su patria. Cuatro poetas gallegos. [[Rosalía de Castro]]. [[Manuel Antonio]]. [[Luís Pimentel]]. [[Luz Pozo Garza]]'' (Círculo de Lectores / Galaxia Gutenberg, [[2005]]), nonché l'elaborazione degli studi ''Día das Letras Galegas 2007. [[María Mariño Carou]]'' (Universidade de [[Santiago de Compostela]] [[2007]]). Collaboró a numerosi libri collettivi, relazioni di convegni, riviste specializzate e giornali.
Riassumendo la grande dovizia di idee, spunti ed esperienze raccontate:
Fece mostra della sua creatività artistica progettando e illustrando i libri di poesie ''Tigres de ternura'' (Reprografía [[1846]], [[1981]]), ''Historia da lúa'' (Galaxia, [[1984]]), ''Vulva'' (Libros de la cebra, [[1990]]) e ''A muller núa'' (Compostela, [[1992]]) di [[Claudio Rodríguez Fer]], come il ''Manifesto por un movemento vital'' ([[1990]]), dello stesso autore. Con il suo pseudonimo di Emma Luaces, scelto in onore dell'anarchica russa [[Emma Goldman]] e della sua discendenza materna, ha pubblicato delle traduzioni di Saffo nel libro ''Do amor e da literatura'' (Linteo, [[2007]]). Va ricordato infine che lei è l'autrice dell'inno galiziano della Marcia Mondiale delle Donne, ''"Marchando máis alá"''([[2000]]); oltre ad essere segretario dell'Associazione per la Dignità delle Vittime del Fascismo e membro del Consello della Memoria.
1) in secoli e millenni di dominio maschile della vita sociale, politica, del linguaggio e di molto immaginario, per una donna è decisamente difficile capire quale sia, a livello profondo e simbolico, il suo vero desiderio; questo essendo stata definita "in rapporto" o "in negazione" del simbolico maschile. Anche la frequente situazione di scarsa autostima, che impedisce a molte donne di crescere e realizzarsi nel quotidiano, deve essere affrontata da questo punto di vista.
== Teresa De Lauretis ==
2) Come uscirne? Secondo Lia, non bastano le politiche rivolte alla partecipazione (come le quote garantite alle donne), perché non affrontano il vero desiderio femminile: vogliono davvero, le donne, occupare più posti di potere politico o economico?
Come lo possiamo capire? Tramite l'analisi, per ricostruire la storia personale e, soprattutto, il rapporto con la madre, ultima portatrice del desiderio rimosso; il confronto franco con le altre donne, per recuperare la storia comune e non racchiudere il cammino di crescita in un percorso solo individuale; la critica dell'istituzione, del linguaggio, dell'immagine, del potere che fonda individua i canali che perpetuano un simbolico repressivo.
Teresa De Lauretis, laureata in Lingue e letteratura moderne all'Università Bocconi di Milano, è docente di Storia della coscienza presso l'Università della California, a Santa Cruz. Si occupa di teoria della letteratura, cinema, femminismo, semiotica e psicoanalisi. È' autrice di una decina di libri e numerosi articoli scritti sia in italiano che in inglese e tradotti in nove lingue. Il volume più recente è Sui generis, Feltrinelli, Milano 1996.
3) Un mezzo importante, però, è costituito all'autorità femminile. Riconoscere nel gruppo di donne di riferimento, e in una donna in particolare, un sapere e un'esperienza più ampi del proprio; qualcosa che faccia evolvere il desiderio dall'eredità della madre biologica a quella della madre simbolica e più avanti nella coscienza; per avere davanti un diverso modello di desiderio femminile.
Dove trovare movimento in positivo e cui riferirsi con fiducia piena.
Dove creare relazione al posto di individualismo, modalità tipicamente maschile.
4) Questo significa differenza, separatezza dal modello maschile, comunque si incarni nella vita di ciascuna: coppia repressiva, immaginario sessuale distorto, rincorsa di ruolo.
== Biographical Information ==
5) Il progetto di sottrazione dal potere maschile e costruzione di un nuovo simbolico non si riferisce solo ai rapporti quotidiani, ma anche all'ambito politico-statuale-istituzionale, il mondo del potere e del linguaggio sessuato ma occulto. Qui si deve tendere a sottrarre spazi e momenti di vita alla decisione e alla definizione giuridica e riconsegnare la prassi alla relazione fra le donne. Un esempio: il caso di una donna che si era liberamente accordata con un altra perché quest'ultima crescesse suo figlio nel suo utero, cosa che ha scombussolato il mondo morale e giuridico vigente in quanto atto esente dall'equazione azione-denaro.
Teresa de Lauretis was born and educated in Italy, where she received her doctorate in Modern Languages and Literatures from Bocconi University in Milan. She came to the United States shortly after completing her degree and taught Italian, comparative literatures, women's studies, and film studies at several American universities, including the University of Colorado and the University of Wisconsin, Milwaukee. She is currently Professor of the history of Consciousness, an interdisciplinary doctoral program at the university of California, Santa Cruz, and has been a Visiting Professor at several universities in the United States as well as Canada, Germany, Italy, and The Netherlands. The author of numerous essays and books on literature, film, semiotics, and feminist theory, deLauretis writes in both English and Italian. Her first book (1976) was on the Jewish-Italian novelist Italo Svevo, and early reader of Freud, and her most recent book, The Practice of Love (1994), is a reconsideration of Freud's theory of sexuality in light of lesbian literary and visual texts, from fiction to poetry to film.
6) A differenza dell'anarchia (anch'essa vorrebbe eliminare lo Stato per restituire la vita alle persone, intese però come individui), il progetto delle donne è basato sulla relazione, il confronto tra molte, l'autorità femminile. Per far sempre emergere il desiderio e il simbolico autentici. E la politica al servizio del desiderio, non il contrario.
== Bibliography ==
E' una forma di pensiero decisamente affascinante e produttiva, che ricerca l'unità della persona e il dispiegamento di rapporti diversi, non solo per le donne. Un pensiero che ricorda il gioco dello shangai, dove Lia ci invita a togliere ora quel bastoncino ora quell'altro (cosa succede se non cerchiamo il potere? O se non andiamo a votare? O addirittura senza leggi e decreti?).
E notare con sorpresa che il castello regge lo stesso.
Magari anche meglio.
BOOKS
=Bibliografia=
Sui generis. Scritti di teoria femminista. Trans. Liliana Losi. Milan: Feltrinelli, 1996.
The Practice of Love: Lesbian Sexuality and Perverse Desire. Bloomington: Indiana University Press, 1994.
Differenza e indifferenza sessuale. Firenze: Estro Editrice, 1989.
Technologies of Gender: Essays on Theory, Film, and Fiction. Bloomington: Indiana University Press, 1987.
Alice Doesn't: Feminism, Semiotics, Cinema. Bloomington: Indiana University Press, 1984.
Umberto Eco. Firenze: La Nuova Italia, 1981.
La sintassi del desiderio: struttura e forme del romanzo sveviano. Ravenna: Longo, 1976.
EDITED BOOKS
* ''La politica del desiderio'', Pratiche, Parma 1995
Feminist Studies / Critical Studies. London: Macmillan, 1988.
* ''Non credere di avere dei diritti'', Rosenberg & Sellier, Torino 1987
The Cinematic Apparatus. (co-edited with Stephen Heath). London: Macmillan, 1980.
The Technological Imagination: Theories and Fictions. (co-edited with Andreas Huyssen and Kathleen Woodward). Madison: Coda Press, 1980.
EDITED JOURNALS
=Link=
"Queer Theory: Lesbian and Gay Sexualities," special issue of Differences: A Journal of Feminist Cultural Studies 3 (1991).
"Theoretical Perspectives in Cinema," special issue of Ciné-Tracts: A Journal of Film and Cultural Studies 1 (1977). (Guest edited with David Allen).
ARTICLES
http://www.url.it/donnestoria/testi/deperini/img/lcdirittoa.htm
Note: Teresa deLauretis has published over 90 articles in scholarly journals and essays in anthologies and thematic collections, written in English or in Italian. Only the English works are listed in this bibliography. For Italian references, please contact the website editor. In addition, many of these English articles have been reprinted in other sources. If you have trouble finding the reference listed here, contact the website editor for alternative publication sites.
"Fem/Les Scramble," in Cross-Purposes: Lesbians, Feminists, and the Limits of Alliance. Ed. Dana Heller. (Indiana Univ. Press, 1997), pp. 42-48.
http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/291/40.htm
"American Freud." Amerikastudien / American Studies 41 (1996): 163-179.
"On the Subject of Fantasy," in Feminisms in the Cinema. Ed. Laura Pietropaolo and Ada Testaferri. (Indiana Univ. Press, 1995), pp. 63-85.
== Anna Maria Mozzoni ==
"Fellini's 9 1/2," in Gender: Literary and Cinematic Representation. Ed. Jeanne Ruppert. (Univ. Press of Florida, 1994), pp. 51-65.
"Habit Changes." Differences: A Journal of Feminist Cultural Studies 6 (Summ-Fall 1994): 296-313.
Anna Maria Mozzoni nasce il 5 maggio 1837 a Milano; la madre Delfina Piantanida, proviene da una nota famiglia milanese, il padre Giuseppe è un ingegnere architetto.
"Feminist Genealogies: A Personal Itinerary." Women's Studies International Forum 1 (1993): 393-403.
"Freud, Sexuality, and Perversion," in Politics, Theory, and Contemporary Culture. Ed. Mark Poster. (Columbia Univ. Press, 1992), pp. 111-130.
Anna Maria trascorre i suoi primi anni a Rescaldina, un paese situato a 25 km da Milano, che nella prima metà dell'Ottocento è un tranquillo centro agricolo.
"Film and the Visible," in How Do I Look? Queer Film and Video. Ed. Bad Object-Choices. (Bay Press, 1991), pp. 223-276.
"Perverse Desire: The Lure of the Mannish Lesbian." Australian Feminist Studies 13 (Aut. 1991): 15-26.
Nel 1842 viene ammessa al collegio milanese della Guastalla, riservato alle giovani nobili e povere; l'educazione qui subita contribuirà a suscitare in lei una profonda avversione per la cultura tradizionale e reazionaria che vi si impartisce.
"On the Cinema Topic." PMLA 106 (May 1991): 412-418.
"Feminism and Its Differences." Pacific Coast Philology 25 (Nov 1990): 24-30.
All'uscita dal collegio della Guastalla, nel 1851, inizia a costruirsi una cultura da autodidatta, leggendo Plutarco, La Bruyère, Balzac, Filangieri, gli illuministi francesi e lombardi, il Porta, il Parini, Mazzini, la Sand e i romanzieri contemporanei.
"Upping the Anti (sic) in Feminist Theory," in Conflicts in Feminism. Ed. Marianne Hirsch and Evelyn Fox Keller. (Routledge, 1990), pp. 255-270.
"The Practice of Sexual Difference and Feminist Thought in Italy: An Introductory Essay," in Sexual Difference: A Theory of Social-Symbolic Practice. (Indiana Univ. Press, 1990), pp. 1-21.
Nel 1855 pubblica il suo primo scritto, una commedia in tre atti, scritta in francese, dal titolo: La Masque de fer, comédie en trois actes, Chez Joseph Chiuse, imprimeur-libraire.
"Eccentric Subjects: Feminist Theory and Historical Consciousness." Feminist Studies 16 (Spr 1990): 115-150.
"Guerrilla in the Midst: Women's Cinema in the 80s." Screen 31 (1990): 6-25.
È del 1864 la sua prima opera dedicata al problema femminile, dal titolo: La donna ed i suoi rapporti sociali, Milano, Tipografia Sociale. Segue nel 1865 La donna in faccia al progetto del nuovo Codice Civile Italiano, Milano, Tipografia Sociale.
"The Essence of the Triangle or, Taking the Risk of Essentialism Seriously: Feminist Theory in Italy, the U.S., and Britain." Differences: A Journal of Feminist Cultural Studies 1 (Summ 1989): 3-37.
"Strategies of Coherence: The Poetics of Film Narrative," in Reading Narrative: Form, Ethics, Ideology. Ed. James Phelan. (Ohio State Univ. Press, 1989), p. 186-206.
Si inserisce nei gruppi mazziniani dove inizia a dibattere sulla questione della emancipazione femminile.
"Displacing Hegemonic Discourses: Reflections on Feminist Theory in the 1980s." Inscriptions nos. 3/4 (1988): 127-144.
"Reading the (Post) Modern Text: If on a winter's night a traveler," in Calvino Revisited. Ed. Franco Ricci. (Dovehouse Editions, 1988), pp. 131-145.
Nel 1866, in risposta a un opuscolo della Signora Elvira Ostacchini, pubblica Un passo avanti nella cultura femminile. Tesi e progetto, Milano, Tipografia Internazionale.
"Sexual Indifference and Lesbian Representation." Theatre Journal 40 (May 1988): 155-177.
"The Female Body and Heterosexual Presumption." Semiotica 67 (Dec 1987): 259-279.
Collabora con Salvatore Morelli, nell'iniziativa volta alla «reintegrazione giuridica della donna» e con le sorelle Caracciolo a Napoli nell'ambito di un comitato femminile, di orientamento mazziniano e garibaldino.
"Aesthetic and Feminist Theory: Rethinking Women's Cinema." New German Critique no. 34 (Wint 1985): 154-175.
"Gaudy Rose: Eco and Narcissism." SubStance no. 47 (1985): 13-29.
Nel 1870 traduce l'opera dello Stuart Mill: The subiection of women, col titolo: La servitú delle donne.
"Oedipus Interruptus." Wide Angle 7 (1985): 34-40.
"The Violence of Rhetoric: Considerations on Representation and Gender." Semiotica 54 (1985): 11-31.
Insegna filosofia morale nella Scuola Superiore femminile «Maria Gaetana Agnesi», dove conosce Maria Antonietta Torriani, insegnante di letteratura, più tardi giornalista col nome di Marchesa Colombi, con la quale in seguito organizzerà un ciclo di conferenze.
"Now and Nowhere," in Re-Vision: Essays in Feminist Film Criticism. Ed. Mary Ann Doane, Patricia Mellencamp, and Linda Williams. (Univ. Publications of America and The American Film Institute, 1984), pp. 150-169.
"From a Dream of Woman," in Cinema and Language. Ed. Stephen Heath and Patricia Mellencamp. Univ. Publications of America and The American Film Institute, 1983), pp. 21-34.
Collabora al quindicinale milanese dei Liberi pensatori cristiani, «La riforma del secolo XIX», il quale pubblica, nel numero del 15 agosto, una sua lettera, inviata all'inglese Joséphine Butler, che rappresenta uno dei primi tentativi di inchiesta sulla prostituzione in Italia. Nello stesso periodo tiene una rubrica di divulgazione scientifica (Fisica Sintetica) su «La donna», giornale scritto da donne e fondato nel 1869 a Venezia, e fa parte del redazione della Rivista mazziniana «La Roma del popolo», sulla quale pubblica alcuni scritti sulla condizione della donna in Italia, dal titolo: La questione dell'emancipazione della donna in Italia; vi pubblica inoltre un articolo a carattere politico: È la Comune possibile soltanto a Parigi.
"Now and Nowhere: Roeg's Bad Timing." Discourse no. 5 (Spr 1983): 21-40.
"Snow on the Oedipal Stage." Screen 22 (1981): 24-39.
Nel 1876 scrive a S. Morelli una lettera: Sulla riforma delle scuole rurali, pubblicata dapprima su «La Donna» e poi edita a Venezia, Tipografia del commercio di M. Visentini.
"Imaging." Ciné-Tracts: A Journal of Film and Cultural Studies 11 (Fall 1980): 3-12.
"Through the Looking Glass," in The Cinematic Apparatus. Ed. Teresa deLauretis and Stephen Heath. (Macmillan, 1980), pp. 187-202.
Partecipa nel 1877 al Congresso di Ginevra, che ha come scopo l'abolizione delle norme sulla prostituzione, ed è tra i membri della commissione giuridica assieme a Giuseppe Nathan; in tale occasione pronuncia un breve discorso all'Assemblea generale di legislazione sulla questione della ricerca della paternità. Tiene una conferenza: Del voto politico alle donne, presso la Società Democratica di Milano, che ha come scopo di far notare i limiti del governo Depretis di fronte alla questione del suffragio universale, e presenta una petizione per il voto politico alle donne.
"A Semiotic Approach to Television as Ideological Apparatus," in Television: The Critical View. Ed. Horace Newcomb. (Oxford Univ. Press, 1979), pp. 107-117.
"Some Theoretical Problems of a Semiotics of the Theatre." Canadian Journal of Research in Semiotics 16 (Fall 1978 - Win 1979): 171-186.
La sua esperienza in merito ai problemi pedagogici relativi all'istruzione femminile la porta ad avere incarichi nell'ambito del ministero della Pubblica Istruzione presieduto da Francesco De Sanctis.
"Semiotic Models, Invisible Cities." Yale Italian Studies no. 2 (Wint 1978): 13-37.
"Formal Organization and Symbolic Representation in Lévi-Strauss," in Discourse and Inference in Cognitic Anthropology. Ed. Marvin Loflin and James Silverberg. (Mouton, 1978), pp. 83-98.
Nel 1879 entra a far parte della Lega della Democrazia, con Jesse White Mario e Alaide Beccari, direttrice di «La donna».
"Semiotic in Italy," in The Sign: Semiotics Around the World. Ed. R.W. Bailey, L. Matejka, and P. Steiner. (univ. of Michigan Press, 1978), pp. 248-257.
"Semiotics, Theory and Social Practice in Italy. Ciné-Tracts: A Journal of Film and Cultural Studies no. 5 (Fall 1978): 1-14.
Tra le varie attività di conferenze e scritti di questo periodo spicca una interessante lettera aperta indirizzata alla Serao, di cui deplora le idee monarchiche e antifemministe, pubblicata su «La Lega della democrazia».
"The Left Hand of History." Heresies: A Feminist Publication on Art and Politics no. 4 (Mar 1978): 23-26.
"Cavani's Night Porter: A Woman's Film?" Film Quarterly no. 30 (Wint 1977): 35-38.
Fonda quindi nel 1881 a Milano una associazione indipendente, «Lega promotrice degli interessi femminili», volta a dare alle donne coscienza dei loro diritti e doveri nella società.
"Semiosis Unlimited." Poetics and Theory of Literature no. 2 (Apr 1977): 367-384.
"Rebirth in The Bell Jar." Women's Studies no. 3 (1976): 173-183.
È attiva insieme a Bertani sui temi della riforma agraria e si schiera con decisione contro la pena di morte. È sempre più vicina alle tematiche socialiste e internazionaliste e nel 1889 fonda, con Turati, Lazzari e la Kuliscioff, la Lega Socialista Milanese.
"Narrative Discourse in Calvino: Praxis or Poiesis?" PMLA (May 1975): 414-425.
"The Discrete Charm of Semiotics, or Esthetics in the Emperor's New Clothes." Diacritics no. 5 (Fall 1975): 16-23.
Si sposa a Milano nel 1886 con un procuratore che diventerà più tardi presidente di un comitato suffragista: il conte Malatesta Covo Simoni, di circa 10 anni più giovane di lei.
"The Shape of the World: A Report on Structuralism and Semiotics in Italy." Books Abroad (Spr 1975): 227-232.
"Discourse and the Conquest of Desire in Svevo's Fiction." Modern Fiction Studies (Spr 1972): 91-109.
Inizia una collaborazione con il giornale di Dario Papa, «L'Italia del popolo», con articoli di argomento politico-sociale.
"Dreams as Metalanguage in Svevo's Confessions of Zeno." Language and Style no. 4 (Sum 1971): 208-220.
Nel novembre dello stesso anno (1890) aderisce al «Comitato di propaganda pei diritti della donna», costituito a Bologna sotto la presidenza del mazziniano Lipparini, e ne inaugura i lavori con una conferenza popolare: La donna nella famiglia, nella città, nello Stato.
Collabora a «Critica Sociale», inaugura con il Turati la Casa del popolo a Milano.
Fa parte, con Bertini, Cattaneo, Cremonesi, Croce, Maffi, del Comitato Centrale Provvisorio che prepara il Congresso di Genova del 1892 che dà vita al Partito Socialista.
Nel 1894 si trasferisce con la famiglia a Roma e si iscrive alla «Società per la donna».
Inizia alla fine degli anni '90 una polemica con i socialisti riguardo alle leggi di tutela sul lavoro delle donne e a tal proposito scrive su l'«Avanti!» l'articolo: Legislazione a difesa delle donne lavoratrici.
Su «Rivista Critica del socialismo»: pubblica due importanti articoli: La trasformazione del lavoro domestico, e Il ministero dei poveri.
Nel settembre del 1900 partecipa come invitata al VI Congresso Socialista e interviene brevemente, e nel 1901 partecipa al Congresso del Partito Mazziniano Italiano.
Partecipa nel 1902 alla fondazione dell'Alleanza femminile, una associazione democratica, apartitica e aconfessionale, che ha come scopo l'azione in favore del suffragio femminile.
Importanti articoli pubblicati su l'«Avanti!» sono: La legge Sorani per non trovare la paternità; La politica del Papato nel divorzio; Gli aforismi del miliardario Carnegie.
Nel 1906 scrive, assieme alla Montessori, una petizione per il voto alle donne indirizzata al governo e firmata dalle rappresentanti dei gruppi più disparati di varie città e l'anno successivo, ormai anziana e malferma, è presente alla relazione dell'on. Mirabelli in Parlamento per la riforma elettorale.
L'attività in seno al Comitato per la ricerca della paternità è tra le sue ultime attività.
Il 14 giugno 1920 muore nel Policlinico di Roma, a 83 anni.
L'«Avanti!» del 18 giugno 1920 dà notizia così della sua morte:
La oscura fine di una illustre femminista
«Alla prima alba di lunedì 14, è morta al Policlinico, in età di anni 83, la signora Anna Maria Mozzoni, vedova Malatesta, che fu a suo tempo, se non la prima, certo una delle più geniali e più amabili assertrici dei diritti e della emancipazione femminile in Italia. A Milano, dove svolse quarant'anni fa la sua migliore attività e la sua più utile propaganda, era assai conosciuta. Fu grande amica di Agostino Bertani, col quale collaborò intensamente alla compilazione del Codice di Sanità e nei primi albori del movimento socialista fu una delle poche personalità che ne seppero comprendere e coraggiosamente difendere le ragioni. Invecchiata ed ormai fuori dalla vita militante, aderì alla guerra più forse per atavica tradizione della famiglia patriottica fin dai tempi della dominazione austriaca in Lombardia che per convinzione, ma rispettò il contegno dei socialisti coi quali mantenne sempre buoni rapporti di amicizia e di stima. Si è spenta oscuramente, ma le tracce della sua opera di un tempo restano incancellabili nella storia della causa femminile e la sua memoria rimane simpatica ed indelebile nell'animo dei vecchi amici che le sopravvivono.»
Fonti:
* Franca Pieroni Bortolotti, Alle origini del movimento femminile in Italia (1848-1892), Einaudi, Torino, 1963.
* AA.VV. L'emancipazione femminile in Italia, a cura della Società Umanitaria, Firenze 1963.
* AA.VV. L'educazione della donna in Italia, a cura dell'Associazione Mazziniana in Italia, Pisa, 1966.
* Maria Livia Contini, Nota biografica in appendice al volume La liberazione della donna, Mazzotta, Milano, 1975.
* Rosalba Spagnoletti, I movimenti femministi in Italia, La nuova Sinistra Samonà e Savelli, Roma 1971.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
== Anita Augspurg Werke==
* Ueber die Entstehung und Praxis der Volksvertretung in England. Knorr & Hirth, München 1898, zugleich: Dissertation, Zürich 1898
== Literatur ==
* Christiane Berneike: Die Frauenfrage ist Rechtsfrage. Die Juristinnen der deutschen Frauenbewegung und das Bürgerliche Gesetzbuch, Nomos VG, Baden-Baden 1995, ISBN 3-7890-3808-3, S. 44-66
* Arne Duncker: Gleichheit und Ungleichheit in der Ehe. Persönliche Stellung von Frau und Mann im Recht der ehelichen Lebensgemeinschaft 1700-1914, Böhlau, Köln 2003, ISBN 3-412-17302-9 (zu A. Augspurg: S. 359-361, 784-786, 936-950)
* Christiane Henke: Anita Augspurg, Rowohlt, Reinbek 2000, ISBN 3-499-50423-5
* Lida Gustava Heymann, Anita Augspurg: Erlebtes, Erschautes. Deutsche Frauen kämpfen für Freiheit, Recht und Frieden, Hellmann, Frankfurt/M. 1992, ISBN 3-927164-43-7 (die Autobiographie von L. Heymann und A. Augspurg, geschrieben im Schweizer Exil)
* Susanne Kinnebrock: Anita Augspurg (1857-1943). Feministin und Pazifistin zwischen Journalismus und Politik. Eine kommunikationshistorische Biographie, Centaurus, Herbolzheim 2005, ISSN 0933-0313 begin_of_the_skype_highlighting 0933-0313 end_of_the_skype_highlighting.
* Rezension zu obiger Dissertation: Neiseke, Eric: Über die 'Öffentlichkeitsarbeiterin' Anita Augspurg. In: Querelles-Net. Nummer 18 / März 2006 (http://www.querelles-net.de/2006-18/text18neiseke.shtml)
* Sonja Mosick: Anita Augspurg - Idealistin oder Realistin? Eine Analyse ihrer publizistischen Tätigkeit unter besonderer Berücksichtigung ihrer Sicht auf die Frauenfrage Universität Diplomarbeit, Hildesheim 1999
* Hiltrud Schroeder: Übermächtig war das Gefühl, daß wir vereint sein müssen“. Anita Ausgspurg (1857–1943) und Lida Gustava Heymann (1868–1943). In: Luise F. Pusch und Joey Horsley (Hrsg.): Berühmte Frauenpaare. Suhrkamp, Frankfurt/Main 2005, S. 96–136.
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