Genovese (famiglia) e Balthazar Johannes Vorster: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Organizzazione criminale
|nome = Balthazar Johannes Vorster
|nome = Famiglia Genovese
|immagine = John Vorster.jpg
|carica = [[Presidente del Sudafrica]]
|didascalia =
|mandatoinizio = 21 agosto [[1978]]
|nomi alternativi = Famiglia Luciano
|mandatofine = 10 ottobre [[1978]]
|area di origine = [[New York City]]
|predecessore = [[Marais Viljoen]]
|aree di influenza = [[New York]], [[New Jersey]], [[Florida]], [[California]], [[Nevada]]
|successore = [[Marais Viljoen]]
|inizio = 1880
|carica2 = [[Primi ministri del Sudafrica|Primo ministro del Sudafrica]]
|fine =
|mandatoinizio2 = 13 settembre [[1966]]
|boss = [[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]]
|mandatofine2 = 2 ottobre [[1978]]
|sottogruppo1 =
|predecessore2 = [[Hendrik Frensch Verwoerd]]
|sottogruppo2 =
|successore2 = [[Pieter Willem Botha]]
|sottogruppo3 =
|partito = [[National Party (Sudafrica)|National Party]]
|alleato1 = [[Cinque famiglie]]
|alleato2 = [[Chicago Outfit]]
|alleato3 = [[Porello|Famiglia Porello]]
|alleato4 = [[Famiglia di Los Angeles]]
|alleato3 = [[Cosa Nostra]]
|rivale1 = Varie gang di New York
|rivale2 = [[Cinque famiglie]]
|rivale3 = [[Westies]]
|attività1 = [[Estorsione]]
|attività2 = [[Racket]]
|attività3 = [[Traffico di droga]]
|attività4 = [[Contrabbando]]
|attività5 = [[Gioco d'azzardo]]
|attività6 = [[Prostituzione]]
|attività7 = [[Usura]]
|attività8 = [[Traffico di armi]]
|attività9 = [[Truffa]]
|attività10 = [[Rapina]]
|attività11 = [[Pornografia]]
|attività12 = [[Sindacati]]
|attività13 = [[Corruzione]]
|attività14 = [[Edilizia]]
|attività15 = Traffico di pietre preziose
|collaboratore1 = [[Joe Valachi]]
|collaboratore2 =
|collaboratore3 =
|collaboratore4 =
|collaboratore5 =
}}
{{Bio
|Nome = Balthazar Johannes
|Cognome = Vorster
|PostCognome = meglio conosciuto come '''John Vorster'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Jamestown
|LuogoNascitaLink = Jamestown (Sudafrica)
|GiornoMeseNascita = 13 dicembre
|AnnoNascita = 1915
|LuogoMorte = Città del Capo
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
|AnnoMorte = 1983
|Attività = politico
|Nazionalità = sudafricano
|PostNazionalità =, importante figura del [[nazionalismo]] [[afrikaner]] e uno dei principali fautori del regime dell'[[apartheid]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
Conosciuto come un personaggio decisamente schierato a [[destra (politica)|destra]], si oppose duramente sia al [[liberalismo]] che al [[comunismo]]. Fu membro del [[National Party (Sudafrica)|National Party]], [[Ministro della Giustizia]] ([[1961]]-[[1966]]), [[Primo Ministro]] ([[1966]]-[[1978]]) e infine ricoprì la carica (allora solo onorifica) di [[Presidente del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]] ([[1978]]-[[1979]]), posizione che fu costretto ad abbandonare a causa di uno scandalo politico-finanziario.
 
== Biografia ==
La '''Famiglia Genovese''', conosciuta anche con il nome di "'''Famiglia Luciano'''" è una delle [[cinque famiglie]] mafiose di [[New York]] che controlla le attività (criminali e non) della città e di altri stati d'America. La Famiglia Genovese è stata sin dalla sua fondazione una delle più potenti e temute famiglie mafiose di [[Cosa nostra americana]].
=== Gioventù ===
Vorster nacque il 13 dicembre 1915 nell'area rurale di Jamestown, nel distretto di [[Uitenhage]], nella parte orientale della [[Provincia del Capo]], tredicesimo figlio di una ricca famiglia afrikaner di [[allevamento|allevatori]] di pecore. Frequentò le scuole Primarie e Secondarie nel suo distretto per poi essere ammesso all'[[Università di Stellenbosch]] presso la facoltà di Legge.
 
L'Università di [[Stellenbosch]] può essere considerata la culla del nazionalismo afrikaner: sei dei sette Primi Ministri del [[Sudafrica]], fra il [[1910]] e il [[1971]], provenivano da questa Università. In questo istituto Vorster fu presto coinvolto dalla politica, schierandosi con i nazionalisti e diventando vicepresidente del consiglio studentesco e capo della sezione giovanile del National Party. Si laureò nel [[1938]], per diventare in seguito cancelliere del Presidente della Divisione Provinciale del Capo della [[Corte Suprema sudafricana]]. Non rimase a lungo in questo impiego: l'anno seguente iniziò la professione di Procuratore a [[Port Elizabeth]], per poi spostarsi nella città di [[Brakpan]], nel [[Witwatersrand]].
Dagli esperti è stata soprannominata ''Ivy league'' e ''Rolls Royce'' della criminalità organizzata. Nel corso degli anni ha mantenuto rapporti di alleanza con tutte le "Famiglie" di [[Cosa Nostra]], soprattutto con quelle di [[Famiglia di Cleveland|Cleveland]], [[Patriarca (famiglia)|Boston]], [[Buffalo (famiglia)|Buffalo]] e [[Famiglia di Filadelfia|Filadelfia]].
Alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], la "Famiglia" manipolò alcuni importanti membri della [[Famiglia di Filadelfia]], convincendoli a ribellarsi e ad ordire l'omicidio del loro Boss [[Angelo Bruno]], al fine di prendere il controllo del territorio e dei Casino di [[Atlantic City]], controllati proprio dalla Famiglia Bruno di Filadelfia.
 
=== Coinvolgimento attivo in politica ===
Nel corso degli anni si sono succeduti alla guida della Famiglia potenti boss del calibro di [[Lucky Luciano]], [[Frank Costello]], [[Vito Genovese]], [[Thomas Eboli]], [[Philip Lombardo]], [[Vincent Gigante]], [[Liborio Bellomo]] e [[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]].
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] nel settembre [[1939]] vide Vorster, per la prima volta, coinvolto nella politica nazionale. La decisione del [[Parlamento sudafricano]] di entrare in guerra a fianco degli Alleati scontentò aspramente i nazionalisti afrikaner che provavano indignazione per l'alleanza del Sudafrica con il loro vecchio nemico, l'[[Regno Unito|Inghilterra]]. Molti nazionalisti [[boeri]], più per uno sentimento anti-[[Regno Unito|inglese]] che per chiaro spirito filo-[[nazismo|nazista]], speravano ardentemente in una vittoria della [[Germania]].
==Storia==
===Le origini===
{{vedi anche|Famiglia Morello}}
Le origini della Cosca sono da individuarsi nella città di Corleone. [[Giuseppe Morello]] e i suoi fratellastri Vincenzo, Nicola e Ciro Terranova, potenti "uomini d' onore" di Corleone, si stabilirono a New York nel [[1897]], diventando presto la più potente Famiglia mafiosa della città e di conseguenza la più potente della nazione, dalla fine dell'[[XIX secolo|800]] fino alla fine degli [[anni 1910|anni dieci]]. La Famiglia aveva il controllo totale di [[Manhattan]] e di [[East Harlem]] per quanto riguarda estorsioni, gioco d'azzardo, scommesse illegali, contraffazione e fabbricazione di banconote false.
 
Vorster incanalò le sue attività in una organizzazione chiamata [[Ossewabrandwag]] (letteralmente "sentinelle dei carri trainati dai buoi"), fondata nel [[1938]] per perpetuare lo spirito prodotto dalle celebrazioni del centenario del [[Afrikaner#Great Trek|Great Trek]] che si tennero, appunto, in quell'anno. Sotto la leadership del leader [[Johannes van Rensburg]], l'Ossewabrandwag divenne una organizzazione anti-[[britannica]] e nazista che si adoperò attivamente per vanificare gli sforzi di guerra del Sudafrica. Molte azioni di [[sabotaggio]] e violenza commesse nel paese durante la guerra furono attribuite all'Ossewabrandwag; in seguito Vorster avrebbe dichiarato di non aver partecipato direttamente a nessuno di tali atti.
Nel [[1919]] scoppiò una faida tra Morello e la Famiglia di [[Salvatore D'Aquila]] di [[Brooklyn]], chiamata in seguito [[Famiglia Gambino]], sostenuta dal [[gangster]] [[Umberto Valenti]], il quale venne assassinato nel [[1922]] su ordine di [[Joe Masseria]], che divenne il nuovo boss della cosca per volere di [[Giuseppe Morello]], che si riservò il titolo di ''consigliere''. Durante il [[Proibizionismo]], Masseria si associò con il [[gangster]] [[Lucky Luciano]] e i suoi soci non-[[Sicilia|siciliani]] [[Frank Costello]], [[Vito Genovese]] e [[Joe Adonis]] per via dei loro stretti contatti con i contrabbandieri di [[alcolici]] ebrei e irlandesi. Però nel [[1930]] il potere di Masseria viene messo in pericolo da [[Salvatore Maranzano]], potentissimo boss proveniente da [[Castellammare del Golfo]].
 
Scalando i livelli dell'organizzazione che era ormai diventata una struttura paramilitare, Vorster raggiunse il rango di generale. In una dichiarazione fatta in questo periodo, egli identificava l'ideologia dell'organizzazione come "[[nazionalismo cristiano]]", l'equivalente sudafricano del [[nazionalsocialismo]]. Anche suo fratello, [[J.D. Vorster]], pastore della [[calvinismo|chiesa riformata]] [[Chiesa riformata olandese|olandese]], prese posizione a favore della Germania, ricevendo con regolare sentenza una condanna al carcere per aver trasmesso informazioni al nemico circa i movimenti delle navi da guerra alleate.
Per tutelare i propri interessi, Masseria ordinò l'omicidio del boss [[Gaetano Reina]], un suo alleato che sospettava di tramare con Maranzano: inizia così la famosa "[[guerra castellammarese]]". Maranzano rispose facendo assassinare [[Giuseppe Morello]], il ''consigliere'' di Masseria.
 
Nello stesso periodo Vorster attirò l'attenzione facendo dichiarazioni sprezzanti nei confronti delle [[democrazia|democrazie]] occidentali e di lode per il regime di [[Adolf Hitler]], il cui governo [[dittatura|dittatoriale]] considerava come modello ideale per il governo del Sudafrica, in contrapposizione al sistema parlamentare di tipo inglese in vigore.
Il [[15 aprile]] [[1931]], [[Joe Masseria]] venne ucciso mentre pranzava con il suo alleato [[Lucky Luciano]] al ristorante Scarpato's di [[Coney Island]], dai killer dello stesso Luciano che aveva organizzato l'omicidio assieme a Maranzano, che gli affidò gli affari del defunto Masseria. Infine Luciano fece assassinare anche Maranzano ([[settembre]] [[1931]]) e rilevò la Famiglia di Masseria con la benedizione degli altri ''boss'', formando la ''Commissione'', che comprendeva non solo le [[Cinque famiglie]] di [[New York]] ma anche la [[Chicago Outfit]] di [[Al Capone]] e la potente Famiglia di [[Buffalo]] di [[Stefano Magaddino]].
 
Nel settembre del [[1942]], Vorster fu incarcerato in un campo di detenzione a [[Koffiefontein]] a causa delle sue attività di sabotaggio. Durante questo internamento chiese ripetutamente di essere portato davanti a una Corte di Giustizia, guidando persino uno sciopero della fame in un tentativo di attirare l'attenzione e far pressioni sulle autorità, affinché gli concedessero un regolare processo. Fu rilasciato nel febbraio [[1944]], con alcune restrizioni. Si rifiutò di sottostare a queste limitazioni della sua libertà (che includevano il confino in un particolare distretto) ma non fu punito per averle violate.
===Il dominio di Lucky Luciano===
Nella sua nuova Famiglia, Luciano nominò Vito Genovese suo vice, Frank Costello come consigliere e, come capidecina, [[Ciro Terranova]], Joe Adonis, Settimo Accardi, Anthony Strollo, Anthony Carfano, [[Thomas Greco]], [[Willie Moretti]], Michael Coppola, [[Rocco Pellegrino]], [[Ruggero Boiardo]], [[Sam Cuffaro]], [[James Angelina]], [[Gaetano Ricci]], [[John Biello]], [[John De Noia]].
 
Negli anni seguenti, diventato una figura importante nel National Party, Vorster si sentì spesso rinfacciare dai suoi oppositori i suoi trascorsi in tempo di guerra; tuttavia, egli non rinnegò mai nulla di ciò che aveva detto o fatto in quel periodo. Parlò della sua reclusione in Parlamento nel maggio [[1960]], dichiarando che un possibile motivo di questo provvedimento era il fatto di essere stato sospettato di aver ospitato dei disertori. Inoltre spiegò anche come, dopo essere stato rilasciato, avesse chiesto al [[Ministro della Giustizia]] di allora, [[Colin Fraser Steyn]], di perorare la causa di coloro che erano ancora detenuti, e che Steyn, per tutta risposta, lo avesse minacciato di farlo arrestare di nuovo se non avesse lasciato subito il suo ufficio. L'esperienza del campo di detenzione ebbe l'effetto di inasprire il carattere e l'estremismo politico di Vorster.
La cosca con le sue attività illecite (estorsioni, scommesse, gioco d'azzardo, edilizia, appalti truccati, sindacati, usura, prostituzione, riciclaggio, contraffazione di banconote, traffico di narcotici ed altri racket) si espandeva non solo nello [[Stato di New York]], ma anche in [[California]], [[Florida]], [[Connecticut]], [[Nevada]] e a [[Cuba]] .
Nel [[1936]], Lucky Luciano venne arrestato e condannato ad una pena che andava dai 30 ai 50 anni, assieme al suo soldato di fiducia [[Dave Petillo]] e ad altri sette affiliati della cosca, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Pur continuando a comandare dal carcere, Luciano nomina come reggente della Famiglia il suo vice Vito Genovese, con l'aiuto del consigliere Costello. Ma nel [[1936]] Genovese, accusato dell'omicidio di [[Ferdinand Boccia]], un soldato della cosca, fu costretto a darsi alla latitanza e a fuggire in Italia. Luciano dal carcere affidò così la reggenza a Costello.
 
=== Vorster in parlamento ===
===La leadership di Costello e la lotta con Genovese===
Le relazioni fra l'Ossewabrandwag e il National Party, allora guidato da [[Daniel Francois Malan]], raggiunsero un punto di rottura alla fine del [[1941]]. Ripudiato dal National Party, l'Ossewabrandwag si alleò con l'[[Afrikaner Party]], nato nello stesso anno. Alla fine della guerra, a Vorster fu permesso di riprendere la sua professione di [[avvocato]]. Nel [[1948]] cercò di ottenere una candidatura in Parlamento nelle file dell'Afrikaner Party, nella [[circoscrizione elettorale]] di [[Brakpan]]. Intanto, le relazioni fra l'Afrikaner Party e il National Party erano state ristabilite, tanto da permettere la stipulazione di un patto elettorale contro lo [[United Party]] di [[Jan Smuts]], allora al potere. I nazionalisti diffidavano del giovane agitatore Vorster, e rifiutarono di appoggiare la sua candidatura. Così egli corse alle elezioni come indipendente, non riuscendo a guadagnare il seggio per pochissimi voti (quattro).
Frank Costello si occupava del lato finanziario e politico della famiglia. Fu soprannominato il "Primo Ministro della Malavita" per i suoi contatti con la politica, la magistratura e l'imprenditoria. Costello credeva molto nella diplomazia e nella disciplina, ed era aiutato nella conduzione della famiglia dal consigliere non ufficiale [[Meyer Lansky]], il migliore amico di Lucky Luciano. Con il consenso di Luciano e in società con altri boss, finanziò la costruzione del primo casinò di [[Las Vegas]]. Le operazioni furono affidate a Meyer Lansky e a Bugsy Siegel.
 
Quell'anno, la maggioranza andò alla coalizione di National e Afrikaner Party che, una volta saliti al governo, cominciarono a realizzare la politica dell'[[apartheid]]. Sebbene le discriminazioni razziali a favore dei bianchi fossero già presenti nella politica e nella società sudafricana, questo nuovo governo le istituzionalizzò.
Costello fu il reggente della famiglia, agli ordini di Luciano, per circa 10 anni fino al [[1946]], anno in cui lo stesso Luciano fu espulso dagli Stati Uniti e rimpatriato in Italia. Con l'uscita dalle scene di Luciano, Costello divenne il boss ufficiale. Ma, sempre nel 1946, Genovese fu estradato in America per essere processato. Con l'eliminazione dei potenziali testimoni e la corruzione dei vari giudici, Genovese fu assolto dall'accusa di omicidio. Genovese iniziò a tramare contro Costello per prenderne il posto.
 
Vorster dovette aspettare fino al [[1953]] per entrare in Parlamento, quando la sua candidatura fu accettata dal National Party. Fu eletto nella circoscrizione elettorale di [[Nigel]] nel [[Transvaal]], e dimostrò subito di essere un parlamentare molto capace, un buon oratore, molto esperto nell'agone politico e trascinatore di folle. Divenne ben presto il leader dell'ala destra del National Party e in questa veste aiutò l'ascesa al potere di [[Hendrik Frensch Verwoerd]], che divenne Primo Ministro nel [[1958]]. Con il nuovo capo del governo la scalata di Vorster nella gerarchia del partito fu rapida: fu nominato Sottosegretario all'Istruzione, alle Arti e alle Scienze e in tale veste applicò in modo intransigente il [[Bantu Education Act]], legge che costringeva i non bianchi a frequentare solo scuole di indirizzo tecnico o che insegnavano un lavoro manuale. Nell'ottobre [[1958]] fu nominato anche Sottosegretario al Welfare. Si guadagnò subito una reputazione di rigido esecutore dell'apartheid e di fautore di un inasprimento ulteriore di tale politica di segregazione.
Nel [[1951]] [[Willie Moretti]], vicecapo della famiglia e fedelissimo di Costello venne assassinato in un ristorante di Fort Lee nel [[New Jersey]], dai killer di Vito Genovese. Chiamato a dare delle spiegazioni a Costello, Genovese si disse estraneo all'omicidio e Costello decise di temporeggiare, per non scatenare una faida interna. Nel [[1953]] con l'espulsione in Italia di Joe Adonis, potente capodecina e suo sostenitore, la forza di Costello cominciò a diminuire. Nel [[1957]] Genovese si alleò con [[Carlo Gambino]] e [[Gaetano Lucchese]], nuovo Boss della Famiglia Gagliano, per organizzare l'omicidio di [[Albert Anastasia]], boss della Famiglia Mangano e potente alleato di Costello. Con la morte di Anastasia e il ritiro dalle attività mafiose di alcuni dei più potenti e fedeli capidecina di Costello, Genovese decise di eliminare Costello.
 
=== Ministro della giustizia ===
La sera del [[2 maggio]] 1957, mentre stava rientrando nel suo appartamento con la moglie, Frank Costello venne ferito alla testa da un colpo di pistola sparato da un killer di Genovese, Vincent Gigante. Rimasto leggermente ferito alla testa e ormai stufo delle attività mafiose, Costello decise di "ritirarsi in pensione" lasciando il posto di boss della Famiglia a Vito Genovese.
Nel marzo del [[1960]], gli [[massacro di Sharpeville|scontri interrazziali]] di [[Sharpeville]] (69 dimostranti africani uccisi dal fuoco della polizia) convinsero Verwoerd decise che era necessaria una mano più ferma nell'applicazione dell'apartheid. Nel [[1961]], Vorster fu promosso Ministro della Giustizia, della Sicurezza Sociale e delle Pensioni; nel [[1966]] divenne Ministro anche della Polizia e delle Prigioni. Con lui in carica, l'autorità della legge fu estesa a dismisura e l'opposizione all'apartheid venne soffocata. Proprio nel suo ruolo di Ministro della Giustizia, però, Vorster si trovò a dover affrontare nuove critiche legate al suo passato filo-nazista. In questo periodo egli dichiarò pubblicamente di aver cambiato opinione e di essere diventato un sostenitore del sistema parlamentare.
 
Entrambe le maggiori organizzazioni politiche non bianche, cioè l'[[African National Congress]] e il [[Pan-African Congress of Azania|Pan-African Congress]] erano state bandite, ma la possibilità di altre insurrezioni era concreta; esistevano inoltre altre organizzazioni clandestine che ricorrevano programmaticamente alla violenza. La risposta di Vorster, come Ministro della Giustizia, fu di dotare lo Stato di poteri straordinari per affrontare l'opposizione extraparlamentare. Egli fu ideatore dell'arsenale legislativo più repressivo possibile contro i militanti anti-apartheid. Sotto l'egida di Vorster, il sistema di sicurezza della polizia divenne una macchina formidabile, penetrando in ogni angolo e nicchia della società sudafricana, scovando gli oppositori e smascherando i movimenti e le organizzazioni clandestine. Furono approvate ferree leggi sulla sicurezza, che in effetti davano alle autorità carta bianca di fare quello che volevano con poche o nessuna possibilità di ricorso ai tribunali. L'arresto senza un processo, introdotto come misura provvisoria, divenne un aspetto permanente della scena sudafricana e fu usato in modo esteso contro persone sospettate e contro coloro che svolgevano attività politiche ritenute illegali.
===L'era Genovese===
Diventato il nuovo boss, Genovese ristruttura la cosca e nomina vicecapo [[Jerry Catena]], e consigliere [[Michele Miranda]]. Assieme ad altri boss organizza la famosa riunione di Appalachin. Nel [[1959]] fa assassinare Anthony Carfano, potente capodecina e suo potenziale rivale, deciso a prendere il suo posto alla guida della Famiglia. Pochi mesi dopo Genovese viene accusato di essere uno dei capi del traffico di eroina e condannato a 15 anni di prigione. Pur continuando a comandare dal carcere, Genovese forma un pannello di commissione per il controllo degli affari della Famiglia, formato dai suoi fedelissimi. Nomina Anthony Strollo reggente, coadiuvato da Jerry Catena, Michele Miranda, e da Thomas Eboli e Philip Lombardo, i capidecina più fidati.
 
Nell'ambito di queste leggi repressive ricordiamo la [[Sabotage Act]] del giugno [[1962]], che prevedeva arresti domiciliari e messe al bando più severe e non soggette ad appello in tribunale, limitando drasticamente le libertà civili. Il reato di [[sabotaggio]] comportava adesso da un minimo di cinque anni, senza possibilità di rilascio sulla parola, fino alla [[pena di morte]]. A causa della formulazione estremamente generica della legge, atti come la violazione della [[proprietà privata]] o il [[possesso illegale di armi]] potevano essere fatti rientrare nel reato di sabotaggio.
Nel [[1962]] dal carcere ordina l'omicidio di Strollo. Anthony Strollo, uscito dalla sua casa nel New Jersey, scompare di "lupara bianca" e il suo corpo non verrà mai più ritrovato. Al posto di Strollo, come reggente viene nominato Thomas Eboli.
 
Il 1º maggio [[1963]] il governo varò la [[General Law Amendment Act]], meglio nota come "legge dei novanta giorni di carcerazione", che cancellava il diritto dell'arrestato di conoscere le cause dell'arresto e conferiva di fatto a qualunque agente di polizia il potere di trattenere chiunque senza [[mandato]], sulla base di un semplice [[sospetto]] di [[reato politico]]. Gli arrestati potevano essere detenuti fino a 90 giorni senza capi d'accusa e senza assistenza legale; i novanta giorni potevano essere prolungati. Le percosse agli arrestati erano all'ordine del giorno; si cominciarono ad utilizzare [[elettroshock]], soffocamenti e altre forme di [[tortura]]. In parlamento, l'unico voto contrario a quella legge fu quello della deputata del [[Progressive Party]], [[Helene Suzman]]. Furono previste pene più severe per l'appartenenza ad organizzazioni illegali; furono introdotte condanne da cinque anni alla pena di morte per il reato di [[fiancheggiamento]] al [[South African Communist Party]] e ad altre organizzazioni al bando.
Sempre nel 1962 [[Joe Valachi]], soldato e autista di Genovese, detenuto insieme a lui nella stessa cella nel penitenziario di [[Atlanta]], durante l'ora d'aria nel cortile uccise un altro detenuto a sprangate. Valachi credeva in realtà che l'uomo da lui assassinato fosse [[Joseph Di Palermo]], un "uomo d'onore" della [[Famiglia Lucchese]], incaricato di uccidere Valachi su ordine di Genovese, che pensava di essere tradito.
Valachi fu convinto dalle autorità a testimoniare per la prima volta contro la mafia, svelando i segreti di Cosa nostra alle autorità. Genovese fu ritenuto dagli altri boss il responsabile di questa pubblicità indesiderata.
 
Un'altra legge del parlamento proibiva la riproduzione e diffusione di qualunque dichiarazione resa da persone messe al bando. In base a questa legge, alla fine del [[1962]], furono [[libertà di stampa|chiusi molti giornali]] e il possesso di pubblicazioni vietate divenne un [[reato]] punibile con la detenzione fino a due anni.
===La morte di Genovese e i boss di facciata===
Nel [[1969]] Genovese muore di cause naturali in prigione e il boss ufficiale della Famiglia diviene [[Philip Lombardo]]. Questi, tuttavia, per distrarre l'attenzione delle forze di polizia e dei boss rivali, decise assieme a Catena e Miranda di creare un "boss di facciata". Boss di facciata era Thomas Eboli, ma dietro le quinte continuava a comandare Lombardo, che segretamente stava istruendo alla successione un suo pupillo, l'ex guardaspalle di Genovese e ora capodecina Vincent Gigante.
 
La vigorosa politica di Vorster sulla sicurezza, ritenuta dai nazionalisti un successo, aumentò il suo prestigio all'interno del partito. Forte di questo successo, Vorster dichiarò di essere l'"uomo forte" che aveva annientato la resistenza interna e reso il paese più sicuro. Inoltre la sua attività come Ministro della Giustizia gli assicurò un posto stabile nella ribalta politica sudafricana.
Nel [[1972]] Thomas Eboli, appena uscito dalla casa della sua amante, venne assassinato. L'ordine era stato dato da Carlo Gambino, per la mancata restituzione di un prestito di 4 milioni di dollari, derivante dal traffico di droga. A sostituire Eboli come boss di facciata fu il capodecina [[Frank Tieri]], sostenuto da Carlo Gambino, suo grande amico, ma a comandare dietro le quinte c'era sempre Lombardo. Questa tattica ebbe grande successo nell'ingannare e confondere le forze dell'ordine.
 
=== Primo Ministro ([[1966]]-[[1976]]) ===
Sempre nel 1972, Michele Miranda e Jerry Catena si ritirano dalle attività mafiose. Miranda morirà per cause naturali un anno dopo. Lombardo nomina Vincent Gigante vicecapo e [[Anthony Salerno]] consigliere, con Tieri sempre come boss di facciata.
Il 6 settembre [[1966]] il Primo Ministro [[Hendrik Frensch Verwoerd]] fu assassinato nell'aula del parlamento di [[Città del Capo]] da un commesso parlamentare che soffriva di squilibri psichici. Una settimana dopo, un comitato ristretto del National Party elesse Vorster all'unanimità come successore di Vewoerd, sia come leader del partito, sia come capo del [[governo]]. Nessuno dei suoi rivali poteva godere dei suoi appoggi, che andavano dall'ala destra del partito alla ''Nederduitse Gereformeerde Kerk'' (Chiesa Riformata Olandese) e persino alla influente [[società segreta]] afrikaner denominata [[Broederbond]].
Nel [[1980]] i vertici della Famiglia Tieri, Gigante e Salerno, su ordine di Lombardo, manipolano alcuni capidecina della [[Famiglia di Filadelfia]], convincendoli ad uccidere il loro boss [[Angelo Bruno]]. Bruno si opponeva alla Famiglia Genovese, che ad Atlantic City cercava di prendere il controllo di alcuni casinò e dei vari racket legati al gioco d'azzardo, controllati proprio dalla Famiglia di Filadelfia. Dopo una sanguinosa faida interna per il controllo della cosca di [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]], Nicky Scarfo sostenuto dai Genovese diventa il nuovo boss, dando il permesso a Lombardo, Gigante e soci di operare ad Atlantic City.
 
Da un lato egli continuò la realizzazione del sistema legislativo che costituiva l'apartheid, (come dimostra il fatto che nel [[1968]] abolì gli ultimi quattro seggi parlamentari che erano riservati alla rappresentativa bianca eletta con i voti dei [[cape coloured]]). Dall'altro, anche se il suo premierato cominciò con una linea dura, egli fu inaspettatamente l'uomo della svolta in senso moderato.
Nel [[1981]], Frank Tieri venne arrestato e condannato grazie alla legge RICO; un mese dopo morì di cause naturali. A sostituire Tieri come boss di facciata, Lombardo nomina Salerno. Alla fine del [[1982]], anche Philip Lombardo decise di ritirarsi nella sua residenza in [[Florida]] e nominò come boss ufficiale Gigante. Salerno fu il boss di facciata della Famiglia fino al [[1986]], anno in cui fu condannato a 100 anni di carcere assieme ad altri boss delle cinque famiglie.
 
In politica interna, nonostante l'impegno di base nel mantenere l'apartheid, il suo programma fu molto più liberale di quello del suo predecessore. È vero che fu spietato nel sopprimere il dissenso antisegregazionista, che durante il suo governo ci fu una [[escalation]] di conflitti razziali ed un marcato aumento di detenzioni senza processo; tuttavia, Vorster fu anche il primo fra i leader bianchi sudafricani a rimuovere alcuni odiati simboli della politica segregazionista e alcune delle più gravi pratiche di discriminazione razziale. Come Primo Ministro coltivò un'immagine molto più moderata rispetto a quella dura del suo periodo come Ministro della Giustizia, cercando di raccogliere consensi anche presso gli [[inglesi sudafricani]] (in genere più moderato dei boeri) e tentando in modo assiduo di guadagnare l'amicizia degli altri stati africani.
===The oddfather===
Dal 1986 Vincent Gigante istituisce un metodo più rigoroso e segreto per comunicare con i suoi luogotenenti, creando il "boss di strada" o messaggero, con lo scopo di isolarsi dalle indagini di polizia. Gigante impartiva gli ordini al figlio Andrea o a qualcuno dei suoi fedelissimi. Per sfuggire alle incriminazioni incominciò a fingersi pazzo, e per questo motivo fu soprannominato ''The Oddfather'', ovvero il padrino pazzo.
 
Entrambi questi aspetti destarono le ire dell'estrema destra del partito, i cosiddetti ''Verkramptes'', raggruppati intorno al ministro [[Albert Hertzog]]. Vorster procedette in modo energico nell'affrontare le loro crescenti critiche, dimostrando di non avere intenzione di passare alla storia come il leader che aveva permesso al nazionalismo afrikaner di perdere la sua unità. Nel tormentato periodo fra il [[1967]] e il [[1969]] Vorster tentò di tenere il partito unito ma alla fine la sua pazienza e quella dei suoi si esaurì e i ''Verkramptes'' (inclusi quattro membri del Parlamento del National Party) uscirono dal partito. Quindi le timide aperture di Vorster rispetto ai suoi predecessori riguardo all'apartheid provocarono uno scisma all'interno del partito di governo: gli estremisti lasciarono il partito per fondarne uno nuovo, l'[[Herstigde Nasionale Party]] ([[HNP]], Partito Nazionale Rifondato). Ma nelle elezioni anticipate dell'aprile [[1970]], primo banco di prova del nuovo partito, i ''Verkramptes'' furono completamente sconfitti non ottenendo nemmeno un seggio.
Gigante curava personalmente i suoi affari dal "Triangle Social Club", nel [[Greenwich Village]], il quartiere dove era nato e risiedeva. Gli altri affari erano gestiti dal suo vicecapo [[Venero Mangano]], che operava a Brooklyn, dal consigliere [[Louis Manna]], della fazione del New Jersey, e da altri quattro fidatissimi capidecina. Nel 1985 [[Paul Castellano]], capo della Famiglia Gambino e alleato di Gigante, era stato ucciso dagli uomini di [[John Gotti]] senza il permesso della commissione. Così Gigante cospirò l'omicidio di Gotti assieme al capo [[Vittorio Amuso]] e al vicecapo della [[Famiglia Lucchese]], [[Anthony Casso]]. Il [[13 aprile]] [[1986]] fu piazzata un'autobomba nell'auto di Gotti, ma lo stesso Gotti si salvò, mentre a morire fu il suo vicecapo [[Frank DeCicco]] .
 
Nonostante questa sua apparente vittoria, era chiaro che il controllo di Vorster sul nazionalismo afrikaner non era completo come lo era stato quello di Verwoerd. L'[[afrikanerdom]] stava diventando un fenomeno diversificato, più pluralista e di conseguenza esso stava sempre di più diventando fonte di conflitti sempre maggiori.
Dalla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] all'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] Gigante mantiene il controllo della Famiglia con il pugno di ferro, ordinando gli omicidi di diversi uomini d'onore. All'inizio degli anni novanta, [[Sammy Gravano]], vicecapo dei Gambino, decide di collaborare con la giustizia e, oltre a testimoniare contro Gotti e i leader della sua Famiglia, accusa anche Gigante di essere il capo della Famiglia Genovese. Nel corso degli anni novanta, ci saranno altri pentiti che accuseranno Gigante. Nel [[1997]] Gigante viene considerato sano di mente dagli psichiatri dell'[[FBI]] e viene condannato a 12 anni di carcere federale, dove continuerà a comandare fino alla sua morte, avvenuta per attacco cardiaco il [[19 dicembre]] [[2005]] nel carcere di [[Springfield (Missouri)|Springfield]], [[Missouri]].
 
Anche in politica estera egli fu alquanto più pragmatico e meno dogmatico del suo predecessore, avviando una politica di distensione e più conciliante con gli altri stati africani e perseguendo una politica di relazione diplomatiche stabili con questi paesi. Ad esempio, egli acconsentì che diplomatici neri potessero vivere in aree riservate alla popolazione bianca (come capitò ai diplomatici del [[Malawi]] accreditati in Sudafrica). Allacciò relazioni ininterrotte con gli altri capi dell'[[Africa nera]] come [[Felix Houphouet-Boigny]] della [[Costa d'Avorio]] e [[Kenneth Kaunda]] dello [[Zambia]]. Queste aperture furono probabilmente dettate dalla comprensione, da parte di Vorster, dell'evoluzione degli equilibri politici nella zona legate alla caduta dell'[[impero coloniale portoghese]] ([[1974]]), in particolare rispetto alle situazioni della [[Rhodesia]] e l'[[Africa del Sudovest]] ([[Namibia]]).
===Attuale leadership della famiglia===
Alla metà degli anni novanta, a causa di numerosi pentiti, molti importanti membri della Famiglia Genovese come il vicecapo [[Venero Mangano]], consigliere [[Louis Manna]], i capidecina [[Liborio Bellomo]], [[James Ida]], sono stati condannati a lunghe pene detentive. Nonostante i numerosi arresti, la Famiglia Genovese resta una delle più potenti famiglie mafiose di New York e d'America, con una forza di circa 270 affiliati e decine e decine di associati. Alla morte di Gigante nel 2005 ci sono stati diversi Boss reggenti, ma gli esperti sostengono che dal marzo 2008 il vero Boss sia [[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]], attualmente in carcere e condannato a cinque anni per estorsioni e usura. Il vicecapo sarebbe sempre l'anziano Venero Mangano, che guiderebbe la fazione di Brooklyn. Consigliere è [[Lawrence Dentico]], che guiderebbe la fazione della Famiglia del [[New Jersey]]; condannato per racket, estorsioni e usura, Dentico è stato rilasciato il 12 maggio 2009.
 
Per quanto riguarda la Rhodesia il comportamento di Vorster fu alquanto ambiguo. La Rhodesia era governata da una minoranza bianca che si era ribellata al dominio britannico dichiarando unilateralmente la propria indipendenza nel [[1965]]. Vorster sostenne questo stato in modo non ufficiale, evitando però di riconoscerlo in modo ufficiale, cosa che avrebbe potuto costargli l'alleanza politica con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Nel [[1974]] costrinse il Primo Ministro bianco della Rhodesia, [[Ian Smith]], ad accettare in principio che la minoranza bianca non potesse più continuare a governare il paese a tempo indeterminato e ad accettare di negoziare un passaggio di potere alla maggioranza nera. Questo portò molti compatrioti e molti rhodesiani bianchi a considerarlo come un traditore. Ma se da un lato lavorava con il [[Segretario di Stato]] [[statunitense|americano]] [[Henry Kissinger]] al fine di persuadere Ian Smith a dividere il potere con i leader neri, allo stesso tempo Vorster rimaneva risoluto nel non accettare un futuro simile per il proprio paese.
Nel luglio 2008 il capodecina Liborio Bellomo, pupillo di Gigante, è stato rilasciato dopo 12 anni di carcere. Le autorità sostengono che sarà uno dei probabili boss della Famiglia assieme ad uno dei suoi principali rivali, il capodecina [[Tino Fiumara]], leader della fazione del New Jersey, anche lui ex fedelissimo di Gigante. Nonostante gli arresti, la Famiglia Genovese mantiene ancora tutto il potere e l'influenza, non solo a New York e nel New Jersey, ma anche ad Atlantic City, in Florida e in California, rimanendo la più potente Famiglia mafiosa di New York e vantando solidi legami con le cosche siciliane.
 
Per quanto riguarda l'Africa del Sudovest, ancora controllata dal Sudafrica, egli cercò una soluzione alle richieste internazionali di indipendenza. Nel [[1978]] il governo di Vorster accettò per la prima volta il principio dell'indipendenza della Namibia. Ci vollero comunque dieci anni (fino agli accordi del dicembre [[1988]]) perché la procedura di autodeterminazione di questo territorio fosse effettivamente aperta.
==Boss della Famiglia==
*1931 - 1946 [[Lucky Luciano]], arrestato nel 1936, ed espulso in Italia nel 1946
*1936 - 1946 [[Frank Costello]], Boss reggente su delega di Luciano
*1946 - 1957 [[Frank Costello]], Boss ufficiale dopo l'espulsione dagli Stati Uniti di Lucky Luciano
*1957 - 1969 [[Vito Genovese]], arrestato nel 1959, e morto in carcere nel 1969
*1959 - 1962 [[Anthony Strollo]], Boss reggente, scomparso di lupara bianca nel 1962, su ordine di Genovese
*1962 - 1972 [[Thomas Eboli]], Boss reggente fino al 1965 e Boss di facciata fino al 1972, anno in cui fu assassinato
*1969 - 1981 [[Philip Lombardo]], Boss ufficiale, utilizzò come Boss di facciata prima Eboli e poi Tieri si ritirò nel 1981
*1972 - 1981 [[Frank Tieri]], Boss di facciata, morto nel 1981
*1981 - 1986 [[Anthony Salerno]], Boss di facciata, arrestato e condannato all'ergastolo nel 1986, in realtà a detenere il potere era [[Vincent Gigante]]
*1981 - 2005 [[Vincent Gigante]], Boss ufficiale dal 1981 utilizzò Salerno come Boss di facciata fino al 1986, arrestato nel 1997, morì in carcere nel 2005
*1997 - 2005 [[Dominick Cirillo]], Boss reggente su delega di Gigante fino al 1998 e Boss di facciata fino al 2005
*1998 - 2005 [[Matthew Iannello]], Boss reggente su delega di Gigante
*2005 - 2008 [[Mario Gigante]], Boss di facciata su delega del fratello Vincent mentre si trovava in prigione
*2005 - Attualmente [[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]], condannato nel 2007 a 5 anni di carcere, presunto attuale Boss della famiglia.
 
Proprio la revoca del mandato sudafricano sull'Africa del Sudovest (decretata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel 1974) e l'esclusione dell'ambasciatore del Sudafrica dall'[[Assemblea Generale delle Nazioni Unite]] nello stesso anno, fecero fallire questa politica di distensione. Per di più, a partire dal [[1975]], il governo di Vorster sostenne i movimenti che si ribellavano ai nuovi governi indipendenti di [[Mozambico]] e [[Angola]], invadendo quest'ultimo paese nello sforzo (rivelatosi poi infruttuoso) di bilanciare il sostegno [[Unione Sovietica|sovietico]] e [[cuba]]no al [[Movimento Popolare per la Liberazione dell'Angola]] ([[MPLA]]) di ispirazione [[marxista]].
==Attuali leader della famiglia==
*[[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]], Boss della Famiglia, ex membro della [[East Harlem Purple Gang]] negli anni settanta, Leo divenne uno dei principali collaboratori di [[Vincent Gigante]], [[Dominick Cirillo]], e [[Matthew Iannello]], alla metà degli anni novanta. Nel 2008 è stato condannato a 5 anni di reclusione, presunto attuale Boss della famiglia.
*[[Venero Mangano]], sarebbe il vicecapo della Famiglia sin dagli anni ottanta, sotto la leadership di Gigante. Mangano fu condannato a 15 anni di carcere nel 1991. Rilasciato nel 2006, sarebbe il leader della fazione di [[Brooklyn]].
*[[Dominick Cirillo]], sarebbe il consigliere provvisorio, in sostituzione dei consiglieri ufficiali, [[James Ida]], e [[Lawrence Dentico]], attualmente entrambi in carcere. Cirillo è stato un capodecina sin dagli anni ottanta, ed uno degli uomini più vicini a Gigante e a Mangano. Dal 2003 al 2005 è stato il Boss reggente della Famiglia. Nel 2006 fu arrestato per usura e fu rilasciato nel 2008.
 
Vorster modificò anche le prospettive politiche dei [[Bantustan]] istituiti dai precedenti governi del National Party. La prima novità fu la concessione più rapida possibile dell'autonomia ai focolai nazionali "bantu"; seguì il riconoscimento del loro diritto all'indipendenza. Il [[Transkei]] fu il primo bantustan a ottenere l'indipendenza diventando uno "stato nero" nel [[1976]]; seguì il [[Bophuthatswana]]. La concessione dell'indipendenza a questi territori era certamente anche connessa all'intento di estromettere i neri dalla vita politica del Sudafrica bianco, separando nettamente le due comunità sul piano politico. Questa azione tuttavia non fu riconosciuta dalla comunità internazionale. Critiche ai bantustan provennero anche dal capo [[Buthelezi]] (Primo Ministro del bantustan del [[Kwazulu]], una grande comunità di 5,6 milioni di abitanti) che rifiutò l'indipendenza ritenendola solo fittizia e strumentale allo sviluppo e all'estensione dell'apartheid.
==Attività criminali==
*[[estorsione]]
*[[gioco d'azzardo]]
*[[usura]]
*[[traffico di stupefacenti]]
*[[riciclaggio di denaro sporco]]
*[[sindacati]]
*[[racket]]
*[[appalti truccati]]
*[[edilizia]]
*[[contrabbando]]
*[[truffa]]
*[[traffico di armi]]
*[[voto di scambio]]
*[[rapina]]
*[[corruzione]]
*[[scommesse illegali]]
*[[contraffazione]]
*[[frodi]]
*[[prostituzione]]
*[[pornografia]]
*[[cospirazione]]
 
Nel 1976 Vorster intraprese una serie di visite in [[Europa]] che lo portarono in [[Francia]] e [[Germania]]. Il suo più grande successo diplomatico fu la visita di stato in [[Israele]] al fine di rilanciare la cooperazione militare e [[nucleare]] fra i due paesi. Accolto da [[Yitzhak Rabin]] come difensore delle libertà in nome dei valori comuni ai due stati, Vorster si inchinò davanti al memoriale dedicato all'[[Olocausto]] a [[Gerusalemme]], lo [[Yad Vashem]] e davanti al [[muro del pianto]], avvenimenti che destarono alcune polemiche, dato il passato filonazista del Primo Ministro sudafricano.
==Boss della famiglia Genovese==
<br style="clear: both;" />
{| class="toccolours" border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; margin:0 auto;"
|-
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Lucky Luciano]]<br />1931 - 1946
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Frank Costello]]<br />1946 - 1957
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Vito Genovese]]<br />1957 - 1969
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Philip Lombardo]]<br />1969 - 1981
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Vincent Gigante]]<br />1981 - 2005
| width="10%" align="center" | <br />'''[[Daniel Leo (criminale)|Daniel Leo]]<br />2005 - Attualmente
|}
<br style="clear: both;" />
 
=== La caduta di un Primo Ministro (1976-1979) ===
{{Cosa nostra americana}}
Nel 1976, il suo Ministro dell'Istruzione, [[Andries Treurnicht]], tentò di imporre nelle scuole dei neri l'insegnamento obbligatorio della lingua [[afrikaans]], provocando gli [[scontri di Soweto]], repressa duramente dalle Forze di Sicurezza. Nel [[1977]] l'ONU votò l'interdizione alla vendita delle armi al Sudafrica.
 
Nel [[1978]] uno scandalo politico-finanziario, detto [[Scandalo dell'Informazione]] o [[Scandalo Muldergate]] o anche il " [[Watergate]] Sudafricano" (appropriazione indebita ed impiego di fondi segreti del Ministero dell'Informazione ed abuso del sistema parlamentare per indurre la stampa nazionale ed estera a pubblicare articoli favorevoli alla politica governativa) travolse il suo "delfino", il Ministro dell'Informazione [[Connie Mulder]]. Compromesso nell'affare, Vorster ne subì un grave danno di immagine: egli fu esonerato da ogni diretta responsabilità nello scandalo ma, nel settembre 1978 fu costretto a dimettersi ufficialmente per ragioni di salute. Dopo 12 anni lasciava la carica di Primo Ministro per passarla al suo Ministro della Difesa, [[Pieter Willem Botha]], un politico intransigente che tuttavia iniziò le prime serie riforme per moderare l'apartheid. Come consolazione Vorster, il 10 ottobre, venne eletto dai deputati [[Presidente Statale del Sudafrica]], carica allora puramente onorifica. Ma Vorster tenne questa carica per poco tempo, prima di essere travolto dallo Scandalo dell'Informazione. Infatti nel novembre dello stesso anno tale scandalo, che era stato contenuto per mesi, scoppiò. Continue rivelazioni misero sotto choc il paese e il National Party. Dopo che una [[Commissione d'Inchiesta]], concluse le indagini, aveva rivelato che Vorster, quando era Primo Ministro, sapeva tutto riguardo a tale corruzione, l'aveva tollerata ed aveva dato una mano a celare gli abusi (soprattutto l'impiego di fondi neri per comprarsi la lealtà del giornale ''[[The Citizen]]'' l'unico periodico su scala nazionale in lingua [[Lingua inglese|inglese]] favorevole al National Party), il 4 giugno [[1979]], ormai raggiunto dallo scandalo che aveva gettato un'ombra sulla sua credibilità, fu costretto di nuovo alle dimissioni e, inasprito, abbandonò in disgrazia sia la carica di Presidente della Repubblica, sia la vita politica.
[[Categoria:Cinque famiglie]]
 
Nel [[1982]] Vorster uscì brevemente dal suo riserbo per disapprovare le riforme portate avanti da Botha e per assistere al Congresso fondatore del [[Partito Conservatore (Sudafrica)|Partito Conservatore]] di Andries Treurnicht dopo aver lasciato definitivamente il NP. Ma la sua salute stava peggiorando continuamente fino a portarlo alla morte che lo colse a [[Città del Capo]] il 10 settembre [[1983]] a 67 anni.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Ord.GoodHope-ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine della Buona Speranza
|collegamento_onorificenza=Ordine della Buona Speranza
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Ossewabrandwag]]
* [[National Party (Sudafrica)]]
* [[Nazionalismo cristiano]]
* [[Apartheid]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.vorster.net/ Website della famiglia Vorster] (In [[Afrikaans]])
* [http://www.bookrags.com/B.J._Vorster B.J. Vorster], BookRags (In [[Lingua inglese|inglese]])
* [http://www.anc.org.za/books/reich.html The Rise of the South African Reich - Capitolo 6], Brian Bunting, 1969 (in [[Lingua inglese|inglese]])
 
{{Box successione
|carica = [[Lista dei presidenti del Sudafrica|Presidente Statale del Sudafrica]]
|immagine= Flag of South Africa 1928-1994.svg
|periodo = [[1978]] - [[1979]]
|precedente = [[Marais Viljoen]]
|successivo = [[Marais Viljoen]]
}}
{{Controllo di autorità}}