Zaratustra e Template:Calcio femminile Tavagnacco storico: differenze tra le pagine

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|name=Calcio femminile Tavagnacco storico
{{Nota disambigua|altri significati di ''Zarathustra''|[[Zarathustra (disambigua)]]}}
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[[File:Zarathustra.jpg|300px|thumb|Un ritratto di Zarathuštra rinvenuto a [[Doura Europos]] ([[Siria]]), risalente al III secolo d.C.]]
|title=[[Unione Polisportiva Comunale Tavagnacco|<span style="color:#283A90;">U.P.C. Tavagnacco</span>]] – Archivio delle stagioni
{{Bio
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|Nome = Zarathuštra
|group1 = Unione Polisportiva Comunale Tavagnacco
|PostCognomeVirgola = anche '''Zarathuštra Spitāma'''; [[avestico]] Zaraθuštra; [[lingua persiana|pārsi]] زرتشت, Zartosht, anche '''Zoroastro''', derivato dalla forma [[lingua greca|greca]] Ζωροάστρης (''Zōroástrēs'') di Zarathuštra
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|Cognome =
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|Sesso = M
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|LuogoNascita =
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|GiornoMeseNascita =
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|AnnoNascita = XVIII-IX secolo a.C.
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|LuogoMorte =
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|GiornoMeseMorte =
|group2 = Unione Polisportiva Comunale Letti Cosatto Tavagnacco
|AnnoMorte = XVIII-IX secolo a.C.
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|Attività = profeta
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|Attività2 = mistico
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|Nazionalità = iranico
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|PostNazionalità = , fondatore dello [[Zoroastrismo]] e autore delle cinque ''[[gāthā]]'' raccolte nell'<nowiki></nowiki>''[[Avestā]]''
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|Categorie = no
|group3 = Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco
|Immagine =
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|Didascalia =
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}}
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{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2006-2007|2006-07]]{{·}}}}
Non si conosce con precisione il luogo e il periodo in cui è vissuto il profeta iranico Zarathuštra<ref>Il nome possiede il significato di "colui che possiede cammelli ''uštra'', vecchi ''zarant''; ma anche "dorata luce" da ''zaratha'' (dorata) e ''uštra'' (luce). Cfr. al riguardo anche [[Arnaldo Alberti]]. ''Avestā''. Torino, UTET, 2008, pag.649</ref>. Gli studiosi collocano il personaggio storico Zarathuštra tra l'XI e il VII secolo a.C. Ipotesi più recenti, attestate da una verifica filologica e archeologica, ritengono tuttavia più plausibile una sua collocazione nell'[[Età del Bronzo]] tra il XVIII e il XV secolo a.C.<ref>Cfr., ad esempio, [[Jamsheed K. Chosky]]. ''Encyclopedia of Religion'', vol.14. NY, Macmillan, 2005, pag.9988</ref>. L'area geografica in cui si ritiene possa aver vissuto e predicato il profeta iranico è compresa tra gli odierni [[Afghanistan]] e il [[Turkmenistan]]<ref>Cfr. ad es.: [[Albert de Jong]]. ''Encyclopedia of Religion'', vol.14. NY, Macmillan, 2005, pag.9935; [[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''L'Iran antico e Zoroastro'' in ''Storia delle religioni'' vol.2. Bari, Laterza, 1977, pag.140</ref>.
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==Zarathuštra nella tradizione [[Zoroastrismo|mazdaica]]==
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2009-2010|2009-10]]{{·}}}}
[[File:Zoroaster 1.jpg|250px|left|thumb|Un'immagine "religiosa" di Zarathuštra di epoca moderna, con cenni leggendari sulla sua vita. Tra questi i quattro tentativi di omicidio, appena nato, da parte di esseri malvagi che tentarono di farlo calpestare da una mandria di buoi, di bruciarlo vivo, di farlo sbranare dai lupi, finché una notte cercarono di pugnalarlo; ma il piccolo Zarathuštra fu sempre protetto dagli "angeli" di [[Ahura Mazdā]]. L'ultimo riquadro in fondo a sinistra rappresenta l'episodio di Zarathuštra giovane, quando sfama un cane che stava per morire d'inedia.]]
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2010-2011|2010-11]]{{·}}}}
Le leggende intorno alla vita di Zarathuštra in ambito [[Zoroastrismo|mazdaico]] nacquero presto e furono trasmesse per [[tradizione orale]] <ref>[[Paul Du Breuil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo. Genova, Ecig, 1998, pag.31</ref>. Una prima raccolta biografica del profeta si riscontra nel capitolo VII del testo [[lingua pahlavi|pahlavico]] del IX secolo il ''[[Dēnkart]]'' (anche ''Dēnkard'', "Opera della religione"). Ma per arrivare ad una biografia completa, seppur leggendaria, che raccogliesse le fonti tradizionali occorre tuttavia aspettare il XIII secolo d.C. con l'opera di [[Zarathushti Bahrâm-î-Pazdû]], poeta di fede [[Zoroastrismo|mazdeista]] originario della città santa mazdeista di Rage (oggi [[Rey]] o Shahr-e-Rey nella [[Regione di Teheran]]), lo ''[[Zarâthusht-nâma]]'' (Il libro di Zarathuštra) redatto in [[lingua persiana]].
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2011-2012|2011-12]]{{·}}}}
 
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2012-2013|2012-13]]{{·}}}}
Secondo tali opere, prima della comparsa del profeta iranico gli uomini erano soggiogati da [[Angra Mainyu]] (Arhiman, Spirito del male). [[Ahura Mazdā]] (il dio creatore di ogni cosa e sommo bene) decise quindi di inviare loro un profeta che li guidasse e li salvasse dalla malvagità che avvolgeva il mondo<ref>[[Paul Du Breuil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo. Genova, Ecig, 1998, pag.31</ref>. Così nacque Zarathuštra, terzo dei cinque figli di Dughdōvā ("Giovane del latte"), che lo concepì immersa nella luce, e di Pourušaspa ("Possessore di cavalli pezzati") un uomo religioso e colto<ref> [[Paul Du Breuil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo. Genova, Ecig, 1998, pag.31</ref> appartenente alla famiglia degli Spitāma ("Determinazione radiosa").
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2013-2014|2013-14]]{{·}}}}
 
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2014-2015|2014-15]]{{·}}}}
A Zarathuštra [[Ahura Mazdā]] affidò la "rivelazione" (''dēn'' anche nel significato più ampio di "religione"), in un progetto di salvezza voluto dal Dio unico [[eone|eoni]] prima. Lo stesso angelo "custode" (''fravašay'', spirito guida) di Zarathuštra fu creato da [[Ahura Mazdā]] millenni prima della nascita del profeta. Prima di Zarathuštra, [[Ahura Mazdā]] aveva affidato parti, ma solo parti, della "rivelazione" al "primo uomo" (Gayōmard), alla prima coppia (Maŝya e Maŝyana) e al primo re (Yima). La rivelazione completa consiste tuttavia nell'intero ''[[ Avestā]]'', rivelato a Zarathuštra, e guai a considerare le ''[[gāthā]]'' l'esclusiva rivelazione zarathuštriana come fanno gli "eretici"<ref>Cfr. ''[[Dēnkart]]'', III, 7.</ref>.
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco 2015-2016|2015-16]]&nbsp;&nbsp;}}
 
</div>
Zarathuštra possiede dunque per la tradizione mazdeista un ruolo centrale nella salvezza dell'umanità, è stato lui a pronunciare per primo l'inno dell'<nowiki></nowiki> ''[[Ahuna Vairya]]'' (''Yatha ahū vairyo'' <ref>In ''[[Yasna]]'' XXVII,13</ref>) che fece fuggire i demòni dalla terra dove prima si aggiravano liberamente<ref>[[Albert de Jong]]. ''Zarathustra in Zoroastrianism'' in ''Encyclopedia of Religion'' vol.14. NY, MacMillan, 2005 pag.9934-5.</ref>.
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|group4 = Unione Polisportiva Comunale Tavagnacco
La tradizione mazdaica assegna alla vita di Zarathuštra numerosi episodi miracolosi, fin dal concepimento, quando la madre Dughdōvā, ricevendo lo ''[[Xvarěnāh]]'' di Zarathuštra, fu immersa in una luce sovrannaturale e le mura della casa furono incandescenti per tre notti <ref>''[[Zātspram]]'', 5</ref>, e con la gravidanza, quando i demòni del mondo furono presi dal terrore prevedendo la loro fine. Nacque ridendo Zarathuštra, il suo corpo, la sua anima, il suo spirito e la sua gloria furono infatti tutti trasmessi da [[Ahura Mazdā]], il Dio unico <ref>[[Albert de Jong]]. ''Zarathustra in Zoroastrianism'' in ''Encyclopedia of Religion'' vol.14. NY, MacMillan, 2005 pag.9934-5.</ref>.
|list4=<div>
 
{{Tutto attaccato|[[Unione Polisportiva Comunale Tavagnacco 2016-2017|2016-17]]}}
L'incontro con Dio avvenne a trent'anni, quando Zarathuštra bagnandosi nel mezzo del fiume Daitya (il fiume [[Amu Darya]]) per le purificazioni rituali del mattino prima del sacrificio dell'<nowiki></nowiki>''[[Haoma]]'', risalendo sulla riva incontrò una figura luminosa che si presentò a lui come [[Vohū Manah]] (il "Buon Pensiero", l'<nowiki></nowiki>[[Ameša Spenta]], l'angelo o l'arcangelo, di [[Ahura Mazdā]]) che quindi lo rapì portandolo nel cielo al cospetto del Dio unico <ref>Cfr. ''[[Zātspram]]'', XXII, 1-9; ''[[Dēnkart]]'' VII, 3,51.</ref>.
</div>
 
}}<noinclude>
Sette saranno gli incontri tra il profeta e il suo Dio, il quale gli consegnò la "rivelazione" ordinandogli di diffonderla nel mondo<ref>[[Albert de Jong]]. ''Zarathustra in Zoroastrianism'' in ''Encyclopedia of Religion'' vol.14. NY, MacMillan, 2005 pag.9934-5.</ref>. Ma nel mondo Zarathuštra incontrò l'ostilità dei sacerdoti (i malvagi ''karapan'', i mormoratori, e gli ''usig'' i sacrificatori<ref>Cfr. ad esempio [[Mircea Eliade]]. ''Zarathustra e la religione iranica'' in ''Storia delle credenze e delle idee religiose'' vol.I. Milano, Rizzoli, 2006, pag.331.</ref>) di quella che da quel momento egli considerò la vecchia e falsa religione. Gli Dèì di essa, i ''[[ Daēva]]'', non erano altro per Zarathuštra che demòni, seguaci dello spirito del Male, [[ Angra Mainyu]]. Così il profeta fu costretto a fuggire dalla sua terra natale e a trovare rifugio presso il ''[[kavi]]''<ref>Termine [[avestico]] che indica un principe, un sovrano.</ref> Vīštāspa ("Colui che possiede cavalli veloci"), uno dei principi (o il re) della [[Battriana]]. Qui, dopo alcune peripezie, il profeta all'età di quaranta anni convertì il principe alla "nuova" fede religiosa. Quest'ultimo divenne il suo protettore. All'età di 77 anni, secondo alcuni racconti, Zarathuštra fu assassinato da un uomo malvagio di cui conosciamo il nome in [[lingua pahlavi|pahlavico]], [[Tūr I Bradrēs]], mentre pregava, salendo dopo la morte direttamente in cielo. Sempre secondo le tradizioni, oggi il suo seme è raccolto nel lago di Kansaoya e quando gli esseri malvagi saranno separati da quelli buoni, una vergine si bagnerà nel lago rimanendo incinta e partorirà il (o i) ''[[saošyant]]'' (lett. il "salvatore")<ref>Per alcuni teologi mazdei, e per alcune parti dell'<nowiki></nowiki>''[[Avestā]]'', Zarathuštra è il primo ''saošyant'', cui ne seguiranno altri due; cfr. ad esempio [[Arnaldo Alberti]]. ''Op.cit.'' pag.642. </ref> che sovrintenderà alla fine dei tempi e al rinnovamento del mondo<ref>Cfr. [[Albert de Jong]]. ''Op.cit.'', pag.9934</ref>.
[[Categoria:Template di navigazione - stagioni passate delle squadre di calcio femminile italiane|Tavagnacco Femminile]]
 
</noinclude>
Secondo le fonti tradizionali Zarathuštra sarebbe vissuto "258 anni prima di [[Alessandro Magno|Alessandro]]"<ref>Per [[Mircea Eliade]], ''Op.cit.'' pag.331, si intende qui la conquista da parte dei [[Macedoni]] di [[Persepoli]] che mette fine all'Impero degli [[Achemenidi]] avvenuta nel 330 a.C. </ref> quindi tra il 628 a.C. e il 551 a.C.<ref>Cfr. [[Mircea Eliade]]. ''Op.cit.'' pag.331</ref>.
 
==Zarathuštra nel mondo classico==
[[File:Sanzio 01 Zoroaster Ptolmey.jpg|250px|thumb|Zoroastro dipinto da [[Raffaello]], particolare della [[Scuola di Atene]]. Qui il profeta iranico viene rappresentato mentre tiene in mano un globo celeste in quanto ritenuto fondatore dell'[[Astronomia]] e autore degli ''[[Oracoli caldaici]]''. Tale confusione fu procurata dal fatto che nel [[Rinascimento]] Zoroastro era ritenuto erroneamente l'autore degli ''[[Oracoli caldaici]]'' nonché fondatore delle dottrine e delle pratiche magiche e [[teurgia|teurgiche]] lì presentate. L'errore fu procurato da [[Giorgio Gemisto Pletone|Giorgio Gemisto]], detto "Pletone", che giunto in Italia da Bisanzio nel 1439 per l'unificazione delle due chiese cristiane separate dallo scisma, sostenne che gli ''[[Oracoli caldaici]]'' erano per l'appunto opera di Zoroastro, notizia infondata ma poi largamente divulgata per tutto il Rinascimento, e anche dopo, con la diffusione dell'opera di [[Marsilio Ficino]] ''Commentari a Zoroastro''.]]
È opinione comune <ref>[[Paul De Breuil]]. ''Op.cit.'' pag.22</ref>che sia stato [[Xanto]] di [[Lidia]]<ref>[[Xanto di Lidia]], contemporaneo di [[Erodoto]], V secolo a.C., fu l'autore della ''Lydiaca'' in quattro libri.</ref> (o di [[Mileto]]) a citare per primo, nel V secolo a.C., il profeta iranico nel mondo greco. Utilizzando il nome Ζωροάστρης (Zōroástrēs) derivato da un'alterazione del nome originario. [[Arnobio]]<ref>''[[Adversus gentes]]'' I,52</ref> sostenne che [[Ctesia di Cnido]]<ref>[[Ctesia di Cnido]], tardo V secolo a.C., fu un medico greco alla corte di [[Artaserse]] curando l'imperatore dopo la [[battaglia di Cunassa]] e poi inviato, nel 398 a.C., ambasciatore da questi presso [[Evagora]] e [[Conone]]. Fu autore di trattati di geografia, di una Storia della Persia e di un'opera sull'India.</ref> indicò in Zōroástrēs un re della [[Bactriana]].
 
[[Platone]], in un dialogo ritenuto però spurio dalla maggioranza degli studiosi, dice che in Persia:
{{q|A quattordici anni il ragazzo viene affidato ai cosiddetti pedagoghi reali: essi vengono scelti tra i quattro Persiani, nel fiore dell'età, considerati migliori, per sapienza, giustizia, temperanza, coraggio. Di questi, il primo gli insegna la magia di Zoroastro, figlio di Oromasdo (ossia il culto degli dèi) e l'arte di regnare|[[Platone]]. ''[[Alcibiade maggiore]]'', 121e-122a. Traduzione di M.L. Gatti in ''Platone- Tutti gli scritti''. Milano, Bompiani, 2008, pag.615}}
 
[[Plinio]]<ref>Cfr. ''Naturalis Historiae'' XXX,1.</ref>sostenne che il discepolo di [[Platone]], [[Eudosso di Cnido]], erudito e geografo, descriveva la dottrina di Zōroástrēs come fondata sulla morale, precedente a quella degli [[Egizi]], e che tale personaggio visse seimila anni prima di [[Platone]].
 
Per [[Antonino Pagliaro]]<ref>[[Antonino Pagliaro]]. ''Mazdeismo'' in ''Enciclopedia filosofica'' vol.7. Milano, Bompiani, 2006, pag.7162</ref> queste citazioni non ci consentono però di stabilire che Platone abbia avuto notizie precise su Zarathustra, ma è certo che tra i suoi diretti discepoli nell'Antica [[Accademia di Atene]] la figura di Zarathuštra godette di ampia stima al punto di creare un legame tra il profeta iranico e lo stesso [[Platone]]. Sempre secondo Pagliaro, la datazione a seimila anni prima di Platone possiede un profondo connotato dottrinale in quanto rifletterebbe la cosmologia iranica nell'ambiente dell'[[Accademia di Atene]], il dato di "seimila" anni significherebbe infatti che [[Platone]] è collocato all'inizio della seconda metà dell'[[eone]] e Zarathuštra al suo principio.
 
Tale apprezzamento è presente anche in [[Aristotele]] il quale pone i [[Magi]], i sacerdoti mazdei, tra le figure che precedettero [[Platone]] nello stabilire l'origine delle cose:
{{q|... e, infatti, quei pensatori come [[Ferecide di Siro|Ferecide]] e alcuni altri, pur mescolati tra i teologi, non si espressero in linguaggio esclusivamente mitico, identificando il primo principio della generazione delle cose col sommo bene, e così la pensano i [[Magi]] e alcuni fra i sapienti più recenti, quali [[Empedocle]] e [[Anassagora]], l'uno considerando l'Amicizia come elemento, l'altro considerando l'Intelletto come principio|[[Aristotele]]. ''[[Metafisica (Aristotele)|Metafisica]]'' XIV (N) 1091a-1091b. Traduzione di [[Antonio Russo]] in ''Aristotele'' vol.I. Milano, Mondadori, 2008, pag.1087}}
 
La figura di Zarathuštra fu tuttavia, a partire dal mondo classico, soggetta a numerosi equivoci indotti da due fondamentali elementi<ref>Cfr. [[Paul Du Breuil]]. ''Op.cit.''.</ref>. :
*l'accostamento dell'antica figura del profeta iranico ai contemporanei sacerdoti [[Magi]], di origine [[Medi|meda]], i quali adattarono le dottrine di Zarathuštra a loro credenze precedenti, soprattutto di carattere astrologico, acquisite dopo la conquista da parte di [[Ciro]] (VI secolo a.C.) della [[Babilonia]];
*l'adattamento del nome [[avestico]] Zarathuštra nel [[greco antico|greco]] Zōroástrēs, dove il termine avestico ''zaratha'' (dorato) viene reso come ''zōrós'' ("puro", "non mischiato") mentre l'avestico ''uštra'' (luce) come ''ástra'' (stella), quindi Zōroástrēs "Pura Stella".
Per queste ragioni per [[Luciano di Samosata]] (II secolo d.C.) e [[Ammiano Marcellino]] Zoroastro fu un [[astrologia|astrologo]] [[babilonia|babilonese]] maestro di [[Pitagora]]. Mentre [[Porfirio]], [[Plinio]] e [[Clemente di Alessandria]] distinsero lo Zarathuštra iranico da una figura nuova, Zaratus, medo ma di origine babilonese. E ancora nel 1909 il [[teosofia|teosofo]] [[Rudolf Steiner]] affermava che Zaratus di Caldea fosse il maestro di [[Pitagora]] nonché reincarnazione del primo Zoroastro.
 
==Zarathuštra negli studi contemporanei==
[[File:AsiaZarathustra.jpg|250px|right|thumb|L'area colorata in verde indica l'area geografica dell'[[Asia centrale]] in cui si potrebbe collocare il luogo, o i luoghi, in cui si ritiene abbia vissuto, tra il XVIII secolo e il IX secolo a.C. il profeta [[iranici|iranico]] Zarathuštra]]
{{Mazdeismo}}
Secondo gli studiosi la biografia [[Zoroastrismo|mazdaica]] di Zarathuštra è un mito che, seppur utile a ricostruire le credenze zoroastriane, poco ci dice sulla "storicità" del profeta iranico <ref>{{q|The traditional biography of Zarathushtra is of course a myth. This myth is of great importance for a proper understanding of Zoroastrianism, but it yields little information on the historical Zarathushtra.|[[Albert de Jong]]. ''Op.cit.'' pag. 9935 }}</ref>.
 
La figura storica e religiosa di Zarathuštra è certamente collegata al [[testo sacro]] [[Zoroastrismo|mazdaico]] l'<nowiki></nowiki>''[[Avestā]]'', il quale viene tradizionalmente attribuito per intero alla sua opera. Solo a partire dal XIX secolo, e grazie all'orientalista tedesco [[Martin Haug]] (1827-1876)<ref>Cfr. [[Martin Haug]]. ''Die fünf Gathas, oder Sammlungen von Liedern und Sprüchen Zarathustras etc'' 2 voll. Leipzig 1858-62.</ref>, gli studiosi hanno tuttavia contezza che tale testo sacro raccoglie in realtà opere differenti scritte in periodi storici molto distanti tra loro. La parte più antica dell'<nowiki></nowiki>''[[Avestā]]'' risulta essere composta dalle cinque ''[[gāthā]]'' (canto religioso) redatte in una lingua arcaica indicata come "antico [[avestico]]".
 
La maggior parte degli studiosi <ref>Tra questi gli iranisti italiani [[Gherardo Gnoli]] e [[Arnaldo Alberti]], il francese [[Jacques Duchesne-Guillemin]] e lo statunitense [[Jamsheed K. Chosky]] {{q|However, analyses of compositional style and structure indicate that the Gathas were the product of a single devotional poet named Zarathushtra (Possessor of Old Camels) who ensured that memory of him was perpetuated through self-references within his compositions|[[Jamsheed K. Chosky]]. ''Encyclopedia of Religion''. NY, Macmillan, 2005, pag.9988}}.</ref>partendo dai testi a lui attribuiti, ovvero da queste ''[[gāthā]]'' contenute nell'<nowiki></nowiki>''[[Avestā]]'', sostiene che [[Zarathuštra]] sia a tutti gli effetti una figura storica e autore delle ''[[gāthā]]'', altri<ref>Tra gli studiosi che mettono in dubbio l'esistenza storica di Zarathuštra segnaliamo l'iranista francese [[Jean Kellens]] (1944-).</ref> formulano invece dei dubbi al riguardo<ref>{{q| These are the Gathas (songs), five in number, to which modern scholarship has now added a few prayers and a short ritual prose text, all written in the same archaic dialect. These texts have now been recognized as the only possible source of information for the earliest period of Zoroastrianism. They are attributed to Zarathushtra himself by many scholars, but others have voiced doubts about the historicity of Zarathushtra or about the possibility of gaining accurate knowledge about him from these texts.|[[Albert de Jong]]. ''Encyclopedia of Religion'' vol.14. NY, MacMillan, 2005 pag.9935}}</ref>.
 
Così [[Gherardo Gnoli]] riassume le ragioni dell'attribuzione al profeta iranico delle ''gāthā'' e quindi l'esistenza storica del loro autore :
{{q|Non si hanno ragioni sufficienti per negare l'autenticità dell'attribuzione delle ''Gāthā'' a Zoroastro nonostante i pareri di alcuni studiosi autorevoli [...] fatta eccezione per la quinta (''Yasna'' 53), verosimilmente posteriore. Le ''Gāthā'' hanno infatti una evidente ispirazione unitaria e sono composte in uno stile originale e caratteristico che le contraddistingue nettamente dalle altre parti dell'<nowiki></nowiki>''Avesta''|[[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994 pag.471}}
 
Anche per [[Arnaldo Alberti]]:
{{q|Le ''gāthā'', in definitiva, sono i canti del santo profeta [[Zarathuštra|Zarathuštra Spitāma]] e contengono il messaggio che egli, ispirato da [[Ahura Mazdā]], rivolge agli [[Arii]] dell'Irān affinché non dimentichino e non tradiscano mai la loro fede monoteista|[[Arnaldo Alberti]] ''Introduzione'' in [[Avestā]]. Torino, UTET, 2006}}
 
Se sull'attribuzione delle ''gāthā'' a [[Zarathuštra]], per quanto pur con alcune autorevoli distinzioni e con un dubbio generale sul LIII ''Yasna'', e quindi sull'esistenza storica del loro autore vi è sufficiente concordia tra gli studiosi, più difficile è trovare una posizione univoca tra gli stessi rispetto alla loro datazione e quindi al periodo, e il luogo, in cui sarebbe vissuto il profeta iranico.
 
Per quanto attiene al periodo in cui egli può essere vissuto, [[Jamsheed K. Chosky]]<ref>''Op.cit.'' pag.9988-9</ref> considerando che l'antico [[avestico]] utilizzato nelle ''gāthā'' è comunque successivo alla differenziazione nelle [[lingua indoeuropea|lingue indoeuropee]] tra proto-iraniano e proto-indiano, quindi successivo al XVIII secolo a.C. ma precedente all'introduzione delle stesse ''gāthā'' nel [[Avestā|canone avestico]] quando l'antico [[avestico]] cadde in disuso tra il X e il VI secolo a.C., incrociando tali dati [[filologia|filologici]] con la descrizione della vita rappresentata nelle ''gāthā'' e le risultanze archeologiche dell'[[Età del Bronzo]] nell'[[Asia centrale]] (intendendo con questa l'area compresa tra il [[Mar Caspio]], la [[Transoxania]] e l'[[Afghanistan]]) conclude che [[Zarathuštra]] con ogni probabilità deve essere vissuto tra il XVIII e il XV secolo a.C.<ref>{{q|So, Zarathushtra probably lived and preached in Central Asia between the eighteenth and fifteenth centuries BCE|[[Jamsheed K. Chosky]]. ''Op.cit.'' pag.9988-9}}</ref>.
 
Per [[Arnaldo Alberti]] invece:
{{q|La datazione della nascita dell' ''Avestā'' (e di conseguenza quella del profeta Zarathuštra) si va così a collocare, a ragion veduta, in un'epoca più vicina al secolo IX che al VII, meno che meno nel VI secolo a.C. come paiono volere non pochi validi iranisti.|[[Arnaldo Alberti]]. ''Op.cit.'', pagg. 14-5}}
 
Per [[Paul Du Breuil]] [[Zarathuštra]] sarebbe vissuto durante o dopo la grande siccità verificatasi nell'[[Asia centrale]] intorno al IX secolo a.C.<ref>[[Paul Du Breuil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo. Genova, Ecig, 1998, pag.31</ref>.
 
Per [[Gherardo Gnoli]]:
{{q|Per quanto riguarda l'epoca, le teorie più attendibili sono quelle che collocano Zoroastro nella prima meta del I millennio a.C. tra il VII e il VI secolo a.C. o tra il il X e il IX secolo a.C.|[[Gherardo Gnoli]]. ''Op.cit.'', pagg. 14-5}}
 
Sempre per lo Gnoli, la patria di [[Zarathuštra]]:
{{q|In conclusione per, mentre per la data resta incerta una scelta da farsi nell'arco di tempo che coincide con la prima metà del I millennio a.C., per la patria di Zoroastro l'incertezza riguarda, in sostanza, l'intero orizzonte iranico orientale riflesso nella geografia storia dell'Avesta, incluse le sue regioni a sud dell'[[Hindukuš]], l'odierno [[Sistan]] irano-afgano, cioè le antiche terre di [[Drangiana]] e [[Aracosia]]|[[Gherardo Gnoli]]. ''Op.cit.'', pagg. 473-4}}
 
[[Jacques Duchesne-Guillemin]] identifica nella [[Corasmia]], nella [[Battriana]] e nel [[Sistan]] l'area in cui sarebbe vissuto [[Zarathuštra]] ricordano che:
{{q|Gli scavi della [[Corasmia]] e della [[Battriana]] hanno rivelato l'esistenza in queste regioni, fin dalla prima meta del I millennio a.C., di una civiltà urbana. Ne consegue che Zarathustra, il quale ignora una civiltà di questo tipo, se è vissuto in quella zona è vissuto al più tardi nei primissimi secoli di questo millennio. |[[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''L'Iran antico e Zoroastro'' in ''Storia delle religioni'' vol.2, pag.140}}
 
Di analogo avviso è [[Albert de Jong]] il quale sostiene che [[Zarathuštra]] è probabilmente vissuto agli inizi del primo millennio a.C. in un'area oggi compresa tra l'[[Afghanistan]] e il [[Turkmenistan]]<ref>{{q|There seems to be a broad agreement that the texts (and therefore Zarathushtra himself) should be dated around the beginning of the first millennium BCE in an eastern part of the Iranian world, perhaps the area known as Bactria-Margiana (present day Afghanistan and Turkmenistan).|''Op.cit.'' pag. 9935)}}</ref>.
 
Le ''[[gāthā]]'' di Zarathuštra delineano il profeta iranico come un uomo, un sacerdote (''[[zaotar]]'')<ref>Cfr. ''Yasna'' XXXIII, 6: {{q|ýê '''zaotâ''' ashâ erezûsh hvô manyêush â vahishtât kayâ ahmât avâ mananghâ ýâ verezyeidyâi mañtâ vâstryâ dà tâ-tôi izyâi ahurâ mazdâ darshtôishcâ hêm-parshtôishcâ.}}</ref>, che ad un certo punto della sua esistenza riceve delle rivelazioni dal dio [[ Ahura Mazdā]] che si presenta come l'unico dio e che gli comanda di diffonderle tra la sua comunità. Questa comunità però le rifiuta constringendo il profeta a fuggire con la sua famiglia.
 
{{q|In quale paese fuggire? Dove potrò trovare protezione? Sono stato cacciato dalla mia famiglia e dal mio clan: il villaggio e i capi malvagi del mio paese non mi sono favorevoli. Come posso esaudire [[Ahura Mazdā]]|''Avestā'', ''Yasna''. XLVI,1|kâm nemôi zãm kuthrâ nemôi ayenî pairî hvaêtêush airyamanascâ dadaitî nôit mâ xshnâush ýâ verezênâ hêcâ naêdâ dah'yêush ýôi sâstârô dregvañtô kathâ thwâ mazdâ xshnaoshâi ahurâ|lingua=ave}}
 
Rifiuta il capovolgimento dottrinale proposto dal profeta iranico, che dopo la Rivelazione ricevuta condanna i sacrifici animali e quello dell'<nowiki></nowiki>''[[haoma]]''.
 
===Le ''[[gāthā]]'' e il pensiero religioso di Zarathuštra===
[[Image:Bodleian J2 fol 175 Y 28 1.jpg|thumb|250px|''[[Avestā]]'', apertura del ''Gāthā Ahunavaitī'', ''Yasna'' XXVIII,1, testo attribuibile allo stesso Zarathuštra (dalla [[Biblioteca Bodleiana]] MS J2){{q|Le Mani protese in atto di adorazione verso di te, o Mazdā, io ti prego anche per intercessione di Vohū Manah. il tuo Spirito d'amore, e verso di te o ''[[Aša]]'', ordine e rettitudine, [ti prego] di poter godere la luce della saggezza e la coscienza pura, e di poter recare così consolazione all'Anima della Vacca<ref>L'"Anima della Vacca" rappresenta la Madre Terra, simbolo del Creato e della buona dottrina che lo governa.</ref>|''Avestā'', ''Yasna''. XXVIII.1. Traduzione [[Arnaldo Alberti]], in ''Avestā''. Torino, UTET, 2008, pag.150|ahyâ ýâsâ nemanghâ ustânazastô rafedhrahyâ manyêush mazdâ pourvîm speñtahyâ ashâ vîspêñg shyaothanâ vanghêush xratûm mananghô ýâ xshnevîshâ gêushcâ urvânem|lingua=ave}}]]
{{q|La teologia di Zarathustra non è 'dualista' in senso stretto, poiché Ahura Mazdā non è messo a confronto con un 'anti-dio'; l'opposizione si esplcita, all'origine tra i due Spiriti. D'altra parte è più volte sottintesa l'unità tra Ahura Mazdā e lo Spirito SAnto (''Y''.,43:3; ecc.). Insomma il Bene e il Male, il santo e il demone procedono entrambi da Ahura Mazdā, ma poiché Angra Mainyu ha scelto liberamente la sua natura e la sua vocazione malefica, il Signore non può essere considerato responnsabile della comparsa del Male.|[[Mircea Eliade]]. ''Op. cit.'' pag.337 }}
 
Dopo un'attenta esegesi dei testi e un richiamo alle differenti posizioni degli iranisti, così Arnaldo Alberti conclude:
{{q|Noi vediamo, invece nell'<nowiki></nowiki>''Avestā'' la presenza del più puro, logico, consequenziale monoteismo, almeno nel Mazdaismo zarathuštriano (non parliamo delle successive degenarazioni). Alla radice del Mazdaismo c'è solo Mazdā, Dio unico creatore del Bene e del Male. Se davvero si vuole parlare di dualismo nel Mazdaismo originario, allora si dovrebbe fare la stessa distinzione (dualismo etico e dualismo teologico) anche, per esempio, nel Cristianesimo dove l'esistenza umana è anche qui concepita come una lotta senza quartiere tra due poteri spirituali contrapposti.|[[Arnaldo Alberti]]. ''Op.cit.'' pag.53}}
 
{{q|Non è necessario attribuire ad Ahura Mazdā la paternità dello Spirito Distruttore. Come ha suggerito Gershevitch, basta pensare che il Signore Saggio abbia generato lo Spirito, probabilmente sotto forma di due Spiriti (diremmo noi); ma questi si sono differenziati soltanto- e qui sta il punto fondamentale- per loro libera scelta|[[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''Op.cit.'' pag. 146 }}
 
{{q|Come si è detto, è certamente il dualismo -un dualismo eminentemente etico- il tratto più caratteristico ed originale del pensiero di Zoroastro. Esso ne completa, quasi giustificandola sul piano logico, la visione tendenzialmente monoteistica. [...] In realtà l'insegnamento gathico dev'essere propriamente definito dualistico nella sua ispirazione di fondo: esso si presenta come un "monoteismo dualistico" in cui il potere divino è limitato, per così dire, dalla presenza del Male su un piano che precede e trascende quello della vita materiale, che da tale presenza è a sua volta pesantemente e drammaticamente condizionata.|[[Gherardo Gnoli]]. ''Op.cit.'' pag.400}}
 
Per [[Jamsheed K. Chosky]] il messaggio di Zarathuštra fu quello di stabilire una netta differenza tra il bene e il male, ciò che era giusto da quello sbagliato, l'ordine dal disordine. "Bene", "giusto" e "ordine" furono stabiliti dalla "saggezza" (''mazdā'') e dall'ordinatore primordiale dell'universo spirituale e fisico, [[Ahura Mazdā ]]; mentre il "male", l'"errore" e il "disordine" erano frutto di un'altra entità primordiale, [[Angra Mainyu]]<ref>{{q|Zarathushtra established mazdā (wisdom) and Ahura Mazdā (later Old Persian: Auramazdā, Middle Persian: Ohrmazd, New Persian: Hormazd) as means of distinguishing right from wrong (Gāthās 33.13, 45.6). The primordial entity Ahura Mazdā was ascribed a creative hypostasis called Spenta Mainyu (originally Spanta Manyu, Middle Persian: Spenāg Mēnōg) (Holy Spirit). Opposing order and Ahura Mazdā, Zarathushtra suggested, were confusion and the primordial entity Angra Mainyu (later Middle Persian: Ahreman, New Persian: Ahriman) (the Angry Spirit).|[[Jamsheed K. Chosky]]. ''Op.cit.'' pag. 9989}}</ref>.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* ''Avestā'' (a cura di [[Arnaldo Alberti]]). Torino, UTET, 2008.
*[[Jamsheed K. Chosky]]. ''Zoroastrism'' in ''Encyclopedia of Religion'', vol.14. NY, Macmillan 2005.
* [[Albert de Jong]]. ''Zarathushtra'' in ''Encyclopedia of Religion'', vol.14. NY, Macmillan, 2005.
*[[Paul Du Breuil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo''. Genova, Ecig, 1998.
* [[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''L'Iran antico e Zoroastro'' in ''Storia delle religioni'' (a cura di [[Henri-Charles Puech]]) vol.2. Bari, Laterza, 1977.
*[[Mircea Eliade]]. ''Zarathustra e la religione iranica'' in ''Storia delle credenze e delle idee religiose'' vol.I. Milano, Rizzoli, 2006.
* [[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994.
* [[Jean Kellens]]. ''Essays on Zarathustra and on Zoroastrianism''. Costa Mesa, California, 2000.
 
== Voci correlate ==
* [[Avestā]]
*[[Gāthā]]
* [[Hamistagan]]
* [[Zoroastrismo]]
 
== Altri progetti ==
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