Renata di Francia e La Roca de la Sierra: differenze tra le pagine

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{{F|centri abitati della Spagna|luglio 2017}}
{{Monarca
{{Divisione amministrativa
|nome = Renata di Valois
|Nome = La Roca de la Sierra
|immagine = Clouet Renee Duchess of Ferrara.jpg
|Nome ufficiale =
|legenda = Renata di Francia, di [[Jean Clouet]], 1520 circa.
|Panorama =
|stemma = Armes renée france.png
|Didascalia =
|titolo = [[Consorti dei sovrani di Modena e Reggio|Duchessa consorte di Ferrara,<br />Modena e Reggio]]
|Stemma =
|regno = 31 ottobre [[1534]] – 12 giugno [[1575]]
|Bandiera =
|predecessore = [[Lucrezia Borgia]]
|Stato = ESP
|successore = [[Lucrezia di Cosimo I de' Medici|Lucrezia de' Medici]]
|Grado amministrativo = 3
|titolo1 = [[Duca di Chartres|Contessa poi Duchessa di Chartres]]
|Divisione amm grado 1 = Estremadura
|regno1 = 25 ottobre [[1510]] – 12 giugno [[1575]]
|Divisione amm grado 2 = Badajoz
|predecessore1 = ''Titolo inesistente''
|Amministratore locale =
|successore1 = [[Alfonso II d'Este]]
|nome completoPartito =
|Data elezione =
|altrititoli = Principessa di Francia, Contessa di Gisors, Signora di Montargis
|Data istituzione =
|data di nascita = 25 ottobre [[1510]]
|Latitudine decimale = 39.1167
|luogo di nascita = [[Blois]]
|Longitudine decimale = -6.6833
|data di morte = 12 giugno [[1575]]
|Altitudine =
|luogo di morte = [[Montargis]]
|Superficie = 109.6
|luogo di sepoltura = Castello di [[Montargis]]
|Note superficie =
|casa reale = [[Dinastia Valois-Orléans|Valois-Orléans]]
|Abitanti = 1586
|padre = [[Luigi XII di Francia]]
|Note abitanti =
|madre = [[Anna di Bretagna]]
|Aggiornamento abitanti = 2001
|consorte = [[Ercole II d'Este]]
|Sottodivisioni =
|figli = [[Anna d'Este|Anna]]<br />[[Alfonso II d'Este|Alfonso]]<br />[[Lucrezia d'Este|Lucrezia]]<br />[[Eleonora d'Este (1537-1581)|Eleonora]]<br />[[Luigi d'Este|Luigi]]
|Divisioni confinanti = [[Badajoz]], [[Mérida (Spagna)|Mérida]]
|religione = [[Calvinismo]]
|Lingue =
}}
|Prefisso = (+34)...
{{Bio
|Codice statistico =
|Nome = Renata di
|Codice catastale =
|Cognome = Valois-Orléans
|Targa = BA
|PostCognomeVirgola = duchessa di [[Chartres]] e di [[Montargis]]
|Nome abitanti =
|ForzaOrdinamento = Renata di Francia
|SessoPatrono = F
|Festivo =
|LuogoNascita = Blois
|Raggruppamento =
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|AnnoNascitaMappa = 1510
|Didascalia mappa =
|LuogoMorte = Montargis
|GiornoMeseMorte = 12 giugno
|AnnoMorte = 1575
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = nata [[principessa]]<ref name=Fille>Il titolo corretto dei figli dei re di Francia è ''[[Fils de France|Fille de France]]'', figlia di Francia.</ref> di [[Francia]], divenne [[duchessa]] di [[Ferrara]] in virtù del [[matrimonio]] con il duca [[Ercole II d'Este]]
}}
 
'''La Roca de la Sierra''' è un [[Comuni della Spagna|comune spagnolo]] di 1.586 abitanti situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Estremadura]].
== Biografia ==
[[File:Ludwig XII. von Frankreich.jpg|thumb|left|upright=0.7|Luigi XII.]]
Renata fu la figlia secondogenita di [[Luigi XII di Francia]] e di [[Anna di Bretagna]]; orfana di padre dal [[1515]], fu accolta alla corte di [[Francesco I di Francia|Francesco I]], che era suo cognato, avendo sposato la sorella [[Claudia di Francia|Claude]].
 
Ebbe per precettore l'umanista [[Jacques Lefèvre d'Étaples]] il quale, godendo del favore del re Francesco I, di [[Luisa di Savoia]] e della sorella del re, [[Margherita d'Angoulême]], poté trasmettere a Renata le proprie concezioni protestanti, benché già allora in [[Francia]] venissero bruciati i primi contestatori della [[Chiesa cattolica]] (come l'agostiniano [[Jean Vallière]], mandato sul rogo l'8 agosto [[1523]]).
 
Andò sposa a [[Parigi]] il 28 giugno [[1528]] al duca [[Ercole II d'Este]], portando in dote il ducato di [[Chartres]], la contea di [[Gisors]] e i terreni del Castello di [[Montargis]].
 
=== La fede calvinista ===
[[File:Jean Calvin.png|thumb|left|upright=0.7|Giovanni Calvino.]]
A Ferrara Renata formò un cenacolo intellettuale nel quale erano ospiti molti protestanti italiani, come [[Ambrogio Cavalli]], [[Giulio Della Rovere (protestante)|Giulio della Rovere]], [[Celio Secondo Curione]], [[Antonio Pagano]], oltre a [[Lyon Jamet]] e all'amico di questi, il poeta francese, che fu suo segretario, [[Clément Marot]], il quale per primo tradusse in francese i Salmi biblici, e dove si celebrava anche la [[Eucaristia|comunione]] nella forma protestante della Santa Cena, a ricordo del sacrificio di Cristo. Nel [[1536]] ricevette anche la visita, sotto mentite spoglie, di [[Giovanni Calvino]], che aveva già pubblicato a [[Basilea]] la sua ''Christianae religionis institutio'', dedicati a Francesco I e con il quale Renata manterrà fino alla morte del riformatore ginevrino una regolare corrispondenza; anche i suoi libri di spesa, conservati a [[Torino]], testimoniano il suo impegno calvinista e l'acquisto di molte opere riformate.
 
Non si conoscono i contenuti dei colloqui fra Renata e Calvino il quale era particolarmente convinto, come [[Lutero]], che ai fini della diffusione e dell'accettazione delle nuove idee religiose, fosse necessario ottenere l'appoggio dei governanti; tuttavia la corrispondenza, da lei sempre mantenuta col Calvino, la conforterà a rimanere ferma nelle proprie convinzioni religiose, malgrado si manifestasse presto la reazione del marito, il duca Ercole, che allontanò da Ferrara tanto il poeta Marot quanto la dama di compagnia di Renata, [[Michelle de Saubonne|Michelle de Saubise]].
{{Casa dei Valois2}}
La permanenza per alcuni mesi, nel [[1541]], del riformato Celio Secondo Curione, che aveva abbandonata Venezia dopo l'arresto dell'amico Giulio della Rovere, portò alla conversione dell'umanista [[Fulvio Pellegrino Morato]] e della figlia [[Olimpia Morata|Olimpia]], compagna di studi delle figlie Anna e Lucrezia; il Curione farà anche conoscere alla duchessa il ''Commentarium in Mattheum'' del pastore [[Heinrich Bullinger]]. In particolare la villa di [[Consandolo]], presso [[Argenta]] - demolita nell'[[Ottocento]] - dove la duchessa risiedeva nei mesi estivi, era un centro di diffusione di libri proibiti, oltre che di favoreggiamento nell'accoglienza dei profughi e nell'espatrio dei minacciati di persecuzione.
 
Si oppose alla condanna al rogo, decretata dall'[[Inquisizione]] di [[Ferrara]] il 25 settembre [[1549]] del protestante [[Fanino Fanini]], sollecitando il marito a liberare il fornaio [[Faenza|faentino]]. Le minacce dell'inquisitore, il cardinale Giovanni Carafa, futuro [[papa Paolo IV]], resero però vano ogni intervento e il Fanini fu impiccato e bruciato a Ferrara il 22 agosto [[1550]].
 
La duchessa era intenzionata a educare le due figlie, Anna e Lucrezia, nella fede riformata: è per questo motivo che il della Rovere, già pastore di [[Poschiavo]], arrivò clandestinamente nella sua corte ferrarese ove tenne quindici prediche e probabilmente esortò alla celebrazione protestante della Santa Cena, alla quale assistettero, fra gli altri, oltre alla duchessa e alle sue figlie, anche la moglie del governatore di [[Piacenza]] Garcia Manrique, quella [[Isabella Bresegna]] che, già in contatto con il circolo [[Juan de Valdés|valdesiano]] di [[Napoli]], dovrà esulare nel [[1557]] in [[Germania]] e di qui nella [[Chiavenna]] allora protestante.
 
Da Roma si comprese la necessità di intervenire direttamente negli affari della corte estense, per estinguere ogni focolaio calvinista isolando la duchessa; a questo scopo nel 1551 [[Ignazio di Loyola]] mandava a Ferrara il rettore del Collegio romano, il gesuita [[Jean Pellettier]], ma invano; nel marzo [[1554]] Renata - che da tempo non assisteva alle messe di corte - si oppose alla presenza delle figlie nelle cerimonie di celebrazione della Pasqua. La delicata situazione politica in cui si venne a trovare il ducato, considerato un covo di eretici, obbligarono il duca Ercole II a chiedere allo stesso re francese [[Enrico II di Francia|Enrico II]] l'invio di un teologo che potesse convincere la moglie a ritornare alla fede cattolica: venne a Ferrara lo stesso inquisitore generale, il priore domenicano [[Matthieu Ory]]; all'opposto agì Calvino, che inviò da [[Ginevra]] il pastore François Morel perché aiutasse a sostenere la duchessa nella propria fede.
 
Ercole II decise di agire con risolutezza: mentre le due figlie venivano rinchiuse in convento, il 7 settembre [[1554]] Renata fu prelevata dalla sua residenza di Consandolo e isolata negli appartamenti del Castello estense; sarà costretta a una formale abiura della propria fede e ad assistere alle funzioni cattoliche. Calvino cercherà invano di stabilire dei contatti con Renata mediante Ambrogio Cavalli: questi fu arrestato, condotto a Roma, processato, impiccato e bruciato a [[Roma]] il 15 giugno [[1556]].
 
=== Il ritorno in Francia ===
[[File:Plan.chateau.Montargis.png|thumb|left|upright=0.8|Pianta del castello di Montargis.]]
Dopo la morte di Ercole II, avvenuta nel [[1559]], Renata preferì abbandonare Ferrara per trasferirsi nel suo castello di [[Montargis]] in [[Francia]]; durante il viaggio, il 7 ottobre [[1560]] si fermò a [[Savigliano]], presso la corte sabauda del duca [[Emanuele Filiberto I di Savoia|Emanuele Filiberto]], cercando invano di distoglierlo dall'intrapresa persecuzione dei valdesi. A Montargis continuò a favorire la causa della Riforma, accogliendo anche profughi italiani, come [[Michele Burlamacchi]] e [[Pompeo Diodati]], malgrado le minacce del genero, il [[Francesco I di Guisa|duca di Guisa]] e della stessa Corona francese.
 
Durante i primi tre anni dei guerre di religione, seppe preservare Montargis grazie agli abili negoziati condotti con gli eserciti protestanti e quelli cattolici comandati dal novembre [[1567]] dal duca d'Angiò, il futuro [[Enrico III di Francia|Enrico III]]. Riuscì a imporre l'idea che la cittadina, situata su un asse fluviale strategico, poteva rimanere neutrale non accogliendo nessuno dei contendenti.
 
Presente a Parigi alle nozze di [[Enrico IV di Francia|Enrico di Navarra]] con la principessa [[Margherita di Valois|Margherita]], nel 1572, il suo appartamento fu protetto dalle guardie di suo genero, il duca di Nemours, dopo i massacri avvenuti [[Notte di San Bartolomeo|nella notte del 23 e 24 agosto 1572]] e lasciò Parigi sotto scorta.
 
Seguì un periodo di relativa tranquillità, fino alla morte. Continuò a proteggere i suoi compagni di fede che chiedevano di essere ospitati nel suo castello, fino ad accoglierne, si dice, a centinaia contemporaneamente. Nel testamento del 22 ottobre [[1573]] scrisse di ringraziare Dio per essere stata istruita «nella sua pura parola e verità, un beneficio singolare che supera qualunque altro si possa ottenere in questo mondo».
 
Fu sepolta nel Castello ma, per evitare eventuali profanazioni di fanatici, l'esatto sito rimase segreto e a tutt'oggi non è stato ritrovato.
 
== Discendenza ==
Renata ed Ercole ebbero cinque figli:
* [[Anna d'Este|Anna]] (16 novembre 1531 – 15 maggio 1607), che andrà sposa a [[Francesco I di Guisa|Francesco]], duca di Guisa e dopo la morte di questi, al duca di Nemours, [[Giacomo di Savoia-Nemours|Giacomo di Savoia]];
* [[Alfonso II d'Este|Alfonso II]] (Ferrara, 22 novembre 1533 – Ferrara, 27 ottobre 1597), che sarà dal [[1559]] duca di Ferrara;
* [[Lucrezia d'Este|Lucrezia]] (16 dicembre 1535 – 1598), che sposerà il duca di [[Urbino]] [[Francesco Maria II della Rovere]];
* [[Eleonora d'Este (1537-1581)|Eleonora]] (1537 – 1581), che si farà suora;
* [[Luigi d'Este|Luigi]] (Arezzo, 1538 – Montegiordano, 30 dicembre 1586), che sarà vescovo di Ferrara e poi arcivescovo di [[Auch]].
 
== Ascendenza ==
<div align="center">
{| class="wikitable"
|+'''Albero genealogico di tre generazioni di Renata di Valois-Orléans'''
|-
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Renata di Valois-Orléans'''
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Luigi XII di Francia]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo, duca d'Orléans|Carlo di Valois-Orléans]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Luigi di Valois|Luigi di Valois-Orléans]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Valentina Visconti]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria di Clèves]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Adolfo I di Kleve|Adolfo di Clèves]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria di Borgogna (1393-1463)|Maria di Borgogna]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Anna di Bretagna]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Francesco II di Bretagna]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Riccardo di Dreux]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Margherita di Orléans]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Margherita di Foix]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Gastone IV di Foix]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Eleonora di Navarra]]
|}
</div>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* B. Fontana, ''Renata di Francia duchessa di Ferrara'', Roma, 1893
* E. P. Rodocanachi, ''Une protectrice de la Réforme en Italie et en France, Renée de France duchesse de Ferrara'', Paris, 1896
* S. Caponetto, ''La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento'', Torino, 1997 ISBN 88-7016-153-6
* A. Puaux, ''La huguenote Renée de France'', Paris, 1997
* Giovanni Calvino - Renata di Francia. <cite>Lealtà in tensione. Un carteggio protestante tra Ferrara e l'Europa (1537-1564)</cite>, Caltanissetta, Alfa & Omega, 2009. ISBN 978-88-88747-88-0
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Renée of France}}
 
{{Comuni della provincia di Badajoz}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/renata-di-francia-duchessa-di-ferrara/ Renata di Francia (fr. Renée de France) duchessa di Ferrara] la voce in ''Enciclopedie on line'', sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". <small>URL visitato il 25 maggio 2013.</small>
 
{{Portale|Spagna}}
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