Utente:Franco aq/sandbox3 e Discussioni utente:131.175.227.160: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
IrishBot (discussione | contributi)
IP statico, +{{IPcondiviso}}
 
Riga 1:
{{IPcondiviso|Consorzio Interuniversitario Milano - CINECA|16 maggio 2018}}
=[[Kokoshnik (punzone)]]=
 
Il sistema di punzonatura standardizzato russo, così come lo conosciamo oggi, nasce da una ''[[ukaz]]'' (decreto) emesso nel 1700 dello zar [[Pietro il Grande]] che, durante il processo di riforma del sistema monetario russo, stabilì che la produzione di argentieri poteva essere di quattro purezze standard: 96, 90, 84 e 62 ''[[zolotnik]]i''.
 
Nel 1896 un editto dello zar Nicola II riformò questo antico sistema ed introdusse il nuovo [[punzone]] che prese il nome di '''kokoshnik''' dal tradizionale copricapo raffigurato sulla testa femminile volta a sinistra che appare al suo centro.
 
Fu utilizzato tra il 1899 ed il 1908 e reca all'interno di un [[cartiglio]] circolare o ovale, sulla sinistra la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'' e sulla destra le iniziali del saggiatore in caratteri cirillici.
Saggiatori di San Pietroburgo furono: Yakov Lyapimov dal 1899 al 1903; Yakor Lyapunov.
 
Nel 1908 e fino al 1926 fu introdotto un nuovo punzone recante, all'interno di un cartiglio ovale oblungo, una più dettagliata testa femminile acconciata con la ''[[kokoshnik (copricapo)|kokoshnik]]'', rivolta verso destra, dove è indicata la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'', a sinistra è iscritto il simbolo della città/regione.
 
Oltre al punzone ovale si utilizzava anche una '''kokoshnik''' circolare che veniva apposta su oggetti di piccole dimensioni o su quelli facenti parte di un gruppo.
L'ufficio del saggiatore veniva indicato con una serie di punti e linee intorno al perimetro del marchio.
 
==Note==
 
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
 
* {{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url=http://www.silvercollection.it/dictionarykokoshnik.html
|titolo=KOKOSHNIK
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=
}}
 
* {{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url=http://www.925-1000.com/Frussia.html
|titolo=A brief overview of russian hallmarking
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=
}}
 
=[[Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art]]=
 
{{S|musei}}
 
{{Museo
|Nome = Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art
|Tipologia = [[Arte]]<!-- tipo di materiale raccolto, con eventuali link -->
|Immagine = WTN_PeepHoles_082.JPG
|Larghezza = 210px<!-- per l'immagine -->
|Didascalia = <!-- per l'immagine -->
|Data di fondazione = 1960|Data di chiusura =
|Fondatori =
|Indirizzo = 1200 Forrest Park Drive, [[Nashville]], [[Tennessee]] 37205, [[United States|USA]] <!-- più preciso possibile, incluso anche lo stato -->
|Direttore =
|Visitatori = <!-- numero di visitatori, con fonte in nota -->
|Anno visitatori = <!-- anno a cui si riferisce Visitatori, senza link; obbligatorio se c'è Visitatori -->
|Sito = http://www.cheekwood.org<!-- sito internet -->
}}
 
'''Cheekwood''' è una tenuta di 220.000 [[m²]] all'estremità occidentale di [[Nashville]], [[Tennessee]] che, grazie a finanziamenti da privati, ospita il '''Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art'''.
 
Ex residenza della famiglia Cheek di Nashville, il palazzo di 2.800 [[m²]] in stile [[Architettura georgiana|georgiano]], fu aperto come museo nel 1960.
<!--
== The house that coffee built ==
 
Christopher Cheek nel 1880 aprì a Nashville un ingrosso di generi alimentari.
Suo figlio, Leslie Cheek, si unì a lui come un partner, e nel 1915 divenne presidente dell'azienda di famiglia.
La moglie di Leslie, Mabel Wood, proveniva da una importante famiglia di [[Clarksville (Tennessee)|Clarksville]].
Nel frattempo, Joel Cheek, cugino di Leslie, aveva sviluppato un'acclamata miscela di [[caffè]] che fu commercializzata attraverso il migliore albergo di Nashville, il ''[[Maxwell House Hotel]]''.
Legend has it that [[Theodore Roosevelt]] proclaimed the blend "Good to the last drop," which is still a registered trademark for the product.
Cheek's extended family, including Leslie and Mabel Cheek, were investors.
In 1928, the [[Postum]] Cereals Company (now [[General Foods]]) purchased [[Maxwell House]]'s parent company, Cheek-Neal Coffee, for more than $40 million.
 
With their income secured by the proceeds from the sale, Leslie Cheek bought {{convert|100|acre|km2}} of what was then woodland in West Nashville for a country estate. He hired New York residential and landscape architect, [[Bryant Fleming]], and gave him control over every detail - from landscaping to interior furnishings. The result was a limestone mansion and extensive formal gardens inspired by the grand [[England|English]] manors of the 18th century. Fleming's masterpiece, Cheekwood, was completed in 1932.
Leslie Cheek died 2 years after moving into the mansion and Mabel Cheek and their daughter, Huldah Cheek Sharp, lived at Cheekwood until the 1950s when it was offered as a site for a botanical garden and art museum.
 
The development of the property was spearheaded by the Exchange Club of Nashville, the Horticultural Society of Middle Tennessee and many other civic groups. The Nashville Museum of Art donated its permanent collections and proceeds from the sale of its building to the effort. The new Cheekwood museum opened to the public in 1960. -->
== [[Galleria d'arte]] ==
 
La collezione d'arte del Cheekwood fu fondata nel 1959 con il patrimonio dell'ex ''[[Nashville Museum of Art]]'' ed è accreditata dalla ''[[American Association of Museums]]''.
Essa comprende collezioni di arte americana ed arti decorative sia americane che britanniche, oltre ad una collezione d'arte contemporanea costituita soprattutto da sculture per esterni acquisite per il ''Woodland Sculpture Trail''.
 
La collezione di arte americana del Cheekwood comprende 600 dipinti e 5.000 tra stampe, disegni e fotografie;
fu raccolta negli anni 1980 e all'inizio del 1990 grazie ad un lascito multi-milionario, e spazia nella storia dell'arte americana.
<!-- Its strength centers on [[The Eight (Nyolcak)|The Eight]].
Other strengths include the world's largest collection of sculptures of [[William Edmondson]], photographs by [[Louise Dahl-Wolfe]], and a vast variety of post-[[Seconda guerra mondiale]] prints. Recently, the Museum has pursued a consciously focused acquisition process, having added paintings by James Hamilton, [[William Bradford (pittore)|William Bradford]], and new contemporary sculpture for the Trail. -->
 
La collezione di arti decorative comprende la terza più grande raccolta di porcellana [[Worcester]] negli [[Stati Uniti d'America]], e una collezione di 650 pezzi d'argento che abbraccia i secoli dal [[XVIII secolo|XVIII]] al [[XX secolo|XX]]
 
Lo stesso Palazzo Cheek è considerato parte della collezione.
Il restauro ha ripristinato gran parte della costruzione originale, rivelando le caratteristiche originali (legno e pavimenti in marmo che erano stati coperti da [[moquette]]) e conservando storici motivi architettonici, come ad esempio gli affreschi illusionistici che rivestono il corridoio principale.
 
La collezione d'[[Arte contemporanea]], ospitata nelle gallerie ricavate in quelli che in origine erano il garage e le stalle della tenuta, è piccola ma di alta qualità, comprende dipinti di [[Larry Rivers]], [[Andy Warhol]], [[Robert Ryman]], [[Red Grooms]] e [[Marylyn Dintenfass]].
 
Il ''Carrell Woodland Sculpture Trail'' è una raccolta di quindici sculture di artisti internazionali esposte all'aperto in un contesto naturale.
 
== Giardino botanico ==
 
[[File:Polemonium reptans 2009.jpg|thumb|250px|''[[Polemonium reptans]]'' al Cheekwood Botanical Garden.]]
 
L'[[Orto Botanico]], che occupa un'area di 220.000 m², ospita piante di [[bosso]], [[conifera]], ''[[mirto crespo]]'', [[Narcissus|narciso]], ''[[hemerocallis]]'', [[sanguinella]], [[felce]], erbe, [[agrifoglio]], [[Hosta (botanica)|hosta]], [[Hydrangea|ortensia]], [[Acer palmatum|acero palmato]], [[Magnolia (botanica)|magnolia]], essenze originarie del sud-est degli Stati Uniti, [[cercis]] e ''[[trilium]]''
<!--
I visitatori di Cheekwood potranno ammirare molti stili diversi di giardino.
 
Un viale di mirto crespo conduce nel ''Robertson Ellis Color Garden'' dove ampie curve di fiori colorati delimitano un prato in pendenza con una bellissima vista sulle colline lontane.
 
Uscendo da questo giardino i visitatori passano sotto otto archi curvi coperti di viti colorate
e coltivati con una varietà di piante annuali e perenni.
 
Next visitors will enter the Japanese Garden.
This is a quiet place for rest and meditation, a refuge from the outside world.
The Wills Perennial garden displays new and traditional perennials and includes a steep limestone wall that provides habitat and background for this colorful, full-sun garden. The Martin Boxwood Garden was designed and built by landscape architect Bryant Fleming in the late 1920’s with terraced gardens and extensive plantings of boxwood. This formal garden invites the visitor to be transported to a different era. The Howe Wildflower garden, spectacular in the spring, is a woodland wildflower garden that was originally at the East Nashville home of Cora Howe. This garden was moved to Cheekwood in 1968 along with its stone tool shed, rock wall, and garden ornaments. As visitors move through the gardens, they will next encounter the Burr Terrace Garden. This is an enclosed cottage garden on three levels with many pastel colored perennials, annuals, and shrubs.
Exiting the Burr Terrace Garden, visitors will enter the Carell Dogwood Garden.
This garden displays many variations in branching patterns, bark, leaf, berry, and the showy bracts characteristic of dogwoods.
The Herb Study Garden displays many plants to be touched and smelled, in addition to plants that can be used for cooking, fragrance, dyes, fibers, and cosmetics. Finally, guests will come to the Turner Seasons Garden.
This garden focuses on the seasonal aspect of gardens in Tennessee.
It features a series of garden rooms, each highlighting a different season with plant collections of special interest
 
The gardens and collections not only serve to educate, but also to please each visitor’s sense of aesthetic. The gardens are an important horticultural resource for the entire region.
-->
== Altre attrazioni ==
 
Oltre al Museo e all'Orto Botanico, a Cheekwood c'è un negozio di souvenir ed un ristorante chiamato ''Pineapple Room'' che si affaccia sul verde del prato occidentale.
 
{{T|lingua=inglese|argomento=musei|data = marzo 2012}}
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art}}
 
{{Coord|36|05|12|N|86|52|26|W|display=title|type:landmark}}
 
{{Portale|arte|Musei}}
 
<!-- [[Categoria:Musei degli Stati Uniti d'America]]
[[Category:Art museums in Tennessee]]
[[Category:Botanical art]]
[[Category:Botanical gardens in Tennessee]]
[[Category:National Register of Historic Places in Tennessee]]
[[Category:Museums in Nashville, Tennessee]]
[[Category:Decorative arts museums in the United States]]
[[Category:Institutions accredited by the American Association of Museums]]
[[Category:Parks in Nashville, Tennessee]] -->
 
[[en:Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art]]
[[es:Museo y Jardín Botánico de Cheekwood]]
[[ja:チークウッド・ボタニカル・ガーデン・アンド・ミュージアム・オブ・アート]]
 
=[[Henry Walters]]=
 
{{Bio
|Titolo =
|Nome = Henry
|Cognome = Walters
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1848
|NoteNascita =
|LuogoMorte = New York
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1931
|NoteMorte =
|PreAttività =
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = dirigente d'azienda
|Attività2 = collezionista d'arte
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = statunitense
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit =
|Punto =
|Immagine = Paul Adolphe Rajon - Portrait of Henry Walters - Walters 372545.jpg
|Didascalia = Henry Walters nel 1886,
|Didascalia2 = dell'artista francese [[Paul Adolphe Rajon]].
|DimImmagine =
}}
 
Fu presidente della ''[[Atlantic Coast Line Railroad]]'' fino al suo ritiro nel 1902.<ref name=walters>{{cita testo
| titolo=NEW PRESIDENT OF RAILROAD.; Warren G. Elliott Succeeds Henry Walters as Head of Atlantic Coast Line Company of Connecticut.
| lingua = en
| url=http://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9406E7D91E3DEE32A25755C1A9679D946397D6CF
| citazione= Henry Walters si è oggi dimesso da presidente della ''Atlantic Coast Line Company'' del [[Connecticut]], e Warren G. Elliott è stato eletto suo successore. ...
| pubblicazione=[[The New York Times]]
| data = 16 novembre 1902
| dataaccesso = 2010-08-23 }}</ref>
Fondò il ''[[Walters Art Museum]]'' di [[Baltimora]].
 
==Biografia==
 
Suo padre era [[William Thompson Walters]].
Si laureò alla ''[[Georgetown University]]'' nel 1869 e proseguì iscrivendosi alla ''[[Lawrence Scientific School]]'' della ''[[Harvard University]]'' dal 1869 al 1872.<ref>Sua sorella, [[Jennie Walters]], si diplomò alla ''Georgetown Academy of the Visitation'' (oggi ''Georgetown Visitation Preparatory School'').</ref>
Nel 1889 si trasferì a [[Wilmington (Carolina del Nord)|Wilmington]], nella [[Carolina del Nord]], dove assunse la carica di Direttore Generale della ferrovia di suo padre.
Dopo la morte di William' nel 1894, fu eletto presidente della ''Atlantic Coast Line Company'' e ne trasferì la sede a New York.
Sotto la sua guida la ferrovia crebbe rapidamente fino alla [[Prima guerra mondiale]].
Nel 1902 prese il controllo della ''[[Louisville and Nashville Railroad]]''.
 
A New York, Henry visse con Pembroke e Sarah Jones, una coppia che aveva conosciuto a Wilmington.
Walters tornò a raramente a Baltimora, tranne che per partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione della ''Safe Deposit and Trust Company''.
Tre anni dopo la morte di Pembroke Jones, nel 1919, Henry sposò Sarah, ed essi continuarono a vivere nella casa di Manhattan, circondati dalle loro collezioni d'arte.<ref>{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://thewalters.org/museum_art_baltimore/themuseum_history_henry.aspx
|titolo= Henry Walters
|accesso= 18 gennaio 2012
|formato=
|lingua=en
|editore= The Walters Art Museum
|opera=
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Walters Art Museum
}}</ref><ref>{{Cita libro
|nome = |cognome = |wkautore =
|autore = William R. Johnston<!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori = |curatore = |altri =
|titolo = William and Henry Walters, The Reticent Collectors
|editore = The Johns Hopkins University Press
|città =
|anno = 1999
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=ANUsJaysHWAC&dq=isbn:0801860407&source=gbs_navlinks_s
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 0801860407, 9780801860409
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione =
}}</ref>
 
==Collezione d'arte==
 
Quando suo padre morì, nel 1894, lasciò in eredità la sua collezione al figlio Henry, che ampliò notevolmente l'ambito di acquisizioni, tra le quali lo sbalorditivo acquisto degli oltre 1.700 pezzi contenuti in un palazzo a Roma.
 
Nel settembre 1900, Henry acquistò le tre case nel quartiere di [[Mount Vernon (Baltimora)|Mount Vernon]] a [[Baltimora]], adiacenti la proprietà dove suo padre aveva ospitato e messo in mostra la sua collezione.
Fece trasformare il sito in un palazzo che aprì al pubblico nel 1909 come ''The [[Walters Art Museum]]''.
 
Morì nel 1931, lasciando l'edificio e il suo contenuto al sindaco e al consiglio municipale di Baltimora "a beneficio del pubblico".
)l ''[[Walters Art Museum]]'' ha aperto le porte come ente pubblico per la prima volta il 3 novembre 1934.
 
Egli ha donò alla città di Baltimora anche quattro [[bagni pubblici]], uno dei quali, il ''[[Walters Bath No. 2]]'', nel 1979 è stato inserito nel ''[[National Register of Historic Places]]''.<ref name="nris">{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://nrhp.focus.nps.gov/natregadvancedsearch.do?searchtype=natregadvanced
|titolo= National Register Information System
|accesso=
|formato=
|lingua= en
|editore= [[National Park Service]]
|opera= [[National Register of Historic Places]]
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=
|citazione= }}</ref><ref>{{cita web
|url=http://mht.maryland.gov/nr/NRDetail.aspx?HDID=536&COUNTY=Baltimore%20City&FROM=NRCountyList.aspx?COUNTY=Baltimore%20City
|titolo=Walters Bath No. 2
|data=2008-11-21
|opera=
|lingua= en
|editore=Maryland Historical Trust}}</ref>
 
==Collection highlights==
 
Henry Walters voleva un museo che potesse svolgere un ruolo educativo all'interno della comunità,
ma inizialmente fece solo in modeste aggiunte alla collezione del padre.
 
Nel 1897, l'acquisto di un [[Corano]] de [[XV secolo]], dapprima ritenuto persiano ma ora considerato indiano, potrebbe aver avviato la raccolta di manoscritti.
 
Nel 1900 Henry acquistò la [[Madonna dei Candelabri]]<ref>[http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=10681 Madonna of the Candelabra]</ref> di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], che era passata per le collezioni delle famiglie [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]];
lo [[United States Postal Service|USPS]] riprodusse questo dipinto sul francobollo del Natale 2011.
 
Nel 1902 Henry effettuò un'acquisizione su una scala senza precedenti nella storia del collezionismo americano: comprò il contenuto del [[Palazzo Accoramboni]] a Roma.
La collezione abbondava in opere di rilevanza, molte di maestri diversi da quelli ai quali erano state attribuite, altre di artisti non di moda in quel momento:
in quest'ultima categoria ricade il [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=6457 San Francesco riceve le stimmate] dipinto da [[El Greco]].
 
Tra i tesori archeologici della collezione ci sono sette magnifici sarcofagi provenienti da una camera sepolcrale associata con la famiglia [[Calpurnii]] Pisoni.
Henry acquistò la collezione per la somma di cinque milioni di [[Franco francese|franchi francesi]] o 1.000.000 di [[Dollaro statunitense|dollari]].
 
Egli ampliò le collezioni del [[XIX secolo]] con opere come [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=22867 Il fidanzamento di Raffaello] di [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]], acquistato nel 1903.
Anche se non trovava di suo gradimento l'[[Impressionismo]] francese, nel 1903 decise di acquistarne due esempi da Mary Cassatt, incluso la [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=10078 Donna che legge] di [[Claude Monet|Monet]].
 
Henry Walters continuò ad aumentare le sue collezioni, acquistando sia a New York che all'estero.
He collected Egyptian, ancient Near Eastern, and Islamic art, as well as a number of key classical and western medieval objects, including a pair of limestone heads of Old Testament rulers that had come from the abbey church of Saint-Denis.
 
Beginning in 1903, Henry Walters served on the executive committee of the [[Metropolitan Museum of Art]].
In 1913 he became second vice president, a position he retained for the rest of his life.
His experiences on a number of museum committees may have resulted in a change of direction in his collecting after World War I, at which point Walters was less concerned with acquiring works representative of various fields and more committed to objects of major historical and artistic significance.
 
==Note==
<references/>
 
<!--
[[Category:1848 births]]
[[Category:1931 deaths]]
[[Category:American philanthropists]]
[[Category:American railroad executives]]
[[Category:People from Baltimore, Maryland]]
[[Category:American art collectors]]
-->
 
[[de:Henry Walters]]
[[en:Henry Walters]]
 
=[[August Holmström]]=
{{Bio
|Titolo =
|Nome = August Wilhelm
|Cognome = Holmström
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Helsinki
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1829
|NoteNascita =
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1903
|NoteMorte =
|PreAttività = mastro
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = orafo
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = finlandese
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit =
|Punto =
|Immagine = August Holmström - Goldschmied.jpg
|Didascalia =
|Didascalia2 =
|DimImmagine =
}}
 
Apprendista del gioielliere Herold<!--?? a [[San Pietroburgo]] ??-->, nel 1857 divenne capomastro con un proprio laboratorio e quello stesso anno fu nominato da [[Gustav Fabergé]] (il padre di [[Peter Carl Fabergé|Karl]]), capo gioielliere della [[Fabergè]], incarico che ricoprì fino alla morte.
 
La sua bottega produsse una vasta gamma di oggetti preziosi, dai gioielli esclusivi alle
uova di Pasqua in miniatura;
tra questi, i più famosi sono forse le repliche in miniatura delle [[regalie]] [[Impero russo|imperiali russe]], che furono esposte alla ''[[Expo 1900|Exposition Universelle]]'' di [[Parigi]] nel 1900 e che ora sono custodite nel [[Ermitage|Museo statale Ermitage]], [[San Pietroburgo]].
 
Viene ricordato come il creatore dell'[[Uovo rete di diamanti]] del 1892.
 
I discendenti di Holmström continuarono il suo lavoro.
Dopo la sua morte il figlio [[Albert Holmström]] continuò l'attività utilizzando lo stesso marchio ''AH''.
Sua figlia Fanny Florentina (1869 - 1903) lavorò con Fabergé e sposò il mastro orafo finlandese [[Knut Oskar Pihl]] ​​(1860 - 1897).
La loro figlia [[Alma Theresia Pihl]] ​​(1888 - 1976) iniziò dal 1911 come disegnatrice di gioielli al fianco di suo zio Albert Holmström con Fabergé.
 
==Bibliografia==
 
*{{Cita libro
|nome = Géza
|cognome = von Habsburg-Lothringen
|wkautore =
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori = A. von Solodkoff; Hélène Tarnowska
|curatore =
|altri = traduzione in inglese di J. A. Underwood
|titolo = Fabergé, court jeweler to the Tsars
|editore = Hirmer
|città =
|anno = 1986
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=xf8JMgAACAAJ&dq=inauthor:%22A.+von+Solodkoff%22&hl=it&sa=X&ei=NMR0T83xHM2M4gSPptyODg&ved=0CFcQ6AEwBg
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN =
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione =
}}
 
*{{Cita libro
|nome = Geoffrey
|cognome = Watts
|wkautore =
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori =
|curatore = George Perrott
|altri =
|titolo = Russian Silversmiths' Hallmarks: 1700 to 1917
|editore = Parkwest Pubns
|città =
|anno = 2006
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = inglese
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.it/books?id=vCIgAAAACAAJ&dq=Russian+Silversmiths'+Hallmarks&hl=it&sa=X&ei=X8Z0T6bwAqii4gTs3ZSIDg&ved=0CDIQ6AEwAA
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 0953063771, 9780953063772
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione =
}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori= |autore =
|url = http://andrejkoymasky.com/liv/fab/fab05.html
|titolo = August Holmström (1829-1903)
|accesso= 30/03/2012
|formato=
|lingua=en
|editore= Mat & Andrej Koymasky
|opera=Fabergé Imperial Easter Eggs
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data= 10 agosto 2005
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Koymasky
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url = http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/English/masters.html#holmstrom
|titolo= August Holmstrom (1829-1903)
|accesso=28/07/2011
|formato=
|lingua=en
|editore= State Museums of the Moscow Kremlin
|opera=[http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/faberge_e.html WWW Faberge Tour]
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Moscow Kremlin
}}
 
{{Portale|Russia}}
<!-- [[Category:People from Helsinki]]
[[Category:Finnish goldsmiths]]
[[Category:Finnish silversmiths]]
[[Category:Fabergé workmasters]] -->
 
[[de:August Holmström]]
[[en:August Wilhelm Holmström]]
[[fi:August Holmström]]
[[uk:Хольмстрем Август Вільгельм]]
 
=[[Alma Theresia Pihl]]=
{{Bio
|Titolo =
|Nome = Alma Theresia
|Cognome = Pihl
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = F
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1888
|NoteNascita =
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|NoteMorte =
|PreAttività =
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività =
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = russa
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit = [[designer|disegnatrice]] di [[gioielleria|gioielli]]
|Punto =
|Immagine =
|Didascalia =
|Didascalia2 =
|DimImmagine =
}}
 
figlia di [[Oskar Woldemar Pihl]], the only female and one of the best known designer/workmaster who [[worked for Fabergé]].
As a self trained designer she started to work for [[Fabergé]] in 1909.
She designed the famous [[Uovo dell'inverno]] in 1913 and [[Uovo mosaico]] in 1914, and also many pieces of fine jewelry of which the most famous is a collection of snowflake jewelry.
 
[http://andrejkoymasky.com/liv/fab/o06/fab06o.html]
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* H.C. Bainbridge, ''Peter Carl Fabergé: Goldsmith and Jeweller to the Russian Imperial Court'' (1966)
* Gerard Hill, G.G. Smorodinova and B.L. Ulyanova, ''Fabergé and the Russian master Goldsmiths'' (2008)
 
*{{Cita libro
|nome = Irina
|cognome = Rodimčeva
|wkautore =
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori =
|curatore = Christopher Forbes
|altri =
|titolo = Fabergé: die kaiserlichen Prunkeier
|editore = Prestel
|città =
|anno = 2003
|mese =
|giorno =
|data = <!-- alternativo a anno, mese, giorno -->
|ed =
|edizione = <!-- alternativo a ed -->
|lingua = tedesco
|annooriginale =
|meseoriginale =
|giornooriginale =
|dataoriginale = <!-- alternativo a annooriginale ecc. -->
|url = http://books.google.com/books?id=4Ro9PQAACAAJ&dq=Faberg%C3%A9:+die+kaiserlichen+Prunkeier&hl=en&ei=8QcsTvvJKZDOswaY-ImEDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA
|formato =
|annodiaccesso =
|accesso = <!-- sinonimo di annodiaccesso -->
|mesediaccesso =
|giornodiaccesso =
|datadiaccesso = <!-- alternativo a annodiaccesso ecc. -->
|pagine =
|volume =
|capitolo =
|url_capitolo =
|ISBN = ISBN 3791330195, 9783791330198
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid =
|citazione =
}}
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://www.mieks.com/faberge-en/Other-Eggs/Nobel-Ice-Egg.htm
|titolo= 1914 Nobel Ice Egg
|accesso=17/08/2011
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=Mieks Fabergé Eggs
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data= 5 novembre 2010
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Mieks
}}
 
{{Portale|Russia|Storia}}
 
<!-- [[Category:1860 births]]
[[Category:1903 deaths]]
[[Category:People from Petrozavodsk]]
[[Category:Fabergé workmasters]]
[[Category:Russian silversmiths]] -->
 
[[en:Alma Pihl]]
 
=[[A la Vieille Russie]]=
 
{{Infobox Azienda
| nome = A la Vieille Russie
| logo =
|logo_dimensione =
|foto = ALVR NYCExterior.jpg
|didascalia = A La Vieille Russie, (2009).
| tipo =
| data_fondazione = 1861
| luogo_fondazione = [[Kiev]]
| fondatori =
| sede = 781 Fifth Avenue, New York, NY 10022
| nazione = USA
| area_served =
| persone_chiave =
| industria = [[gioielleria]] e [[oreficeria]]
| prodotti =
| sito = http://www.alavieillerussie.com/
}}
'''A la Vieille Russie''' è una galleria di [[antiquariato]] a [[New York]], specializzata in gioielli antichi e opere d'arte [[russe]], in particolare di opere di [[Fabergé]].
 
== Storia ==
<!-- [[File:ALVR 1934 good.jpg|thumb|left|Alexander Schaffer nel suo primo negozio, nel Rockefeller Center (circa 1934).]] -->
 
''A La Vieille Russie'' è un'azienda a conduzione familiare sin dalla sua fondazione a Kiev nel 1851,
a seguito dei tumulti della [[Rivoluzione russa]], nel 1920 Jacques Zolotnitsky, il nipote del fondatore, con il nipote Léon Grinberg, trasferì l'attività a Parigi.
 
Con l'inizio della [[seconda guerra mondiale]], la galleria fu trasferita a New York da Alexander Schaffer in America.
 
<!-- [[Categoria:Antiquari britannici]]
[[Categoria:Gioiellieri]] -->
 
[[en:A La Vieille Russie]]
[[ru:A La Vieille Russie]]
 
=Antenati=
{| class="wikitable"
|+'''Tre generazioni di antenati di Francesco I'''
|-
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Francesco I delle Due Sicilie'''
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo III di Spagna]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo V di Spagna]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta Farnese]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Amalia di Sassonia]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Augusto III di Polonia]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria Giuseppa d'Austria]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Francesco I del Sacro Romano Impero]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Leopoldo di Lorena]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Élisabeth Charlotte d'Orléans]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Maria Teresa d'Asburgo]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Carlo VI del Sacro Romano Impero]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna'''<br />[[Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel]]
|}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799|etichetta=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.repubblicanapoletana.it/acton.htm Biografia di Acton]
* [http://www.napoliontheroad.it/celentanoferdinando.htm Ferdinando I]
 
=[[Uovo con galletto]]=
 
{{Uovo Fabergé
| nome = Uovo con galletto
| immagine = Uovo con galletto.jpg
| larghezza_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| didascalia =
| anno_del_dono = 1900
| fatto_per = [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]]
<!-- Proprietario -->
| proprietario = Svyaz' Vremyon Fund - Collezione [[Viktor Vekselberg]]
| anno_acquisizione = 2004
<!-- Fabbricazione -->
| capomastro = [[Michael Perkhin]]
| miniaturista =
| marchi = sul lato della base: iniziali del mastro orafo e Fabergé in cirillico, punzone del saggiatore Yakov Lyapunov (1899-1903), 56 standard per 14 carati.
| tecniche =
<!-- (°) Caratteristiche -->
| materiali = oro, diamanti, perle, rubini.
| altezza = 20,6<!-- "cm." -->
| larghezza = <!-- per le uova orizzontali "cm." -->
| diametro = <!-- "cm." -->
<!-- (*) Sorpresa -->
| seconda_immagine = Uovo con galletto - dall'alto.jpg
| larghezza_s_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| sorpresa = Non conosciamo i dettagli di quest'uovo, quindi non è certo se il ciondolo ne sia stato la sorpresa o qualche altra caratteristica<!-- (*) didascalia immagine sorpresa "."-->
| didascalia_s_immagine = <!-- (°) no gruppo sorpresa "."-->
| materiali_sorpresa = oro e piume naturali<!-- (*) -->
| miniaturista_sorpresa = <!-- (*) -->
| note =
}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''Uovo con galletto''' (o '''Uovo orologio con galletto''', per molto tempo chiamato '''Uovo orologio con cucù''') è una delle [[Uovo Fabergé|uova imperiali]] [[Fabergé]], un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che l'ultimo [[Zar]] di [[Impero russo|Russia]], [[Nicola II di Russia|Nicola II]] donò a sua madre, l'[[Imperatrice vedova]] [[Dagmar di Danimarca|Marija]].<ref name=Mieks>{{cita sito|Mieks|}}</ref>
 
Fu fabbricato a [[San Pietroburgo]] nel 1900 sotto la supervisione di [[Michael Perkhin]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]],<ref name=Mieks/> della [[Fabergè]] che, vari mesi dopo averlo consegnato, emise la seguente fattura:
{{quote|Uovo di Pasqua in smalto viola, con gallo e orologio con un diamante a losanga, 188 diamanti taglio rosetta, 2 rubini. San Pietroburgo, 13 gennaio 1901 - 6500 [[Rublo russo|rubli]].<ref name=Treasures>{{cita sito|Treasures|}}</ref>}}
 
L'uovo con il Cucù o Galletto è un'interpretazione di Fabergé di orologi con uccelli-carillon del [[XVIII|XVIII secolo]] e [[XIX secolo]], tecnicamente legato agli analoghi carillon prodotti a [[Ginevra]] all'inizio del [[XIX secolo]].
 
==Proprietari==
 
Il 5 aprile 1886 il laboratorio della Fabergé inviò l'uovo allo Zar Alessandro III che lo donò alla Zarina il 13 aprile dello stesso anno.
 
L'uovo fu custodito nel [[Palazzo Aničkov]] fino alla [[Rivoluzione russa|rivoluzione del 1917]].
 
Dopo la caduta della dinastia [[Romanov]] nel 1917 l'uovo fu confiscato dal [[Governo Provvisorio Russo]] e dal [[Palazzo Aničkov]], portato al [[Palazzo dell'Armeria]]; nel 1922 fu trasferito, insieme ad altri preziosi, al ''[[Sovnarkom]]''; attorno al 1927 fu una delle nove uova vendute dall<nowiki>'</nowiki>''[[Antikvariat]]'' ad [[Emanuel Snowman]] della gioielleria [[Wartski]].<ref name=Treasures/>
 
Nel 1949 il Cuculo fu venduto alla signora Isabella S. Lowe la quale, quattro anni dopo, lo rivendette a Wartski che, nel 1970, si liberò definitivamente dell'opera di Fabergé vendendola all'americano Robert H. Smith di [[Washington, D.C.]].
Il 20 Novembre del 1973 l'uovo è stato venduto all'asta per suo conto da [[Christie's]] di [[Ginevra]], a Bernhard C. Solomon di [[Los Angeles]] per 227.700 $.
A seguito del suo divorzio Solomon l'uovo fu messo all'asta da [[Sotheby's]] di [[New York]] nel giugno 1985 ed aggiudicato per 1,760,000 $ a [[Malcolm Forbes]].<ref name=Treasures/>
 
Il 4 febbraio 2004, la casa d'aste [[Sotheby's]] ha annunciato che, senza passare per una pubblica asta, erano stati venduti a [[Viktor Vekselberg]] più di 180 opere d'arte Fabergé, la ''Forbes Magazine Collection'', incluse nove delle rare uova imperiali, che dopo circa ottanta anni sono così tornate nel loro paese d'origine, al prezzo di quasi 100 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]].<ref>{{cita sito|Romanov|}}</ref>
 
==Descrizione==
 
oro multicolore, diamanti, rubini e perle, smalto viola e verde trasparente , lilla opaco, bianco e bianco-ostrica opalescente.
 
Il guscio smaltato in viola traslucido su fondo ''[[guilloché]]'', sorretto da tre snelli pilastri smaltati in bianco-ostrica traslucido, il quadrante smaltato in bianco traslucido con piccole foglie verdi stilizzate, i numeri arabi decorati con diamanti, sono posti al centro di aree circolari smaltate in bianco-ostrica traslucido su fondo a raggiera, il bordo del quadrante è incorniciato con una fila di perle, sopra il quadrante un arco di fogliame decorato con diamanti e perle,
al di sotto del quadrante una fascia traforata, decorata con diamanti, alla quale sono appese nappe e festoni di frutta,
sulla base a forma circolare sono applicate volute e fogliame d'oro, la parte superiore della base è smaltata in bianco opaco mentre i lati convessi della base sono smaltati in lilla traslucido.
 
Una fotografia d'archivio mostra una perla goccia che, originariamente era appesa ad un anello sotto il quadrante.
 
L'uovo è presenta un interessante accostamento di stili, sulla parte anteriore una combinazione di foglie d'acanto, volute e fasce lavorate, foglie di alloro e festoni di frutta di origine incerta;
i pilastri angolati hanno applicazioni in stile ''[[Regency (stile)|Régence]]''.
L'elaborato arabesco della grata traforata del coperchio e quello sulla parte posteriore del guscio, sono come quelli che spesso si trovano nelle incisioni dei primi del [[XVII secolo]] e sugli argenti di [[Augsburg]] di questo periodo.
 
=== Sorpresa ===
 
Premendo un pulsante sulla parte posteriore dell'uovo si apre una griglia circolare d'oro traforato e l'uccello esce cantando su una piattaforma d'oro, muovendo le sue ali ed il becco, alla fine del canto esso ridiscende dentro l'uovo e la griglia si chiude, sulla parte superiore della griglia la data 1900 è inscritta sotto un diamante.
 
==Contesto storico==
Her Mayesty's Regiments of
* the Eleventh Eastern Siberian Sharpshooters
* the Eleventh Ulan Chuguevskis
* the Second Pskov Dragoons
*the Naval Guards
*the Kirasirki Life Guards
*the Cavalry Guards
 
==Uovo della perla==
 
L''''Uovo della perla''' è spesso incluso nelle descrizioni dell'Uovo nécessaire a causa della confusione nei documenti d'archivio incompleti.
 
L'Uovo della perla è stato consegnato ad Alessandro III il 16 marzo 1889 ma non vi è alcuna indicazione che fosse un regalo di Pasqua per sua moglie.
É possibile che, a causa di qualche problema con l'Uovo della perla, fu fabbricato l'Uovo nécessaire come dono pasquale per il 1889;
questa ipotesi è confermata dal fatto che queste due uova costarono molto meno di quelle fatte prima e dopo il 1889.<ref name = Lo26>{{Cita|Lowes|pg. 26|Lowes}}</ref>
 
Per qualche tempo si è creduto che l'[[Uovo della resurrezione]] fosse l'Uovo della perla a causa delle conclusioni tratte da Marina Lopato nell'articolo su ''Apollo'' del gennaio 1984.<ref name=Lo26/>
Tuttavia, un esame più attento dimostra che le due uova non possono essere lo stesso in quanto l'Uovo della resurrezione non si apre, e non c'è posto per l'anello con perla descritto nella fattura Fabergé.
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
*{{cita libro
| nome = Toby
| cognome = Faber
| autore=
| anno=2008
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
| opera=
| città = New York
|lingua = inglese
| editore= Random House
| url=http://books.google.it/books?id=BBTAylxcrAwC&dq=Faberge+Eggs:+The+Extraordinary+Story+of+the+Masterpieces+That+Outlived+an+Empire&hl=it&ei=SQc3TqjSM4et8gOY8cWhDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA
| accesso=
|ISBN = ISBN 140006550X, 9781400065509
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Faber
}}
 
*{{cita libro
| nome = Christopher
| cognome = Forbes
|coautori = Johann Georg Prinz von Hohenzollern
| autore=
| anno=1990
| titolo= Fabergé, the imperial eggs
| opera=
|lingua = inglese
| editore= Prestel
| url=http://books.google.it/books?id=YxJbNQAACAAJ&dq=FABERGE;+The+Imperial+Eggs&hl=it&ei=pQQ3Tv78EMut8QPsrMGgDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCoQ6AEwAA
| accesso=
|ISBN = AISN B000YA9GOM
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Forbes
}}
 
*{{cita libro
| nome = Will
| cognome = Lowes
|coautori = Christel Ludewig McCanless
| autore=
| anno=2001
| titolo= Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia
| opera=
|lingua = inglese
| editore= Scarecrow Press
| url=http://books.google.it/books?id=uvh3MQNvT00C&dq=Faberg%C3%A9+Eggs:+A+Retrospective+Encyclopedia&hl=it&ei=PQE3Tq3-Aous8QPt4NmhDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCoQ6AEwAA
| accesso=
|ISBN = ISBN 0810839466, 9780810839465
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Lowes
}}
 
*{{cita libro
| nome = Abraham Kenneth
| cognome = Snowman
| autore=
| anno=1988
| titolo= Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia
| opera=
|lingua = inglese
| editore= Gramercy
| url=http://books.google.com/books?id=ZlwRAQAAMAAJ&dq=editions:ISBN0517405024
| accesso=
|ISBN = ISBN 0517405024
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Snowman
}}
 
==Voci correlate==
 
*[[Uovo Fabergé]]
 
*[[Decorazione delle uova]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://www.mondofaberge.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Itemid=2
|titolo= 24. IL CUCULO
|accesso= 31/03/2012
|formato=
|lingua=
|editore=Mondo Fabergè
|opera=La collezione
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Mondo Fabergè
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=
|url= http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_chap8_cockerel.html
|titolo= 1900 The Cockerel Egg
|accesso= 31 marzo 2012
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=[http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_home.html Fabergé Treasures of Imperial Russia]
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=|anno=|mese=
|urlarchivio=|dataarchivio=
|id=Treasures
}}
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori= |autore=
|url= http://www.mieks.com/faberge-en/1900-Cuckoo-Clock-Egg.htm
|titolo= 1900 Cockerel Egg
|accesso= 31/03/2012
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera= Mieks Fabergé Eggs
|volume= |pagine= |pagina=
|data= 24 agosto 2010
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Mieks
}}
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori= |autore =
|url = http://andrejkoymasky.com/liv/fab/22/fab22.html
|titolo = Imperial Cuckoo Egg
|accesso= 31/03/2012
|formato=
|lingua=en
|editore= Mat & Andrej Koymasky
|opera=Fabergé Imperial Easter Eggs - Index
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data= 13 luglio 2005
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Koymasky
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Pavel
|cognome = Romanov
|coautori =
|url = http://www.energytribune.com/articles.cfm?aid=681
|titolo = Buying Putin's Indulgences
|pubblicazione = Energy Tribune
|editore =
|giorno = 12
|mese = novembre
|anno = 2007
|data =
|pagina =
|pagine =
|accesso = 31/01/2012
|formato =
|cid = Romanov
}}
 
===Collegamenti esterni===
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url =http://www.alexanderpalace.org/palace/lillies.html
|titolo= Lilies of the Valley Egg
|accesso= 19/02/20121
|formato=
|lingua=en
|editore= Alexander Palace Time Machine
|opera= ZOOM Fabergé Imperial Eggs
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Alexander Palace
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url=http://www.vmfa.museum/Collections/Faberg%C3%A9/Imperial_Egg_47_20_32.aspx
|titolo= Imperial Rock Crystal Easter Egg
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=Virginia Museum of Fine Arts
|opera=Collections - Fabergé
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=VMoFA
}}
 
 
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url = http://fly.hiwaay.net/~christel/discoveries/necessaire-egg.htm
|titolo= The Missing Néccessaire Egg
|accesso=02 gennaio 2012
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=Fabergé Research Site
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Fabergé Research Site
}}
 
*{{cita web
|cognome= Paredes
|nome= Liana
|wkautore=
|coautori=Anne e Arend Odom
|autore=
|url=http://trio.hillwoodmuseum.org/detail.php?t=objects&type=all&f=&s=egg&record=113
|titolo= Twelve Monogram Egg
|accesso= 27/12/2011
|formato=
|lingua = en
|editore = Hillwood Estate, Museum & Gardens
|opera = A Taste for Splendor: Russian Imperial and European Treasures from the Hillwood Museum
|volume = |pagine= |pagina=
|data=|anno = 1998|mese=
|urlarchivio=|dataarchivio=
|id= Hillwood
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/English/f_egg08.html
|titolo= The Alexander III Equestrian Egg, 1910
|accesso= 02/09/2011
|formato=
|lingua=en
|editore= State Museums of the Moscow Kremlin
|opera=[http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/faberge_e.html WWW Faberge Tour]
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=|anno=|mese=
|urlarchivio=|dataarchivio=
|id=Moscow Kremlin
}}
 
*+<!-- http://caffetteriadellemore.forumcommunity.net/?t=38901036 -->
*+<!-- http://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=37989850 -->
*[http://www.internetstones.com/russian-table-portrait-diamond-famous-jewelry.html]
 
*{{cita web
|titolo=Fabergé Eggs: Fragile Remembrances
|editore=[[Public Broadcasting Service|PBS]].org
|url=http://www.pbs.org/treasuresoftheworld/faberge/flevel_1/f5_fragile_remember.html
|lingua=en
|accesso=16/09/2011
|id=PBS
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=4432
|titolo= Gatchina Palace Egg
|accesso= 29/08/2011
|formato=
|lingua=en
|editore= The Walters Art Museum
|opera=
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Walters Art Museum
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url=http://www.pbs.org/treasuresoftheworld/faberge/flevel_2/flevel2_after_whereabouts.html|pbs.org/treasuresoftheworld
|titolo= Current Whereabouts of the Fifty Imperial Faberge Eggs
|accesso=
|formato=
|lingua=en
|editore=PBS
|opera=Faberge Eggs
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=14/12/2009
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url=http://www.yachtstandart.com/standart-mainframe.htm
|titolo= The Standart Egg (1909)
|accesso=23/07/2011
|formato=
|lingua=en
|editore=
|opera=The Russian Imperial Yacht Standart
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id=Standart
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Alan
|cognome = Farnham
|coautori =
|url = http://www.forbes.com/forbes/2004/0412/233.html
|titolo = Egg Hunting, Pro Division
|pubblicazione = [[Forbes]]
|editore =
|giorno = 04
|mese = 12
|anno = 2004
|data =
|pagina =
|pagine =
|accesso =
|formato =
|cid = Farnham
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Roy
|cognome = Proctor
|coautori =
|url = http://www2.staffordcountysun.com/lifestyles/2011/jul/06/fabulous-faberge-ar-1155434/
|titolo = Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts
|pubblicazione = Stafford County Sun
|editore =
|giorno = 06
|mese = luglio
|anno = 2011
|data =
|pagina =
|pagine =
|accesso =
|formato =
|cid = Proctor
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Monica Clare
|cognome = McLaughlin
|coautori =
|url = http://www.jckonline.com/article/293038-Faberge_Travels_to_Tennessee.php
|titolo = Fabergé Travels to Tennessee
|pubblicazione = [[JCK]] Magazine
|editore = Reed Exhibitions
|giorno = &nbsp;
|mese = aprile
|anno = 2007
|data =
|pagina =
|pagine =
|accesso = 17/08/2011
|formato =
|cid = McLaughlin
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|wkautore=
|coautori=
|autore=
|url= http://www.cheekwood.org/Art/Faberge.aspx
|titolo= The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé
|accesso= 15/08/2011
|formato=
|lingua=en
|editore= Cheekwood's Museum of Art
|opera=
|volume=
|pagine=
|pagina=
|data=
|anno=
|mese=
|urlarchivio=
|dataarchivio=
|id= Cheekwood
}}
 
*{{cita web
|cognome = |nome = |wkautore = |coautori = |autore =
|url = http://www.clevelandart.org/collections/collection%20online.aspx?type=refresh&csearch=department:Decorative%20Art%20and%20Design&pid={91ADCD8F-992A-45A5-8599-70835467DF5E}&coid=5882164
|titolo = Imperial Red Cross Easter Egg
|accesso = 12/02/2012
|formato =
|lingua = en
|editore = [[Cleveland Museum of Art]]
|opera = Fabergé Imperial Easter Eggs
|volume = |pagine = |pagina =
|data = |anno = |mese =
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|id =
}}
 
*[http://www.vmfa.museum/collections/47_20_33.html Virginia Museum of the Fine Arts description]
*[http://fly.hiwaay.net/~christel/index.html Fabergé Research Site]
 
 
*{{cita libro
| nome = David
| cognome = Park Curry
| autore=
| anno=1995
| titolo= Faberge
| opera=
|lingua = inglese
| editore= Virginia Museum of Fine Arts
| url=http://books.google.it/books?id=rKsYAAAAYAAJ&dq=editions:rKsYAAAAYAAJ
| accesso=
|ISBN =
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Curry
}}
 
==Altri progetti==
{{commonscat|Red Cross with Imperial Portraits (Fabergé egg)}}
 
<!-- {{Coord|55.749543|N|37.613406|E|display=title|type:landmark}} Cremlino-->
<!-- {{coord|37.55698|N|77.47396|W|source:placeopedia|display=title}} -->
<!--{{coord|39|17|48|N|76|36|58|W|type:city_region:US-MD|display=title}} Baltimora -->
<!-- {{coord|41|30|32|N|81|36|42|W|display=title|region:US-OH_type:landmark_source:dewiki}}
Cleveland-->
{{Uova Fabergé}}
 
{{Portale|Arte|Russia}}
 
<!-- [[Categoria:Uova Fabergé|gallina e pendente di zaffiro]]
[[Categoria:Opere d'arte perdute]]-->
 
[[uk:Півник (яйце Фаберже)]]
 
=[[Uovo Fabergé]] prova 3=
 
{|border="1" cellpadding="5" cellspacing="0"
!
! colspan="3" | Uova donate da [[Nicola II di Russia|Nicola II]] a sua moglie [[Alessandra d'Assia]]
! colspan="3" | Uova donate da [[Nicola II di Russia|Nicola II]] a sua madre [[Dagmar di Danimarca]]
!
|-
! 1895
| 13
| Uovo con rosa
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
| 14
| Uovo dei 12 monogrammi
| Hillwood Museum, [[Washington, DC]]
| rowspan="11" |[[File:Fabergé Ee mat Lilien.jpg|thumb|120px|Uovo dei gigli ([[1899]]).]]
|-
! 1896
| 15
| Uovo con miniature
| Museo delle belle arti della Virginia, [[Richmond (Virginia)|Richmond]]
| 16
| Uovo con ritratti di Alessandro III
| disperso
|-
! 1897
| 17
| Uovo dell'incoronazione
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
| 18
| Uovo malva
| disperso
|-
! 1898
| 19
| Uovo floreale
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
| 20
| Uovo del pellicano
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
|-
! 1899
| 21
| [[Uovo dei gigli]]
| Museo dell'[[Armeria del Cremlino]], Mosca
| 22
| Uovo delle viole
| Collezione privata, [[New Orleans]]
 
|-
! 1900
| 23
| Uovo della Transiberiana
| Museo dell'Armeria del Cremlino, [[Mosca]]
| 24
| Uovo con galletto
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|-
! 1901
| 25
| Uovo con cesto di fiori
| [[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
| 26
| Uovo del palazzo di Gatchina
| [[Walters Art Gallery]], Baltimora
|-
! 1902
| 27
| Uovo di trifoglio
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 28
| Uovo di nefrite
| disperso
|-
! 1903
| 29
| Uovo di Pietro I il Grande
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
| 30
| [[Uovo reale danese]]
| disperso
|-
! 1906
| 31
| [[Uovo del Cremlino]]<ref>In realtà l'Uovo del Cremlino sarebbe dovuto essere regalato alla zarina nel 1904, ma la consegna fu posticipata a causa della [[Guerra russo-giapponese]] del 1904-1905 prima, e dall'omicidio del Granduca Sergio, zio di Nicola, nonché marito della sorella di Alessandra [[Elizaveta Fëdorovna|Elisabetta]], avvenuto proprio all'interno della [[Cremlino di Mosca|cittadella moscovita]], nel 1905.</ref>
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 32
| Uovo con cigno
| Fondazione E. & M. Sandoz, [[Losanna]]
|-
! 1907
| 33
| Uovo delle rose
| Walters Art Gallery, Baltimora
| 34
| Uovo dei trofei d'amore
| appartenente a Robert M. Lee, USA
|-
! 1908
| 35
| Uovo del palazzo di Alessandro
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 36
| Uovo con pavone
| Fondazione E. & M. Sandoz, Losanna
| rowspan="10" |[[File:Equestrian Egg.jpg|Uovo di Alessandro III a cavallo (1910).|thumb|150px]]
|-
! 1909
| 37
| Uovo dello yacht "Standart"
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 38
| [[Uovo in memoria di Alessandro III]]
| disperso
|-
! 1910
| 39
| Uovo delle colonne
| [[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
| 40
| Uovo di Alessandro III a cavallo
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
|-
! 1911
| 41
| Uovo del quindicesimo anniversario di regno
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
| 42
| Uovo con albero
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|-
! 1912
| 43
| Uovo dello zarevic Alessio
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
| 44
| Uovo napoleonico
| Museo d'arte di [[New Orleans]]
|-
! 1913
| 45
| Uovo del 300º anniversario della dinastia Romanov
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 46
| Uovo invernale
| Collezione privata, [[Qatar]]
|-
! 1914
| 47
| Uovo mosaico
|[[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
| 48
| Uovo di Caterina II la Grande
| Hillwood Museum, Washington, DC
|-
! 1915
| 49
| Uovo della Croce Rossa
|[[Cleveland Museum of Art]], Cleveland
| 50
| Uovo con ritratti della Croce Rossa
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
|-
! 1916
| 51
| Uovo d'acciaio
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 52
| Uovo dell'Ordine di San Giorgio
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|-
! 1917
| xx
| Uovo della costellazione<ref name=ultimo>Quest'ultimo uovo non furono mai consegnato a causa della [[Rivoluzione di Febbraio]] e della caduta della monarchia zarista.</ref>
| Museo Mineralogico Fersman, Mosca
| xx
| Uovo di legno di betulla della Carelia<ref name=ultimo/>
| Museo nazionale russo, Mosca
|}
 
==Note==
<references/>
 
=[[Uovo Fabergé]] prova 7=
 
[[File:Memory of Azov Egg.jpg|Uovo della motonave "Memoria di Azov" ([[1891]])|thumb|150px]]
 
{|border="1" cellpadding="5" cellspacing="0"
!
! colspan="2" | Uova donate da [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]] a sua moglie [[Dagmar di Danimarca]]
|-
! 1885
| Uovo con gallina
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
|-
! 1886
| Uovo con gallina e pendente di zaffiro
| disperso
|-
! 1887
| Uovo orologio del serpente blu
| appartenente ad [[Alberto II di Monaco]]
|-
! 1888
| Uovo sul cocchio con cherubino
| disperso
|-
! 1889
| Uovo di perla
| disperso
|-
! 1890
| Uovo dei palazzi danesi
| Museo d'arte di [[New Orleans]]
|-
! 1891
| Uovo della motonave "Memoria di Azov"
| Museo dell'Armeria del Cremlino, [[Mosca]]
|-
! 1892
| Uovo con graticcio di diamanti
| Collezione privata, Londra
|-
! 1893
| Uovo del Caucaso
| Museo d'arte di New Orleans
|-
! 1894
| Uovo della rinascita
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|}
 
= Qualità della vita =
 
[[Progetto:Geografia/Antropica/Comuni/Descrizione]]
 
<center>
{| {{Prettytable|}}
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della Vita ([[Sole 24 Ore]])
! Qualità della Vita ([[Italia Oggi]])
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
| [[2004]]
| 60° <small>(- 13)</small>
| 75° <small>(- XX)</small>
| 78° <small>(- XX)</small>
|-
| [[2005]]
| 76° <small>(- 16)</small>
| 89° <small>(- 14)</small>
| 57° <small>(+ 21)</small>
|-
| [[2006]]
| 62° <small>(+ 14)</small>
| 74° <small>(+ 15)</small>
| 93° <small>(- 36)</small>
|}
</center>
 
==Bandierina==
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|border|25px|Regno d'Italia]]
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|25px|Regno d'Italia]]
 
=[[Cavuccio]]=
{{Frazione
|nomeFrazione = Cavuccio
|immagine= <!-- Esempio.jpg -->
|didascalia =
|siglaRegione = ABR
|siglaProvincia = TE
|latitudineGradi =42
|latitudineMinuti = 38
|latitudineSecondi =34
|longitudineGradi = 13
|longitudineMinuti = 39
|longitudineSecondi =17
|mappaX =
|mappaY =
|nomeDelComune = Teramo
|altitudine = <!-- quota in m s.l.m. -->
|abitanti =
|anno = <!-- del dato sul numero degli abitanti -->
|cap = 64100
|prefisso = 0861<!-- telefonico -->
|nomeAbitanti =
|patrono =
|valFestivo =
|linkSito =
}}
 
'''Cavuccio''' è una frazione del Comune di Teramo, è sita in posizione panoramica, su un colle a circa 7 km. dal capoluogo.
 
La maggior parte degli abitanti risede nelle contrade ''Malle'', ''Taverna'', ''Collepiano'' e ''Piano Piccolo''.
 
Nella zona si sono trovati resti di un acquedotto romano.
 
=Tabella clima=
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2289 GR/G
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
 
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center|font-size=80%}}
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! anno 2007
! Gen
! Feb
! Mar
! Apr
! Mag
! Giu
! Lug
! Ago
! Set
! Ott
! Nov
! Dic
! Anno
|- style="color:#000080;"
! style="background: #99CCCC;" | Temperatura max. media (°C)
| style="background: #FFFF99;" | 14
| style="background: #FFFF99;" | 14
| style="background: #FFCC66;" | 15
| style="background: #FFCC00;" | 20
| style="background: #FFCC00;" | 24
| style="background: #FF9900;" | 28
| style="background: #FF9900;" | 32
| style="background: #FF9900;" | 30
| style="background: #FFCC00;" | 24
| style="background: #FFCC00;" | 17
| style="background: #FFCC66;" | 13
| style="background: #FFFF99;" |
| style="background: #FFCC00;" | 21,2
|-style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" height="16;" | Temperatura min. media (°C)
| style="background: #FFFFCC;" | 5
| style="background: #FFFFCC;" | 6
| style="background: #FFFFCC;" | 7
| style="background: #FFFF99;" | 10
| style="background: #FFCC66;" | 14
| style="background: #FFCC66;" | 17
| style="background: #FFCC00;" | 21
| style="background: #FFCC00;" | 19
| style="background: #FFCC66;" | 14
| style="background: #FFFF99;" | 11
| style="background: #FFFFCC;" | 6
| style="background: #FFFFCC;" |
| style="background: #FFFF99;" | 11,9
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Piogge (mm)
| style="background: #66ccff;" | 14
| style="background: #44AADD;" | 26
| style="background: #1e90ff;" | 67
| style="background: #44AADD;" | 25
| style="background: #2288bb;" | 92
| style="background: #1e90ff;" | 62
| style="background: #66CCFF;" | 0
| style="background: #44aadd;" | 30
| style="background: #44AADD;" | 30
| style="background: #44AADD;" | 30
| style="background: #2288BB;" | 157
| style="background: #2288BB;" |
| style="background: #66CCFF;" | 551
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Venti (dir.-nodi)
| SW 4.6
| SW 4.3
| SW 5.0
| NE 4.5
| WNW 5.2
| NE 5.2
| NE 6.7
| NE 5.2
| SW 5.5
| W 2.9
| W 3.6
|
| --
|}