Melegnano: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Melegnano
|Panorama = Collage foto di Melegnano (MI).png
|Didascalia = Collage di foto di Melegnano: la [[Basilica di San Giovanni Battista (Melegnano)|basilica di
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Milano
|Amministratore locale = Vito Bellomo
|Partito = [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|Data elezione = 13-6-2022
|Data istituzione =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Carpiano]], [[Cerro al Lambro]], [[Colturano]], [[San Giuliano Milanese]], [[Vizzolo Predabissi]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2557
|
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = Giovedì Santo, in occasione della festa del Perdono
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Melegnano (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Melegnano nella città metropolitana di Milano
}}
'''Melegnano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[meleɲˈɲaːno]}}<ref>{{cita web|url=https://www.dipionline.it/dizionario/ricerca?lemma=Melegnano|titolo=DiPi Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=}}</ref>, ''Meregnàn'' in [[dialetto milanese]]<ref>{{Cita libro||| Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=388 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/388 }}</ref>, anticamente ''Marignano'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Milano]] in [[Lombardia]].
== Geografia fisica ==
Melegnano si trova a circa 16 chilometri a sud-est di [[Milano]], lungo la [[strada statale 9 Via Emilia]]. È ubicata nella pianura del Basso milanese (altitudine media di 85 m sopra il livello del
mare) ed è solcata nella parte orientale dal fiume [[Lambro]], che scorre verso sud est con andamento meandriforme. Ha una superficie di 4,93 chilometri quadrati, oggi con un grado di occupazione del suolo
pari al 48%. Confina con i comuni di [[San Giuliano Milanese]] e [[Colturano]] a nord, di [[Vizzolo Predabissi]] ad est, di [[Cerro al Lambro]] a sud e di [[Carpiano]] ad ovest.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf|titolo=Statuto del comune di Melegnano|accesso=30 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205925/http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf|dataarchivio=23 settembre 2015}}</ref> Prima delle opere di tombinatura e canalizzazione del [[Seveso (fiume)|Seveso]] quest'ultimo presso Melegnano confluiva nel [[Lambro]].
== Storia ==
=== Dalle origini al medioevo ===
Le prime tracce di un insediamento stabile a Melegnano sono ascrivibili con tutta probabilità all'epoca dei [[galli]] [[Ambroni]].
Per quanto anche i Romani ebbero qui un insediamento, si deve attendere l'anno 333 d.C. per attestare con certezza la presenza di un insediamento di dimensioni ragguardevoli, quando l'anonimo pellegrino compositore dell'"Itinerarium Burdigalense" riporta la presenza di una "mutatio ad IX" (stazione di cambio cavalli) corrispondente all'attuale territorio di Melegnano, da cui il nome del toponimo latino, ''Ad Nonum'', da cui passava, in [[epoca romana]], la ''[[via Mediolanum-Placentia]]'', che metteva in comunicazione ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]) con ''Placentia'' ([[Piacenza]]) passando da ''Laus Pompeia'' ([[Lodi Vecchio]])<ref name="melegnano">{{cita web|url=https://www.melegnano.net/storia/pagina004sb00a.htm|titolo=La Mediolanum - Laus Pompeia nei secoli|accesso=5 aprile 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=UCk19VJ63qEC&pg=PA362&lpg=PA362&dq=via+mediolanum+placentia&source=bl&ots=OWiccWWknu&sig=ACfU3U0sb1yWOxIIWIM1UGarmDo2KVdv7A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwijlt-Q_NHoAhVirHEKHUOIANU4ChDoATAJegQICRBW#v=onepage&q=via%20mediolanum%20placentia&f=false|titolo=Sulle tracce degli Umiliati|accesso=6 aprile 2020}}</ref>.
Nel 590 a Melegnano si combatté la battaglia di Melegnano, scontro tra i Franchi e i Longobardi, ma è probabilmente in quest'epoca che il [[Lambro]] inizia a divenire una via commerciale sempre più utilizzata per far giungere velocemente ed in sicurezza le merci di scambio via acqua. Nel X secolo venne costituita una [[pieve]] locale con autorità ecclesiastica e amministrativa sulla maggior parte delle località circostanti la città.
[[File:Melegnano castello Visconteo.JPG|miniatura|sinistra|Il [[castello di Melegnano]].]]
Nel Medioevo, Melegnano venne coinvolta in maniera particolare nelle lotte tra [[Federico Barbarossa]] ed i comuni del milanese. Dopo la [[battaglia di Legnano]], le città lombarde riconquistarono la loro indipendenza dall'impero e, col trattato di pace tra Milano e [[Lodi]], Melegnano fu ceduta dai lodigiani ai milanesi. Ancora una volta Melegnano venne coinvolta nelle lotte ingaggiate questa volta da [[Federico II di Svevia|Federico II]], nipote del Barbarossa, coi comuni del milanese. Terminati anche questi scontri con la vittoria dei milanesi, Melegnano si trovò al centro di nuove lotte tra i [[Della Torre|Torriani]] ed i [[Visconti]] per la supremazia sulla signoria di Milano. Alla vittoria dei Visconti, il castello spettò in seguito a [[Bernabò Visconti]] che ne fece la propria residenza e passò in seguito a suo nipote, [[Gian Galeazzo Visconti|Gian Galeazzo]], che qui venne colpito da malattia improvvisa e morì nel [[1402]]. Dopo la morte di quest'ultimo, Melegnano divenne centro di lunghe contese tra il successore del duca, [[Giovanni Maria Visconti|Giovanni Maria]] e [[Giovanni Vignati]], signore di Lodi, il quale mirava al possesso del castello per meglio controllare militarmente e fiscalmente l'area.
Un ritratto dell'area di Melegnano in quest'epoca ce lo fornisce lo scrittore [[Giorgio Merula]], il quale riporta la ricca fioritura di monasteri nell'area (almeno cinque) che sfruttavano l'acqua del [[Lambro]] che viene definita testualmente "aquarum perpetua claritate nitens copiaque piscium optimorum abundans". A Melegnano del resto dal 1393 erano giunti anche i frati Carmelitani che impiantarono nella campagna melegnanese diverse [[grangia|grange]] sul modello dei Certosini.
[[File:Pisanello, medagli di filippo maria visconti, recto.JPG|miniatura|sinistra|Il duca [[Filippo Maria Visconti]] favorì fortemente il borgo di Melegnano, istituendovi lo storico mercato il giovedì di ogni settimana]]
Nel 1412, il castello tornò ai Visconti, ma il duca [[Filippo Maria Visconti]] decise di concedere alla città una propria autonomia amministrativa e difensiva tramite l'assegnazione di un capitano con funzioni di vicario del duca, il quale si insediò a [[Palazzo Visconti (Melegnano)|palazzo Visconti]]. Fu lo stesso duca di Milano a stabilire l'istituzione del mercato il giorno di giovedì, istituzione che ancora oggi viene rispettata.
Durante il periodo della [[Repubblica Ambrosiana]] (nata alla morte di Filippo Maria), seguì un periodo di alterne vicende di pace e di guerra: [[Francesco Sforza]] [[Assedio di Marignano|bombardò ed occupò il castello di Melegnano]] e l'intera borgata nel [[1449]] dopo sei giorni di assedio. L'anno successivo venne proclamato duca di Milano.
=== Il Cinquecento: ''seculus mirabilis'' per Melegnano ===
[[File:Marignano.jpg|miniatura|Episodio della battaglia di Melegnano. Dipinto attribuito al Maestro de la Ratière.]]
Il secolo di maggior splendore e fama per la città di Melegnano fu indubbiamente il Cinquecento, perché fu permeato da una serie di eventi che proiettarono la cittadina nelle cronache nazionali. Nel 1512, il castello venne consegnato in feudo a Francesco [[Brivio (famiglia)|Brivio]] col titolo di conte, la carica di capitano della milizia locale ed il ruolo amministrativo di vicario ducale. Nel [[1515]], a Melegnano si combatté la [[Battaglia di Marignano|celebre battaglia]] tra le truppe di [[Francesco I di Francia]] e l'esercito dei mercenari svizzeri al soldo degli Asburgo d'Austria, per la supremazia sul ducato di Milano. Fu proprio questa battaglia a decidere in parte le sorti della guerra in Italia e in Europa dal momento che, con la vittoria dei francesi, [[Massimiliano Sforza]], duca di Milano, venne costretto a cedere l'intero territorio del ducato a Francesco I e il milanese tornò così sotto il dominio del regno di Francia. Fu a seguito della battaglia di Melegnano che i 13 cantoni che componevano la [[Vecchia Confederazione|Confederazione Elvetica]] sottoscrissero un decreto di "Pace perpetua" con la Francia e si impegnarono a una politica di neutralità, che ancora oggi la Svizzera rispetta. L'episodio ebbe una notevole risonanza in Francia, dove addirittura Francesco I volle che la sua tomba a [[Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)|Saint-Denis]] riportasse un bassorilievo con l'episodio in questione.
[[File:Portrait Pope Pius IV.PNG|miniatura|sinistra|[[Papa Pio IV]], fratello di [[Gian Giacomo Medici]], marchese feudatario di Melegnano, beneficò largamente la città con la concessione di una bolla del perdono nel 1563.]]
Il dominio francese sul milanese ad ogni modo ebbe breve vita, dal momento che gli Asburgo decisero poco dopo di ridiscendere in Italia per riconquistare il ducato e cederlo a [[Francesco II Sforza]] il quale, il 1º marzo 1532, decise di concedere la gestione della rocca e del feudo di Melegnano a [[Gian Giacomo Medici]], valente condottiero al suo servizio, il quale venne inoltre nominato marchese. Il fortilizio, che ancora apparteneva alla famiglia Brivio come da precedenti disposizioni ducali, venne regolarmente ceduto ai nuovi proprietari con l'approvazione dell'imperatore [[Carlo V]]. Il fratello del primo marchese di Melegnano, inoltre, venne eletto papa col nome di [[Pio IV]] e fu lui che concesse alla comunità di Melegnano la Bolla del Perdono (20 gennaio 1563) con cui si elargisce ancora oggi l'indulgenza plenaria durante un'apposita festa religiosa.
[[Filippo II di Spagna|Filippo II]] nel [[1555]] riconfermò a [[Gian Giacomo Medici]] la facoltà di tenere mercato il giorno di giovedì come da antica consuetudine di epoca ducale, come pure fece il governo austriaco con Carlo Antonio Medici nel [[1715]]. Nel [[1576]], Melegnano venne colpita dalla prima ondata di peste del milanese e pertanto l'amministrazione comunale decise la costruzione di un lazzaretto nell'attuale zona della cappella della Madonnina di Sarmazzano.
=== Dal Seicento all'Ottocento ===
[[File:Vettabbia foce51.JPG|miniatura|Il fiume [[Lambro]] a Melegnano nel primo Settecento rappresentava ancora un pericolo per l'agricoltura locale per le continue e improvvise piene stagionali]]
L'importanza anche amministrativa della città venne confermata dal fatto che nel [[1608]], dopo anni di diatribe fra i notabili melegnanesi per l'élite amministrativa della città, si giunse alla necessità di emanare una nuova costituzione cittadina che venne stesa dal magistrato milanese Luigi Melzi su delegazione di [[Filippo III di Spagna]]. La nuova costituzione, comprendente 15 articoli in tutto, venne votata favorevolmente da 124 capifamiglia milanesi sul totale di 186 famiglie presenti nel borgo all'epoca.
Nel [[1630]] la città di Melegnano venne nuovamente colpita dalla peste, ma la città si era preparata debitamente e aveva fatto costruire per tempo l'Ospedale dei Pellegrini proprio vicino alla chiesa cittadina di San Pietro, con l'incarico di accogliere e per quanto possibile curare gli appestati. Trent'anni dopo venne posta la prima pietra per la costruzione della nuova chiesa di San Pietro.
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A peggiorare la già drastica situazione della popolazione, nel 1656 i francesi invasero il ducato ed attaccarono ancora una volta in forze Melegnano, saccheggiandone anche le campagne circostanti.
Tra i personaggi distinti nati a Melegnano in quell'epoca c'è il ''prete oblato'' Gion Antoni Calvenzano, che fu predicatore in Svizzera e per primo scrisse in lingua romancia ''sursilvana'' un catechismo.<ref>[http://www.e-lir.ch/index.php?id=491&lemma=c&chavazzin=&lang=r Lexicon Istoric Retic]</ref>
Dopo la [[Pace di Utrecht]], quando il milanese passò sotto il dominio austriaco, Melegnano si sentì ristorata, dal momento che la pesante tassazione spagnola aveva piagato non poco l'economia locale e solo la famiglia dei Medici ed il clero locale possedevano beni mobili ed immobili tali da potersi definire "ricchi", mentre la maggior parte della popolazione versava nella povertà e nell'analfabetismo. Il comune di Melegnano figurava fortemente in perdita per la straordinaria cifra di 1578,99 lire austriache annue ed in più aveva un debito da saldare di 87.732 lire austriache.<ref>Come da rilevamenti dell'apposita commissione economica comunale del 1718.</ref> La città decise quindi di inviare un ricorso formale all'imperatore [[Carlo VI del Sacro Romano Impero]] il quale, in qualità di duca di Milano, era chiamato a rispondere ad una serie di problemi che il territorio melegnanese non poteva affrontare autonomamente: le periodiche e devastanti piene del [[Lambro]], le soste o i passaggi di truppe ed il loro relativo mantenimento (estremamente oneroso per la comunità e per i signori locali), l'emigrazione delle famiglie (all'epoca la città contava solo 1700 persone) e la necessità di ampliare le terre comunali con nuove acquisizioni territoriali su comunità vicine.
[[File:GiuseppeDezza RegioEsercito.jpg|miniatura|sinistra|Il generale melegnanese [[Giuseppe Dezza]], combattente della prima e della seconda guerra d'indipendenza italiana a fianco di [[Giuseppe Garibaldi]].]]
Malgrado gli sforzi della comunità, il governatore di Milano non riuscì a risanare il bilancio di Melegnano ed il pagamento dei debiti fu possibile solo tramite una politica di contenimento delle spese coadiuvata dall'aumento delle imposte del pedaggio sul ponte del fiume [[Lambro]]. Venne meno anche il tributo annuo al marchese e la decima alla chiesa pur di risanare i conti locali.
All'epoca dell'imperatrice Maria Teresa risale la costruzione del nuovo cimitero cittadino, non più presso la chiesa parrocchiale come era dal medioevo, ma fuori dalle mura cittadine, per motivi sanitari (anticipando sui tempi l'[[Editto di Saint-Claude]] di epoca napoleonica). Gli austriaci fecero smantellare le tre porte medievali di accesso alla città per consentire l'ampliamento dell'abitato: Porta Sant'Angelo o Portone, Porta di Milano e Porta del Lambro.
Il [[1796]] e l'avvento di [[Napoleone Bonaparte]] in Lombardia
Il [[Congresso di Vienna]] nel [[1815]], assegnò il comune di Melegnano al Distretto XII della Provincia di Milano, ed il ritorno dell'amministrazione austriaca portò ad alcuni cambiamenti a livello amministrativo: la città venne suddivisa in tre aree (Borgo San Rocco, Ponte di Milano e Borgo Lambro) e si preoccupò in particolare di riportare in auge l'agricoltura, promuovendo le [[marcite]] e la coltivazione del [[Oryza sativa|riso]].
Nel [[1848]], dopo lo scoppio delle [[Cinque giornate di Milano]], Melegnano venne saccheggiata dalle truppe austriache del feldmaresciallo austriaco [[Radetzky]] che si stavano ritirando da Milano, malgrado la mediazione del melegnanese Polli che tentò invano di opporsi a tale violenza. Nel Risorgimento nazionale della [[seconda guerra d'indipendenza italiana]], Melegnano fu ancora una volta al centro di
=== Il Novecento ===
Il Novecento vide la rinascita di Melegnano, non solo sotto l'aspetto economico-industriale, ma anche e soprattutto a livello sociale: nel 1911 venne fondato il primo asilo locale, un primo ricovero per anziani, un ospedale, la società operaia
Nel medesimo periodo nacque anche la Cassa di soccorso dei badilanti, oltre alla Società 8 giugno 1859 che raccoglieva gli ex combattenti del risorgimento melegnanese.
Dal [[1924]], dopo l'avvento del fascismo al governo, Melegnano acquisì una notevole importanza nell'amministrazione locale, divenendo la città di riferimento per tutto il suo circondario, dotandosi di servizi come il primo servizio telefonico e telegrafico dell'area. L'amministrazione comunale fascista istituì inoltre un consultorio pediatrico ed ostetrico locale, l'apertura di colonie sanitarie e la gestione del fenomeno dei poveri tramite la loro registrazione in appositi elenchi che fornivano assistenza sanitaria gratuita.
Nel secondo dopoguerra, Melegnano ebbe un notevole sviluppo del settore commerciale e dell'artigianato, nonché il rinnovamento del centro urbano e la nascita di nuovi quartieri residenziali che portarono alla necessità di potenziare i servizi.
=== Simboli ===
[[File:Melegnano-Stemma.svg|destra|90px]]
[[File:Melegnano-Gonfalone.svg|destra|90px]]
; Stemma
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|capo del Governo]] del 17 ottobre 1932.<ref name=ACS/> La sua [[Blasonatura|descrizione araldica]] è la seguente:<ref name= Statuto>{{cita web|url= http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf |posizione=Art. 4, comma 2 e 3 |titolo= Statuto Comunale |autore= Comune di Melegnano |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150923205925/http://www.comune.melegnano.mi.it/contenuti/file/statuto.pdf |dataarchivio=23 settembre 2015 |urlmorto= sì}}</ref>
{{Citazione|D'argento, al disco di nero, carico di una croce d'argento; al capo di rosso. Ornamenti esteriori da Città.}}
Lo stemma comunale riprende quello dell'antica famiglia lombarda dei da Melegnano<ref>'' D'argento, alla [[Rotella (araldica)|rotella]] di nero, carica di una croce scorciata e patente d'argento; al capo di rosso.''</ref>, riprodotto a [https://archive.org/details/stemmario_trivulziano/page/n248/mode/1up pagina 233] dello [[Stemmario Trivulziano]].
; Gonfalone
La [[Blasonatura|descrizione araldica]] del gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 febbraio 1950<ref name=ACS/>, è la seguente:<ref name= Statuto/>
{{Citazione|Drappo partito di rosso e di bianco riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in argento "Comune di Melegnano". Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dai colori bianco e rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.}}
=== Onorificenze ===
Nel [[XX secolo]] Melegnano ha conosciuto un importante sviluppo industriale e demografico. In considerazione della sua importanza, è stata insignita nel [[1959]] del [[titolo di città]]<ref>Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1959</ref>.
{{Onorificenze
|immagine = Corona di
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = D.P.R.
|data= 26 agosto 1959<ref name=ACS>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5545|titolo=Melegnano|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Vajira Mala Order ribbon.
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa del 150º anniversario della Battaglia di Magenta
|collegamento_onorificenza=
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}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Basilica Minore San Giovanni Battista Melegnano (MI).jpg|miniatura|La facciata della basilica della Natività di San Giovanni Battista]]
=== Architetture religiose ===
* [[Basilica di San Giovanni Battista (Melegnano)|Basilica di San Giovanni Battista]]. Secondo un'antica tradizione orale attestata dai canonici di [[Orta San Giulio]] (nel novarese) a metà del XVIII secolo, la chiesa di San Giovanni Battista di Melegnano era una delle chiese fondate da San Giulio in persona nel IV secolo, ma non vi sono dati certi per comprovare tale tesi. La prima data certa nella costruzione di una chiesa a Melegnano è il [[1398]] in quanto essa viene già citata nella ''Notitia Cleri Mediolanensis'' e nell'ottobre del [[1418]] apprendiamo che [[papa Martino V]], in visita a [[Milano]], concesse una speciale indulgenza per promuovere il restauro della chiesa che aveva saputo essere in condizioni disastrose. Il 6 luglio 1442, venne creata la [[pieve di Melegnano]] e la chiesa locale venne eletta a [[prevosto|collegiata prepositurale]], affrancandola dalla ben più antica [[pieve di San Giuliano Milanese]]. La chiesa, dall'epoca di Martino V, era ormai stata completamente riedificata e nel [[1506]] sappiamo della sua dedicazione alla Natività di San Giovanni Battista. Per questa speciale occasione, la chiesa melegnanese commissionò al [[Bergognone]] una splendida pala d'altare su tavola, firmata e datata dall'artista milanese, ancora oggi visibile all'interno della chiesa, che rappresenta ''Il battesimo di Cristo''. Esternamente, la chiesa si presenta con la facciata in mattoni e la struttura [[Facciata a salienti|a salienti]], mentre internamente l'aula è suddivisa in tre navate ad impianto basilicale; a completare la struttura si trova una cupola che si raccorda al presbiterio grazie a delle vele di forma triangolare e con un tiburio cilindrico. Il campanile, eretto nel 1482, venne sopraelevato nel XVII secolo. L'altare maggiore venne rifatto completamente nel 1635, assieme ad altri due altari laterali nelle cappelle. Nel maggio del 1992 [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata al rango di [[basilica minore]].
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Melegnano)|Chiesa di Santa Maria del Carmine]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Melegnano)|Chiesa di Santa Maria dei Servi]]
* [[Chiesa di San Pietro (Melegnano)|Chiesa di San Pietro]]
* [[Chiesa di San Rocco (Melegnano)|Chiesa di San Rocco]]
=== Architetture militari e civili ===
* [[Castello di Melegnano]]. Il castello di origine trecentesca, con successivi rimaneggiamenti, presenta una struttura muraria in mattoni con due torri angolari delle quattro originariamente presenti nel complesso.
* [[Broletto (Melegnano)|Broletto]]. Edificio [[XV secolo|quattrocentesco]] in [[Architettura gotica|stile gotico]], prospetta su piazza Risorgimento.
=== Altro ===
* [[Oasi del Bosco di Montorfano]]
* [[Parco delle Noci]]
* [[Monumento ossario della battaglia di Melegnano]]
* Monumento ai Caduti, scolpito da [[Giuseppe Mozzanica]] ([[1926]])
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
* {{formatnum:1750}} nel [[1751]]
* {{formatnum:3719}} nel [[1771]]
* {{formatnum:2718}} nel [[1805]]
* {{formatnum:2859}} nel [[1809]]
* {{formatnum:5107}} dopo annessione di [[Cerro al Lambro|Cerro]], [[Mezzano (San Giuliano Milanese)|Mezzano]], [[Pedriano]], [[Riozzo]], [[Santa Brera]] e [[Vizzolo Predabissi|Vizzolo]] nel [[1811]]
* {{formatnum:3392}} nel [[1853]]
* {{formatnum:4016}} nel [[1859]]
{{Demografia/Melegnano}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo le statistiche [[ISTAT]]<ref name=etnie>[http://demo.istat.it/str2016/index.html Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2020]</ref> al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nel comune metropolitano era di {{formatnum:2762}} persone, pari al 15,3% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2021:<ref name=etnie />
{{div col}}
* [[Bulgaria]] 68
{{div col end}}
== Cultura ==
=== Festa e fiera del Perdono ===
Ogni anno, il giovedì di Pasqua, la città festeggia la ricorrenza dell'indulgenza plenaria concessa alla cittadina, allora Marignano, da [[papa Pio IV]], al secolo Giovanni Angelo Medici, il 20 gennaio 1563 tramite una [[Bolla pontificia|bolla papale]], ancora oggi custodita nella basilica minore della Natività di San Giovanni Battista.
== Geografia antropica ==
Secondo l'[[ISTAT]], il territorio comunale comprende il [[centro abitato]] di Melegnano, la [[Frazione
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Melegnano è un importante nodo stradale, posto all'incrocio della [[Strada statale 9 Via Emilia|Via Emilia]] con la [[Via Cerca della provincia di Milano|strada Cerca]] e punto di origine di alcune strade provinciali.
A pochi chilometri dalla città transita l'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]], sulla quale è posta l'uscita autostradale ''Melegnano/[[Binasco]]'', che è anche punto di diramazione della [[autostrada A58|Tangenziale Est Esterna di Milano (
=== Ferrovie e tranvie ===
Riga 165 ⟶ 183:
Fra gli [[Anni 1880|anni ottanta]] del [[XIX secolo]] e gli [[Anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|XX]], Melegnano era servita dalle [[Tram interurbano|tranvie interurbane a vapore]] [[Tranvia Milano-Lodi|Milano-Lodi]] e [[Tranvia Melegnano-Sant'Angelo Lodigiano|Melegnano-Sant'Angelo Lodigiano]].
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|12 maggio [[1985]]
|6 maggio [[1990]]
|Michele Bellomo
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="Elezionistorico">{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=6 agosto 2019}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|6 maggio [[1990]]
|1º marzo [[1994]]
|Franco Panigada
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="Elezionistorico" />
}}
{{ComuniAmminPrec
|1º marzo [[1994]]
|14 marzo [[1994]]
|Virginia Figliossi
|
|[[Commissario Prefettizio|commissario prefettizio]]
|<ref name="Elezionistorico" />
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 giugno [[1994]]
Riga 193 ⟶ 235:
{{ComuniAmminPrec
|26 giugno [[2017]]
|13 giugno [[2022]]
|Rodolfo Bertoli
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[2022]]
|''in carica''
|Vito Bellomo
|[[Lista civica]] ''Melegnano Movimento Civico LAB'', [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]], [[Lega per Salvini Premier|Lega Salvini Lombardia]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="Elezionistorico">{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=6 agosto 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.milanotoday.it/politica/elezioni-comunali-2022/chi-ha-vinto-melegnano.html|titolo=Elezioni comunali a Melegnano, Vito Bellomo è il nuovo sindaco|editore=[[MilanoToday]]|data = 13 giugno 2022|accesso=6 agosto 2019}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Ungheria|Bicske}}, dal 21 marzo [[2007]]<ref>
== Sport ==
{{F|centri abitati della Lombardia|agosto 2012}}
A Melegnano lo sport più praticato è il [[Calcio (sport)|calcio]], seguito dalla [[pallacanestro]] e infine dall'[[atletica leggera]]. Possiede numerose palestre e una scuola di [[Karate]]. {{sf|Melegnano conta tre squadre di calcio, molto conosciute a livello regionale: il
===
* Lo Stadio Comunale 1 è situato nel quartiere Giardino in piazza F. Bianchi. Qui si disputano le partite casalinghe della prima squadra del
* Lo Stadio Comunale 2 è situato nella periferia est della città. Qui si disputano le partite casalinghe del settore giovanile e scolastico della società ''SGB Giardino''.
* Lo Stadio Comunale 3 è invece situato nella periferia ovest della città. Qui vengono disputate le partite casalinghe del settore giovanile e scolastico del Melegnano Calcio.
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Melegnano (MI) - municipio.jpg|Il palazzo municipale
Francis at Marignan.jpg|Dipinto custodito in Francia che rappresenta lo scontro tra Francesi e Svizzeri nel 1515 durante la celebre "Battaglia di Giganti"
Melegnano stazione tram.jpg|La stazione tranviaria di Melegnano (inizi '900)
Il lambro a Melegnano32.JPG|Il Lambro attraversa Melegnano
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* C. Amelli, ''Storia di Melegnano'', Melegnano 1984
* P.A. Mantini, ''Melegnano'', Milano 1986
== Voci correlate ==
* [[Vettabbia]]
* [[Comuni aggregati a Milano]]
* [[Battaglia di Marignano]]
* [[Battaglia di Melegnano (1859)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{ToponimoLombardia}}
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Comuni del Parco Agricolo Sud Milano}}
{{Pieve di San Giuliano}}
{{Lambro}}
{{Seveso}}
{{Via Mediolanum-Placentia}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
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