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{{Razza animale
Avelignese o Haflinger è una razza equina che deve il proprio nome al paese di Avelengo, in provincia di Bolzano, apparendo anche sullo stemma della città. In tedesco il paese è chiamato Hafling e il cavallo è quindi conosciuto con il nome Haflinger.
|Nome = Cavallo del Don
Tutti gli avelignesi sudtirolesi portano il marchio della stella alpina con la lettera H al centro e, per questo, sono spesso chiamati Pony Edelweiss.
|Specie = Equus caballus
Questa razza si distingue per il suo mantello sauro, con coda e criniera chiare (da non confondere con il mantello palomino). All'inizio selezionato come animale da soma e lavori agricoli, negli anni sessanta e settanta venne allevato essenzialmente per la produzione di carne equina; tuttavia, alcuni esemplari trovarono impiego anche nelle scuole di equitazione.
|Immagine = Донская кобыла Лицедейка227.jpg
|Origine = Russia
|Altezza = 155-165
|Peso =
|Mantello = sauro, sauro dorato, baio, baio scuro, grigio, morello
|Utilizzo = sella, tiro leggero, dressage, turismo equestre, prove di resistenza
|Carattere = docile, indipendente, nevrile ma calmo, resistente e sicuro
|Tipo = meso-dolicomorfo
|Area di diffusione = Russia ed ex repubbliche sovietiche
}}
Il '''Cavallo del Don''' è una [[razza]] [[Equini|equina]] originaria della [[Russia]] e deve il suo nome al [[fiume]] [[Don (fiume Russia)|Don]], il corso d'acqua che bagna le steppe nelle quali questo cavallo è stato selezionato dai [[cosacchi]]. Qui questa razza è allevata attualmente in branchi in completa libertà per tutto l'anno.<ref name=":0">{{Cita libro|cognome=Soldi, Alberto.|titolo=Cavalli : conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze equine più note del mondo|url=https://www.worldcat.org/oclc/801273660|data=2002|editore=Istituto geografico De Agostini|pp=100-101|OCLC=801273660|ISBN=8841800542}}</ref>
 
[[File:Бруч.jpg | miniatura | Cavallo del Don ]]
Indice
1
Allevamento
1.1
L'Avelignese oggi
2
Morfologia
3
Storia
4
L’indice genetico
5
Animal model
6
Scheda lineare
7
Caratteri
8
Ereditabilità
9
Altri progetti
10
Collegamenti esterni
11
Note
Allevamento[modifica | modifica wikitesto]
 
== Caratteri morfologici ==
Fattrice e puledro avelignesi
La razza è di tipo meso-dolicomorfo di altezza tra 1.55 m e 1.65 m; I suoi mantelli sono prevalentemente di tipo [[Baio (cavallo)|baio]], sauro, sauro dorato, morello e grigio e si possono osservare chiazze bianche sulla testa e sugli arti. La testa è di media grandezza, ben attaccata al collo che insieme alla nuca ristretta e breve rendono difficile la flessione, ha un profilo rettilineo o leggermente camuso e occhi grandi ed espressivi.<ref>{{Cita libro|cognome=Bongianni, Maurizio.|titolo=Cavalli : le razze di tutto il mondo|url=https://www.worldcat.org/oclc/797097126|data=1987|editore=Mondadori|p=51|OCLC=797097126|ISBN=8804303492}}</ref> Le orecchie sono di piccole dimensioni, molto mobili e appuntite. Il muso è sottile e presenta narici ampie. Il collo è leggermente incurvato ma lungo. Il [[garrese]] del cavallo si presenta largo ed accentuato, la linea dorso-lombare è lunga e diritta, la groppa è ampia, leggermente obliqua e allungata. Il petto è aperto e le spalle che sono inclinate presentano una conformazione buona. Gli arti sono lunghi e forti con avambracci solidi e muscolosi, stinchi larghi e robusti, garretti forti ma un po falciati e pastorali lunghi e diritti. L´unghia del piede è dura cioè di buona qualità, questo particolare è dovuto alla continua selezione naturale a cui è soggetta questa razza che vive nelle steppe non umide. Ha andature corti e quindi non molto eleganti.<ref name=":0" />
Il nucleo dell'allevamento di questo pony gravita intorno ad Avelengo, presso il centro di monta Jenesien. Il vero capostipite della razza fu "Folie 249", nato nel 1874, dallo stallone arabo El Bedavi XXII, e una cavalla locale (forse vicina al Norico).
 
Questo cavallo è ritenuto un "soggetto a sangue freddo" ossia con un carattere docile e tranquillo; è molto robusto e ha un piede sicuro sui terreni più impervi; grazie alla sua resistenza, veniva solitamente usato per lavori di carattere agricolo-forestale. Per questa ragione, "Haflinger" è anche il nome assegnato a un veicolo fuoristrada, utilizzato sia in ambito militare sia civile, lo Steyr Puch Haflinger 700 AP.
== Carattere, attitudini e impiego ==
L'Avelignese oggi[modifica | modifica wikitesto]
Il Cavallo del Don ha un carattere docile, indipendente, nevrile ma calmo, resistente e sicuro e non richiede particolari attenzioni. Grazie alla sua elevata statura, alle sue belle forme e al temperamento calmo diventa un cavallo da sella unico, adatto a coprire lunghe distanze e ad affrontare [[Equitazione|sport equestri]]. Il cavallo del Don, provenendo dalla steppa, è adatto al tiro leggero e al [[Equiturismo|turismo equestre]].  In prevalenza è un cavallo da campagna con buona attitudine al salto. Sono animali molto forti, venivano impiegati nei lavori agricoli e tuttora sono usati come soggetti da sella.<ref>{{Cita libro|cognome=Bongianni, Maurizio.|titolo=Cavalli del mondo : la storia, le caratteristiche, le razze, gli sport|url=https://www.worldcat.org/oclc/797557610|edizione=Ed. aggiornata|data=1996|editore=Mondadori|p=157|OCLC=797557610|ISBN=8804411007}}</ref>
A partire dagli anni '90 sono stati rivisti i criteri di selezione per rendere l'avelignese più "moderno", cioè più adatto allo sport e al turismo equestre. L'introduzione di moderni strumenti di selezione (scheda lineare, indici genetici) ha dato ottimi risultati nel giro di pochi anni. Oggi l'avelignese-Haflinger è cambiato, con un notevole miglioramento della morfologia (più alto e più longilineo) e delle andature.
 
Morfologia[modifica | modifica wikitesto]
Partecipano a prove di resistenza che consistono nel raggiungere una distanza di 256 km in 24 ore; inoltre vengono impiegati nel [[dressage]] e nel tiro della troika.  La troika è un [[calesse]] dotato di pattini o di ruote, utilizzato per gareggiare sia sulla terra che sulla neve, trainato da tre cavalli, quello al centro procede al [[trotto]], gli altri al [[galoppo]].<ref name=":0" />
Tipo: mesomorfo
 
Altezza al garrese: maschi e femmine minimo 137 cm (per il momento, senza limite max.)
Ancora oggi questi cavalli che vivono in branco, d´inverno qualora l´allevatore non riuscisse a procurare loro del fieno, scavano nella neve alla ricerca di erba gelata.<ref name=":0" />
Testa: profilo rettilineo o leggermente camuso.
[[File:Donchak 1.jpg | miniatura | Stallone del Don ]]
Mantello: sauro, preferibilmente dorato, con criniera e coda chiare.
 
Negli standard di razza sono ammesse le balzane, ma non sono molto apprezzate. Invece sono gradite le marcature bianche sul muso.
== Storia ==
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Questa razza ebbe origine tra i secoli diciottesimo e diciannovesimo nelle praterie in vicinanza del [[Don (fiume Russia)|fiume Don]], dopo una lenta fusione di un gran numero di cavalli eterogenei che abitavano la zona, come il cavallo Nagai, il Turkmeno, il Karabakh e il Karabair.<ref name=":0" />
Nella zona di Hafling (Avelengo) secondo la tradizione esistevano dei cavalli da montagna caratterizzati da un corpo robusto e non molto alto. Questo tipo di cavalli discendeva da un allevamento di cavalli importati dal regno dei Borgognoni. L’imperatore Lodovico IV diede in dono uno di questi cavalli al figlio Lodovico (Margravio di Brandeburgo) per onorare le sue nozze con la principessa del Tirolo Margherita Maultasch. Il ruolo principale di questo tipo di cavalli fu quello di trasportare le merci attraverso le Alpi. All’inizio del XIX secolo, il cavallo da soma non fu abbastanza robusto per il tiro, quindi venne incrociato con altri tipi di cavallo pesanti. Nel 1873 il Governo Austriaco introdusse un nuovo tipo di cavallo chiamato El Bedavi XXII (cavallo nato nel 1868 proveniente dalla Bucovina, fu discendente del arabo puro El Bedavi nato nel 1837 proveniente dall’Ungheria). Da un accopiamento di El Bedavi XXII con un cavallo locale appartenente a Josef Folie di Val Venosa nacque nel 1874 un cavallo di nome Folie. Folie ebbe le caratteristiche di un cavallo di montagna degli Haflinger e un’eleganza orientale. Folie venne utilizzato nella stazione di Laas per 19 anni. La razza Haflinger nacque quindi con Folie. Il Governo austriaco acquistò tutti i cavalli con le stesse caratteristiche di Folie. Il cavallo Haflinger venne salvato dalla trasformazione in cavallo pesante e diventò quasi un cavallo adatto alla cavalcatura. Il 7 aprile 1896 in occasione della festa organizzata per festeggiare l’inaugurazione della strada della Val Passiria ci furono le prime corse del cavallo Hafliger al galoppo. Tutt’ora nel mese di ottobre e ogni Lunedi di Pasqua vanno in scena delle corse con i cavalli Haflinger all’ipodromo di Merano. Nel 1897 vennero registrati per la prima volta 220 cavalli Haflinger e nel 1898 venne riconosciuta la razza Haflinger. Dal 1899 il Governo Austriaco incoraggiò l’allevamento dei cavalli Haflinger concedendo contributi agli allevatori pubblici e privati. Nel 1904 il registro genealogico dei cavalli Haflinger venne aggiornato e inoltre vennero registrate le nascite a cura del Deposito di stalloni di Stadl Lampach in Austria. Questo tipo di cavalli vennero schierati durante la prima guerra mondiale a fianco dell’esercito Austriaco. Questo contribuì a far diminuire la quantità e qualità dei cavalli. Nel 1921 grazie al Conte Hartig e Piero de Paoli venne insediata la Commissione Ippica Provinciale Straordinaria che grazie agli incentivi anteguerra impostò nuovamente l’allevamento degli Hafliger. Nel 1922 venne organizzata la prima esposizione e nel 1924 venne fondata la Società di Incoraggiamento del Cavallo Avelignese. La famiglia reale acquistò gli Haflinger per la caccia e il Principe Umberto di Savoia fu ospite nel 1923 alle corse al galoppo. Quindi gli Hafliger in questo periodo fecero molta propaganda. Nel 1929,1000 fattrici Hafliger vennero analizzate, e 330 cavalle vennero iscritte al primo libro genealogico pubblicato in seguito nel 1931 con il titolo “Libro delle Origini della Razza Avelignese in Italia”. Nella prima metà del 900 questo tipo di cavalli si diffuse in tutte le regioni italiane. In Trentino vennero usati per lavori agricoli legati alla viticoltura. Nel 1931 per la prima volta vennero utilizzati i riproduttori Haflinger in Basilicata per diffondere la razza anche in quelle zone. Dal 1932 i cavalli di questo tipo si diffusero in Lombardia e in Toscana nel dopoguerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale le sette linee di sangue (A, B, M, N, S, ST, W), vennero create individuando gruppi di stalloni discendenti dai capostipiti (Anselmo, Bolzano, Massimo, Nibbio, Stelvio, Student e Willi) tutti discendenti di Folie. Le linee di sangue trasmettevano certe caratteristiche e servivano per evitare il problema della consanguineità e per aiutare gli allevatori per la scelta degli stalloni da accoppiare con le proprie fattrici. Ancora oggi gli allevatori utilizzano le linee di sangue come un cognome. Durante la Seconda Guerra Mondiale gli allevamenti persero i loro migliori cavalli a causa appunto della guerra. Nel 1953 nacque la Federazione Provinciale degli Allevatori di Cavalli di Razza Avelignese dell’Alto Adige che ebbe il compito di promuovere la razza. Il 20 dicembre 1971 nacque l’Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di razza Avelignese, rinominata nel 2000 come Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Haflinger-Italia, la quale prese il compito di gestire il Libro Genealogico a partire dal 1977. Il primo regolamento venne emanato nel 1973 dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste il quale fissò in principio il regolamento per l’iscrizione della razza al libro. Questo libro venne modificato in seguito e attualmente è riconosciuto come “Disciplinare di Libro Genealogico”. Nel 1990 venne introdotto l’Indice Genetico per l’Altezza al Garrese (I.G.H). Nel 1991 la Commissione Tecnica Centrale dell’Associazione decise di effettuare una revisione al parco stalloni per curare la riproduzione della specie. Grazie ai moderni strumenti come scheda lineare e codici genetici l’Haflinger è attualmente diffuso con una grande consistenza in tutte le regioni italiane. Nel 1996 venne introdotta la Scheda di Valutazione Morfologia Lineare e successivamente a completare gli Indici c'è l'Indice di Merito Totale (I.M.T).
 
L’indice genetico[modifica | modifica wikitesto]
In origine era un cavallo di piccola taglia, robusto e attivo, migliorato nel 1700  venne poi incrociato con cavalli trottatori [[Orlov (cavallo)|Orlov]] e Orlov-Rostopschin, razza creata dall'incrocio di [[Orlov (cavallo)|Orlov]] e [[Purosangue inglese|Purosangue Inglese]].<ref name=":1">{{Cita libro|cognome=Hartley Edwards, Elwyn.|titolo=Il manuale del cavallo|url=https://www.worldcat.org/oclc/797135849|data=1996|editore=Edagricole|pp=101-103|OCLC=797135849|ISBN=8820635356}}</ref>
L’indice genetico indica una stima del valore genetico di un animale per un determinato carattere. La misura di un carattere dipende da una componente genetica trasmissibile alla discendenza, e da una componente ambientale che non può essere trasmessa, però può essere modificata nel tempo. L’alimentazione è uno dei fattori più comuni che possono influire sull’indice genetico. Gli indici genetici sono:
 
TIPO
La razza venne poi nuovamente incrociata con il [[Purosangue inglese|Purosangue Inglesi]], dando origine al Budjonny.<ref name=":1" />
DESCRIZIONE
 
IMT
Il primo allevamento ufficiale risale al 1770 quando un capo cosacco M.J. Platov decise di allevare il cavallo del Don per la sua resistenza e adattabilità a diverse condizioni durante le battaglie.<ref name=":2">{{Cita libro|cognome=De Maria, Vincenzo.|titolo=La psicologia, la cura e l'uso del cavallo : le scuole, la forma fisica e l'approccio psicologico del cavaliere|url=https://www.worldcat.org/oclc/935664246|data=2002|editore=Demetra|p=60|OCLC=935664246|ISBN=8844022982}}</ref>
Indice di Merito Totale
 
ITP
Questa nuova razza fu decisiva per la vittoria dei cosacchi contro l’armata [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] (1812-1814): i don si rivelarono cavalli molto resistenti anche nelle condizioni più avverse, mentre i cavalli dell´armata avversaria non furono pronti ad affrontare tali difficoltà.<ref name=":0" />
Indice per la Tipicità
 
IAR
Ancora oggi questi esemplari presentano caratteristiche di forza e resistenza che li hanno resi noti.<ref name=":2" />
Indice per l'Armonia
 
IHT
== Note ==
Indice per l'Altezza
<references />
IAI
 
Indice per le Andature
== Bibliografia ==
Animal model[modifica | modifica wikitesto]
 
BLUP -Animal Model è un modello utilizzato per il calcolo degli indici genetici. “BLUP” (Best Linear Umbiased Prediction) è il metodo di calcolo che garantisce una probabilità altissima di valutare secondo il carattere e mettere in graduatoria gli animali. Mentre è detto "Animal Model" perché si valutano contemporaneamente stalloni e fattrici considerando tutte le informazioni di parentela.
*{{Cita libro|autore=Maurizio Bongianni|titolo=Cavalli - Le razze di tutto il mondo|p=51|ISBN=8804303492}}
Scheda lineare[modifica | modifica wikitesto]
*{{Cita libro|autore=Alberto Soldi|titolo=Cavalli - Conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze equine più note del mondo|editore=Istituto Geografico De Agostini S.p.A|pp=100-101|ISBN=8841800542}}
In questo tipo di scheda il cavallo viene semplicemente descritto, mentre nella parte finale viene valutato dall’ispettore Nazionale di Razza. Nella scheda ci sono le misure biometriche, ossia l’altezza al garrese, la circonferenza toracica e lo stinco e inoltre le seguenti caratteristiche:
*{{Cita libro|autore=E. Hartley Edwards|autore2=C. Geddes|titolo=Il manuale del cavallo|editore=Edagricole|pp=101-103|ISBN=8820635356}}
TESTA: indica il volume e l’espressività;
*{{Cita libro|autore=Maurizio Bongianni|titolo=Cavalli del mondo|p=157|ISBN=8804411007}}
COLLO: indica la lunghezza, la direzione, l’attacco collo/tronco e l’attacco collo/testa;
*{{Cita libro|autore=Vincenzo de Maria|titolo=La psicologia la cura e l´uso del Cavallo|editore=Piccole perle|ISBN=8844022982}}
MANTELLO: indica il colore crini, il colore fondo e le marche;
 
GROPPA: indica la lunghezza, l’inclinazione e la larghezza;
== Altri progetti ==
ANDATURE: indica l’impulso;
 
CARATTERE: indica il temperamento e la docilità;
* {{Interprogetto}}
ARTI: indica la qualità degli arti, gli arti posteriori di lato, gli arti posteriori visti da dietro e gli appiombi di fronte;
TORACE E PETTO: indica il torace e il petto visto di profilo e di fronte;
PROFILO DORSO-LOMBARE: indica il garrese e la linea dorso-lombare.
Con queste caratteristiche valutate singolarmente con un voto da 1 a 10 possiamo avere una completa visione del cavallo. Infine viene emesso un giudizio confrontando la descrizione lineare del cavallo e le caratteristiche desiderate per i cavalli Haflinger. Questo giudizio è relativo a particolari voci:
CARATTERI TIPICI E DISTINZIONE
ARMONIA GENERALE
ARTI E APPIOMBI
PASSO E TROTTO
Inoltre a queste voci possono essere assegnate delle valutazioni come: insufficiente, sufficiente, discreto, buono, molto buono e ottimo. Tutte queste valutazioni prendono un valore compreso da 1 a 5. Con la somma delle voci possiamo calcolare un punteggio totale che verrà successivamente tradotto in una qualifica morfologica finale.
Caratteri[modifica | modifica wikitesto]
I caratteri per la valutazione di un cavallo Halfinger sono 5 e sono:
Tipicità
Armonia
Sviluppo
Passo
Trotto
Al momento dell’iscrizione al Libro Genealogico, a ogni carattere viene attribuito un valore che varia da insufficiente a ottimo.
Ereditabilità[modifica | modifica wikitesto]
L’ereditabilità è una misura di quanto della misura osservata dipende dal valore genetico, i caratteri valutati hanno diverse ereditabilità. Tutti i caratteri solitamente sono legati tra loro da un grado di correlazione. Le correlazioni genetiche indicano una misura del legame tra due caratteri.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Avelignese
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Avelignese, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
(EN) Avelignese, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Razze: Avelignese, su agraria.org.
a.n.a.c.r.ha.i., su haflinger.it. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).