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=[[Vincenzo Nigusanti]]=
*https://de.wikipedia.org/wiki/Theodor_Christomannos
*https://www.museodelbali.it/storia/
*http://www.raggionline.com/itinerari/veneto/pdf/itinerari-ignaziani-in%20terra-veneta-04.pdf
*https://hrcak.srce.hr/clanak/369438
 
 
=[[Theodor Christomannos]]=
 
{{Vescovo
|chiesa = cattolica
|nome = Vincenzo Negusanti
|stemma = Template-Bishop.svg
|immagine =
|didascalia =
|ruoliricoperti =
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Arbe|Arbe]] <small>(1514-1567)</small>
*[[Vescovo ausiliare]] di [[principato vescovile di Trento|Trento]] <small>(1538-1539)</small>
|nato =
|ordinato =
|nomvescovo = 20 novembre 1514<ref name=hier>{{cita web|lingua=en|url=https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bnegus.html|titolo=Bishop Vincenzo Negusanti †|sito=Catholic Hierarchy|accesso=20 ottobre 2025}}</ref>
|consacrato =
|deceduto =
}}
{{Bio
|Nome = TheodorVincenzo
|Cognome = ChristomannosNegusanti
|Sesso = M
|LuogoNascita = ViennaFano
|GiornoMeseNascita = 31 luglio
|AnnoNascita = 18541487
|LuogoMorte = MeranoSaltara
|GiornoMeseMorte = 30 gennaio
|AnnoMorte = 19111573
|Epoca = 1400
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|lingua=de|url=http://www.sagen.at/doku/biographien/theodor_christomannos.html|titolo=Theodor Christomannos|sito=SAGEN.at|accesso=15 aprile 2019}}</ref>
|EpocaEpoca2 = 18001500
|Attività = magistratovescovo cattolico
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità = austro-ungaricoitaliano
|Attività = magistrato
|Attività2= avvocato
|Nazionalità = austro-ungarico
|PostNazionalità =, considerato un pioniere del [[turismo]] in [[Alto Adige]]
|Immagine = F Behrens – Christomannos (Retusche).jpg
|Didascalia = Theodor Christomannos nell'anno della sua morte, in un dipinto di [[Ferdinand Behrens]]
}}
 
== Biografia ==
Appartenente alla nobile famiglia dei conti della Cerbara, fu uomo di grande erudizione, esperto in [[lingua greca]] ed [[lingua ebraica|ebraico]]. Entrò giovanissimo nella famiglia cardinalizia di [[Adriano Castellesi]] da [[Tarquinia|Corneto]], del quale fu segretario.
[[File:Theodor Christomannos.jpg|thumb|upright=1|left|Christomannos in gioventù]]
[[File:Aquila Christomannos 03.jpg|thumb|upright=1|Il monumento a Theodor Christomannos sul [[passo di Costalunga]]]]
Theodor Christomannos nacque a Vienna (allora capitale dell'[[impero austro-ungarico]]) nel 1854, in una benestante famiglia di commercianti [[greci]]<ref name=touriseum>{{cita web|url=http://www.touriseum.it/it/vips/castel-trauttmansdorff-merano-vips-theodor-christomannos.asp|titolo=Theodor Christomannos|sito=Touriseum|accesso=12 aprile 2019}}</ref>, di religione [[Chiesa di Grecia|greco-ortodossa]]<ref name=intervista>{{cita news|url=https://www.dolomitipremiere.com/nostro-nonno-theodor-christomannos-voce-delleternita/|titolo=Nostro nonno Theodor Christomannos … voce dell'eternità|sito=Dolomiti Premiere|accesso=15 aprile 2019}}</ref>. Nel 1870 passò del tempo a [[Gries (Canazei)|Gries]], accompagnando sua madre per un periodo di cura; finito questo periodo, Theodor rimase a [[Bolzano]] a studiare dapprima al [[Liceo dei Francescani di Bolzano|ginnasio dei Francescani]], e poi medicina e diritto all'università; completati gli studi, si stabilì nel 1884 a [[Merano]], lavorando come giudice e avvocato<ref name=touriseum/>; nel 1887, ereditò l'ingente patrimonio familiare<ref name=touriseum/>.
 
Fu [[protonotario apostolico]] e prelato domestico di [[papa Leone X]], il quale il 20 novembre [[1514]] lo elesse [[diocesi di Arbe|vescovo di Arbe]], in [[Dalmazia]]<ref name=weber>{{cita|Weber|pp. 100-103.|Weber}}</ref>; l'anno seguente la sua nomina venne approvata dalla [[Repubblica di San Marco]]. Poiché Nigusanti non aveva ancora raggiunto l'età canonica, dovette attendere alcuni anni prima di ricevere la consacrazione episcopale. Come era d'uso, non risiedette ad Arbe ma visse abitualmente a [[Venezia]], governando la sua diocesi attraverso vicari.
Già a quel tempo, Christomannos era un appassionato [[alpinismo|alpinista]], molto interessato alle prospettive offerte dal [[turismo]]; quando un ministro in pensione stanziò dei fondi per realizzare una strada per [[Solda (Stelvio)|Solda]], Christomannos prese a cuore il progetto e riuscì ad ottenere il resto dei fondi necessari, ricevuti in parte dall'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]], in parte dalla borghesia di Merano, e in parte da alcune sezioni dell'[[Alpenverein Südtirol|Alpenverein]]; oltre alla strada, progettò assieme all'architetto viennese [[Otto Schmid]] un albergo per Solda; entrambe le opere vennero inaugurate nel 1893<ref name=touriseum/>.
 
Partecipò al [[concilio Lateranense V]], quindi accompagnò il cardinale [[Ippolito de' Medici]] nella sua [[Legato pontificio|legazione]] in [[Ungheria]]<ref name=weber/>.
Successivamente, Christomannos fondò il ''Verein für Alpenhotels in Tirol'' ("associazione per gli alberghi alpini nel Tirolo") che, tramite la costruzione di alberghi e la manutenzione delle strade, aveva lo scopo di rendere più accessibili al pubblico le valli alte del [[Tirolo]]; due nuovi alberghi, uno a [[Trafoi]] e l'altro al [[lago di Carezza]], aprirono già nell'estate del 1896 sotto l'egida dell'associazione, che acquistò anche il ''Weißlahnbad'' di [[Tires]] e un altro albergo al [[passo Falzarego]]<ref name=touriseum/>.
 
Nella cappella privata della propria residenza nel sestiere [[Dorsoduro]], nel giugno [[1537]] conferì gli [[ordine sacro|ordini sacri]] a [[Ignazio di Loyola]] e ai suoi primi soci della [[Compagnia di Gesù]] ([[Simão Rodrigues]], [[Diego Laínez]], [[Alfonso Salmerón]], [[Nicolás Bobadilla]], [[Francesco Saverio]] e Giovanni Cadurio); il 10 del mese gli [[ordini minori]], il 15 e il 17 [[suddiaconato]] e [[diaconato]], e il 24 il [[presbiterato]] (tranne che a Salmerón, troppo giovane)<ref name=weber/>.
Tra le altre iniziative che portò avanti, Christomannos si impegnò in particolare per la costruzione della [[Strada statale 48 delle Dolomiti|strada delle Dolomiti]]<ref name=touriseum/><ref name=recup>{{cita web|url=http://www.recuperanti.it/rec_dolomiti_33.php|titolo=La "Grande strada delle dolomiti" ha 100 anni|sito=I Recuperanti|accesso=15 aprile 2019}}</ref>: nelle sue intenzioni quest'opera, che avrebbe collegato a [[Bolzano]] tutta l'area dolomitica, doveva portare il benessere legato al turismo alle popolazioni locali, che fin ad allora avevano vissuto in povertà<ref name=recup/>. Inoltre, Christomannos si spese anche per l'estensione della [[ferrovia della Val Venosta]] fino a [[Engadina]], e arrivò a farsi eleggere nella [[Dieta (assemblea)|Dieta]] regionale tirolese per promuovere lo sviluppo del turismo anche tramite la politica<ref name=touriseum/>.
 
Successivamente divenne [[vescovo suffraganeo]] per [[Bernardo Clesio]] nel [[principato vescovile di Trento]], dove è documentato a partire dal 24 agosto 1538, quando consacrò la [[Chiesa dell'Assunzione di Maria (Bresimo)|cappella di Santa Maria]] a [[Baselga (Bresimo)|Baselga]] di [[Bresimo]] (e, due giorni dopo, due altari laterali della stessa); il 1° marzo 1539 dedicò gli altari laterali della [[chiesa di San Vigilio (Ossana)|chiesa di San Vigilio]] a [[Ossana]], e il 4 marzo un altro nella [[chiesa di Santa Maria Assunta (Cles, Mechel)|chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Mechel (Cles)|Mechel]]. Il successivo 17 marzo prese possesso della [[diocesi di Bolzano-Bressanone|sede vescovile di Bressanone]] per procura del Clesio, che ne era diventato [[amministratore apostolico]], e il 25 aprile gli venne conferita la parrocchia di [[Cavalese]]; il giorno seguente consacrò la [[chiesa di Santa Maria Assunta (Mezzocorona)|chiesa di Santa Maria Assunta]] di [[Mezzocorona]], e il 5 ottobre due altari in [[Chiesa di Sant'Antonio (Cavedine)|Sant'Antonio]] a [[Stravino]]. L'ultimo atto di cui si abbia notizia in Trentino, risalente al 30 ottobre 1539, è il conferimento della [[tonsura]] a Iacopo, figlio di Alberto [[Roccabruna (famiglia)|Roccabruna]]<ref name=weber/>.
Christomannos continuò a vivere a Merano, nella [[Maia Alta]], sposandosi con una donna austriaca<ref name=intervista/>. Morì il 30 gennaio 1911, a 56 anni di età, per le conseguenze di un'[[influenza]] aggravata da una [[pleurite]]<ref>{{cita news|lingua=de|url=http://anno.onb.ac.at/cgi-content/anno?apm=0&aid=ibn&datum=19110130&seite=08|titolo=Abg. Dr. Christomannos|pubblicazione=Innsbrucker Nachrichten|numero=24|data=30 gennaio 1911|sito=Österreichische Nationalbibliothek|accesso=16 aprile 2019}}</ref>.
 
Nel 1540 fu suffraganeo per la [[diocesi di Verona]]; a novembre 1546, dopo un primo rifiuto, accettò lo stesso incarico in [[diocesi di Brescia]], su richiesta del vescovo cardinal [[Andrea Corner (cardinale)|Corner]], mantenendolo sino al 1550<ref name=weber/>
===Commemorazioni===
La vita su Christomannos e le avventure che si narravano su di lui vennero raccontate da [[Arthur Schnitzler]] nella sua opera tetrale ''Das weite Land''<ref name=touriseum/>.
 
Il 12 aprile del 1561 tornò a [[Trento]] per il [[Concilio di Trento|Trento]], dove celebrò i vespri in [[duomo di Trento|cattedrale]] al 14 maggio e cantò la messa del giorno dopo per la festa dell'[[Ascensione (festività)|Ascensione]]; era ancora in città a metà gennaio dell'anno seguente<ref name=weber/>.
Christomannos è inoltre onorato da un monumento in [[bronzo]] raffigurante un'[[aquila]] lata 2,50 metri, situato vicino al rifugio [[Roda di Vaèl]] (che fu costruito sempre grazie a lui), sul [[Catinaccio]]; eretto nel 1912, l'anno dopo la sua morte, venne ricostruito nel 1959 dopo la parziale distruzione<ref name=monumento>{{cita web|url=https://www.sentres.com/it/il-monumento-a-christomannos|titolo=Il Monumento a Christomannos|sito=sentres|accesso=15 aprile 2019}}</ref>.
 
Nel [[1569]], raggiunti gli ottant'anni, chiese al papa di poter abbandonare il governo della diocesi di Arbe; si ritirò nel suo castello di Saltare, presso [[Pesaro]], dove morì pochi anni dopo.
 
==Note==
<references/>
 
==Altri progettiBibliografia==
* Daniele Farlati, ''Ecclesia Jadertina cum suffraganeis, et ecclesia Zagabriensis'', apud Sebastianum Coleti, Venetiis 1775, p.&nbsp;264.
{{interprogetto}}
* Konrad Eubel, ''Hierarchia catholica'', vol. III, sumptibus et typis librariae Regensbergianae, Monasterii 1923, p.&nbsp;115.
*{{cita libro|cognome=Weber|nome=Simone|wkautore=Simone Weber|titolo=I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento|anno=1932|cid=Weber|città=Trento|editore=Aor}}
 
==Collegamenti esterni==
{{collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Arbe|Vescovo di Arbe]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 20 novembre 1514 - 1567
|precedente = Alvise Malombra
|successivo = Biagio Sideneo
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Alto Adige|biografie|cattolicesimo}}
<nowiki>
[[Categoria:Vescovi di Arbe]]
[[Categoria:Vescovi ausiliari di Trento]]
</nowiki>