Solfuro di molibdeno: differenze tra le versioni
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{{Composto chimico
|immagine1_nome = Molybdenite-3D-balls.png
|immagine1_dimensioni =
|immagine1_descrizione = Solfuro di molibdeno
|immagine2_nome = MoS2chips.jpg
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|nomi_alternativi = molibdenite, bisolfuro di molibdeno
|titolo_caratteristiche_generali = ---
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|aspetto = nero, solido
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== Struttura e proprietà fisiche ==
All'interno dei cristalli di questo composto, formata da prismi trigonali, ogni atomo di molibdeno ne coordina sei di zolfo, secondo una struttura a prisma equilatero. Ogni atomo di zolfo è dunque legato a tre atomi di molibdeno. In questo modo, i prismi triangolari sono interconnessi tra loro a formare una struttura a strati, in cui ogni strato di molibdeno ha sopra e sotto di sé uno strato di atomi di zolfo.<ref>{{Cita libro| autore = A.F. Wells | anno =1984| titolo = Structural Inorganic Chemistry| url = https://archive.org/details/structuralinorga0000well_m8i1 | città = Oxford|editore = Clarendon Press| isbn =0-19-855370-6}}</ref> A causa delle deboli [[Forza di van der Waals|interazioni di van der
== Reazioni chimiche ==
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== Applicazioni ==
=== Lubrificante ===
Il composto, dopo essere stato finemente suddiviso in particelle di dimensioni comprese tra 1 µm e 100 µm, viene usato comunemente come [[lubrificante solido]]. Esistono poche alternative che possano garantire una buona stabilità e un basso attrito fino a 350 °C in ambienti ossidanti. Il valore del coefficiente di [[Attrito#Attrito radente|attrito radente]] del composto, misurato con un [[tribometro]] ''pin-on-disc'' con bassi carichi(0,1–2 N), è inferiore a 0,1.<ref>{{Cita libro| autore =G. L. Miessler|autore2=D. A. Tarr | titolo =Inorganic Chemistry, 3rd Ed| editore= Pearson/Prentice Hall publisher| isbn=0-13-035471-6| anno =2004}}</ref><ref>{{Cita libro| autore =D. F. Shriver|autore2= P. W. Atkins|autore3= T. L. Overton|autore4= J. P. Rourke|autore5= M. T. Weller|autore6= F. A. Armstrong| titolo =Inorganic Chemistry| url =https://archive.org/details/inorganicchemist0000unse_j4p2| editore = W. H. Freeman| città= New York| anno = 2006| isbn=0-7167-4878-9}}</ref>
In virtù di ciò, il disolfuro di molibdeno è spesso usato come componente di miscele e [[materiale composito|materiali compositi]] dove sia richiesto un attrito ridotto. Il fatto di essere un lubrificante solido consente il suo utilizzo anche laddove lubrificanti a base di olio o grasso sarebbero inadatti. Ciò consente il suo utilizzo in applicazioni critiche, come nei motori dei velivoli. Aggiunto alle [[plastica|plastiche]], MoS<sub>2</sub> forma un composito con basso attrito e più resistenza. È stato unito a diversi [[polimero|polimeri]], tra cui il [[nylon]](con il nome commerciale di [[Nylatron]]), il [[Teflon]], e il [[Vespel]]. Sono stati inoltre sviluppati dei rivestimenti autolubrificanti per le alte temperature, formati da disolfuro di molibdeno e [[nitruro di titanio]], realizzati con l'utilizzo della [[deposizione chimica da vapore]].
Tra le applicazioni dei lubrificanti basati su MoS<sub>2</sub> si annoverano la lubrificazione nei [[motore a due tempi|motori a due tempi]], nei [[giunto omocinetico|giunti omocinetici]] e nei [[giunto di Cardano|giunti di Cardano]], oltre che nella sciolina<ref>{{Cita web| accesso=6 gennaio 2011| url=http://www.swixsport.com/dav/8dde5f4784.pdf| titolo=On dry lubricants in ski waxes| editore=Swix Sport AX| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716174041/http://www.swixsport.com/dav/8dde5f4784.pdf| dataarchivio=16 luglio 2011}}</ref> e in alcuni [[proiettile|proiettili]].<ref>{{Cita web| accesso=6 giugno 2009| url
=== Petrolchimica ===
Il disolfuro di molibdeno viene impiegato come [[catalizzatore]] per la desolforazione nelle [[Petrolchimica|raffinerie di petrolio]].<ref>{{Cita libro| autore =H. Topsøe|autore2= B. S. Clausen|autore3= F. E. Massoth | titolo =Hydrotreating Catalysis, Science and Technology| url =https://archive.org/details/hydrotreatingcat0000tops| editore = Springer-Verlag| città= Berlin| anno = 1996}}</ref> La sua efficacia viene aumentata tramite il [[drogaggio]] con piccole quantità di cobalto o nickel.
=== Elettronica ===
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