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== Storia ==
La prima chiesa, di cui si hanno notizie e informazioni veritiere <ref name="libro">{{cita libro|Piero|Colotto|Lerici e le sue chiese|1979|agis editrice|Genova}}</ref>, che sorse sul suolo di Lerici fu quella dei S.S Martino e Cristoforo. La costruzione di questo edificio fu significativa in quanto documenta l'aumento della popolazione dopo che fu costruito il borgo con le mura e il castello.
Però, già nel XIV secolo, <ref name="libro"/> si sentì la necessità della costruzione di una nuova chiesa più grande, probabilmente
<br> Non si hanno molte informazioni sulla struttura della chiesa ma con ogni probabilità era formata da tre navate e possedeva una grande colonna in marmo che reggeva l'intero edificio e che oggi si trova nel piazzale di fronte alla chiesa. Possedeva un altare maggiore il quale veniva utilizzato durante le cerimonie e oltre a questo la chiesa era fornita di altri otto altari minori. Non si hanno molti dettagli sul motivo della presenza di questi altari; forse servivano al culto per i Santi e per la Madonna.
<br> Dalle fonti a disposizione <ref name="libro"/> gli altari erano otto ed erano dedicati a famiglie o a gruppi religiosi. Essi erano:
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*l'altare di San Maria detto delle [[Beghine]]. *
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<br>Nel
<br> Subito dopo la demolizione della
▲<br> Questa prima chiesa rimase aperta al culto fino al 1632 quando venne demolita per lasciare il posto all'attuale chiesa sempre dedicata a San Francesco. Le ragioni per la quale la chiesa venne demolita non sono del tutto chiare anche perchè, dalle fonti a disposizione, appariva ancora in buone condizioni; erano passati però molti anni dalla costruzionedella prima chiesa ero in seguito all'aumento della popolazione Lericina si sentiva il bisogno di un edificio più grande per la celebrazione del culto.
▲<br> Subito dopo la demolizione della nuova chiesa iniziarono i lavori per la costruzione della nuova, durarono quattro anni e il 26 luglio 1636 la nuova chiesa potè essere aperta ai fedeli, non era del tutto finita infatti ci volle del tempo per raggiungerne il completamento. L achiesa venne poi consacrata il 25 settembre dal Vescovo [[Giovanni Battista Spinola]].
<br> La nuova chiesa è sicuramente più grande e spaziosa rispetto alla precedente, il soffitto è molto alto, l’interno è formato da una sola navata che poggia su sei pilastri, tra i quali sono presenti gli altari minori, in modo da lasciare libero tutto il grosso vano della chiesa. Probabilmente, proprio grazie a questo enorme spazio è dovuto il ruolo di chiesa parrocchiale che continua ad avere la costruzione. Sul sagrato della chiesa è presente una colonna crocifera che quasi sicuramente apparteneva all’edificio precedente mentre sul lato destro della facciata appare un epigrafe che ricorda la consacrazione ufficiale dell’edificio. All’interno, invece, lungo i muri, ci sono delle nicchie nelle quali stanno altari settecenteschi in marmo, tipici del tardo barocco ligure.▼
<br> Venne ritagliato anche un grande posto per il coro della chiesa. Inizialmente era di forma quadrangolare ma poi venne costruito in forma semicircolare con il suo conseguente ingrandimento e questo fu possibile grazie all’acquisto di una parte del terreno della Confraternita di San Bernardino. Oggi il coro è installato in una doppia fila a semicerchio di grandi stalli in noce scolpita e lavorata in modo eccelso. Venne successivamente portata nella chiesa la grande statua di San Francesco in marmo bianco, scolpita a [[Carrara]] e portata a Lerici nel 1797. Venne posta nella sua nicchia sopra il centro del coro e poi ultimata la sua decorazione. ▼
<br> Nel corso del tempo la chiesa venne abbellita da varie statue e dipinti, nel 1810, infatti fu portato nella chiesa il quadro della madonna di Maralunga, nel 1841 venne installato l’organo costruito da Agati di Pistoia, nel 1932 venne decorato e affrescato il soffitto dal pittore Agretti e nel 1962 venne rifatta la facciata esterna in marmo. L'interno conserva tra gli arredi sacri un [[piviale]], dono della famiglia locale Botti<ref name="TurismoSP"/>, e diverse pale d'altare di scuola pittorica genovese<ref name="TurismoSP"/>.▼
== Descrizione ==
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<br>Oggi sono presenti diverse opere rilevanti, tra cui <ref name="Touring">Fonte dalla {{cita libro|||Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano|2007|Mondadori|Milano}}</ref> :
*una ''Madonna col Bambino e i santi Bernardino e Francesco'' di [[Domenico Piola]] del 1659
*la tavola ritraente le sante ''Lucia, Caterina e Cecilia col donatore'' del XVI secolo
*le statue della ''Verità'' e del ''Tempo'' del XVII secolo
*una statua in legno della ''Madonna'', forse della scuola di [[Anton Maria Maragliano]]
*la ''Visitazione'' di [[Giovanni Bernardo Carbone]] del 1647
*''Sant'Agostino fra Cristo e la Vergine'' di [[Domenico Fiasella]].
<br>La zona del presbiterio è invece decorata da:
*la tela di ''San Giovanni Battista'' di [[Domenico Bocciardo]]
*l''Assunta, san Gerolamo, re e profeti'' di [[Jan Miel]] del 1657
*la ''Vergine e santi francescani'' di [[Giovanni Domenico Cappellino]] del 1617
*una statua di ''San Francesco d'Assisi'' in marmo bianco di Carrara del 1792.
Nella sacrestia il grande [[trittico]] in marmo di
===Madonna di Maralunga===
Tra le molte opere <ref name="opere">{{cita libro|Mara|Borzone|Vedere Lerici:le opere d'arte| |comune di Lerici| |}}</ref> presenti spicca ''La Madonna di Maralunga''. Si tratta di un dipinto che in un primo tempo apparteneva al santuario di Maralunga poiché la storia racconta che il santuario sorgesse dove il quadro fu trasportato dalle onde dopo una burrasca nel 1480. Successivamente la tela venne trasferita nella sua attuale sede una prima volta nel 1799 e poi in maniera definitiva nel 1810. Nel 1854 la tavola venne incorniciata con una stupenda incorniciatura marmorea e posta nella cappella della chiesa dedicata alla Vergine. Nella parte inferiore del dipinto, nascosta dalla cornice, è presente un'iscrizione che dovrebbe attestarne il ritrovamento, tuttavia non tutte le parole sono leggibili. Questo fatto insieme alla leggenda aumentano il mistero legato al ritrovamento di questo dipinto. Inoltre, anche la comprensione del dipinto appare abbastanza complicata: si tratta di due immagini della Madonna con il Bambino, separate da una colonna che divide le due raffigurazioni. Si pensa che entrambe le immagini siano da ricondurre a qualche forma di culto locale; nell'immagine sulla sinistra il bambino ha in mano un foglio sul quale è scritto "MADRE MIA IO SON CONTENTO PURCHÈ LO PECCATOR SI PENTA" e la stessa frase si trova anche nella Madonna Bianca conservata nella Chiesa di San Pietro a [[Portovenere]]. Anche l'altra immagine potrebbe essere legata ad un culto locale in quanto una raffigurazione simile si trova nella vicina parrocchia di [[San Terenzo]].
<br>La Madonna di Maralunga è la patrona di Lerici e i Lericini hanno una grandissima devozione nei sui confronti.
<br>Un'altra opera <ref name="opere"/> di rilevante importanza è ''il Crocifisso'' quattrocentesco di autore ignoto che si trova a sinistra dell'altare maggiore. Si tratta di un grande crocifisso in legno che è stato dipinto più volte e proprio per questo alcuni aspetti cromatici non sono più ben leggibili, ma sicuramente si tratta di un lavoro fatto con molta cura e maestria. Il Cristo indossa un perizoma e ha le costole molto evidenziate; ai suoi lati si trovano una statua della Vergine e una statua di Maddalena in marmo, probabilmente proveniente da Carrara. Secondo la tradizione il Crocifisso fu trasportato nella chiesa di San Francesco dalla distrutta Chiesa di San Marta nell'antico borgo di Lerici.
▲Nella sacrestia il grande [[trittico]] in marmo di [[Domenico Gar]], del 1529, raffiguranti i ''Santi Bernardino, Francesco e Leonardo''; nella lunetta la statua della ''Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Rocco'' del Maragliano; un pulpito in ardesia, dove la leggenda popolare vuole che abbia predicato il santo [[Bernardino da Siena|Bernardino]]<ref name="Touring"/>, e un lavabo del 1699.
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<br> La chiesa è stata abbellita anche con la costruzione di un organo a canne <ref name="opere"/> con 52 tasti e una pedaliera a 27 pedali. Lo strumento e la cassa sono verniciati con fregi.
<br> Sopra l'organo si trova un quadro proveniente dalla chiesa di Maralunga che raffigura due commercianti che seguono un dipinto che rappresenta la Madonna portato in volo da due angeli.
<br> Altra opera presente nella chiesa <ref name="opere"/> è l' ''Assunzione della Vergine'' dipinta nel 1657 da Jean Miel. In posizione centrale è raffigurata la Madonna vestita di bianco circondata da angeli, in basso sono presenti cinque figure sedute intorno ad un tavolo. Tra queste si possono riconoscere [[Re Davide]] a sinistra, [[Re Salomone]] a destra, [[Mosè]] che sta indicando le tavole della legge ad altri personaggi che sono di difficile identificazione.
<br>Nella sagrestia è presente il trittico in marmo raffigurante ''I Santi Francesco, Bernardino e Leonardo, La Madonna e i Santi Rocco e Sebastiano'' ad opera di Domenico Gar. Le figure principali sono i primi tre Santi rappresentati da sinistra verso destra, San Francesco con il crocifisso e il libro nelle mani, San Bernardino con il libro e San Leonardo con le manette e il libro. I tre santi portano il saio francescano con la corda legata in vita con tre nodi che simboleggiano le tre virtù: povertà, castità e obbedienza. Nella [[predella]] in basso alcuni devoti alla Confraternita di San Bernardino porgono a Gesù i loro doni, mentre nella parte superiore appare la Madonna con il bambino la quale si trova tra San Rocco a sinistra e San Sebastiano a destra.
<br> Un altro dipinto che spicca tra le pareti della chiesa <ref name="opere"/> è quello di [[Giovanni Domenico Cappellino]] ''L'immacolata Concezione con i santi Bonaventura, Francesco e Chiara'', di cui purtoppo non si è a conoscenza della data di composizione. La Madonna è posta al centro del dipinto con le mani sul petto, alla sua sinistra Dio, seduto su una nuvola sostenuta da angeli, la benedice, mentre alla sua destra un angelo mostra uno specchio, simbolo di verità, e un altro un giglio, simbolo di purezza. In basso sono rappresentati tre santi: a destra San Francesco e [[San Bonaventura]] e a sinistra San Chiara.
<br> Oltre ai numerosi dipinti sono presenti <ref name="opere"/> anche alcune statue come i marmi ''dei Santi Elisabetta e Zaccaria'', ''la statua dell'Assunta'', ''la statua di San Francesco'' o ''L'Addolorata'' di cui non si conoscono gli autori.
<br> Di relativa importanza è anche ''il gruppo ligneo della Madonna e San Bernardino''. È una scultura in legno del XVII secolo che raffigura la Madonna che sale in cielo seduta su una nube circondata da angeli.
<br> La chiesa possiede anche arredi antichi di grande valore come la ''fonte battesimale'' in marmo di carrara del 1448, proveniente dall'oratorio di San Bernardino <ref name="opere"/>, un [[tribolo]] in argento del 700, ''un calice'' di bottega ligure in argento decorato con le raffigurazioni dei Santi Francesco, Rocco e Lucia, ''un reliquario'' in legno in completo stile barocco e ''il medaglione di San Erasmo'' realizzato in argento <ref name="libro"/>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
{{cita libro|Piero|Colotto|Lerici e le sue chiese|1979|agis editrice|Genova}}
<br>{{cita libro|Mara|Borzone|Vedere Lerici:le opere d'arte| |Comune di Lerici| |}}
<br>{{cita web|http://www.culturainliguria.it|Chiesa di San Francesco a Lerici-sito ufficila edella Cultura| |}}
== Voci correlate ==
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{{portale|architettura|cattolicesimo|Provincia della Spezia}}
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Chiese di Lerici|Francesco]]
[[Categoria:Chiese dedicate a san Francesco d'Assisi|Lerici]]
[[Categoria:Santuari cattolici della provincia della Spezia|Madonna di Maralunga]]
}}
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