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= Accuse promosse contro il Presidente della Repubblica =
L'art 90 della Costituzione afferma che ''Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione''
Nella storia del bel paese non si è '''mai assistito a un processo contro uno dei presidenti della repubblica'''. I reati per cui può essere accusato il Presidente della Repubblica sono quelli previsti dall'articolo 90 della costituzione cioè '''alto tradimento''' e '''attentato alla costituzione''':
Nella storia del nostro Paese non si è '''mai assistito a un processo contro uno dei presidenti della repubblica''' anche se in alcuni casi, la minaccia di [[impeachment]] ha fatto si che Giovanni Leone e Francesco Cossiga si dimetessero anticipatamente, mentre minacce di messa in stato di accusa hanno lambito anche Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano.
NellaCome storiagià del bel paese non si è '''mai assistito a un processo contro uno dei presidenti della repubblica'''. Idetto reati per cui può essere accusato il Presidente della Repubblica, nell'esercizio delle sue funzioni, sono quelli previsti dall'articolo 90 della costituzione cioè '''alto tradimento''' e '''attentato alla costituzione''':
 
* '''Alto tradimento''' (citato negli articoli 90 e 134) è unattiene delittoalla gravedimensione perchèinternazionale mettedello inStato, pericoloe lasi sicurezzaconfigura con un comportamento intenzionale, volto a danneggiare l’integrità dello statoStato e quindi a metterlo in pericolo.
* '''L'attentato alla costituzione''' non è lail mancanzecomportamento didoloso rispettovolto dellea suesovvertire leggi,le maistituzioni la(ad miraesempio aun mutarecolpo perdi viaStato) illegaleo lea sueviolare istituzioni.gravemente la Costituzione.
Il giudizio verrà promosso '''dal parlamento a camere riunite''', questi approveranno un '''atto di accusa''' dove sono indicate le imputazioni e le ragioni che le giustificano. il processo sarà un vero e proprio '''processo penale''', con l'accusa e la difesa che si fronteggeranno davanti alla Corte Corte Costituzionale.
NellaSarà, situazione in cui avvengano questi reati saràinfatti, la '''corteCorte costituzionaleCostituzionale''' (seguendo l'articolo 134 della costituzione) ad agire come un''''alta corte di giustizia''' per giudicare il Presidente della Repubblica, la carica più importante dello stato italiano. E' una grande responsabilità, perchè una cattiva decisione sbagliata potrebbe causare grandi problemi alla '''vita democratica dello stato italiano'''. SeguendoSecondo l'articolo 135 della costituzione, ai giudici della corte verranno aggregatiaggiunti altri '''16 giudici''' chiamati '''aggregati''', questi verranno eletti dal parlamento in seduta comune da un lista di cittadini con età superiore ai 40 anni. iLa Corte così composta da 31 giudici dovrannodovrà analizzare le accuse e poi deliberare eventuali '''sanzioni''' contro il Presidente della Repubblica. . Il giudizio verrà promosso '''dal parlamento a camere riunite''', questi approveranno un '''atto di accusa''' dove vengono scritte le imputazioni e le ragioni che le giustificano. il processo sarà un vero e proprio '''processo penale''', con l'accusa e la difesa che si fronteggeranno davanti alla corte. La sentenza è '''definitiva''', può essere cambiata o annullata solo dalla corte costituzionale nel caso in cui emergano fatti che scagionino il Presidente della Repubblica. La pena può raggiungere anche quella massima data dall'ordinamento, cioè '''ergastolo''' (ma non pena di morte perchè abolita in Italia),e viene pronunciata la '''decadenza della carica'''.
La sentenza è '''definitiva''', può essere cambiata o annullata solo dalla stessa Corte Costituzionale nel caso in cui emergano fatti che scagionino il Presidente della Repubblica. La pena può raggiungere anche quella massima data dall'ordinamento, cioè '''ergastolo''' (ma non pena di morte perchè abolita in Italia), ed è chiaramente accompagnata dalla pronuncia della '''decadenza della carica'''.
 
Fino alla modifica della Costituzione, operata nel 1989, la Corte era chiamata a giudicare anche il Presidente del Consiglio dei Ministri o un Ministro dell'esecutivo nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
Nella situazione in cui avvengano questi reati sarà la '''corte costituzionale''' (seguendo l'articolo 134 della costituzione) ad agire come un''''alta corte di giustizia''' per giudicare il Presidente della Repubblica, la carica più importante dello stato italiano, perchè una cattiva decisione potrebbe causare grandi problemi alla '''vita democratica dello stato italiano'''. Seguendo l'articolo 135 della costituzione, ai giudici della corte verranno aggregati '''16 giudici''', questi verranno eletti dal parlamento in seduta comune da un lista di cittadini con età superiore ai 40 anni. i 31 giudici dovranno analizzare le accuse e poi deliberare eventuali '''sanzioni''' contro il Presidente della Repubblica. . Il giudizio verrà promosso '''dal parlamento a camere riunite''', questi approveranno un '''atto di accusa''' dove vengono scritte le imputazioni e le ragioni che le giustificano. il processo sarà un vero e proprio '''processo penale''', con l'accusa e la difesa che si fronteggeranno davanti alla corte. La sentenza è '''definitiva''', può essere cambiata o annullata solo dalla corte costituzionale nel caso in cui emergano fatti che scagionino il Presidente della Repubblica. La pena può raggiungere anche quella massima data dall'ordinamento, cioè '''ergastolo''' (ma non pena di morte perchè abolita in Italia),e viene pronunciata la '''decadenza della carica'''.
Oggi invece , secondo l'art. 96 della Cost. ''Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge''
 
Fino alla modifica della costituzione, operata nel 1989, la corte era chiamata a giudicare anche i '''ministri''' per tutti i reati commessi. La procedura penale era molto sproporzionata alla natura del reato da giudicare. Si verificava sempre la tendenza della '''maggioranza''' a non votare mai l'accusa, per proteggere i membri del Governo, e a insabbiare la procedura presso la commissione inquirente, una commissione che agiva come '''copertura per i ministri'''.
 
Questa riforma è stata operata nel 1989.
 
I ministri sono ora allo stesso piano dei cittadini comuni , ma le camere possono comunque '''impedire lo svolgimento del giudizio''', se ritengono che il ministro abbia commesso il reato per '''la tutela di un interesse dello stato'''.