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I '''Poeti del lago''' (“'''''Lake Poets'''''” in [[lingua inglese]]) furono un gruppo di poeti, letterati e artisti vissuti tutti nell’area conosciuta come “[[Lake District]]”, nel nord ovest dell’[[Inghilterra]], durante la prima metà del [[XIX secolo]].
 
Come gruppo, essi non seguirono nessuna "scuola" specifica di pensiero o pratica letteraria allora conosciuta, sebbene i loro lavori furono uniformemente disprezzati dalla ''Edinburgh Review''. Sono tuttavia considerati esponenti centrali del [[Romanticismo]] inglese.
 
Le tre personalità principali a rappresentazione di ciò che verrà definita comedella “Scuola del Lago” furono [[William Wordsworth]], [[Samuel Taylor Coleridge]] e [[Robert Southey]]. Ad essi furono associati altri poeti e scrittori, inclusi [[Dorothy Wordsworth]], [[Charles Lloyd (poeta)|Charles Lloyd]], [[Hartley Coleridge]], [[John Wilson (scrittore)|John Wilson]], [[Charles Lamb]], [[Mary Lamb]] e [[Thomas De Quincey]].
 
== Origini del Nome ==
 
La denominazione “Poeti del Lago” (in inglese: “''Bards of the Lakes''”, o anche “''Lake School''”) nasce ad opera della ''Edinburgh Review'' come termine dispregiativo. L’idea di una “nuova scuola” è presente già a partire dal 1797, menzionata nella rivista [[satirica]] [[tory]] “''Anti-Jacobin, or Weekly Examiner''”, in cui però la critica si concentra sugli ideali politici dei poeti, e non sulle loro opere<ref>{{Cita pubblicazione|data=1797-11-20|titolo=Introduction to the Poetry of the Anti-Jacobin|rivista=The Anti-Jacobin; or Weekly Examiner|volume=Vol.I|pp=31-36|lingua=Inglese|url=https://archive.org/details/sim_anti-jacobin-or-weekly-examiner_1797-11-20_1/mode/2up|citazione="the poetical as well as the political doctrine of the NEW SCHOOL"}}</ref>.
 
Nel 1802 il termine “''New School''” viene utilizzato dal redattore della ''Edinburgh Review'' Francis Jeffrey come critica al poema epico di Southey, ''"Thalaba The Destroyer",'' ed in generale per riferirsi a quella che egli definiva una “setta di poeti” (“''sect of poets''”)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Francis Jeffrey|anno=1802|mese=Ottobre|titolo=Thalaba The Destroyer: A metrical romance|rivista=The Edinburgh Review|città=Londra|volume=I|numero=Art.VIII|pp=63-83|lingua=Inglese|url=https://books.google.it/books?id=jmQJAAAAQAAJ&pg=PA61#v=onepage&q&f=false}}</ref>, con particolare enfasi nei confronti di Wordsworth. Sarà solo nel 1814 che però egli denominerà i poeti come “''Lakers''”<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Francis Jeffrey|anno=1814|mese=Novembre|titolo=The Excursion, being a portion of the recluse|rivista=The Edinburgh Review|città=Edinburgh|volume=Vol.XXIV|numero=Art.I|pp=1-30|lingua=Inglese|url=https://archive.org/details/sim_edinburgh-review-critical-journal_1814-11_24_47/mode/2up}}</ref>, quindi associando la [[poetica]] al luogo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Peter A.Cook|data=May, 1977|titolo=Chronology of the 'Lake School' Argument: Some Revisions|rivista=The Review of English Studies, New Series|editore=Oxford University Press|volume=Vol. 28|numero=No. 110|pp=175-181|lingua=Inglese|url=https://www.jstor.org/stable/515204}}</ref>
 
Nel 1802 il termine “''New School''” viene utilizzato dal redattore della ''Edinburgh Review'' Francis Jeffrey come critica al poema epico di Southey, ''"Thalaba The Destroyer",'' ed in generale per riferirsi a quella che egli definiva una “setta di poeti” (“''sect of poets''”)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Francis Jeffrey|anno=1802|mese=Ottobre|titolo=Thalaba The Destroyer: A metrical romance|rivista=The Edinburgh Review|città=Londra|volume=I|numero=Art.VIII|pp=63-83|lingua=Inglese|url=https://books.google.it/books?id=jmQJAAAAQAAJ&pg=PA61#v=onepage&q&f=false}}</ref>, con particolare enfasi nei confronti di Wordsworth. Sarà solo nel 1814 che però egli denominerà i poeti come “''Lakers''”<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Francis Jeffrey|anno=1814|mese=Novembre|titolo=The Excursion, being a portion of the recluse|rivista=The Edinburgh Review|città=Edinburgh|volume=Vol.XXIV|numero=Art.I|pp=1-30|lingua=Inglese|url=https://archive.org/details/sim_edinburgh-review-critical-journal_1814-11_24_47/mode/2up}}</ref>, quindi associando la [[poetica]] al luogo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Peter A.Cook|data=May, 1977|titolo=Chronology of the 'Lake School' Argument: Some Revisions|rivista=The Review of English Studies, New Series|editore=Oxford University Press|volume=Vol. 28|numero=No. 110|pp=175-181|lingua=Inglese|url=https://www.jstor.org/stable/515204}}</ref>
Pur avendo concezioni politiche e letterarie comuni, oltre che un’amicizia, nessuno degli esponenti della Lake School si è mai riconosciuto davvero in una scuola<ref>{{Cita libro|autore=Brian Goldberg|titolo=The Lake Poets and Professional Identity|collana=Cambridge studies in Romanticism|annooriginale=2007|editore=Cambridge University Press|lingua=Inglese|pp=15-18|capitolo=1.3: What is the "Lake School"?|ISBN=978-0-511-34144-1}}</ref>. La definizione ha tuttavia creato l’immagine di un gruppo unitario, aiutando in un certo senso la fama degli artisti e quella dello stesso Lake District.
 
Pur avendo concezioni politiche e letterarie comuni, oltre che un’amicizia, nessuno degli esponenti della Lake School si è mai riconosciuto davvero in una scuola<ref>{{Cita libro|autore=Brian Goldberg|titolo=The Lake Poets and Professional Identity|collana=Cambridge studies in Romanticism|annooriginale=2007|editore=Cambridge University Press|lingua=Inglese|pp=15-18|capitolo=1.3: What is the "Lake School"?|ISBN=978-0-511-34144-1}}</ref>. La definizione ha tuttavia creato l’immagine di un gruppo unitario, aiutando in un certo senso la fama degli artisti e quella dello stesso Lake District.
 
== I Poeti del Lago: figure principali ==
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{{Citazione| Si è pure adottato il linguaggio di questi uomini (…), perché proprio essi comunicano continuamente con le cose migliori, dalle quali proviene originariamente la parte migliore della lingua; e anche perché a causa della loro posizione sociale e della uniformità e ristrettezza dei loro rapporti interpersonali, soggiacendo in minor misura all’azione della vanità sociale, essi comunicano i loro sentimenti e le loro idee con espressioni semplici e non elaborate. || The language, too, of these men is adopted (…) because such men hourly communicate with the best objects from which the best part of language is originally derived; and because, from their rank in society and the sameness and narrow circle of their intercourse, being less under the influence of social vanity they convey their feelings and notions in simple and unelaborated expressions. |lingua=en}}
[[File:RydalMount.jpg|alt=Rydal Mount|sinistra|miniatura|vista di Rydal Mount, abitazione dei Wordsworth dal 1813 al 1850]]
Dopo il matrimonio con Mary Hutchinson nel 1802 e la nascita di quattro figli, i Wordsworth si trasferiscono prima nella residenza di Allen Bank, e successivamente a [[Rydal Mount]], dove Wordsworth rimarrà per il resto della sua vita.
 
Il poeta rappresenterà una vera e propria attrazione all’interno del Lake District, richiamando negli anni numerosi visitatori<ref name=":0" />. Ciò verrà incrementato dall’uscita della “''Guide To The Lakes''”: inizialmente pubblicata nel 1810 come introduzione anonima ad una raccolta di [[incisioni]], e successivamente redatta fino ad arrivare alla versione definitiva nel 1835, l’opera si propone di essere una [[guida]] fisica e mentale per il [[Turismo|turista]] che voglia esplorare il territorio<ref>{{Cita libro|autore=William Wordsworth|titolo=A Guide Through the District of the Lakes in the North of England: With a Description of the Scenery, &c., for the Use of Tourists and Residents|url=https://www.google.it/books/edition/A_Guide_Through_the_District_of_the_Lake/idlAAAAAYAAJ?hl=en&gbpv=1&dq=wordsworth%20guide&pg=PP1&printsec=frontcover&bsq=wordsworth%20guide|anno=1835|editore=Hudson and Nicholson|città=United Kingdom|lingua=Inglese}}</ref>. In essa Wordsworth espone inoltre alcune delle sue idee sulla [[Ambientalismo|salvaguardia]] dell’ambiente, scagliandosi contro i nuovi insediamenti ed il cambiamento territoriale che ne consegue, e mostrando inoltre una visione della natura meno idealizzata rispetto a quella precedentemente dimostrata nelle ''Ballads''<ref name=":0" />.
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Seguendo Wordsworth, Coleridge si trasferisce al cottage [[Greta Hall]], nei pressi di [[Keswick]], dove però rimarrà solo per quattro anni, dal 1800 al 1804.
 
Durante la sua permanenza, Coleridge affronta diversi problemi di salute (in parte esacerbati dal [[clima]] difficile della zona), che lo portano a fare uso di [[laudano]] (Kendal Black Drop) ed a svilupparne una [[dipendenza]]. Ciò avviene in concomitanza con una sempre crescente difficoltà nello scrivere e nel dormire, presenza di debiti, e con diversi disaccordi con Wordsworth<ref>{{Cita libro|autore=Richard Holmes|titolo=Coleridge: Early Visions|dataoriginale=1989|anno=2005|editore=Harper Collins|città=Hammersmith, London|lingua=Inglese|capitolo=Laker|ISBN=9780007204571}}</ref>; in particolare, il rifiuto da parte di quest’ultimo di inserire l’incompiuta “''Christabel''” all’interno delle ''Lyrical Ballads'' provoca in Coleridge sentimenti di [[Disturbo depressivo|depressione]] e, in parte, rivalità nei confronti dell’amico<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Penny Bradshaw|titolo=Romantic Poetic Identity and the English Lake District|rivista=Transactions of the Cumberland and Westmorland Antiquarian and Archaeological Society|editore=Cumberland and Westmorland Antiquarian and Archaeological Society|numero=11|pp=65-80|lingua=Inglese}}</ref>.
 
La visione del Lake District posseduta da Coleridge è ben diversa da quella degli altri Lake Poets. Come racconta in alcune delle sue lettere, egli è solito compiere lunghe camminate attraverso le valli e montagne del luogo<ref>{{Cita libro|autore=S.T.Coleridge|curatore=Ernest Hartley Coleridge|titolo=Letters of Samuel Taylor Coleridge|url=https://archive.org/details/cu31924104096536|dataoriginale=1895|editore=Boston and New York, Houghton, Mifflin and company, Cambridge, Riverside Press.|lingua=Inglese|pp=335-444|volume=Vol.I|capitolo=Chapter VI: A Lake Poet}}</ref>. Queste esperienze lo portano a vedere nel District una natura più fortemente [[Romanzo gotico|gotica]], psicologicamente meno consolatoria rispetto all’immagine presentata da Wordsworth. Ciò si riflette enormemente sulla sua poesia, in primis nella [[Ballad]] ''Christabel'', dal tema femmineo e vampiresco (che può aver ispirato la successiva ''[[Carmilla]]'' di [[Sheridan Le Fanu]]), ma anche nell'aria di mistero che pervade la ''[[La ballata del vecchio marinaio]]''.
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[[Pantisocrazia]] (idea che proprio Southey abbandonerà a distanza di pochi anni).
 
Nel 1803 si trasferisce, assieme alla moglie Edith Fricker, a Greta Hall, di cui diviene proprietario in seguito alla partenza di Coleridge nel 1804, e dove rimarrà per il resto della sua vita. Sara Coleridge-Fricker, sorella di Edith, continuerà a vivere a Greta Hall con i suoi tre figli, con inoltre la presenza di un’altra sorella, Mary, rimasta vedova di Robert Lovell, poeta ed amico comune sia di Southey che di Coleridge.
 
Oltre alla creazione di vari poemi lunghi a tema [[Poema epico|mitologico]] ed [[Orientalismo|orientale]], per i quali acquisisce una discreta fama tra i suoi contemporanei (tanto da ricoprire dal 1813 al 1843, anno della sua morte, la carica di [[Poeta laureato]] del Regno Unito), Southey è anche un prolifico scrittore di prose, storico, biografo e saggista, tanto da essere definito da De Quincey ''"il più industrioso dei letterati mai documentati"''<ref>{{Cita libro|autore=Thomas De Quincey|titolo=Recollections of the Lakes and the Lake Poets: Coleridge, Wordsworth, and Southey|url=https://www.google.it/books/edition/Recollections_of_the_Lakes_and_the_Lake/BA7NSbB0OX8C?hl=en&gbpv=1&dq=wordsworth%20guide%20to%20the%20lakes&pg=PP6&printsec=frontcover&bsq=wordsworth%20guide%20to%20the%20lakes|data=1863|editore=Charles and Adam Black|città=United Kingdom|lingua=Inglese|p=220|capitolo=Robert Southey|citazione="the most industrious of all literary men on record"}}</ref>''.'' A differenza degli altri Lake Poets però, l’ambiente del District non si immedesima particolarmente con il carattere delle sue opere<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Mario Praz|titolo=Storia della Letteratura Inglese|edizione=Decima Edizione|data=1967|editore=Sansoni Editore|città=Firenze|p=423-476|capitolo=capitolo XVIII: Il Romanticismo}}</ref>.
 
== Seconda Generazione di Romantici Inglesi ==
 
Anche nei cosidetti romantici di seconda generazione, Shelley, Keats e Byron, si trova un interesse verso la zona del District. Da una prima identificazione poetica però scaturisce un rifiuto nei confronti di quelle figure che, inizialmente sostenitrici della causa [[Rivoluzione francese|rivoluzionaria]], avevano col tempo moderato le proprie visioni<ref name=":2" />. L’unica eccezione è rappresentata da [[Byron]], che non visiterà mai i laghi, e, al contrario, criticherà sempre la solitudine del luogo e modellerà la propria poesia su altri aspetti, allontanandosi dal modello wordsworthiano e, in alcuni casi, opponendolo<ref>{{Cita libro|autore=George Gordon Byron|titolo=Don Juan|url=https://en.wikisource.org/wiki/Don_Juan_(Byron)/Dedication|lingua=Inglese|capitolo=Dedication}}</ref>.
 
[[Shelley]] visita Southey a [[Keswick]] nel 1811, ispirato dalle sue idee repubblicane. Se inizialmente viene affascinato dalla solitudine e dalla natura del luogo, la sua opinione cambia dopo l’incontro con Southey, la cui politica si era sempre più orientata verso il partito [[Tory]]. Oltre a tale delusione, anche il luogo stesso appare a Shelley lontano dagli ideali romantici<ref name=":2" />, non più naturale e libero ma condizionato dalle leggi economiche (dai ''“manufacturers”'', come scrive)<ref>{{Cita libro|autore=Percy Bisshe Shelley|titolo=Letters from Percy Bysshe Shelley to Elizabeth Hitchener|url=https://archive.org/details/frompercyletters01shelrich/mode/2up?ref=ol&view=theater|data=1890|editore=Privately Printed|città=London|lingua=Inglese|volume=Vol.I}}</ref>. Il poeta non tornerà più nel Lake District, scegliendo come proprio luogo d’ispirazione l’Italia.
 
Una simile esperienza ha anche [[Keats]] nel 1818, durante il suo tour nel Regno Unito del Nord. Tale viaggio avviene in seguito alla pubblicazione dell’''[[Endymion (poema)|Endimione]]'', che viene giudicato aspramente dalla critica. Il tour si propone quindi come un’educazione poetica, al seguito dell’ideale wordsworthiano di natura. L’effetto è però l’esatto opposto: nel periodo in cui Keats visita il District, non compone se non pochi versi; non incontra i Wordsworth poiché assenti da Rydal Mount, e la solitudine e naturalezza del Cumberland, diventato destinazione sempre più turistica, gli appaiono come illusori<ref name=":2" />. Sarà proprio in seguito al tour, ritornato a casa, che Keats esprimerà la propria idea di cosa sia la poesia ed il poeta stesso, distinguendosi da Wordsworth<ref>{{Cita libro|autore=John Keats|curatore=Nadia Fusini|titolo=Lettere sull Poesia|data=2005|editore=Oscar Mondadori|città=Milano}}</ref>:
 
{{Citazione|“(…) riguardo al Carattere poetico in sé e per sé (voglio dire quella specie di cui sono Parte anch’io, ammesso che io sia qualcosa; quella specie distinta dal tipo wordsworthiano o egotistico sublime; che è una cosa a sé e sta su da sé), non esiste in sé e non ha un sé – è tutto e niente. Non ha carattere – gode sia della luce sia dell’ombra; vive del gusto, che sia bello o brutto, sublime o volgare, ricco o povero, esaltante o mediocre. (…) Il Poeta è la più impoetica delle cose che esistono; perché non ha Identità – ne è continuamente in cerca – il Sole, la Luna, il Mare e gli Uomini e le Donne, sono creature d’impulso – e sono poetiche, c’è in loro qualcosa d’immutabile, ma il poeta no; non ha identità – è certamente la più impoetica di tutte le Creature di Dio (…)” |''Lettera del 27 ottobre 1818, a Richard Woodhouse''|}}
 
 
La definizione di “Poeta del Lago” viene quindi col passare degli anni associata, in linea generale, ad una concezione di autore che abbandona non solo il proprio carattere politico iniziale, ma anche ma anche la stessa società, isolandosi in un mondo naturale idealizzato e fittizio<ref name=":2" />.
== Figure Associate ==
 
Numerose personalità, oltre a quelle dei poeti già presentati, hanno nel tempo avuto un rapporto importante con il Lake District. Tra di esse vi sono:
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=== Dorothy Wordsworth ===
 
Sorella di William, si riavvicina al fratello dopo l’infanzia passata ad [[Halifax (Regno Unito)|Halifax]] presso una zia, e gli rimane accanto per tutta la vita. Pur senza ambizione di acquisire fama come autrice, produce numerosi scritti tra cui [[Diario|diari]], [[Epistolario|lettere]], poesie e dettagliate descrizioni paesaggistiche e di [[Letteratura di viaggio|viaggio]], pubblicati postumi ad eccezione del contributo alla ''Guide to The Lakes'' (attribuito però al fratello).
 
È possibile ritrovare, specialmente all’interno delle ''Ballate Liriche'' ma anche di molti altri scritti, numerosi riferimenti agli avvenimenti ed alle immagini descritte da Dorothy nei suoi diari, particolarmente se datati dal 1798 al 1804<ref>{{Cita libro|nome=Dorothy|cognome=Wordsworth|titolo=I diari di Grasmere : (1800-1803)|url=https://www.worldcat.org/oclc/801315755|accesso=|data=2002|editore=Sellerio|OCLC=801315755|ISBN=88-389-1788-4}}</ref>.
 
Temi centrali della sua produzione sono l’osservazione in dettaglio della natura, il vivere in una casa propria (dopo anni di giovinezza passati in assenza di stabilità), ed una spiccata sensibilità nei confronti delle cose quotidiane<ref name=":3" />.
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=== Charles Lamb ===
 
Nato a Londra, passa ai primi anni in relativa tranquillità tra l’[[Inner Temple]], dove lavora il padre, e la scuola di Christ’s Hospital, dove ha come compagno Coleridge. Nel 1796, quando Charles aveva vent’anni, la sorella maggiore [[Mary Lamb|Mary]], in seguito a vari segni di squilibrio (che iniziano a manifestarsi anche nello stesso Charles) uccide la madre e ferisce il padre. In risposta a tale episodio Charles assume potestà su Mary e continua, pur con gravi responsabilità, il proprio lavoro di contabile.
 
Pur vivendo sempre a Londra, diviene amico non solo di Coleridge, ma anche di William e Dorothy Wordsworth.
 
I suoi scritti, redatti in parte da Mary, spaziano da poemetti, romanzi, saggi, [[commedie]] e [[tragedie]].  Importante tra le sue opere è la rivalutazione del [[Teatro elisabettiano]], in particolare di [[Shakespeare]]<ref name=":3" />.
 
=== Harriet Martineau ===
 
[[Scrittrice]], [[filosofa]], giornalista e [[sociologa]], nata a [[Norwich]] nel 1802. I suoi numerosi scritti spaziano dall’economia (la traduzione delle opere di [[Auguste Comte]] è considerata tra i suoi lavori principali) alla religione, dalla politica alla narrativa di viaggio. Nonostante i problemi di salute e la successiva invalidità, riesce, incredibilmente per una donna dell’epoca, ad acquisire indipendenza economica.
 
Dal 1845 fino alla sua morte, ad eccezione di un viaggio in [[Medio Oriente]], [[Harriet Martineau]] vive ad [[Ambleside]], in una casa da lei progettata chiamata “The Knoll”.  Tra le opere ispirate dal Lake District vi è ''“A Complete Guide to the English Lakes”'' (1855), che in un certo modo sostituisce la precedente guida di Wordsworth. Particolare è anche l’''”Autobiography”'' (1877)<ref>{{Cita libro|autore=Micheal R.Hill|titolo=An Introduction to Harriet Martineau’s Lake District Writings|url=https://digitalcommons.unl.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1418&context=sociologyfacpub|anno=2004|editore=Sociology Department, Faculty Publications. University Of Nebraska.|lingua=Inglese}}</ref>.
 
 
Tra gli altri intellettuali associati vi si può trovare [[John Ruskin]] (che come Martineau passa gli ultimi anni della sua vita in Cumberland), [[Walter Scott]] e [[Hartley Coleridge]], figlio di Samuel Taylor, diventato anch'egli scrittore.
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* Wordsworth, Coleridge; ''Ballate Liriche'' a cura di Attilio Brilli, trad. di Franco Marucci; 1979, Mondadori.
 
* Wordsworth, Coleridge; ''Lyrical Ballads: 1798 and 1802''; edited by F.J. Stafford; Oxford University Press; 2013; Oxford.
* Wordsworth; ''A Guide Through the District of the Lakes in the North of England: With a Description of the Scenery, &c., for the Use of Tourists and Residents''; 1835, Hudson and Nicholson, United Kingdom. (disponibile su [https://www.google.it/books/edition/A_Guide_Through_the_District_of_the_Lake/idlAAAAAYAAJ?hl=en&gbpv=1&bsq=wordsworth%20guide&dq=wordsworth%20guide&pg=PP1&printsec=frontcover Google Books])
* Mario Praz, ''Storia della letteratura inglese''; Decima edizione 1967, Sansoni Editore, Firenze; capitolo XVIII “Il Romanticismo” pp. 423-476&nbsp;423–476
 
* Mario Praz, ''Storia della letteratura inglese''; Decima edizione 1967, Sansoni Editore, Firenze; capitolo XVIII “Il Romanticismo” pp. 423-476
 
* John Keats, ''Lettere sulla Poesia'' (a cura di Nadia Fusini); 2005, Oscar Mondadori, Milano.
 
* ''Letters of Samuel Taylor Coleridge'', Vol.I; edited by Ernest Hartley Coleridge; 1895; Boston and New York, Houghton, Mifflin and company, Cambridge, Riverside Press. (disponibile su [[iarchive:cu31924104096536|archive.org]])
* De Quincey, ''Recollections of the Lakes and the Lake Poets: Coleridge, Wordsworth, and Southey''; 1863, Adam and Charles Black, United Kingdom. (disponibile su [https://www.google.it/books/edition/Recollections_of_the_Lakes_and_the_Lake/BA7NSbB0OX8C?hl=en&gbpv=1&bsq=wordsworth%20guide%20to%20the%20lakes&dq=wordsworth%20guide%20to%20the%20lakes&pg=PP6&printsec=frontcover Google Books])
* ''The Anti-Jacobin; or Weekly Examiner'' 1797-11-20: Vol 1 (disponibile su [[iarchive:sim_antisim anti-jacobin-or-weekly-examiner_1797examiner 1797-11-20_120 1/mode/2up|archive.org]])
* The Edinburgh Review, 1802: Art.VIII “''Thalaba The Destroyer: A metrical romance''”; pp. 63-83&nbsp;63–83. (disponibile su [https://books.google.it/books?id=jmQJAAAAQAAJ&pg=PA63#v=onepage&q&f=false Google Books])
* Peter A. Cook, “''Chronology of the 'Lake School' Argument: Some Revisions.''” ''The Review of English Studies'', vol. 28, no. 110, 1977, pp. &nbsp;175–181; published by Oxford University Press, United Kingdom. (disponibile su [https://www.jstor.org/stable/515204 JSTOR])
* Bradshaw, Penny; "''Romantic poetic identity and the English Lake District''"; 2011; Transactions of the Cumberland and Westmorland Antiquarian and Archaeological Society; University of Cumbria.
* Richard Holmes; ''Coleridge: Early Visions''; 2005; Harper Collins, London.