Diritto all'acqua: differenze tra le versioni
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| Riga 4: Gli Stati nazionali dovrebbero dare priorità all'uso personale e domestico dell'acqua al di sopra di ogni altro uso e dovrebbero fare i passi necessari per assicurare che questo quantità sufficiente di acqua sia di buona qualità, accessibile economicamente a tutti e che ciascuno la possa raccogliere ad una distanza ragionevole dalla propria casa.<ref>Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, settembre 2007, su [http://www.righttowater.org.uk/code/HumanRights.asp The Right to Water] in inglese.</ref>}} La risoluzione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] del 28 luglio [[2010]] dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua "un diritto umano universale e fondamentale".<ref>[https://archive.is/20121123220031/www.un.org/News/Press/docs/2010/ga10967.doc.htm Risoluzione GA/10967].</ref> La risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.<ref>''Safe and cleaning drinlking water and sanitation is a human right essential to the full enjoyment of life and of all other human rights''.</ref> Riga 21: == La rivendicazione del diritto all'acqua == [[File:Mwamongu water source.jpg|thumb|Approvvigionamento dell'acqua in un villaggio della Tanzania]] La gestione pubblica del servizio idrico ha spesso incontrato difficoltà pratiche per una cronica tendenza a non fare necessari investimenti e a non eseguire le necessarie manutenzioni (ad esempio la ricerca delle perdite degli acquedotti e la loro riparazione); molti paesi hanno quindi affidato la gestione del servizio a grandi società private (come le francesi Vivendi Environment, Suez Lyonnaise des Eaux e Saur o la tedesca Rwe/Thames water) Il finanziamento degli investimenti decisi contrattualmente fra governo e gestore è ottenuto in genere tramite considerevoli aumenti delle tariffe di vendita dell'acqua, che gli utenti hanno ritenuto sproporzionati e insostenibili, determinando una forte conflittualità fra la società civile e le compagnie private e spesso una vera e propria rivolta contro la privatizzazione delle risorse idriche e per rivendicare il diritto all'acqua come uno dei fondamentali [[diritti umani]]. Riga 50: * [[Gabriele Carapezza Figlia]], "Premesse ricostruttive del concetto di beni comuni nella civilistica italiana degli anni Settanta", Rassegna di diritto civile, 2011, 4 * [[Alberto Maria Gambino]], ''Beni extra mercato'', Giuffrè, Milano, 2004 * [[Laboratorio per la polis]] (a cura di), [http://www.laboratorioperlapolis.it/diritto_umano_allacqua%0D%0A%28da.htm Il diritto umano all'acqua] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515050222/http://www.laboratorioperlapolis.it/diritto_umano_allacqua%0D%0A%28da.htm |date=15 maggio 2006 }}, 2004 * Riccardo Petrella, ''Il Manifesto dell'Acqua'', Egalibri, 2001. | |||