Lessico dell'omofobia: differenze tra le versioni
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{{torna a|Omofobia}}Il '''lessico dell'omofobia''' è l'insieme di epiteti utilizzati per indicare in modi denigratori e offensivi le persone [[Omosessualità|omosessuali
▲Il '''lessico dell'omofobia''' è l'insieme di epiteti utilizzati per indicare in modi denigratori e offensivi le persone [[Omosessualità|omosessuali.]]
I termini più comunemente
'' ricchione
Nello [[slang LGBT]] viene invece in diverse occasioni
L'uso libero e disinvolto di tali parole è da considerare non [[politicamente corretto]]. Nonostante ciò, nei [[Gay Pride]] svoltisi in [[Italia]] è stato comune per molti anni far sfilare un cartello con l'immagine della [[Gioconda]] di [[Leonardo da Vinci]] e scriverci sotto la didascalia: "Questa l'ha fatta un frocio!". La parola ''omosessuale'' è l'unica (prima di [[gay]]), fra tutte quelle indicanti le persone attratte dalle persone dello stesso sesso, a non essere nata con intenti offensivi o denigratori.
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Altri sinonimi<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/omosessuale_(Sinonimi-e-Contrari)/|titolo=Treccani|accesso=12 agosto 2014}}</ref> dei succitati ''fròcio'' (di origine romana) e ''finòcchio''<ref>{{cita web|url=http://www.scudit.net/mdculparole.htm|titolo=Scudit.net|accesso=12 agosto 2014}}</ref> (di origine toscana: lo usa, ad esempio, anche [[Giuseppe Prezzolini]] ai primi del Novecento; ma non mancano adattamenti locali come ''fenocio'' nel Basso Veneto e ''fnòč'' nel Modenese e nel Parmense), usati nel linguaggio comune e tutti anch'essi di segno peggiorativo, ma aventi perlopiù diffusione regionale o comunque subnazionale, sono, da Nord a Sud:
* ''cupio'' (in [[Piemonte]], praticamente sconosciuto fuori dalla regione subalpina), anche nel peggiorativo ''cupias'' e nel vezzeggiativo ''cupieto''
* ''culattòn/culatùn/culat(t)òne/cù(l)o/
* ''buliccio'' (in [[Liguria]], soprattutto a Genova);
* ''buso'' o ''busone'' (in [[Emilia
* ''pedale'' dal dialetto ferrarese ''pedàl'' o dispregiativamente ''pedalàz'' (a Ferrara e comuni limitrofi della bassa ferrarese);
* partendo da ''"orecchione"'' abbiamo ''recchione/ricchione/recchia'' o <nowiki>''streppa''(nell'</nowiki>[[Italia meridionale]], soprattutto nella zona di [[Napoli]], ma ormai in uso informale anche nel centro-nord Italia, soprattutto nella versione ricchiòne e - in [[Veneto]] - ''recia'' o ''reciòn'');
* ''[[wikt:en:jarrusu|jarrusu]]'' o ''[[wikt:en:garrusu|(g)arrusu]]'' in [[lingua siciliana]], soprattutto nella Sicilia occidentale (''Arruso'' è il titolo di un documentario del 2000 dei registi palermitani [[Ciprì e Maresco]], dedicato allo scrittore, poeta e regista omosessuale [[Pasolini]]), a [[Palermo]] si usa la parola "matellu", mentre a [[Catania]] prevale ''[[wikt:en:puppu|puppu]]'' ("[[polpo]]"). Altri termini che si usano in Sicilia sono “arianu” e “aricchiuni”;
* ''ricchiuni'' o ''ricchiunazzu;'' termine usato per indicare "omosessuale" in [[Calabria]], o ''frì frì'' (indicando due volte l'orecchio) per dire "[[Omosessualità|omosessuale]]" senza essere sentiti.
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{{citazione|Un frocio è diventato sindaco! // Eh, cosa sarà mai (direbbe Oscar // Wilde.) La vera notizia sarebbe: // Un sindaco è diventato frocio!<ref>[[Arbasino]], ''Un paese senza'', Milano 1980, p. 276</ref>}}
Originariamente parola gergale proveniente dal [[dialetto romanesco]] poi passata all'italiano, "frocio" o "''froscio"'' (usato anche nei romanzi ''[[Ragazzi di vita]]'' (1955) e ''[[Una vita violenta (romanzo)|Una vita violenta]]'' (1959) di [[Pier Paolo Pasolini]], così come da [[Alberto Moravia]] e nel [[cinema neorealista]])<ref>{{cita web|url=http://www.gay.tv/articolo/speciale-insulti-omofobi-cosa-vuol-dire-la-parola-frocio/43061/|titolo=GayTv|accesso=12 agosto 2014|dataarchivio=12 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140812203743/http://www.gay.tv/articolo/speciale-insulti-omofobi-cosa-vuol-dire-la-parola-frocio/43061/|urlmorto=sì}}</ref>; ma è presente anche in vari altri autori contemporanei, da [[Aldo Busi]] ad [[Aldo Nove]] a [[Niccolò Ammaniti]]: mentre al femminile (''frocia'') viene utilizzato, tra gli altri, da [[Pier Vittorio Tondelli]] in ''[[Pao Pao]]''. Una
Le ipotesi riguardanti l'origine etimologica sono le seguenti:<ref>{{cita web|url= http://www.parlarecivile.it/argomenti/genere-e-orientamento-sessuale/frocio.aspx|titolo=parlarecivile.it|accesso=21 gennaio 2021}}</ref>
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{{citazione|... scoiattolano con occhi di gatti // i finocchi tra il vociare assorto e lo striscio dei piedi|[[Dino Campana]] "Versi sparsi" in ''[[Canti Orfici (Dino Campana)|Canti Orfici]] e altri scritti'' Firenze 1952, p. 197}}
Sull'etimologia di finocchio esiste invece la suggestiva ipotesi suggerente il fatto che possa derivare dall'epoca in cui operava la [[Santa Inquisizione]] nello [[Stato Pontificio]], quando i semi di [[finocchio]] sarebbero stati gettati sugli omosessuali che stavano bruciando dopo esser stati condannati alla pena di [[morte sul rogo]], al fine di mitigare
Invece pare trattarsi di questo: il [[finocchio selvatico]] veniva usato come ripiego per aromatizzare i cibi quando non si avevano i soldi per comprare le pregiate e costose [[spezie]] provenienti dall'[[Oriente (regione geografica)|Oriente]] (ancor oggi in [[Toscana]] col finocchio si dà l'aroma al [[salame]], dando vita così alla famosa [[finocchiona]]). Ecco, quindi, che "finocchio", se riferito a una persona, è qualcuno che vale davvero ben poco, un uomo che non è uomo<ref name="omosessuale.it">{{cita web|url=http://www.omosessuale.it/finocchio.php|titolo=Omosessuale.it|accesso=12 agosto 2014}}</ref>.
Un'altra possibile spiegazione sarebbe un'allusione metaforica alla forma arrotondata del bulbo ("grùmolo") edule del finocchio, che ricorda vagamente quella delle natiche umane. Peraltro, proprio il finocchio dal grumolo tondeggiante, più saporito e quindi più pregiato, è curiosamente detto "finocchio maschio".{{cn}}
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* ''Cupio'' è un regionalismo piemontese<ref>{{ Cita libro | titolo = Il vocabolario Treccani: Sinonimi e contrari | volume = 1| autore = AA.VV. | editore = Istituto della Enciclopedia italiana | anno = 2003| url = https://books.google.it/books?id=6yhBAQAAIAAJ&q=cupio+piemontese&dq=cupio+piemontese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjahKbzvKLfAhVOQBoKHU1pBvc4MhDoAQg2MAM | p = 698 | accesso = 2018-12-15 }}</ref>, forse derivante dal latino "cupidus", con significato di bramoso e lussurioso.
* ''Buco'' è un termine utilizzato soprattutto in Toscana e fa chiaramente riferimento all’[[ano]] e ai relativi [[Sesso anale|rapporti sessuali]].
* ''Buggerone'' è un termine oramai desueto per indicare il sodomita, lo si ritrova sia in [[Aretino]] sia in [[Antonio Rocco]]: in seguito divenuto sinonimo per "imbrogliare-truffare-fregare-infinocchiare"; deriverebbe da ''bugerus'' ([[Bulgaria|bulgaro]]), l'appartenente a una popolazione che aderì all'[[eresia]] [[bogomilismo|bogomila]]: come più tardi i [[catarismo|catari]], i bogomili, credendo nella [[reincarnazione]] e considerando perciò la riproduzione umana alla stregua dell'incarcerazione di un'anima, sembra praticassero il coito anale per evitare il concepimento<ref>Valter Boggione e Giovanni Casalegno ''Dizionario del lessico erotico'' Torino 2004, pp. 76-77.</ref><ref name="Cardini">[[Franco Cardini]] e Marina Montesano, ''Storia medievale'', Firenze, [[Le Monnier]] Università, 2006. ISBN 8800204740 p. 265</ref>. Coincide per significato e etimologia con lo spagnolo ''bujarrón'' (è possibile che il termine spagnolo sia stato preso dall'italiano), con il francese ''bougre'' o ''boulgre'', e con l'inglese ''bugger'', dove la vicinanza a bulgaro è palese.
{{citazione|So ben che siete tutti buggeroni, che vi conosco a la fisionomia|''[[L'Alcibiade fanciullo a scola]]''}}
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Nella [[lingua inglese]] "faggot", spesso abbreviato in "fag", è il termine usato soprattutto in [[Nord America]] per riferirsi in forma offensiva a un uomo gay<ref name="Reference.com">{{Cita web|titolo=Faggot|accesso = 16 novembre 2013|url= http://dictionary.reference.com/browse/faggot|editore=Reference.com}}</ref><ref>2008, Paul Ryan Brewer, Value war: public opinion and the politics of gay rights, page 60</ref><ref name="American Heritage">{{Cita libro|titolo=The American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition|editore=Houghton Mifflin|anno=2000|isbn=0-618-70172-9}}</ref>, ma può essere utilizzato anche come un termine dispregiativo in generale per indicare un maschio repellente; recentemente si usa anche per additare le [[lesbiche]] e le persone [[transgender]]<ref name="American Heritage" /><ref name="Spears">{{Cita web|cognome= Spears |nome= Richard A. |titolo= Fag |sito= Dictionary of American Slang and Colloquial Expressions |data=2007 |url= http://dictionary.reference.com/browse/faggot | accesso = 21 dicembre 2011}}</ref><ref>Studies in Etymology and Etiology, David L. Gold, Antonio Lillo Buades, Félix Rodríguez González - 2009 p. 781</ref>.
Il termine [[slang]] ''faggot'' viene registrato per la prima volta negli [[Stati Uniti d'America]] nel 1914, nella la sua forma abbreviata Fag pochi anni dopo nel 1921<ref name="etymonline">{{Cita web|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=faggot |titolo=Faggot |sito=The Online Etymological Dictionary |cognome=Harper |nome=Douglas |wkautore=Douglas Harper |accesso=22 novembre 2009}}</ref>; la sua origine immediata non è chiara, ma si basa sulla [[fascina]] o fascio di bastoni, un derivato sia dalla [[lingua francese antica]]<ref name="omosessuale.it"/> sia dalla [[lingua italiana]] e dal [[latino volgare]] a loro volta provenienti dalla parola indicante delle [[fascine]]<ref name="etymonline" /><ref name="oed">{{Cita web|url=http://www.oed.com/viewdictionaryentry/Entry/67623 |titolo=Faggot |sito=The Oxford English Dictionary}}</ref>. Usata in inglese dalla fine del [[XVI secolo]] come termine offensivo per le donne, in particolare quelle vecchie e brutte<ref name="etymonline" /><ref name="morton">{{Cita pubblicazione|cognome= Morton |nome= Mark |titolo= Dirty Words: The Story of Sex Talk |url= https://archive.org/details/dirtywordsstoryo0000mort |città= London|editore= Atlantic Books|anno= 2005|pp= [https://archive.org/details/dirtywordsstoryo0000mort/page/309 309]-323}}</ref>, e il riferimento all'omosessuale come "donna finta" può forse derivare da questo. L'applicazione del termine potrebbe essere un accorciamento di "faggot-gatherer" applicato per tutto il [[XIX secolo]] in special modo alle vedove anziane le quali conducevano una vita miserabile tramite la raccolta e vendita di legna da ardere<ref name="morton" />.
Una possibilità alternativa è che la parola possa essere collegata alla pratica del ''[[fagging]]'' nelle [[scuole private]] dell'[[impero britannico]], in cui le [[matricole]] e i ragazzi più giovani svolgevano il ruolo di servitori (e di potenziali oggetti sessuali) verso quelli più grandi<ref name="etymonline" />.
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[[File:Westboro - Fags Are Worthy of Death.jpg|thumb|left|Il testo sui cartelli tradotto dice: "''I froci meritano la morte''" ([[Lettera ai Romani]] 1:32) e "''Dio continua ad odiare i froci''".]]
Dire a qualcuno frocio è un modo, all'interno del contesto giovanile, come modo per mettere in ridicolo chi non è forte, coraggioso e virile come gli altri; non è poi un'identità statica che rimane attaccata al ragazzo che riceve l'insulto, è piuttosto un'identità fluida che tutti cercano di evitare, spesso indicando loro per primi qualcun altro come frocio. Lo studio rivela inoltre che ciò è molto più comune tra gli adolescenti di etnia bianca, mentre per i ragazzi afroamericani la preoccupazione più grande rimane quella di agire nel modo più appropriato e consono ai neri; conoscono pertanto molto poco la discriminazione o l'insulto riferito al ruolo di genere o alla sessualità in generale<ref name="pascoe">{{Cita pubblicazione|cognome= Pascoe |nome= CJ |titolo= Dude, You're a Fag|url= https://archive.org/details/isbn_9780520252301 |Dude, You're a Fag: Masculinity and Sexuality in High School |città= Berkley and Los Angeles, California |editore= University of California Press |anno= 2007}}</ref>.
==== Nella cultura di massa ====
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Alcuni esempi di riappropriazione del termine pédé si trovano in:
* ''[[L'età acerba]]'' del 1994 di [[André Téchiné]] dove l'adolescente protagonista mentre si guarda allo specchio continua a ripetere - per
* il titolo di ''Pédale douce'' (in italiano tradotto come ''[[Di giorno e di notte]]'') del 1996 è un gioco di parole derivato da pédé al femminile.
* la canzone ''Petit pédé'' di [[Renaud]] e ''Mon petit pédé'' del gruppo Le Wampas, che è un omaggio alla prima.
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.straightdope.com/mailbag/mfaggot.html How did "faggot" get to mean "male homosexual"?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080720121139/http://www.straightdope.com/mailbag/mfaggot.html |
* {{de}} [http://www.homowiki.de/Schwuchtel Schwuchtel] su Homowiki-gay-web
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