Claudia Procula: differenze tra le versioni

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|morto = I secolo
|venerato da = Chiesa ortodossa orientale<br />Chiesa ortodossa etiopica
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}}
'''Claudia Valeria Procula''' è il nome comunemente attribuito alla '''moglie di [[Ponzio Pilato]]''', uno dei personaggi della storia evangelica della [[Passione di Gesù|Passione]]. Il ''[[Vangelo di Matteo]]'', unico a parlare di lei, non riporta il suo nome e solo successivamente la tradizione cristiana la battezzò come ''Procula'', ''Procla'', ''Prokla'', ''Perpetua'' o ''Claudia Procula'' a seconda delle traduzioni.
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=== Letteratura e filmografia ===
{{Organizzare|[[WP:CULTURA]], [[WP:CURIOSITÀ]]|biografie|agosto 2025}}
Sulla base del riferimento evangelico al sogno della moglie di Pilato è stato scritto un dramma. Questo sogno è citato inoltre nel film ''[[La tunica]]'' del [[1953]].
 
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Nel film del [[1961]] ''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'', Procula (Claudia, nel film), interpretata da [[Viveca Lindfors]], è ritratta come una moglie devota e una donna intelligente. Il film, discostandosi dalle fonti storiche ed evangeliche, la propone come la figlia dell'imperatore romano [[Tiberio]]. Ne ''[[La più grande storia mai raccontata]]'', del [[1965]], Claudia Procula è interpretata da [[Angela Lansbury]].
 
Nel [[1986]], nel film ''[[L'inchiesta (film 1986)|L'inchiesta]]'' di [[Damiano Damiani]], il personaggio di Claudia Procula è interpretato dall'attrice [[Scozia|scozzese]] [[Phyllis Logan]].
Nel film del [[1987]] ''[[Secondo Ponzio Pilato (film)|Secondo Ponzio Pilato]]'', Claudia Procula è interpretata da [[Stefania Sandrelli]] e viene fatta menzione del sogno premonitore riferito poi a Pilato (interpretato da [[Nino Manfredi]]) per dissuaderlo dal condannare a morte [[Gesù]].
 
Nel film del [[1987]] ''[[Secondo Ponzio Pilato (film)|Secondo Ponzio Pilato]]'', Claudia Procula è interpretata da [[Stefania Sandrelli]] e viene fatta menzione del sogno premonitore riferito poi a Pilato (interpretato da [[Nino Manfredi]]) per dissuaderlo dal condannare a morte [[Gesù]].
Nel film del [[2004]] ''[[La passione di Cristo (film 2004)|The Passion]]'' è nota come Claudia, interpretata da [[Claudia Gerini]]. In questo film ha un ruolo comprimario e compassionevole. In una scena, Claudia afferma di saper riconoscere la verità quando la sente, in un'altra consola Maria, la madre di Gesù, e generosamente le porge dei panni per pulire il sangue della fustigazione.
 
Nel film del [[2004]] ''[[La passione di Cristo (film 2004)|TheLa Passionpassione di Cristo]]'' è nota come Claudia, interpretata da [[Claudia Gerini]]. In questo film ha un ruolo comprimario e compassionevole. In una scena, Claudia afferma di saper riconoscere la verità quando la sente, in un'altra consola Maria, la madre di Gesù, e generosamente le porge dei panni per pulire il sangue della fustigazione.
Esiste anche un racconto su di lei, ''La moglie del procuratore'', della scrittrice ligure Elena Bono.
 
Il libro "L'ultima al patibolo"<ref>{{Cita libro|cognome=Von Le Fort, Gertrude, 1876-1971.|titolo=L'Ultima al patibolo e La Figlia di Farinata, la moglie di Pilato|url=http://worldcat.org/oclc/38594094|accesso=2020-04-06|data=1993|editore=Biblioteca Universale Rizzoli|OCLC=38594094}}</ref> della scrittrice proposta al nobel nel [[1949]] [[GertrudeGertrud von leLe Fort]] contieneha trescritto raccontiun lunghiracconto, l'ultimo dei quali è "'La moglie di Pilato"'', nel quale si narra la vicenda umana di Claudia Procula a fianco del marito Ponzio Pilato e la sua finale e definitiva conversione allo sguardo compassionevole di Gesù di Nazareth.
 
== Storicità ==
E'È probabile che Pilato fosse effettivamente sposato e che sua moglie lo abbia accompagnato mentre era prefetto della Giudea (26-36 d.C.); sebbene ciò fosse inizialmente vietato dalla legge romana, tale divieto fu successivamente abrogato dal [[Senato romano]].<ref name="books.google.com_A">{{Cita libro|nome=Jean-Pierre|cognome=Lémonon|titolo=Ponce Pilate|url=https://books.google.com/books?id=PvmYODhcO3QC&q=Lemonon+Pilate+Judee|accesso=2021-09-04|data=2007|editore=Editions de l'Atelier|lingua=fr|ISBN=978-2-7082-3918-0}}</ref><ref name="books.google.com">{{Cita libro|nome=Alexander|cognome=Demandt|titolo=Pontius Pilatus|url=https://books.google.com/books?id=ynEO_Mt8YbkC&q=Demandt+Pilatus|accesso=2021-09-04|data=2012|editore=C.H.Beck|lingua=de|ISBN=978-3-406-63362-1}}</ref> Secondo gli storici Jean-Pierre Lémonon, [[Alexander Demandt]] e Helen Bond, il racconto della moglie di Pilato sarebbe leggendario.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Helen K.|cognome=Bond|titolo=Ponzio Pilato. Storia e interpretazione|url=https://books.google.com/books?id=rs8EPQAACAAJ&newbks=0&hl=it|accesso=2021-09-04|data=2008|editore=Paideia|lingua=it|ISBN=978-88-394-0756-6}}</ref><ref name="books.google.com" /><ref name="books.google.com_A" /> Anche il biblista cattolico [[Raymond Edward Brown]] considera il racconto come non storico, sottolineando come episodi simili dove una donna pagana di stirpe nobile mostra simpatia per il giudaismo sono spesso presenti nelle opere dello storico ebraico [[Flavio Giuseppe]], come la ''[[Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|Guerra Giudaica]]''.<ref name=":0" /> Altri intravedono nella figura della moglie di Pilato una trasposizione di quella di Calpurnia, che avvisò Cesare (''divo'', ossia figlio di Zeus, suo erede e portatore di una nuova era, e portatore della ''clemenza'', cfr. Cicerone) grazie a un sogno.
 
== Note ==