Reporter senza frontiere: differenze tra le versioni

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Oltre al nome iniziale francese ha altri due nomi ufficiali: in [[lingua inglese|inglese]] ''Reporters Without Borders'' o ''RWB'', in [[lingua spagnola|spagnolo]] ''Reporteros Sin Fronteras''. Dal 1º gennaio 2012, in Italia si usa il nome in [[lingua italiana]], Reporter senza frontiere, e l'acronimo comune RSF accompagnato dalla specificazione "Italia".
 
I principali mezzi di azione diretta di Reporter Senza Frontiere sono i ricorsi alle autorità governative attraverso lettere, petizioni e frequenti comunicati stampa. Grazie alla rete internazionale di circa 150 corrispondenti, RSF raccoglie informazioni e conduce indagini sulle violazioni della libertà di stampa per area (Europa, Asia-Pacifico, [[Medio Oriente]] e Nord Africa e Americhe) o per argomento. Quando necessario, invia un team per valutare le condizioni di lavoro dei giornalisti in uno specifico paese. Rilascia, annualmente, report sui paesi nonché l'[[indice della libertà di stampa]]. Ha lanciato campagne promozionali con l'assistenza pro bono di agenzie pubblicitarie per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle minacce alla libertà di informazione e sulla libertà di stampa, per compromettere l'immagine dei paesi considerati nemici della libertà di espressione, e per scoraggiare il sostegno politico della comunità internazionale ai governi che attaccano invece di proteggere la libertà di informazione.
 
RSF, inoltre, fornisce assistenza a giornalisti e ai media che si trovano in pericolo o in difficoltà di sussistenza. Fornisce aiuto economico ai giornalisti esiliati o imprigionati e alle loro famiglie, oltre che alle famiglie di giornalisti che sono stati uccisi e che non ricevono supporto alcuno; aiuta i giornalisti a lasciare i loro paesi d'origine se lì si trovano in pericolo; rimedia agli effetti di atti vandalici sugli organi di stampa; copre le spese legali di giornalisti che sono stati perseguitati per i loro articoli e le spese mediche di chi è stato attaccato fisicamente; in certi casi, fornisce giubbotti antiproiettile ad uso dei giornalisti.
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* 2006: ha ricevuto un premio "[[Premio Emmy|International Emmy Award]]" dalla International Academy of Television Arts and Sciences.
* 2005: ha condiviso il [[Premio Sakharov per la libertà di pensiero|Premio Sakharov]] del [[Parlamento europeo]] per la "Libertà di pensiero" con [[Hauwa Ibrahim]], avvocato nigeriano per i diritti umani e il movimento cubano [[Ladies in White]].
* 1999: ha ricevuto il Premio [[Colombe d'Oro per la Pace]] da parte dell'[[Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo]]. <ref>{{Cita web|url=https://www.archiviodisarmo.it/premio-colombe-d-oro-per-la-pace.html|titolo=Premio Colombe d'oro per la Pace|sito=www.archiviodisarmo.it|accesso=2024-09-17}}</ref>
* 1997: ha ricevuto il premio "Journalism and Democracy Prize" dall'[[Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa|Assemblea del Parlamento dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa]] (OSCE).
* 1992: ha ricevuto il premio "[[Lorenzo Natali]] Journalism Prize" dalla [[Commissione europea]] per la difesa dei diritti umani e della democrazia.
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=== Indice Mondiale della Libertà di Stampa ===
[[File:Press freedom 20202024.svg|thumb|'''Indice della Libertà di Stampa 20202024'''<ref>{{Cita web |url=https://rsf.org/en/ranking |titolo=20202024 World Press Freedom Index |opera=Reporters Without Borders |anno=20202024 |accesso= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170201195036/https://rsf.org/en/ranking |dataarchivio=1 febbraio 2017 |urlmorto=no }}</ref>
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{{legend|#820000|Situazione molto seria}}
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Nove leader e dieci gruppi sono stati esclusi dalla lista dei predatori nel 2016 e nel 2017:<ref name=RFSPredators /><ref>[http://en.rsf.org/IMG/pdf/predators_2013_en.pdf "Predators of Freedom of Information in 2013"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150403110347/http://en.rsf.org/IMG/pdf/predators_2013_en.pdf |data=2015-04-03 }}, Reporters Without Borders", 3 May 2013</ref>
 
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* [[Abdullah of Saudi Arabia|Abdallah Ibn Al-Saud]], Re, Arabia Saudita
* [[Balochistan Liberation Army|Baloch armed groups]], Pakistan
* "[[Black Eagles]]", Gruppo paramilitare, Colombia
* [[Boko Haram]], Gruppo islamista, Nigeria
* [[Choummaly Sayasone]], Presidente, Laos
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=== Report sulla concentrazione dei media ===
Nel 2016, Reporter Senza Frontiere ha pubblicato il rapporto ''"Media: quando gli oligarchi fanno shopping"'' che desta preoccupazioni sulla concentrazione dei media a livello mondiale. Il documento identifica un "fenomeno globale" - "l'acquisizione di interi gruppi di media... o panorami mediatici... da parte di individui estremamente ricchi il cui interesse per il giornalismo è secondario rispetto alla difesa dei loro interessi personali".<ref name="rsf.org">{{Cita news|url=https://rsf.org/en/reports/media-when-oligarchs-go-shopping-rsfs-latest-report|titolo=Media: when oligarchs go shopping latest report|editore=Reporters Without Borders|data=1º dicembre 2017|accesso=1º dicembre 2017|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171223080013/https://rsf.org/en/reports/media-when-oligarchs-go-shopping-rsfs-latest-report|dataarchivio=23 dicembre 2017|urlmorto=no}}</ref> Secondo il rapporto, gli oligarchi "uccidono la libertà di informazione" censurando tutto ciò che minaccia i loro interessi, usano i loro mezzi di informazione per "colpire gli avversari" e corrompere le autorità statali.<ref name="rsf.org"/> RSF osserva, con preoccupazione, la concentrazione mediatica in Italia, Grecia, Bulgaria, [[Russia]], ecc.<ref name="rsf.org"/> Il rapporto ha una sezione dedicata al magnate bulgaro dei media Delyan Peevski che usa presumibilmente i suoi media come "mazze da baseball" e pubblica "articoli offensivi e denigranti contro i suoi detrattori".<ref name="rsf.org"/>
 
=== Libri fotografici ===
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** [[Soheil Arabi]], un fotografo con base a Teheran, imprigionato.<ref name=RSFPrize2017>[https://rsf.org/en/news/rsf-tv5monde-prize-goes-polish-reporter-tomasz-piatek-iranian-photographer-soheil-arabi-and-turkish "2017 RSF-TV5 Monde Press Freedom Prize"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180527165147/https://rsf.org/en/news/rsf-tv5monde-prize-goes-polish-reporter-tomasz-piatek-iranian-photographer-soheil-arabi-and-turkish |data=27 maggio 2018 }}, Reporters Without Borders, 8 November 2017. Retrieved 24 March 2018.</ref>
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* 2018: Swati Chaturvedi (India), Matthew Caruana Galizia (Malta), Inday Espina-Varona ([[Filippine]]), Carole Cadwalladr ([[Regno Unito]]).
* 2019: Caroline Muscat (Malta), Eman al Nafjan (Arabia Saudita), Pham Doan Trang (Vietnam).
* 2020: [[Lina Attalah]] (Egitto), [[Jimmy Lai]] (Hong Kong), [[Elena Milashina]] (Bielorussia).
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*'''Campagna Sochi 2014'''. Un programma a sostegno di giornalisti, blogger e difensori dei diritti umani in Russia, che si è svolto dal 1º marzo 2013 fino all'inizio dei Giochi olimpici invernali di Sochi, il 7 febbraio 2014.<ref>[http://en.rsf.org/russie-rwb-launches-sochi-2014-campaign-01-03-2013,44155.html "RWB launches Sochi 2014 campaign"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304060850/http://en.rsf.org/russie-rwb-launches-sochi-2014-campaign-01-03-2013,44155.html |data=4 marzo 2016 }}, Reporters Without Borders, 1 March 2013</ref>
*'''Campagna Occhi Senza Voce'''. Usando lo slogan "Come puoi vedere la verità se non può essere detta?", un sito interattivo dimostra la necessità di una stampa libera come uno degli elementi di una campagna più ampia lanciata nel dicembre 2012.<ref>[http://voiceless-eyes.com voiceless-eyes.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130320084315/http://www.voiceless-eyes.com/ |data=2013-03-20 }}, Reporters Without Borders, accessed 21 March 2013</ref> Il sito web utilizza una tecnologia webcam-attiva per incoraggiare gli utenti a coprire e scoprire la propria bocca per sviluppare consapevolezza riguardo alla dura realtà che non si può vedere quando vengono applicate restrizioni alla libertà di stampa. Un'altra versione del sito permette l'utilizzo della barra spaziatrice. Il sito è stato selezionato come "Sito del giorno" il 18 gennaio 2013 dai Favorite Website Awards (FWA) di Cambridge, in Inghilterra.<ref>[http://www.thefwa.com/site/voiceless-eyes "Voiceless Eyes–Site of the Day"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160513091051/http://www.thefwa.com/site/voiceless-eyes |data=13 maggio 2016 }}, Favourite Website Awards, 18 January 2013</ref> Occhi Senza Voce è stata sviluppata per Reporter Senza Frontiere al Les 84 Paris dai direttori creativi Olivier Bienaime e Herve Bienaime, responsabile della tecnologia creativa Jean-Vincent Roger, pianificatore strategico Nicolas Camillini e art director Antoine Arnoux, con le immagini dei fotografi AFP Tony Karumba, Aris Messinis, Jay Directo, Mauricio Lima, [[Bülent Kılıç|Bulent Kilic]], Christophe Simon, Dario Leon, Olivier Laban-Mattei e Philippe Desmazes.<ref>[http://theinspirationroom.com/daily/2012/voiceless-eyes/#.UUvC6IKhUgE "Voiceless Eyes"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180612210925/http://theinspirationroom.com/daily/2012/voiceless-eyes/#.UUvC6IKhUgE |data=12 giugno 2018 }}, The Inspiration Room, 5 December 2012, retrieved 21 March 2013</ref>
*'''Progetto Combattiamo la Censura'''. Un progetto RSF lanciato il 27 novembre 2012 con il sostegno dell'[[Unione europea]] per la democrazia europea e i diritti umani (EIDHR) e il comune di Parigi. L'obiettivo del progetto è la lotta alla censura e la promozione di un flusso di notizie e informazioni attraverso un sito web facilmente duplicatile da utilizzare per pubblicare contenuti (articoli, foto, video e file audio) censurati, bannati o che hanno portato a rappresaglie contro il suo creatore (omicidio, arresto, molestie, pressioni e così via). Il sito ospiterà il contenuto nella sua lingua originale (tra cui francese, inglese, cinese, arabo, russo e spagnolo) e in traduzione (soprattutto in francese e inglese) È stato censurato, bandito o ha portato a rappresaglie contro il suo creatore (omicidio, arresto, molestie, pressioni e così via). Il sito ospiterà i contenuti in lingua originale (tra cui francese, inglese, cinese, arabo, russo e spagnolo) e tradotti (soprattutto in francese e inglese).<ref>[http://dw.de/p/16uJ9 "New website fights censorship"], Julia Mahncke, ''Deutsche Welle'', 2 December 2012</ref><ref>[https://www.wefightcensorship.org/about-ushtml.html "About Us"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130806231031/https://www.wefightcensorship.org/about-ushtml.html |data=2013-08-06 }}, We Fight Censorship, Reporters Without Borders, retrieved 21 March 2013</ref>
*'''Campagna media indipendente nordcoreana'''. Una campagna pubblicitaria internazionale lanciata il 17 gennaio 2011 per sostenere i media indipendenti in Corea del Nord.<ref>[http://en.rsf.org/coree-du-nord-international-campaign-in-support-17-01-2011,39329.html "International campaign in support of independent North Korean media"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160320142950/https://en.rsf.org/coree-du-nord-international-campaign-in-support-17-01-2011,39329.html |data=20 marzo 2016 }}, Reporters Without Borders, 17 January 2011</ref>
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''[[Le Monde diplomatique]]'' ha criticato l'atteggiamento di Reporter Senza Frontiere nei confronti del presidente venezuelano [[Hugo Chávez]], in particolare durante il fallito [[Colpo di Stato in Venezuela del 2002|colpo di stato]] del 2002<ref name=autogenerato1>Maurice Lemoine, ''[https://www.monde-diplomatique.fr/2002/08/LEMOINE/16804 Coups d'Etat sans frontières] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140222164114/http://www.monde-diplomatique.fr/2002/08/LEMOINE/16804 |data=22 febbraio 2014 }}'', [[Le Monde diplomatique]] {{fr}}.</ref>. RSF è accusata di aver sostenuto i media venezuelani a favore dei golpisti e di aver avuto come corrispondente da Caracas María Sol Pérez-Schaël, consigliere dell'opposizione. Esercitando il proprio [[diritto di replica]], Ménard ha risposto alle accuse evidenziando la condanna di RSF al supporto dei media venezuelani ai golpisti<ref name=Junqua>{{Cita web |url=https://www.monde-diplomatique.fr/2007/08/A/15044 |titolo=Reporters sans frontières |lingua=fr |autore=Daniel Junqua |editore=Le Monde diplomatique |data=agosto 2007 |accesso=31 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730032952/http://www.monde-diplomatique.fr/2007/08/A/15044 |dataarchivio=30 luglio 2012 |urlmorto=no }}</ref>. RSF è stata criticata anche per aver sostenuto la versione dei fatti del canale [[Globovisión]], accusato di aver diffuso dati errati riguardo a un terremoto del [[2009]]; secondo RSF, Globovision sarebbe stata "perseguitata dal governo e dall'amministrazione"<ref>''[http://axisoflogic.com/artman/publish/Article_56162.shtml Reporters Without Borders' Lies about Venezuela] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090630134556/http://axisoflogic.com/artman/publish/Article_56162.shtml |data=30 giugno 2009 }}'', Axis of Logic, 27 giugno 2009.</ref>.
 
Secondo l'Observatoire de l'Action Humanitaire, da quando Robert Ménard è stato sostituito da Jean-François Juillard nel settembre [[2008]], RSF si è dedicata al controllo sulle violazioni della libertà di stampa non solo nelle "dittature del [[terzo mondo]]", ma anche in paesi sviluppati come la Francia. Allargando la sua area geografia di riferimento, RSF cerca di reagire alle critiche che l'accusano di concentrarsi soprattutto sui regimi di sinistra ostili agli Stati Uniti.<ref>''[http://www.observatoire-humanitaire.org/fusion.php?l=FR&id=33 Reporters Without Borders] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120114151938/http://www.observatoire-humanitaire.org/fusion.php?l=FR&id=33 |data=14 gennaio 2012 }}'', Observatoire de l'Action Humanitaire, 29 settembre 2010. "Depuis que Jean-François Julliard a remplacé Robert Ménard en septembre 2008, l'association [...] ne s'occupe plus seulement des violations des droits de la presse dans les dictatures du tiers-monde et couvre aussi des pays développés comme la France. Un pareil élargissement géographique permet notamment à l'association de réagir aux critiques qui l'accusaient de trop se focaliser sur les régimes de gauche hostiles aux Etats-Unis."</ref>
 
===Robert Ménard sull'etica della tortura===