Régis Debray: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = francese
|Immagine = Regis Debray-2016.jpg
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== Biografia ==
[[File:Regis Debray.jpg|thumb|Debray negli anni '60]]
Attivo politicamente negli anni 19701960 al fianco di [[Che Guevara]], fu imprigionato e torturato più volte in [[Sud America]], anche durante l'[[Guerriglia del Ñancahuazú|ultima avventura boliviana]] del guerrigliero argentino<ref>Il manifesto appello per la liberazione di Debray fu firmato da decine di intellettuali europei, tra cui gli italiani [[Vasco Pratolini]], [[Giuseppe Ungaretti]], [[Alberto Moravia]], [[Federico Fellini]], [[Pier Paolo Pasolini]] e [[Ignazio Silone]]: "World figures plead for Regis Debray." Times [London, England] 11 Dec. 1969: 8.</ref>. Successivamente è diventato un autore prolifico, distinguendosi nel campo delle scienze dell'informazione come fondatore della mediologia e della rivista ''MédiuM''. Nel 2002 ha fondato l'Institut d'étude des religions et de la laïcité, un istituto universitario pubblico per l'insegnamento dei fenomeni religiosi nella scuola laica. È stato membro dell'[[Académie Goncourt]] dal 2011 al 2015. Ha abbandonato l'ideologia [[comunista]] dopo gli anni '80, diventando un [[Conservatorismo|conservatore]] [[Gollismo|gollista]].
 
== Opere (parziale) ==
* ''La gringa'', (''La neige brûle'', Grasset 1977), traduzione di Tilde Riva, Milano: Bompiani, 1978.
* ''[[Lo Stato seduttore]]'', 1993.
* ''Vita e morte dell'immagine. Una storia dello sguardo in Occidente'' (''Vie et mort de l'image: une histoire du regard en occident'', Gallimard, 1992), traduzione di Andrea Pinotti, Milano: Il castoro, 1998.
 
== Premi ==
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[[Categoria:Insegnanti francesi]]
[[Categoria:Critici e teorici dei nuovi media]]
[[Categoria:Attivisti francesi]]
[[Categoria:Guerriglieri francesi]]