Adriano Guerrini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
|  →Note:  fix | mNessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source | ||
| (16 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate) | |||
| Riga 1: {{Bio |Nome = Adriano Riga 18 ⟶ 13: |Attività2 = docente |Nazionalità = italiano |Immagine = |Didascalia= Guerrini nel 1951 }} == Biografia == Adriano Guerrini nasce  Esordisce come poeta nel 1949 con  === Gli anni di ''Diogene'' e di ''Resine'' === Nel 1959, con ▲Nel 1959, con l'amico [[Gian Luigi Falabrino]], Guerrini ha intanto fondato la rivista ''Diogene''<ref>Stefano Verdino, ''La stagione del “Diogene”'', in ''Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrino'', a cura di Franca Guelfi, Viennepierre, Milano 2000, pp. 23-45.</ref>. Nel 1961 esce l'antologia ''I Novissimi. Poesie per gli anni '60'', recensita sul numero di ottobre da [[Giorgio Barberi Squarotti]]<ref>Giorgio Bàrberi Squarotti, ''La poesia dei ‘Novissimi''', in “Diogene”, III, 5, ottobre 1961, pp. 2-3.</ref>. A questo fatto sono direttamente legate le ''Confessioni'' che escono sul successivo numero di dicembre, nelle quali Guerrini lamenta che dopo l'[[Ermetismo (letteratura)|ermetismo]] (forma senza contenuto) e il [[Neorealismo (letteratura)|neorealismo]] (contenuto senza forma) non si sia data l'agognata sintesi (forma e contenuto) ma si siano invece "aperte le porte del caos"<ref>Adriano Guerrini, ''Confessioni'', in “Diogene”, III, 6, dicembre 1961, p. 14.</ref>. È da questo momento che il poeta combatte una battaglia contro la [[neoavanguardia]], testimoniata dagli interventi pubblicati quasi tutti sul ''Diogene'' e infine raccolti nel volume ''La poesia neurologica'', stampato da Rebellato verso la fine del 1969. Il corrispettivo in versi della ''Poesia neurologica'' è dato dalle due serie di ''Nuove poesie'' comparse sul ''Diogene'' nell'ottobre 1963 e nell'ottobre 1964, che nel 1965 andranno a formare, con alcune aggiunte inedite, il volume ''Polemica''. Nel 1968 dedica al "maestro" Sbarbaro, scomparso l'anno prima, ▲In questi anni, e poi sempre, Guerrini paga con un isolamento pressoché totale la sua posizione di uomo di sinistra (fra socialismo umanitario e [[socialdemocrazia]]) ferocemente [[anticomunista]]; e anche il suo giudizio sulla [[contestazione studentesca]] è fondamentalmente critico, come testimonierà nel 1971 il volume ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore''. === Gli ultimi anni ===▼ ▲Nel 1968 dedica al "maestro" Sbarbaro, scomparso l'anno prima, il volume ''Il significato di Sbarbaro''. Nel 1969, dopo una frattura fra i due fondatori, ''Diogene'' cessa le pubblicazioni; tre anni dopo, nel 1972, nasce ''[[Resine (rivista)|Resine]]'', la rivista dal titolo emblematicamente sbarbariano che, attraverso due serie (1972-1978 e 1979-2015) vivrà per oltre quarant'anni. Gli anni settanta sono particolarmente intensi anche per l'opera poetica di Guerrini, che in autoeduizione pubblica nel 1971 le ''Cinquanta quartine'' risalenti a un quindicennio prima e nel 1973 ''Alti boschi'', riscrittura di ''Ila''; negli anni immediatamente successivi approda alle edizioni ''All'insegna del Pesce d'Oro'' di [[Vanni Scheiwiller]] con ''Jon il Groenlandese'' (1974, con prefazione di Caproni) e ''Poesie politiche'' (1976). Nel 1978 pubblica ''Età di ferro'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]: nella prima sezione rielabora radicalmente l'omonimo libro del 1958, nella seconda rielabora ''Polemica'' e nella terza ripropone immutato ''Jon il Groenlandese''. Nel 1984 Allen D. Thompson, professore dell'[[Università di Hull]], lo invita a tenere alcune lezioni agli studenti per l'anno successivo, ma nella primavera del 1985 Guerrini è colpito da ictus,  ▲==Gli ultimi anni== ▲Negli anni ottanta Guerrini, in pensione dal 1979, provvede a una definitiva sistemazione della sua opera in versi anteriore all'''Età di ferro'' con ''L'adolescente'' (1980), ''Alti boschi'' (1982) e ''L'invito'' (1984). A questi volumi si affiancano quelli che raccolgono testi più recenti: ''Ventotto poesie'' (che ricevono il premio Frascati) e ''Quindici poesie a qualcuno'' (1981), ''Tanka'' (1984). ▲Nel 1984 Allen D. Thompson, professore dell'[[Università di Hull]], lo invita a tenere alcune lezioni agli studenti per l'anno successivo, ma nella primavera del 1985 Guerrini è colpito da ictus e le lezioni sono prima rimandate all'autunno e infine annullate. Guerrini muore a [[Genova]] il 22 novembre 1986. I testi da lui preparati per le lezioni compaiono postumi, su ''Resine'' dell'ottobre-dicembre 1988, con il titolo ''Discorsi inglesi''. == Poetica == {{NN|Scrittori|novembre 2024|quasi tutte le fonti rimandano ai testi dello stesso Guerrini, ne servono di terze, autorevole e imparziali per verificare che questa sezione non sia una ricerca originale}} Guerrini ha esposto la propria concezione della poesia nella ''Poetica breve'' conclusa nel 1954 ma data alle stampe solo nel 1982: concezione alla quale è rimasto poi fedele sino all'ultimo, come testimonia il testo della lezione tenuta il 20 aprile 1983 all'Università di Genova, ''Come si scrive una poesia'', stampato su “Resine” dell'aprile-giugno<ref>Adriano Guerrini, ''Come si scrive una poesia'', in “Resine”, n.s., [V], 16, aprile-giugno 1983, pp. 17-28.</ref>.▼ ▲Guerrini ha esposto la propria concezione della poesia nella ''Poetica breve'' conclusa nel 1954 ma data alle stampe solo nel 1982: concezione alla quale è rimasto poi fedele sino all'ultimo, come testimonia il testo della lezione tenuta il 20 aprile 1983 all'Università di Genova, ''Come si scrive una poesia'', stampato su “Resine” dell'aprile-giugno<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini Nella ''Poetica breve'' Guerrini individua l'elemento specifico della poesia nel “sentimento dell'infinito” (fisico e metafisico), nella “contemplazione infinitizzante” che investe i “contenuti umani”. Si tratta esplicitamente di una poetica romantica (“F. Schlegel affermava che la malinconia è il tratto caratteristico della poesia moderna o ‘romantica'. Il che – per noi è ormai chiaro – va esteso a tutta la poesia, la quale in questo senso è tutta sempre romantica”) dalle connotazioni fortemente religiose (“Però l'emozione poetica, in quanto ‘infinitizzante', è da riconoscersi di natura profondamente religiosa”) anche se naturalmente non confessionali<ref>Adriano Guerrini, ''Poetica breve'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona 1982, pp. 44, 57.</ref>.▼ ▲Nella ''Poetica breve,'' Guerrini individua l'elemento specifico della poesia nel “sentimento dell'infinito” (fisico e metafisico), nella “contemplazione infinitizzante” che investe i “contenuti umani”. Si tratta esplicitamente di una poetica romantica ( A questa poetica sono ispirati i versi del primo Guerrini, da ''L'adolescente'' a ''Alti boschi'', da ''L'amore e il tempo'' a ''L'invito''; la situazione storica (l'urto con l'“età di ferro”) porta però presto il poeta a una poesia più cupa e tormentata (appunto ''Età di ferro'' e poi, in anni successivi, ''Jon il Groenlandese'', ''Ventotto poesie'' e ''Tanka'') che assumerà, nella lotta senza quartiere con la Neoavanguardia, i toni aspri della polemica letteraria e politica (''Polemica'', ''Poesie politiche'', ''Quindici poesie a qualcuno''), ormai lontani dalla “contemplazione infinitizzante” della ''Poetica breve''<ref>Paolo Zoboli, ''Introduzione'', in Adriano Guerrini, ''L'opera poetica'', a cura di Paolo Zoboli, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova 2024, pp. IX-XVI.</ref>.▼ ▲A questa poetica sono ispirati i versi del primo Guerrini, da ''L'adolescente'' a ''Alti boschi'', da ''L'amore e il tempo'' a ''L'invito''; la situazione storica (l'urto con l'“età di ferro”) porta però presto il poeta a una poesia più cupa e tormentata (appunto ''Età di ferro'' e poi, in anni successivi, ''Jon il Groenlandese'', ''Ventotto poesie'' e ''Tanka'') che assumerà, nella lotta senza quartiere con la Neoavanguardia, i toni aspri della polemica letteraria e politica (''Polemica'', ''Poesie politiche'', ''Quindici poesie a qualcuno''), ormai lontani dalla “contemplazione infinitizzante” della ''Poetica breve''<ref>{{Cita libro|curatore=Paolo Zoboli Tutti i numeri di “Diogene” recano un'epigrafe dal ''De sapiente'' di Charles de Bouelles: “Sapienza non è che una certa umanità”. È un binomio, quello di ''uomo'' e ''ragione'', che per Guerrini entra a costituire tuttavia un inscindibile trinomio con ''poesia'': non per nulla da una parte l'autore dedica alcune pagine della ''Poetica'' ''breve'' al rapporto fra ''poesia'' – che è classicamente, ricorda Guerrini, un “sogno” in presenza di essa – e ''ragione''; e dall'altra si sofferma su quello fra ''poesia'' e ''umanità'', perché la poesia “certo è uno dei tramiti maggiori di ciò che un tempo si battezzò ''humanitas'', cioè della coltivazione dell'uomo nell'uomo”<ref>Adriano Guerrini, ''Come si scrive una poesia'', p. 27.</ref>.▼ ▲Tutti i numeri di “Diogene” recano un'epigrafe dal ''De sapiente'' di Charles de Bouelles: “Sapienza non è che una certa umanità”. È un binomio, quello di ''uomo'' e ''ragione'', che per Guerrini entra a costituire tuttavia un inscindibile trinomio con ''poesia'': non per nulla da una parte l'autore dedica alcune pagine della ''Poetica'' ''breve'' al rapporto fra ''poesia'' – che è classicamente, ricorda Guerrini, un “sogno” in presenza di essa – e ''ragione''; e dall'altra si sofferma su quello fra ''poesia'' e ''umanità'', perché la poesia “certo è uno dei tramiti maggiori di ciò che un tempo si battezzò ''humanitas'', cioè della coltivazione dell'uomo nell'uomo”.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini La sua poesia era anche caratterizzata dall'attenzione alle tematiche ecologiche: Roberto Mosena la definirà un{{'}}"ecopoesia", notando che Guerrini, insieme a [[Pier Paolo Pasolini]] e [[Italo Calvino]], fu uno dei pochi autori italiani del secondo Novecento ad aver "tenuto lo sguardo sulla catastrofe ambientale".<ref>{{Cita libro|nome=Roberto|cognome=Mosena|titolo=Proteso a un'avventura|url=https://www.google.it/books/edition/Proteso_a_un_avventura/p5nBCwAAQBAJ|data=2005|editore=Edizioni Nuova Cultura|p=91|ISBN=978-88-89362-03-7}}</ref> == Opere == === Poesie === * ''Ila (Versi)'', s.e., Genova, 1949. * ''L'altra via'', Gastaldi, Milano, 1951. * ''L'adolescente'', Liguria, Genova ,1957. * ''Età di ferro'', con una notizia di Diego Valeri, Rebellato, Padova, 1958. * ''Nel cerchio'', in ''Nuovi poeti'', II, raccolti e presentati da Ugo Fasolo, Vallecchi, Firenze, 1958. * ''L'amore e il tempo'', prefazione di Carlo Betocchi, Amicucci, Padova, 1960. * ''Ritorno alla terra euganea'', in ''Premio colli euganei 1960. Andrea Zanzotto, Adriano Guerrini'', Ca' Diedo, Venezia s.d. [1960]. * ''Ritorno alla terra euganea'', Ca' Diedo, Venezia, 1961. * ''Polemica'', Edizioni del “Diogene”, Genova, 1965. * ''Cinquanta quartine (1956)'', a cura dell'autore, Genova, 1971. * ''Alti boschi (1943-1947)'', edizione a cura dell'autore, Genova, 1973. * ''Jon il Groenlandese'', prefazione di Giorgio Caproni, All'insegna del Pesce d'Oro, Milano, 1974. * ''Poesie politiche'', All'insegna del Pesce d'Oro, Milano, 1976. * ''Età di ferro'', Mondadori, Milano, 1978. * ''Omaggio a Trieste'', San Marco dei Giustiniani, Genova, 1980. * ''L'adolescente'', prefazione di Giorgio Caproni, Liguria - Edizioni Sabatelli, Genova, 1980. * ''Ventotto poesie'', prefazione di Giancarlo Vigorelli, San Marco dei Giustiniani, Genova, 1981. * ''Quindici poesie a qualcuno'', Edizioni di «Resine» - Sabatelli, Savona, 1981. * ''Alti boschi'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona, 1982. * ''Tanka (1974-1979)'', Res, Milano, 1984. * ''L'invito (1943-1961)'', San Marco dei Giustiniani, Genova, 1984. * ''Poesie (1941-1986)'', a cura di Francesco De Nicola, De Ferrari, Genova, 1996. * ''Erotia'', a cura di Luigi Fenga, prefazione di Adriano Sansa, San Marco dei Giustiniani, Genova, 1996. * ''Jon il Groenlandese'', a cura Stefano Giovannuzzi, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2016. * ''L'opera poetica'', a cura di Paolo Zoboli, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2024. === Prosa === * ''I mesi'', Edizioni del “Diogene”, Genova, 1960. * ''Il significato di Sbarbaro'', Liguria - Sabatelli, Genova-Savona, 1968. * ''La poesia neurologica'', Rebellato, Padova, 1969. * ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore'', La Nuova Italia, Firenze, 1971. * ''Poetica breve'', «Resine» (Quaderni liguri di cultura) - Sabatelli, Savona, 1982. * ''Discorsi inglesi. La poesia italiana dalla guerra a noi. Sei conversazioni ai giovani inglesi (1985)'', “Resine”, n.s., 38, ottobre-dicembre, 1988. === Lettere === * [[Camillo Sbarbaro]], ''Lettere ad Adriano Guerrini (1954-1967)'', a cura di Davide Puccini, Fondazione Giorgio e Lilli Devoto - Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2009. == Note == Riga 92 ⟶ 90: ==Bibliografia== * {{Cita pubblicazione|autore=Giorgio Bàrberi Squarotti|data=ottobre 1961|titolo=La poesia dei ‘Novissimi'|rivista=Diogene|volume=III|numero=5}} * {{Cita libro|autore=Giovanni Cattanei * {{Cita libro|autore=Francesco De Nicola|titolo=Lettere a (e di) Guerrini: progetti, realtà e delusioni di un poeta civile}} * {{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=aprile-giugno 1983|titolo=Come si scrive una poesia|rivista=Resine|volume=n.s., [V]|numero=16}} * {{Cita pubblicazione|autore=Adriano Guerrini|data=dicembre 1961|titolo=Confessioni|rivista=Diogene|volume=III|numero=6}} * {{Cita libro|autore=Adriano Guerrini|titolo=«Resine» (Quaderni liguri di cultura)|anno=1982|editore=Sabatelli|città=Savona}} ▲* Giovanni Cattanei, ''Adriano Guerrini'', in Id., ''La Liguria e la poesia italiana del novecento'', Silva, Milano 1966, pp. 367-377. * {{Cita libro|autore=Giorgio Caproni|curatore=Raffaella Scarpa|titolo=Prose critiche|anno=2012|editore=Aragno|città=Torino|capitolo=II (1954-1958)|ISBN=9788884195951}} * {{Cita libro|autore=Stefano Verdino * {{Cita libro|curatore=Paolo Zoboli|titolo=Adriano Guerrini - L'opera poetica (1941-1986)|anno=2024|editore=Fondazione Giorgio e Lilli Devoto e Edizioni San Marco dei Giustiniani – A Genova dal 1976|città=Genova|capitolo=II (1954-1958)}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{controllo di autorità}} {{portale|biografie|letteratura}} ▲* Stefano Verdino, ''La stagione del “Diogene”'', in ''Coerenza e dispersione. Contributi per Gian Luigi Falabrino'', a cura di Franca Guelfi, Viennepierre, Milano 2000, pp. 23-45. | |||