Muhammad Ali: differenze tra le versioni
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|Nome = Muhammad Ali
[[File:Boxbelt Heavychamp.png|center|100px|Campione del mondo dei pesi massimi]]
|Immagine = Muhammad Ali
|Didascalia = Muhammad Ali nel 1967
|Sesso = Maschio
|CodiceNazione = {{USA}}
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}}
Ali, con il nome di battesimo Cassius Clay, incominciò ad allenarsi a 11 anni. Vinse l'oro ai [[Giochi della XVII Olimpiade|Giochi di Roma]] nel [[1960]], e successivamente, nel [[1964]], all'età di 22 anni, conquistò il titolo dei [[pesi massimi]] sconfiggendo a sorpresa il temuto e potente campione in carica [[Sonny Liston]]. Successivamente si unì alla [[Nation of Islam]] (NOI) di [[Elijah Muhammad]], cambiando legalmente il suo nome in Muhammad Ali e promuovendo inizialmente il concetto di separatismo nero. Con una visione d'insieme profondamente influenzata dall'ammirazione per il mentore [[Malcolm X]],<ref>{{cita news|autore=Maria Alessia Biancalana|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/02/04/muhammad-ali-incontro-malcomx_n_9157812.html|titolo=Quando Muhammad Ali incontrò Malcom X per la prima volta e la sua vita cambiò per sempre|editore=''[[The Huffington Post]]''|data=4 febbraio 2016|accesso=17 gennaio 2017}}</ref> più tardi anche Ali lasciò la NOI, aderendo prima al [[sunnismo]] e poi praticando il [[sufismo]], oltre a sostenere l'idea di integrazione razziale.
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Cassius Marcellus Clay nacque il 17 gennaio 1942 a [[Louisville]], nel [[Kentucky]], e gli fu imposto lo stesso nome di suo padre, Cassius Marcellus sr. (1912-1990), che a sua volta portava nome e cognome di un [[Abolizionismo|politico abolizionista]] del [[XIX secolo]].
Da parte di padre Cassius Clay era di origine [[nigeria]]na e statunitense di terza generazione, mentre la madre, Odessa Lee Grady (1917-1994), era di ascendenze [[Madagascar|
Cassius Marcellus jr. aveva un fratello minore, Rudolph
{{Citazione|"Impossibile è solo una grossa parola pronunciata da piccoli uomini, che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che lottare per cambiarlo.
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==Carriera==
=== La carriera amatoriale e le Olimpiadi di Roma 1960 ===
[[File:Cassius Clay - Olimpiadi di Roma.JPG|thumb|Cassius Clay premiato con la medaglia d'oro ai Giochi
Fu indirizzato al [[pugilato]] dal poliziotto di Louisville Joe E. Martin,<ref>{{Cita news |url=http://www.articleclick.com/Article/Boxing-Legend---Muhammad-Ali/938509 |titolo=Boxing Legend – Muhammad Ali |cognome=Kandel |nome=Elmo |data=1º aprile 2006 |pubblicazione=Article Click |editore=Elmo Kandel |accesso=9 marzo 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080611174640/http://www.articleclick.com/Article/Boxing-Legend---Muhammad-Ali/938509 }}</ref> che lo incontrò mentre, dodicenne, inveiva contro chi aveva rubato la sua bicicletta minacciando di malmenarlo. Il poliziotto gli consigliò di imparare prima a boxare e lo portò alla palestra Columbia, dove iniziò a mettere in mostra il suo talento.<ref>{{Cita web|accesso=20 maggio 2008|url=http://iml.jou.ufl.edu/projects/Spring05/Shaffer/clay.html|titolo=Muhammad Ali|editore=[[University of Florida]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080531151410/http://iml.jou.ufl.edu/projects/Spring05/Shaffer/clay.html|urlmorto=sì}}</ref>
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[[File:Clay vs Liston .jpg|thumb|Muhammad Ali, a stento trattenuto dall'arbitro Walcott, insulta Liston sdraiato al tappeto]]
Al minuto 1:44 della prima ripresa il campione del mondo colpì l'avversario con un colpo d'incontro apparentemente innocuo, passato alla storia come il cosiddetto "pugno fantasma" (''the phantom punch''). Liston finì al tappeto tramortito. Invece di andare al suo angolo e attendere il conteggio Muhammad Ali si mise a insultare l'avversario al tappeto. Ali sembrò ritenere che il colpo con il quale aveva abbattuto l'avversario non fosse risolutivo e invitò con veemenza lo sfidante ad alzarsi per continuare il match. L'immagine del campione del mondo che sovrasta Liston al tappeto è divenuta una delle icone del pugilato della nostra epoca<ref>{{cita testo|url=https://www.eurosport.it/pugilato/ali-liston-la-fotografia-piu-famosa-nella-storia-della-boxe-fu-scattata-in-una-notte-di-fantasmi_sto7713703/story.shtml|titolo=La fotografia più famosa della storia della boxe}}</ref>. Nel frattempo il cronometrista a bordo ring, Francis Mc Donough, aveva dato inizio al regolare conteggio<ref name=boxrec />.
Approfittando che l'inesperto arbitro [[Jersey Joe Walcott]] (un ex campione del mondo della categoria) era impegnato a frenare le invettive del campione del mondo, Liston indugiò a rialzarsi. Quando lo fece erano passati dodici secondi dall'atterramento. Walcott fece riprendere il match. In un secondo momento, su segnalazione di uno dei giornalisti a bordo ring, [[Nat Fleischer]], editore della rivista ''The Ring'' e del cronometrista, si accorse dell'errore e sospese il combattimento dichiarando Ali vincitore per KO a 2:12 della prima ripresa<ref name=boxrec>{{Cita web|url=http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:19595|titolo=Muhammad Ali vs. Sonny Liston (2nd meeting)|sito=Boxrec.com|accesso=10 settembre 2012|lingua=en}}</ref>.
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=== Il ritorno dopo una lunga assenza ===
{{Vedi anche|Rivalità Ali-Frazier}}
Impossibilitato a combattere, Ali fu privato del titolo dalla WBA che allestì un torneo eliminatorio per l'attribuzione della cintura mondiale. Il 27 aprile [[1968]] il titolo fu conquistato da [[Jimmy Ellis]], già suo [[sparring partner]], battendo in finale ai punti [[Jerry Quarry]]<ref>{{cita testo|url=https://boxrec.com/media/index.php/Jerry_Quarry_vs._Jimmy_Ellis|titolo=Jerry Quarry vs. Jimmy Ellis}}</ref>. Contemporaneamente, nel "sottoclou" del terzo match mondiale dei [[pesi medi]], [[Nino Benvenuti|Benvenuti]]-[[Emile Griffith|Griffith]], la Commissione atletica dello [[New York (
Nel [[1970]], Ali poté riottenere la licenza grazie a una sentenza del tribunale. Tornò sul ring battendo [[Jerry Quarry]] per KO tecnico al terzo round. Trovò poi in [[Oscar Bonavena]] l'avversario ideale che lo legittimasse come sfidante al titolo mondiale WBA-WBC. Coriaceo, potente e coraggioso, nella sua carriera, sebbene avesse perso alcuni incontri ai punti, l'argentino non era mai stato atterrato. Inoltre, avendo già incontrato due volte Frazier infliggendogli un paio di [[knock-down]], poteva costituire un buon metro di paragone. Il match fu preceduto da una burrascosa conferenza stampa, improvvisata durante le operazioni di peso, nel corso della quale i due fecero roboanti dichiarazioni di vittoria, si minacciarono a vicenda e si insultarono. Il match, disputatosi il 7 dicembre [[1970]] metteva in palio il titolo nordamericano vacante e mantenne tutte le sue promesse. Bonavena riuscì spesso a tener testa al più famoso avversario, per essere però fermato per KOT alla quindicesima ripresa, dopo essere andato al tappeto per la terza volta nello stesso round<ref>{{cita testo|url=https://boxrec.com/media/index.php/Muhammad_Ali_vs._Oscar_Natalio_Bonavena|titolo=Muhammad Ali vs. Oscar Bonavena}}</ref>.
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Il 21 gennaio dello stesso anno Joe Frazier aveva perso inaspettatamente il titolo sotto i pugni dell'ex campione olimpico di Mexico 1968, lo statunitense [[George Foreman]]. L'incontro fu disputato a [[Kingston]] capitale della Giamaica, dove Frazier venne letteralmente travolto dalla terrificante potenza dello sfidante, finendo sei volte al tappeto nei primi due round. Così, all'ultimo atterramento, causato da un violentissimo montante destro, l'arbitrò pose termine al combattimento decretando la vittoria di Foreman per ko tecnico e la conseguente aggiudicazione del titolo mondiale al nuovo astro del pugilato. Dopo il match, riferendosi a Frazier, Ali dichiarò: «Non mi ero reso conto di averlo conciato così male (dopo l'incontro del 1971, n.d.r.)»<ref>Franco Occhiuzzi, ''Clay beffardo: «Non credevo di aver conciato Frazier così»'', in ''Corriere della Sera'', 24 gennaio 1973</ref>.
Un anno dopo, Il 28 gennaio [[1974]] si tenne anche la rivincita tra Ali e Frazier con in palio il titolo NABF. Durante la visita dei pugili alla sede dell'[[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]] nacque un diverbio tra i due, dopo che Ali definì Frazier «un ignorante». La veemente reazione di quest'ultimo provocò l'intervento dei membri dello staff, scongiurando un possibile scontro fisico. Ali era leggermente favorito per la vittoria<ref name=casjab>{{Cita news|url=https://news.google.com/newspapers?id=LK5VAAAAIBAJ&sjid=P-ADAAAAIBAJ&pg=6179%2C6183779|giornale=Eugene Register-Guard |editore=Associated Press |titolo=Cocky Ali, sullen Joe await bell
=== ''The Rumble in the Jungle'' ===
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* 1974 - Muhammad Ali KO 8 [[George Foreman]] — vedi [[The Rumble in the Jungle]]
* 1975 - Muhammad Ali KO 14 [[Joe Frazier]] III — vedi [[Thrilla in Manila]]
* 1978 - [[Leon Spinks]] W 15 Muhammad Ali I
La [[International Boxing Hall of Fame]] lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.
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== Nella cultura di massa ==
Il personaggio cinematografico [[Apollo Creed]], appartenente alla saga dei film di [[Rocky (serie di film)|''Rocky'']], è modellato a immagine e somiglianza di Ali. Anche lo stile canzonatorio e provocatorio di Apollo Creed durante le conferenze e prima del match imita quello di Ali.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rogerebert.com/interviews/watching-rocky-ii-with-muhammad-ali|titolo = Watching Rocky II with Muhammad Ali|accesso = |data = |lingua=en}}</ref>
Nel 1978 la [[DC Comics]] pubblicò un fumetto [[One-shot (fumetto)|one-shot]] dal titolo ''Superman vs. Muhammad Alì'', dove il famoso [[supereroe]] e il pugile si battono sul ring per fermare un'invasione aliena della [[Terra]].<ref>{{Cita web|autore = |url = https://thestacks.deadspin.com/the-greatest-comic-book-of-em-all-superman-vs-muhamm-1283511231|titolo = The Greatest Comic Book Of 'Em All: Superman Vs. Muhammad Ali|accesso = |data =|lingua=en }}</ref>
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[[Categoria:Vincitori del Ring Magazine Fighter of the Year]]
[[Categoria:Vincitori del Sugar Ray Robinson Award]]
[[Categoria:Nation of Islam]]
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