Castell'Arquato: differenze tra le versioni
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'''Castell'Arquato''' (''Castell Arquä'' in [[dialetto piacentino]]<ref>{{cita|AA. VV.|p. 167|AA. VV.}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Piacenza]] in [[Emilia-Romagna]].
Situato sulle prime alture della [[val d'Arda]], è caratterizzato da un borgo [[
Castell'Arquato ha il titolo di città d'arte, è stato insignito della [[bandiera arancione]] dal [[Touring Club Italiano]]<ref>{{cita web|url=https://www.bandierearancioni.it/borgo/castellarquato|titolo=Castell'Arquato|accesso=2 ottobre 2019}}</ref> e fa parte del club de [[I borghi più belli d'Italia]]<ref>{{cita web|url=https://borghipiubelliditalia.it/borgo/castel-arquato/|titolo=Castell'Arquato|accesso=2 ottobre 2019}}</ref>.
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Nel 1256 Castell'Arquato subisce l'assalto del nobile ghibellino [[Oberto II Pallavicino]], il quale, tuttavia, non riesce a portare l'assedio a compimento. Nel 1290 [[Alberto Scotti]], sostenuto dal partito guelfo, dal ceto [[mercanti]]le e dalle [[corporazione|corporazioni]] degli [[artigiani]], diventa signore di Piacenza, insediando a Castell'Arquato il podestà Tedesio de' Spectinis.
Nel 1304 Alberto Scotti
Galeazzo Visconti concede al borgo alcune “grazie speciali” includenti la possibilità di emancipazione giuridica da Piacenza e la facoltà di adottare un ''corpus'' di norme legislative autonome; queste grazie diventeranno, poi, la base degli statuti redatti nel corso del [[quattrocento]]<ref name=visconti>{{cita web|url=https://www.comune.castellarquato.pc.it/it/page/il-dominio-visconteo1317-1450|titolo=Il dominio visconteo (1317-1450)|data=15 aprile 2021|accesso=2 giugno 2024}}</ref>.
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Nel 1403 [[Giovanni Maria Visconti]] concede a Borromeo de' Borromei e alla sua discendenza l'investitura dei [[feudatario|poteri feudali]], comprendenti le rendite fiscali collegate, su Castell'Arquato. L'anno successivo Borromei tradisce i Visconti, schierandosi con [[Carlo VI di Francia]] e rendendo il borgo un feudo regio<ref name=visconti/>. Successivamente Castell'Arquato viene conquistato da Francesco e Giovanni Scotti che mantengono il potere fino al 1414 quando, sotto la minaccia dalla famiglia Arcelli, originaria di [[Fiorenzuola d'Arda]], decidono di cedere tutti i loro diritti agli arquatesi, che, a loro volta, li rimettono al duca di Milano [[Filippo Maria Visconti]]. A partire dal 1416 il borgo cambia nome in Castel Visconti, mantenuto fino al 1470<ref name=turismo/>.
Nel 1438
Nel 1466, alla morte di Francesco, il feudo viene inizialmente concesso e poi definitivamente venduto dalla moglie [[Bianca Maria Sforza]] al cognato [[Bosio I Sforza]], conte di Santa Flora<ref name=sforza>{{cita web|url=https://www.comune.castellarquato.pc.it/it/page/il-dominio-degli-sforza-fino-al-1707|titolo=Il dominio degli Sforza (fino al 1707)|data=25 marzo 2021|accesso=2 giugno 2024}}</ref>.
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