{{citazione|Da tempo mi tormentava un’idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché è un’idea troppo difficile e non ci sono preparato, anche se è estremamente seducente e la amo. Quest’idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d’oggi soprattutto.}}
È importante sottolineare come l'aggettivo ''buono'' usato nella lettera fosse nell'originale russo ''prekrasnyj'', che indica lo splendore della bellezza e della bontà insieme, corrispondente al concetto greco di ''[[kalokagathia]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/dostoevskij_idiota_primato_classici-8007766.html|titolo=Dostoevskij, il bell'idiota e il primato dei classici|sito=web.archive.org|data=21 marzo 2024|accesso=23 marzo 2024|dataarchivio=21 marzo 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240321095731/https://www.ilmattino.it/AMP/cultura/dostoevskij_idiota_primato_classici-8007766.html|urlmorto=sì}}</ref> Nel libro viene detto che il principe personifica la bellezza della [[perfezione]] morale e la grandezza caratteriale. Secondo Daniele Castellari, il termine «''Idiota'' entra come vocabolo nelle lingue slave appena prima del romanzo, precisamente nel 1853, come termine medico. Una delle sue due accezioni, secondo un lessico di dieci anni dopo, riguarda un sinonimo che ci interessa: ''jurodivyi'', che significa “ingenuo, semplice di spirito”, già come ''vox media'' dell’antico bulgaro, dove stava anche per “meraviglioso, stupendo”. L’espressione particolare legata al nostro tema è ''Christa radi Jurodivyi'' poiché inquadra la tradizione popolare orientale del “pazzo/stolto per Cristo”».<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/dostoevskij-alla-ricercadell-ombra-di-cristo|titolo=Letteratura. Dostoevskij alla ricerca dell’ombra di Cristo|sito=www.avvenire.it|data=11 luglio 2024|accesso=15 luglio 2024}}</ref> Il titolo quindi si riferisce agli umili, poveri e semplici di Spirito di cui parla il Vangelo ed è privo di qualsiasi connotazione negativa/dispregiativa nei confronti della rettitudine morale.