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{{F|teatro|arg2=terminologia cinematografica|marzo 2018}}
[[File:Antoine Watteau - Actors from the Comédie Française - WGA25475.jpg|miniatura|370x370px|Attori della [[Comédie-Française]] ]]
ƒUnUn '''attore''' è chi rappresenta o interpreta una parte o un ruolo in uno [[rappresentazione teatrale|spettacolo teatrale]], cinematografico, televisivo, radiofonico o in strada.
 
== Storia ==
La più antica traccia storica sull'attore è riconducibile a un testo dei [[Veda]], nel quale vengono fornite raccomandazioni di rito a un gruppo di attori-sacerdoti rappresentanti il primitivo teatro indiano.<ref name="U">''Universo'', De Agostini, Novara, Vol. I, 1962, pag.27</ref> Il primo caso documentato di recitazione nel mondo occidentale da parte di un attore risale al [[530 a.C.]], probabilmente il 23 novembre, (sebbene le modifiche nel calendario negli anni rendano difficile determinare la data esatta) quando l'attore [[Grecia|greco]] [[Tespi]] salì sul palco al [[Teatro di Atene]] in occasione delle [[feste di Dioniso]] e divenne il primo a parlare come personaggio in una rappresentazione. Gli espedienti della narrazione furono immediatamente rivoluzionati. Prima della invenzione di Tespi, le storie venivano tramandate con [[poema|poemi]], [[musica]] e [[danza]] ma con narrazione in terza persona: nessuno aveva assunto la parte del personaggio della storia. In onore a Tespi, gli attori furono chiamati ''Tespiani''. Ancora oggi, in senso metaforico, si dice ''"salire sul carro di Tespi"'' riferendosi a chi intraprende la carriera dell'attore. Un [[mito]] del teatro tramanda sino a oggi che Tespi esista come spirito malevolo e i disastri nel teatro talvolta sono ritenuti conseguenza del suo intervento spiritesco.
 
[[Eschilo]] introdusse il secondo attore (deuteragonista), consentendo in tal modo il dialogo fra gli attori, mentre [[Sofocle]] ne aggiunse un terzo (tritagonista) e solo nel tardo teatro greco, in qualche occasione, comparve anche un quarto attore. Gli attori a quel tempo venivano addestrati, non solo alla recitazione, ma anche alla danza e al [[canto]] e all'uso della [[maschera]] fissa, di pianto o di riso. Nella rappresentazione di [[divinità]] e di personaggi eroici, l'attore ricorreva all'uso di [[coturno|coturni]], di imbottiture e di alte acconciature per sembrare più alto. Nell'[[antica Grecia]] gli attori erano retribuiti dallo Stato e potevano ottenere privilegi e riconoscimenti, tra i quali quello di ambasciatore. Gli attori [[tragedia|tragici]] più noti furono [[Teodoro]], [[Nicostrato]] e [[Tessalo]].
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== Attrici in parti maschili ==
LeTalvolta le attrici talvoltainterpretano recitano le partiruoli di ragazzi eo bambini, perchépoiché perin talunialcuni aspetticasi unal'aspetto donnafisico somigliafemminile può avvicinarsi più facilmente a quello di un ragazzogiovane maschio rispetto a quello di un uomoattore adulto. La parte di [[Peter Pan]], ad esempio, è tradizionalmente recitata da una donna. La tradizione del [[ragazzo protagonista]] nella [[pantomima]] è un altro esempio. Un adulto che reciti la parte di un ragazzo capita più in teatro che nel cinema. L'eccezione è nei [[cartoni animati]] in cui i ragazzi sono generalmente doppiati da donne. Nell'[[Opera lirica|Opera]] ci sono alcune [[parti maschili]] tradizionalmente cantate da voci femminili, normalmente di [[mezzosoprano]]. Esempi sono Hansel in ''[[Hänsel e Gretel]]'', Cherubino nelle ''[[Nozze di Figaro]]'' e [[Tancredi (opera)|Tancredi]] nell'omonima opera.
 
[[Mary Pickford]] interpretò la parte del [[Piccolo Lord Fauntleroy]] nella prima versione cinematografica del libro. [[Linda Hunt]] vinse un premio [[Oscar alla migliore attrice non protagonista]] in ''[[The Year of Living Dangerously]]'', in cui recitava una parte maschile.
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Gli attori impiegano una varietà di tecniche apprese con la preparazione e l'esperienza. Eccone alcune:
 
#L'uso accurato della voce per comunicare le caratteristiche del personaggio ed esprimerne le emozioni. Questo risultato si ottiene con l'attenzione alla dizione e all'intonazione mediante una corretta respirazione, articolazione e articolazionemodulazione del diaframma. Si ottiene anche con il tono e l'enfasi che un attore mette nelle parole.
#L'assunzione di un aspetto coerente con il personaggio, per renderlo credibile per gli spettatori e per utilizzare in modo corretto e appropriato lo spazio scenico.
#L'uso della gestualità per integrare la verbalità, interagire con gli altri attori e enfatizzare le parole o dare loro significati simbolici.