Graffitismo: differenze tra le versioni
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== Graffiti metropolitani ==
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Il "graffitismo" è un fenomeno difficilmente classificabile seguendo schemi tradizionali, essendo intrinsecamente presenti in questo una componente legata a un'espressività artistica e una forte componente di autoaffermazione che passa dalla rottura delle regole e dalla noncuranza delle leggi.
Nasce come parte della sottocultura dei ghetti newyorkesi (conosciuta come hip-hop) negli anni '70 (è questo il periodo in cui acquisisce un carattere ben definito rispetto alle prime manifestazioni assimilabili al graffitismo), ma ne supera in breve tempo i confini (geografici e culturali). Dietro alle forme e all'evoluzione delle lettere c'è spesso un lungo studio, fatto di bozze preparatorie e ispirazioni provenienti dall'ambiente che circonda il writer stesso, di conseguenza ogni nazione e ogni città ha scuole di stili diversi: lo stile tedesco (tendente per lo più al [[Wild Style (writing)|Wild Style]] newyorkese con lettere sottili e intrecciate o fortemente accostate), lo stile brasiliano, lo stile romano (lettere tondeggianti, tendenti al bomb-style e al [[Throw up]] ma più studiato) e via dicendo.
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Nei casi previsti dal secondo comma si procede d'ufficio.}}
Nell'aprile del 2016 [[Manu Invisible]] viene assolto in primo e secondo grado<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/02/23/news/graffiti_arte_manu_invisible_cassazione-134049542/|titolo=Milano, in Cassazione si apre il primo processo contro un writer: finora è sempre stato assolto - Repubblica.it
In [[Argentina]] l'arte di strada è stata duramente perseguita durante la dittatura militare, che ha governato dal 1976 al 1983. La sconfitta militare contro il [[Regno Unito]], a seguito della [[Guerra delle Falkland|guerra delle Malvine]], favorì la caduta del regime e il ritorno alla democrazia, e da allora la repressione del fenomeno si è assai attenuata, riconoscendo l'arte di strada come una forma di espressione popolare<ref>''Graffiti Argentina'', a cura di Maximiliano Ruiz, Thames & Hudson 2008, ISBN 978-0-500-51441-2</ref>.
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