Fiat Mod. 1926: differenze tra le versioni
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Fin dai primi anni '20 il [[Regio Esercito]] stava cercando una nuova mitragliatrice leggera con cui rimpiazzare la [[SIA Mod. 1918|SIA Mod.18]]<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p. 57}}</ref>. Sviluppata dopo la Fiat Mod.1924<ref name=":0" />, la Fiat mod.1926 fu una delle molte mitragliatrici proposte e venne adottata in un numero relativamente ridotto di esemplari per le prove di valutazione in servizio assieme alla sua diretta concorrente [[Breda Mod. 5C|Breda 5C]]<ref>{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p.59}}</ref>.
Non avendo pienamente soddisfatto i requisiti richiesti venne rimpiazzata nella competizione dalla [[Fiat Mod. 1928|Fiat mod.1928]], ora in concorrenza con la Breda 5GF. Il concorso per la mitragliatrice leggera fu vinto in fine dalla [[Breda Mod. 30|Breda Mod.30]]<ref>{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Le armi della fanteria italiana (1919-1945), p. 61}}</ref>.
Un certo numero di Fiat Mod.1926 venne impiegato anche dalla [[Regia Marina]]<ref>{{Cita libro|titolo=Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", p.101}}</ref>, sia installate sul treppiede originale per l'impiego con le squadre da sbarco a bordo delle unità maggiori sia su un treppiede antiaereo installato su alcune unità minori o di vecchia data<ref>{{Cita libro|titolo=Ministero della Marina, "Manuale del cannoniere", p. 225}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", p. 123}}</ref>. Negli stessi ruoli venne progressivamente rimpiazzata dalla Breda Mod.30<ref>{{Cita libro|titolo=Bagnasco, Erminio, "Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale", pp. 101-105}}</ref>.
Un limitato quantitativo di Fiat Mod.1926 venne fornito dall'Italia ai [[Bando nacional|Nazionalisti]] durante la [[Guerra civile spagnola]]<ref>{{Cita libro|titolo=Mortera Pérez, Artemio, "Ametralladoras en España (1936/1939)", p. 89}}</ref>.
L'arma venne anche installata su alcuni prototipi di mezzi blindati e corazzati dei primi anni '30, come: la motoblindata Guzzi<ref>{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, p. 450}}</ref>, il carro armato da 9T<ref>{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, pp. 610, 611}}</ref> e il carro veloce con torretta del 1935<ref>{{Cita libro|titolo=Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I, p. 667}}</ref>.
Le armi catturate dai tedeschi dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] vennero ribattezzate ''6,5 mm Leichtes Maschinengewehr 097(i)''<ref>{{Cita libro|titolo=Heereswaffenamt, "Kennblätter fremden Geräts D 50/2: Maschinengewehre", p. 2, D 50/2 Italien}}</ref>.
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* Bagnasco, Erminio, ''Unità veloci costiere italiane''. Roma, 1998.
* Mortera Pérez, Artemio, ''Ametralladoras en España (1936/1939)''. Valladolid, 2010
* Pignato, Nicola; Cappellano, Filippo, ''Autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano, Volume I''. Roma, 2002.
* Heereswaffenamt, ''Kennblätter fremden Geräts D 50/2: Maschinengewehre''. Berlin, 1943.
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* [[SIA Mod. 1918|SIA Mod.18]]
* [[Fiat Mod. 1928]]
* [[Breda Mod. 5C|Breda 5C]]
* [[Breda Mod. 30|Breda Mod.30]]
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