Colonscopia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Dopo che Curtiss<ref>{{cite journal | vauthors = Curtiss, L.E., Hirschowitz, B.I., Peters, C.W. | title = A long fiberscope for internal medical examinations | journal = J. Am. Opt. Soc. | volume = 46 | pages = 1030 | date = 1956 }}</ref> riuscì nel 1956 a rivestire fibre di vetro lunghe e sottili – al fine di ridurre le perdite di informazioni e di luce durante la trasmissione delle immagini – e a raggrupparle in parallelo, furono gettate le basi per l'endoscopia a fibre flessibili. Tuttavia, con il rapporto di von Hitschowiz sul primo gastroscopio a fibre funzionante<ref>{{cite journal | vauthors = Hirschowitz, B.I., Curtiss, L.E., Peters, C.W., Polland, H.M. | title = Demonstration of a new gastroscope, the “fiberscope” | journal = Ann. Meeting Am. Gastroscop. Soc. | ___location = Colorado Springs, USA | date = May 16., 1957 }}</ref> del 1957, ci vollero altri 10 anni prima che i limiti della rettoscopia rigida potessero essere regolarmente superati con un fibroscopio pratico. I requisiti tecnici per la costruzione di un fibroendoscopio per gli esami del colon erano estesi. Un fascio di fibre ottiche per la trasmissione delle immagini, un fascio di fibre ottiche per la trasmissione della luce, un sistema di controllo che includeva fili per piegare la punta dello strumento e un canale di insufflazione dell'aria e biopsia dovevano essere alloggiati in un'asta corrispondentemente lunga, flessibile e non troppo spessa. Il lavoro pionieristico tecnico fu svolto dalle aziende ACMI, Eder Instrument Co., Machida, Olympus e Sass Wolf. Furono supportati in questo sforzo da – per citarne solo alcuni – Overholt (USA), Deyhle, Ottenjann (Germania) e Matsunaga, Niwa, Watanabe e Yamagata (Giappone).
Negli anni 1960, il dott. Niwa e il dott. Yamagata dell'Università di Tokyo hanno sviluppato il dispositivo. Dopo il 1968, il dottor William Wolff e il dottor Hiromi Shinya furono i pionieri dello sviluppo del colonscopio.<ref>{{Cita web|url=https://www.pariet.jp/alimentary/endoscope-11.html|titolo=パリエット|消化管内視鏡 コロノスコープの挿入 (1)|accesso=12 settembre 2020|dataarchivio=20 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201020151241/https://www.pariet.jp/alimentary/endoscope-11.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Wolff WI. (September 1989). "Colonoscopy: History and development". Am J Gastroenterol. 84 (9): 1017–25.}}</ref> La loro invenzione, nel 1969 in Giappone, fu un progresso rispetto al clistere di bario e al sigmoidoscopio flessibile perché consentiva la visualizzazione e la rimozione dei polipi dall'intero intestino crasso. Wolff e Shinya hanno sostenuto la loro invenzione e hanno pubblicato molte delle prime prove necessarie per superare lo scetticismo sulla sicurezza e l'efficacia del dispositivo.
 
Negli anni '60 furono costruiti numerosi prototipi, che furono continuamente migliorati (materiali, fibre ottiche, tecnologia di controllo, elasticità, ecc.). Il primo sigmoidoscopio a fibra ottica pratico con una punta che poteva essere piegata in due direzioni e una lunghezza dell'asta di 50 cm fu presentato da Overholt<ref>{{cite journal | vauthors = Overholt, B.F., Pollard, H.M. | title = Cancer of the colon and rectum, current procedures for the detection and diagnosis | journal = Cancer | volume = 20 | pages = 445-450 | date = 1967 }}</ref> nel 1967. Niwa,<ref>{{cite journal | vauthors = Niwa, H., Utsumi, Y., Kaneko, E., et al. | title = Clinical application of colonofiberscope (Japanese) | journal = Gastroenterol. Endosc. | volume = 11 | pages = 163-173| date = 1969 }} </ref>, Matsunaga<ref>{{cite journal | vauthors = Matsunage, F., Mashima, A., Uchino, C, et al. | title = New large fiberscope (second report) (Japanese)| journal = Gastroenterol. Endosc. | volume = 11 | pages = 219 | date = 1969 }}</ref> and Yamagata.<ref>{{cite journal | vauthors = Yamagata, K., Miyura, K., Watanabe, A. | title = Clinical applications of the large fiberscope Type VII (Japanese) | journal = Gastroenterol. Endosc. | volume = 11 | pages = 219 | date = 1969 }}</ref> Matsunaga e Yamagata riferirono nel 1969 di strumenti lunghi fino a 120 cm, e Deyhle di uno strumento con una punta che poteva essere piegata in tutte le direzioni.<ref>{{cite journal | vauthors = Deyhle, P., Ottenjann, R., Paul, F. | title = Die proximale peranale coloskopie | journal = 73. Tagung der Nordwestdeutschen Gesellschaft für Innere Medizin | ___location = Bremen | pages = 32 | date = 1969 }}</ref>
La colonscopia con invenzione e mercato del CCD è guidata da Fuji film, Olympus e Hoya in Giappone.<ref>{{Cita libro|titolo=Wolff WI, Shinya H (September 1974). "Earlier diagnosis of cancer of the colon through colonic endoscopy (colonoscopy)". Cancer. 34 (Supplement S3): 912–931}}</ref> Nel 1982, il dottor Lawrence Kaplan dell'Aspen Medical Group di St. Paul, MN ha riportato una serie di 100 colonscopie consecutive ed endoscopie superiori eseguite in una clinica indipendente a miglia dall'ospedale più vicino, dimostrando la sicurezza e l'efficacia in termini di costi di queste procedure ambulatoriali (comunicazione personale alla Joint Commission on Ambulatory Care, maggio 1983).
 
Nel 1970, Deyhle<ref>{{cite journal | vauthors = Deyhle, P. | title = Fibercolonoscopy | journal = EEOC Congress | ___location = Munich | pages = cited in Classen, M.: Progress Report. Fiberendoscopy of the Intestines. Gut 12, 330-338, April 1971| date = 1970 }}</ref>, Nagasakoo<ref>{{cite journal | vauthors = Nagasako, K., Takemoto, T., Kondo, T. | title = The insertion of fibercolonoscop into the caecum and direct observation of the ileocaecal valve | journal = Endoscopy | volume = 2 | pages = 121-126 | date = 1970 }}</ref> e Watanabe<ref>{{cite journal | vauthors = Watanabe, H., Narasaka, T., Uezu, J., et al. | title = An improved fibercolonoscope and its application to colonic diseases | journal = 2nd World Congress of Ganstroint. Endoscopy, cited in Classen, M.: Progress Report. Fiberendoscopy of the Intestines. Gut 12, 330-338, April 1971 | ___location = Rome and Kopenhangen | date = 1970 }}</ref> riportarono risultati positivi in ​​esami che si estendevano fino al cieco utilizzando strumenti di Machida e Olympus. Watanabe raggiunse il cieco in 8 casi su 25, e Deyhle in 22 su 28 casi, descrivendo la tecnica di inserimento e la documentò su pellicola. Il primo articolo al mondo su una serie di colonscopie che descriveva la preparazione all'esame e la tecnica di inserimento del colonscopio fu pubblicato da Deyhle nel 1971.<ref>{{cite journal | vauthors = Deyhle, P., Demling, L. | title = Coloscopy – Technique, results, indication | journal = Endoscopy | volume = 3 | pages = 142-151 | date = 1971 }}</ref> Più tardi, nello stesso anno, apparve il primo articolo di Wolff e Shinya.<ref>{{cite journal | vauthors = Wolff, W., Shinya, H. | title = Colonofiberoscopy | journal = Jama | volume = 217 | pages = 1509-1512 | date = 1971 }}</ref> All'inizio degli anni '70, la colonscopia fu introdotta in numerosi centri di endoscopia e studi specialistici.
 
La colonscopia con L'invenzione e il mercato deldella colonscopia CCD èfurono guidataguidati da Fuji filmFujifilm, Olympus e Hoya in Giappone.<ref>{{Cita libro|titolo=Wolff WI, Shinya H (September 1974). "Earlier diagnosis of cancer of the colon through colonic endoscopy (colonoscopy)". Cancer. 34 (Supplement S3): 912–931}}</ref> Nel 1982, il dottor Lawrence Kaplan dell'Aspen Medical Group di St. Paul, MNMinnesota, hariferì riportatodi una serie di 100 colonscopie consecutive ed endoscopie superiori consecutive eseguite in una clinica indipendente situata a migliachilometri di distanza dall'ospedale più vicino, dimostrandoper dimostrare la sicurezza e l'efficaciail inrapporto termini di costicosto-efficacia di queste procedure ambulatoriali. (comunicazioneComunicazione personale alla Joint Commission on AmbulatoryOutpatient Care, maggio 1983).
 
== Preparazione ==
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Alcuni ospedali e cliniche hanno iniziato a utilizzare una tecnica utilizzata nell'idroterapia del colon come alternativa ai metodi di preparazione standard sopra descritti. In questo caso, viene utilizzata un'attrezzatura speciale per irrigare delicatamente il colon del paziente con acqua calda, appena prima della procedura di colonscopia, al fine di rimuovere qualsiasi solido eventualmente presente all'interno dell'intestino. Questo allevia il paziente dal dover ingerire grandi quantità di liquidi, o rischiare nausea, vomito o irritazione anale. Il tempo richiesto per la preparazione complessiva è significativamente ridotto, il che spesso facilita la programmazione più semplice della procedura.<ref>'' [http://hbmag.com/colon-hydrotherapy-new-method-of-colonoscopy-prep/ Idroterapia del colon: New Method of Colonoscopy Prep] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190513104626/https://www.hbmag.com/colon-hydrotherapy-new-method-of-colonoscopy-prep/ |data=13 maggio 2019 }} '', Healthy Beginnings Magazine, 11 settembre 2011</ref>
 
Il lavaggio a cui è sottoposto il colon prima di effettuare una colonscopia è causa poco nota di alterazione della flora intestinale ([[disbiosi]]), come dimostrato anche da uno studio italiano che ha evidenziato come il lavaggio preparatorio alteri la flora intestinale determinando un aumento di enterobatteri ''cattivi'' e, parallelamente, una consistente riduzione di [[lattobacilli]] ''buoni'', soprattutto L. delbrueckii. In tale studio si evidenzia, inoltre, che lo squilibrio permane anche a un mese dalla colonscopia e che questa alterazione favorisce l’insorgere di ceppi dannosi e resistenti, come i Proteobatteri, le Enterobacteriacee e le Streptococcacee che sono responsabili di sindromi diarroiche antibiotico-resistenti.<ref>{{cita pubblicazione| cognome1=Drago|nome1=L.|cognome2=Marco Toscano|nome2=M. |cognome3=De Grandi|nome3=R. | cognome4=Casini |nome4=V. |cognome5=Pace |nome5=F. |titolo=ersisting changes of intestinal
microbiota after bowel lavage and colonoscopy |rivista=Eur J of gastr &amp; Hepatology|numero=2016}}</ref> Nel 2018 uno studio americano ha inoltre evidenziato un alto tasso di infezioni non solo a carico del sistema gastro-intestinale ma anche a livello polmonare nei giorni successivi fino a un mese dalla procedura endoscopica<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Rates of infection after colonoscopy and osophagogastroduodenoscopy in ambulatory surgery centres in the USA|autore = Peiqi Wang|autore2 = Tim Xu|autore3 = Saowanee Ngamruengphong|autore4 = Martin A Makary|autore5 = Anthony Kalloo|autore6 = Susan Hutfless|rivista = Gut|volume = 67|numero = 9|anno = 2018|mese = settembre|pp = 1626-1636|lingua = en|doi = 10.1136/gutjnl-2017-315308|PMID = 29777042|accesso = 15 agosto 2020|abstract = si}}</ref>
Per contrastare il determinarsi della disbiosi è necessario ripristinare il livello dei lattobacilli, attraverso l’assunzione di probiotici [[microincapsulazione|microincapsulati]] in grado di ricolonizzare il colon con i lattobacilli deficitari, inibire la crescita dei ceppi ''cattivi'' e attivare o potenziare il sistema immunitario dell'ospite.<ref>{{cita pubblicazione|
cognome1cognome=Canche-Pool|nome1nome=EB|cognome2= Cortez-Gómez|nome2= R|cognome3= Flores-Mejía|nome3= R|cognome4= González-González|nome4= E.B.|cognome5= González-Serrano|nome5= ME|cognome6= Lara-Rodríguez| nome6= MC|cognome7= Ledesma-Soto|nome7= Y|cognome8= Mendoza-Aguilar|nome8= MD|cognome9= Meza-Sánchez|nome9= DE|cognome10= Sánchez-García|nome10= FJ|cognome11= Silva-Sánchez|nome11= A|cognome12= Thompson-Bonilla|nome12= MR|cognome13= Trujillo-Vizuet|nome13= MG|cognome14= Wong-Baeza|nome14etal= Isi|titolo= Probiotics and autoimmunity: an evolutionary perspective|rivista= Med Hypotheses|anno= 2008|numero=70}}</ref>
 
== Esame strumentale ==
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== Metodi alternativi per l'esame del colon ==
* Mediante [[raggi X]] (esame detto Rx [[clisma opaco]]). Si usa quando è controindicata o impossibile la colonscopia, ma dà risultati meno precisi.
* Colongrafia [[Tomografia computerizzata|TAC]]. È una nuova metodica che per ora dà risultati inferiori alla classica colonscopia. La [[Multidetettore|TAC multistrato a 64 detettori]] è un'endoscopia virtuale<ref>{{cita news | autore= Tommaso G. Lubrano, "| titolo= Al centro universitario di Torino «Chirurgia gentile» per il cancro al colon La sopravvivenza determinata dalla prevenzione primaria", | pubblicazione = Tuttoscienze | supplementodi= La Stampa -| Tuttoscienze,data= 24/01/2001 {{citagennaio web2001 | url= http://www.ernia.org/articoli/ChirGent.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=3 marzo 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912121600/http://www.ernia.org/articoli/ChirGent.pdf }}</ref> che compie delle rilevazioni alla elevatissima frequenza di 160 strati submillimetrici al secondo, e tramite un particolare software permette di ottenere immagini 3D di alta qualità. Richiede la stessa preparazione della colonscopia tradizionale per la pulizia dell'intestino, non è invasiva, non richiede sedazione e permette un'endoscopia anche delle parti in movimento. È tuttavia meno sensibile nel rilevare lesioni inferiori ai 10&nbsp;mm o lesioni piatte; espone inoltre il paziente a una dose di radiazioni circa quattro volte più alta rispetto a una [[mammografia]] e può comunque richiedere l'esecuzione successiva di una colonscopia tradizionale.<ref>{{cita pubblicazione | autoreautore1 = D.J. Brenner DJ | coautoriautore2 = M.A. Georgsson MA | data = | anno = 2005 | mese = luglio | titolo = Mass screening with CT colonography: should the radiation exposure be of concern? | rivista = Gastroenterology | volume = 1 | numero = 129 | pp = 328-337 | pmidPMID = 16012958 | url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16012958 | lingua = ingleseen | accesso = 17 maggio 2011 | abstract = si }}</ref>
* La [[Endoscopia capsulare|videocapsula]] è un esame del tutto differente dalla [[colonscopia virtuale]] sia per strumentazione utilizzata sia per le indicazioni sui casi in cui viene utilizzata. Si tratta di una capsula che viene ingerita dal paziente, trasportata dai movimenti dell'intestino durante il suo transito e quindi espulsa con le feci. Viene impiegata non per lo studio del colon, ma per esaminare l'[[intestino tenue]] nei casi di [[anemia]] non spiegata per escludere sanguinamenti occulti a tale livello o nei casi di sospetta malattia infiammatoria intestinale a carico del piccolo intestino. Non richiede esposizione a radiazioni.
* La [[colonscopia robotica]] rappresenta un'alternativa che combina i vantaggi della colonscopia tradizionale (accuratezza diagnostica, possibilità di intervento) sia a una minore invasività, sia alla riduzione o alla completa eliminazione dei rischi di infezione e di perforazione. Il colonscopio è inserito manualmente nel paziente sino al retto e in seguito la navigazione sino al cieco è autonoma e controllata per mezzo di dispositivi esterni, che non richiedono esposizione a radiazioni. L'avanzamento autonomo della sonda esclude manovre dell'operatore per agevolare la progressione del colonscopio e minimizza la necessità di insufflare aria, pertanto non si rende necessario il ricorso alla sedazione del paziente.
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Nel 2025 l'[[Università di Ginevra]] ha messo a punto un metodo di analisi delle masse fecali che in grado di diagnosticare il tumore colon rettale nel 90% dei casi, avvicinandosi alla precisione i problemi legati a questa tipologia di esame.
 
Il risultato è stato ottenuto combinando dati clinici dei pazienti affetti da tumore colonrettale con la prima mappatura completa delle sottospecie del microbiota intestinale umano, con l'aiuto dell'[[intelligenza artificiale]].<ref>{{Cita pubblicazione|nomenome1=Matija|cognomecognome1=Tričković|nome2=Silas|cognome2=Kieser|nome3=Evgeny M.|cognome3=Zdobnov|data=2025-08-13 agosto 2025|titolo=Subspecies of the human gut microbiota carry implicit information for in-depth microbiome research|rivista=Cell Host & Microbe|volume=33|numero=8|pp=1446–1458.e4|lingua=Englishen|accesso=3 ottobre 2025-10-03|doi=10.1016/j.chom.2025.07.015|url=https://www.cell.com/cell-host-microbe/abstract/S1931-3128(25)00287-2}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.gazzetta.it/salute/news/01-10-2025/addio-colonscopia-un-nuovo-test-individua-il-90-dei-tumori.shtml|titolo=Addio colonscopia? C'è un nuovo test che può individuare il 90% dei tumori colorettali|sito=La Gazzetta dello Sport|accesso=3 ottobre 2025-10-03}}</ref>
 
== Screening del cancro colorettale ==