Indice di difficoltà: differenze tra le versioni

Versione delle 13:29, 19 mag 2008

Versione attuale delle 10:47, 25 nov 2019

(29 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate)

Riga 1:

{{A|decontestualizzato||maggioIn 2008}}Per[[psicometria]], per '''indice di difficoltà ''' di un quesito di una [[prova oggettiva di verifica]], si intende il numero di risposte esatte a quel quesito diviso il numero totale delle risposte; in formula:

<math>pxip_{xi}=fc/\frac{f_c}{N}</math>

dove <math>pxip_{xi}</math> è il valore dell'indice per il quesito <math>i</math> del test <math>x</math>, <math>fcf_c</math> è il numero di risposte esatte, <math>N</math> è il numero di risposte. L'indice <math>p_{xi}</math> è un [[numero razionale]] compreso tra il valore minimo <math>0</math> ed il valore massimo <math>1</math>; se

<math>p_{xi}</math> si avvicina ad 1 il quesito risulta facile, mentre se si avvicina a 0 risulta difficile. Un indice simile ma per le risposte errate può essere calcolato dalla relazione:

<math>q_{xi}=\,{1-p_{xi}}</math>

dove <math>pxi</math> è il valore dell'indice per il quesito i del test x, <math>fc</math> è il numero di risposte esatte, <math>N</math> è il numero di risposte.

L'indice <math>pxi</math> è un numero razionale compreso tra il valore minimo 0 ed il valore massimo 1; se <math>pxi</math> si avvicina ad 1 il quesito risulta facile, mentre se si avvicina a 0 risulta difficile.

dove <math>q_{xi}</math> indica il numero di risposte errate sul quesito <math>i</math> della prova <math>x</math>.

Nel caso di quesiti a risposta multipla l'indice di difficoltà può essere corretto per tener conto del fatto che la formula

data sottostima il valore dell'indice.

==Bibliografia==

* G. MUCCIARELLI, R. CHATTAT, G. CELANI, "Teoria e pratica dei" test [http://books.google.it/books?id=5knAVaB_E3QC&pg=PA100&lpg=PA100&dq=%22indice+di+difficolt%C3%A0%22+&source=web&ots=K8TBffCoZE&sig=-_E0ZNDDlg1PecMy7149zE8UMVw&hl=it] PICCIN NUOVA LIBRARIA SPA

[[Categoria:Psicometria]]

[[Categoria:Psicodiagnostica]]