Phyllozoon hanseni: differenze tra le versioni
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Il '''
==Descrizione==
Questo organismo, lungo circa trenta centimetri, possedeva un aspetto insolito anche se paragonato con il resto della cosiddetta [[fauna di Ediacara]], costituita in massima parte da organismi dalle incerte affinità. Il corpo del fillozoon era diviso in una quantità di elementi disposti su due file, che si intersecavano fra loro andando a formare una struttura a zig zag. Al contrario di altri organismi simili (come ''[[Pteridinium]]''), il fillozoon non sembra fosse dotato di
▲Questo organismo, lungo circa trenta centimetri, possedeva un aspetto insolito anche se paragonato con il resto della cosiddetta [[fauna di Ediacara]], costituita in massima parte da organismi dalle incerte affinità. Il corpo del fillozoon era diviso in una quantità di elementi disposti su due file, che si intersecavano fra loro andando a formare una struttura a zig zag. Al contrario di altri organismi simili (come ''[[Pteridinium]]''), il fillozoon non sembra fosse dotato di un’ulteriore fila di elementi.
==Interpretazione dei fossili==
Non è chiaro se il fillozoon vivesse ancorato al fondale marino o si muovesse liberamente
▲Non è chiaro se il fillozoon vivesse ancorato al fondale marino o si muovesse liberamente nell’acqua. Alcuni studiosi ipotizzano che i suoi segmenti fossero vere e proprie camere contenenti alghe o colonie di [[batteri]]; l’intera colonia, forse, usava la luce del [[sole]] o sostanze chimiche assorbite dall’acqua per alimentare le singole creature all’interno. Altri, invece, ritengono che il fillozoon fosse un rappresentante dei [[rangeomorfi]], un gruppo di creature sessili di aspetto simile alle odierne penne di mare ([[Pennatulacea]]) appartenenti ai cosiddetti vendobionti. Questa interpretazione è suggerita dalla struttura a zig zag, comune sia al fillozoon che ai rangeomorfi. In ogni caso, il fillozoon non assomiglia a nessun organismo apparso dopo la fine del [[Cambriano]].
==Scoperta==
I primi fossili di questo animale vennero descritti nel [[1978]] da Richard J. F. Jenkins and James G. Gehling sotto il nome di ''Phyllozoon hanseni''. Il nome del genere deriva da ''phyllon'' (in greco “foglia”) e ''zoon'' (in greco “animale”). La specie, invece, deriva da Anthony Kym Hansen, che per primo scoprì i fossili mentre studiava geologia ad [[Adelaide (Australia)|Adelaide]].▼
▲I primi fossili di questo animale vennero descritti nel [[1978]] da Richard J. F. Jenkins and James G. Gehling sotto il nome di ''Phyllozoon hanseni''. Il nome del genere deriva da ''phyllon'' (in greco “foglia”) e ''zoon'' (in greco “animale”). La specie, invece, deriva da Anthony Kym Hansen, che per primo scoprì i fossili mentre studiava geologia ad [[Adelaide]].
==Possibile stile di vita==
Questo enigmatico essere potrebbe aver avuto abitudini gregarie, dal momento che molti esemplari sono stati trovati in gruppo. Una lastra rinvenuta nelle [[Flinders Ranges]] in Australia reca i resti di almeno undici esemplari individuali, strettamente associati a impronte di enigmatici
▲Questo enigmatico essere potrebbe aver avuto abitudini gregarie, dal momento che molti esemplari sono stati trovati in gruppo. Una lastra rinvenuta nelle [[Flinders Ranges]] in Australia reca i resti di almeno undici esemplari individuali, strettamente associati a impronte di enigmatici tub [[vermi]]formi di grandi dimensioni, che raggiungevano la lunghezza di 50 centimetri e la larghezza di 3 centimetri. Questi fossili tubulari sono stati messi in relazione con i vermi tubicoli giganti che attualmente vivono in prossimità di profonde [[sorgenti idrotermali]].
==Bibliografia==
* Jenkins, R.J.F. and Gehling, J.G., 1978. A review of frond- like fossils of the Ediacara. assemblage. Records of the South Australian Museum 17, 347-359.▼
== Altri progetti ==
▲* Jenkins, R.J.F. and Gehling, J.G., 1978. A review of frond- like fossils of the Ediacara. assemblage. Records of the South Australian Museum 17, 347-359.
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== Collegamenti esterni ==
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