Signa: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Vetrina inserimento}}
|Nome = Signa
{{Comune
|Panorama = Veduta di Signa dalla stazione ferroviaria.jpg
|nomeComune = Signa
|Didascalia =
|panorama= Veduta del Castello di Signa da Villa Bellosguardo.jpg
|linkStemmaBandiera = Signa-StemmaGonfalone.jpgpng
|Voce bandiera =
|siglaRegione = TOS
|Stemma = Signa-Stemma.jpg
|siglaProvincia = FI
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 43
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 47
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|longitudineGradi = 11
|Divisione amm grado 2 = Firenze
|longitudineMinuti = 6
|Amministratore locale = Giampiero Fossi
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|mappaX = 112
|Data elezione = 10-6-2019 (2º mandato dal 24-6-2024)
|mappaY = 111
|Data istituzione = Dal 1228 al 23 maggio 1774 e dal 1 gennaio 1809 ad oggi
|altitudine = 46
|superficieAltitudine = 19
|Sottodivisioni = [[Colli Alti-Indicatore]], [[I Bassi]], [[La Beccheria]], [[Lecore]], [[Ponte all'Asse]], [[San Rocco (Signa)|San Rocco]], [[San Mauro a Signa]], [[San Piero a Ponti]], [[Sant'Angelo a Lecore]]
|abitanti = 17.913
|Divisioni confinanti = [[Campi Bisenzio]], [[Carmignano]] (PO), [[Lastra a Signa]], [[Poggio a Caiano]] (PO), [[Scandicci]]
|anno = 29-02-08
|Codice postale = 50058
|densita = 995
|Zona sismica = 3
|frazioni = Lecore, San Mauro a Signa, [[San Piero a Ponti]], [[Sant'Angelo a Lecore]]
|Gradi giorno = 1754
|comuniLimitrofi = [[Campi Bisenzio]], [[Carmignano (PO)|Carmignano]] (PO), [[Lastra a Signa]], [[Poggio a Caiano]] (PO), [[Scandicci]]
|Nome abitanti = Signesi
|cap = 50058
|Patrono = [[San Giovanni Battista]], [[Giovanna da Signa]]
|prefisso = [[055 (prefisso)|055]]
|Festivo = [[24 giugno]]
|istat = 048044
|fiscalePIL = I728
|PIL procapite =
|nomeAbitanti = signesi
|Soprannome = Città della Paglia
|patrono = [[Beata Giovanna]]
|Mappa = Map of comune of Signa (province of Florence, region Tuscany, Italy).svg
|festivo = [[Pasquetta]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Signa all'interno della città metropolitana di Firenze
|sito = http://www.comune.signa.fi.it/
}}
{{Citazione
|Oh quanto fora meglio esser vicine<br/>
quelle genti ch'io dico, e al Galluzzo<br/>
e a Trespiano aver vostro confine,
 
che averle dentro e sostener lo puzzo<br/>
'''Signa''' è un [[comune italiano]] di 17.913 abitanti a cosce aperte soprattutto le donne <ref>Bilancio demografico anno 2007, dati [http://demo.istat.it ISTAT]</ref> della [[provincia di Firenze]] in [[Toscana]].</br>Il comune ha avuto grande importanza per la sua posizione strategica fin dal [[Medioevo]] e desta interesse soprattutto a livello artistico e culturale. Il paese consta di una parte bassa, sviluppatasi lungo il fiume [[Arno]], e di un nucleo alto e più antico chiamato “Castello”, formatosi prima del [[1000]] d.C., cinto da [[Mura (architettura)|mura]] e porte [[trecento|trecentesche]]. Qui sorgono le principali [[Chiesa (architettura)|chiese]] del paese come quella di [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Santa Maria in Castello]], di [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|San Giovanni Battista]], ove sono contenute le spoglie della patrona di Signa detta [[Beata Giovanna]], la chiesa di [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|San Lorenzo]] e la chiesa di [[Chiesa di San Miniato (Signa)|San Miniato]]. Il territorio del comune ha una superficie di circa 19 km<sup>2</sup>, il più piccolo della Provincia di [[Firenze]]. Il paese si trova alla confluenza di tre fiumi: [[Ombrone Pistoiese]], [[Bisenzio]] ed [[Arno]].
del villan d'Aguglion, di quel da Signa,<br/>
che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]], ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'', [[Paradiso - Canto sedicesimo|canto 16]] - vv. 52-57}}[[File:Signa ponteArno 001.jpg|miniatura|Il ponte sul fiume Arno, che collega il Comune di Signa al Comune di Lastra a Signa.]]
'''Signa''' (pronuncia: {{IPA|/ˈsiɲɲa/}}<ref>{{dipi|Signa}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 19 656 abitanti<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.comune.signa.fi.it/it/news/continua-a-crescere-la-popolazione-di-signa-ecco-tutti-i-dati-del-bilancio-anagrafico#:~:text=%C3%89%20questo%20il%20dato%20pi%C3%B9,emigrati%20e%20779%20nuovi%20residenti.|titolo=Continua a crescere la popolazione di Signa: ecco tutti i dati del bilancio anagrafico|sito=www.comune.signa.fi.it|accesso=2025-05-12}}</ref> della [[città metropolitana di Firenze]], in [[Toscana]].
 
La città di Signa è ubicata alla confluenza dei fiumi [[Bisenzio]] e [[Ombrone Pistoiese|Ombrone]] nell'[[Arno]].
{{quote
 
|''Oh quanto fora meglio esser vicine quelle genti ch’io dico, e al Galluzzo e a Trespiano aver vostro confine, che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d’Aguglion, di quel da '''Signa''', che già per barattare ha l’occhio aguzzo''!
La superficie territoriale del comune è di {{M|18.87|u=km²}}<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.istat.it/classificazione/principali-statistiche-geografiche-sui-comuni/|titolo=Principali statistiche geografiche sui comuni|sito=www.istat.it|accesso=2025-05-12}}</ref> di cui {{M|2.70|u=km²}} sono occupati dal Parco dei Renai<ref>{{Cita web|url=https://www.parcorenai.it/|titolo=Parco Renai - lago spiaggia parco relax toscana|sito=www.parcorenai.it|accesso=2025-05-12}}</ref>, ciò lo rende il 4º comune più densamente abitato della città metropolitana e il 10º della regione<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/toscana/19-comuni/densita/|titolo=Comuni della Toscana per densità di popolazione|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-03-27}}</ref>.
|Dante, Divina Commedia, Canto XVI del Paradiso <ref>''Divina Commedia'', Paradiso, Canto XVI[http://it.wikisource.org/wiki/Divina_Commedia/Paradiso/Canto_XVI]</ref>}}
 
Il comune ha avuto una grande fama nazionale e internazionale per la produzione dei [[Cappello di paglia di Firenze|Cappelli di paglia]] che gli ha fatto guadagnare il soprannome di "città della paglia". Una delle principali [[Chiesa (architettura)|chiese]] del paese è quella di [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|San Giovanni Battista]] in cui sono custodite le spoglie della [[Beata Giovanna]].
 
== Geografia fisica ==
 
=== Territorio ===
Signa è situata nella parte a [[Sud]]-[[Est]] dell'Area Fiorentina, chiamata più comunemente con il termineOvest di "pianaFirenze fiorentina",e l'areaa metropolitanaSudest compresadella tra i comuniPiana di [[Firenze]], [[-Prato]] e [[-Pistoia]]. Ha come comuni limitrofi [[Lastra a Signa]], [[Campi Bisenzio]], [[Scandicci]] ([[ProvinciaCittà metropolitana di Firenze|nella città metropolitana di Firenze]]), e [[Carmignano (PO)|Carmignano]], [[Poggio a Caiano]] ([[Provincia di Prato|in Provincia di Prato]]) <ref> Comuni Italiani.it [http://www.comuni-italiani.it/048/044/index.html Comuni Italiani.it]</ref>.
 
[[ImmagineFile:Veduta del Castello di Signa da Villa Bellosguardo2.jpg|280px|right|thumb|Il Castello da [[Villa Caruso di Bellosguardo]]]]
 
Il territorio del Comune di Signa si estende per {{M|19 |u=km<sup>2</sup>²}} ed è stato descritto secondo il [[bilancio ambientale]] del [[dicembre]] [[2006]]<ref>Bilancio{{cita Ambientale dicembre 2006 [web|url=http://www.clear-life.it/lib/d.php?c=KMRX8]|titolo=Bilancio Ambientale dicembre 2006|urlmorto=sì}}</ref>{{quoteCitazione|all’internoall'interno del sistema territoriale di programma dell’Arnodell'Arno cioè in un ambito geografico caratterizzato “da una forte densità di popolazione e da una fitta rete di poli di produzione e di servizi che determinano spesso un alto livello di congestionamento, organizzati in larga misura in relazione agli ambiti metropolitani Firenze - Prato - Pistoia e Pisa - Livorno - Lucca”|Bilancio Ambientale del dicembre 2006.}}
 
Dal punto di vista geologico, il territorio di Signa è situato in parte nella [[piana alluvionale]] dei fiumi Arno e Bisenzio, del torrente Ombrone, e tutti i loro affluenti; in parte sulle colline a ovest della piana stessa.
In ambito [[geologia|geologico]] il territorio di Signa è situato in una conca pianeggiante, racchiusa da un anello contiguo di [[colline]], formatosi in epoca plioquartenaria. Secondo la classificazione data dal ''Servizio Geologico d'Italia''<ref>''Carta Geologica d'Italia'', FOGLIO N.106 - ''([[Firenze]])''</ref> risulta essere composto nella parte più alta da "Eocene Cretaceo sup." ovvero da una composizione indifferenziata di [[argille]] scagliose (specie da calcari marnosi e calcari di tipo "palombino") mentre nella parte pianeggiante da "Bacini fluvio-lacustri" cioè da depositi di [[sabbia]] e [[ghiaia]] chiamati, per il bacino lacustre di [[Firenze]], '''''Elephas meridionalis''''' o '''''Mastodon arvernensis'''''.
Le formazioni affioranti, così come osservabili dal Foglio nº 106 della Carta Geologica d'Italia, per quanto riguarda la piana sono ascrivibili al Quaternario recente e costituite da depositi fluviali di ciottoli ed argille sabbiose talora terrazzate, mentre per le aree collinari della base del versante settentrionale della dorsale [[Monte Albano]] - [[Colline dell'Improneta]] sono riferibili a diverse formazioni.
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
 
La cittadina di Signa ricade per la maggior parte sul "complesso indifferenziato" («Argille Scagliose» p.p.), formazione costituita prevalentemente da argilloscisti talora variegati e calcari marnosi verdi o grigi, subordinatamente da arenarie fini quarzoso - calcaree, calcari silicei, calcareniti, brecciole e diaspri risalenti all'Eocene Cretaceo superiore.
====Idrografia====
[[Immagine:Bisenzio 001.jpg|200px|right|thumb| La confluenza del [[Bisenzio]] nell'[[Arno]]]]
La parte idrografica del territorio signese è contraddistinta principalmente da due fiumi: [[Arno]] e [[Bisenzio]].
 
Le altre formazioni che si incontrano spostandosi verso ovest sono:
*'''Fiume [[Arno]]''': percorre il comune per 4km (su una lunghezza totale di 245km) nella parte a [[Sud]] e a [[Sud]]–[[Ovest]] dividendo Signa dal comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]. Ha raggiunto negli ultimi anni nella zona di [[Firenze]] e di Signa, secondo i rilevamenti effettuati al [[Ponte alla Vittoria]], una capienza minima il 16/01/1997 mentre una massima il 19/12/2006.
 
Depositi fluvio - lacustri, costituiti da sabbie e letti di ghiaia del [[Quaternario antico]] ([[Villafranchiano]] - [[Calabriano]]). In questi sedimenti, nel bacino di Firenze, sono stati trovati resti di fossili quali ''[[Elephas meridionalis]]'' e ''[[Mastodon arvernensis]]''.
*'''Fiume [[Bisenzio]]''': situato ad [[Est]] di Signa, la percorre per 5km (lunghezza totale di 47km) confluendo direttamente nel fiume [[Arno]]. Secondo i rilevamenti effettuati nella zona del Parco dei Renai, il fiume ha raggiunto a Signa la sua massima capienza il 26/09/2001 mentre quella minima il 12/12/2006.[[Immagine:Fiume Arno - Signa.JPG|right|200px|thumb|Il fiume [[Arno]]]]
Oltre ai fiumi già citati, il comune di Signa comprende tra i corsi d'acqua 2 [[torrente|torrenti]] (Ombrone e Vingone), 6 fossi (Chiella, Dogaia, Dogaione, Reale, Rigone e Tozzinga), 2 [[canale|canali]] (Goricina e Macinante), 2 collettori (Acque basse e Sinistro di acque basse), 2 borri (Macinaia e Rimaggio) e 1 gora (Bandita).
 
Complesso caotico («Argille Scagliose» p.p.), masse interamente scompaginate costituite da blocchi o pacchi di strati avvolti da matrice argillosa. Il nome di questa formazione indica un assetto privo di ordine sedimentario, e precisamente un accostamento disordinato di blocchi litoidi anche appartenenti a formazioni diverse, legati da una matrice argilloscistosa.
I dati precedentemente riportati sono a cura dell'[http://sira.arpat.toscana.it/sira/idrografia/ic_048044.htm Arpat Toscana].
 
Macigno, costituito da arenarie torbiditiche quarzoso - feldspatiche alternanti con scisti siltosi. Risale all'[[Oligocene]].
Gran parte del territorio di Signa è inoltre costituito da laghi artificiali (tra i più importanti i Laghi del Parco dei Renai e i Laghi La Bozza).
 
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta)<ref>Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003</ref>
====Orografia====
 
=== Idrografia ===
[[File:Bisenzio 001.jpg|thumb| La confluenza del [[Bisenzio]] nell'[[Arno]]]]
La parte idrografica del territorio signese è contraddistinta principalmente da due fiumi: [[Arno]] e [[Bisenzio]].
 
* Fiume [[Arno]]: percorre il comune per {{M|4|u=km}} (su una lunghezza totale di {{M|245|u=km}}) nella parte a sud e a sud–ovest, dividendo Signa dal comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]. Ha raggiunto negli ultimi anni nella zona di [[Firenze]] e di Signa, secondo i rilevamenti effettuati al [[Ponte alla Vittoria]], una portata minima il 16/01/1997 mentre una massima il 19/12/2006.
* Fiume [[Bisenzio]]: situato a est di Signa, la percorre per {{M|5|u=km}} (lunghezza totale di {{M|47|u=km}}) confluendo direttamente nel fiume [[Arno]]. Secondo i rilevamenti effettuati nella zona del Parco dei Renai, il fiume ha raggiunto a Signa la sua massima portata il [[26 settembre|26/09]]/[[2001]] mentre quella minima il [[12 dicembre|12/12]]/[[2006]].
[[File:Fiume Arno - Signa.JPG|thumb|Il fiume [[Arno]]]]
Oltre ai fiumi già citati, il comune di Signa comprende tra i corsi d'acqua due [[torrente|torrenti]] (Ombrone e Vingone), 6 fossi (Chiella, Dogaia, Dogaione, Reale, Rigone e Tozzinga), due [[canale artificiale|canali]] (Goricina e Macinante), due collettori (Acque basse e Sinistro di acque basse), due borri (Macinaia e Rimaggio) e una gora (Bandita).<ref>I dati precedentemente riportati sono a cura dell'[http://sira.arpat.toscana.it/sira/idrografia/ic_048044.htm Arpat Toscana].</ref>
 
Gran parte del territorio di Signa è inoltre costituito da laghi artificiali (tra i più importanti i Laghi del [[Parco dei Renai]] e i Laghi La Bozza).
 
=== Orografia ===
Signa, non presentando rilievi importanti, come già esposto precedentemente, consta di una parte più alta di 46m di altitudine e di una parte più bassa pressoché pianeggiante in cui è numerosa la presenza di corsi d'acqua naturali e di laghi artificiali.
 
=== Clima ===
La temperatura media è molto simile a quella di Firenze poiché ambedue le due città hanno altitudini pressoché identiche (46 {{m s.l.m.}} per Signa <ref>''L'Italia'', Touring Club Italiano</ref> e 50 {{m s.l.m.}} per Firenze) e di conseguenza la differenza tra le temperature dell'una e dell'altra risulta praticamente nulla.
[[ImmagineFile:Signa paglia.JPG|300px|thumb|Vista di Signa in una giornata nuvolosa]]
 
Secondo la [[Stazione meteorologica di Firenze Peretola|stazione meteorologica di Peretola]], la più vicina a Signa, il mese più freddo è [[gennaio]] con una temperatura media di +5,8&nbsp;°C mentre quello più caldo è [[luglio]] con una media di +24,3&nbsp;°C anche se sono state registrate forti escursioni termiche stagionali, comprese tra i +42,6&nbsp;°C di massima del [[26 luglio]] [[1983]] e i −23,2&minusnbsp;23,2°C di minima del [[12 gennaio]] [[1985]].
 
Il [[clima]], generalmenteè comedi pertipo gran parte delle città dell'[[Italia centrale]]submediterraneo, è tipicamente mediterraneo con l'alternanza di estati calde e inverni miti. L'aridità estiva è presente ma non molto accentuata, come nel [[clima mediterraneo]] più tipico. Le [[precipitazioni]] medie annue registrate in 92 giorni si attestano sui {{M|900 |u=mm}} anche se nella parte più bassa della città è presente generalmente una maggiore umidità, vista la presenza di laghi d'[[acqua dolce]] e dal corso dei vicini fiumi.
 
Di seguito vengono riportati i dati climatici delle medie mensili riferite agli ultimi 30 anni della [[Stazione meteorologica di Firenze Peretola|stazione meteorologica di Peretola]]<ref>Dati meteorologici{{cita di Signa degli ultimi 30 anni[web|url=http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Signa]|titolo=Dati meteorologici di Signa degli ultimi 30 anni}}</ref>.
 
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center}}
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! Mese
! Gen
! Feb
! Mar
! Apr
! Mag
! Giu
! Lug
! Ago
! Set
! Ott
! Nov
! Dic
! Anno
|- style="color:#000080;"
! style="background: #99CCCC;" | Temperatura massima media (°C)
| style="background: #FFFF99;" | 10
| style="background: #FFFF99;" | 12
| style="background: #FFCC66;" | 15
| style="background: #FFCC00;" | 19
| style="background: #FFCC00;" | 23
| style="background: #FF9900;" | 27
| style="background: #FF9900;" | 31
| style="background: #FF9900;" | 31
| style="background: #FF9900;" | 27
| style="background: #FFCC00;" | 21
| style="background: #FFCC66;" | 15
| style="background: #FFFF99;" | 10
| style="background: #FFCC00;" | 20,1
|-style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" height="16;" | Temperatura minima media (°C)
| style="background: #FFFFCC;" | 1
| style="background: #FFFFCC;" | 3
| style="background: #FFFFCC;" | 5
| style="background: #FFFF99;" | 8
| style="background: #FFCC66;" | 11
| style="background: #FFCC66;" | 15
| style="background: #FFCC66;" | 17
| style="background: #FFCC66;" | 17
| style="background: #FFCC66;" | 14
| style="background: #FFFF99;" | 10
| style="background: #FFFFCC;" | 6
| style="background: #FFFFCC;" | 2
| style="background: #FFFF99;" | 9,2
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Piogge (mm)
| style="background: #44AADD;" | 73
| style="background: #66CCFF;" | 68,58
| style="background: #44AADD;" | 81,28
| style="background: #44AADD;" | 78,74
| style="background: #44AADD;" | 73,66
| style="background: #66CCFF;" | 55,88
| style="background: #66CCFF;" | 40,64
| style="background: #44AADD;" | 76,20
| style="background: #44AADD;" | 78,74
| style="background: #44AADD;" | 88,90
| style="background: #2288BB;" | 111,76
| style="background: #2288BB;" | 91,44
| style="background: #2288BB;" | 914,8
|}
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Dati meteo
| equatoriale = n
| tempmax = 10, 12, 15, 19, 23, 27, 31, 31, 27, 21, 15, 10
| tempmedia = <!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C) -->
| tempmin = 1, 3, 5, 8, 11, 15, 17, 17, 14, 10, 6, 2<!-- 9,2 -->
| pioggia = 73, 68.58, 81.28, 78.74, 73.66, 55.88, 40.64, 76.20, 78.74, 88.90, 111.76, 91.44<!-- 914,8 -->
}}
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona D''', 1754 [[Gradi giorno|GG]]
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
==La storia==
=== Cenni storici ===
==== Origini ====
L'origine di Signa e il periodo della sua fondazione è assai incerto, vista la scarsità di notizie e di documenti; mentre sono varie le ipotesi fatte in proposito che collocherebbero l'origine in un periodo compreso tra la nascita della [[civiltà etrusca]] e il pieno sviluppo di quella [[Storia romana|romana]]. [[Immagine:Tomba Etrusca Carmignano (PO).JPG|left|250px|thumb|La [[Tomba dei Boschetti|tomba etrusca dei Boschetti]] al confine tra Signa e il comune di [[Carmignano (PO)|Carmignano]]]] Gli studiosi più recenti hanno affermato che questo sarebbe il periodo più probabile per la nascita di Signa vista la sua posizione lungo l’asse di comunicazione [[Fiesole]]-[[Pisa]] che contribuì fortemente al suo sviluppo. Proprio il commercio sarebbe, quindi, il motivo principale della nascita del paese che, per la vicinanza al fiume [[Arno]], garantiva vantaggi commerciali poiché l'unico tratto navigabile sul fiume nella stagione estiva era quello tra Signa e [[Pisa]].
 
== Storia ==
Vari sono i dubbi anche sull'origine etimologica di "Signa": se venne fondata dagli [[etruschi]] i nomi più probabili sarebbero ''Aisinial'', ''Eisil'' ed ''Esinius'' mentre se fondata dai romani ''Exine'', ''Exinea'', ''Esinea'' ed ''Sinea''. Attraverso studi recenti si è appurato che l'ultima ipotesi, quella riguardante l'origine romana, potrebbe essere storicamente più attendibile di quella etrusca. Etimologicamente Signa deriverebbe dal nome proprio ''Aisinius'', attribuibile al fondatore, possibile legionario di [[Lucio Cornelio Silla]] che assegnò varie terre in questa zona servendosi dell'''eredium'', cioè di quella legge che, al fine di colonizzare un territorio, garantiva a ciascun cittadino romano ed in particolar modo ai soldati romani una terra coltivata per potervi abitare e per allevare animali vari. Altre testimonianze che favorirebbero l'ipotesi riguardo la colonizzazione romana derivano dal ritrovamento sia di alcuni reperti archeologici romani nel Parco dei Renai sia di alcune tombe di origine [[longobarda]] nelle fondamenta della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]]<ref> ''Storia della comunità di Signa'', vol I, cap. II </ref>. Nonostante non si tende a negare che questa zona sia stata in precedenza occupata dagli etruschi, come testimoniato dalla tomba di Bronzetti al confine tra il comune di [[Carmignano (PO)|Carmignano]] e quello di Signa, l'origine romana sarebbe ulteriormente testimoniata da una lapide presente nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pieve di San Giovanni Battista]] su cui era stato scritto:
{{NN|storia|dicembre 2013}}
{{quote
Signa ha sempre rivestito un ruolo abbastanza rilevante nella storia e nell’economia della piana fiorentina, vivendo in molte occasioni momenti di interessante crescita civile, culturale e artistica. Grazie alla felice posizione geografica che la colloca su una delle ultime propaggini orientali del Monte Albano – alla confluenza dei fiumi Bisenzio e Ombrone con l’Arno -, Signa ha avuto numerose occasioni di sviluppo.
|''TALSIAE EVPH
 
ONIVCI EIUS''|
Alcune azzardate supposizioni vorrebbero far risalire le origini di Signa al periodo etrusco (date dai ritrovamenti rinvenuti durante le numerose escavazioni effettuate), ma le ipotesi più convincenti fanno risalire Signa al periodo romano, tanto che il suo nome attuale deriverebbe da ''Signando colonias'' in seguito all’assegnazione delle colonie qui fatta da Silla.
 
Quel che c’è di certo è che i primi documenti certi su Signa risalgono soltanto al periodo alto-medievale e da questi traspare l’idea di una comunità abbastanza consistente. Il primo documento in cui si parla di Signa risale al 964, in merito alla donazione della Pieve di Signa al Capitolo fiorentino da parte di Rambaldo, vescovo di Firenze. La costituzione, avanti l’anno mille, del piviere di Signa, uno dei più grandi del contado, attesta l’importanza di questo luogo.
 
Il ponte sull’Arno costituiva già all’epoca l’elemento peculiare di questa comunità, servendo da punto nodale per itinerari, viaggi e spostamenti fra aree importanti: dopo la distruzione ad opera di Castruccio Castracani nel 1327, il ponte venne ricostruito immediatamente e, seppur con qualche modifica, ha sopportato le epoche fino al 1944, quando le truppe tedesche lo distrussero definitivamente.
 
=== Origini ===
L'origine di Signa e il periodo della sua fondazione è assai incerto, vista la scarsità di notizie e di documenti; mentre sono varie le ipotesi fatte in proposito, che collocherebbero l'origine in un periodo compreso tra la nascita della [[civiltà etrusca]] e il pieno sviluppo di quella [[Storia romana|romana]].
 
Gli studiosi più recenti hanno affermato che questo sarebbe il periodo più probabile per la nascita di Signa vista la sua posizione lungo l'asse di comunicazione [[Fiesole]]-[[Pisa]], che contribuì fortemente al suo sviluppo. Proprio il [[commercio]] sarebbe, quindi, il motivo principale della nascita del paese che, per la vicinanza al fiume [[Arno]], garantiva vantaggi commerciali, poiché l'unico tratto navigabile sul [[fiume]] nella stagione estiva era quello tra Signa e [[Pisa]].
 
Vari sono i dubbi anche sull'origine [[etimologia|etimologica]] di "Signa": se venne fondata dagli [[etruschi]] i nomi più probabili sarebbero ''Aisinial'', ''Eisil'' ed ''Esinius'', mentre se fondata dai romani ''Exine'', ''Exinea'', ''Esinea'' e ''Sinea''. Attraverso studi recenti si è appurato che l'ultima ipotesi, quella riguardante l'origine romana, potrebbe essere storicamente più attendibile di quella etrusca. Etimologicamente Signa deriverebbe dal nome proprio ''Aisinius'', attribuibile al fondatore, possibile legionario di [[Lucio Cornelio Silla]], che assegnò varie terre in questa zona servendosi della [[centuriazione]], che al fine di colonizzare un territorio, garantiva ai cittadini romani e in particolar modo ai soldati una terra coltivata per potervi abitare e per allevare animali. Altre testimonianze che favorirebbero l'ipotesi riguardo alla colonizzazione romana derivano dal ritrovamento sia di alcuni reperti archeologici romani nel Parco dei Renai sia di alcune tombe di origine [[longobarda]] nelle fondamenta della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]]<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol I, cap. II</ref>. Nonostante si ammetta che questa zona sia stata in precedenza occupata dagli etruschi, come testimoniato dalla tomba di Bronzetti al confine tra il comune di [[Carmignano]] e quello di Signa, l'origine romana sarebbe ulteriormente testimoniata da una lapide presente nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|pieve di San Giovanni Battista]] su cui era scritto:
{{Citazione
|''TALSIAE EVPH''
''ONIVCI EIUS''|
}}
 
Proprio riguardo all'origine romana sono state fatte altre varie ipotesi sulla fondazione della città che per taluni sarebbe avvenuta per mano del console [[Tito QuintoQuinzio FlaminioFlaminino]], come documentato da un miliario, mentre per altri Signa avrebbe avuto origine da un accampamento romano, come accade anche per [[Firenze]].
 
==== Medioevo= ===
Rari sono i documenti riguardanti Signa nel periodo compreso tra le [[invasioni barbariche]] e la dominazione dei [[Franchi]]. Secondo quanto riportato dallo storico Salvi nella ''Storia di Pistoia dell'anno [[1656]]'', l'imperatore [[Carlo Magno]], dopo aver stipulato un trattato di pace a [[Pistoia]], si diresse verso [[Firenze]] e donò al capitano di corte [[Mainetto Fabroni]] il [[castello di Signa]]<ref> Salvi,''Storia di Pistoia dell'anno [[1656]]''</ref>. Anche riguardo a questo fatto sono stati sollevati dei dubbi sulla veridicità di quanto avvenuto come lo stesso storico V. Capponi ha sostenuto che la famiglia Mainetto non sarebbe giunta a Signa prima del [[1344]]<ref> V. Capponi, ''Biografie Pistoiesi del 1878''</ref>.
 
I documenti più attendibili risalgono tuttavia al [[977]] o al [[978]] (la<ref>La prima data secondo il Repetti, la seconda secondo lo storico Daivdsohn<ref>Davidsohn. Cfr. Scuola Elementare "Leonardo Da Vinci" e Gruppo ArcgheologicoArcheologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref>), anno in cui la contessa [[Willa di ToscanaTuscia|Willa]] donò la [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pievepieve di San Giovanni Battista]] e la [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]] al Capitolo Fiorentino.
 
Da varie fonti siSi pensa che Signa abbia ottenutogoduto molta fama nella zona di [[Firenze]] durante il [[Medioevo]], soprattutto per due motivi: la religione e, come lo era stato in epoca romana, la posizione geografica.
[[ImmagineFile:Signa - Torre di San Miniato.JPG|200px|right|thumb|La torre di [[San Miniato]] ]]
 
Per quanto riguarda l’aspettol'aspetto religioso, Signa era conosciuta soprattutto per il culto della [[Beata Giovanna]] i cui miracoli non solo avevano suscitato la grande devozione da parte dei fedeli, ma contribuirono anche alla crescita della produzione artistica a Signa, attraverso copiose opere dedicate alla “Beata”"Beata" tra le quali gli affreschi della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]].
Il sito di Signa, invece, aveva assunto grande importanza per la posizione strategica e il commercio, soprattutto dopo la costruzione del ponte sull’[[Arno]], unico ponte fino al [[XIV secolo]] a collegare le due rive dell’[[Arno]] e la più importante via di collegamento tra [[Firenze]] e [[Pisa]] fino al [[Novecento]]. Per questo motivo il paese venne assediato dal [[Lucca|lucchese]] [[Castruccio Castracani]] nel [[Trecento]], periodo delle sanguinose battaglie tra [[Guelfi]] e [[Ghibellini]]. Castruccio, che divenne ghibellino, riportò un incredibile vittoria sui fiorentini nel [[1325]] ad [[Altopascio]], e una volta giunto a [[Carmignano (PO)|Carmignano]] intraprese un lungo assedio contro Signa che, alla fine, fu conquistata. Nel paese Castruccio insediò il suo quartier generale, battendo perfino delle monete che chiamò ''castruccini'', e con il controllo su Signa riuscì ad impedire l’arrivo di rifornimenti a [[Firenze]]. Vari mesi dopo, però, vedendo che [[Firenze]] stava preparando un nuovo attacco, decise di dare fuoco al Castello di Signa e incendiare il ponte sull’[[Arno]] per fermare l'avanzata fiorentina. La parte guelfa cercò di riconquistare Signa con un tentativo che finì male. Dopo l'assedio Castruccio lasciò il paese anche se questi episodi scatenarono altre battaglie che si conclusero con la pace di [[Sarzana]] nel [[1350]].
 
Il sito di Signa aveva assunto grande importanza per la posizione strategica e il commercio, soprattutto dopo la costruzione del ponte sull'[[Arno]], unico ponte fino al [[XIV secolo]] a collegare le due rive dell'[[Arno]] e la più importante via di collegamento tra [[Firenze]] e [[Pisa]] fino al [[XX secolo|Novecento]]. Per questo motivo il paese venne assediato dal [[Lucca|lucchese]] [[Castruccio Castracani]] nel [[XIV secolo|Trecento]], periodo delle sanguinose battaglie tra [[guelfi e ghibellini]]. Castruccio, che divenne ghibellino, riportò un'eccezionale vittoria sui fiorentini nel [[1325]] ad [[Altopascio]], e una volta giunto a [[Carmignano]] intraprese un lungo assedio contro Signa che, alla fine, fu conquistata. Nel paese Castruccio insediò il suo quartier generale, battendo perfino delle monete che chiamò ''castruccini'', e con il controllo su Signa riuscì a impedire l'arrivo di rifornimenti a [[Firenze]]. Vari mesi dopo, però, vedendo che [[Firenze]] stava preparando un nuovo attacco, decise di dare fuoco al Castello di Signa e incendiare il ponte sull'[[Arno]] per fermare l'avanzata fiorentina. La parte guelfa cercò di riconquistare Signa con un tentativo che finì male. Dopo l'assedio Castruccio lasciò il paese anche se questi episodi scatenarono altre battaglie, che si conclusero con la pace di [[Sarzana]] nel [[1350]].
{{quote
|''Il comune di Signa è da credersi di origine piuttosto antica; sia che uno voglia considerare la sua situazione sullo sbocco di due valli, di quelle, cioè, del Bisenzio e del Val d'Arno fiorentino; sia che si rifletta trovarsi esso sulla testa dell'unico ponte che prima del secolo XII attraversasse l'Arno tra Firenze e Pisa; oppure che si consideri che costì l'Arno cessa nella stagione estiva essere navigabile, ovvero che si voglia credere essere esistito nei tempi posteriori al mille davanti a Signa uno scalo merci che dal Porto Pisano a Firenze, e viceversa da Firenze al Porto Pisano si recavano.''
|E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della [[Toscana]].<ref> E. Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', [[1843]], vol V, pag.400</ref>}}[[Immagine:Marie Antoinette rose.jpg|thumb|left|Ritratto di [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] regina di [[Francia]]. In questo dipinto, per il quale fu accusata di favorire il commercio estero, [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] indossa un abito in mussola fiamminga e un cappello di paglia italiana, probabilmente della manifattura signese, inviatole dal fratello [[Pietro Leopoldo]], Granduca di [[Toscana]].]]
 
{{Citazione
La fama di Signa è testimoniata anche da [[Dante]] il quale afferma nella [[Divina Commedia]], al XVI Canto del Paradiso, che all’epoca il [[Gonfaloniere]] di [[Firenze]], Fazio dei Moriubaldini, veniva proprio dal cittadina signese.
|''Il comune di Signa è da credersi di origine piuttosto antica; sia che uno voglia considerare la sua situazione sullo sbocco di due valli, di quelle, cioè, del Bisenzio e del Val d'Arno fiorentino; sia che si rifletta trovarsi esso sulla testa dell'unico ponte che prima del secolo XII attraversasse l'Arno tra [[Firenze]] e [[Pisa]]; oppure che si consideri che costì l'Arno cessa nella [[estate|stagione estiva]] essere navigabile, ovvero che si voglia credere essere esistito nei tempi posteriori al mille davanti a Signa uno scalo merci che dal [[Porto Pisano]] a [[Firenze]], e viceversa da [[Firenze]] al [[Porto Pisano]] si recavano.''
|E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della [[Toscana]].<ref>E. Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', 1843, vol V, pag.400</ref>}}
 
La fama di Signa è testimoniata anche da [[Dante]] il quale afferma nella [[Divina Commedia]], al XVI Canto del Paradiso, che all'epoca il [[Gonfaloniere]] di [[Firenze]], Fazio dei Moriubaldini, veniva proprio dalla cittadina signese.
====Dal Rinascimento all'Ottocento====
Nel periodo tra la fine del [[Medioevo]] e gran parte del [[Settecento]] furono pochi i fatti rilevanti a Signa. Il più importante episodio fu quello del gravoso saccheggio delle milizie di Filiberto d'Orange, che depredò le campagne fiorentine per far tornare al potere i [[Medici]] dopo che furono cacciati e fu proclamata la [[Repubblica fiorentina|Repubblica a Firenze]]. Alcuni importanti documenti affermano, inoltre, che [[Leonardo da Vinci]] avesse trascorso vari soggiorni a Signa e si fosse recato più volte presso il ''Passo delle Fate'', a pochi chilometri dal centro cittadino.
 
=== Dal Rinascimento all'Ottocento ===
Nel [[Seicento]] e nel [[Settecento]] non ci fu nessun altro importante evento almeno fino alla fine del [[1700]], quando si trasferì a Signa il bolognese Domenico Michelacci il quale, attraverso le sue esperienze di coltivazione e lavorazione della paglia, avviò una produzione a larghissima scala di [[Cappello (abbigliamento)|cappelli]] che segnò la produzione artigianale signese. Le opere di paglia signesi vennero infatti esportate e conosciute in tutto il mondo con il nome di "Cappelli di paglia di Firenze" e Signa venne riconosciuta come uno tra i più importanti centri artigianali che gli sono valsi in seguito l’appellativo di ''Città della Paglia''. La fama dell’artigianato di Signa giunse anche alla corte del [[Luigi XVI]], che richiese infatti proprio uno dei cappelli di paglia prodotti nel paese.
Nel periodo tra la fine del [[Medioevo]] e gran parte del [[XVIII secolo|Settecento]] furono pochi i fatti rilevanti a Signa. Il più importante episodio fu quello del pesante saccheggio delle milizie di Filiberto d'Orange, che depredò le campagne fiorentine per far tornare al potere i [[Medici]] dopo che furono cacciati e fu proclamata la [[Repubblica fiorentina|Repubblica a Firenze]]. Si accerta, inoltre, che anche [[Leonardo da Vinci]] fosse solito passare da Signa come testimonia la conoscenza del vicino “Masso della Gonfolina” a cavallo col comune limitrofo di Lastra a Signa.<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocosigna.it/chi-ruppe-la-diga-della-gonfolina-a-signa-e-come-nacque-firenze-ed-il-suo-contado/|titolo=Chi ruppe la diga della Gonfolina a Signa e come nacque Firenze ed il suo contado – Pro Loco Signa A.P.S.|lingua=it-IT|accesso=2024-10-14}}</ref>
 
Nel [[XVII secolo|Seicento]] e nel [[XVIII secolo|Settecento]] non ci fu nessun altro importante evento almeno fino alla fine del Settecento, quando si trasferì a Signa il bolognese Domenico Michelacci il quale, attraverso le sue esperienze di coltivazione e lavorazione della paglia, avviò una produzione a larghissima scala di [[Cappello (abbigliamento)|cappelli]] che segnò la produzione artigianale signese. Le opere di paglia signesi vennero infatti esportate e conosciute in tutto il mondo con il nome di "Cappelli di paglia di Firenze"; Signa venne riconosciuta come uno tra i più importanti centri artigianali ed ebbe l'appellativo di ''Città della Paglia''. La fama dell'artigianato di Signa giunse anche alla corte del [[Luigi XVI]], che richiese infatti proprio uno dei cappelli di paglia prodotti nel paese.
Altra attività di notevole importanza fu quella realizzata dalla "Manifattura di Signa" nel settore della ceramica artistica, molto apprezzata da [[Gabriele D'Annunzio]]. L'attività, cessata da circa 60 anni, è stata ripresa negli ultimi anni da vari artigiani locali.
 
Altra attività di notevole importanza fu quella realizzata dalla [[Manifattura di Signa]] nel settore della ceramica artistica, molto apprezzata da [[Gabriele D'Annunzio]]. L'attività, cessata da circa 60 anni, è stata ripresa negli ultimi anni da vari artigiani locali.
Durante la [[spedizione dei Mille]] accade un altro importante evento per il paese poiché [[Giuseppe Garibaldi]] soggiornò a Signa e in particolare nella zona degli "Arrighi" presso la villa di un fidato amico.
 
==== Il Novecento= ===
Il [[XX secolo|Novecento]] rappresentò per Signa un secolo sia di grandi conferme sia di eventi particolarmente gravi a livello storico, sociale ed economico. Agli inizi del secolo il paese riconobbe nell'artigianato e nella lavorazione della paglia un punto fermo per l'economia signese ma col passare del tempo proprio questo tipo di tradizioni subì la concorrenza di città industrializzate più importanti, come [[Firenze]], a tal punto che varie produzioni cessarono. Con l'avvento del [[Fascismo]], come nel resto di [[Italia]], a Signa si diffuse una politica interamente incentrata sulla figura di [[Benito Mussolini]] e sulle leggi razziali. Varie furono le forme propagandistiche che coinvolsero la comunità signese, specialmente di attività tutte incentrate a raccogliere il maggior consenso possibile. In Piazzapiazza Cavallotti, che divenne durante il ventennio fascista ''Piazza 28 ottobre'', fu abbattuto il monumento di [[Felice Cavallotti]] e fu il luogo principale ove il partito fascista organizzava le proprie manifestazioni come i saggi ginnici. Durante la [[Secondaseconda Guerraguerra Mondialemondiale]] Signa subì molti danneggiamenti ad opera di [[fascisti]] e [[nazisti]], soprattutto durante il periodo della [[Resistenza italiana|Resistenza]]. Il Nell'[[13eccidio agostodi San Piero a Ponti]] delil 13 agosto [[1944]] nei pressi di Signa tredici persone, tra le quali molte erano signesi, vennero fucilate dopo unaper rappresaglia contro un soldato tedesco. La liberazione di Signa avvenne per opera dei [[partigiani]] e, in seguito, anche dell’esercitodell'esercito alleato. NellPer il ruolo giocato nell'ambito dell'area fiorentina Signa, il 31 dicembre [[aprile2009]], delha ricevuto la [[1946Città decorate al merito civile|Medaglia d'argento al merito civile per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale]]. siDi svolseroseguito lela primemotivazione elezioniriportata amministrative.per il conferimento della medaglia:
 
{{Citazione
Nel [[novembre]] del [[1966]] Signa e i comuni limitrofi furono inondati dall'[[Arno]] durante l'[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|Alluvione di Firenze]]. Secondo alcuni dati fu inondata il 70% della zona signese<ref name= BenSim >Moreno Benelli, Simonetta Simoni, Remo Vannini, Gabriella Nardi e il Gruppo Archeologico Signese, ''Signa nel Ventesimo Secolo''</ref>: se la vasta parte di territorio sommerso dovette sopravvivere con mezzi di fortuna, anche la parte non sommersa, quella del Castello, subì gravi disagi rimanendo a lungo isolata. I primi aiuti giunsero dai volontari residenti a Signa e successivamente da 100 volontari della Misericordia Croce Verde, dai [[Vigili Urbani]] di [[Viareggio]], dal 78° reparto della [[Fanteria]] [[Lupi di Toscana (divisione)|Lupi di Toscana]], dai [[Vigili del Fuoco]] di [[Parma]] e [[Reggio Emilia]] da cui arrivarono anche il Circolo Gramsci e la Federazione del [[P.C.I.]], vari mezzi di sostentamento furono portati dai Comuni di [[Prato]], [[Calenzano]] e [[Lamporecchio]] e dalla [[Francia]] attraverso il ''Secours Populaire Français''. Il Palazzo Comunale e le Suore Passioniste del Castello offrirono letto e alloggi per 140 sfollati<ref name= BenSim />. Gravi furono poi i danni subiti con la totale perdita del bestiame, la distruzione dei campi coltivati oltre alla crisi degli alloggi visto che le case inondate era risultate inabitabili. Il consiglio Comunale del [[9 novembre]] del [[1966]] scrisse:
|''Fiorente centro industriale vicino a Firenze, occupato dall'esercito tedesco, oltre alla requisizione delle sue più importanti fabbriche, subì vessazioni da parte delle truppe naziste e continui bombardamenti alleati, che causarono numerose vittime e danni agli edifici. La popolazione, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale, si sollevò contro il nemico, partecipando con gruppi partigiani alla Resistenza, prodigandosi inoltre, con il ritorno alla pace, nella difficile opera di ricostruzione anche del patrimonio industriale. 1943-1944/Signa (FI)''|Presidenza della Repubblica Italiana [http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=306123], 31/12/2009}}
 
Nell'aprile del [[1946]] si svolsero le prime elezioni amministrative.
{{quote
 
Nel novembre del [[1966]] Signa e i comuni limitrofi furono inondati dall'[[Arno]] durante l'[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|Alluvione di Firenze]]. Secondo alcuni dati fu inondata il 70 % della zona signese<ref name= BenSim >Moreno Benelli, Simonetta Simoni, Remo Vannini, Gabriella Nardi e il Gruppo Archeologico Signese, ''Signa nel Ventesimo Secolo''</ref>: se la vasta parte di territorio sommerso dovette sopravvivere con mezzi di fortuna, anche la parte non sommersa, quella del Castello, subì gravi disagi rimanendo a lungo isolata. I primi aiuti giunsero dai volontari residenti a Signa e successivamente da 100 volontari della Misericordia Croce Verde, dai [[Vigili urbani]] di [[Viareggio]], dal [[78º Reggimento fanteria "Lupi di Toscana"]], dai [[Vigili del Fuoco]] di [[Parma]] e [[Reggio Emilia]] da cui arrivarono anche il Circolo Gramsci e la Federazione del [[Partito Comunista Italiano|P.C.I.]], vari mezzi di sostentamento furono portati dai Comuni di [[Prato (Italia)|Prato]], [[Calenzano]] e [[Lamporecchio]] e dalla [[Francia]] attraverso il ''Secours Populaire Français''. Il Palazzo Comunale e le Suore Passioniste del Castello offrirono letto e alloggi per 140 sfollati<ref name= BenSim />. Gravi furono poi i danni subiti con la totale perdita del bestiame, la distruzione dei campi coltivati oltre alla crisi degli alloggi visto che le case inondate era risultate inabitabili. Il consiglio Comunale del 9 novembre del [[1966]] scrisse:
 
{{Citazione
|Il sindaco tenne in considerazione che ''i signesi malgrado tutto, per il loro spirito di lavoro e di intraprendenza se saranno aiutati dallo Stato, riusciranno a far risorgere Signa'' e ''conclude con il rivolgere un particolare appello ai locali industriali e datori di lavoro artigiani, affinché evitino licenziamenti di operai che potranno essere utilizzati con i lavori di ripresa delle fabbriche e degli opifici.''
|Consiglio comunale del [[9 novembre]] [[1966]], delibera n°89/CC/9.11.66, ''Esame della situazione determinata dall'alluvione del 4 novembre''<ref>Consiglio comunale del [[9 novembre]] [[1966]], delibera n°89/CC/9.11.66, ''Esame della situazione determinata dall'alluvione del 4 novembre''</ref>}}
===Simboli===
==== Lo stemma ====
===== Storia =====
[[Immagine:Signa-Stemma.jpg|left|thumb|100px|Lo stemma di Signa]]
 
Nel 1968 invece fu al centro di un terribile fatto di cronaca: la notte del 21 Agosto dopo aver passato una serata al Cinema Giardino Michelacci, vennero brutalmente assassinati gli amanti Barbara Locci e Carmelo Cutrona appartati in auto nei pressi della zona di Castelletti. Con loro era presente il figlio di lei, Natalino Mele, che svegliato a delitto avvenuto chiese aiuto in una casa colonica nelle vicinanze. Se inizialmente venne ritenuto responsabile il marito di lei, Stefano Mele, nel 1982 tale duplice omicidio venne collegato alla serie di delitti del [[Mostro di Firenze]], a seguito del ritrovamento dei medesimi bossoli serie H usati dal o dai serial killer delle coppiette. A seguito di questa scoperta si aprirà la cosiddetta “Pista sarda” in cui verranno coinvolti i vari amanti della donna abitanti nella zona di Lastra a Signa.
Lo stemma del Comune di Signa fu ufficialmente scolpito su pietra nel [[1393]] e venne posto su quello che allora era l'[[architrave]] del portale maggiore della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesa di San Giovanni Battista]]. Originariamente, secondo una cronaca dell'epoca, nella [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Chiesa di Santa Maria in Castello]] venne fuso nel [[1266]] su una campana un piccolo stemma che raffigurava il ponte signese con quattro arcate.
 
=== Simboli ===
Lo stemma del [[1393]] venne fregiato del ponte di Signa, con sette [[fornice|fornici]] di eguale ampiezza e di una torre merlata in riferimento all'antica torre inglobata nel palagio nella zona di [[Lastra a Signa]]<ref> E Gamurrini ''Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane e umbre'', p.109</ref>.
;Stemma
[[File:Signa-Stemma.jpg|left|thumb|Lo stemma di Signa]]
 
Lo stemma del Comune di Signa fu ufficialmente scolpito su pietra nel [[1393]] e venne posto su quello che allora era l'[[architrave]] del portale maggiore della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|chiesa di San Giovanni Battista]]. Originariamente, secondo una cronaca dell'epoca, nella [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|chiesa di Santa Maria in Castello]] venne fuso nel [[1266]] su una campana un piccolo stemma che raffigurava il ponte signese con quattro arcate.
Secondo una testimonianza del [[Cinquecento]], con il susseguirsi dei lavori sul ponte di Signa, quest'ultimo venne riprodotto nello stemma differentemente dall'originario con sette [[fornice|fornici]] in cui quella centrale era la più alta.
 
Lo stemma del [[1393]] venne fregiato del ponte di Signa, con sette [[fornice|fornici]] di eguale ampiezza e di una torre merlata in riferimento all'antica torre inglobata nel palazzo nella zona di [[Lastra a Signa]]<ref>[[Eugenio Gamurrini]], ''Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane e umbre'', p. 109.</ref>.
L'attuale stemma del Comune di Signa è stato concesso nel [[2003]] dall'allora Presidente della Repubblica Italiana [[Carlo Azeglio Ciampi]] attraverso il Dipartimento del Cerimoniale di Stato sezione Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica<ref>[http://www.palazzochigi.it/Presidenza/cerimoniale/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2003/emblemi_comuni.html www.palazzochigi.it Dipartimento del Cerimoniale di Stato - Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica]</ref>.
Secondo una testimonianza del [[XVI secolo|Cinquecento]], con il susseguirsi dei lavori sul ponte di Signa, quest'ultimo venne riprodotto nello stemma differentemente dall'originario con sette [[fornice|fornici]] in cui quello centrale era il più alto.
 
L'attuale stemma del Comune di Signa è stato concesso nel il 6 febbraio 2003 dal Presidente della Repubblica Italiana [[Carlo Azeglio Ciampi]] attraverso il Dipartimento del Cerimoniale di Stato sezione Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2003/comuni/signa.html |titolo= Signa (Firenze) D.P.R. 06.02.2003 concessione di stemma e gonfalone}}</ref>.
===== Composizione dell'emblema =====
 
*'''Stemma''': secondo i dati dell'Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica lo stemma del Comune di Signa è costituito da {{quote|''campo di cielo, al ponte di tre archi, uscente dai fianchi, gli archi laterali visibili solo in parte e più esigui, fondato sullo specchio d'acqua, di azzurro, fluttuoso di argento, esso ponte visto in prospettiva, di argento, murato di nero e sostenente a sinistra tra i due archi la torre quadra, d'argento, murata di nero, vista in prospettiva, merlata alla guelfa con tre merli angolari visibili, e con sei merli visibili, tre e tre, essa torre con la porta volta a destra, di nero, sormontata dal giglio di Firenze, di rosso, finestrata di due di nero, nel lato privo di porta; il tutto sotto il capo di azzurro, seminato di gigli d'oro e caricato dal rastrello di cinque denti, di rosso, con la sola traversa orizzontale prolungata fino ai lembi dello scudo, i denti posti come nel rastrello non prolungato.''|Dipartimento del Cerimoniale di Stato - Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica, [[2003]] <ref>[http://www.palazzochigi.it/Presidenza/cerimoniale/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2003/comuni/signa.html Dipartimento del Cerimoniale di Stato - Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica]</ref>}}
{{Citazione|[[Campo di cielo]], al ponte di tre archi, uscente dai fianchi, gli archi laterali visibili solo in parte e più esigui, fondato sullo specchio d'acqua, di azzurro, fluttuoso di argento, esso ponte visto in prospettiva, di argento, murato di nero e sostenente a sinistra tra i due archi la torre quadra, d'argento, murata di nero, vista in prospettiva, merlata alla guelfa con tre merli angolari visibili, e con sei merli visibili, tre e tre, essa torre con la porta volta a destra, di nero, sormontata dal [[giglio di Firenze]], di rosso, finestrata di due di nero, nel lato privo di porta; il tutto sotto il [[Capo (araldica)|capo]] di azzurro, seminato di [[Giglio (araldica)|gigli]] d'oro e caricato dal [[Lambello|rastrello]] di cinque denti, di rosso, con la sola traversa orizzontale prolungata fino ai lembi dello scudo, i denti posti come nel rastrello non prolungato.|D.P.R. 06.02.2003<ref>{{Cita testo|titolo=D.P.R. di concessione 6 febbraio 2003|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/fi/signa.pdf}}</ref>}}
==== Il gonfalone ====
 
;Gonfalone
Il [[gonfalone]] del comune di Signa ritrae lo stemma comunale su un drappo di colore bianco.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al merito civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Fiorente centro industriale vicino a Firenze, occupato dall'esercito tedesco, oltre alla requisizione delle sue più importanti fabbriche, subì vessazioni da parte delle truppe naziste e continui bombardamenti alleati, che causarono numerose vittime e danni agli edifici. La popolazione, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale, si sollevò contro il nemico, partecipando con gruppi partigiani alla Resistenza, prodigandosi inoltre, con il ritorno alla pace, nella difficile opera di ricostruzione anche del patrimonio industriale.
|luogo = 1943-1944, Signa (FI)
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[ImmagineFile:Signa - Campanile chiesa San Giovanni.JPG|right|200px|thumb|Campanile della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]]]]
;[[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)]]: La [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]], chiamata anche ''Pieve della Beata'' si innalza sull'attuale Piazzapiazza Cavour a Signa. DonataFu donata dal [[vescovo]] fiorentino [[Rambaldo (vescovo di Firenze)|Rambaldo]] nel [[964]] d.C. nelNel corso del [[XIV secolo|Trecento]] e del [[XV secolo|Quattrocento]] acquistò importanza come principale luogo di culto del territorio signese poiché conteneva, e tutt'oggi contiene, le spoglie della [[Beata Giovanna]]. Vari sono gli affreschi attribuiti per lo più al ''[[Maestro di Signa'']] oltre ada unaun Fontefonte Battesimalebattesimale della Bottega dei [[Da Maiano]].<ref name= chiese>''Le Chiese di Signa'', Assessorato alla Cultura del Comune di Signa.</ref>
 
;[[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]]: Come per la Pievepieve di San Giovanni Battista, anche la Chiesachiesa di San Lorenzo fu donata al Capitolocapitolo Fiorentinofiorentino dal vescovo Rambaldo nel [[964]] d.C. Divenne nel corso dei secoli luogo di sepoltura della più importanti famiglie signesi, come i Macci e i Lenzi. All'interno sono conservati affreschi che furono assegnati a vari artisti come il Maestro di Signa e [[Pietro Nelli]], oltre a varie tele del pittore fiorentino [[Raffaello Navesi]] ede ad una cassa lignea attribuita a [[Pietro da Gambassi]].[[Immagine:Chiesa San Miniato, Signa.JPG|right|150px|thumb|La [[Chiesa di San Miniato (Signa)|Chiesa di San Miniato]]]] Negli ultimi anni, durante i lavori di restaurazione della chiesa, sono state trovate alcune [[Tomba alla cappuccina|tombe ''aalla cappuccina'']] di epoca longobarda. Oggi è anche la sede del [[Corteo storico di Signa]].<ref name= chiese />
 
;[[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Chiesa di Santa Maria in Castello]]: Situata nella parte più antica della città, il ''Castello'', fu donata dalla contessa [[Willa di ToscanaTuscia|Willa]] nel [[978]] d.C. alla Badia Fiorentina, fondata proprio dalla medesima in quell'anno. Contiene al suo interno un dipinto di [[Sigismondo Coccapani]] (''L'adorazione dei Magi'', del [[1617]]) e, come già detto in precedentemente, un affresco attribuito a [[Cimabue]] sulla quale origine oggi si sta discutendo.<ref name= chiese />
 
[[File:Chiesa San Miniato, Signa.JPG|thumb|La [[Chiesa di San Miniato (Signa)|chiesa di San Miniato]]]]
;[[Chiesa di San Miniato (Signa)|Chiesa di San Miniato]]: Le origini della chiesa sono ancora sconosciute e contrastanti, poiché alcune fonti affermanofanno risalire la data della costruzione prima del [[1000]], nonostante i primi documenti risalganosiano aldel [[1224]] e aldel [[1243]]. Frutto di varie ristrutturazioni, è presente una lapide in dedica al bolognese Domenico Michelacci, personalità di spicco dell'artigianato signese nel [[XVIII secolo|Settecento]], dopo che ebbe dato nuovo impulso alla produzione di [[paglia]] a Signa.<ref name= chiese />
 
;[[Chiesa di San Mauro (Signa)|Chiesa di San Mauro]]: Secondo alcuni documenti sarebbe stata costruita per opera dei [[benedettini]] della vicina [[Badia a Settimo]].[[ImmagineFile:Chiesa del beatino.jpg|thumb|150px|La chiesa del Beatino]] Al suo interno sono conservati la grande [[pala d'altare]] in [[terracotta]] raffigurante la ''Madonna col Bambino tra San Jacopo minore e San Filippo'' attribuita alla bottega dei [[Della Robbia]].<ref name= chiese />
;[[Chiesa di San Pietro a Lecore]]: Fondata dagli imperatori di [[Germania]] prima del [[866]] d.C. venne dedicato come monastero dell'imperatore [[Ottone]]. La classicità architettonica della chiesa richiama allo stile di [[Giovanni della Robbia]] al quale, secondo alcuni studiosi, può essere attribuita. All'interno sono conservati vari dipinti.<ref name= chiese />
 
;[[Chiesa di Sant'AngeloSan Pietro a Lecore]]: DagliFondata studidagli [[imperatori di alcuniGermania]] storici,prima ladell'[[866]] chiesavenne eradedicato statacome dedicatamonastero adell'imperatore [[SanOttone MicheleI di ArcangeloSassonia|Ottone]]. comeLa risultaclassicità anchearchitettonica dadella varichiesa documentirichiama cheallo attestanostile la costruzione prima deldi [[4Giovanni marzo]]della [[1034Robbia]]. Contiene al suoquale, internosecondo varialcuni dipintistudiosi, trapuò cuiessere quello di [[Bernardino Monaldi]],attribuita. All''Madonnainterno colsono Bambinoconservati evari Santi'' ([[1589]])dipinti.<ref name= chiese />
 
;[[Chiesa di Sant'Angelo a Lecore]]: Dagli studi di alcuni storici, la chiesa era stata dedicata a [[San Michele Arcangelo]] come risulta anche da vari documenti, che attestano la costruzione prima del 4 marzo [[1034]]. Contiene al suo interno vari dipinti tra cui quello di [[Bernardino Monaldi]], ''Madonna col Bambino e Santi'' ([[1589]]).<ref name= chiese />
;Chiesa del Beatino: Fu costruita su quella che originariamente era la casa della [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]].
 
;[[Chiesa del Beatino]]: Fu costruita su quella che originariamente era la casa della [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]].
===Architetture civili===
[[Immagine:Villa Castelleti, Signa.JPG|300px|thumb|Panoramica di Villa Castelletti]]
;Villa Castelletti: Secondo alcune testimonianze la costruzione della villa risalirebbe all'inizio del [[Quattrocento]] sotto il patronato della famiglia [[Strozzi]]. La villa passò nel corso dei secoli tra varie proprietari illustri quali la famiglia Lapi, gli Uguccioni e il poeta [[Guido Cavalcanti]], amico di [[Dante Alighieri]]. Proprio la famiglia Cavalcanti ampliò la struttura di Villa Castelletti aggiungendo due corpi laterali e, sul corpo centrale, il secondo piano e l'[[altana]] che oggi è il simbolo di Villa Castelletti.<br>Dalla seconda metà dell'[[Ottocento]], per merito del Conte Leopoldo Cattani Cavalcanti, la proprietà si trasformò in una tenuta modello in seguito a vari interventi ed ad iniziative culturali, come la fondazione dell'Istituto Agrario Filantropico. Agli inizi del [[Novecento]] la proprietà passò ai Conti Montagliari, di origine germanica. Tutt'oggi la villa è di proprietà privata, ma ospita iniziative culturali pubbliche come la premiazione del premio letterario intitolato a [[Mario Luzi]], organizzato per le scuole.
 
;[[Oratorio di San Rocco (Signa)|Oratorio di San Rocco]]
;Villa San Lorenzo: Situata nei pressi della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]] e a fianco della collina di San Miniato, l'intero complesso è formato da due ville, l'una databile intorno al [[Quattrocento]] mentre l'altra tra la seconda metà del [[Cinquecento]] e la prima del [[Seicento]]<ref name= scuol> Scuola Elementare Leonardo Da Vinci e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref>. Scarse sono le informazioni storiche riguardanti la prima parte, mentre è noto che la seconda fu costruita dai Del Rosso, potente e nobile famiglia della nobiltà fiorentina e famosa per la sua collezione di opere d'arte. La proprietà di entrambe le ville passò tra varie famiglie e personaggi illustri, come [[Leon Battista Alberti]] o la famiglia de "I Mori Ubaldini" (a cui apparteneva il [[Gonfaloniere]] di [[Firenze]] citato da [[Dante Alighieri|Dante]] nella [[Divina Commedia]]) fino ad essere gestita, attualmente, da una società privata<ref name= scuol/>. La costruzione più importante è a forma di '''L''' e avrebbe contenuto, secondo la testimonianza del pittore Santelli, vari affreschi e oggetti di valore tali da definirla come la più bella villa di Signa<ref name= scuol />. Sulla facciata è ancora possibile vedere lo stemma dei Moriubaldini Alberti e la scritta:
{{quote
|''Cor magis tibi Signa pandit''
|
}}
{{quote
|'' A te Signa apre più il cuore''
|
}}
 
=== Architetture civili ===
:dedicato alla bellezza e magnificenza di tale villa.
Varie furono le ville costruite tra il tardo [[Medioevo]] e il periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] in modo tale da venire incontro a quelle che erano le esigenze delle famiglie benestanti e ricche dell'area fiorentina. Vi sono le testimonianze di quanto la nobiltà abbia preferito questi luoghi, come è stato testimoniato dal pittore Giuseppe Zocchi, che nel [[1774]] raffigurò in ''Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana'' il paesaggio signese<ref name= scuol />. Proprio Signa, diventando col passare del tempo una località di grande interesse per la nobiltà fiorentina, ospitò nelle sue ville personaggi illustri, come [[Gabriele D'Annunzio]] e [[Giuseppe Garibaldi]].
 
[[File:Villa Castelleti, Signa.JPG|thumb|Panoramica di [[Villa Castelletti]]]]
==== Altre ville a Signa ====
;[[Villa Castelletti]]: Secondo alcune testimonianze la costruzione della villa risalirebbe all'inizio del [[XV secolo|Quattrocento]] sotto il patronato della famiglia [[Strozzi]]. La villa passò in seguito al poeta [[Guido Cavalcanti]], amico di [[Dante Alighieri]]. Proprio la famiglia Cavalcanti ampliò la struttura di Villa Castelletti, aggiungendo i due corpi laterali. Dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], per merito del conte Leopoldo Cattani Cavalcanti, la proprietà si trasformò in una tenuta modello. Agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] la proprietà passò ai conti Montagliari, di origine germanica. Tutt'oggi la villa è di proprietà privata, ma ospita iniziative culturali pubbliche come la premiazione del premio letterario intitolato a [[Mario Luzi]], organizzato per le scuole.
Varie furono le ville costruite tra il tardo [[Medioevo]] e il periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] in modo tale da venire incontro a quelle che erano le esigenze delle famiglie benestanti e ricche dell'area fiorentina. Varie sono le testimonianze di quanto la nobiltà abbia preferito questi luoghi, come è stato testimoniato dal pittore Giuseppe Zocchi che nel [[1774]] raffigurò in ''Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana'' il paesaggio signese<ref name= scuol />. Proprio Signa, diventando col passare del tempo una località di grande interesse per la nobiltà fiorentina, ospitò nelle sue ville personaggi illustri come [[Gabriele D'Annunzio]] e [[Giuseppe Garibaldi]]. Tra le più importanti, oltre a quelle già citate, ci sono:
 
;[[Villa San Lorenzo (Signa)|Villa San Lorenzo]]: Situata nei pressi della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]] e a fianco della collina di San Miniato, l'intero complesso è formato da due ville, l'una databile intorno al [[XV secolo|Quattrocento]] mentre l'altra tra la seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] e la prima del [[XVII secolo|Seicento]]<ref name= scuol>Scuola Elementare Leonardo Da Vinci e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref>. La proprietà di entrambe le ville passò tra varie famiglie e personaggi illustri, come [[Leon Battista Alberti]] o la famiglia de "I Mori Ubaldini" fino ad essere gestita, attualmente, da una società privata<ref name= scuol/>. La costruzione più importante è a forma di '''L''' e avrebbe contenuto, secondo la testimonianza del pittore Santelli, vari affreschi e oggetti di valore tali da definirla come la più bella villa di Signa<ref name= scuol />.
 
Tra le più importanti, oltre a quelle già citate, ci sono:
 
* [[Villa Mancini]] in località la Villa
* [[Villa Le Selve (Signa)|Villa Le Selve]] in località le Selve
* [[Villa La Quarnarina]]
* [[Villa I Pitti]]
 
*Villa Mancini in località la Villa
*Villa Le Selve in località le Selve
*Villa La Quarnarina
*Villa I Pitti
=== Architetture militari ===
==== Il castello, le porte e, il ponte e la passerella ====
{{vedi anche|Castello di Signa}}
Il ''Castello'' è situato nella parte più alta del paese, sulla rive destra del fiume [[Arno]] e vicino alla confluenza col fiume [[Ombrone Pistoiese|Ombrone]], in una zona di grande importanza strategica come avamposto delle truppe fiorentine del [[Quattrocento]]. [[Immagine:Il Torrino - Signa (FI).JPG|right|300px|thumb|Vista de ''Il Torrino'']] Nonostante i mutamenti avvenuti nei secoli consisteva in una cerchia di mura abbastanza schematica e ovoidale, costruita circa nel [[IX secolo]] per difendersi dai saccheggi dei predoni [[barbari]], ed in particolare, di quello avvenuto nell'[[825]] quando alcuni [[vascello|vascelli]] [[vichinghi]] risalirono l'[[Arno]] per depredare il palazzo del [[vescovo]] di [[Fiesole]]. Le mura sono in parte distrutte e tutt'oggi visibili solo in alcune zone del paese come nel convento delle [[Monache Passioniste|suore passioniste]] mentre sono rimaste intatte quattro alte torri (tra cui il ''Torrino'' e la ''Torre di Settentrione''). Il Castello di Signa disponeva di tre porte situate in punti strategici e ben definiti per la sicurezza del paese: la porta di San Miniato, ancora esistente, nella zona a Sud-Ovest e tutt'oggi ornata dagli stemmi del Comune di [[Firenze]], della casa d'[[Angiò]] e di Parte Guelfa, la porta di Via Dante Alighieri nella parte a Nord-Est di cui, nonostante sia stata distrutta, è possibile vedere alcuni resti ed infine la porta di Via dell'Orologio, destinata a mettere in comunicazione il Castello con il ponte sull'[[Arno]] <ref> ''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. II </ref>.
[[File:Il Torrino - Signa (FI).JPG|thumb|Vista de ''Il Torrino'']]
[[File:Torre di Settentrione in bianco e nero, Signa.jpg|thumb|La Torre di Settentrione]]
Il ''Castello'' è situato nella parte più alta del paese. Nonostante i mutamenti avvenuti nei secoli consisteva in una cerchia di mura abbastanza schematica e ovoidale, costruita circa nel [[IX secolo]] per difendersi dai saccheggi dei predoni [[barbari]], ed in particolare, di quello avvenuto nell'[[825]] quando alcuni [[vascello|vascelli]] [[vichinghi]] risalirono l'[[Arno]] per depredare il palazzo del [[vescovo di Fiesole]].
 
Le mura sono in parte distrutte e tutt'oggi visibili solo in alcune zone del paese come nel convento delle [[Monache Passioniste|suore passioniste]] mentre sono rimaste intatte quattro alte torri (tra cui il ''Torrino'' e la ''Torre di Settentrione''). Il Castello di Signa disponeva di tre porte situate in punti strategici e ben definiti per la sicurezza del paese: la porta di San Miniato, ancora esistente, nella zona a sud-ovest e tutt'oggi ornata dagli stemmi del Comune di [[Firenze]], della [[Angioini|casa d'Angiò]] e di Parte Guelfa, la porta di Via Dante Alighieri nella parte a Nord-Est di cui, nonostante sia stata distrutta, è possibile vedere alcuni resti e infine la porta di Via dell'Orologio, destinata a mettere in comunicazione il Castello con il ponte sull'[[Arno]]<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. II</ref>.
Proprio quest'ultimo simboleggiava l'importanza che aveva Signa in quel tempo poiché era l'unica via, ad eccezione di quella di [[Fucecchio]] sulla [[via Francigena]], a poter collegare la vicina città di [[Firenze]] con quella di [[Pisa]] e quindi con il [[mare]]. Sono incerte le informazioni sulla sua origine anche se ci sono testimonianze che collocherebbero la costruzione del ponte prima del [[1217]]. Originariamente era di struttura lignea ma più volte venne distrutto o ne fu modificato l'aspetto per soddisfare lo sviluppo urbano. Secondo le cronache e i documenti giunti a noi, era costantemente monitorato e riparato<ref> ''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. III </ref> come accadde nel [[1333]] quando una piena distrusse a [[Firenze]] [[Ponte Vecchio]]<ref>Scuola Elementare "Leonardo Da Vinci" e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref> e il ponte di Signa subì danni più o meno gravi.
 
Proprio quest'ultimo simboleggiava l'importanza che aveva Signa in quel tempo poiché era l'unica via, ad eccezione di quella di [[Fucecchio]] sulla [[via Francigena]], a collegare la vicina città di [[Firenze]] con quella di [[Pisa]] e quindi con il [[mare]]. Sono incerte le informazioni sulla sua origine anche se ci sono testimonianze che collocherebbero la costruzione del ponte prima del [[1217]]. Originariamente era di struttura lignea ma più volte venne distrutto o ne fu modificato l'aspetto per soddisfare lo sviluppo urbano. Secondo le cronache e i documenti giunti a noi, era costantemente monitorato e riparato<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. III</ref> come accadde nel [[1333]] quando una piena distrusse a [[Firenze]] [[Ponte Vecchio]]<ref>Scuola Elementare "Leonardo Da Vinci" e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref> e il ponte di Signa subì danni più o meno gravi.
===Altro===
Il ponte è largo 1,80 metri, una larghezza pensata per il transito pedonale. È lungo 127 metri e alto 12,50. Nell'attraversare il fiume [[Arno]] presenta sei campate ognuna delle quali ha una luce di 27,50 metri.
;Piazza Cavour: Piazza Cavour è sede della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesa di San Giovanni Battista]] e il principale punto di ritrovo della comunità signese. Divenne conosciuto nel corso dei secoli come principale centro religioso delle Signe (ovvero Signa e il comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]) ed è per questo motivo che a livello urbano molte delle strade principali e del centro storico confluiscono nella Piazza. Nella parte opposta alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pieve della Beata Giovanna]] si trova il [[Settecento|settecentesco]] Palazzo Scaffai.
 
È possibile attraversare l'Arno anche per mezzo della passerella. Questa ha una classica struttura a "travata", in cemento armato, con piloni e travi dello stesso materiale. Purtroppo lo stato di conservazione dell'opera non risulta eccezionale<ref>Francesco Guerrieri, Lucia Bracci, Giancarlo Pedreschi,''I ponti sull'Arno dal Falterona al mare'', Firenze, Edizioni Polistampa, 1998.</ref> i piloni presentano le proprie fondazioni scoperte, così come sono scoperti i ferri dell'armatura. Anche il piano di calpestio e il parapetto che richiederebbero una manutenzione.
 
=== Altro ===
;Piazza Cavour: Piazza Cavour è sede della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|chiesa di San Giovanni Battista]] e il principale punto di ritrovo della comunità signese. Divenne conosciuto nel corso dei secoli come principale centro religioso delle Signe (ovvero Signa e il comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]); molte delle strade principali e del centro storico confluiscono nella piazza. Nella parte opposta alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|pieve della Beata Giovanna]] si trova il [[Settecento|settecentesco]] Palazzo Scaffai.
 
;Piazza della Repubblica: Piazza della Repubblica, originariamente realizzata nel [[1912]] con il nome di ''Piazza Umberto I'', è sede della vita politica signese. Modificata nel [[1936]] secondo il progetto dell'architetto Fantappiè, è costituita nella parte più alta dalla sede del Comune di Signa, nella parte centrale dai giardini pubblici che secondo il progetto originario servivano a dare l'immagine di concezione [[Ottocento|ottocentesca]] di questa che era una nuova area urbana signese, nella parte più bassa da Via Roma, via principale del traffico urbano della città.
 
;Piazza della Repubblica: Piazza della Repubblica, originariamente realizzata nel [[1912]] con il nome di ''Piazza Umberto I'', è sede della vita politica signese. Modificata nel [[1936]] secondo il progetto dell'architetto Fantappié, è costituita nella parte più alta dalla sede del Comune di Signa, nella parte centrale dai giardini pubblici che secondo il progetto originario servivano a dare l'immagine di concezione [[Ottocento|ottocentesca]] di questa che era una nuova area urbana signese, nella parte più bassa da Via Roma, via principale del traffico urbano della città.
=== Aree naturali ===
==== Il Parco dei Renai ====
[[File:Piscina dei Renai 1.JPG|thumb|Vista della Piscina del Parco dei Renai]]
Tra Signa e [[Firenze]] si estende un'area di proprietà privata per 270 [[ettari]] il ''Parco dei Renai'' chiamato anche "Stato libero dei Renai" o "Isola dei Renai", area abbandonata in progressiva trasformazione a parco dalla fine dell'estate del [[2000]]. Attualmente sono aperti al pubblico, da maggio ad ottobre, ad ingresso gratuito, 70 ettari, gestiti da una società per azioni pubblico-privata.<ref>https://www.parcorenai.it/</ref>
 
Tra Signa e [[Firenze]] si estende per 25 [[ettari]] il ''Parco dei Renai'' chiamato anche ''"Stato libero dei Renai"'' o ''"Isola dei Renai"'', area faunistica diventuta parco alla fine dell'estate del [[2000]].[[Immagine:Piscina dei Renai 1.JPG|230px|right|thumb|Vista della Piscina del Parco dei Renai]] Vista la vicinanza con il fiume [[Arno]] fin dal [[XVII secolo]] quest'area fertile veniva usata per l'[[agricoltura]], ma durante il [[XX secolo|Novecento]] l'attività agricola man mano cessò, lasciando il posto ada un'incontrollata escavazione di inerti o rena, da cui il termine ''"Renai"'', specie tra gli [[Anni 1960|anni '60sessanta]] e [[anni '701970|'70settanta]]. Per salvaguardare quest'area ridotta in condizioni di forte degrado ambientale nel [[1978]] il Sindaco di Signa in carica, Stefano Pieracci, vietò con un'ordinanza l’attività di escavazione di inerti.
 
L'eccessiva escavazione del terreno aveva determinato vaste depressioni che, per effetto dello scoperchiamento della poco profonda [[falda acquifera]], hanno dato origine a piccoli [[lago|laghi]] con un'estensione di circa 63 Ha.
 
Nel [[1990]] fuiniziarono stabilitole untrattative tra i privati ed il comune per il recupero dell'area con una prima ipotesi di piano di recupero dell'area, il cosiddetto ''"Progetto Michelucci"'', il quale prevedeva la riqualificazione del territorio attraverso la costruzione di impianti sia sportivi sia ricreativi e la salvaguardia di alcune zone faunistiche, la riserva integrale WWF, ove tutt'oggi sono presenti animali considerati in via di estinzione. [[ImmagineFile:Pista Ciclabile Renai-Cascine - Signa.JPG|right|230px|thumb|La pista ciclabile che collega il Parco dei Renai con il [[Parco delle Cascine]] a [[Firenze]]]] Il progetto fu temporaneamente accantonato fino a quando nel [[1997]] dalldal Consiag fu sottoposto all'amministrazione comunale signese fu redatto un nuovo progetto, leggermente diverso dall'originale in modo tale da essere idoneo allea nuovecreare normeuna delriserva [[CONI]]d'acqua per Firenze, dopo che era stato realizzato il collegamento con l'acquedotto dell'Anconella, il cosiddetto "Tubone". Il progetto prevedeva nel corso degli anni la realizzazione del parco in 4quattro lotti.
 
Nel [[2000]] è statostata inaugurata la prima parte, chiamata ''lotto 0'' ove successivamente sono stati costruiti impianti per attività musicali e culturali, sportivi, soprattutto per il [[Calcio (sport)|calcio]] e il [[beach volley]], oltre ada una [[piscina]] semi-olimpionica ed a strutture per la [[Vela (sport)|vela]]; mentre nel [[2006]] è stato aperto il secondo lotto (''lotto 1'') con la costruzione di una piccola [[spiaggia]] sul lago e di strutture per il [[canottaggio]] e il [[surf]]. Per mantenere il contatto con la natura vengono organizzate delle visite da parte del [[WWF]] nell'oasi naturale del parco oltre al [[bird watching]] mentre è stata creata una pista ciclabile di circa {{M|7 Km|u=km}} per collegare il Parco dei Renai con il [[Parco delle Cascine]] di [[Firenze]]. Al momento sono in fase di realizzazione gli altri due lotti che dovrebbero essere terminati nei prossimi anni.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Signa}}
 
Dal [[1981]] al [[2001]] secondo i dati [[ISTAT]] la crescita [[demografia|demografica]] a Signa è graduale e in linea con il fenomeno dello spopolamento di agglomerati urbani più consistenti. Dal [[1991]] al [[2001]] la crescita è aumentata del 6,28% pari a quasi {{formatnum:1000}} abitanti in più. Il periodo compreso dal [[2001]] al [[29 febbraio]] [[2008]], invece, dimostra un cambio di tendenza, poiché le stime di crescita sono raddoppiate passando dai 15.433{{formatnum:15433}} ai 17.913{{formatnum:17913}} abitanti.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:2796}} persone, pari al 14,63% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
Secondo i dati Demo [[ISTAT]] <ref>[http://demo.istat.it/str2006/index.html Demo ISTAT 2006]</ref> nel [[2006]] la popolazione straniera residente presso il Comune di Signa era di 1354 persone similmente ripartita in 691 maschi e 663 femmine di cui 399 minorenni. A livello di crescita demografica, la popolazione di origine straniera del Comune di Signa nata in [[Italia]] è di 241 [[neonati]] di cui 127 maschi e 114 femmine.
 
=== Lingua e dialetti ===
La lingua più diffusa è ovviamente quella [[lingua italiana|italiana]] anche se nella lingua parlata viene utilizzato il [[dialetto toscano]] nella variante fiorentina.
 
=== Religione ===
La religione più diffusa è sicuramente il [[cristianesimo]] e, specialmente lanella confessione [[cattolicesimo|cattolica]], come testimoniato dai vari luoghi di culto. Nel territorio comunale vi sono sei parrocchie:
 
* [[Chiesa di Sant'Angelo a Lecore|Sant'Angelo a Lecore]] ({{formatnum:1900}} abitanti), comprende l'[[Sant'Angelo a Lecore|omonima frazione]];
* [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Santa Maria a Castello di Signa]] ({{formatnum:1300}} abitanti), comprende il quartiere Castello;
* [[Chiesa di San Mauro (Signa)|San Mauro a Signa]] ({{formatnum:4131}} abitanti), comprende l'[[San Mauro a Signa|omonima frazione]];
* [[Chiesa di San Miniato (Signa)|San Miniato a Signa]] (800 abitanti), comprende l'omonimo quartiere;
* [[Chiesa di San Pietro a Lecore|San Pietro a Lecore]] (300 abitanti), comprende la frazione di Lecore;
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Santi Giovanni Battista e Lorenzo a Signa]] ({{formatnum:6800}} abitanti), comprende tutti i quartieri della parte bassa di Signa.
 
La parrocchia di Sant'Angelo a Lecore comprende tutti gli abitanti dell'omonima frazione, che però appartengono amministrativamente sia al comune di Signa sia al comune di [[Campi Bisenzio]]. Per contro, nell'elenco non sono compresi gli abitanti signesi della frazione di [[San Piero a Ponti]], poiché appartengono alle due parrocchie di [[San Cresci a Campi]] e di [[Chiesa di San Piero a Ponti|San Piero a Ponti]], ricadenti nel territorio comunale di Campi Bisenzio.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteca e Ludoteca ====
Il comune di Signa dispone di una [[ludoteca]] comunale, "La Gallina d'Oro", situata in via Dante Alighieri.</br> />La [[biblioteca]] comunale è intitolata a [[Boncompagno da Signa]] ed è situata in via degli Alberti nello stesso edificio che ospita il Museo della Paglia e dell'Intreccio.
 
==== Scuole ====
Le scuole del territorio signese fanno tutte parte dell'Istituto Comprensivo di Signa, cioè sono coordinate da un'unica direzione didattica. Tra queste fa eccezione la [[scuola primaria]] ''"Collodi''", che al contrario dipende dall'Istituto Comprensivo di [[San Donnino (Campi Bisenzio)|San Donnino]]. Per quanto concerne gli [[asilo nido|asili nido]] ne è presente soltanto uno (Asilo Nido ''Il Trenino'') mentre le [[scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]] o materne statali presenti sul territorio sono un totale di 5cinque di cui 3due a Signa (''Arrighi'', ''"Rodari''" e ''"Don Milani''") e 2due nelle frazioni di San Mauro a Signa (Scuola dell'infanzia ''"San Mauro a Signa''") e di [[Sant'Angelo a Lecore]] (chiamata con lo stesso nome della frazione).<ref name= istr>[{{Cita web |url=http://www.comune.signa.fi.it/schede/pubblica-istruzione/scuole/sedi-di-scuole |titolo=Comune di Signa, Istruzione] |accesso=24 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090616130700/http://www.comune.signa.fi.it/schede/pubblica-istruzione/scuole/sedi-di-scuole |dataarchivio=16 giugno 2009 |urlmorto=sì }}</ref>. Le [[scuola primaria|scuole primarie]] o elementari statali, invece, sono 4 ripartite rispettivamente in 2due scuole a Signa (''"Leonardo da Vinci''" e ''"Dante Alighieri''"), 1una nella frazione di San Mauro (''"Alimondo Ciampi''") e 1una appartenente all'Istituto Comprensivo di San Donnino, compresa tra il comune signese e quello di [[Campi Bisenzio]] (''Collodi'').<ref name= istr />. Il territorio signese, inoltre, conta di 1una scuola secondariosecondaria di primo grado statale (''Alessandro Paoli'').<ref name= istr />.
 
Nel Comunecomune di Signa, inoltre, sono presenti 4 scuole private, tutte situate a Signa (Asiliasili Nidonido ''"Stella stellina''", "Il Millepiedi" e l''Fateasilo enido Folletti''domiciliare "Allegra Paperina", scuola dell'infanzia ''"Mater Dei''" e scuola primaria parificata e secondaria di primo grado ''"Beata Giovanna''").
 
A livello storico la scuola tra queste di maggior rilievo è quella primaria ''"Leonardo da Vinci''", costruita tra il [[1926]] e il [[1932]],<ref name= ComSig2-1 /> la cui facciata segue lo stile [[rinascimentale]] e, nel complesso, è principalmente composta da due teorie di finestre e da due eleganti rampe di scale.<ref name= ComSig2-1 />
 
==== Musei ====
;[[Museo della paglia e dell'intreccio|Museo della Paglia e dell'intreccio "Domenico Michelacci"]]: Il museo, interamente dedicato alla produzione della [[paglia]] a Signa, nacque su iniziativa dal Gruppo Archeologico Signese con la collaborazione di alcuni industriali del territorio e del comune di Signa. All'interno sono conservati reperti di lavorazione industriale dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e, soprattutto, i [[Cappello di paglia di Firenze|cappelli di paglia]] di Signa.
 
;Museo della Paglia e dell'intreccio "Domenico Michelacci": Il museo, interamente dedicato alla produzione della [[paglia]] a Signa, nacque su iniziativa dal Gruppo Archeologico Signese con la collaborazione di alcuni industriali del territorio e del Comune di Signa. All'interno sono conservati reperti di lavorazione industriale dell'[[Ottocento]] e, soprattutto, i cappelli di paglia di Signa.
=== Arte ===
Ricco è il patrimonio artistico e culturale a Signa, città che ha ospitato ed è stata il luogo di nascita per vari artisti nel corso dei secoli. Vari sono gli affreschi realizzati nelle chiese di Signa e di particolare valore e importanza a livello culturale e religioso sono le opere presenti nella città.
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] sono importanti in ambito artistico alcune personalità che a livello artistico diedero lustro a Signa. Tra questi ci furono [[Alimondo Ciampi]], che dedicò gran parte delle proprie opere all'universo femminile e di cui alcune sculture sono ora visibili nei pressi dei giardini comunali di Piazza della Repubblica a Signa, [[Bruno Catarzi]], [[Giuseppe Santelli]], [[Raffaello Fossi]] ed [[Alvaro Cartei]]. Di quest'ultimo è l'immagine della [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]] nel tabernacolo all'imbocco di Via dei Renai e il dipinto ''San Miniato'' del [[1992]].
 
==== Dal Duecento al Quattrocento ====
Le testimonianze pittoriche del territorio signese giunte fino ad oggi sono solo una minima parte della produzione artistica dell'epoca. Gran parte delle opere consistevano in [[affresco|superfici affrescate]] e in tavole a fondo d'[[oro]], per la maggior parte andate perse o consumate col passare del tempo, ad eccezione di alcuni tabernacoli e di alcune opere del [[Maestro di Signa]]. Molti degli artisti chiamati ad affrescare le pareti interne ed esterne delle chiese signesi erano già affermati e conosciuti nelle loro città di origine, tra cui [[Firenze]] che attraverso il suo influsso politico-amministrativo in gran parte condizionò le scelte artistiche a Signa.
 
[[ImmagineFile:Signa - Tabernacolo1.JPG|left|170px|thumb|Tabernacolo di Benedetto Michelino in Via dell'Edera]]
 
Parte di quella produzione artistica tutt'oggi rimasta, che comunque conta quantitativamente e qualitativamente un vasto numero di opere, è oggi visibile tra le principali chiese del paese. All'interno della [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|chiesa di Santa Maria in Castello]] rimane una parte della ''Crocifissione'', su cui dal [[1971]] al [[1973]] sono stati effettuati degli interventi di [[restauro]], originariamente attribuita a [[Cimabue]] come affermò nel [[1806]] il [[priore]] dell'epoca, tale Giannini. Tra i critici moderni vengono seguite due correnti contrastanti tra di loro: c'è chi sostiene l'illustre paternità e c'è chi sostiene che sarebbe attribuibile ad un autore vissuto all'ombra sia di [[Cimabue]] sia di [[Giotto]].<ref> ''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. V, p. 53-54.</ref>
 
Altre opere importanti sono gli [[affreschi]] [[trecento|trecenteschi]] di Pietro Nelli presenti nella [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]] raffigurati tra il [[1365]] e il [[1370]] sulla parete destra della chiesa di cui il più importante è ''San Lorenzo e le anime del Purgatorio'' con riferimento alle fonti [[agiografia|agiografiche]] che indicherebbero come alla sua morte [[San Lorenzo]] sia disceso agli [[inferno|Inferi]] e poi salito al [[Paradiso]]. Altri affreschi di grande importanza culturale sono quelli presenti nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]], attribuiti al [[Maestro di Signa]] e al [[Maestro del 1441]] che raffigurarono, il primo sulla parete sinistra e il secondo su quella destra, i miracoli attribuiti alla [[Beata Giovanna]]. Secondo la critica, per quanto riguarda il Maestro del [[1441]], venne usato negli affreschi uno stile arcaico nonostante l'artista avesse realizzato ottime scene dal punto di vista narrativo. Per il Maestro di Signa, invece, venne rinnovato lo stile rimanendo, comunque, fedele alla visione popolare delle immagini sacre.
 
Attribuiti al Maestro di Signa ci sono vari tabernacoli visibili oggi lungo le strade del centro storico del paese.
 
Per quanto concerne la produzione scultorea fu di gran lunga quantitativamente inferiore a quella pittorica. Di epoca medievale sono poche le sculture presenti nel territorio signese, poiché è possibile citare solo alcuni rilevi murari, per lo più identificabili con [[bassorilievo|bassorilievi]], raffiguranti contesti religiosi. Unica importante opera di questo periodo fu lail fonte battesimale della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pievepieve di San Giovanni Battista]], attribuita alla bottega di [[Benedetto da Maiano]] secondo i precisi segni di stile utilizzati. Un'altra scultura importante fu quella commissionata a [[Luca della Robbia]] per lo stemma di Signa del [[1446]].
 
==== Dal Cinquecento all'Ottocento ====
Differentemente dalla precedente epoca, laLa produzione pittorica che va dal [[XVI secolo|Cinquecento]] all'[[XIX secolo|Ottocento]], seppur cospicua, è qualitativamente inferiore a quella medievale. Nel [[XVI secolo|Cinquecento]] furono privilegiati gli orientamenti culturali e stilistici dell'arte fiorentina dell'epoca ede in particolar modo l'arte di [[Raffaello]], il [[Manierismo]], le inflessioni più devote alla [[Controriforma]] e al tardo [[Baroccotardo barocco]] come testimoniato sia dalla ''Madonna col Bambino e San Giovannino'', sia dall<nowiki>{{'</nowiki>}}''Annunciazione'', entrambe della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pievepieve di San Lorenzo]], sia da altre opere sempre prettamente di carattere religioso. La produzione artistica del [[XVII secolo|Seicento]], invece, fu rappresentata a Signa da vari artisti promettentidi valore. Prima fra tutti è la tela attribuita a Sigismondo Coppacani raffigurante l{{'}}''Adorazione dei Magi'' del [[1617]] originariamente eseguita per la chiesa fiorentina di San Baldassare e poi, nel [[1809]], acquistata dal priore Gaetano Giannini, già citato in precedenza. Anche la produzione artistica del [[XVIII secolo|Settecento]] e [[XIX secolo|Ottocento]] ebbe a Signa rappresentatirappresentanti della pittura di notevole, attraverso opere che dimostrarono il forte legame che la città aveva con la propria patrona, [[Giovanna da Signa]]. Tra le più importanti ci sono due dipinti commissionati nel [[1775]] e raffiguranti ''Il miracolo della grandine'' e ''La morte della Beata Giovanna''.
 
Per la scultura poche furono le opere pervenute e di cui si ha traccia. L'unica importante fu il [[bassorilievo]] presente nella [[Chiesa di San Mauro (Signa)|chiesa di San Mauro]], in cui veniva rappresentata la Madonna col Bambino. i qualiI resti del bassorilievo sono stati ricomposti solo ultimamente ricomposticome comeerano in origine, soprattutto perché alcuni di questi furono staccati e rivenduti a dei collezionisti.
 
==== Il Novecento ====
Questo periodo storico fu caratterizzato da un cambiamento nella produzione artistica: la pittura lasciò posto alla scultura e, in particolar modo, all'artigianato il quale predominò in questo secolo a Signa. Le figure principali a cui ci si riferisce:
[[ImmagineFile:Ciampi Alimondo - Signa.JPG|right|200px|thumb|Statua di Alimondo Ciampi in Piazza della Repubblica]]
* [[Alimondo Ciampi]], pittore e scultore, ([[1876]]-[[19061939]])
* [[Giuseppe Santelli]], pittore e ceramistascultore, ([[1880]]-[[1956]])
* [[Bruno Catarzi]], scultore, ([[1903]]-[[1996]])
* [[Alvaro Cartei]], pittore e ceramista, ([[1911]]-[[1995]])
* [[Raffaello Fossi]], pittore, ([[1928]]-[[1962]])
 
Le maestranze signesi riuscirono a diventare famose anche nel mondo, non solo quindi a livello locale, rinnovando l'interesse per l'elezione di [[Firenze]] e della [[Toscana]] come principale centro artistico d'[[Italia]]. Un ruolo fondamentale venne giocato dalla [[Manifattura di Signa]] di cui alcuni degli artisti citati poco più sopra facevanonotevole parte. Signa divenne il principale centro di produzione artigianale dell'area fiorentina attraverso sia l'artigianato sia la paglia, ruolo che successivamente gli èha valso l'appellativo di ''Città della Paglia''.
 
Tra gli artisti maggiormente annoverati ci fu Alimondo Ciampi, che fin da giovane iniziò la sua attività artistica, soprattutto di scultore. Tra le opere principali ci furono ''Piedino Ferito'', ''Formica'', ''Abbandonata'', ''Piccola Bagnante'', ''La morte di Ofelia'' e ''Bagnante al sole'', tutte sculture dedicate all'universo femminile, cui Ciampi tributò un grande omaggio. Importanti furono le opere di [[Bruno Catarzi]], inizialmente formato da Oreste Calzolari, direttore artistico della Manifattura di Signa di Camillo Bondi (dove operarono con modelli importanti artisti oltre a scultori signesi come Pietro Santelli e il figlio Giuseppe). Di notevole rilevanza artistica per Signa era il legame tra [[Giuseppe Santelli]] e l'allievo [[Alvaro Cartei]], soprattutto nella [[pittura]]. Come Marco Moretti scrisse ne ''Le Virtù del segno''{{Citazione
|'' Maestro e allievo seduti uno di fronte all'altro si ritraevano, in un esercizio continuo che al di là della disciplina del "mestiere" rappresentava una ragione di vita, improntata a una necessità di pensare e di parlare tramite immagini''<ref>''Le Virtù'', Marco Moretti</ref>}}
 
Nel Novembre del 2023, Signa è stata la ___location della serie televisiva [[Netflix]] su il [[Mostro di Firenze]] per la regia di [[Stefano Sollima]]. Le riprese hanno interessato il centro cittadino e le zone limitrofe, ripercorrendo le vicende di Barbara Locci e Carmelo Cutrona, i due amanti barbaramente uccisi in zona Castelletti. Le riprese svolte per lo più di notte sono durate più di una settimana.
 
Tra gli artisti maggiormente annoverati ci fu Alimondo Ciampi che fin da giovane iniziò la sua attività artistica, soprattutto di scultore. Tra le opere principali ci furono ''Piedino Ferito'', ''Formica'', ''Abbandonata'', ''Piccola Bagnante'', ''La morte di Ofelia'' e ''Bagnante al sole'', tutte sculture dedicate all'universo femminile cui Ciampi tributò un grande omaggio. Importanti furono le opere di Bruno Catarzi, legato alla Manifattura di Signa così come Giuseppe Santelli il cui padre, Pietro, ne era il fondatore. Di notevole rilevanza artistica per Signa era il legame tra Giuseppe Santelli e l'allievo [[Alvaro Cartei]] soprattutto nella [[pittura]]. Come Marco Moretti disse ne ''Le Virtù..''{{quote
|'' Maestro e allievo seduti uno di fronte all'altro si ritraevano, in un esercizio continuo che al di là della disciplina del "mestiere" rappresentava una ragione di vita, improntata a una necessità di pensare e di parlare tramite immagini''<ref> ''Le Virtù'', Marco Moretti</ref>}}
=== Cinema e Teatro ===
[[ImmagineFile:Signa pzza pratelli 028.jpg|thumb|180px|Piazza Ugo Pratelli]]
FinoIn ad una decina di anni fapassato erano presenti a Signa 3 [[cinema]] che nel corso degli anni sono andati in fallimento o sono stati demoliti. Dove sorgeva il ''Cinema Odeon'' adesso è statostata costruitocostruita ununa condominiozona residenziale ed il nuovo centro per l'arte contemporanea signese [http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=113575 ''Officina Odeon 5''], mentre al posto del vecchio ''Cinema Centrale'' adesso è presente una piazza intitolata a Ugo Pratelli che rientra nel progetto di rivalutazione della zona detta ''La Costa''.
 
È di recente costruzione la ''Sala Blu'' di Via degli Alberti, piccolo [[teatro]] in cui vengono svolti eventi di vario tipo tra cui alcune delle: rappresentazioni teatrali, concerti, cineforum dellee scuolerecite signesiscolastiche. Nella vicina frazione di [[San Mauro a Signa]] si trova il Teatro-Cinema Lux.
 
=== Musica ===
Signa è citata molte volte nell'[[opera]] [[Gianni Schicchi]] di [[Giacomo Puccini]] con citazione dei "Mulini di Signa", oggetto della contesa dell'eredità tra parenti, su cui è incentrato il tema dell'opera.
A Signa sono presenti due compagnie musicali; il Corteo Storico, e il gruppo della "[[Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa APS]]". Entrambi vengono utilizzati sia nelle principali manifestazioni del paese sia in altri contesti.
 
=== Cucina ===
A Signa, oltre al gruppo dei musici del [[Corteo storico di Signa|Corteo Storico]], è presente il gruppo della [[filarmonica]] "[[Giuseppe Verdi]]". Entrambi vengono utilizzati sia nelle principali manifestazioni del paese sia in altri contesti.
La cucina signese è inevitabilmente legata a quella toscana e ad alcune ricette tipiche locali come la famosa [[ribollita]], minestrone composto da [[pane]] e [[ortaggi]] vari. Particolarmente interessante è la [[cucina medievale]] signese, riproposta annualmente durante un banchetto medievale, per cui vengono realizzati alcuni tra i più importanti cibi e bevande del [[Medioevo]] come, ad esempio, il vino fruttato.
 
=== Cucina===
 
La cucina signese è inevitabilmente legata a quella toscana ed ad alcune ricette tipiche locali come la famosa [[ribollita]], minestrone composto da [[pane]] e [[ortaggi]] vari. Particolarmente interessante è la cucina medievale signese, riproposta annualmente durante un banchetto medievale, per cui vengono realizzati alcuni tra i più importanti alimenti e bevande del [[Medioevo]] come, ad esempio, il vino fruttato.
 
=== Personaggi legati a Signa ===
Oltre agli artisti sopra citati:
 
*'''[[Boncompagno da Signa]]''': nacque nel [[1175]], divenne un letterato ed insegnante di [[grammatica]] e [[retorica]] all'[[Università di Bologna]]. Fu autore di vari ed importanti testi riguardanti la formazione [[filosofia|filosofica]] e [[filologia|filologica]]. Secondo i documenti pervenuti a noi morì a [[Firenze]] dopo l'anno [[1240]].
* '''[[Giovanna da Signa]]''': pastorella da giovane, per la sua devozione e, secondo i canoni ecclesiastici, per i suoi miracoli, divenne beata e patrona del territorio signese. A lei è dedicata la Festa della Beata Giovanna.
*'''Fra' Morando da Signa''': divenne un maestro di [[teologia]] tra i [[frati]] [[eremiti]] di [[Sant'Agostino]] e fu il principale confessore ed [[esecutore testamentario]] di [[Giovanni Boccaccio]]. Morì il [[10 giugno]] [[1387]].
*'''Don Carlo Michelagnoli''': fu membro dell'Accademia fiorentina [[Accademia dei Georgofili|dei Georgofili]] e maestro di Gaetano e [[Bettino Ricasoli]].
*'''Sorelle Gramatica''': [[Irma Gramatica|Irma]] ed [[Emma Gramatica|Emma]], attrici di teatro. Scelsero come propria dimora la villa "La Quarnarina" a Signa. Durante la loro permanenza ospitarono più volte [[Gabriele D'Annunzio]].
=== Eventi ===
Durante tutto l'anno, a Signa ci sono varie manifestazioni culturali che coinvolgono l’interal'intera cittadinanza. Si tratta soprattutto di feste religiose di grande importanza per l’interal'intera comunità signese, poiché strettamente legate alla storia e alla cultura del paese e soprattutto al [[Medioevo]] e al culto della patrona di Signa, la [[Beata Giovanna]].
 
==== I quattro "''popoli''" di Signa ====
Signa anticamente era divisa in quattro "''popoli''", delle vere e proprie [[contrade]] income stilea seneseSiena, che hanno preso successivamente i nomi dalle quattro chiese del centro storico, principali punti di incontro della Signa Medievalemedievale.
 
I quattro “popoli"popoli" della comunità signese sono rispettivamente ''“il popolo di San Lorenzo”''Lorenzo, ''“il popolo di San Giovanni Battista”''Battista, ''“il popolo di San Miniato”''Miniato e ''“il popolo di Santa Maria in Castello”''Castello.
 
==== Il corteo storico di Signa ====
Il ''Corteo Storico di Signa'' è nato dalla volontà di alcuni cittadini signesi durante la seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], con l'intenzione di riproporre le usanze e i costumi medievali che avevano segnato la storia del paese ed è costituito specialmente dai gruppi di volontari, che hanno come unico scopo quello di sfilare per rappresentare la propria comunità.
{{Vedi anche|Corteo storico di Signa}}
Il ''Corteo Storico di Signa'' è nato dalla volontà di alcuni cittadini signesi durante la seconda metà del [[Novecento]] con l’intenzione di riproporre le usanze e i costumi medievali che avevano segnato la storia del paese ed è costituito specialmente dai gruppi di volontari che hanno come unico scopo quello di sfilare per rappresentare la propria comunità.
 
Nel corso degli anni questa iniziativa ha avuto grande successo tra i cittadini ed è cresciuta la passione per il ''Corteo''. Molti sono stati e sono tutt’oggitutt'oggi le persone che vogliono sfilare nelle feste del paese, specialmente i più piccoli.
 
Nel ''Corteo'' viene rappresentata la comunità signese del [[XIV secolo|Trecento]], con costumi medievali che raffigurano le caratteristiche della società dell’epocadell'epoca: un esempio sono le [[pastorelle]], come simbolo dell’attivitàdell'attività contadina e del [[feudalesimo]], e le cosiddette “''"trecciaiole''”" cioè le lavoratrici della [[paglia]], simbolo di Signa.
 
Importante è il gruppo di ''musici'' del ''Corteo'', composto dalle “''chiarine''”, che suonano un particolare tipo di tromba dettachiamata appunto [[chiarina]], e dai “''tamburi''”daitamburi di grande importanza poiché tra i primi a formare il ''Corteo Storico''. Gruppi come quello dei “''tamburi''” e delle “''chiarine''” riscuotono molto successo durante le sfilate, specialmente grazie al ritmo delle rullate.
 
Proprio questi due gruppi sono quelli che rappresentano il ''Corteo'' non soltanto per le feste del paese ma anche in altre manifestazioni religiose e culturali della [[Toscana]]. Durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] hanno avuto l’onorel'onore di sfilare in un [[angelus]] di [[Papa Giovanni Paolo II]] e nel [[1995]] assieme a tutto il ''Corteo Storico'' hanno sfilato in [[Francia]] a [[Maromme]], città gemellata con Signa.
 
==== La Festa della Beata Giovanna ====
La manifestazione più importante di Signa è senza dubbio la "Festa in onore della [[Beata Giovanna]]", durante la quale viene celebrata solennemente la patrona in tre dei principali giorni della religione cristiana: la [[Pasqua]], il lunedì di [[Pasquetta]] e il Martedìmartedì dell’dell'[[Annunciazione del Signore]].[[ImmagineFile:Corteo Storico di Signa 2.jpg|250px|right|thumb|Il feretro della [[Beata Giovanna]] durante la Festafesta]]
 
* '''Il giorno di [[Pasqua]]''': nella sera del giorno di [[Pasqua]] una parte del ''Corteo Storico'' del paese, specialmente i “''musici''” e i [[portabandiera]], sfilano in abiti medievali nel tratto di strada tra le chiese più importanti del paese, la [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pievepieve di San Lorenzo]] e la [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]], dove è conservata l’urnal'urna della santa patrona.
 
In questa sera inizia la celebrazione della cosiddetta “''Beata''”, ribattezzata così dai cittadini, precisamente con l’apertural'apertura dell’urnadell'urna dove è conservato ancora intatto il corpo della Santa patrona che nei giorni a seguire verrà esposto al pubblico nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]].
 
* '''Il lunedì di [[Pasqua]]''': questo è il più importante dei tre giorni poiché l’interal'intera comunità signese partecipa alla celebrazione della [[Beata Giovanna]]. Il caratteristico corteo sfila lungo tutte le strade del paese, con una viva e appassionata partecipazione di tutta la comunità, da adulti a bambini, con vestiti pregiati, riedizioni di abiti caratteristici e il gruppo dei musici che suona lungo tutto il percorso.
 
In seno al ''Corteo Storico'' viene condotto presso la "[[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pieve di Signa]]" un [[asino|ciuchino]] recante un [[neonato]] vestito da [[angelo]] in segno di riconoscenza alla [[Beata Giovanna]] della sua amorevole attenzione nei confronti dei bambini.
 
Inizialmente il corteo viene diviso in quattro gruppi che parte ognuno da quattro delle più importanti chiese di Signa: la [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pievepieve di San Lorenzo]], la chiesa dove anticamente si ritiene che ci fosse la casa della “Beata” e le chiese di [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Santa Maria in Castello]] e di [[Chiesa di San Miniato (Signa)|San Miniato]]. Durante la sfilata i quattro gruppi si incontrano formando un suggestivo corteo che attraversa tutte le principali vie di Signa per poi giungere davanti alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesachiesa di San Giovanni Battista]] ove viene celebrata la santa patrona con la solenne benedizione imposta dal parroco di questa chiesa.
 
* '''Il martedì di [[Pasqua]]''': questo è il terzo ed ultimo giorno della festa che prevede, durante tutto il pomeriggio, la benedizione dei bambini nelle principali chiese di Signa e, in serata, la chiusura dell’urnadell'urna con una brave sfilata del corteo e la solenne [[messa]].
 
==== LaFesta FieraMedievale di SettembreSigna ====
[[ImmagineFile:Giardini dell'Edera - Signa (FI).JPG|right|250px|thumb|I giardini dell'Edera ospitano sia il banchetto medievale sia il Palio degli Arceri]]
 
A settembre la comunità signese si ritrova per un'altra importante manifestazione culturale che prevede un suggestivo mercato medievale nel centro storico del paese. Fino al 2014, inoltre, si è tenuto il “''banchetto medievale''”, un vero e proprio [[banchetto]] in cui vengono servite portate tipicamente medievali, specialmente della cucina del [[XIV secolo|Trecento]]. Dal 2015 cambia nome in ''Signa è Fiera'', manifestazione tematica che oltre ad includere le rievocazioni storiche è itinerante con mercati e dimostrazioni interattive<ref>{{Cita web|url = http://www.toctocfirenze.it/signa-e-fiera/|titolo = Signa è Fiera! - Toc toc Firenze|accesso=1º settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.piananotizie.it/signa-e-fiera-buon-cibo-storia-imprese-in-mostra/|titolo = Signa è Fiera: buon cibo, storia, imprese in mostra - Piana Notizie|accesso=1º settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.comune.signa.fi.it/schede/news/signa-e-fiera-2015/|titolo = "Signa è fiera" - Terra ed Acqua, Alimenti per la crescita — Signa|accesso = 1º settembre 2015|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150907050948/http://www.comune.signa.fi.it/schede/news/signa-e-fiera-2015/|dataarchivio = 7 settembre 2015}}</ref>. In particolare il tema scelto per l'anno 2015 è "Terra ed Acqua: alimenti per la crescita" collegato alla partecipazione di Signa ad EXPO 2015 avvenuta lo stesso anno<ref>{{Cita web|url = http://www.piananotizie.it/signa-a-expo-con-la-regione-toscana/|titolo = Signa a Expo con la Regione Toscana - Piana Notizie|accesso=1º settembre 2015}}</ref>.
A [[settembre]] la comunità signese nuovamente si ritrova in un’altra importante manifestazione culturale che prevede un suggestivo mercato medievale nel centro storico del paese oltre al “''banchetto medievale''”, un vero e proprio [[banchetto]] in cui vengono servite portate tipicamente medievali, specialmente della cucina del [[Trecento]].
 
Negli anni successivi la denominazione torna a quella originaria, mantenendo la connotazione storica e rievocativa della festa tradizionale.
Un altro importante giorno della ''Fiera di Settembre'' è il “''Palio degli Arceri''”, una rievocazione storica tipicamente toscana che fa riferimento al “[[Palio di Siena]]” o alla “[[Giostra del Saracino (Arezzo)|Giostra del Saracino]]”.
 
Durante il “''Palio degli Arceri''” i quattro “''popoli''” di Signa competono tra di loro in un’affascinante gara di tiro con l’arco che prevede, per il vincitore, il diritto per la successiva Festa della [[Beata Giovanna]] di portare su un ciuchino appositamente addobbato il primo nato nell'anno del proprio popolo.
 
==== Il Carnevale di San Mauro ====
Un’altraUn'altra manifestazione è il ''carnevale di San Mauro'' che si svolge appunto nell'omonima frazione di Signa e che da anni attira migliaia di persone, giunto alla sua ennesima edizione, grazie soprattutto al supporto di pochi volenterosi paesani.
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Il paese di signa è composto da una parte bassa di costruzione "recente" che si è sviluppata principalmente nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] e a seguito del [[Miracolo economico italiano|boom economico]], la parte più alta chiamata "castello" formatosi intorno all'[[anno 1000]] si trova arroccata sulla collina nucleo della città nel periodo [[Medioevo|medievale]].
 
==== L'asse viario medievale ====
[[ImmagineFile:Via beata giovanna - Signa.JPG|right|150px|thumb|Via Beata Giovanna]]
 
L'antico asse viario signese venne costruito in funzione del Castello, fulcro della vita sociale del [[Medioevo]] a Signa. È evidente come la [[direttrice]] sulla quale è sorto il centro storico cittadino sia a forma di curva, costituita da due delle principali vie che mettevano in comunicazione il Castello con i paesi circostanti. La prima via principale si dirigeva dall'attuale zona dei Colli Alti fino all'attuale Via Beata Giovanna e alla [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Chiesachiesa di San Lorenzo]] per poi innalzarsi lungo l'attuale Via degli Alberti e giungere presso la [[Chiesa di San Miniato (Signa)|Chiesachiesa di San Miniato]] ove la strada si divideva in direzione del borgo di Lecore e della Villa medicea di [[Artimino]] mentre la seconda via era quella che collegava il Castello direttamente con il Ponte di Signa <ref name= ComSig2-1> ''Storia della comunità di Signa'', vol II, cap I </ref>.
 
==== L'assetto urbanistico nel Novecento e di Oggi ====
[[File:Via arte della paglia Signa.jpg|thumb|Via dell'arte della paglia]]
Nel corso del [[XX secolo|Novecento]] furono avviate varie opere di ammodernamento della città, tutte progettate rivolgendo grande attenzione all'estetica e alla funzionalità dei progetti stessi. Grazie ad un'economia solida, all'inizio del secolo furono costruiti Via Roma, Piazza della Repubblica, la Scuola Elementare, il Palazzo Comunale e la Cappella dei Caduti nel cimitero di San Miniato.
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] fu costruito il [[Ponte Nuovo sull'Arno]] inaugurato dal Ministro dei lavori pubblici dell'epoca, [[Umberto Tupini]] e furono realizzate nuove strade come Via XX Settembre per sostenere la viabilità di quel tempo.
Nel corso del [[Novecento]] furono avviate varie opere di ammodernamento della città, tutte progettate rivolgendo grande attenzione all'estetica e alla funzionalità dei progetti stessi. Grazie ad un'economia solida, all'inizio del secolo furono costruiti Via Roma, Piazza della Repubblica, la Scuola Elementare, il Palazzo Comunale e la Cappella dei Caduti nel cimitero di San Miniato.
 
Durante la giornata Signa è molto trafficata, presentando nelle ore di punta forti congestionamenti del traffico veicolare. Il territorio infatti risulta un punto nevralgico di infrastrutture viarie dell'area a sud-ovest di [[Firenze]], il [[Ponte Nuovo sull'Arno|Ponte di Signa]] è l'unico ponte di una certa importanza tra [[Firenze]] ed [[Empoli]] e per la [[strada statale 67 Tosco Romagnola]] di cui si serve lo svincolo della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] di [[Lastra a Signa]]. L'inadatta rete stradale urbana cittadina delle Signe, la zona del ponte in particolare, si fa carico quindi di circa 24000 veicoli in transito al giorno, assumendo con il passare degli anni "caratteristiche di viabilità sovra-comunale, essendo l’unica possibilità, in prossimità della città di Firenze, di collegamento tra le due rive dell’Arno. Proprio dall’inadeguatezza della struttura di questo ponte e della viabilità locale a ricevere le attuali richieste di traffico veicolare, è nata la necessità di realizzare un nuovo tracciato stradale"<ref>https://www.architettifirenze.it/wp-content/uploads/2018/08/22-agosto-4-5.pdf Il traffico e la Bretella sfumata. I sindaci rafforzano i controlli sull'attraversamento dell'Arno.</ref>.
Negli [[anni cinquanta]] fu costruito un nuovo ponte sull'[[Arno]] inaugurato dal Ministro dei lavori pubblici dell'epoca, [[Umberto Tupini]] e furono realizzate nuove strade come Via XX Settembre per sostenere la viabilità di quel tempo. Vari furono gli interventi ai tabernacoli presenti nelle strade cittadine e le opere di rinforzamento degli [[argine|argini]] dell'[[Arno]].
Attualmente sono in corso ulteriori opere per sopperire ad una grave insufficienza ed ad un grave problema riguardante la viabilità del paese attraverso la costruzione di alcune nuove strade. Importante è la costruzione del Parco dei Renai, nuovo punto di riferimento della vita sociale signese.
[[Immagine:Via arte della paglia Signa.jpg|thumb|200px|Via dell'arte della paglia]]
==== Le principali vie oggi ====
*'''Via Roma''': è il principale asse viario di Signa che si estende per 1,80 km che prosegue a [[Nord]], nella zona dell'Indicatore, per Via dei Colli mentre a [[Sud]] è collegata con Ponte a Signa. Negli ultimi anni, per ridurre il traffico presente sulla via, è stata modificata la viabilità attraverso l'applicazione di un solo senso di direzione e con l'aggiunta di una corsia riservata per i mezzi pubblici e di soccorso.
 
Dopo che fin dai primi anni 1970 si fece largo l'ipotesi di un nuovo ponte sull'Arno che fungesse da bypass per i centri cittadini di Signa e di Lastra, al fine di rimediare al forte congestionamento del traffico urbano, la Regione Toscana finanziò nel 2006 la progettazione della cosiddetta [[Bretella autostradale Lastra a Signa-Prato]] - tra l'[[Autostrada A11 (Italia)|autostrada A11 Firenze-Mare]] e lo svincolo di Lastra a Signa della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno]]. In seguito alla rescissione del contratto tra Regione e consorzio costruttore, a causa dell'eccessivo costo dell'opera, dei 30 milioni di euro già spesi per la progettazione e presentazione della bretella solo 1,2 milioni sarebbero stati restituiti all'ente pubblico, generando non poche polemiche sulla pessima organizzazione<ref>https://www.firenzetoday.it/politica/bretella-prato-signa-milioni-regione.html Bretella "fantasma" Lastra a Signa - Prato, Donzelli: "30 milioni andati in fumo"</ref>.
*'''Via Arte della Paglia''' : estendendosi parallelamente a Via Roma, è stata costruita per smaltire il traffico di Via Roma e per collegare il centro cittadino con il Parco dei Renai.
 
La "Bretellina Lastra-Indicatore", un nuovo progetto di bypass del 2017, avrebbe dovuto recuperare parte del progetto della vecchia bretella al fine di collegare lo svincolo della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] alla [[Strada extraurbana secondaria|rete stradale extraurbana]] presso l'Indicatore al confine tra Signa e [[Campi Bisenzio]]. L'opera avrebbe dovuto essere formata da tre cavalcavia principali: il primo chiamato "Ponte del Giglio" con una struttura [[ponte strallato|strallata]] ed il pilone a forma di [[Giglio di Firenze|giglio stilizzato]], che superasse [[Arno]] e [[ferrovia Leopolda]]; gli altri due sul principale lago della [[#Il_Parco_dei_Renai|cassa di espansione dei Renai]] e sul [[Bisenzio]]. Anche quest'ultima variante tuttavia saltò a causa dell'interferenza con nuove opere di compensazione per lo sviluppo dell'[[aeroporto di Firenze-Peretola]] previste nella zona del parco dei Renai a Signa, comprendenti un'oasi naturale con un ulteriore lago e [[zona umida]] sull'altra sponda del Bisenzio.<ref>https://www.nove.firenze.it/nuovo-ponte-sullarno-tra-le-signe-ecco-il-progetto-da-70-milioni.htm Nuovo ponte sull'Arno tra le Signe: ecco il progetto da 70 milioni Ponte del Giglio</ref>
=== Frazioni ===
====Lecore====
È situata a Nord-Ovest di Signa, nei pressi di Villa Castelletti, e si trova a 40m di altitudine. Formata da 250 abitanti è rimasta, come per San Mauro a Signa, un piccolo centro abitativo indirettamente dipendente da Signa. Importante è la sua vicinanza a [[Villa Castelletti]]. In questa frazione si trova la [[Chiesa di San Pietro a Lecore]].
 
Un ennesimo più piccolo progetto presentato a marzo 2019 mantiene, traslato più a valle, solo la porzione di tracciato del "Ponte del Giglio" attraversante [[Arno]] e ferrovia. Il cavalcavia avrebbe collegato lo svincolo di Lastra della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] al [[#Il_Parco_dei_Renai|parco dei Renai]] di Signa, anziché giungere diretto fino al confine con Campi Bisenzio come previsto dalla bretella precedente. L'avvio dei lavori del primo lotto del ponte fissato per il 2022<ref>https://www.piananotizie.it/ecco-il-nuovo-tracciato-della-bretellina-partenza-dei-lavori-prevista-nel-2022/ Una strada lunga {{M|2,6|u=km}} con un ponte “strallato” alto 15 metri, sorretto da un pilone a forma di giglio, sopra l’Arno e i binari della ferrovia. Eccolo il disegno della “bretellina”, il terzo (e si spera ultimo) progetto che prevede la viabilità alternativa dall’uscita della FiPiLi a Lastra a Signa</ref> è stato poi posticipato al 2024. Quest'ultimo slittamento fu causato dalla riprogettazione del ponte stesso richiesto dalla [[Soprintendenze#Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio|Soprintendenza di Firenze]] a cui si aggiunse con l'occasione la realizzazione di una [[zona umida]] e il potenziamento della [[cassa di espansione]] per la sicurezza idraulica delle signe. Per la realizzazione dell'opera è prevista la spesa di 49,9 milioni di euro<ref>https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/ponte-lastra-a-signa-1.7667413 Firenze, 50 milioni per il ponte fra Signa e Lastra: lavori al via nel 2024</ref>.
====San Mauro a Signa====
Situata geograficamente a 37m di altitudine, si colloca ad Est di Signa ed ad Ovest di [[Firenze]]. Come per Signa, notizie certe sull'origine di San Mauro a Signa sono poche anche se alcuni storici ritengono che la fondazione sia compresa tra il [[998]] d.C. e il [[1066]]. L'etimologia del nome venne presa direttamente dal monaco benedettino [[San Mauro]], vissuto attorno al [[500]] d.C.. Subendo direttamente le vicende storiche di [[Firenze]] e Signa, anche San Mauro fu partecipe di importanti eventi storici locali, come la battaglia tra [[Guelfi]] e [[Ghibellini]] avvenuta nella seconda metà del [[Duecento]] per la quale, dopo la vittoria guelfa, fu imposto ad un ghibellino di nome Bellondus Cambi de Sancto di risiedere nelle zone di San Mauro dopo il suo esilio da [[Firenze]]. Come per Signa, San Mauro fu luogo dell'assedio di Castruccio Castracani, anche se in minor parte rispetto alla prima, e venne completamente saccheggiata dal condottiero lucchese. Rimasta per secoli un semplice grumolo di abitazioni, negli ultimi decenni ha subìto un'importante crescita demografica raggiungendo circa 2554 abitanti. Importante a livello artistico culturale è la Chiesa di San Mauro e a livello turistico sia il Carnevale di San Mauro che si svolge lungo le strade della frazione sia la corsa delle Botti.
 
Il ponte "Ponte dei Renai" in costruzione tra via arte della paglia e il parco dei Renai avrà due piste ciclabili (una per senso di marcia) e dovrà soddisfare il traffico dello [[FI-PI-LI|svincolo autostradale]] di lastra a signa.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/signa-ponte-pronto-entro-fine-anno-struttura-da-70-metri-per-18-milioni-999f360f|titolo=Signa, ponte pronto entro fine anno}}</ref>
====San Piero a Ponti====
{{Vedi anche|San Piero a Ponti}}
Viene ricordata per l'uccisione nel [[1944]] di tredici persone ad opera dei [[nazisti]]. In ricordo delle vittime è posta in Via dei Martiri, luogo dell'accaduto, una lapide commemorativa.
 
====Sant'Angelo aLe principali vie oggi Lecore====
* '''Via Roma''': è il principale asse viario di Signa che si estende per {{M|1,80|u=km}} che prosegue a [[nord]], nella zona dell'Indicatore, per Via dei Colli mentre a [[sud]] è collegata con Ponte a Signa. Negli ultimi anni, per ridurre il traffico presente sulla via, è stata modificata la viabilità prima attraverso l'applicazione di un solo senso di direzione e poi riqualificando l'intera via costruendo una pista ciclabile e piantando arbusti per fare in modo che i mezzi trafficanti in via roma passerebbero in via arte della paglia diminuendo il traffico, lo smog e il rumore che oggi c'è in via roma.
{{Vedi anche|Sant'Angelo a Lecore}}
* '''Via Arte della Paglia''': è il secondo asse viario più importante e si sviluppa parallelamente a Via Roma, è stata costruita per smaltire il traffico della stessa, per collegare il centro cittadino con il Parco dei Renai e agevolare il traffico in direzione della doppia rotatoria dell'indicatore. In futuro è programmata la costruzione di un nuovo sottopasso ferroviario nel lato sud della via rimasto incompiuto per molti anni e nel lato nord è in corso la costruzione del terzo stralcio della via andando a creare un collegamento con la rotatoria dell'indicatore.
Di 453 abitanti ed ad un'altezza di 36m di altitudine, è suddivisa tra il comune di Signa e quello di [[Campi Bisenzio]].
 
=== EconomiaFrazioni ===
==== EconomicaLecore storica====
È situata a nord-ovest di Signa, nei pressi di Villa Castelletti, e si trova a {{M|40|u=m}} di altitudine. Formata da 250 abitanti è rimasta, come per San Mauro a Signa, un piccolo centro abitativo costituito da una manciata di case e la [[Chiesa di San Pietro a Lecore]] indirettamente dipendente da Signa. Importante è la sua vicinanza a [[Villa Castelletti]] in cui nell'agosto 1968 il [[Mostro di Firenze|mostro di firenze]] uccise crudelmente una coppia che si era appartata vicino all'impianto idrovoro castelletti.
====Dalle origini al [[Settecento]]====
All'origine della sua fondazione il paese si sarebbe sviluppato grazie al terreno fertile, alla vicinanza al fiume [[Arno]] e al commercio. Rari sono i documenti scritti pervenuti a noi fino ad oggi riguardo all'economia dell'epoca romana, di cui si hanno notizie solo attraverso alcuni reperti archeologici. Differentemente sono varie le testimonianze risalenti all'inizio del nuovo millennio in cui venne descritto come a livello economico Signa stesse ottenendo una certa importanza nel territorio fiorentino. [[Immagine:Campo di paglia a Signa.jpg|350px|left|thumb|Un campo di grano a Signa]] Uno dei motivi principali di questa crescita economica viene riferito alla posizione strategica del paese e, in particolar modo, alla costruzione del ponte sull'[[Arno]] che, come già detto, era l'unica via di comunicazione tra [[Firenze]] e [[Pisa]]. Signa iniziò, quindi, a diventare importante come luogo di commercio attraverso una costante crescita che contribuì allo sviluppo sia urbano sia artistico-culturale. L'economia signese dell'epoca si basava principalmente sull'agricoltura, come anche altri paesi limitrofi, con tecniche di innovazione prevalentemente rurali. Col passare del tempo però iniziò a prevalere come produzione principale la raccolta e, soprattutto, la lavorazione della paglia come a livello artistico è stato dimostrato attraverso vari dipinti raffiguranti le ''trecciaiole'', ovvero le raccoglitrici della paglia.
 
==== San Mauro a Signa ====
Tale prodotto ebbe una svolta decisiva nel [[Settecento]] con l'arrivo del [[bologna|bolognese]] Domenico Michelacci il quale sperimentò nuove tecniche di lavorazione per ampliare la produzione del prodotto e rivenderlo in tutto il mondo.
{{vedi anche|San Mauro a Signa}}
L'etimologia del nome venne presa direttamente dal monaco benedettino [[Mauro (abate)|san Mauro]], vissuto attorno al [[500]]. Rimasta per secoli un semplice grumolo di abitazioni, negli ultimi decenni ha visto un'importante crescita demografica raggiungendo circa {{formatnum:2075}} abitanti.
 
==== San Piero a Ponti ====
{{Vedi anche|San Piero a Ponti|Eccidio di San Piero a Ponti}}
Viene ricordata per l'uccisione nel [[1944]] di tredici persone ad opera dei [[nazismo|nazisti]]. In ricordo delle vittime è posta in Via dei Martiri, luogo dell'accaduto, una lapide commemorativa.
 
==== Sant'Angelo a Lecore ====
{{Vedi anche|Sant'Angelo a Lecore}}
Di 453 abitanti e ad un'altezza di {{M|36|u=m}} di altitudine, è suddivisa tra il comune di Signa e quello di [[Campi Bisenzio]].
 
== Economia ==
=== Economica storica ===
==== Dalle origini al Settecento ====
All'origine della sua fondazione il paese si sarebbe sviluppato grazie al terreno fertile, alla vicinanza al fiume [[Arno]] e al commercio. Rari sono i documenti scritti pervenuti a noi fino ad oggi riguardo all'economia dell'epoca romana, di cui si hanno notizie solo attraverso alcuni reperti archeologici. Differentemente sono varie le testimonianze risalenti all'inizio del nuovo millennio in cui venne descritto come a livello economico Signa stesse ottenendo una certa importanza nel territorio fiorentino. [[File:Campo di paglia a Signa.jpg|left|thumb|Un campo di grano a Signa]] Uno dei motivi principali di questa crescita economica viene riferito alla posizione strategica del paese e, in particolar modo, alla costruzione del ponte sull'[[Arno]] che, come già detto, era l'unica via di comunicazione tra [[Firenze]] e [[Pisa]]. Signa iniziò, quindi, a diventare importante come luogo di commercio, attraverso una costante crescita, che contribuì allo sviluppo sia urbano sia artistico-culturale. L'economia signese dell'epoca si basava principalmente sull'agricoltura, come anche altri paesi limitrofi, con tecniche di innovazione prevalentemente rurali. Col passare del tempo però iniziò a prevalere come produzione principale la raccolta e, soprattutto, la lavorazione della paglia come a livello artistico è stato dimostrato attraverso vari dipinti raffiguranti le trecciaiole, ovvero le raccoglitrici della paglia.
 
Tale prodotto ebbe una svolta decisiva nel [[XVIII secolo|Settecento]] con l'arrivo del [[Bologna|bolognese]] [[Domenico Michelacci]], il quale sperimentò nuove tecniche di lavorazione per ampliare la produzione del prodotto e rivenderlo in tutto il mondo.
====Il [[Novecento]]: l'Arte e la dinamite====
 
==== Il Novecento: l'Arte e la dinamite ====
=====La Manifattura di Signa=====
===== La Manifattura di Signa =====
Il [[Novecento]] segnò invece l'inizio della produzione artigianale di ceramiche e terracotte. Importante fu infatti la fondazione della ''Manifattura di Signa'' che dagli inizi del secolo appena passato fino alla fine del [[secondo dopoguerra]] diede vita ad una crescente e costante economia artigianale. L'attività produttiva ebbe inizio nel [[1895]] per opera di Angelo e Camillo Bondi che ripresero già il lavoro svolto in precedenza nella ''Società fornace di Signa'' appartenuta al primo dei due fratelli.
Il [[XX secolo|Novecento]] segnò invece l'inizio della produzione artigianale di ceramiche e terrecotte. Importante fu infatti la fondazione della ''Manifattura di Signa'' che dagli inizi del secolo appena passato fino alla fine del [[secondo dopoguerra]] diede vita ad una crescente e costante economia artigianale. L'attività produttiva ebbe inizio nel [[1895]] per opera di Angelo e Camillo Bondi, che ripresero già il lavoro svolto in precedenza nella ''Società fornace di Signa'' appartenuta al primo dei due fratelli.
 
La posizione occupata dalla fabbrica a Signa nella zona de ''La Costa'' che si trova nei pressi del fiume [[Arno]], fu sostanzialmente strategica vista la vicinanza con la stazione ferroviaria e quindi con la possibilità di trasportare più velocemente le merci in città come [[Pisa]] o [[Livorno]].
 
Se i primi modelli consistevano in calchi di sculture celebri, nel corso di pochi anni la Manifattura signese riuscì ad ampliare la propria produzione presentando una serie di arredi per il giardino che ottennero un' importante successo nelle esposizioni del [[1896]] e [[1897]] presso la ''Festa dell'arte e dei fiori'' a [[Firenze]]. Proprio queste mostre, di rilievo internazionale, permisero ai fratelli Bondi di lanciare i propri prodotti su vasta scala: numerose furono le partecipazioni a varie mostre, come quella del [[1898]] a [[Torino]] (nel'''Esposizione generale di Torino'') e vari furono gli ammiratori di tali opere che strinsero un forte legame di amicizia con i fratelli Bondi, come [[Gabriele D'Annunzio]] e [[Giacomo Puccini]]. Lo stesso poeta fu ospite per molte volte dei fratelli Bondi a Signa e acquistò vari oggetti d'arredo per la sua villa di [[Settignano]]. In particolar modo erano presenti riproduzioni di sculture di arte greca e arte rinascimentale, perfettamente abbinate tra loro, che testimoniavano quanto fosse importante per il poeta il proprio spirito di trasformazione psichica a cui si riferiva come principale obiettivo nelle sue opere a cavallo tra l'[[XIX secolo|Ottocento]] e il [[XX secolo|Novecento]]<ref name="ReferenceA">A. Baldinotti, L. Bassignana, L. Bernini, L. Ciulli, ''La Manifattura di Signa''</ref>.
 
Per la Manifattura di Signa fu importante la produzione di opere che riuscivano a coniugare l'arte classica e rinascimentale con quella più moderna. Ciò glile valse ottime critiche e apprezzamenti da parte di giornalisti dell'epoca durante le varie mostre cui partecipava.
 
Proprio attraverso questa rinomata fama furonoFurono fatte importanti commissioni da parte del tenore [[Enrico Caruso]], che si valse a lungo delle opere dell'artista [[Giuseppe Santelli]] per la sua villa situata nelle vicinanze di Signa.
 
Della Manifattura di Signa venne scritto:
{{Citazione
{{quote
|''Conoscete quelle affascinanti imitazioni di ogni sorta di antichità realizzate con una terracotta particolarmente dura e resistente? C'è qui una Manifattura che ha il suo stabilimento a Signa, la cui produzione è perfetta persino nelle tonalità, nel colore e nel suono del bronzo! Fra i suoi più recenti successi c'è Perseo che ha ingannato parecchi conoscitori. E vi sono angeli, Madonne, busti, vasi, caminetti, portali, ninnoli, così numerosi da non poterli menzionare''
|Marion Henry Speilmann<ref> M.H. Speilmann, dall'articolo ''Art Forgeires and Counterfeits: a general survey'' di ''Magazine of Art'', [[1904]]</ref>}}
 
Non furono risparmiate, però, alcune dure critiche come avvenne durante l{{'}}''Esposizione Mondiale di Sant Louis'' ove una piccola rappresentanza italiana fece parte subendo aspri commenti. Ma proprio attraverso questo tipo di mostre che la Manifattura di Signa riuscì a mostrarsi al pubblico internazionale tanto che numerose personalità di spicco a [[Washington]] richiesero le opere della manifattura per le proprie sontuose ville<ref>A. Baldinotti, L. Bassignana, L. Bernini, L. Ciulli, ''La Manifattura di Signa''<name="ReferenceA"/ref>.
 
Con la morte di [[Camillo Bondi]] nel [[1929]], però, iniziò il periodo discendente della produzione della manifattura e conseguì poi al definito declino. Ciò fu dovuto ad un susseguirsi di varie gestioni che, pur riprendendo le tecniche dei fratelli Bondi, non ottennero grande successo. Dopo circa un decennio dalla morte del fondatore, nel [[giugno]] del [[1940]] la produzione passò alle famiglie Fantacci e Montecchi, che cercarono di risollevare la situazione economica della Manifattura con discreti successi i quali, nonostante tutto, non migliorarono la situazione. Tra il [[1947]] e [[1952]], passando alla contessa Pallavicini di [[Roma]], si tentò un riammodernamento degli stabilimenti, che non ebbe effetti positivi poiché: molti degli immobili della Manifattura dovettero essere venduti. Per questa situazione economica precaria la Manifattura di Signa fu costretta a chiudere nel [[1952]].
 
Solo nell'ultimo decennio questa attività è stata ripresa da alcuni artigiani locali che hanno contribuito a riportare in auge anche la produzione della paglia. Attualmente, oltre allo show-room di Signa, sono presenti due negozi della Manifattura a [[Firenze]] e a [[Roma]].
 
===== La fabbrica di esplosivi =====
[[ImmagineFile:Ponte nobel-Signa.jpg|thumb|230px|Il ponte ferroviario sull'Ombrone che collegava la fabbrica alla ferrovia Leopolda]]
[[ImmagineFile:Fabbricanobel.JPG|thumb|230px|Uno dei tanti edifici all'interno del complesso "Nobel" a Signa]]
[[ImmagineFile:Monumentocaduti-poggioallamalva.jpg|thumb|230px|Il monumento ai caduti a [[Poggio alla Malva]] una frazione del comune di [[Carmignano]] in [[Provincia di Prato]]]]
Signa ha ospitato per buona metà del [[XX secolo|Novecento]] una fabbrica di [[dinamite]] che ha ricoperto un ruolo centrale nell'approvvigionamento dell'[[Esercito Italiano]] durante le due guerre mondiali.
In [[Italia]] era già presente una fabbrica di [[dinamite]] ad [[Avigliana]] di proprietà delle società di [[Alfred Nobel]], ma presentava alcuni problemi: era troppo vicina ai confini nemici, aveva vecchi macchinari ed era stata vittima di alcunialcune gravi esplosioni. Per questo fu deciso di costruire una nuova fabbrica in un sito che avesse migliori caratteristiche. L'ubicazione idealefu erascelta proprioalla aconfluenza Signa nei pressi del confine condell'Ombrone nell'[[Carmignano (PO)|CarmignanoArno]]; i motivi erano: vicinanza delle cave di [[pirite]] della [[Maremma]] e della [[Val di Cecina]]<ref>La pirite serve per produrre acido solforico che è un reattivo per produrre nitroglicerina</ref>, lontananzanei dallepressi costedel marittime, collegamento col porto di [[Livorno]] tramite ferrovia (vicinanzaconfine con la [[stazione di Carmignano]] esulla collegamentostrada con trenino a scartamento ridotto), sito boschivo e collinare difficilmente individuabile dalle aviazioni militari del tempo, vicinanza ai fiumiper [[ArnoComeana]] e [[Ombrone Pistoiese|Ombrone]] e posizione centrale rispetto allo Stato.
Proprio per la vicinanza con Carmignano, la sua stazione e la sua comunità, la fabbrica prenderà il nome di ''impianto di Carmignano'', anche se si trovava nel territorio di Signa.
 
I motivi della scelta erano molti: una relativa vicinanza delle cave di [[pirite]] della [[Maremma]] e della [[Val di Cecina]]<ref>La pirite serve per produrre [[acido solforico]] che è un reattivo per produrre [[nitroglicerina]].</ref>, la lontananza dalle coste marittime, in una posizione centrale rispetto allo Stato, il facile collegamento con il [[porto di Livorno]] tramite [[ferrovia]] (vicinanza con la [[stazione di Carmignano]]), le caratteristiche del luogo, isolato e circondato in buona parte dall'[[Ombrone Pistoiese|Ombrone]] che in quel punto forma un'[[meandro|ansa]].
Proprio per la vicinanza con Carmignano, la sua stazione e la sua comunità che la fabbrica prenderà il nome di ''impianto di Carmignano'' anche se si trovava a Signa.
 
Il terreno, facente parte della tenuta agricola di San Momeo nella zona detta ''Il Pitto'', fu acquistato nel [[1912]] e un anno più tardi iniziarono i lavori che furono imponenti: fu spostata la strada provinciale tra Signa e Comeana che transitava proprio dentro l'area prescelta per la produzionefabbrica; fu di conseguenza costruito un nuovo [[ponte]]; venne impiantato il [[bosco]] in porzioni della [[collina]], che invece erano coltivate a [[vigneto|vigna]], al fine di rendere l'impianto difficilmente individuabile dalle [[aviazione militare|aviazioni militari]] che cominciavano a svilupparsi; furono costruiti solidissimi edifici, tracciate strade, viali e piazze, e scavate [[dinamitetunnel|gallerie]].
La produzione aveva caratteristiche esclusivamente belliche, difatti poco dopo la sua costruzione iniziò la [[Prima Guerra Mondiale]], successivamente vi furono le campagne imperialistiche e la [[Seconda Guerra Mondiale]].
 
La produzione aveva caratteristiche esclusivamente belliche. Durante la [[prima guerra mondiale]], lo stabilimento produsse principalmente esplosivi per le munizioni da [[cannone]] di grosso calibro: [[balistite]] e [[dinamite]].
Dopo la [[Grande Guerra]] la fabbrica perse d'interesse per la proprietà e fu venduta nel [[1925]] alla [[Montecatini (azienda)|Montecatini]] che dieci anni più tardi acquisì anche la Società Generale Esplosivi e Munizioni con la nascita della ditta Nobel-SGEM.
 
Dopo la Grande Guerra la fabbrica perse d'interesse per la proprietà e fu venduta nel [[1925]] alla [[Montecatini (azienda)|Montecatini]] che dieci anni più tardi acquisì anche la Società Generale Esplosivi e Munizioni con la nascita della ditta Nobel-SGEM.
Nel [[1944]] cadde in mano ai tedeschi che iniziarono a sfruttarla, da quel momento divenne oggetto di sabotaggi da parte dei [[partigiani]]: il più clamoroso avvenne l'[[11 giugno]] quando venne fatto saltare un convoglio diretto alla fabbrica. Nell'attentato persero la vita quattro partigiani che vengono ricordati da una lapide posta a [[Poggio alla Malva]].
La Montecatini in periodo di pace utilizzò lo stabilimento anche per sperimentazioni agricole (in un'area scoperta dal bosco in riva all'Ombrone e anche in serra) e produzioni chimiche sperimentali.
 
Negli anni precedenti la [[seconda guerra mondiale]]la fabbrica ebbe nuovamente un ruolo militare importante; riprese la produzione di esplosivi (sempre a base di nitroglicerina) e furono costruiti molti nuovi edifici e persino un trenino con piccoli vagoni che trasportavano il materiale tra i vari padiglioni e poi a valle fino alla ferrovia. Restano alcuni tratti delle rotaie che nell'ultimo tratto risultano collocati su tralicci di cemento armato, anch'essi aggrediti dalla vegetazione, come tante altre strutture edilizie.
Dopo la fine della guerra le commesse statali cessarono ed iniziò il periodo di crisi che sfociò in licenziamenti di massa. Un ultimo tentativo di salvare la fabbrica fu quello di convertire la fabbrica alla produzione di [[fitosanitari]] e [[pesticidi]]. Ma ormai era destinata alla chiusura che avvenne nel [[1958]].
 
Nel [[1944]] cadde in mano ai tedeschi che iniziarono a sfruttarla, da quel momento divenne oggetto di sabotaggi da parte dei [[partigiani]]: il più clamoroso avvenne l'11 giugno, quando venne fatto saltare un convoglio di otto vagoni carichi di [[tritolo]], fermo su un [[binario ferroviario|binario]] morto, poco fuori dall'area dello stabilimento, alcune delle cui strutture furono danneggiate. Nell'immane scoppio fu distrutta la stazione ferroviaria, si creò un enorme cratere che rese inagibile per molto tempo i binari, furono scoperchiate delle case e persero la vita quattro dei partigiani che parteciparono all'azione, come ricorda una lapide posta a [[Poggio alla Malva]] (Carmignano) Prato.
Ad oggi l'area su cui sorgevano gli impianti giace inutilizzata dopo la bonifica del [[1964]] e sono ancora in fase di studio piani di rivalutazione della zona.
 
Dopo la fine della guerra le commesse statali cessarono e iniziò il periodo di crisi che sfociò in licenziamenti di massa. Un ultimo tentativo di salvare la fabbrica fu quello di convertire la fabbrica alla produzione di [[prodotto fitosanitario|fitofarmaci]]. Ma ormai era destinata alla chiusura che avvenne nel [[1958]]. Dopo che nel [[1964]] lo stabilimento è stato bonificato dai residui degli esplosivi e dei materiali utilizzati per la loro fabbricazione, l'area su cui sorgevano gli impianti giace inutilizzata ed è passata in mano privata.
=== Economia attuale===
Da allora tantissimi progetti per il riutilizzo dell'area sono rimasti sulla carta, tra cui l'idea, maturata negli [[anni 1970|anni settanta]], di trasferirci l'intera [[Università di Firenze]].
==== Artigianato====
Invece tutto si è conservato così com'era e gli edifici (oltre un centinaio) sono in condizioni migliori di quanto ci si possa aspettare, visto che solo alcune coperture a travi di legno risultano crollate o pericolanti, mentre le murature sono in gran parte integre a causa della grandissima cura costruttiva e qualità architettonica che le caratterizza, così come anche per le strutture in [[cemento armato]].
Recentemente l'area è stata sul punto di essere acquistata da un gruppo [[statunitense]] per poterci realizzare degli [[studio cinematografico|studi cinematografici]], demolendo la maggior parte degli edifici esistenti che costituiscono un patrimonio di [[archeologia industriale]] che non ha uguali, sia per quel che riguarda i più vecchi edifici del primo anteguerra sia quelli del secondo anteguerra.
 
=== Economia attuale ===
==== La produzione della paglia oggi ====
 
[[File:Straw hat.jpg|thumb|Un [[Cappello di paglia]]]]Il [[XX secolo|Novecento]] ha rappresentato senza dubbio il declino della produzione della paglia a Signa. L'apice fu raggiunto durante gli [[Anni 1920|anni venti]], in un arco di tempo tra il [[1920]] e il [[1929]], anno della grande crisi economica mondiale che colpì direttamente anche le attività artigianali signesi. Il [[ventennio fascista]] vide una lenta riduzione della produzione della paglia che cessò definitivamente all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Solo negli ultimi decenni è stato ripreso questo tipo di produzione da alcune imprese locali, raggiungendo nuovamente importanza nel settore e riacquistando la vitalità di un tempo. Ciò è testimoniato dal coinvolgimento delle imprese locali con grandi produzioni cinematografiche, come ''[[Un tè con Mussolini]]'' del regista [[Franco Zeffirelli]] o ''[[Pretty Woman]]'' con [[Julia Roberts]] e [[Richard Gere]], e dalle numerose richieste da parte di famosi attori o personalità del mondo dello spettacolo come [[Carolina di Monaco]], [[Charlotte Casiraghi]] e [[Brad Pitt]].<ref>[http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a9.03.03.14.11 Imprese Storiche Toscane: entrano Luigi Salvadori e Grevi Mode]</ref>
 
==== Artigianato ====
[[File:Trecciaiole.jpg|thumb|upright=1.2|Trecciaiole durante la produzione di cappelli di paglia [[1938]]]]
Seppur col passare del tempo abbia avuto alcune leggere flessioni, la produzione artigianale occupa un posto importante nell'economia signese. In particolar modo l'artigianato a Signa è strettamente legato a quello dell'area fiorentina pur seguendo la tradizione locale di lavorazione della terracotta e, soprattutto, della paglia. Oggi la prima è predominante rispetto alla seconda la quale, col passare del tempo, ha perso la sua importanza originaria. Tra le principali produzioni a cui l'economia signese fa riferimento è importante anche la [[pelletteria]].
 
Secondo i dati forniti dal [[Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa|CNA]] di [[Firenze]], il periodo di maggiore crisi della produzione artigianale è avvenuto nel biennio [[2003]]-[[2005]] che ha gravato anche sul volume di [[forza lavoro]], visto l'aumento di contratti a [[precariato|tempo determinato]]<ref name= CNA> CNA Firenze, dati relativi al triennio [[2003]]-[[2006 ]]</ref>. Differenti, invece, i dati relativi al [[2006]] che hanno registrato una buona crescita nel rapporto [[Domanda e offerta|domanda-offerta]] beneficiando anche sotto il profilo contrattuale: i contratti tipici hanno ripreso ad essere maggioritari (circa 80%<ref name= CNA />) ed è stato registrato un leggero aumento nelle assunzioni a tempo indeterminato (circa +1,45 %<ref name= CNA /> nel primo semestre e +7,21 %<ref name= CNA /> nel secondo) con una conseguente diminuzione dei contratti a tempo indeterminato (primo semestre -3,57 %<ref name= CNA /> e secondo semestre -5,22 %<ref name= CNA />). Interessanti i dati relativi alla forza lavoro che hanno registrato una netta predominanza maschile rispetto a quella femminile (il 60 %<ref name= CNA /> per quella maschile e il 40 %<ref name= CNA /> quella femminile), mentre, per quanto riguarda la struttura demografica, è notevolmente maggiore quella parte di lavoratori compresi nella fascia medio-bassa<ref name= CNA /> (cioécioè tra i 20 e i 39 anni). Nelle qualifiche professionali è maggiore la presenza di figure operaie (il 70 %<ref name= CNA />) rispetto a quella delle forze impiegatizie (il 13%<ref name= CNA />). Buona anche la percentuale della componente extra-comunitaria che si attesta al 12 %.<ref name= CNA />
 
==== Turismo ====
L'economia su cui si basa principalmente Signa è il settore terziario ede in particolar modo il [[turismo]]. Vari sono gli aspetti turistici da cui il paese trae beneficio: primo fra tutti il turismo culturale che, specialmente negli ultimi anni, è tornato in auge sia grazie ada eventi particolarmente suggestivi come le rievocazioni storiche sia attraverso un ritrovato interesse verso la storia e le tradizioni dei paesi più piccoli. Secondariamente Signa viene scelta per la sua vicinanza a [[Firenze]] e, soprattutto perché molte delle strutture ricettive come [[alberghi]], [[bed & breakfast]] e [[affittacamere]] sono finanziariamente più accessibili ed economiche rispetto a quelle del capoluogo toscano.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
[[ImmagineFile:Signa FS.JPG|thumb|250px|right|La stazione ferroviaria]]
La [[stazione di Signa]] è situata sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Leopolda|linea ferroviaria Leopolda]] e dista dalle principali stazioni di [[Firenze]] ed [[Empoli]] circa {{M|15 Km|u=km}} per entrambe. Su iniziativa della Regione [[Toscana]] e delle [[Ferrovie dello Stato]], dal [[2006]] è stato attivato il servizio di ''Memorario'', aumentando la percorrenza dei treni diretti verso le stazioni principali della zona. In media i minuti dila percorrenza di un treno tra Signa e [[Firenze]] o [[Empoli]] sonodura circa 20 minuti, salvo ritardi o altri problemi tecnici.
===Mobilità urbana===
==== TPS (Trasporto Pubblico Signese) ====
Dal [[2002]] è attivo un servizio di trasporti del Comune di Signa nato sia per venire incontro alle esigenze di vari cittadini sprovvisti di veicoli propri sia per supplire ad un servizio di trasporto pubblico assente. Attualmente copre tutta l'area del Comune di Signa (19km<sup>2</sup>) con 5 mezzi a disposizione. Le principali linee sono:
 
=== Mobilità urbana ===
*'''LINEA 1 SIGNA F.S./BARGIACCHI''': Il percorso parte dalla Stazione Ferroviaria di Signa, prosegue per la centrale via Roma, per Via dei Colli, giunge alla frazione di San Mauro a Signa, prosegue in direzione della Stazione di San Donnino e termina in Via Bargiacchi garantendo anche il ritorno in Piazza della Stazione a Signa.
Il trasporto pubblico è svolto dagli autoservizi suburbani di [[Autolinee Toscane|Autolinee toscane]].
 
La [[tranvia Firenze-Signa]], in funzione dal [[1881]] al [[1921]] non arrivò in realtà mai a Signa, nonostante gli sforzi delle varie amministrazioni comunali signesi succedutesi negli anni, limitandosi a servire Porto di Mezzo (frazione di Lastra a Signa) interamente sulla riva sinistra dell'Arno.
Il servizio sulla ''linea 1'' inizia alle 6.24 mentre termina alle 19.44 per i giorni compresi tra il [[lunedì]] e il [[venerdì]]. Il [[sabato]] il numero delle corse diminuisce di frequenza con orari simili a quelli in vigore durante il servizio feriale estivo, mentre la [[domenica]] e nei giorni festivi è garantito il servizio pomeridiano.
 
== Amministrazione ==
*'''LINEA 2 SIGNA F.S./SANT’ANGELO A LECORE''': Il percorso inizia da Piazza della Stazione a Signa per poi proseguire in via Roma, Indicatore Sant’Angelo a Lecore, Lecore, San Miniato, Castello e nuovamente Piazza della Stazione con, talvolta, alcune varianti relative alle esigenze di servizio.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Il servizio per corse sulla ''linea 2'' inizia alle ore 6.50 e termina alle 14.50 dal [[lunedì]] al [[sabato]]. Durante i mesi di [[luglio]] e [[agosto]] il servizio viene effettuato solo a chiamata.
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Tommaso Michelagnoli]]|Inizio=1835|Fine=-|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma>{{Cita_web|url=https://www.pasigna.it/uploadedfiles/allegati/1909_la%20fondazione%20della%20P.A..pdf|titolo=UNA STORIA NATA DA UNA FORTE EMOZIONE/}}</ref>}}
[[Immagine:Tramvia signa 1.jpg|thumb|250px|right|La [[Tramvia di Signa]]]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Indelli|Inizio=-|Fine=15 settembre 1908|Partito=[[sinistra storica]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
==== Trasporto [[ATAF e Li-nea]] ====
{{ComuniAmminPrec|Nome=Bonardo Bonardi|Inizio=27 settembre 1908|Fine=-|Partito=[[destra storica]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
È attiva anche una linea del servizio di trasporto pubblico di [[Firenze]] per collegare la stazione fiorentina con quella signese.
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carlo Sestini|Inizio= febbraio 1923|Fine=22 aprile 1923|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
Le società [[ATAF e Li-nea]] gestiscono la ''linea 72'' che collega Firenze, oltre che con Signa, anche con [[Lastra a Signa]] e [[Montelupo Fiorentino]].
{{ComuniAmminPrec|Nome=Banco Tanini|Inizio=22 aprile 1923|Fine=1925|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
 
{{ComuniAmminPrec|Nome=Oreste Cinelli|Inizio=1925|Fine=1930|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
==== [[Tramvia di Signa]] ====
{{ComuniAmminPrec|Nome=Banco Tanini|Inizio=1930 |Fine=1941|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
Tramvia a vapore che collegava Signa con [[Firenze]], in funzione dal [[1884]] al [[1921]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Enrico Bigalli|Inizio= -|Fine=1975|Partito=[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
 
{{ComuniAmminPrec|Nome=Stefano Pieracci|Inizio=1975|Fine=1980|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
== Amministrazione==
{{ComuniAmminPrec|Nome=Andrea Bertini|Inizio=1980|Fine=15 ottobre 1986|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Florestano Bitossi <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Zanobini|Inizio=15 ottobre 1986|Fine=29 giugno 1990|Partito=-|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
|DataElezione= 15/06/2004 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
{{ComuniAmminPrec|Nome=Tommaso Bisagno|Inizio=5 luglio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
|partito=[[centrosinistra]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Bambagioni|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=centro|Note=<ref name=interno />}}
|TelefonoComune= 055 87941 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Bambagioni|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
|EmailComune= urp@comune.signa.fi.it <!--E-MAIL del comune-->
{{ComuniAmminPrec|Nome=Florestano Bitossi|Inizio=15 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Cristianini|Inizio=8 giugno 2009|Fine=27 maggio 2014|Partito=[[centro-sinistra]], [[lista civica]]: proposta per Signa|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Cristianini|Inizio=27 maggio 2014|Fine=10 giugno 2019|Partito=[[lista civica]]: progetto Signa, [[Italia dei Valori]], [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giampiero Fossi|Inizio=10 giugno 2019|Fine=24 giugno 2024|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giampiero Fossi|Inizio=24 giugno 2024|Fine=''in carica''|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Francia|Maromme|[[1985]]}}<ref name=":0">{{Cita web|url=https://comune.signa.fi.it/it/page/gemellaggi-15|titolo=Gemellaggi}}</ref>
*{{gemellaggio|Austria|Oberdrauburg}}
*{{gemellaggio|Italia|Longobucco}}
*{{gemellaggio|Sahara Occidentale|Tifariti}}
 
==Lo Sport==
===[[Calcio (sport)|Calcio]]===
Signa dispone di una propria squadra di calcio, il ''Signa 1914'', che attualmente disputa il campionato [[Promozione (calcio)|Promozione]] giocando le partite in casa allo ''Stadio del Bisenzio''.
 
* {{gemellaggio|Austria|Oberdrauburg|1996}}<ref name=":0" />
====Storia====
La nascita del ''Signa 1914'' avvenne grazie ad una situazione economica favorevole, in cui c'era il tempo di dedicarsi ad attività sportive e ludiche, oltre alla [[politica]] e all'[[economia]]. Seguendo così l'esempio di alcune città italiane che crearono le squadre della propria città su modello di formazioni inglesi (come ad esempio l'[[Inter]], il [[Milan]] e il [[Genoa]]), anche a Signa venne fondata nel [[1914]] una propria squadra di [[Calcio (sport)|calcio]], chiamata ''Signa 1914''. Nei primi anni la squadra signese non disputò in campionati o tornei ma si limitò soltanto a sfidare altre formazioni locali<ref name= calcio >Carlo Fontanelli e Libero Serchielli, ''Libero di Signa - 1914/2004 90 anni di calcio fra Arno e Bisenzio</ref>. Con l'inizio della [[Prima Guerra Mondiale]], le attività agonistiche si fermarono per riprendere solamente a fine guerra. Il ''Signa 1914'' venne iscritto alla [[FIGC]] e poté quindi partecipare ad un campionato ufficiale<ref name= calcio />. L'esordio avvenne durante il [[1921]] nel girone C di Terza Categoria (quella che oggi sarebbe la [[Lega Pro]]) e fu subito promossa nel campionato di Promozione (l'attuale [[Serie B]]). Vari furono i succesi ottenuti dalla squadra in quegli anni, come la clamorosa vittoria per 18-0 il [[21 gennaio]] [[1923]] contro il [[Associazione Calcio Prato|Prato]] o contro l'[[Empoli Football Club|Empoli]] (2-1 per il ''Signa 1914'') oppure la vittoria per 7 a 0 contro il [[Associazione Calcio Siena|Siena]]<ref name= calcio />. Pur subendo l'egemonia politica fascista dal [[1926]], la squadra signese riuscì ad ottenere altri risultati importanti. Nello stesso anno infatti la squadra fu chiamata ad inaugurare la nuova formazione calcistica di [[Firenze]], la ''[[Fiorentina]]''. La partita vide il club signese vincere per 2-1 come riportato da un articolo de [[La Nazione]] dell'epoca:
 
* {{gemellaggio|Italia|Longobucco|2001}}<ref name=":0" />
{{quote
|''Il debutto della squadra fiorentina che dovrà fra breve iniziare il campionato di prima divisione non è stato felice. I concittadini sono stati battuti da Le Signe per 2-1. L'A.C. Fiorentina ha avuto il torto di cominciare un po' tardi gli allenamenti della squadra. Ma la colpa non crediamo debba ascriversi del tutto gli intendimenti dei dirigenti del nuovo sodalizio calcistico...''
|Dall'articolo de ''[[La Nazione]]'', [[20 settembre]] [[1926]]}}
 
* {{gemellaggio|Sahara Occidentale|Tifariti|1996}}<ref name=":0" />
Col passare degli anni e con il cambiamento dei tornei calcistici in [[Italia]] attraverso la creazione dei campionati di [[Serie A]], [[Serie B|B]] e successivamente [[Serie C]], il ''Signa 1914'' disputò dal [[1929]] buone stagioni anche se fu protagonista di un fatto grave durante quello stesso anno. Infatti in un match giocato in casa contro il [[Associazione Sportiva Piombino|Piombino]], dopo un goal annullato, il pubblico signese si riversò sul campo maltrattando l'arbitro. Ciò costò al ''Signa 1914'' l'impossibilità di proseguire il campionato e fece rischiare la retrocessione diretta anche se quest'ultima fu evitata grazie le influenze politiche della presidenza signese<ref name= calcio />. Nel corso degli anni disputò una serie di stagioni altalenanti che culminarono con la promozione della squadra signese in [[Serie C]]. Il ''Signa 1914'' continuò la sua permanenza in questa categoria anche durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] fino al [[1948]] quando venne retrocessa in Promozione<ref name= calcio />. Da qui in poi ottenne risultati deludenti, disputando in campionati e tornei minori. Solo in tre stagioni (quelle tra il [[1967]]-[[1968|68]] e il [[1970]]-[[1971|71]]) la squadra ottenne la [[Serie D]]<ref name= calcio />, mentre attualmente ha raggiunto il campionato Promozione.
 
* {{gemellaggio|Albania|Pukë|2020}}<ref name=":0" />
==== Giocatori noti del ''Signa 1914''====
[[Immagine:Piero Gonfiantini.jpg|thumb|Piero Gonfiantini]]
Pur non ottenendo mai grandi risultati agonistici, il ''Signa 1914'' ha avuto importanti giocatori che col passare del tempo sono riusciti a far carriera e successo in squadre maggiori. Tra questi ci sono [[Fulvio Nesti]] ed [[Egisto Pandolfini]] i quali fecero parte della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale Italiana]] nei Mondiali del [[1954]]<ref name= calcio />.
 
== Sport ==
Altri importanti giocatori che, in gran parte, hanno iniziato la carriera con la maglia del ''Signa 1914'' sono: Luigi Boni ([[portiere]]), Giovanni Checchi ([[difensore]]), Ivo Buzzegoli [[difensore]], [[Piero Gonfiantini]] [[difensore]], Silvano Grassi [[centrocampista]], Mauro Mari [[centrocampista]], Graziano Gori [[ala]] e Antonio Ghedini [[ala]].
=== Calcio ===
Signa dispone di una propria squadra di calcio, la ''[[Società Sportiva Signa 1914]]'' che gioca le partite in casa allo ''Stadio del Bisenzio''. La società ha militato in [[Serie C]] fra la fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] ed i primi [[anni 1950|anni cinquanta]] e poi in [[Serie D]] negli [[anni 1960|anni sessanta]].
Più di recente ha disputato il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] fino al [[2011]] quando ha ottenuto la promozione in [[Eccellenza Toscana]].
 
===[[ Pallacanestro]] ===
La società sporitivasportiva di pallacanestro signese è illa ''TeamNova'', nata nel [[1998]] dalla fusione del Basket Signa e del Basket Lastra ed è ufficialmente iscritta alla [[Federazione Italiana Pallacanestro]]. La squadra ha militato per più anni in C1 raggiungendo anche i [[playoffplay-off]]. OraAttualmente Lala prima squadra della società milita nel campionato di Promozione.
 
===[[ Pallavolo]] ===
La squadra di pallavolo del paese nacque nel [[1969]] e nella sua storia, a differenza delle altre discipline, ha raggiunto alcuni risultati importanti come la promozione in serie C/2 maschile nel [[1979]] ottenendo un 2°º posto finale.
 
Oggi, in memoria di uno dei fautori di quel successo, Roberto Battagli, viene celebrato un Memorial annuale a cui partecipano squadre della serie A/1 e A/2.
 
=== Altri Sport ===
Tra gli sport che vengono praticati in forma minore a Signa ci sono il [[Tennis]] e l'[[atletica leggera]].
 
==Galleria fotograficad'immagini==
<gallery>
Immagine:Signa-municipio01.jpg|Il Municipio
Immagine:Signa-elementari01.jpg|La Scuola Elementare ''Leonardo da Vinci''
Immagine:Signa-SanGiovanni 01.jpg|La Chiesa di San Giovanni Battista
Immagine:Signa-castello01.jpg|Veduta del ''Castello''
Immagine:ASL Signa.jpg|Il presidio ASL
Immagine:Signa FS 002.jpg|La stazione ferroviaria
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*Ciuffoletti [[Zeffiro Ciuffoletti]], ''Storia della Comunità di Signa, volumi I e II'', [[Firenze]], ediz. Edifir, [[2003]], ISBN 887970185188-7970-185-1
* Nardi Gabriella e Barsanti Roberta, ''Le chiese di Signa'', Signa, Comune di Signa, [[ISBN]] non disponibile
* Romita Vallombrosana, ''Ragguaglio istorico della Beata Giovanna da Signa Romita Vallombrosana'', Signa, ediz. Masso delle Fate (ristampa dell'edizione del 1741), [[2007]], ISBN 886039088588-6039-088-5
*Repetti [[Emanuele Repetti]], ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', [[Firenze]], ediz. Firenzelibri, [[2005]], ISBN 887622002X88-7622-002-X
* Gruppo Archeologico di Signa e Scuola Elementare "Leonardo da Vinci", ''Signa fra storia e tradizione'', Signa, Comune di Signa, [[1990]], [[ISBN]] non disponibile
* Benelli Moreno, Simoni Simonetta, Vannini Remo, Nardi Gabriella e il Gruppo Archeologico Signese, ''Signa nel Ventesimo Secolo'', Signa, ediz. Masso delle Fate, [[2006]], [[ISBN]] non disponibile
* V. Capponi, ''Biografie Pistoiesi del 1878'', [[Pistoia]], ediz. non disponibile, [[1878]], [[ISBN]] non disponibile
* Tozzi Bellini M. Emirena, ''La manifattura della paglia nel Novecento. Da Signa e dalla Toscana nel mondo'', [[Firenze]], ediz. Polistampa, [[2007]], ISBN 885960210688-596-0210-6
* Fontanelli Carlo e Sarchielli Libero, ''Libero di Signa - 1914/2004 90 anni di calcio fra Arno e Bisenzio'', [[Empoli]], ediz. Geo Edizioni srl, [[2004]], [[ISBN]] non disponibile
* A. Baldinotti, L. Bassignana, L. Bernini, L. Ciulli, ''La Manifattura di Signa'', [[Firenze]], ediz. Studio per Edizioni Scelte, [[1986]], [[ISBN]] non disponibile
* F. Bracaloni, S. Venturi. ''Nobel <nowiki>'</nowiki>Carmignano<nowiki>'</nowiki> di Signa''. ISBN non disponibile
 
== Voci correlate ==
* [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]]
* [[CorteoCappello di storicopaglia di SignaFirenze]]
* [[Porto di Signa]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Signa}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.signa.fi.it Il sito del comune]
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/signa_%28Enciclopedia-Dantesca%29/|Signa|sito=Enciclopedia dantesca}}
* [http://www.parcorenai.it/ Il Parco dei Renai]
* [http://www.signa1914.it Signa 1914]
* [http://www.museopaglia.it Il Museo della Paglia e dell'Intreccio]
{{Provincia di Firenze}}
 
[[Categoria:{{Comuni della provinciacittà metropolitana di Firenze]]}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della Toscana]]
{{Portale|Toscana}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
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