Guglielmo I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Guglielmo I d'Inghilterra<br>detto "il Conquistatore"
|titolo = [[Sovrani del Regno Unito|Re d'Inghilterra]]
|immagine = William the Conqueror (TFA).jpg
|legenda = Guglielmo I il Conquistatore ritratto sull'[[Arazzo di Bayeux]]
|stemma = Arms of William the Conqueror (1066-1087).svg
|regno =
|incoronazione = 25 dicembre [[1066]]
|predecessore = [[Edgardo Atheling|Edgardo II]] (''[[de iure]]'')<br>[[Aroldo II d'Inghilterra|Aroldo II]] (''[[de facto]]'')
|successore = [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo II]]
|titolo1 = [[Ducato di Normandia|Duca di Normandia]]
|sottotitolo1 = come '''Guglielmo II'''
|regno1 =
|predecessore1 = [[Roberto I di Normandia|Roberto I]]
|successore1 = [[Roberto II di Normandia|Roberto II]]
|consorte = [[Matilde di Fiandra]]
|figli = [[Roberto II di Normandia|Roberto II]]<br />[[Adeliza di Normandia|Adeliza]]<br />[[Riccardo di Normandia|Riccardo]]<br />[[Cecilia di Normandia|Cecilia]]<br />[[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo II]]<br/>Matilde<br />[[Costanza d'Inghilterra|Costanza]]<br />[[Adele d'Inghilterra|Adele]]<br />[[Agata di Normandia|Agata]] (?)<br />[[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]
|dinastia = [[Richardides]]
|casa reale = [[Casa di Normandia]]
|padre = [[Roberto I di Normandia]]
|madre = [[Herleva]]
|data di nascita = 8 novembre [[1028]]
|luogo di nascita = [[Falaise (Calvados)|Falaise]]
|data di morte = {{Calcola età3|1087|9|9|1028|11|8}}
|luogo di morte = [[Rouen]]
|luogo di sepoltura = [[Chiesa di Santo Stefano (Caen)|Abbaziale di Santo Stefano]], [[Caen]]
|inizio regno = 25 dicembre [[1066]]
|fine regno = 9 settembre [[1087]]
|inizio regno1 = 3 luglio [[1035]]
|fine regno1 = 9 settembre [[1087]]
}}
{{Bio
|Nome = Guglielmo il Conquistatore
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = conosciuto come '''Guglielmo I d'Inghilterra''' e '''Guglielmo II di Normandia'''
|ForzaOrdinamento = Guglielmo 01 d'Inghilterra
|Sesso = M
|LuogoNascita = Falaise
|LuogoNascitaLink = Falaise (Calvados)
|GiornoMeseNascita = 8 novembre
|AnnoNascita = 1028
|LuogoMorte = Rouen
|GiornoMeseMorte = 9 settembre
|AnnoMorte = 1087
|Attività = condottiero
|Nazionalità = normanno
|Categorie = no
|PostNazionalità = , [[duca di Normandia]] dal 1035 e [[Sovrani d'Inghilterra|re d'Inghilterra]] dal 1066 fino alla sua morte
}}
Sebbene chiamato anche '''Guglielmo il Bastardo''' (in francese ''Guillaume le Bâtard'') perché illegittimo o comunque nato da una [[more danico|unione non canonica]] non riconosciuta dalla Chiesa<ref name="Freeman1873">{{Cita libro|autore=Edward Augustus Freeman|titolo=The History of the Norman Conquest of England: The reign of William the Conqueror |url=https://books.google.com/books?id=t4kQAAAAYAAJ|anno=1873|editore=Clarendon Press|pp=95, 159, 366, 451, 461}}</ref>, era comunque chiamato "il Conquistatore" (in inglese "''the Conqueror''", in francese "''le Conquérant''") già prima del 1066, per le sue vittorie sui [[Bretoni]] e per la conquista del [[Maine (provincia)|Maine]].
Guglielmo ascese al trono d'Inghilterra dopo la vittoria nella [[battaglia di Hastings]], con la quale cominciò la [[conquista normanna dell'Inghilterra|conquista normanna]], sconfiggendo il re [[sassoni|sassone]] [[Aroldo II d'Inghilterra|Aroldo II]]. L'epopea della conquista e le ragioni della guerra sono rappresentate nel famoso [[Arazzo di Bayeux]].
Diede vita al primo censimento delle proprietà inglesi (il ''[[Domesday Book]]''), che permetteva al re di avere conoscenza diretta di tutti i proprietari terrieri senza passare attraverso i loro feudatari, anzi convocandoli tutti, nel [[1086]] a [[Salisbury]], dove li fece giurare che sarebbero stati fedeli al loro re contro ogni altro uomo. Guglielmo è considerato il fondatore del governo centrale in Inghilterra e uno dei primi costruttori della monarchia costituzionale<ref>C.H. Mc Ilwain, ''Le classi sociali nel medioevo'', cap. XXIII, vol. VI, pag. 933</ref>.
Con il suo regno ebbe inizio la dinastia dei [[Normanni]], la quale, comprendendo anche i rami femminili e cadetti che si sono avvicendati, siede tuttora sul trono inglese: tutti i [[sovrani d'Inghilterra]] suoi successori sono infatti suoi discendenti diretti.
== Origine ==
Secondo il [[monachesimo|monaco]] e [[cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Normanni|normanno]] [[Guglielmo di Jumièges]], autore delle ''Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui'', Guglielmo era l'unico figlio del sesto signore della [[Normandia]], il quarto a ottenere formalmente il titolo di [[Duca di Normandia]], [[Roberto I di Normandia|Roberto I il Magnifico]] e di [[Herleva|Herleva di Falaise detta anche Arletta]]<ref name=Normannorum>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. III, pag 268]</ref> ([[1010]] circa –[[1050]] circa), di umili origini, figlia di Fulberto o Herberto, un cameriere del duca (''Herleva Fulberti cubicularii ducis filia'')<ref name=Normannorum/> e della moglie Duda o Duwa, come ci conferma la ''Chronica Albrici Monachi Trium Fontium''<ref name=Albrici>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=784&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1032, Pag 784] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150107084444/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=784&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00#ES |data=7 gennaio 2015 }}</ref>, che potrebbe essere stata figlia del conciatore Fulberto<ref name=John>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 17</ref>, forse preparatore di salme.<ref>Elisabeth M. C. van Houts, in ''The Origins of Herleva, Mother of William the Conqueror'', dal ''The English Historical Review'', vol. 101, nº 399 (aprile 1986), p. 399-404.</ref><ref>Nella città di Huy, in Belgio, la leggenda narra che Arlette sia nata lì nel 1013, figlia del furfante Fulbert di Florennes e della principessa scozzese Doda. Questa famiglia andò in Normandia nel 1020 e lì, a Falaise, ebbe luogo l'incontro di Arlette e del giovane duca Roberto il Magnifico, il cui figlio Guillaume, il futuro Conquistatore, e nato nel Natale del 1027...</ref>
[[File:William the Conqueror's mother, born in HUY, Belgium.jpg|thumb|center|Statua di Arlette a Huy, Belgio. Vedi il romanzo ''Arlette'' di Freddy Van Daele, pubblicato da Alfred Van Daele a Hosdent-sur-Mehaigne nel 2004.]]
Roberto I il Magnifico, sempre secondo Guglielmo di Jumièges, era il figlio secondogenito del quarto [[duchi di Normandia|signore]] della [[Normandia]] e il secondo a ottenere il titolo formale di [[Duca di Normandia]], [[Riccardo II di Normandia|Riccardo II]] e di [[Giuditta di Bretagna]]<ref name="Normannoru">{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber V, cap. XIII, pag 255]</ref> che era sorella di [[Goffredo I di Bretagna]]<ref name="Normannoru" />, quindi era figlia del conte di [[Rennes]] e [[duca di Bretagna]], [[Conan I di Bretagna|Conan I il Torto]] e della moglie, Ermengarda d'Angiò (come ci viene confermato dal [[monachesimo|monaco]] [[Rodolfo il Glabro]], uno dei maggiori [[Cronaca (genere letterario)|cronisti]] d'età [[Medioevo|medievale]]<ref name="Rodulfi">{{la}} [http://www.documentacatholicaomnia.eu/02m/0985-1047,_Rodulfus_Glaber_Cluniacensis,_Historiarum_Sui_Temporis_Libri_Quinque,_MLT.pdf#ES Rodulfi Glabri Cluniacensis, Historiarum Sui Temporis, Libri Quinque, liber secundus, caput III, colonna 631]</ref>), figlia del terzo [[Conte di Angiò]], [[Goffredo I d'Angiò|Goffredo I Grisegonelle]] e di [[Adele di Troyes|Adele]] di Vermandois, figlia di [[Roberto di Vermandois]], conte di [[Meaux]] e di [[Troyes]].
== Biografia ==
=== Infanzia ===
Nacque a [[Falaise (Calvados)|Falaise]] in [[Normandia]], da un'unione ''[[more danico]]'' (ossia secondo l'uso vichingo, pagano, e considerata illegittima dalla Chiesa), nell'anno in cui suo padre, Roberto, conte di [[Exmes|Hiesmois]], si era ribellato al proprio fratello il duca di Normandia [[Riccardo III di Normandia|Riccardo III]] e aveva posto il campo a [[Falaise (Calvados)|Falaise]]<ref name=Normannor>{{Cita libro|autore=André Du Chesne|titolo=Historiae Normannorum scriptores antiqui|url=https://books.google.com/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149 |anno=1619|editore=apud Robertum Foüet |volume=Liber VI cap. II |p=258 |lingua=la}}</ref> (la città capoluogo della sua contea<ref name=Joh>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 16</ref>); Roberto, sconfitto, si sottomise e fu concordata la pace<ref name=Normannor/>.<br />Riccardo III, poco dopo essere rientrato a Rouen, morì, avvelenato<ref name=Normannor/>. Anche il [[monachesimo|monaco]] e [[cronaca (genere letterario)|cronista]] [[inglesi|inglese]] [[Orderico Vitale]] ritiene che Riccardo sia stato avvelenato (''Richardus III veneno, non plene biennio peracto, periit'')<ref name=Ecclesiastica>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f204.image.r=Orderic%20Vital.langFR#ES Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber V, par. X, colonna 403]</ref>. Infine, secondo [[Wace]], nel suo ''Roman de Rou'', l'avvelenamento di [[Riccardo III di Normandia|Riccardo III]] fu opera di suo fratello, Roberto, la persona che più aveva da guadagnare dalla sua morte. Infatti Roberto divenne duca di Normandia, diseredando e spodestando del titolo ducale il nipote, Nicola, come confermano Guglielmo di Jumièges<ref name=Normannor/>, Orderico Vitale<ref name=Ecclesiastica/><ref name=Ecclesiasti>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. I, pagine 10 e 11]</ref> e il [[cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Roberto di Torigni|Robert di Torigny]]<ref name=Robert>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f108.image#ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, anno 1026, pagina 33]</ref>.
Roberto, nel [[1034]], decise di fare un pellegrinaggio a [[Gerusalemme]]; prima di partire, non avendo eredi legittimi, volle risolvere il problema della sua successione<ref name="corbett" /> per la quale scelse il figlio, allora di soli sei anni, Guglielmo, avuto da [[Herleva]], sua concubina. Convocò un consiglio generale in cui tutti i nobili, anche i più riluttanti, dovettero accettare tale successione<ref name="corbett"/>. Nell'occasione furono nominati per lui, nel caso in cui Roberto non fosse tornato dalla [[Terra santa|Terra Santa]] (anche se era considerato molto improbabile, in quanto Roberto godeva di ottima salute e aveva solo 25 anni<ref name="Corbe">William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 18</ref>), i quattro tutori del ducato<ref name=Corbe/>:
* [[Gilberto di Brionne|Gilberto]], conte d'[[Eu (Senna Marittima)|Eu]] e conte di [[Brionne]], cugino di Roberto (nipote del duca [[Riccardo I di Normandia|Riccardo Senza Paura]])
* Osberno di Crepòn, [[siniscalco]] del ducato
* Toroldo di Neufmarche, precettore di Guglielmo e probabilmente [[connestabile]] del ducato
* [[Alano III di Bretagna|Alano III]], duca di [[Bretagna]] e conte di [[Rennes]], cugino di Roberto.
Il re di Francia [[Enrico I di Francia|Enrico I]] concesse il suo assenso<ref name=Corbe/>, per cui nel febbraio [[1035]] Roberto partì e raggiunse [[Gerusalemme]] senza problemi, ma sulla via del ritorno, a [[İznik|Nicea]], si ammalò improvvisamente e il 2 luglio morì<ref name=Normanno>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=false#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VI, cap. XIII, pag 267]</ref><ref name=Ecclesiast>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. I, pag 11]</ref>.
{{Casa dei Normanni}}
=== Duca di Normandia ===
{{Vedi anche|Ducato di Normandia}}
All'età di circa 8 anni<ref name=Ecclesiast/>, Guglielmo venne proclamato [[duca]], malgrado, poco tempo dopo, due dei suoi tutori venissero assassinati: il precettore Turoldo e il Siniscalco Osberno di Crepòn. Incominciarono le ribellioni e molto probabilmente Guglielmo fu affidato alla tutela del prozio, [[Roberto d'Évreux|Roberto il Danese]] (?-[[1037]]), [[Arcidiocesi di Rouen|arcivescovo di Rouen]] e conte d'[[Évreux]]<ref name="Corbe" />, e, dopo la sua morte, alla tutela del nuovo arcivescovo di Rouen, Mauger<ref name="corbett"/>, fratellastro di suo padre (figlio di Riccardo II di Normandia e di Papie (o Papia), come ci conferma Guglielmo di Jumièges<ref name=Norman>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. VII, pag 270]</ref>), che, nel [[1042]], proclamò, per la prima volta in Normandia, la [[Tregua di Dio]]<ref name="corbett"/>.
Però, nel [[1040]], morirono anche gli ultimi due tutori di Guglielmo: Alano III, mentre assediava un castello ribelle nei pressi di [[Vimoutiers]], morì improvvisamente e, se si presta fede a Orderico Vitale, fu avvelenato dagli stessi normanni<ref name=Ecclesias>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, cap. XII, pag 252, nota 2]</ref> (la morte di Alano III, nel [[1040]], è documentata anche dallo ''Ex Chronico Britannico''<ref name=Britannico>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k501290/f769.image#ES Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico, anno MXL pagina 412]</ref>); Gilberto di Brionne, rimasto unico tutore, fu ucciso in quello stesso anno, mentre stava cavalcando<ref name=Ordericus>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt#ES Historia Ecclesiastica, tomus II, liber III, pagg 25 e 26]</ref>; ma Guglielmo di Jumièges dice che gli assassini avevano agito su mandato del cugino di Gilberto, Rodolfo, signore di [[Gacé]] (''Rodulfus de Waceio filii Roberti archiepiscopi''), figlio secondogenito dell'[[Arcidiocesi di Rouen|Arcivescovo di Rouen]] e [[Contea di Évreux|Conte di Évreux]], [[Roberto d'Évreux|Roberto]]<ref name=Norma>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. II, pag 268]</ref>; infine Robert di Torigny si limita a dire che Gilberto fu ucciso da Rodolfo (''Radulfo de Waceio filio Roberti archiepiscopi Rothomagensis'')<ref name=Torign>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5905q/f272.image#ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, anno 964, pagina 26]</ref>, che era suo cugino (i loro padri, [[Goffredo di Brionne|Goffredo]] e [[Roberto d'Évreux|Roberto]], erano fratelli o fratellastri).
Questo duplice delitto aveva gettato la regione nell'anarchia. Di conseguenza Guglielmo, nominato proprio Rodolfo di Gacé o Wacy alla guida dell'esercito<ref name="corbett">William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 20</ref>, fu costretto a combattere per recuperare il suo castello di [[Falaise (Calvados)|Falaise]]<ref name="corbett"/>, per ridurre all'obbedienza ampie fasce di sedizione<ref name="corbett"/>, per controllare le continue contrapposizioni fra [[Normanni]] e [[Angioini]], per arginare le ambizioni del [[ducato di Bretagna|Duca di Bretagna]] e del [[Sovrani di Francia|sovrano francese]], e infine per amministrare le frequenti lotte fra [[barone|baroni]] e [[Vassallo|vassalli]] minori.
La rivolta esplose nel [[1047]], con una congiura ordita da parte dei feudatari del [[Calvados|Bessin]] e del [[Cotentin]], per catturare Guglielmo il Bastardo a [[Valognes]] e sostituirlo (proprio per il fatto che era figlio illegittimo del duca Roberto I) nel governo del ducato con un suo cugino borgognone<ref>Guido di Brionne era conosciuto anche come Guido di Borgogna, essendo figlio del conte [[Rinaldo I di Borgogna]] e di [[Alice di Normandia]], zia di Guglielmo.</ref>, Guido conte di [[Vernon (Eure)|Vernon]] e di [[Brionne]]<ref name="corbett"/>. Sfuggito alla cattura Guglielmo chiese l'aiuto del re di Francia, [[Enrico I di Francia|Enrico I]], che intervenne di persona, avendo così modo di sdebitarsi dell'aiuto ricevuto a suo tempo dal padre di Guglielmo il Bastardo, [[Roberto I di Normandia|Roberto I il Magnifico]], nel [[1031]]<ref name="corbett"/>. L'esercito franco-normanno guidato da re Enrico e da Guglielmo sconfisse i ribelli nella piana di Val-ès-Dunes (vicino a [[Chicheboville]]), situata a 12 km a sud-est di [[Caen]], permettendo a Guglielmo di mantenere il titolo<ref>Louis Halphen, ''La Francia dell'XI secolo'', cap. XXIV, vol. II, pag. 780.</ref> ed in seguito, dopo aver occupato Brionne e scacciato Guido di Borgogna dalla Normandia, gli consentì di prendere le redini del potere<ref name="corbett"/>.
L'anno dopo ([[1048]]) Enrico I ricevette l'aiuto di Guglielmo (come ci conferma il [[Religioso (cristianesimo)|religioso]] e [[Cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Normanni|normanno]], [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], nel suo ''The Gesta Guillelmi''<ref name= Willelmi>{{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n103/mode/2up#ES Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, Gesta Willelmi, pagine 82 e 83]</ref>) che compì una spedizione in [[Angiò]], dove si distinse per valore e abilità strategica<ref name="corbett"/>, in sostegno di Enrico che combatteva contro il [[Angiò|conte d'Angiò]], [[Goffredo II d'Angiò|Goffredo II Martello]]<ref name=Halphen/>. Guglielmo proseguì la guerra contro il conte d'Angiò anche l'anno dopo, il [[1049]]. Fermò Goffredo d'Angiò, che aspirava di togliere il [[Maine e Loira|Maine]] al conte [[Eriberto II del Maine|Eriberto II]], recuperò le città normanne di [[Alençon]] e di [[Domfront (Orne)|Domfront]], annesse il [[Passais]]; e impose la sua autorità anche a [[Mont Saint-Michel]]. Una volta restaurato l'ordine graziò i suoi nemici e li reinvestì dei loro [[feudalesimo|feudi]] in cambio della sottomissione<ref name=CORBE>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 21</ref>; sancì un accordo di pace con la costruzione a Caen di un castello e della chiesa di Sainte Paix, fra il [[1049]] e il [[1051]].
<br />Non tutti i suoi nemici furono graziati, secondo Guglielmo di Jumièges, il conte di [[Mortain]], Guglielmo Guerlenc, nipote di [[Riccardo I di Normandia]], sospettato di tradimento<ref name=Antiqui>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XIX, pag 276]</ref> durante il complotto del [[1047]], privato della contea e bandito dal ducato, ebbe il permesso di recarsi in [[Puglia]], accompagnato da un solo scudiero<ref name=Antiqu>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XIX, pag 277]</ref> e il duca Guglielmo il Bastardo elevò a conte di [[Mortain]], al posto di Guglielmo Guerlenc, il fratellastro, [[Roberto di Mortain|Roberto]], che, oltre alla contea di Mortain, aveva ricevuto diversi feudi<ref name=CORB>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 23</ref>; anche Guglielmo Busac, conte di [[Eu (Senna Marittima)|Eu]], e Guglielmo d'Arques, conte d'[[Arques (Passo di Calais)|Arques]], che avevano sfidato l'autorità del duca, furono privati dei loro feudi e dovettero rifugiarsi, rispettivamente il Busac a [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]] e il conte d'[[Arques (Passo di Calais)|Arques]], alla corte di [[Francia]]<ref name=CORBE/>; Guglielmo d'Arques, asserragliato su un'altura, si era arreso solo per fame dopo alcuni mesi.
In quegli stessi anni, nominò vescovo di [[diocesi di Bayeux|Bayeux]], come successore di Ugo II di Bayeux, l'altro fratellastro, [[Oddone di Bayeux|Oddone]]<ref name=CORB/>.
Guglielmo, nel [[1051]], si era recato in Inghilterra, con ampio seguito come testimoniano la ''The Anglo-Saxon Chronicle'' a trovare il cugino (entrambi discendevano da [[Riccardo I di Normandia]]), il [[re d'Inghilterra]], [[Edoardo il Confessore]]<ref name=Anglo-Saxon>{{la}} [http://www.britannia.com/history/docs/1051.html#ES The Anglo-Saxon Chronicle, anno 1051] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141004220542/http://www.britannia.com/history/docs/1051.html#ES |data=4 ottobre 2014 }}</ref> facendo menzione che, in caso di morte di Edoardo senza eredi, si considerava un pretendente al trono d'Inghilterra<ref>William John Corbett, ''L'Inghilterra dal 954 alla morte di Edoardo il Confessore'', cap. X, vol. IV, pag. 282</ref>. Guglielmo il Bastardo, al ritorno dall'Inghilterra, era quindi sicuro di aver ricevuto una sorta di promessa di successione al trono da parte del cugino<ref name="corbett"/>.
Guglielmo, nel [[1052]], decise di sposarsi, e la sua scelta ricadde sulla cugina, [[Matilde delle Fiandre]]<ref name="corbett"/> ([[1032]] - [[1083]]), che, secondo la ''Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana'', era figlia di [[Baldovino V delle Fiandre|Baldovino V]], [[Conti delle Fiandre|conte delle Fiandre]], e della sorella del [[re di Francia]], [[Enrico I di Francia|Enrico I]]<ref name=Vital>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pagg. 92 e 93]</ref>, [[Adele di Francia (1009-1079)|Adele di Francia]]<ref name=Bertiniana>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000841.html?pageNo=306&sortIndex=010%3A050%3A0009%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, pagina 306] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180619012700/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000841.html?pageNo=306&sortIndex=010%3A050%3A0009%3A010%3A00%3A00#ES |data=19 giugno 2018 }}</ref>, che secondo la ''Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis'' era figlia del [[re di Francia]], [[Roberto II di Francia|Roberto II, detto il Pio]]<ref name=Fusniacensis>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=252&sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00l #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 2, pag 252] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180619012656/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000875.html?pageNo=252&sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00l |data=19 giugno 2018 }}</ref>. Il matrimonio venne celebrato<ref name=Vital/>, nel [[1053]] a Eu, nell'[[alta Normandia]], a dispetto del divieto, per consanguineità, al loro matrimonio, che era stato deciso da [[papa Leone IX]] durante il concilio di [[Reims]], nel [[1049]]<ref name="corbett"/> e Mauger lo zio arcivescovo scomunicò Guglielmo, anche perché suo fratello, Guglielmo d'Arques, era stato esiliato<ref name="corbett"/>.
Si dovette attendere il pontificato di [[Papa Niccolò II|Nicola II]], nel [[1059]], perché la coppia fosse assolta, a prezzo tuttavia d'una penitenza: quella di fondare due monasteri benedettini a [[Caen]]. Furono così costruite l'abbazia detta ''[[Abbazia degli uomini|degli uomini]]'', dedicata a [[Stefano protomartire|Santo Stefano]] e l'abbazia detta ''[[Abbazia delle donne|delle donne]]'', dedicata alla [[Trinità (cristianesimo)|Santa Trinità]].
Nel [[1055]], l'[[Arcidiocesi di Rouen|Arcivescovo di Rouen]], Mauger fu deposto con l'accusa di essere un prelato troppo mondano, dal concilio convocato a [[Lisieux]] da Guglielmo,<ref name="corbett"/> e al suo posto vi fu insediato [[Maurilio di Rouen|Maurilio]].
Il matrimonio con Matilde saldò così un'alleanza fra i due più potenti principati del nord della Francia. Il re di Francia, Enrico I, temendo questa alleanza tra Normandia e Fiandre, mutò ben presto la sua politica amichevole nei confronti di Guglielmo; infatti, fatta la pace col conte d'Angiò, Goffredo II Martello, insieme invasero la Normandia due volte, nel [[1054]] e ancora nel [[1058]], ma in entrambe le occasioni Enrico subì delle cocenti sconfitte<ref name= Corb/>: la prima volta a [[Mortemer (Senna Marittima)|Mortemer]] non lontano da [[Aumale]]; la seconda a [[Varaville]], presso la foce del [[Dives (fiume)|Dives]]<ref name= Corb/>. La guerra proseguì ancora per poco e poi fu intavolata una trattativa di pace, nel corso della quale Enrico I morì (4 agosto [[1060]])<ref name= Corb/>. Nel frattempo, nel corso del [[1056]], Guglielmo riuscì a riportare nel Maine il conte del Maine, Eriberto II, che si era rifugiato in Normandia, perché scacciato dalla sua contea da Goffredo II Martello d'Angiò<ref name= Corb/>; e, siccome Erberto II non aveva eredi, stipulò un contratto di fidanzamento tra suo figlio (di pochi anni) [[Roberto II di Normandia|Roberto]] e Margherita, la sorella di Eriberto, con la clausola che, alla morte di Eriberto II, sempre senza eredi, il futuro genero, Roberto avrebbe ereditato la contea<ref name= Corb/>.<br />Nel [[1062]], alla morte di Erberto II<ref name=Ruyensis>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k501306/f624.image#ES Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, anno 1062, Pag 563]</ref>, ancora senza eredi, Guglielmo, contro la volontà popolare<ref>I nobili della [[Maine (provincia)|contea del Maine]], elessero conti del Maine, [[Biota del Maine]] († ca. [[1064]]), figlia di [[Eriberto I del Maine|Eriberto I detto ''Evigilans canis'' (Cane Sveglio)]], e suo marito, [[Gualtiero III del Vexin|Gualtiero I]] († ca. 1064), conte del [[Vexin]] e di [[Amiens]].</ref>, occupò il Maine a nome di Margherita e Roberto<ref name= Corb>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 22</ref>, e, dopo aver fatto imprigionare i successori di Eriberto, [[Biota del Maine]] († ca. [[1064]]), figlia di [[Eriberto I del Maine|Eriberto I detto ''Evigilans canis'' (Cane Sveglio)]], e suo marito, [[Gualtiero III del Vexin|Gualtiero I]] († ca. [[1064]]), conte del [[Vexin]] e di [[Amiens]] (secondo Orderico Vitale Biota e Gualtiero morirono avvelenati<ref name=Historia>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VIII, pag. 103]</ref>), continuò a occupare la contea anche dopo la morte di Margherita<ref name= Corb/>, avvenuta nel [[1063]]<ref name=Maine>{{fr}} [http://www.francebalade.com/maine/ctmaine.htm#rorgonides: #ES Les Seigneurs du Maine: La deuxième Maison du Maine]</ref>, senza essersi ancora sposata (Orderico Vitale ricorda che Margherita quando morì, non era ancora in età da marito<ref name=Histori>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VIII, pag. 104]</ref>).
Sia Guglielmo di Jumièges che il [[cronaca (genere letterario)|cronista]] e [[monachesimo|monaco]] [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] dell'[[abbazia di Malmesbury]], nel [[Wiltshire]] ([[Wessex]]), [[Guglielmo di Malmesbury]], confermano che Guglielmo, verso il [[1063]], ottenne un giuramento di fedeltà da [[Aroldo II d'Inghilterra|Harold Godwin(e)son o Aroldo]], [[Conte di Wessex]] (per poter ritornare in Inghilterra, Aroldo fu costretto a giurare a Guglielmo che lo avrebbe aiutato, per la successione sul trono inglese, dopo la morte di Edoardo il Confessore<ref>William John Corbett, ''L'Inghilterra dal 954 alla morte di Edoardo il Confessore'', cap. X, vol. IV, pag. 286</ref>); Guglielmo di Jumièges nel capitolo XXXI del libro VII delle ''Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui'', racconta che Aroldo, dopo aver attraversato [[La Manica]], approdò sulle coste del [[Ponthieu]] (pare che Aroldo, navigando nella Manica, per raggiungere Dover, sia stato colto da una tempesta che spinse la nave verso le sponde del continente<ref>William John Corbett, ''L'Inghilterra dal 954 alla morte di Edoardo il Confessore'', cap. X, vol. IV, pag. 285</ref>) e fu catturato da [[Guido I di Ponthieu|Guido]], conte di [[Abbeville (Francia)|Abbeville]]; dopo che Aroldo era stato liberato da Guglielmo il padre di Adeliza, Aroldo visse in Normandia, partecipando anche a una spedizione contro i [[Bretoni]], e dopo che aveva fatto atto di sottomissione a Guglielmo, gli fu promessa in sposa una delle figlie di Guglielmo, [[Adeliza di Normandia|Adeliza]]<ref name=Norm>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XXXI, pag 285]</ref>; Guglielmo di Malmesbury, nel suo ''Chronicle of the Kings of England'', ricorda che Adeliza (pur non nominandola), ancora bambina, era stata promessa ad Aroldo, dopo che quest'ultimo era stato liberato da Guglielmo a cui aveva giurato fedeltà<ref name=Chronicle_of_the_Kings>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 255]</ref>.
[[File:Normans Bayeux.jpg|thumb|Rappresentazione medioevale di una carica della cavalleria normanna (arazzo di Bayeux).]]
=== Successione al trono d'Inghilterra ===
lI 5 gennaio [[1066]], moriva il re d'Inghilterra, [[Edoardo il Confessore]], seppellito nell'[[Abbazia di Westminster]], consacrata da appena nove giorni, il 28 dicembre 1065<ref name= William>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 5.</ref>. Il giorno del funerale [[Aroldo II d'Inghilterra|Harold Godwinson]] [[conte di Wessex]], cognato del defunto, si fece incoronare re, in sprezzo delle profezie annunciate dall'apparizione della [[cometa di Halley]], scavalcando [[Edgardo Atheling]]<ref name= William/>, il legittimo successore<ref>Harold Godwinson convinse la nobiltà inglese che [[Edgardo Atheling]], di circa 16 anni, era troppo giovane per divenire re d'Inghilterra e contrastare le pretese di Guglielmo il Bastardo.</ref> di Edoardo in quanto nipote del fratellastro di Edoardo il Confessore, il re [[Edmondo II d'Inghilterra]], detto Ironside. Aroldo II (Harold Godwinson) sapeva delle pretese di Guglielmo il Bastardo che, nel [[1051]], aveva ricevuto la promessa di essere nominato erede di [[Edoardo il Confessore]] e, secondo le fonti normanne, quando Aroldo era stato in Normandia aveva prestato giuramento di fedeltà a Guglielmo<ref name=Norm/>, rinunciando a ogni pretesa di successione al trono d'Inghilterra<ref name=Chronicle_of_the_Kings/>. Questo giuramento è documentato dall'[[arazzo di Bayeux]].
Guglielmo, appena apprese la notizia dell'incoronazione di Aroldo, inviò messaggeri in Inghilterra per ricordare allo stesso Aroldo la promessa fattagli e poi in tutta Europa per denunciarne lo spergiuro e quindi, con l'approvazione del [[Papa Alessandro II]], progettò l'invasione dell'[[Inghilterra]]<ref name= COR>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 25 - 28</ref>. Chiamò alle armi tutti i feudatari del ducato e inviò richiesta di aiuto a volontari da tutto il nord Europa e dalle Puglie<ref name= COR/>: Guglielmo riuscì a raccogliere circa 2.000 cavalieri (di cui 1.200 normanni), con circa 2.500 cavalli, e circa 3.000 altri uomini tra arcieri, armigeri a piedi e addetti alle barche da trasporto<ref name= COR/>; e inoltre ordinò che in tutto il ducato si predisponessero natanti per il trasporto delle truppe ed equipaggiamenti e viveri necessari per l'impresa (gli ''Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris'' elencano i principali fornitori di navi utili alla spedizione, tra cui il fratellastro, Oddone di Bayeux, il cugino [[Riccardo III di Normandia#Discendenza|Nicola]], a cui suo padre Roberto aveva sottratto il [[ducato di Normandia]] e l'altro cugino [[Guglielmo d'Évreux|Guglielmo]], [[Contea di Évreux|Conte di Évreux]]<ref name=Conquestori>{{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n43/mode/2up#ES Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, pag 22]</ref>).<br />Una parte della flotta si raccolse alla foce del [[Dives (fiume)|Dives]] e solo dopo un mese ebbe il vento favorevole per unirsi al resto della flotta alla foce della [[Somme (fiume)|Somme]]<ref name= COR/>.
Ora le circa 700 imbarcazioni erano pronte alla traversata, ma il vento per tutto il mese di settembre non fu favorevole, e, mentre Guglielmo organizzava processioni di reliquie per avere condizioni atmosferiche favorevoli, un altro pretendente al trono d'Inghilterra, il [[Sovrani di Norvegia|re di Norvegia]] [[Harald III di Norvegia|Harald III]] detto "Spietato"<ref>Harald Hardrada era pretendente al trono d'Inghilterra in forza di un supposto patto stretto tra il Re di Norvegia, [[Magnus I di Norvegia|Magnus]], e re d'Inghilterra e di Danimarca, [[Canuto II d'Inghilterra|Hartacanuto]], secondo il quale se uno dei due fosse morto senza eredi l'altro sarebbe diventato sovrano di Norvegia e d'Inghilterra.</ref> era giunto, nel mese di settembre, sulla costa orientale inglese e aveva risalito il corso del fiume [[Humber]], sbarcando nei pressi di [[York]] dove, in uno scontro campale, il 20 settembre, aveva riportato una vittoria contro l'esercito dei [[conte|conti]] del Nord [[Edwin, conte di Mercia|Edwin di Mercia]] e [[Morcar]] di [[Regno di Northumbria|Northumbria]] nella [[battaglia di Fulford]]. Aroldo II, che aveva ammassato le sue truppe sulle coste meridionali in attesa di Guglielmo il Bastardo, dovette spostarle in tutta fretta verso [[York]] sul fiume Derwent: qui l'esercito di Harald Hardrada venne colto di sorpresa e sconfitto nella [[battaglia di Stamford Bridge]], vicino a York, il 25 settembre [[1066]] dalle forze di [[Aroldo II d'Inghilterra]]<ref name= COR/>. Harald III morì nel corso della battaglia, colpito da una freccia alla gola<ref name= COR/>. La vittoria di Aroldo II fu completa, però indebolì le sue truppe che, poi, furono sconfitte nella [[battaglia di Hastings]].
[[File:England bowmen 1066 Vinkhuijzen.jpg|thumb|upright=0.7|Disegno raffigurante un arciere normanno durante la battaglia di Hastings.]]
=== La battaglia di Hastings ===
{{Vedi anche|Battaglia di Hastings}}
Guglielmo salpò da [[Saint-Valery-sur-Somme]] il 28 settembre 1066 alla testa di un esercito di circa 5.000 uomini; una volta sbarcato nella baia di [[Pevensey]], nel [[Sussex]], si diresse sul borgo di [[Hastings (East Sussex)|Hastings]] e il 29 settembre incominciò a fortificarlo.
Secondo una certa tradizione tramandata dai cronisti, al momento dello sbarco in Inghilterra, mentre scendeva dalla propria nave, Guglielmo sarebbe scivolato e caduto rovinosamente sulla spiaggia causando un certo nervosismo tra gli uomini che lo attorniavano, i quali vedevano in quella caduta un pessimo presagio per la prosecuzione dell'impresa. Conscio di dover agire immediatamente, altrimenti il morale del suo esercito ne avrebbe risentito, Guglielmo avrebbe affondato profondamente le mani nella sabbia e, dopo averne preso una grossa manciata, si sarebbe alzato in piedi e, mostrando a tutti coloro che la circondavano, avrebbe esclamato: «Ecco che rivendico il mio diritto soggiogando la terra inglese!», rovesciando così il cattivo presagio e galvanizzando i suoi guerrieri. Tuttavia sussistono molti dubbi sul fatto che l'episodio sia veramente accaduto, in quanto ricalca praticamente pari pari lo stesso aneddoto che gli autori latini attribuiscono a [[Publio Cornelio Scipione|Scipione l'Africano]] al momento del suo sbarco in Africa nel 204 a.C. durante la [[Seconda guerra punica|Seconda Guerra Punica]], il che fa pensare che i cronisti dell'epoca si siano ispirati alle antiche cronache latine adattandole alle allora esigenze di nobilitare l'impresa di Guglielmo, usanza molto comune all'epoca dei fatti.
Aroldo, che si trovava a [[York]], appena ricevette la notizia dello sbarco fu costretto a ritornare a sud, costringendo il suo sparuto esercito a una marcia forzata, mentre l'esercito del Nord dei [[conte|conti]] [[Edwin, conte di Mercia|Edwin di Mercia]] e [[Morcar]] di [[Regno di Northumbria|Northumbria]], con la cavalleria, l'avrebbe seguito in un secondo tempo. Il 6 ottobre Aroldo arrivò a Londra, dove raccolse altre truppe e il 13 ottobre, senza attendere Edwin e Morcar (molto probabilmente [[Aroldo II d'Inghilterra]] aveva fretta di difendere il [[Sussex]], sua contea di origine, non volendo che fosse conquistata da Guglielmo), si accampò sul colle di Senlac, bloccando in questo modo Guglielmo e obbligandolo ad attaccare in salita nella pianura di Telham Hill<ref name="CO">William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 29 - 32</ref>.
Il mattino del 14 ottobre, sotto il drago del Wessex, i guerrieri [[sassoni]] erano schierati sul colle in una formazione stretta e compatta: i loro scudi formavano un muro per la fanteria normanna, che fino a metà mattina caricò lo schieramento sassone senza mai riuscire ad avere la meglio; una finta ritirata della cavalleria normanna portò però una parte dei sassoni all'inseguimento del nemico, rompendo la compattezza della formazione sassone e lasciando un varco in cui si gettò la cavalleria normanna, che era tornata indietro e che in poco tempo accerchiò i sassoni<ref name= CO/>. Questi combatterono a lungo, resistendo per ore, anche dopo la morte del loro re Aroldo, colpito in un occhio da una freccia, ma verso la fine della giornata vennero sopraffatti dai normanni, condotti alla vittoria dall'uso dell'arco e dall'impiego della cavalleria.
La battaglia si concluse con la vittoria di Guglielmo<ref name= CO/>, che venne creduto morto, a differenza del sovrano sassone, che morì veramente<ref>Secondo alcune cronache (leggende) sassoni Aroldo non morì affatto, ma si rifugiò in Cornovaglia.</ref>. Orderico Vitale riporta un resoconto della battaglia ed elenca i principali cavalieri normanni e franchi, tra cui [[Eustachio II di Boulogne]], [[William FitzOsbern, I conte di Hereford]], [[Guglielmo d'Évreux]], che furono presenti alla battaglia insieme ad altri personaggi di rilievo quali [[Urso d'Abetot]] futuro sheriffo di Worcestershire negli anni a venire<ref name=E>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f151.image.r=Orderic%20Vital.langFR#ES Orderic Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber III, colonne 296 e 297]</ref>.<br />La campagna di Guglielmo è testimoniata dall'[[Arazzo di Bayeux]], commissionato per la cattedrale di [[Bayeux (Francia)|Bayeux]] dal vescovo Oddone e fatto eseguire dalla Regina Matilde.
Secondo alcune fonti, Guglielmo I è stato il primo sovrano d'Europa a fare uso del coprifuoco, infatti, dopo la vittoria della [[battaglia di Hastings]], impose lo spegnimento di tutti i fuochi alle otto di sera. Questo metodo aveva lo scopo di tenere la popolazione nelle loro abitazioni e destabilizzare la nascita di movimenti sediziosi da parte degli [[Angli]]. Lo storico Walter Victor Hutchinson (1887-1950) sosteneva che, sempre in funzione anti-cospiratoria, Guglielmo I aveva proibito anche l'uso delle candele.
=== Re d'Inghilterra ===
{{vedi anche|Conquista normanna dell'Inghilterra|Devastazione dell'Inghilterra settentrionale}}
[[File:acrdwnch.jpg|left|thumb|L'[[accordo di Winchester]] del [[1072]].]]
La via per [[Londra]], dopo la vittoria di Hastings, era spianata. Cinque giorni dopo la battaglia di Hastings Guglielmo occupò [[Canterbury]], poi [[New Romney|Romney]] e quindi [[Dover]]. Nel frattempo il clero e la nobiltà sassone propendevano per eleggere re [[Edgardo Atheling]], ma non ebbero l'appoggio dei [[conte|conti]] Edwin di Mercia e [[Morcar]] di [[Regno di Northumbria|Northumbria]], che si ritirarono nei loro possedimenti, mentre la regina Edith (vedova di [[Edoardo il Confessore]] e sorella di Aroldo) e il conte di [[Winchester (Hampshire)|Winchester]] appoggiavano l'elezione di Guglielmo che, guadato il [[Tamigi]] a [[Wallingford (Oxfordshire)|Wallingford]], passò per Berkhampstead e, arrivato nei pressi della capitale inglese, non trovò resistenza<ref>I magnati londinesi senza l'appoggio dei conti Edwin di Mercia e Morcar di Northumbria, decisero che ogni resistenza sarebbe stata inutile.</ref>, anzi i londinesi gli andarono incontro e gli si sottomisero: tra loro vi fu Edgardo Aetheling, che gli offriva la corona. Guglielmo venne [[Incoronazione|incoronato]] re d'Inghilterra il giorno di Natale del [[1066]] <ref name= CO/>. Nella cultura alto medievale francese, il re diveniva tale solo con l'incoronazione, mentre nella cultura anglosassone diveniva tale subito dopo la morte del predecessore. Ciò spiega probabilmente la rapidità con cui in Francia si procedeva all'incoronazione, che invece in Inghilterra arrivava talvolta dopo mesi, a sancire a livello cerimoniale i poteri già solidamente detenuti del nuovo re. L'incoronazione a pochi mesi di distanza dalla battaglia di Hastings di Guglielmo il Conquistatore rifletté quindi la cultura dei conquistati.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Provero|titolo=Fedeltà inaffidabili: aristocrazia e vassallaggio nell'arazzo di Bayeux|rivista=Reti Medievali Rivista|editore=Firenze University Press|numero=16, 2 (2015)|ISSN=1593-2214}}</ref>
Guglielmo si adoperò per una politica di conciliazione e confiscò solo i beni di coloro che gli si erano opposti con le armi, mentre coloro che erano rimasti neutrali o si erano schierati con lui, mantennero titolo e proprietà<ref name= WILLIAM>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 33 - 36</ref>. Lasciato il governo degli affari inglesi a suo fratellastro, [[Oddone di Bayeux|Oddone]], vescovo di [[diocesi di Bayeux|Bayeux]], nel marzo del [[1067]] tornò in Normandia accompagnato da Edgardo Aetheling, Edwin, Morcar e altri nobili e il tesoro depredato in Inghilterra (da distribuire tra le chiese normanne), per celebrare il suo trionfo. Giunto nuovamente in Inghilterra a dicembre, Guglielmo si rese conto che le contee più lontane non si sarebbero sottomesse di propria volontà, per cui [[Assedio di Exeter (1068)|conquistata Exeter]], feudo della madre di Aroldo II, [[Gytha Thorkelsdaettir]], nel 1068, abbatté i ribelli a [[York]], che appoggiavano Edgardo Aetheling (che si era dichiarato nuovamente re d'Inghilterra); poi dovette affrontare un'imponente armata navale danese, che sbarcò nell'[[Humber]] e si unì ai ribelli di Edgardo che aveva l'appoggio del [[Sovrani di Scozia|re di Scozia]] [[Malcolm III di Scozia|Malcolm Canmore]], riuscendo a sconfiggerli a sud dell'[[Humber]] e metterli in fuga; infine stroncò l'insurrezione del Conte [[Morcar]], che fu imprigionato<ref name= WILLIAM/>. Allora [[Devastazione dell'Inghilterra settentrionale|devastò lo Yorkshire]], bruciando razziando e uccidendo (tanto che vent'anni dopo era ancora una landa desolata<ref name= WILLIAM/> e da quel momento venne chiamato ''the Bastard'' anche dagli inglesi).
In questa fase delle operazioni di consolidamento Guglielmo fu affiancato dal fratellastro, Roberto di Mortain, che nel [[1069]] fu elevato a [[conte di Cornovaglia]] e ricevette in dono molti altri territori (nel [[1086]], nella compilazione del [[Domesday Book]], a Roberto risultarono assegnate 797 [[Signore (titolo nobiliare)|''manors'' (signorie)]]<ref name="William John Corbett p. I">William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 38</ref>: 248 in [[Cornovaglia]], 54 nel [[Sussex]], 75 nel [[Devon]], 49 nel [[Dorset]], 29 nel [[Buckinghamshire]], 13 nell'[[Hertfordshire]], 10 nel [[Suffolk]], 99 nel [[Northamptonshire]], 196 nello [[Yorkshire]], e 24 nelle altre contee. Praticamente Roberto governava buona parte del sud ovest dell'Inghilterra e lo rendeva molto ricco<ref>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pag. 40</ref>); infatti dopo la vittoria e l'incoronazione di Guglielmo, Roberto era stato tra i principali collaboratori del fratellastro nella sottomissione del regno d'Inghilterra (periodo [[1066]]-[[1069]])<ref>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 33 e 34</ref>, mentre il fratello di Roberto, Oddone, era impegnato nel governo del nuovo regno. Nel [[1067]], tra marzo e dicembre, Oddone, come ci confermano Orderico Vitale e il ''Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, Tomus II'', fu reggente del regno d'Inghilterra, assieme a [[Guglielmo FitzOsborn]], primo [[conte di Hereford]]<ref name=Vitalis>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, pag 167]</ref><ref name=Wigorniensis>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n26/mode/2up#ES Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, Tomus II, pag 1]</ref>, in quanto Guglielmo tornò in Normandia accompagnato da [[Edgardo Aetheling]] e da altri nobili inglesi<ref name=Vitalis/><ref name=Wigorniensis/>, e, con il tesoro depredato in Inghilterra (da distribuire tra le chiese normanne), celebrò il suo trionfo<ref>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 33</ref>.
Guglielmo però non era ancora riuscito a domare l'intera Inghilterra. Secondo la ''Cronaca Anglosassone'', infatti, intorno al 1070 vaste circoscrizioni dell'isola erano lungi dal poter essere ritenute soggiogate e uno dei fulcri della sedizione era rappresentato dall'isola di Ely nei Fens, dove si era addensata la resistenza di un eterogeneo gruppo di ribelli, guidati da un noto bandito della zona che rispondeva all'appellativo di [[Hereward il Fuorilegge]] (Hereward the Wake)<ref>''De Gestis Herwardi - Le gesta di Ervardo'', a cura di Alberto Meneghetti, (ETS) Pisa, 2013.</span></ref>. Comunque in quell'anno, secondo Orderico Vitale, Guglielmo, a Winchester, fu incoronato re d'Inghilterra, per la seconda volta dall'inviato di [[papa Alessandro II]]<ref name=Vitali>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. I, pagina 199]</ref>. In quello stesso anno il [[priore]] dell'[[abbazia di Bec]] [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco di Pavia]], che era consigliere di Guglielmo<ref name=CORB/>, divenne [[arcivescovo di Canterbury]].
Nel [[1071]], portata a termine l'occupazione di tutto il territorio e ristabilita la pace nel Regno, Guglielmo cominciò a riorganizzare lo Stato, congedando l'esercito e premiandolo con cessioni di ampi terreni, sostituendo l'[[aristocrazia]] autoctona con i suoi fiduciari e dando inizio a un processo di normanizzazione che poté considerarsi terminato nel [[1071]], con Morcar in prigione, Edwin morto e Edgardo Aetheling alla corte di Scozia<ref name= WILLIAM/>.<br />Questi fatti provocarono subito delle agitazioni alle quali aderirono anche gli scozzesi e, al fiume Tees Guglielmo fermò l'avanzata del Re di Scozia Malcolm Canmore, che fu costretto a negoziare la pace, a fare atto di sottomissione e a espellere Edgardo dalla Scozia<ref name= Cor>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pag. 52</ref>. Nei confronti dei ribelli venne attuata una nuova campagna di repressione che durò fino al 1072, quando i rivoltosi desistettero e, giuratagli fedeltà, accettarono di fornire alla Corona dei cavalieri in grado di combattere per almeno quaranta giorni l'anno, di presentarsi alle convocazioni e di versare denaro alla Corona quando fosse stato necessario.
Per quel che riguarda il suo rapporto con la chiesa, Guglielmo continuò a inviare a Roma l'Obolo di San Pietro, una donazione annuale di 300 marchi<ref>E.W. Watson, ''Lo sviluppo dell'organizzazione ecclesiastica e le sue basi economiche'', cap. X, vol. V, pag. 454</ref>, ed emise un'ordinanza, secondo la quale gli ecclesiastici dovevano amministrare la giustizia separatamente dai laici<ref>E.W. Watson, ''Lo sviluppo dell'organizzazione ecclesiastica e le sue basi economiche'', cap. X, vol. V, pag. 445</ref>.
=== Il ''Domesday Book'' ===
{{Vedi anche|Domesday Book}}
[[File:William I, Lichfield Cathedral.jpg|thumb|upright|Statua del periodo Vittoriano di Guglielmo I, con il ''[[Domesday Book]]'' sul fronte ovest della cattedrale di [[Lichfield]].]]
L'elemento innovativo che Guglielmo portò in [[Inghilterra]] fu il censimento delle proprietà fondiarie<ref>Nel ''[[Domesday Book]]'' mancano alcune contee periferiche ed alcune città tra cui [[Londra]] e [[Winchester (Hampshire)|Winchester]].</ref>, beni immobiliari, del bestiame, del numero dei vassalli e dei contadini, da cui scaturì la riscossione di tasse utilizzabili in imprese militari, il rafforzamento del legame fra centro e periferia e la frammentazione e la ripartizione dei possedimenti, con lo scopo di ridurre la forza e l'autonomia dei [[Barone|Baroni]]. I dati furono raccolti nel ''[[Domesday Book]]'', una specie di registro catastale, scritto in [[lingua latina|latino]] sulla base di dichiarazioni giurate nei tribunali delle Contee, previa divisione dello Stato in otto circondari, il cui esame reddituale venne svolto da aristocratici, provenienti da zone diverse, e i cui risultati venivano elaborati a Winchester e conservati nel Tesoro<ref name= WILLIA>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pagg. 37 - 44</ref>.
Vennero fatte modifiche anche in ambito religioso: Guglielmo restò indifferente ai tradizionali rapporti d'investitura, respinse ogni soggezione del [[papa Gregorio VII]], rifiutando di prestare atto di fedeltà come vassallo papale; rimpiazzò l'[[episcopato]] anglosassone con [[clero]] normanno fedele alla Corona; favorì la riforma cluniacense, e regolò le proprietà ecclesiali in base al [[diritto canonico]]; incoraggiò lo studio e costruì molte [[cattedrale|cattedrali]], per cui Gregorio VII non ritenne mai di sfidare Guglielmo apertamente<ref>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pag. 51.</ref>.
=== Ultimi anni ===
Pacificata l'Inghilterra, nel [[1073]], Guglielmo fece ritorno in Normandia e si spinse nel [[Maine (provincia)|Maine]] dove, nel [[1069]], i nobili, sostenuti dal [[conte d'Angiò]], [[Folco IV d'Angiò|Folco IV il Rissoso]], avevano cacciato i [[Normanni]] dalla contea del Maine<ref name= Cor/> offrendola a [[Gersenda del Maine|Gersenda]], che, dopo la morte della sorella [[Biota del Maine|Biota]], era la legittima erede, che, col marito [[Alberto Azzo II d'Este|Alberto Azzo]] divennero [[Maine (provincia)|conte e contessa del Maine]]<ref name= Cor/>. Guglielmo invase il Maine anche con truppe inglesi e arrivò con facilità a Le Mans<ref name= Cor/>. L'occupazione normanna della contea non fu mai completa, perché il conte d'Angiò continuò a supportare ogni rivolta e ribellione, intervenendo anche in prima persona, sino a che, nel [[1081]], fu raggiunto un accordo secondo cui la contea del Maine veniva tolta a [[Ugo V del Maine]] e concessa a Roberto, che a sua volta prestava omaggio feudale come suo signore a Folco IV d'Angiò<ref name= Co>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pag. 53.</ref>.<br />L'accordo durò poco e molti visconti si ribellarono e praticamente la maggior parte della contea ritornò nelle mani di Ugo V che godeva della protezione angioina<ref name= Co/>.
Malgrado la pace, nel suo regno i nemici di Guglielmo I, erano sempre in agguato: [[Filippo I di Francia]] vide di malocchio la crescita di potere del Sovrano inglese e a detta del [[cronaca (genere letterario)|cronista]] e [[monachesimo|monaco]] [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] [[Inghilterra|inglese]], [[Matteo di Parigi]], fu Filippo I a eccitare [[Roberto II di Normandia|Roberto]], il figlio primogenito di Guglielmo, contro il padre, che non esaudiva le richieste di Roberto<ref name=Parisiensis>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/30/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 30]</ref>, mentre Guglielmo di Malmesbury ricorda Roberto come colui che eccitò il [[re di Francia]], [[Filippo I di Francia|Filippo I]] contro suo padre Guglielmo (''he excited Philip king of France against his father'')<ref name=Chronicle_of_the_King>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 306]</ref>.<br />Quando, nel [[1076]], Roberto, rivendicando l'eredità, si ribellò, Filippo I lo accolse e, tra il [[1077]] e il [[1078]], gli affidò la fortezza di [[Gerberoy]], sulla frontiera tra la contea francese di [[Beauvais]] e la [[Normandia]]<ref name=Halphe>Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II, pag. 783</ref>.
Comunque, nel [[1079]], il disubbidiente venne assediato dal padre, ora alleato di Filippo I<ref name=Halphen>Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II, pag. 792.</ref> e, in una battaglia nel gennaio [[1079]], Roberto disarcionò Re Guglielmo in combattimento e riuscì a ferirlo<ref name= C>William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI, pag. 54.</ref>, fermando il suo attacco solo quando riconobbe la voce del padre. Secondo Louis Halphen, durante una sortita condotta da Roberto, il padre fu disarcionato, mentre il fratello, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo il Rosso]] venne ferito e l'esercito anglo-normanno, messo in fuga<ref name=Halphen/>. Umiliato, Re Guglielmo, dietro la promessa di sottomissione di Roberto tolse l'assedio e tornò a [[Rouen]], con l'impegno di lasciargli la Normandia, alla sua morte<ref name=Halphen/>. Questo avvenimento fece molto scalpore, e, alla fine, Roberto dovette sottomettersi e l'autorità di Guglielmo venne confermata al Concilio di [[Lillebonne]] del [[1080]], quando al Papa venne sottratto tutto il controllo sulla gerarchia ecclesiale. E dopo la riconciliazione della Pasqua del 1080 Roberto tornò a vivere alla corte del padre<ref name=Ecclesia>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, cap. X, pagg. 389 e 390]</ref>.
[[File:Williams dominions 1087.jpg|thumb|I possedimenti di Guglielmo, nel [[1087]].]]
[[File:Bayeux_Tapestry_scene44_William_Odo_Robert.jpg|thumb|left|Guglielmo il Conquistatore, con i suoi fratellastri, alla destra, [[Oddone di Bayeux]] e alla sinistra, [[Roberto di Mortain]], [[arazzo di Bayeux]].]]
Ma, nel [[1082]], sorse una disputa tra Guglielmo e il suo fratellastro, [[Oddone di Bayeux|Oddone]], ora anche [[conte di Kent]], la più ricca delle contee inglesi, che si risolse con l'arresto di Oddone, che rimase in carcere, a [[Rouen]]<ref name=C/>, sino alla morte di Guglielmo (Oddone, che per i suoi servizi, era stato ripagato con una notevole quantità di feudi in diverse contee inglesi<ref name=Vitalis/> e, nella compilazione del [[Domesday Book]], a Oddone risultarono assegnate 439 [[Signore (titolo nobiliare)|''manors'' (signorie)]], in diverse contee<ref name="William John Corbett p. I"/>. Praticamente Oddone governava buona parte del sud est dell'Inghilterra). Le ragioni della disputa non sono note, qualcuno disse per l'ambizione di Oddone che pur godeva della piena fiducia del fratellastro (secondo Orderico Vitale, Oddone faceva ingenti donazioni a Roma, con l'ambizione di essere eletto papa<ref name=Ecclesi>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt#ES Historia Ecclesiastica, vol. III, liber VII, pag 189]</ref>); altri dissero che all'origine della disputa vi fosse l'ostilità che Oddone provava per l'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]]<ref name=C/>; ma altri ancora dissero per la cupidigia di Guglielmo che da quel momento pose sotto sequestro<ref>Da quel momento il re Guglielmo il conquistatore assunse il controllo diretto della contea del [[Kent]] estromettendo Oddone, lasciandolo però alla guida della [[diocesi di Bayeux]].</ref> le grosse rendite inglesi di Oddone, che da quando era [[conte di Kent]], la più ricca delle contee inglesi, era diventato molto ricco e potente, secondo solo al fratellastro Guglielmo (sempre Orderico Vitale, in un altro passo sostiene che era geloso della ricchezza del fratellastro<ref name=Eccles>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt#ES Historia Ecclesiastica, vol. III, liber VII, pag 246]</ref>) e, dapprima, lo fece relegare sull'[[isola di Wight]]<ref name=Ecclesi/><ref name=Eccles/>.
Che Guglielmo con l'avanzare dell'età fosse diventato avido lo sostennero anche i cronisti suoi contemporanei ed è dimostrato dal fatto che non volle mai riconoscere al figlio Roberto (un poco spendaccione) una posizione e un reddito adeguati alle sue aspettative, poi, nel [[1083]], triplicò le tasse senza un motivo plausibile, e infine, nel [[1086]], ordinò la compilazione del ''[[Domesday Book]]''. Ciò lo portò ad avere a disposizione un'enorme ricchezza che, quantificata in 179 miliardi di euro attuali, lo pone come uno degli uomini più ricchi della storia.<ref>{{Cita news|autore=Sebastian Cap|url=http://sebastiancap.altervista.org/luomo-piu-ricco-della-storia/|titolo=L'uomo più ricco della storia|pubblicazione=Altervista.com|accesso=17 gennaio 2013|urlmorto=Sì|giorno=19|mese=ottobre|anno=2012}}</ref>
Durante il regno di Guglielmo il conquistatore fu favorita l'immigrazione degli [[Ebrei]]<ref name=Roth>Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI, pag. 857</ref>, che continuarono a trovare rifugio in Inghilterra anche con suo figlio, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo il Rosso]]<ref name=Roth/>.
Nel [[1083]] morì Matilde<ref name=Saint-Denis>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k59033/f445.image#ES Obituaires de Sens Tome I.1, Abbaye de Saint-Denis, pag. 330]</ref>, e Roberto il Corto lasciò per sempre la corte del padre<ref name= C/>. Sostenuto da Filippo I di Francia, Roberto stimolò l'opposizione baronale normanna, che durò fino a tutto il [[1084]], costringendo il padre a durissime ritorsioni contro la Francia<ref name=Halphe/>, tra cui, nel [[1087]], poco prima di morire, la conquista e l'incendio della città di [[Mantes-la-Jolie|Mantes]]. Guglielmo aveva attraversato [[La Manica]] per attaccare il [[Vexin|Vexin francese]] e dopo l'impresa di Mantes contemplava il rogo seduto in sella al suo cavallo, quando all'improvviso fu disarcionato e, nella caduta, si infortunò gravemente con il pomolo della sella. Fu subito trasportato a [[Rouen]] dove morì di peritonite, il 9 settembre del [[1087]], nel Convento di San Gervasio, vicino a [[Rouen]], in seguito alle ferite riportate; secondo il ''Florentii Wigorniensis Monachi Chronicon, Tomus II'' Guglielmo, prima del 15 agosto, entrò con l'esercito in territorio francese, occupò e incendiò la città di Mantes, quindi rientrò in Normandia<ref name=Florentii>{{en}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n46/mode/2up#ES Florentii Wigorniensis Monachi Chronicon, Tomus II, pag. 20]</ref>; durante il ritorno accusò dolori al ventre che di giorno in giorno si aggravavano sempre più<ref name=Florentii/> e quando sentì la morte imminente, diede disposizioni affinché tutti coloro che erano stati imprigionati sia in Inghilterra sia in Normandia (incluso il fratellastro Oddone) fossero rilasciati e che il regno d'Inghilterra andasse a suo figlio, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo]], mentre il ducato di Normandia, andasse al figlio primogenito Roberto che era esule in Francia<ref name=Florentii/>; anche Orderico Vitale ricorda che Guglielmo il Conquistatore, in punto di morte, riconobbe che il [[Ducato di Normandia]] doveva essere affidato a Roberto il Corto, nonostante il suo comportamento irriguardoso e lasciò inoltre scritto a [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], che il [[Regno d'Inghilterra]] andasse al suo figlio maschio terzogenito, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo il Rosso]]<ref name=Eccle>{{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt#ES Historia Ecclesiastica, vol. III, liber VIII, cap. I, pag. 256]</ref>; infine il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations'', conferma che [[Oddone di Bayeux|Oddone]], [[diocesi di Bayeux|vescovo di Bayeux]], fratellastro di Guglielmo, con tanti altri che erano stati incarcerati, fu liberato, per ordine di Guglielmo il Conquistatore, che dispose che il figlio primogenito, Roberto, ottenesse il titolo di [[duca di Normandia]], mentre il [[regno d'Inghilterra]] andasse al secondogenito, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo II il Rosso]]<ref name=Florence>{{en}} [https://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1087, pag. 185]</ref>. Questa disposizione paterna di lasciare il regno d'Inghilterra al figlio più giovane, in una nota a margine, fa dire a Matteo di Parigi, che Roberto perse la primogenitura, paragonandolo a [[Esaù]]<ref name=Parisiensi>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/30/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 30, nota 3]</ref>. Pare che quando Guglielmo era sul letto di morte, il fratellastro, [[Roberto di Mortain]], [[conte di Cornovaglia]], ottenesse la liberazione del proprio fratello e fratellastro di Guglielmo, [[Oddone di Bayeux|Oddone, vescovo di Bayeux]] e nella stessa occasione perorò la causa del nipote, [[Roberto II di Normandia|Roberto II il Corto]], che era in esilio, per fargli avere la contea di Normandia.
Le spoglie di Guglielmo vennero seppellite nella [[Chiesa di Santo Stefano (Caen)|chiesa di Santo Stefano]] a [[Caen]], che lo stesso Guglielmo aveva fatto erigere<ref name=Florentii/>. Il luogo di sepoltura viene confermato anche dalla ''Brevis Relatio de Origine Willelmi Conquestoris''<ref name=Conquestoris>{{en}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n35/mode/2up#ES Brevis Relatio de Origine Willelmi Conquestoris, Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, pag. 14]</ref>. A causa di un incendio divampato all'interno della chiesa e di una contesa con il vecchio proprietario del terreno dove sorgeva la Chiesa, il quale vantava crediti non saldati, le esequie furono ritardate di molte settimane; la salma, piena di gas, dovuti alla putrefazione, e di pus, per via della peritonite, pressata per metterla nella bara, "esplose" tra l'orrore ed il disgusto dei presenti.
Il corpo del re non ebbe pace: i suoi resti furono riesumati nel [[1522]] su ordine del papato; nel [[1562]], durante le [[guerre di religione in Francia]], la sua tomba fu completamente distrutta; la lapide venne rifatta nel [[1642]] e nuovamente distrutta durante la [[Rivoluzione francese|rivoluzione]]. Queste profanazioni provocarono non solo danni ma dispersero le ossa, di cui rimase solo un femore.
Finalmente nel XIX secolo fu riposta una lapide in marmo con iscrizioni in latino nel pavimento della chiesa.
== Discendenza ==
[[File:Chronological tree of William I.svg|upright=3.4|thumb|center|Albero genealogico (in inglese). I duchi di Normandia che precedettero Guglielmo il Conquistatore furono:
* Rollo 846-931 = [[Rollone]] "il Camminatore", *William I Longsword d. 942 = [[Guglielmo I di Normandia|Guglielmo Lungaspada]], *Richard I "the Fearless" d. 996 = [[Riccardo I di Normandia|Riccardo Senza Paura]], *Richard II "the Good" d. 1026 = [[Riccardo II di Normandia|Riccardo il Buono]], *Richard III, d.1027 = [[Riccardo III di Normandia]],
* Robert I "the Magnificent" d. 1035 = [[Roberto I di Normandia|Roberto il Magnifico]].
Mentre i figli di Guglielmo il Conquistatore furono:
* Robert II "Curthose" d. 1134 = [[Roberto II di Normandia|Roberto il Corto o Cortacoscia]], duca di Normandia, *William II "Rufus" d.1100 = [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo II Rufus (il Rosso)]], re d'Inghilterra, *Henry I "Beauclerc" d. 1135 = [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico Beauclerc (il chierico)]], re d'Inghilterra e poi anche duca di Normandia.]]
Guglielmo sposò [[Matilde delle Fiandre]] ([[1032]] - [[1083]]), bisnipote di [[Ugo Capeto]], dalla quale ebbe nove o dieci figli:
* [[Roberto II di Normandia|Roberto II]]<ref name=Nor>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XXI, pag 277 e 278]</ref>(c. [[1052]] - [[1134]]), [[duca di Normandia]];
* [[Adeliza di Normandia|Adeliza (Adelida o Adelaide)]]<ref name=Chronicle_of_the_Kings/> ([[1055]] - dopo il [[1066]]), monaca, dopo essere stata promessa ad [[Aroldo II d'Inghilterra|Harold Godwin(e)son o Aroldo]], [[Conte di Wessex]]<ref name=Chronicle_of_the_Kings/>;
* [[Riccardo di Normandia|Riccardo]]<ref name=Vital/> (ca. [[1055]] - ca. [[1081]]), duca di [[Bernay (Eure)|Bernay]] in [[Normandia]], morì andando a caccia, nel sud dell'Inghilterra, così come sarebbe accaduto a suo fratello, [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo]], circa vent'anni dopo<ref name=No>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. IX, pag 296]</ref>;
* [[Cecilia di Normandia|Cecilia]]<ref name=Vital/> (ca.[[1056]] - 30 luglio [[1126]]), badessa a [[Caen]]<ref name=Chronicle_of_the_Kings/>;
* [[Guglielmo II d'Inghilterra|Guglielmo II]]<ref name=Vital/> ([[1056]] - [[1100]]), [[Sovrani d'Inghilterra|re d'Inghilterra]]<ref name=Florent>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n46/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagine 20 e 21]</ref>;
* Matilde (ca. 1064), elencata tra le suore con madre Matilde e le sorelle Adeliza e Costanza, secondo gli Obituaires de Sens Tome II, senza indicare l'anno, Matilde (Mathildis filia Willelmi regis Anglorum) morì il 26 aprile (VI Kal. Maii.)<ref name="Obituaires">{{Cita libro|lingua=IT|nome=Auguste (1851-1904) Auteur du texte|cognome=Molinier|titolo=Obituaires de la province de Sens. Tome 2 / publié... sous la direction et avec une préface de M. Auguste Longnon...|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5905q|accesso=2025-09-26|data=1902-1923}}</ref>
* [[Costanza d'Inghilterra|Costanza]]<ref name=Chronicle_of_the_Kings/> ([[1061]] - 13 agosto [[1090]], la cui morte è attribuita dalla tradizione al veleno<ref name="Chronicle_of_the_Kin">{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 307]</ref>), moglie di [[Alano IV di Bretagna]], duca di [[Bretagna]]<ref name=Vita>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f209.image.r=Orderic%20Vital.langFR#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber V, colonna 414]</ref> con il quale non ebbe figli. Il marito [[Alano IV di Bretagna]] l'aveva avuta in sposa perché Guglielmo I d'Inghilterra sperava così di non inimicarselo nel conflitto bretone-normanno che si era generato a causa del supporto di Guglielmo ai ribelli bretoni che si erano rivoltati contro il padre di Alano. Nel [[1096]] quest'ultimo partì per la [[Prima crociata]] da dove ritornò alcuni anni dopo e, nel [[1115]] circa si fece frate e si ritirò nel convento di [[Redon]], dove rimase sino alla morte avvenuta nel [[1119]].
* [[Adele d'Inghilterra|Adele]]<ref name=Chronicle_of_the_Kin/> ([[1062]] - 8 marzo [[1137]]), sposò, nel [[1084]], di [[Stefano II di Blois|Stefano Enrico]], [[conte di Blois]]<ref name=Vit>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, cap. XI, pag. 393]</ref>;
* [[Agata di Normandia|Agata]]<ref name="Chronicle_of_the_Kin" /> ([[1064]] - [[1079]]), promessa ad [[Alfonso VI di León|Alfonso VI]], [[Re di León]], e futuro [[re di Galizia]] e [[re di Castiglia]]<ref name=Chronicle_of_the_Kin/>; poi fu fidanzata a [[Simone di Crépy]], conte del [[Vexin]], che era stato allevato alla corte di Guglielmo e [[Matilde delle Fiandre]], di cui era parente<ref name=Crespeienses>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000889.html?pageNo=905&sortIndex=010%3A050%3A0015%3A010%3A02%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XV, pars II, Vita Simonis Comitis Crespeienses, par. 7, Pag 905] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150128114650/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000889.html?pageNo=905&sortIndex=010:050:0015:010:02:00#ES |data=28 gennaio 2015 }}</ref>; Simone ringraziò ma fece presente la consanguineità<ref name=Crespeienses/>. Infine, per quel che riguarda l'eventuale fidanzamento di Agata con Roberto il Guiscardo non vi sono altre testimonianze e, secondo la professoressa Elisabeth Van Houts, si tratta di una leggenda<ref name=AGATHE>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/ENGLAND,%20Kings%201066-1603.htm#Agathadiedbefore1074: #ES Foundation for Medieval Genealogy: re d'Inghilterra - AGATHE de Normandie]</ref>. È anche possibile che lei e Adeliza fossero in realtà la stessa figlia.
* [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]<ref name=Vital/> (settembre [[1068]] - 1º dicembre [[1135]]), re d'Inghilterra.
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1 = Guglielmo I d'Inghilterra
|2 = [[Roberto I di Normandia]]
|3 = [[Herleva]]
|4 = [[Riccardo II di Normandia]]
|5 = [[Giuditta di Bretagna]]
|6 = Fulbert di Falaise
|7 = Duda
|8 = [[Riccardo I di Normandia]]
|9 = [[Gunnora di Normandia]]
|10 = [[Conan I di Bretagna]]
|11 = Ermengarde-Gerberga d'Angiò
|16 = [[Guglielmo I di Normandia]]
|17 = Sprota
|20 = [[Judicael Berengario]]
|21 = Gerberga
|22 = [[Goffredo I d'Angiò]]
|23 = [[Adele di Troyes]]
}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n97/mode/2upl Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, Gesta Willelmi].
* {{la}} {{collegamento interrotto|1=[http://www.britannia.com/history/docs/asintro2.htmll The Anglo-Saxon Chronicle] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.
* {{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n7/mode/2upl Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k501306 Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII].
* {{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n8/mode/2upl Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, Tomus II].
* {{en}} [https://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f1.image Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol I].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20150128113429/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000889_meta:titlePage.html?sortIndex=010:050:0015:010:02:00l Monumenta Germanica Historica, tomus XV. Pars II].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20180613234123/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000841_meta:titlePage.html?sortIndex=010:050:0009:010:00:00l Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20141012042411/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000875_00003.html?sortIndex=010:050:0013:010:00:00l Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20140529191641/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00l Monumenta Germanica Historica, tomus XXIII].
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II].
* {{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. III, liber VI - IX].
* {{la}} [https://archive.org/stream/ordericivitalish02ordeuoft/ordericivitalish02ordeuoft_djvu.txt Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III - V].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6561032b/texteBrut Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. IV, liber X - XIII].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f5.image.r=Orderic%20Vital.langF Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum].
* {{en}} [https://archive.org/stream/ecclesiasticalhi03orde#page/n7/mode/2up The ecclesiastical history of England and Normandy, vol. III].
* {{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/n11/mode/2up Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol I].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5905q/f3.image Obituaires de Sens Tome II].
* {{la}} [http://www.documentacatholicaomnia.eu/02m/0985-1047,_Rodulfus_Glaber_Cluniacensis,_Historiarum_Sui_Temporis_Libri_Quinque,_MLT.pdf Rodulfus Glaber Cluniacensis: Historiarum Sui Temporis Libri Quinque].
* {{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children].
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=false Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui].
=== Letteratura storiografica ===
* Louis Halphen, ''La Francia dell'XI secolo'', cap. XXIV, vol. II (''L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 770–806.
* Caroline M. Riley, ''L'imperatore Enrico III'', cap. VIII, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 193–236.
* William John Corbett, ''L'Inghilterra dal 954 alla morte di Edoardo il Confessore'', cap. X, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 255–298.
* E.W. Watson, ''Lo sviluppo dell'organizzazione ecclesiastica e le sue basi economiche'', cap. X, vol. V (''Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale'') della ''Storia del mondo medievale'', 1999, pp. 425–460.
* William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 5–55.
* Cecil Roth, ''Gli ebrei nel Medioevo'', cap. XXII, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 848–883.
* C.H. Mc Ilwain, ''Le classi sociali nel medioevo'', cap. XXIII, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp. 884–938.
* Michel De Boüard, ''Guglielmo il Conquistatore'', Salerno Editrice, Roma 1989.
== Voci correlate ==
* [[Conquista normanna dell'Inghilterra]]
* [[Ducato di Normandia]]
* [[Imperatori del Sacro Romano Impero]]
* [[Sovrani di Francia]]
* [[Monarchi anglosassoni]]
* [[Sovrani del Regno Unito]]
* [[Battaglia di Hastings]]
* [[Normanni]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/NORMANDY.htm#GuillaumeIIdied1087 Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME].
* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/NORMANDY.htm#GuillaumeIIdied1087B Foundation for Medieval Genealogy: duchi di Normandia - GUILLAUME].
* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/ENGLAND,%20Kings%201066-1603.htm#WilliamIdied1087 Foundation for Medieval Genealogy: re inglesi - GUILLAUME de Normandie].
* {{en}} [http://genealogy.euweb.cz/normandy/normandy.html#W1 Genealogy: Casato di Normandia - WILLIAM I "The Conqueror"].
* {{fr}} [http://www.francebalade.com/maine/ctmaine.htm#rorgonides Les Seigneurs du Maine: La deuxième Maison du Maine].
* {{cita web|http://www.chateau-guillaume-leconquerant.fr/|Château Guillaume-le-Conquérant (Falaise/Francia)|lingua=fr}}
{{Re d'Inghilterra}}
{{Box successione
|precedente=[[Aroldo II d'Inghilterra|Aroldo II]]
|carica=[[Sovrani del Regno Unito|Re d'Inghilterra]]
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{{Box successione
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