Giuseppe Capograssi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 →Biografia:  link  | 
				|||
| (124 versioni intermedie di 76 utenti non mostrate) | |||
Riga 4: 
|Sesso = M 
|LuogoNascita = Sulmona 
|GiornoMeseNascita =  
|AnnoNascita = 1889 
|LuogoMorte = Roma 
|GiornoMeseMorte = 23 aprile 
|AnnoMorte = 1956 
|Epoca = 1900▼ 
|Attività = giurista 
|Attività2 = filosofo 
▲|Epoca = 1900 
|Nazionalità = italiano 
|PostNazionalità =  
|Immagine = Capograssi G.jpg 
|DimImmagine = 230 
}} 
== Biografia == 
Giuseppe Capograssi nacque a Sulmona da un'antica famiglia nobile che vi si era trasferita da un comune della [[provincia di Salerno]] nel [[1319]], a seguito del vescovo Andrea.  
Dopo aver esercitato l'avvocatura, iniziò la [[carriera]] accademica dopo aver vinto, nel 1933, il concorso alla cattedra di [[Filosofia del diritto]] e fu chiamato dall'[[Università degli Studi di Sassari]]. Dal 1935 insegnò all'[[Università degli Studi di Macerata]],<ref>{{Cita web|url=https://www.giuriss.uniss.it/it/dipartimento/maestri/giuseppe-capograssi |autore= Virgilio Mura |titolo=Storia dell'Università di Sassari |sito=www.giuriss.uniss.it |data=2016-05-01|lingua=it|accesso=2023-11-07}}</ref> dove fu nominato [[rettore (università)|rettore]] e successivamente si trasferì nel [[1938]] a [[Padova]], poi nel [[1940]] a [[Roma]]. Nel luglio del [[1943]] prese parte ai lavori che portarono alla redazione del [[Codice di Camaldoli]]. Intanto dalla [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Sapienza]] si trasferì a [[Napoli]], all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II]], dove rimase per un decennio, trascorso il quale si trasferì a [[Roma]]. dove insegnò [[Dottrina dello Stato]] e, dal 1951, Filosofia del diritto. Dal 1948 al 1955 fece parte del [[Consiglio superiore della Pubblica Istruzione]].  
== Pensiero ==▼ 
La sua filosofia viene denominata "dottrina dell'esperienza giuridica" ed è rivolta alla centralizzazione della volontà del soggetto agente, che si imprime nell'azione stessa, vera fonte di espressione giuridica e di vita. La [[filosofia]] dovrebbe quindi occuparsi della vita e dell'azione, avendo a centro della sua speculazione la "persona". Il suo pensiero si ricollega al [[personalismo]] cattolico, il cui approfondimento si ebbe proprio nel [[XX secolo|Novecento]], sulle orme di [[sant'Agostino]], [[Blaise Pascal|Pascal]], [[Antonio Rosmini|Rosmini]], anche ad opera di pensatori francesi quali [[Jacques Maritain|Maritain]] e [[Emmanuel Mounier|Mounier]]. Perciò, l'aver posto al centro della sua indagine il problema di comprendere i rapporti essenziali che intercorrono fra il diritto, inteso come esigenza giuridica, e la vita consente alla sua filosofia del diritto di superare il campo della tecnica giuridica per pervenire ad una visione organica e totale del reale, cioè a Dio. ▼ 
Il 3 dicembre [[1955]] venne nominato [[Corte costituzionale (Italia)|giudice della Corte costituzionale]] dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]] e giurò il 15 dicembre insieme agli altri quattordici giudici. Di fatto non partecipò ai lavori della Corte in quanto morì il giorno della seduta inaugurale (23 aprile 1956).<ref>[http://www.cortecostituzionale.it/ActionPagina_212.do Sito web della Corte costituzionale: note biografiche giudice.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120203122423/http://www.cortecostituzionale.it/ActionPagina_212.do |data=3 febbraio 2012 }}</ref> 
==Opere==▼ 
* Fede e scienza, 1912▼ 
* Saggio sullo Stato, 1918▼ 
* Riflessioni sull'autorità e la sua crisi, 1921▼ 
* Analisi dell'esperienza comune, 1930▼ 
* Studi sull'esperienza giuridica, 1932▼ 
* Introduzione alla vita etica, 1953▼ 
* Il problema della scienza del diritto, 1937▼ 
Fu tra i fondatori dell'[[Ugci]] (Unione giuristi cattolici italiani), di cui fu anche il primo presidente. 
I "''Pensieri a Giulia''" sono scritti del Capograssi, vergati su foglietti consegnati alla sua futura moglie Giulia Ravaglia dal [[dicembre]] del [[1918]] al [[18 febbraio]] [[1924]], data del loro matrimonio, in seguito raccolti e pubblicati, nei quali si colgono i momenti salienti della sua maturazione intellettuale e spirituale che culminerà nella conversione.▼ 
Tra i suoi allievi più famosi vi sono [[Enrico Opocher]] e [[Pietro Piovani]]. 
==Collegamenti esterni==▼ 
Sulmona gli ha intitolato una scuola, una piazza e il ponte che collega al centro storico, un busto sulla stessa piazza, la nuova biblioteca civica e il Tribunale. 
▲== Pensiero == 
La sua filosofia viene denominata "dottrina dell'esperienza giuridica" ed è rivolta alla centralizzazione della volontà del soggetto agente, che si imprime nell'azione stessa, vera fonte di espressione giuridica e di vita. La [[filosofia]] dovrebbe quindi occuparsi della vita e dell'azione, avendo a centro della sua speculazione la "persona".  
▲ 
▲==Opere== 
▲* ''Fede e scienza'', 1912 
▲* ''Saggio sullo Stato'', 1918 
▲* ''Riflessioni sull'autorità e la sua crisi'', 1921 
* ''La nuova democrazia diretta'', 1922 
▲* ''Analisi dell'esperienza comune'', 1930 
▲* ''Studi sull'esperienza giuridica'', 1932 
▲* ''Introduzione alla vita etica'', 1953 
▲* ''Il problema della scienza del diritto'', 1937 
* ''Incertezze sull'individuo'', Milano, Giuffrè, 1969 
▲* ''Pensieri a Giulia'', 1918-1924 <ref>I  
==Note== 
<references/> 
==Bibliografia== 
* M. Glustich, ''La teoria dei valori in Giuseppe Capograssi'', Alassio, 1972. 
* Jesús Ballesteros, ''La filosofía jurídica de Giuseppe Capograsi'', Roma-Madrid, Instituto Jurídico Español de Roma, C.S.I.C., 1973 (in spagnolo) 
* [[Giuseppe Papponetti]], ''Capograssi a Sulmona. Sei secoli in un paese'', Milano, Giuffrè, 1990. 
* Ulderico Pomarici, ''L'individuo oltre lo Stato. La filosofia del diritto di Giuseppe Capograssi'', Napoli, Editoriale Scientifica, 1996 
* M. G. Esposito, ''Diritto e vita'', ''La lezione di Capograssi'', Milano, Giuffrè,  1997. 
* Giuseppe Papponetti, ''Un inventario cinquecentesco di casa Capograssi'', L'Aquila, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, 2003. 
* Antonio Delogu, ''Introduzione alla Analisi della esperienza comune'' in: ''Giuseppe Capograssi, La vita etica'', a cura di Francesco Mercadante, Milano, Bompiani, 2007. 
* [[Raffaele Panico]], ''Giuseppe Capograssi: le nuove generazioni e l'unità del Mondo. La scoperta dell'individuo contemporaneo nel segno del personalismo cristiano'', Rinascita 'Filosofia', pag. 16 'Cultura', edizione quotidiana del 9/10 febbraio 2008. 
* [[Antonio Delogu]] e Aldo Maria Morace (a cura di), ''Esperienza e verità. Giuseppe Capograssi: un Maestro oltre il suo tempo'', Bologna, Il Mulino, 2009, ISBN 978-88-15-13285-7. 
* Antonio Delogu (a cura di) [[Antonio Pigliaru]], ''Saggi capograssiani'', Roma, SPES, 2010. 
* Antonio Merlino, ''La recezione di Kelsen in Italia. Santi Romano e Giuseppe Capograssi'', in "Challenging Centralism. Decentramento e autonomie nel pensiero politico europeo", Firenze, Firenze University Press, 2011 
* Vincenzo Lattanzi, ''Giuseppe Capograssi. I sentieri dell'uomo comune'', con prefazione di Francesco Mercadante, Edizioni Solfanelli, 2011. 
* Fulvio Tessitore, ''La filosofia morale di Giuseppe Capograssi e Pietro Piovani'', a cura di Mattia Papa, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2022. 
==Altri progetti== 
{{interprogetto}} 
▲==Collegamenti esterni== 
* {{Collegamenti esterni}} 
{{Controllo di autorità}} 
{{Portale|biografie|filosofia}} 
[[Categoria:Filosofi del diritto]] 
[[Categoria:Giudici della Corte costituzionale (Italia)]] 
[[Categoria:Militanti cattolici italiani]] 
[[Categoria:Filosofi cattolici]] 
[[Categoria:Nobili italiani del XX secolo]] 
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] 
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Macerata]] 
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Napoli Federico II]] 
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Sassari]] 
[[Categoria:Rettori dell'Università degli Studi di Macerata]] 
[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]] 
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]] 
 | |||