Grottaferrata: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Grottaferrata
|Panorama = Grottaferrata centro.jpg
|Didascalia = ''Corso del Popolo''
|Bandiera = Grottaferrata-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale = Mirko Di Bernardo
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 14-6-2022
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Ad Decimum]], [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], [[Squarciarelli]], Valle Marciana, Valleviolata
|Divisioni confinanti = [[Castel Gandolfo]], [[Ciampino]], [[Frascati]], [[Marino (Italia)|Marino]], [[Monte Porzio Catone]], [[Monte Compatri]], [[Rocca di Papa]], [[Roma]]
|Targa = RM
|Zona sismica = 2B
|Gradi giorno = 1801
|Nome abitanti = grottaferratesi o criptensi
|Patrono = [[San Nilo da Rossano|san Nilo]]
|Festivo = 26 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Grottaferrata (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Grottaferrata nella città metropolitana di Roma Capitale
}}
'''Grottaferrata''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|ɡrɔttafer'raːta}}<ref>{{cita web|url=http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=54374&r=151473|titolo=Dizionario di ortografia e pronunzia - Grottaferrata|accesso=27 febbraio 2009|dataarchivio=26 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150626140608/http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=54374&r=151473|urlmorto=sì}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]].
Il comune è conosciuto soprattutto perché ospita l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], fondata nel [[1004]] da [[Nilo da Rossano|san Nilo da Rossano]] e costituita attualmente in [[abbazia territoriale]] retta dall'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Vedi anche|Colli Albani}}
Il territorio comunale di Grottaferrata, attualmente decimo comune più vasto dei [[Castelli Romani]] con un'estensione di 18.36 km<sup>2</sup>, è stato soggetto tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa<ref name="Castelli Romani pp. 3-8">[[Parco Regionale dei Castelli Romani]], ''L'ambiente naturale del Parco Regionale dei Castelli Romani'', pp. 3-8.</ref> all'attività vulcanica del [[Vulcano Laziale]]. Il suolo è dunque composto in massima parte di materiale vulcanico, ed abbondano minerali caratteristici come il [[peperino]], la [[Pietra sperone|pietra sperone del Tuscolo]] ed il [[Tufo (roccia)|tufo]].
[[File:Colli esamarana.JPG|miniatura|I [[Colli Albani]] in una foto satellitare: si notino l'altura di [[Monte Cavo]] con il [[lago Albano]] ed il [[lago di Nemi]].]]
Secondo la ''Carta Geologica d'Italia'' realizzata a cura del Servizio Geologico d'Italia<ref name="notageologia">{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=150|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 150 (Roma)|accesso=3 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722034926/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=150|dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref> c'è una grande varietà di materiali nel sottosuolo criptense. L'area del centro abitato e la parte orientale del territorio comunale, ai confini con [[Rocca di Papa]], è classificata come zona ''ca'' ("materiali piroclastici incoerenti o poco coerenti: lapilli, scorielle, areniti pirosseniche fino a cineriti, talora con tracce di fluitazione."),<ref name=notageologia/> mentre tutta la parte occidentale del territorio comunale, digradante verso [[Ciampino]] e [[Roma]], risulta classificata come zona ''v<small>4</small>'' ("lapilli fini e ceneri straterellate").<ref name=notageologia/> L'altura di [[Castel de' Paolis]], ai confini meridionali con [[Marino (Italia)|Marino]], è classificata come zona ''v<small>2</small>'' ("manifestazioni eruttive finali. Brecce piroclastiche d'esplosione con lapilli, proiettili leucocratici, ultrafemici, pirosseniti biotitiche, più xenoliti di lave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi consolidati (peperino) rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d'emissione").<ref name=notageologia/>
Il fondo del vallone scavato dalla marana dell'Acqua Marciana è classificato come zona ''lp'' ("lapilli di vario colore distintamente stratificati con intercalazioni cineritiche, zone talora argillificate, ricchi di minerali femici isolati, e abbondante leucite analcimizzata"),<ref name=notageologia/> mentre i fianchi del medesimo vallone sono zona ''β<small>4</small>'' ("lava in ammassi"),<ref name=notageologia/> come anche l'altura del [[Borghetto di Grottaferrata]]; le ultime alture di Grotte Centroni digradanti verso [[Morena]] e tutta l'area dei confini settentrionali verso [[Frascati]] sono classificate come zona ''β<small>5</small>'' ("lave in grandi colate, sovrastanti o sottostanti ad lp: lave di Grottaferrata-Centroni.").<ref name=notageologia/> Valle Marciana è classificata come zona av ("tufiti alluvio-lacustri; [...] arenarie straterellate entro depressioni crateriche con ''Bos taurus'' L., ''Cervus elaphus'' L. e avifauna (''Gyps'') a Valle Marciana; prodotti del dilavamento entro valli radiali, provenienti dalle formazioni vulcaniche del [[Vulcano Laziale]]").<ref name=notageologia/> Infine, l'altura presso Villa Cavalletti è classificata come zona ''sc<small>1</small>'' ("coni e bocche eruttive eccentriche, talvolta soprastanti a ''lp'' [...]; saldame lavico, scorie, agglomerati e lapilli stratificati.").<ref name=notageologia/>
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 ''(sismicità medio-alta)''.<ref name=notaclima/><ref>{{cita web|url=http://www.ateservizi.it/Pubblicazioni/vademecum/recepimenti%20regionali/lazio2.pdf|titolo=Riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio (2003)|accesso=27 febbraio 2009|dataarchivio=26 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070226042050/http://www.ateservizi.it/Pubblicazioni/vademecum/recepimenti%20regionali/lazio2.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
==== Idrografia ====
La località Valle Marciana, una depressione grossomodo circolare situata nella parte meridionale del territorio criptense, era probabilmente un cratere vulcanico di origine monogenica<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivilecomuneroma.it/sito/upload/documents/Giordano%202008%20I%20Vulcani%20di%20Roma%20Mem%20Descr%20Carta%20Geol%20It%20LXXX.pdf|titolo=Guido Giordano, ''I vulcani di Roma'', in ''La Geologia di Roma'', p. 91|accesso=9 settembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> collegato al [[Vulcano Laziale]], divenuto poi un lago vulcanico (come il [[lago Albano]] ed il [[lago di Nemi]]) in seguito prosciugatosi o prosciugato artificialmente, sull'esempio di altri crateri simili dei [[Colli Albani]] (un esempio per tutti, [[Vallericcia]] ad [[Ariccia]]).
Il territorio di Grottaferrata non è attraversato da corsi d'acqua di grande portata, ma solo da un corso d'acqua a carattere torrentizio che nel suo primo tratto, ovvero dalla sorgente sita in località [[Molara (Grottaferrata)|Molara]],<ref name="notadevlaty">{{Cita|Devoti 1999|p. 306}}.</ref> prende nome di fosso dei Ladroni (probabilmente, dalla famiglia romana dei ''Latrones'' che qui poteva avere delle proprietà)<ref name=notadevlaty/> e poi da Squarciarelli assume il nome di [[marana dell'Acqua Marciana]] o Mariana e corre fino a [[Morena (zona di Roma)|Morena]], dove si incontra con il [[fosso della Patatona]] o marana delle Pietrare, che invece proviene da [[Rocca di Papa]] e [[Marino (Italia)|Marino]], per sfociare nel Tevere in prossimità della [[Magliana]].<ref name="notaigm">Istituto Geografico Militare, ''Carta d'Italia'', foglio 150 (Frascati III NO), rilievo [[1873]], aggiornamento [[1949]].</ref>
==== Orografia ====
Non esistono vere e proprie montagne nel territorio criptense, e la quota più alta viene registrata alla Croce del Tuscolo (670 {{m s.l.m.}}),<ref name=notaigm/> punto più alto dell'[[Monte Tuscolo|omonima dorsale]] che segna il confine nord-est con [[Monte Porzio Catone]], cui appartiene quasi per intero il sito archeologico di ''[[Tusculum]]'': in territorio di Grottaferrata infatti ricadono solo le pendici sud-ovest della storica dorsale. Davanti al Tuscolo, al di là della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]] (440 m [[s.l.m.]]),<ref name=notaigm/> ad una quota più bassa si trovano le alture di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]] (580 m [[s.l.m.]]), sede dell'antico castello medioevale, e di Colle dell'Acqua (555 m [[s.l.m.]]).<ref name=notaigm/>
Procedendo verso nord-ovest lungo la [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] il suolo inizia a declinare verso l'[[Agro Romano]]: Colle delle Streghe, al confine meridionale con [[Rocca di Papa]], è a 400 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> mentre villa Rasponi, ai confini settentrionali con [[Frascati]], è a 442 m [[s.l.m.]]:<ref name=notaigm/> al chilometro 20 la via Anagnina segna quota 408 m [[s.l.m.]]<ref name=notaigm/>
Le altre località del territorio sono poste a quote variabili: villa Cavalletti si trova su un'altura a 424 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> Poggio Tulliano a 418 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> [[Squarciarelli]] a 363 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> [[Villa Grazioli|villa Bracciano-Montalto-Grazioli]] a 370 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> il Bivio a 334 m [[s.l.m.]], il [[Borghetto di Grottaferrata]] a 264 m [[s.l.m.]], ormai al confine settentrionale con [[Roma]].<ref name=notaigm/>
Il centro storico si trova mediamente a 330 m [[s.l.m.]] (altitudine di corso del Popolo), mentre le "Monache Francesi" sono a 329 m [[s.l.m.]] in direzione nord.<ref name=notaigm/> Le cartiere dismesse, situate nel profondo vallone della [[marana dell'Acqua Marciana]], sono a 287 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> mentre il sovrastante Quarto Montedoro è a 341 m [[s.l.m.]]: esso delimita a nord-ovest l'antico lago vulcanico prosciugato di Valle Marciana, chiuso a sud dall'altura di Sant'Anna che ospita la sede criptense dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano (334 m [[s.l.m.]]).<ref name=notaigm/>
Più a sud-est, ai confini con Marino, Colle Cimino è a 286 m [[s.l.m.]] e [[Castel de' Paolis]] a 292 m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> in posizione panoramica sulle prime avvisaglie dell'Agro Romano: [[Ciampino]] e [[Morena (zona di Roma)|Morena]]. Più a sud, la località San Giuseppe, al chilometro 20 della [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana III]], è a 401 m [[s.l.m.]], incuneata tra i comuni di Marino e Rocca di Papa:<ref name=notaigm/> e l'[[Enclave|exclave]] di Pozzo Carpino, confinante a sud-ovest con [[Castel Gandolfo]], è a 458 m [[s.l.m.]]<ref name=notaigm/>
==
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Grottaferrata}}
{{ClimaAnnuale
| nome =
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 11.2
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| tempmax10 = 20.2
| tempmax11 = 15.5
| tempmax12 = 12.2
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 3.3
Riga 99 ⟶ 122:
}}
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1916 GR/G (12 ore di
== Origini del nome ==
Quando, nel [[1004]], [[San Nilo da Rossano]] ed i suoi seguaci presero possesso del terreno rurale occupato da ruderi di una villa romana, che [[Gregorio I (conte di Tuscolo)|Gregorio I]] dei [[Conti di Tuscolo]] aveva loro donato come residenza, notarono subito un locale a volta quasi perfettamente conservato dotato di una finestra con ferrata. Probabilmente il primo accampamento dei monaci fu nei paraggi, se non all'interno, della ''"[[cripta]]"'' ferrata, che diventò elemento caratterizzante del territorio: lentamente l'area, che non aveva una denominazione specifica, prese nome di ''Cryptaferrata''. Viene recentemente citata dal [[Antonio Nibby|Nibby]] anche in [[lingua greca|greco]] ''Kρυπτοφεράς'', seppur il nome del comune nacque da radice [[lingua latina|latina]]<ref name="nota96">{{Cita|Nibby|vol. I p. 140}}.</ref>.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia dei Castelli Romani}}
=== L'età antica ===
{{Vedi anche|Scavi archeologici di Tusculum}}
Il [[Vulcano Laziale]] fu attivo tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa:<ref name="Castelli Romani pp. 3-8"/> tuttavia, l'uomo era già arrivato nel [[Lazio]] almeno 50.000 anni fa, come testimoniano i resti di scheletri appartenenti all'[[uomo di Neanderthal]] rinvenuti nel [[1939]] presso la [[Grotta Guattari]] al [[Circeo]].<ref>Tamara Gizzi, ''Breve inquadramento del paleolitico e del mesolitico, con particolare riferimento all'area laziale'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 19.</ref> Nel territorio dei [[Colli Albani]], la civiltà si andrà sviluppando a partire dal [[I millennio a.C.]]; in particolare, la prima presenza umana nel territorio di Grottaferrata è riferibile alle [[necropoli]] di Boschetto, Villa Cavalletti e Villa Giusti, risalenti al [[Cultura laziale|periodo laziale]] I e II A ([[1000 a.C.]] - [[830 a.C.]]):<ref name="nota1339">Pino Chiarucci, ''La civiltà laziale e gli insediamenti albani in particolare'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 35.</ref> la necropoli di Villa Cavalletti è anche una delle più vaste dell'epoca, con una cinquantina di tombe.<ref name=nota1339/> Nella necropoli di vigna Giusti invece sono presenti strutture più sofisticate, che presentano delle [[Thòlos (tomba)|pseudo-cupole]] ed un ricco corredo funerario con rozze figurine votive umane.<ref>Lorenzo Quilici, ''La civiltà del Lazio primitivo'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 41.</ref>
In età romana il territorio criptense non venne toccato da insediamenti importanti, tranne alcune ville suburbane di ricchi cittadini romani come [[Marco Tullio Cicerone]]<ref name="nota80">{{Cita|Devoti 1999|p. 76}}.</ref> (probabilmente presso l'attuale [[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]]<ref name="nota1332">{{Cita|Moroni|vol. XXXIII pp. 44-45}}.</ref>) e la famiglia degli ''Scriboni-Libones'' a [[Castel de' Paolis]], ai confini con [[Marino (Italia)|Marino]].<ref>{{Cita|Tomassetti|vol. IV p. 175}}.</ref>
=== Il Medioevo ===
[[
Nel corso del [[VII secolo|VII]], dell'[[VIII secolo|VIII]] e del [[IX secolo]] i [[Papa|papi]] estesero il proprio potere temporale su [[Roma]] e
Nel [[1004]] [[san Nilo da Rossano]] raggiunse il [[Lazio]] dalla [[Calabria]] dopo il suo lungo peregrinare per varie località del [[Sud Italia]], e si sistemò con i suoi seguaci presso il summenzionato cenobio basiliano di Sant'Agnese alle pendici del [[Monte Tuscolo|Tuscolo]].<ref name="nota81">{{Cita|Devoti 1999|pp. 71-72}}.</ref> Gregorio I dei Conti di Tuscolo, esponente di spicco della potente casata romana dei [[Conti di Tuscolo]], donò allora al monaco calabrese un terreno prossimo al XII miglio della [[via Latina]] occupato da resti di strutture romane: nacque così l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name=nota81/> San Nilo morì pochi mesi dopo aver fondato il monastero, al [[tramonto]] del
I primi [[Archimandrita|archimandriti]] dell'abbazia dopo san Nilo furono Paolo, Cirillo e [[Bartolomeo il
La tradizione racconta che [[papa Benedetto IX]], per fare ammenda della propria vita scandalosa, nel [[1048]] si fece [[Monaci basiliani|monaco basiliano]] presso l'abbazia criptense, dove morì nel [[1065]].<ref name=nota2000/> Il suo sepolcro è probabilmente stato ritrovato durante alcuni scavi [[Ottocento|ottocenteschi]] sotto al pavimento della chiesa abbaziale.
Nel [[1155]] [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I "il Malo" di Sicilia]] saccheggiò le terre dell'abbazia,<ref name="nota2001">{{Cita|Devoti 1999|p. 93}}.</ref> imitato nel [[1163]] da [[Federico
Durante le guerre tra [[papa Urbano VI]] e l'[[antipapa Clemente VII]] combattute all'inizio dello [[Scisma d'Occidente]] ([[1378]]-[[1417]]), nell'
=== Età moderna ===
==== Dal Quattrocento al Seicento ====
[[
[[Papa Martino V]] nel [[1428]] ridusse l'abbazia a [[commenda]], nominando il primo [[abate commendatario]] nella persona di tale Oddone de Variis,<ref name=nota3-2/> un proprio parente fedele alla causa della sua famiglia, i [[Colonna (famiglia)|Colonna]]. Il successore di Martino V, [[papa Eugenio IV]], nel [[1432]] abolì la commenda e nominò [[archimandrita]] Pietro Vitali, già archimandrita prima del 1428:<ref name=nota3-2/> questi si impegnò a recuperare tutti i beni dell'abbazia ed intervenne al [[concilio di Basilea, Ferrara e Firenze]] ([[1431]]-[[1439]]) in merito alla riunificazione della [[chiesa cattolica]] e della [[chiesa ortodossa]].<ref name=nota3-2/>
Nel [[1462]] [[papa Pio II]] istituì nuovamente l'abbazia in commenda, nominando abate commendatario il [[cardinale]] [[Basilio Bessarione]],<ref name="nota83">{{Cita|Devoti 1999|p. 97}}.</ref> che non solo si interessò della sistemazione del patrimonio librario ma fece redigere la "''Platea''" o "''Regestum Bessarionis''", un elenco di tutte le proprietà dell'abbazia. Nel [[1463]] Pio II, durante la sua visita ai [[Castelli Romani]], visitò Grottaferrata, lasciando una viva testimonianza del viaggio nei suoi "''Commentarii''".
Alla morte del cardinale Bessarione nel [[1472]] gli
Con la morte di Alessandro VI, dopo il breve papato di transizione di [[papa Pio III]] (
L'[[abate commendatario]] [[Alessandro Farnese il Giovane]], in carica dal [[1564]] al [[1589]],<ref name="nota85">{{Cita|Devoti 1999|p. 116}}.</ref> fu il primo abate commendatario della [[Farnese
Alla morte di Odoardo Farnese, iniziò il periodo degli abati commendatari della [[Barberini|famiglia Barberini]]: il primo fu [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini "seniore"]], in carica dal [[1626]] al [[1679]]:<ref name="nota86">{{Cita|Devoti 1999|p. 126}}.</ref> seguirono il [[cardinale]] Carlo Barberini dal [[1679]] al [[1704]]<ref name="nota88">{{Cita|Devoti 1999|p. 140}}.</ref> ed il [[cardinale]] [[Francesco Barberini (cardinale 1690)|Francesco Barberini "iuniore"]] dal [[1704]] al [[1738]].<ref name=nota88/>
==== Dal Seicento alla seconda metà dell'Ottocento ====
Nel [[XVIII secolo|Settecento]], si
Nel [[1761]] [[papa Clemente XIII]] promulgò un ''[[motu proprio]]'' con cui regolamentava lo svolgimento della [[Fiera di Grottaferrata]] in due periodi, a
Durante la [[Repubblica Romana (1798-1799)]] l'abbazia venne probabilmente occupata dai francesi, che chiusero e saccheggiarono diversi conventi dei [[Castelli Romani]]. Ad ogni modo, fu solo con l'occupazione napoleonica del [[1807]] e l'annessione del [[Lazio]] alla [[Francia]] che la [[commenda]] venne abolita, i beni abbaziali espropriati (nonostante la controversia giuridica sollevata dai [[monaci basiliani]])<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 144}}.</ref> e Grottaferrata con il suo territorio aggregati al [[
Il
=== Età contemporanea ===
[[
[[File:Grottaferrata Piazza Cavour 2020 1.jpg|thumb|Piazza Cavour.]]
==== Dalla seconda metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale ====
{{S sezione|storia|Lazio}}
Il decoro urbano e l'[[Fognatura|impianto fognario]] di corso del Popolo venne deciso dall'intervento dell'architetto Agostino Mercandetti del [[1872]];<ref name="nota72">{{Cita|Devoti 1999|p. 158}}.</ref> nel frattempo il paese si espande in direzione di [[Frascati]] e [[Squarciarelli]], lungo la direttrice della [[Strada
==== Dalla seconda guerra mondiale al Duemila ====
Se il centro abitato di Grottaferrata non è stato sconvolto dalle incursioni aeree anglo-americane, il territorio criptense è stato colpito marginalmente con il bombardamento della sorgente dell'acquedotto di [[Squarciarelli]] l'
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone comunali sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 ottobre 2008.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2008/comuni/grottaferrata.html |titolo= Grottaferrata (Roma) D.P.R. 30.10.2008 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 30 settembre 2021 }}</ref>
{{citazione|Stemma d'argento, alla ferrata di nero, formata da quattro ferri verticali e cinque orizzontali; alla [[Bordura|bordatura]] in filetto, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo stemma cittadino fa riferimento al toponimo del paese: raffigura infatti un'inferriata in [[ferro]] simile a quella presente nella "cripta ferrata", il complesso di due stanze risalenti al [[I secolo]] inglobate come cappelle laterali nella chiesa dell'abbazia.<ref name="nota1406">{{cita|Luigi Devoti|p. 75|cidDevoti}}.</ref> I colori cittadini sono [[rosso]] e [[bianco]].<ref name="nota1407">[http://www.alphasoft.it/grottaferrata/files/statuto_atti/statuto.pdf Comune di Grottaferrata - Statuto comunale], tit. I, art. 2 comma 1 URL consultato il 07-04-2009</ref> Nello statuto comunale il gonfalone è così descritto:<ref name="nota1407"/>
{{Citazione|Il gonfalone è costituito da uno stendardo bicolore (rosso - bianco), con al centro un ovale con corona nobiliare sovrapposta, contornato da fregi fogliati e da una corona bifolie di quercia ed alloro non a chiudere, con al centro una inferriata le cui barre orizzontali si inseriscono in quelle verticali con buchi a gonfiare, ovale corrispondente allo stemma del Comune.|Statuto del Comune di Grottaferrata (delibera C.C. n° 79/2000), titolo I, art. 2 comma 1.}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Parrocchiale S.Cuore di Gesù - Grottaferrata.jpg|miniatura|La [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]].]]
==== Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata ====
{{Vedi anche|Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata}}
L'abbazia fu fondata nel [[1004]] da [[Nilo da Rossano|san Nilo da Rossano]],<ref name=nota81/> e in breve diventò un notevole centro culturale: istituita in commenda dal [[1428]]<ref name=nota3-2/> al [[1824]],<ref name=nota87/> attualmente è un'[[abbazia territoriale]] retta dall'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]].
All'interno dell'imponente cerchia muraria, voluta dall'abate commendatario cardinale Giuliano della Rovere, poi [[papa Giulio II]],<ref name=nota83/> si trovano il cinquecentesco palazzo dell'abate commendatario e la chiesa conventuale, di origine medioevale ma rifatto in stile barocco con l'intervento di [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name="nota1110">{{Cita|Devoti 1999|p. 112}}.</ref> [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]<ref name="nota1110"/> [[Domenichino]],<ref name="nota1111">{{Cita|Devoti 1999|p. 123}}.</ref> [[Luigi Capponi (scultore)|Luigi Capponi]],<ref name="notaartusi">{{Cita|Devoti 1999|p. 272}}.</ref> [[Antonio da Sangallo il Giovane]],<ref name=nota84/> e, forse, di [[Gian Lorenzo Bernini]].<ref name=nota1111/>
====
{{Vedi anche|Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)}}
La chiesa fu edificata per volontà di Maria Santovetti Tanlongo su circa 3000 metri quadrati di terreno di sua proprietà nel [[1918]]-[[1928]], ed affidata ai [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|padri salesiani]] fino al [[1963]], anno dell'istituzione in parrocchia della chiesa.<ref name=notacuore/>
Lo stile della chiesa è il [[Architettura neogotica|
==== Chiesa di San Giuseppe ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)}}
Questa chiesa, sita in località [[Squarciarelli]], fu costruita per volontà del proprietario terriero Nicola Santovetti nel [[1889]], per un costo di costruzione di 15.000 [[Lira italiana|lire italiane]].<ref name=notadeb/> Affidata ai [[Ordine Cisterciense|monaci cisterciensi]], fu tolta a questi per la scarsa volontà pastorale di alcuni monaci ed affidata attorno al [[1905]] ai [[monaci basiliani]] dell'abbazia criptense, che la tennero fino alla costituzione in parrocchia nel [[1919]].<ref name=notadeb/> Fu parzialmente distrutta durante la [[seconda guerra mondiale]] e ricostruita più semplicemente, ed ulteriormente modificata negli anni sessanta.
All'interno, a tre [[Navata|navate]], si trovano una
====
La Casa Santa Rosa delle [[Suore Francescane Missionarie di Maria]], meglio note localmente come "Monache Francesi" (poiché l'ordine fu fondato da [[Hélène de Chappotin de Neuville]] a [[Nantes]], in [[Francia]], nel [[1874]]), fu costruita nel sito di una proprietà della famiglia Santovetti tra il [[1892]] ed il [[1914]], con una sospensione dei lavori nel [[1893]] a causa del ritrovamento nell'area del convento di alcuni resti di età romana attribuiti ad una [[Villa romana|villa suburbana]] di [[Marco Tullio Cicerone]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 61}}.</ref> La chiesa conventuale venne completata nel [[1931]]: le suore si resero attive nella vita civile criptense quando accolsero gli sfollati del [[terremoto di Messina del 1908|terremoto di Messina]] ([[1908]]) e del [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto della Marsica]] ([[1915]]), ed ancora quando aprirono una casa di convalescenza per i soldati feriti durante la [[prima guerra mondiale]] ([[1915]]-[[1918]]).<ref name="notas2">{{Cita|Devoti 1999|pp. 63-65}}.</ref> Più di recente, le religiose hanno prestato servizio presso l'Ospedale Civile San Sebastiano di [[Frascati]].<ref name=notas2/>
=== Architetture civili ===
[[File:Santovetti Grottaferrata.jpg|miniatura|Palazzo Santovetti in una [[fotografia]] degli [[Anni 1910|anni dieci]].]]
==== Palazzo Santovetti ====
Il palazzo, già esistente nel Settecento tanto che nel [[1741]] ospitò [[papa Benedetto XIV]], fu modificato nelle forme attuali a partire dal [[1872]] con l'acquisto da parte di Antonio Santovetti, che affidò il progetto all'architetto Enrico Celso Donnini.<ref name="notasant">{{Cita|Devoti 1999|p. 278}}.</ref> All'interno del palazzo è notevole la cappella, affrescata da Silvestro Capparoni.<ref name="notasantxr2">{{cita web|url=http://www.prolocogrottaferrata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=55&Itemid=64|titolo=Pro loco Grottaferrata - Palazzo Santovetti|accesso=10 settembre 2009}}</ref>
Fino agli anni cinquanta le grandi cantine del palazzo, oggi di proprietà della famiglia Ranchella, hanno ospitato le rinomate Cantine Santovetti, note a livello nazionale per la produzione di vini locali di ottima qualità.<ref name=notasant/><ref name=notasantxr2/>
==== Villa
Nel [[1596]] il marchese [[Ermete Cavalletti]] acquistò la tenuta dal cardinale [[Bartolomeo Cesi (cardinale)|Bartolomeo Cesi]]: la villa fu costruita ed arredata nel Settecento, e nel secondo dopoguerra appartenne alla [[Compagnia di Gesù]]:<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 192-195}}.</ref> attualmente ospita una comunità cattolica d'integrazione e la prestigiosa Accademia per la Teologia del Popolo di Dio.<ref>{{lingue|it|en|de}} {{cita web|url=http://www.akademie-cavalletti.de/|titolo=Sito ufficiale dell'Accademia per la Teologia del Popolo di Dio|accesso=7 settembre 2009}}</ref> Vi si trova una necropoli preistorica tra le più grandi dei [[Colli Albani]].<ref name=nota1339/>
==== Villa
Villa Rossellini-Dusmet, meglio nota solo come villa Dusmet, fu costruita davanti a villa Arrigoni-Muti alla fine dell'Ottocento da Zeffiro Rossellini, nonno del celebre regista [[Roberto Rossellini]], e venduta nel [[1919]] al marchese Alfredo Dusmet. In seguito diventò di proprietà della famiglia Campello, e nel [[1940]] fu requisita dalla [[Regia Aeronautica]] come proprio quartier generale, passato ai tedeschi nel [[1943]] (probabilmente in collegamento con l'effimero aeroporto militare operativo in località [[Molara (Grottaferrata)|Molara]]). Negli anni cinquanta fu restituita ai Campello, che nel [[1952]]-[[1953]] vi ospitarono l'esule [[Fārūq I d'Egitto]], che in seguito visse ad Albano Laziale presso la villa che ospita l'attuale [[istituto professionale di stato Nicola Garrone]]. Nel [[1966]] fu acquistata dalle suore pallottine.<ref>Stefano Paolucci, ''[https://www.academia.edu/13210690/La_villa_Rossellini-Dusmet_a_Grottaferrata La Villa Rossellini-Dusmet a Grottaferrata]'', in ''Castelli Romani'', anno XLVII, n. 6, novembre-dicembre 2007, pp. 180-187.</ref>
==== Villa
La villa, che nel Cinquecento era un casino di campagna sito in località Campovecchio di proprietà della famiglia Laghi, fu acquistata nel [[1614]] dal marchese Lorenzo Gavotti, che ampliò l'edificio e sistemò la tenuta. Nel [[1798]] un erede del marchese, Alessandro Gavotti, vendette la villa a Vincenzo Onelli al prezzo di 10.000 [[Scudo pontificio|scudi pontifici]].<ref name="notagioac">{{Cita|Devoti 1999|pp. 268-272}}.</ref> Tuttavia l'Onelli si suicidò nel 1815, forse in conseguenza della caduta di [[Napoleone Bonaparte]] che aveva reso nullo il valore delle [[Azione (finanza)|azioni]] da lui acquistate nel periodo napoleonico:<ref name=notagioac/> i suoi discendenti mantennero la proprietà della villa solo per venderla ai Lugari-Spiga alla metà dell'Ottocento. Questi proprietari a loro volta vendettero la villa ai Gioacchini all'inizio del Novecento, che ne sono ancora proprietari.<ref name=notagioac/>
==== Villa Bracciano-Montalto-Grazioli ====
{{Vedi anche|Villa Grazioli}}
Villa Bracciano-Montalto-Grazioli, chiamata confidenzialmente solo villa Grazioli, venne fondata nel [[1580]] dal [[cardinale]] [[Antonio Carafa (cardinale)|Antonio Carafa]], fondandola probabilmente su alcuni resti di età romana: il cardinale Carafa ebbe tra i suoi ospiti anche [[papa Gregorio XIII]], che consacrò la cappella privata della villa.<ref name="notavillagraz">{{Cita|Devoti 1999|pp. 195-225}}.</ref> Nel [[1591]] la proprietà della villa passò in eredità al cardinale [[Ottavio Acquaviva d'Aragona (cardinale 1591)|Ottavio Acquaviva d'Aragona]], che nel [[1606]]-[[1607]] la affittò ai [[Borghese (famiglia)|Borghese]]: fu proprio il cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese]] ad acquistare la villa nel [[1613]] per la somma di 20.000 [[Scudo pontificio|scudi pontifici]].<ref name=notavillagraz/> Tuttavia l'anno seguente il cardinale Borghese pensò bene di permutare la villa criptense con il cardinale [[Ferdinando Taverna]] in cambio della più prestigiosa [[villa Mondragone]] in territorio di [[Monte Porzio Catone]]. Lo stesso cardinale Taverna vendette la villa al principe Michele Peretti, ed in seguito la proprietà dell'immobile e della sua tenuta passò ai [[Savelli (famiglia)|Savelli]] e, dal [[1638]], agli [[Odescalchi]], che la vendettero solo nel [[1870]] al duca Pio Grazioli.<ref name=notavillagraz/> Durante la [[seconda guerra mondiale]] la villa ha ospitato un comando tedesco e dopo la guerra alcune famiglie di sfollati di guerra frascatani:<ref name=notavillagraz/> attualmente l'edificio, riportato all'antico splendore dopo le devastazioni belliche, ospita il Park Hotel Villa Grazioli.<ref>{{lingue|it|en}} {{cita web|url=http://www.villagrazioli.com/|titolo=Sito ufficiale del Park Hotel Villa Grazioli|accesso=7 settembre 2009}}</ref>
Gli interni del piano nobile sono completamente affrescati con temi mitologici, storici e pastorali svolti da [[Agostino Ciampelli]] (ma alcuni hanno pensato ad [[Annibale Carracci]] o a [[Federico Zuccari]])<ref name="notagrazioli">{{Cita|Devoti 1999|p. 201}}.</ref> e da [[Giovanni Paolo Pannini]],<ref name="notagraziolipannini">{{Cita|Devoti 1999|p. 214}}.</ref> mentre l'ampliamento della villa compiuto tra il [[1696]] ed il [[1698]] per volere del principe Livio Odescalchi fu progettato dall'architetto Giovanni Battista Fontana.<ref name=notagraziolipannini/>
==== Villa Arrigoni-Muti ====
{{Vedi anche|Villa Muti}}
Villa Arrigoni-Muti fu fondata nel [[1579]] da monsignor Luigi Cerasoli, che la vendette nel [[
==== Villa Rasponi ====
Nel Settecento la proprietà della tenuta appartenne alle famiglie Scarsella e Lema, e venne acquistata da Eugenio Rasponi nel [[1821]]: egli costruì la villa, e la vendette per 8000 scudi pontifici al principe Camillo Aldobrandini.<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 226-232}}.</ref> Durante la seconda guerra mondiale vi fu alloggiato un comando tedesco.<ref>{{cita web|url=http://www.archeobiblio.com/grottaFerrata.htm|titolo=Archeobiblo - Grottaferrata Mon Amour|accesso=
Gli interni della villa sono stati affrescati da [[Passignano|Domenico Crespri detto "il Passignano"]], [[Pietro da Cortona]] e [[Cigoli (pittore)|Ludovico Cardi detto "il Cigoli"]].<ref name="notamuti">{{cita|Luigi Devoti|p. 232|cidDevoti}}.</ref>
==== Villa Senni ====
La villa fu edificata nel Seicento dal
Fu sede di un comando tedesco durante la [[seconda guerra mondiale]], in posizione strategica sopra la [[Galleria (ingegneria)|galleria ferroviaria]] della [[ferrovia Roma-Frascati]] nella quale erano nascosti i due cannoni ferroviari [[K5 28 cm E (cannone)|Krupp K5]] da 238 mm<ref name=notacanneo/> capaci di bombardare la testa di ponte alleata di [[Anzio]], tanto ricercati dagli anglo-americani nelle loro micidiali incursione aeree sui [[Castelli Romani]]. Attualmente, completamente ricostruita, ospita una casa di riposo per anziani retta dalle [[Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù]].<ref name=notasenni/>
==== Cartiera Pontificia ====
La cartiera fu costruita tra il 1632 e il 1635 e in funzione fino al 1893, confinante con il Fosso dell'Acqua Mariana ed è all'interno del parco regionale dei Castelli Romani<ref>{{Cita web|url=https://www.vivavoceonline.it/articoli.php?id_articolo=1115|titolo=La “Cartiera Pontificia” di Grottaferrata}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilmamilio.it/c/news/18188-grottaferrata,-la-cartiera-un-patrimonio-eternamente-perso-il-dibattito-assente.html|titolo=-grottaferrata,-la-cartiera-un-patrimonio-eternamente-perso-il-dibattito-assente}}</ref>
=== Architetture militari ===
==== Borghetto di Grottaferrata ====
{{Vedi anche|Borghetto di Grottaferrata}}
Il castello fu probabilmente edificato attorno al [[IX secolo|IX]] od al [[X secolo]] dai [[Conti di Tuscolo]],<ref name="notanibbyborgh">{{Cita|Nibby|vol. I p. 309}}.</ref> ai quali apparteneva ancora nel [[1140]], quando compare menzionato per la prima volta come "''taberna in burgo de Tuscolana''".<ref name="notaborghetto">{{Cita|Devoti 1999|pp. 50-57}}.</ref> Dopo la fine dello strapotere dei Conti di Tuscolo il castello appartenne agli [[Annibaldi]] con il toponimo di "''castrum Montis Frenelli''" o "''Monsfrenelli''":<ref name=notaborghetto/> nel Quattrocento fu acquisito dai [[Savelli (famiglia)|Savelli]], che nel [[1473]] lo permutarono con l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] in cambio del feudo di [[Ariccia]].<ref name=notaborghetto/><ref>{{Cita|Lucidi|appendice IX pp. 434-439}}.</ref
Le mura del castello sono realizzate in ''[[Opera cementizia|opus caementicium]]'' nella parte inferiore ed in ''[[Opera quadrata|opus quadratum]]'' in blocchetti di [[tufo]] in quella superiore, e formano un ovale di circa 3 chilometri di perimetro fortificato da 13 torri quadrangolari.<ref name=notanibbyborgh/><ref name=notaborghetto/>
==== Castel de' Paolis ====
{{Vedi anche|Castel de' Paolis}}
Il castello sorse attorno all'[[XI secolo]] sui ruderi della [[villa romana]] degli Scriboni-Libones<ref name="notapreistoria">{{Cita|Tomassetti|vol. IV p. 179}}.</ref> e sulle antiche murature identificate da alcuni studiosi con i resti del ''[[municipium]]'' di ''[[Castrimoenium]]'',<ref>{{Cita|Torquati 1974|vol. I cap. XVIII p. 159}}.</ref> collocato da altri presso il [[Villa Colonna di Belpoggio|parco pubblico di villa Desideri]] a [[Marino (Italia)|Marino]]<ref>{{Cita|Tomassetti|vol. IV pp. 181-182}}.</ref> ed oggi comunemente identificato con il [[rione Castelletto]] al
La prima citazione del castello risale al [[1116]], quando si parla di una "''ecclesia S. Marie [...] in loco qui dicitur Paoli''":<ref name="notapaoli">{{Cita|Devoti 1999|p. 275}}.</ref> la proprietà del castello rimase da allora in poi all'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], finché nel Seicento non fu completamente spopolato e diruto.<ref name=notapaoli/>
Oggi del castello restano un arco, una parte dell'abside della chiesa ed altri brandelli di
==== Molara ====
{{Vedi anche|Molara (Grottaferrata)}}
Il castello sorse presso l'attuale chilometro 22 della [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] probabilmente nel sito della ''[[mansio]]'' di ''Roboraria'':<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 41}}.</ref> nel [[X secolo]] vi esisteva un cenobio basiliano, e la fortificazione iniziò ad esistere a partire dal Duecento, quando raggiunse il periodo di massimo splendore sotto il dominio del cardinale Riccardo Annibaldi.<ref name="notamola">{{Cita|Del Nero 1990|pp. 42-45}}.</ref> A Molara il cardinale Annibaldi ospitò [[papa Innocenzo IV]] ([[1254]]), [[Carlo I d'Angiò]] ed il suo esercito ([[1266]]), che le esagerate cronache dell'epoca facevano ammontare a poco meno di 30.000 uomini, [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso d'Aquino]] ([[1274]]).<ref name=notamola/>
Con la decadenza degli [[Annibaldi]], nel [[1427]] il castello entrò nell'orbita dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]]:<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 64}}.</ref> in questo periodo perse importanza l'intero sistema difensivo della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]] in seguito al sostanziale abbandono della via Latina-Anagnina. Nei secoli seguenti la spopolata Molara appartenne agli Altemps, ai [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e quindi agli [[Aldobrandini]]: vi era praticata la pastorizia e l'estrazione mineraria.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 307}}.</ref> La miseria di queste zone era tale che nel [[1762]] il [[Sede suburbicaria di Frascati|cardinale vescovo della diocesi suburbicaria di Frascati]] [[Enrico Benedetto Stuart]], ultimo [[Successione Giacobita|pretendente giacobita]] al [[Regno di Gran Bretagna]], durante una sua [[Visita ad limina|visita ''ad limina'']] nel territorio di [[Monte Porzio Catone]] trovò i pochi abitanti di Molara che vivevano in uno stato quasi animalesco, privi anche del conforto religioso.<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 78}}.</ref>
'''Monument'''i
'''Il monumento ai caduti di Grottaferrata'''
Il monumento fu realizzato tra gli anni 1919-1925 dallo scultore Amleto Cataldi sotto finanziamento del marchese Alfredo Dusmet. Fu restaurato poi dallo scultore Mario Gavotti.
=== Siti archeologici ===
{{Vedi anche|Tusculum}}
[[File:Grottaf01.JPG|miniatura|sinistra|La terra dei monaci basiliani dell'abbazia: sullo sfondo, l'[[Agro Romano]].]]
Il sito archeologico più importante del territorio criptense sono le [[Catacombe di
Inoltre, una piccola parte degli scavi archeologici di ''[[Tusculum]]'' ricade nel territorio criptense, mentre la parte più importante dell'antico abitato si trova nel territorio di [[Monte Porzio Catone]].
Per quanto riguarda le memorie preistoriche del territorio criptense, le necropoli più importanti si trovano a villa Cavalletti (una delle più grandi dei Colli Albani)<ref name=nota1339/> e nella ex-vigna Giusti:<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 70}}.</ref> sepolture sparse furono individuate anche a [[Castel de' Paolis]] nel [[1903]]<ref name=notapreistoria/> ed in località Cipriana durante alcuni lavori di scassamento nel [[1880]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 164}}.</ref>
Nel territorio criptense è stata collocata una delle due tenute tuscolane di [[Marco Tullio Cicerone]]: nel corso dei secoli, diversi studiosi hanno formulato svariate ipotesi sulla collocazione di queste ville, ma sembra ormai confermato che una sorgesse sul [[Monte Tuscolo|Tuscolo]] presso la città antica di ''[[Tusculum]]'', e l'altra fosse posta in prossimità dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]],<ref name=nota80/> e che magari si estendesse fino alle propaggini settentrionali del Tuscolo,<ref name=
=== Aree naturali ===
{{Vedi anche|Parco regionale dei Castelli Romani}}
Una piccola porzione del territorio di Grottaferrata è inclusa all'interno del perimetro del [[Parco Regionale dei Castelli Romani]], ente di tutela ambientale istituito nel [[1984]] dalla [[Regione Lazio]] nell'area dei [[Colli Albani]].<ref>
Il giardino dell'ex-albergo "Traiano" è oggi un parco pubblico. Presso il cancello d'ingresso su Corso del Popolo si trova un esemplare gigantesco di pino marittimo, che fu piantato da Giovanni Fortini nel 1866.<ref>"Castelli Romani. Vicende, uomini, folclore", anno XIV, n. 9, settembre 1969, p. 97.</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="2" align="center" | '''Evoluzione storica della popolazione'''
|-
|[[1982]]
|
|-
|[[1985]]
|
|-
|[[1990]]
|
|-
|[[1995]]
|
|-
|[[2000]]
|
|-
|[[2001]]
|
|-
|[[2002]]
|
|-
|[[2003]]
|
|-
|[[2004]]
|
|-
|[[2005]]
|
|-
|[[2006]]
|
|-
|[[2007]]
|
|-
|[[2008]]
|{{formatnum:20055}}
|-
|}
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{{Demografia/Grottaferrata}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 nel territorio di Grottaferrata risultavano 1550 stranieri residenti, pari al 7,75% della popolazione.<ref>[https://demo.istat.it/str2023/query.php?lingua=ita&Rip=S3&Reg=R12&Pro=P058&Com=46&paese=A9999&submit=Tavola Tabella ISTAT al 31-12-2020]</ref>, le nazionalità più rappresentate erano:
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetti dei Castelli Romani}}
[[File:Vigne del Sole.jpg|miniatura|La località Vigne del Sole, al confine tra Marino, [[Ciampino]] e Grottaferrata.]]
La lingua parlata ufficialmente nel comune di Grottaferrata è la [[lingua italiana]]; non vi è alcuna forma di bilinguismo istituzionalmente riconosciuto. I [[monaci basiliani]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] coltivano e tutelano due lingue: la [[lingua greca antica]], con la quale celebrano le loro [[Divina liturgia|funzioni liturgiche]] secondo il [[rito bizantino]], e la [[lingua albanese]] propria delle comunità di provenienza [[Albanesi d'Italia|albanesi dell'Italia Meridionale]], con la quale in gran parte parlano.
Non si può parlare dell'esistenza di un vero e proprio dialetto caratteristico di Grottaferrata, a causa delle relativamente recenti origini dell'abitato, che ha iniziato la sua crescita a partire dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] intorno all'Abbazia grazie ad una massiccia immigrazione da varie parti d'[[Italia]]. Ciò ha portato alla mescolanza di varii dialetti locali, dall'abruzzese ai dialetti dell'Italia meridionale ed al veneto, con i [[dialetti dei Castelli Romani]] come il [[dialetto marinese]], il frascatano ed il dialetto rocchigiano. Oggi, la tendenza generale è per l'espansione del [[dialetto romanesco]] un po' in tutta l'area metropolitana di [[Roma]] e soprattutto nel quadrante meridionale della [[provincia di Roma]].<ref>[[Touring Club Italiano]], ''Guida rossa del Lazio'', p. 89.</ref>
=== Religione ===
La [[religione]] più diffusa sul territorio criptense è il [[Cristianesimo]] nella [[Chiesa cattolica|confessione cattolica]], che venne annunciato nell'area tuscolana nella prima metà del [[I secolo]], probabilmente proprio grazie alla presenza evangelizzatrice di san [[Paolo di Tarso]] e di san [[Pietro apostolo]].<ref name="nota1400">{{Cita|Del Nero 2002|pp. 5-7}}.</ref> Se già nel [[370]] Giovanni di Cappadocia, allievo di [[Basilio Magno|san Basilio Magno]], fondò un [[Monaci basiliani|monastero basiliano]] al XV miglio della [[via Latina]], presso l'attuale località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]],<ref name="nota1401"/> fu nel [[1004]] che [[san Nilo da Rossano]] si installò presso l'attuale [[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria]] con la protezione dei [[Conti di Tuscolo]], e da allora l'abbazia criptense assunse una straordinaria importanza nella comprensione tra [[chiesa cattolica]] e [[chiesa cristiana ortodossa]]. Ad oggi, la maggior parte del territorio comunale è sottoposto alla giurisdizionale episcopale della [[Sede suburbicaria di Frascati|diocesi suburbicaria di Frascati]], ad eccezione del perimetro murato dell'abbazia che costituisce l'[[abbazia territoriale]] di Santa Maria di Grottaferrata, considerato come un [[Esarca|esarcato ''nullius'']]: nell'abbazia le liturgie sono officiate secondo il [[Rito bizantino|rito greco-bizantino]].
La chiesa cattolica ha suddiviso il territorio comunale in quattro [[Parrocchia|parrocchie]]: la [[Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)|chiesa parrocchiale di San Giuseppe]] a [[Squarciarelli]],<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=sgsbvmgr|titolo=Diocesi Tuscolana - San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> la [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù]],<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=scggr|titolo=Diocesi Tuscolana - Sacro Cuore di Gesù|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> la chiesa parrocchiale di San Pio<ref>{{Cita web|url=http://www.grottaferrata-piox.it/|titolo=chiesa parrocchiale di San Pio X|accesso=10 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090908204356/http://www.grottaferrata-piox.it/|dataarchivio=8 settembre 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=spxgr|titolo=Diocesi Tuscolana - San Pio X|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> e la chiesa parrocchiale di San Camillo de Lellis.<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=scdlgr|titolo=Diocesi Tuscolana - San Camillo de Lellis|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> Inoltre, nel territorio criptense, data la vicinanza con [[Roma]], sono situate molte case generalizie o comunque sedi distaccate di diversi ordini religiosi cattolici.<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesituscolana.it/struttura/istituti.asp?comune=grottaferrata|titolo=Diocesi Tuscolana - Gli Istituti Religiosi→Grottaferrata|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> Fino al [[1964]] il [[Movimento dei Focolari]] ha avuto a Grottaferrata un importante centro di dialogo inter-religioso con le altre confessione cristiane, poi trasferito a [[Rocca di Papa]] e dopo ancora a [[Castel Gandolfo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.focolare.org/page.php?codcat2=785&codcat1=118&lingua=IT&titolo=le%20vie%20del%20dialogo&tipo=centro%20Uno|titolo=Movimento dei Focolari - Centro Uno per il dialogo religioso|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090706072150/http://www.focolare.org/page.php?codcat2=785&codcat1=118&lingua=IT&titolo=le%20vie%20del%20dialogo&tipo=centro%20Uno|dataarchivio=6 luglio 2009}}</ref>
A Grottaferrata è presente una [[Chiesa Evangelica Luterana in Italia|comunità cristiana evangelica luterana]], che si raduna presso la chiesa cristiana evangelica "Italia per Cristo".<ref>{{Cita web |url=http://www.fontedivita.it/indirizzario/lazio.html|titolo=Fonte di Vita - Chiese Evangeliche nella Regione Lazio|accesso=10 marzo 2009}}</ref>
=== Tradizioni e folclore ===
* ''[[Fiera di Grottaferrata]]''. La fiera fu autorizzata fin dal [[1761]],<ref name=notaf1/> anche se la [[fiera]] di settembre è attestata già dalla seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]] e la fiera di marzo più antica di cui abbiamo memoria è dei primi anni del [[XVII secolo|Seicento]].<ref name=notaf2/> Nel [[1966]] l'Ente Nazionale Prevenzioni Infortuni scelse la fiera di marzo come luogo di promozione nazionale dei macchinari agricoli adatti alla produzione agricola nelle zone collinari, caratteristica che venne riconosciuta alla fiera da un apposito decreto ministeriale.<ref name="nota02f">{{cita web | 1 = http://www.fieradigrottaferrata.it/fiera | 2 = Fiera Nazionale di Grottaferrata - Storia | 3 = 26-04-2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090502015302/http://www.fieradigrottaferrata.it/fiera | dataarchivio = 2 maggio 2009 | urlmorto = sì }}</ref> Solo dal [[1996]] la fiera si è spostata in un vasto piazzale asfaltato presso via del Grottino e viale San Nilo, coprendo un'area di 14.000 m<sup>2</sup>, di cui 12.000 m<sup>2</sup> coperti da [[Tensostruttura|tensostrutture]].<ref name=nota02f/>
===
Il [[Reddito pro capite|reddito medio dichiarato ''pro capite'']] nel comune di Grottaferrata ammonta a 28.329 euro ([[2005]]), ed è il più alto dei [[Castelli Romani]]: il 16% della popolazione dichiara tra 10.000 e 15.000 euro (per un importo percentuale del 6.4%), il 17.4% tra 15.000 e 20.000 (per un importo percentuale di 9.5%), il 16.2% tra 20.000 e 26.000 (per un importo percentuale di 11.8%), mentre il 2.5% della popolazione dichiara oltre 100.000 euro (per un importo percentuale del 18.3%) e lo 0.6% meno di 1000 euro (per un importo percentuale pari allo 0%).<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/058/046/statistiche/redditi.html|Comuni-italiani.it - Statistiche redditi Irpef Grottaferrata 2005|27-08-2009}}</ref>
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
{{Vedi anche|Sistema bibliotecario dei Castelli Romani}}
[[File:Rocca di Papa 25-03-2008.jpg|miniatura|sinistra|Il [[Monte Tuscolo]] ed una parte del territorio criptense innevata in una veduta panoramica da [[Rocca di Papa]].]]
La biblioteca comunale "Bruno Martellotta" venne fondata nel [[1968]]<ref name="nota20">{{Cita web|url=http://www.romacastelli.it/biblioteca_grottaferrata-presentazione.htm|titolo=SBCR - Biblioteca comunale di Grottaferrata|accesso=9 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081013151408/http://www.romacastelli.it/biblioteca_grottaferrata-presentazione.htm|dataarchivio=13 ottobre 2008}}</ref> grazie al contributo del Comune e della [[Regione Lazio]] ed affidata fino al [[1978]] alla gestione del Comitato Studentesco Grottaferrata,<ref name="nota20"/> associazione di volontariato fondata appunto da Bruno Martellotta, che in seguito fu anche fondatore del Gruppo Archeologico Latino, maturando i meriti per cui nel [[2003]] gli è stata ufficialmente intitolata la biblioteca stessa.<ref name="nota20"/> L'attuale sede è stata inaugurata nel [[1997]] nei locali dell'ex-mattatoio abbandonato, ristrutturati con fondi regionali.<ref name="nota20"/> La biblioteca fa parte del [[Sistema bibliotecario dei Castelli Romani]], ed è attualmente in possesso di 12.873 volumi.
Inoltre presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] ha sede la biblioteca statale del [[monumento nazionale]] di Grottaferrata, classificata dal [[1967]]<ref name="nota21">{{Cita web|url = http://www.bibliotechepubbliche.it/opencms/opencms/it/biblpubbliche/istitutiuffici/istitutoufficio_40.html|titolo = Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata|editore = [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]]|accesso = 30 aprile 2015}}</ref> come [[biblioteca pubblica statale]] di competenza del [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] ma custodita con atto di delega<ref name="nota21"/> dai [[monaci basiliani]] dell'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]].
La biblioteca, le cui origini sono contemporanee a quelle dell'abbazia stessa (tanto che custodisce tre manoscritti autografi di [[san Nilo da Rossano]] risalenti al [[965]] circa<ref name="nota21"/>), contiene 1197 [[Manoscritto|manoscritti]], 71 [[Incunabolo|incunaboli]], 700 [[Cinquecentina|cinquecentine]] ed oltre 50.000 volumi.<ref name="nota21"/> In aggiunta a questo prezioso ed enorme patrimonio, la comunità monastica possiede un proprio patrimonio librario di oltre 20.000 volumi.<ref>{{Cita web|url=http://www.abbaziagreca.it/arte/biblioteche.asp|titolo=Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata - Arte e Cultura→Biblioteche|accesso=9 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090304062133/http://www.abbaziagreca.it/arte/biblioteche.asp|dataarchivio=4 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref>
Infine, il collegio [[Ordine francescano|francescano]] "Sant'Antonio" di [[Squarciarelli]] ha una biblioteca di oltre 30.000 volumi.<ref name="nota50">{{cita|Luigi Devoti|p. 311|cidDevoti}}.</ref>
==== Ricerca ====
Il [[Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek]] è stato il luogo di inaugurazione, il 30 maggio [[2006]], del progetto Extreme Energy Events, alla presenza del professor [[Antonino Zichichi]] e del professor Roberto Petronzio, presidente dell'[[istituto nazionale di fisica nucleare]]. Presso il liceo infatti è stato installato uno dei 100 rilevatori di [[Sciame di particelle|sciami di particelle]] sub-atomiche e sub-nucleari prodotte dall'interazione dei raggi cosmici con gli atomi dell'atmosfera terrestre.<ref>{{Cita web|url=http://www.liceotouschek.it/|titolo=LSS Bruno Touschek - Attività→Scienze|accesso=9 marzo 2009|dataarchivio=28 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228200828/http://www.liceotouschek.it/|urlmorto=sì}}</ref>
==== Scuole ====
Nel territorio comunale di Grottaferrata hanno sede numerose istituzioni scolastiche, sia [[Scuola primaria|scuole primarie]] e [[Scuola secondaria di primo grado|secondarie di primo grado]] che [[Scuola secondaria di secondo grado|secondarie di secondo grado]]. I due istituti comprensivi statali del territorio sono l'istituto comprensivo "[[Giovanni Falcone]]" e l'istituto comprensivo "[[San Nilo da Rossano]]".<ref>{{Cita web|url=http://www.icgrottaferrata.it/Pof/pof.asp|titolo=Istituto Comprensivo Statale S. Nilo - Grottaferrata|accesso=10 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080925231401/http://www.icgrottaferrata.it/Pof/pof.asp|dataarchivio=25 settembre 2008}}</ref> Il principale istituto secondario di secondo grado pubblico è il [[Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek]],<ref>{{Cita web|url=http://www.liceotouschek.it/|titolo=Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek|accesso=10 marzo 2009|dataarchivio=28 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228200828/http://www.liceotouschek.it/|urlmorto=sì}}</ref> fondato nel [[1974]] da una sede succursale del liceo scientifico statale Vito Volterra di [[Ciampino]].
Vanno menzionate infine alcune delle tanti istituzioni scolastiche paritarie o private, come il [[liceo classico]] "[[Papa Benedetto XV]]",<ref>{{Cita web |url=http://www.benedettoxv.altervista.org/index.htm|titolo=Liceo Ginnasio Paritario Benedetto XV|accesso=10 marzo 2009}}</ref> annesso all'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] e retto dai [[monaci basiliani]] dell'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]], l'istituto tecnico e professionale "San Giuseppe",<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutoscolasticosangiuseppe.it/corsiprofessionali.htm|titolo=Istituto Scolastico Paritario San Giuseppe|accesso=10 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090503110126/http://www.istitutoscolasticosangiuseppe.it/corsiprofessionali.htm|dataarchivio=3 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref> l'istituto tecnico agrario "Europa Unita",<ref>{{Cita web|url=http://www.itaeuropaunita.it/contattaci.html|titolo=Istituto Tecnico Agrario Paritario Europa Unita|accesso=10 marzo 2009|dataarchivio=11 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090211125429/http://www.itaeuropaunita.it/contattaci.html|urlmorto=sì}}</ref> il complesso scolastico "Seraphicum", le scuole internazionali "Little genius international" e "Castelli International School", e inoltre diverse scuole di lingua.
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Presso una villa in località [[Squarciarelli]], ai confini comunali con Marino, dal [[1932]]<ref name="nota50"/> è ospitato il collegio "Sant'Antonio" dell'[[Ordine dei Frati Minori|ordine francescano dei Frati Minori]], dipendente dalla [https://web.archive.org/web/20090205022902/http://www.antonianum.ofm.org/main.html Pontificia Università Antonianum] di [[Roma]], nel quale si istruiscono i frati appena diventati sacerdoti. Presso il collegio era operativa fino agli [[Anni 1990|anni novanta]] un'azienda agricola di sedici ettari.<ref name="nota50"/> Inoltre, l'istituto dal [[1908]] ha curato la pubblicazione dell'Archivum Franciscanum Historicum,<ref name="nota50"/> e dal [[1973]] presso il collegio criptense è situato il quartier generale della [[Editio Leonina|Commissio Leonina]], che si occupa della riedizione dell'opera omnia di [[san Tommaso d'Aquino]].<ref name="nota50"/>
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{{Vedi anche|Musei del Lazio}}
Presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] è ospitato un importante museo, che contiene non solo pezzi notevoli risalenti all'età romana rinvenuti scavando nel territorio tuscolano nel corso dei secoli, ma anche opere d'arte medioevali, bizantini, rinascimentali, barocche ed ottocentesche.<ref>
Presso villa Cavalletti all'interno del villino rosso,è presente il museo dell'olio<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/lazio-musei-monumenti/villino-rosso-museo-dellolio|titolo=Villino Rosso-Museo dell'Olio}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.villacavalletti.it/museo-dellolio/|titolo=Il museo dell'olio}}</ref>.
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==== Stampa ====
La stampa locale a pagamento diffusa sul territorio criptense è rappresentata dal quotidiano ''Nuovo Oggi Castelli'', mentre senz'altro più estesa è la presenza della stampa locale a diffusione gratuita, con i mensili dell'area castellana ''
Dal [[2006]]<ref>
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[[File:Grottaferrata-abbazia01.jpg|miniatura|La chiesa abbaziale dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], scrigno delle maggiori opere d'arte conservate nel territorio criptense.]]
L'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] ospita alcune importanti opere d'arte, come gli [[Affresco|affreschi]] di Francesco da Siena, pittore [[Manierismo|manierista]] allievo di [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name=nota1110/> [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]<ref name="nota1110"/> e del [[Domenichino]]<ref name=nota1111/> ed altre realizzazioni di [[Luigi Capponi (scultore)|Luigi Capponi]],<ref name=notaartusi/> [[Antonio da Sangallo il Giovane]],<ref name=nota84/> [[Annibale Carracci]],<ref name="nota1111"/> [[Giovanni Artusi Canale]],<ref name="nota1111"/> [[Gian Lorenzo Bernini]],<ref name="nota1111"/> [[Tommaso Righi]].<ref name=nota87/> Tante sono inoltre le testimonianze, più o meno anonime od antiche, di [[arte bizantina]] conservate nell'abbazia: l'abbondanza di materiale permise tra l'aprile [[1905]] ed il giugno [[1906]] l'organizzazione di una mostra d'arte sacra bizantina che riscosse un grandissimo successo di pubblico e di critica.<br />Le [[Ceramica|ceramiche]] di [[Squarciarelli]], pregiato prodotto artigianale dagli ornamenti [[Art noveau|liberty]] ed [[art déco]] in commercio solo per pochi anni, dal [[1921]] ai primi [[Anni 1940|anni quaranta]], sono oggi oggetto d'arte da collezione, tanto che il Comune di Grottaferrata ha allestito una mostra al riguardo.
Tra le tante Ville Tuscolane situate nel territorio criptense alcune ospitano altre opere d'arte di pregio, come gli affreschi di [[Agostino Ciampelli]]<ref name=notagrazioli/> e [[Giovanni Paolo Pannini]]<ref name=notagraziolipannini/> a [[Villa Grazioli]] e la decorazione pittorica del [[Cigoli (pittore)|Cigoli]], del [[Passignano]], di [[Pietro da Cortona]] e [[Giovanni Lanfranco]] a [[Villa Muti|Villa Arrigoni-Muti]].<ref name=notamuti/>
=== Teatro ===
A Grottaferrata esiste un vivace fermento teatrale, che ruota attorno alle tre [[Teatro|sale teatrali]] del comune: il "Teatro Piccolo di san Nilo", situato nel plesso del liceo classico paritario Benedetto XV, a ridosso dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], il "Sacro Cuore", situato nell'istituto paritario "Virgo Fidelis" presso la [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]], ed il "Comunale", situato presso la sede municipale in via Giuseppe Garibaldi.
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[[File:Grottaferrata - il famoso ristorante Squarciarelli.jpg|miniatura|sinistra|Il ristorante di [[Squarciarelli]], come si presenta dopo l'incendio del [[1997]] (giugno [[2009]]).]]
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Grottaferrata e gli altri centri dei [[Colli Albani]] sono la meta privilegiata dai romani per la "gita fuori porta", tradizione della domenica o dei fine
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Grottaferrata centro.jpg|miniatura|sinistra|Il Corso del Popolo oggi, visto dall'Abbazia di San NIlo.]]
Lo sviluppo urbanistico pianificato del centro abitato di Grottaferrata è avvenuto tutto tra l'ultimo trentennio dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e la [[seconda guerra mondiale]]: dopo, l'abitato si è espanso disordinatamente, e si espande ancora, verso [[Frascati]], [[Morena (zona di Roma)|Morena]] e [[Squarciarelli]], soprattutto con abitazioni residenziali e villini più o meno signorili.
Nel [[1848]] Grottaferrata ottiene l'autonomia comunale<ref name=nota70/> ed il primo sindaco criptense, il commerciante Giovanni Passamonti, avvia immediatamente un piano urbanistico per lo sviluppo del centro abitato. La principale arteria stradale del paese è l'attuale corso del Popolo, all'epoca chiamato "Stradone", "via del Castello" o, dopo la [[presa di Roma]], "corso Vittorio Emanuele II":<ref name=nota71/> l'edificazione di nuovi edifici ai lati di questa strada venne regolamentata con il regolamento edilizio redatto da un'apposita commissione ministeriale pontificia il 26 settembre [[1868]].<ref name=nota71/> Nel [[1872]] l'amministrazione comunale incarica l'architetto Agostino Mercandetti di progettare una nuova sistemazione per il corso, che preveda l'allineamento dei margini stradali e la realizzazione di un [[Fognatura|impianto fognario]]:<ref name=nota72/> i lavori durarono dall'aprile [[1874]] al marzo [[1881]],<ref name=nota72/> e riguardarono anche l'attuale piazza Cavour con la fontana al centro della piazza.
In un edificio prospiciente la piazza stessa, espropriato ai [[monaci basiliani]], vennero collocate nel [[1880]] la caserma, la scuola ed altri pubblici servizi come il municipio.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 161}}.</ref> Tra il [[1904]] ed il [[1907]] l'amministrazione comunale si occupa di rettificare, ampliare e pavimentare il tracciato della [[Strada statale 216 Maremmana III|via Maremmana Inferiore]] tra Grottaferrata e [[Squarciarelli]], dietro progetto dell'ingegnere Giulio Mazzoleni:<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 169}}.</ref> su questa direttrice l'abitato continua ad espandersi, soprattutto con villini borghesi, oggi in parte sostituiti con aree residenziali. Tra il [[1918]] ed il [[1928]] si completa la costruzione in questa zona della [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]], luogo di culto in [[architettura neogotica]] voluto dai monaci basiliani e dalla possidente locale Maria Santovetti Tanlongo.<ref name=notacuore/> Nel frattempo, in località Bivio, viene realizzata la fermata del più importante snodo delle [[tranvie dei Castelli Romani]]: tutto intorno, si moltiplicano i villini della piccola-media borghesia romana, alcuni dei quali si distinguono per estro artistico, come quelli progettati dagli architetti Giulio e Piero Degli Innocenti e Medardo Carretta Colli.<ref name="cita-Devoti-1999-p312"/>
La sistemazione della strada "della cartiera e dei Paoli", oggi strada provinciale 37/a di Campovecchio, che collega direttamente Marino e Grottaferrata venne messa in opera su iniziativa di un consorzio di proprietari terrieri locali tra il [[1921]] ed il [[1923]]:<ref name="nota06">{{cita|Luigi Devoti|p. 170|cidDevoti}}.</ref> ancora nel [[1921]] inizia l'urbanizzazione di [[Squarciarelli]] con la fondazione della fabbrica di ceramiche dei fratelli Tidei.<ref name=nota1101/> In realtà, già dal [[1889]] la famiglia Santovetti aveva fatto edificare nella località la [[Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)|chiesa di San Giuseppe]], ad uso degli abitanti delle campagne ai confini tra Marino, [[Rocca di Papa]] e Grottaferrata.<ref name=notadeb/>
Nel [[1925]] in piazza Cavour viene collocato il monumento ai Caduti, opera dello scultore [[Amleto Cataldi]] finanziata dal marchese Alfredo Dusmet.<ref>{{cita|Luigi Devoti|pp. 171-172|cidDevoti}}.</ref> Nel [[1928]] lo sviluppo urbanistico del centro abitato è arrivato a tal punto che l'amministrazione comunale dell'epoca pensa di provvedere alla denominazione delle strade ed alla numerazione dei numeri civici con caratteristiche targhe in [[ceramica]] prodotte presso la locale fabbrica di ceramiche di [[Squarciarelli]].<ref name="nota75">{{cita|Luigi Devoti|pp. 177-178|cidDevoti}}.</ref> Negli [[Anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|Novecento]] viene ristrutturato l'ex municipio, già Palazzo Grutter.<ref name="nota75"/> Nel [[1932]] viene aperta una nuova arteria di collegamento tra Squarciarelli e corso del Popolo, l'attuale viale I Maggio (all'epoca "viale del Littorio").<ref name="nota75"/>
Grottaferrata non è stata sconvolta più di tanto dai bombardamenti anglo-americani della [[seconda guerra mondiale]]<ref>Stefano Paolucci, ''Quel primo diluvio di bombe su Grottaferrata'', in ''Quaderni Tuscolani'', anno III, n. 3, 28 aprile 2006, p. 20.</ref>, e nel secondo dopoguerra l'abitato ha continuato a crescere lungo la direttrice di viale San Nilo e soprattutto lungo tutto il tracciato la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana Inferiore]], sia in direzione di [[Frascati]] che in direzione di [[Marino (Italia)|Marino]]: le località di Colonnelle e San Giuseppe, adiacenti al territorio marinese, formano ormai un'unica realtà con le ultime case del centro storico di Marino. Un altro fenomeno abbastanza recente riguarda l'espansione edilizia verso [[Rocca di Papa]], iniziata in maniera massiccia tra gli [[Anni 1980|anni ottanta]] e gli [[Anni 1990|anni novanta]]. Le uniche aree del territorio criptense relativamente salvaguardate dall'espansione edilizia sono il [[Monte Tuscolo|Tuscolo]] e la località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], rimaste per molti versi selvagge come nei secoli andati.
Nel [[1972]]<ref>{{Cita news|autore=Paolo Berdini|wkautore = Paolo Berdini|url=http://eddyburg.it/article/articleview/2444/0/127/|titolo=Patti territoriali scellerati|pubblicazione=Eddyburg.it|giorno=2|mese=4|anno=2005|accesso=7 aprile 2009}}</ref> è stato approvato il primo [[piano regolatore generale]], a proposito del quale attualmente si sta discutendo uno stralcio di variante.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=484&Itemid=211|titolo=Comune di Grottaferrata - Variante generale P.R.G. - Stralcio (delibera C.C. n° 6/2008)|accesso=7 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228031609/http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=484&Itemid=211|dataarchivio=28 febbraio 2009}}</ref>
=== Frazioni ===
{{S sezione|Lazio}}
* ''[[Ad Decimum]]''
* ''[[Molara (Grottaferrata)|Molara]]''. * ''[[Squarciarelli]]''. Il "''tenimentum Squaciarilli''" fu menzionato per la prima volta in una bolla di [[papa Pasquale II]] fra i possedimenti dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]],<ref name="nota60">{{cita|Luigi Devoti|pp. 290-292|cidDevoti}}.</ref> e poi ancora come "''castrum Squarzarillis''" in un atto di permuta del [[1230]] tra i [[monaci basiliani]] e [[Giacoma de Settesoli]].<ref name="nota60"/>
=== Altre località del territorio ===
* '''Bivio''', località che prende nome dal quadrivio formato dalla [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] e dalla [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 Maremmana III Inferiore]]. È una zona in larga parte formata da villette residenziali.
* '''Campovecchio''', località situata nel catino di Valle Marciana, antico [[Lago|lago vulcanico]] originatosi da una [[cratere vulcanico|cratere secondario]] del [[Vulcano Laziale]].
* '''Sant'Anna''', località situata sopra Campovecchio, ai confini con [[Marino (Italia)|Marino]]: vi sorge la sede dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano, e prende nome probabilmente da un antico convento dedicato a [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]].
* '''Sant'Antonio''', ai confini con Marino lungo via Vecchia di Grottaferrata. Vi sorge la villa della Pontificia Università dell'Antonianum.
* '''San Giuseppe''', ai confini con [[Marino (Italia)|Marino]] lungo la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 Maremmana III Inferiore]], vi sorgono numerose ville (per lo più appartenenti ad ordini religiosi cattolici) e vi è un importante deposito della [[COTRAL]].
== Economia ==
=== Agricoltura ===
[[File:Campagna grottaferrata 01.JPG|miniatura|sinistra|La campagna criptense: dietro l'altura c'è Campovecchio.]]
Il territorio di Grottaferrata, come del resto l'intera area dei [[Colli Albani]], è storicamente votato all'[[agricoltura]], specialmente alla [[viticoltura]] ed, in misura minore, all'[[olivicoltura]]. Il comune è situato a cavallo tra le zone di produzione del [[Marino (vino)|Marino]] e del [[Frascati (vino)|Frascati]], entrambi storici vini bianchi a [[Denominazione di Origine Controllata]]: in particolare, Grottaferrata fa parte della zona di produzione del Frascati, come disposto dal relativo disciplinare di produzione.<ref>{{Cita web|url=http://www.consorziofrascati.it/italiano/frame.html|titolo=Consorzio di tutela del Frascati D.O.C. - Disciplinare di produzione (2005)|accesso=31 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090304005450/http://www.consorziofrascati.it/italiano/frame.html|dataarchivio=4 marzo 2009}}</ref>
Il comune è anche incluso nell'area di produzione del [[Castelli Romani bianco]] e [[Castelli Romani rosso]], un altro vino a denominazione controllata. Dal [[1883]]<ref name="nota1100">{{cita|Luigi Devoti|pp. 280-282|cidDevoti}}.</ref> fino almeno agli [[Anni 1950|anni cinquanta]] presso le grandi cantine di Palazzo Santovetti fu operativa la rinomata cantina sociale "Santovetti", che produceva una grande varietà di vini laziali. Nel corso del [[XX secolo|Novecento]], la viticoltura ha ceduto progressivamente il passo ad altre attività del settore secondario e terziario, tanto che solo tra il [[1990]] ed il [[2000]] le aziende vitivinicole nel territorio comunale criptense sono diminuite del 20%, in linea con i dati della maggior parte dei comuni vicini.
Un altro settore importante nel passato era l'[[allevamento]], concentrato soprattutto nella [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]], ai piedi del [[Monte Tuscolo|Tuscolo]].
=== Artigianato ===
La più importante produzione artigianale del territorio è stata la [[ceramica]], prodotta presso lo stabilimento dei fratelli Tidei in località [[Squarciarelli]], aperto nel [[1921]].<ref name=nota1101/><ref name=nota1102/> Il prestigio di questo ceramificio diventò tale che nel [[1928]] il comune di Grottaferrata, considerato che la produzione di ceramiche era ormai caratteristica del paese, commissionò ai Tidei la realizzazione delle targhe stradali e dei numeri civici in ceramica per tutto il centro abitato:<ref name=nota1102/><ref name="nota75"/> negli [[Anni 1930|anni trenta]], al ceramificio di Squarciarelli lavorarono artisti come Piero Hamed Venanzi ed Emidio Vangelli,<ref name=nota1102/> e i ragazzi dell'[[Istituto Statale d'Arte Paolo Mercuri|istituto statale d'arte "Paolo Mercuri"]] della vicina Marino venivano mandati a Squarciarelli a formarsi.<ref name=nota1102/> Tuttavia, la concorrenza della produzione industriale di ceramiche relegò le ceramiche criptensi a pezzi unici da collezione, e tra il [[1937]] ed i primi [[Anni 1940|anni quaranta]] i numerosi soci del ceramificio si ritirarono determinando la chiusura dello stabilimento.<ref name=nota1102/>
=== Industria ===
[[File:Cartiere Grottaferrata.jpg|miniatura|Le cartiere in una [[litografia]] di [[Charles Guillaume Alexandre Bourgeois]] del [[1818]].]]
Fin dal [[Medioevo]] il profondo vallone boscoso della marana dell'Acqua Marciana è sede di [[Mulino|mulini]] e [[Ferriera|ferriere]], a causa della ricchezza di acque sorgive che vi pervengono: proprio dall'edificio di una ferriera in abbandono agli inizi del [[XVII secolo|Seicento]] vennero fondate le [[Carta|cartiere]], per iniziativa di un privato cittadino, tale Andrea Brugiotti, su un terreno concesso in [[enfiteusi]] dall'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name="nota1103">{{cita|Luigi Devoti|pp. 266-268|cidDevoti}}.</ref> Alla morte di Brugiotti, nel [[1648]], la cartiera venne donata ai [[Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri|padri Oratoriani]]<ref name="nota1103"/> che per tutta la seconda metà del secolo furono in controversia giudiziaria con l'[[abate commendatario]] dell'abbazia di Santa Maria in merito alla proprietà della cartiera stessa, che infine nel [[XVIII secolo|Settecento]] tornò tra le proprietà dei [[monaci basiliani]] criptensi, che la concessero in uso alla famiglia Spada.
Salvo le brevi parentesi delle occupazioni francesi ([[1798]]-[[1799]] e [[1807]]-[[1814]]), gli Spada mantennero la proprietà vendendola nel [[1848]] al marchese Fabio Cavalletti:<ref name="nota1103"/> questi vendette a cartiera a Luigi Passamonti nel [[1867]]: sotto la gestione dei Passamonti le cartiere furono costituite in [[società anonima]],<ref name=nota1104/> si verifica un [[incendio]] doloso appiccato da un operaio licenziato<ref name=nota1104/> e la produzione venne modernizzata dal direttore Paolo Francesco Rayner tanto che nel [[1868]] lo stabilimento iniziò a produrre la [[Banconota|carta moneta]] per lo [[Stato Pontificio]].<ref name=nota1104/> Le cartiere di Grottaferrata furono definitivamente chiuse solo nel [[1893]], con il trasferimento di tutte le attrezzature presso lo stabilimento di [[Subiaco]].<ref name="nota1103"/><br />L'11 agosto [[1901]] a Grottaferrata venne inaugurata una piccola [[centrale idroelettrica]] alimentata dalle acque della marana dell'Acqua Marciana, costruita allo scopo di fornire al paese l'illuminazione elettrica pubblica e privata.<ref name="nota07">{{cita|Luigi Devoti|p. 168|cidDevoti}}.</ref> Dal [[1908]] anche le acque di [[Squarciarelli]] iniziarono ad alimentare delle [[Turbina|turbine]] che alimentavano la [[Tram|rete tranviaria]] delle [[tranvie dei Castelli Romani]].<ref name=autogenerato1>{{cita|Luigi Devoti|pp. 185-187|cidDevoti}}.</ref>
=== Turismo ===
In passato l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] attirava un gran numero di [[Pellegrinaggio|pellegrini]]: emblematico quanto singolare è il caso di Faustina Terenzi, giovane ragazza proveniente da [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] che nel [[1619]] morì improvvisamente appena arrivata a Grottaferrata.<ref>{{cita|Luigi Devoti|p. 135|cidDevoti}}.</ref> Oggi, più che pellegrini l'abbazia continua ad attirare semplici turisti, incuriositi dalla ricchezza monumentale e culturale che il luogo sacro racchiude: di tanto in tanto vengono organizzate mostre, spettacoli ed altri eventi culturali (come gli eventi legati al millenario nel [[2004]]) che attraggono visitatori da [[Roma]] e dagli altri centri castellani.<br />Grottaferrata attira anche un turismo locale legato alla "gita fuori porta", usanza che prende piede alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e raggiunge l'apice prima e dopo la [[seconda guerra mondiale]]: [[Renato Rascel]] nel [[1958]] canterà ancora i pranzi a [[Squarciarelli]] nella celebre canzone "[[Arrivederci Roma (film)|Arrivederci Roma]]".
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio comunale di Grottaferrata è attraversato da diverse [[Strada provinciale|strade provinciali]], tra cui le tre ex-[[Strada statale|strade statali]] la cui gestione è stata devoluta dall'[[ANAS]] alla [[Provincia di Roma]] nel [[2001]], ovvero la [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]], la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana III]] (con il percorso alternativo tra [[Squarciarelli]] e [[Frascati]] della strada statale 218 via Rocca di Papa) e la [[Strada statale 217 Via dei Laghi]].
Altre importanti strade provinciali del territorio sono la [[Strada Provinciale 77/b Pedemontana dei Castelli|strada provinciale 77/b via Pedemontana dei Castelli]], antichissimo percorso pedemontano rispetto ai [[Colli Albani]] che collega trasversalmente la [[via Tuscolana]], la [[via Anagnina]] e la [[via Appia]]; la strada provinciale 62/a via Castel de' Paolis; la strada provinciale 37/a via di Campovecchio, percorso alternativo di collegamento tra Marino e Grottaferrata realizzato attorno al [[1923]]<ref name="nota06"/> su iniziativa di un consorzio di proprietari locali fondato nel [[1921]];<ref name="nota06"/> la strada provinciale 87/b viale San Nilo e la strada provinciale 73/b del Tuscolo, principale arteria di collegamento con la cima del [[Monte Tuscolo|Tuscolo]].
=== Ferrovie e tranvie ===
Il territorio comunale criptense è attraversato dalla [[ferrovia Roma-Frascati]], costruita nel [[1856]] come prima [[linea ferroviaria]] dello [[Stato Pontificio]].
Fra il 1906 e il 1954 Grottaferrata rappresentò un'importante stazione delle [[tranvie dei Castelli Romani]], gestite dalla [[STEFER]].
[[File:Funicolar of Rocca di Papa 1907 img062.jpg|miniatura|verticale|La prima funicolare di Rocca di Papa]]
La prima (funicolare per Rocca di Papa 1906-1932), funzionante a contrappeso d'acqua, collegava il capolinea tranviario di testa di Valle Oscura con [[Rocca di Papa]]. Insieme alla diramazione tranviaria di 2,9 km tra Squarciarelli, Valle Violata e Valle Oscura permetteva il collegamento di Rocca di Papa al resto della rete STFER. Venne sostituita dalla funicolare elettrica Valle Vergine-Rocca di Papa contestualmente al prolungamento tranviario di circa 1 km Valle Oscura Valle-Valle Vergine.
=== Aeroporti ===
Nel novembre [[1941]] si installò a [[Frascati]] l'"Oberbefehlshaber Süd", l'alto comando della [[Wehrmacht]] per le operazioni militari in [[Italia]] ed in [[Africa Settentrionale]], comandato dal [[feldmaresciallo]] [[Albert Kesselring]].<ref name="nota1330">{{cita|Raimondo Del Nero|pp. 83-84|cidDelNero}}.</ref> D'accordo con le autorità italiane, i tedeschi decisero di realizzare un piccolo [[aeroporto]] militare lungo la [[via Anagnina]] presso la località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], nel cuore della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]]. L'aeroporto di Molara ospitò alcuni aerei da collegamento come il [[Fieseler Fi 156|Fieseler Fi 156 "Storch"]]<ref name="nota1330"/> e venne difeso in aria da alcuni aerei della [[Regia Aeronautica]] come il [[Macchi M.C.202|Macchi M.C.202 "Folgore"]]<ref name="nota1330"/> ed alcuni [[Fiat G.55|Fiat G.55 "Centauro"]] armati pesantemente.<ref name="nota1330"/> La difesa a terra fu assicurata da mitragliere da 20 e 37 mm.<ref name="nota1330"/> e da alcune batterie [[8,8 cm FlaK|FlaK 88/56]] posizionate sul [[Monte Tuscolo|Tuscolo]].<ref name="nota1330"/> L'aeroporto venne chiuso dopo lo sbarco anglo-americano ad [[Anzio]], quando l'alto comando tedesco si trasferì sul [[Monte Soratte]]:<ref name="nota1330"/> tuttavia, il 30 gennaio [[1944]] la pista venne colpita e resa inutilizzabile da un bombardamento anglo-americano.<ref name="nota1330"/>
=== Mobilità urbana ===
Il territorio criptense è servito dalle autolinee interurbane [[COTRAL]],<ref>{{Cita web|url=http://www.cotralspa.it/index.asp|titolo=COTRAL S.p.A.|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090314085841/http://www.cotralspa.it/Index.asp|dataarchivio=14 marzo 2009}}</ref> e dagli autoservizi urbani svolti dalla Schiaffini Travel<ref>{{Cita web|url=http://www.schiaffini.it/index.htm|titolo=Schiaffini Travel S.p.A.|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070223031338/http://www.schiaffini.it/index.htm|dataarchivio=23 febbraio 2007}}</ref>. Alcune zone del comune su via Anagnina sono servite anche dalla linea Atac 505, per la stazione della metro A Anagnina.
== Amministrazione ==
Di seguito l'elenco dei sindaci di Grottaferrata dal 1988, presente nell'Anagrafe degli Amministratori Locali del Ministero dell'Interno.<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/index.php?page=StoriaEnteC|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente|accesso=7 settembre 2025}}</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|15 giugno 2022
|''in carica'''
|Mirko Di Bernardo
|#Farerete; Grottaferrata al Centro; Grottaferrata Sostenibile-[[Movimento 5 Stelle]]; [[Italia Viva]]; La Città al Governo; [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]; Per Cambiare Grottaferrata; Siamo Grottaferrata
|
|''in carica''
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 dicembre 2021
|17 giugno 2022
|Dott. Giancarlo Dionisi
|
|[[Commissario prefettizio]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 dicembre 2021
|17 giugno 2022
|Dott. Giancarlo Dionisi
|
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 novembre 2021
|13 dicembre 2021
|Dott. Giancarlo Dionisi
|
|Commissario prefettizio
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno 2017
|29 novembre 2021
|Luciano Andreotti
|Con Voi; Il Faro; Luciano Andreotti Sindaco; Prima Grottaferrata
|[[Sindaco]]
|Dimissioni metà più uno consiglieri
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 novembre 2016
|27 giugno 2017
|Dott. Giacomo Barbato
|
|Commissario straordinario
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|17 ottobre 2016
|23 novembre 2016
|Dott. Giacomo Barbato
|
|Commissario prefettizio
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 giugno 2014
|17 ottobre 2016
|Giampiero Fontana
|[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]; [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]]; Grottaferrata Per Noi; [[Nuovo Centrodestra]]
|[[Sindaco]]
|Dimissioni metà più uno consiglieri
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio 2013
|25 maggio 2014
|Dott.ssa Enza Caporale
|
|Commissario straordinario
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2 maggio 2013
|27 maggio 2013
|Dott.ssa Enza Caporale
|
|Commissario prefettizio
|Subcommissario prefettizio: Dott.ssa Alessandra Nigro
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 aprile 2010
|2 maggio 2013
|Gabriele Mori
|Liste civiche di [[centro-sinistra]]
|[[Sindaco]]
|Dimissioni del sindaco
}}
{{ComuniAmminPrec
|19 aprile 2005
|28 marzo 2010
|Mauro Ghelfi
|Liste civiche
|
|Dimissioni
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 giugno 2004
|6 settembre 2004
|Dott. Claudio Palomba
|
|Commissario prefettizio
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|15 maggio 2000
|25 giugno 2004
|Angelo Viticchié
|Liste civiche di [[centro-sinistra]]
|[[Sindaco]]
|Sospensione del Consiglio comunale
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 gennaio 2000
|1º maggio 2000
|Dott. Angelo Trovato
|
|Commissario straordinario
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|9 dicembre 1999
|10 gennaio 2000
|Dott. Angelo Trovato
|
|Commissario prefettizio
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 maggio 1997
|9 dicembre 1999
|Mauro Ghelfi
|Liste civiche di [[centro-destra]]
|[[Sindaco]]
|Sospensione del Consiglio comunale
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 giugno 1993
|12 maggio 1997
|Mauro Ghelfi
|[[Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale]]
|[[Sindaco]]
|Scadenza naturale del mandato
}}
{{ComuniAmminPrec
|19 gennaio 1993
|21 giugno 1993
|Mario Paolucci
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|Scadenza naturale del mandato
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 settembre 1989
|21 novembre 1992
|Claudio Mucciaccio
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|Dimissioni del sindaco
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 ottobre 1988
|28 settembre 1989
|Nicola Liberati
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|Dimissioni
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
[[File:Municipio Grottaferrata.jpg|miniatura|Il Palazzo Comunale di Grottaferrata]]
* {{
* {{gemellaggio|Grecia|Patmos|2006}}<ref name="nota01"/><ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Bisignano}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Bracigliano}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Oria}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Rofrano}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Rossano||Rossano (Italia)}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Sant'Elia Fiumerapido}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|San Mauro La Bruca}}<ref name="nota02"/>
* {{Gemellaggio|stato=Italia|città=Pozzuolo del Friuli|anno=2017}}
Per un decennio circa (1930-1945) le città di [[Elbasan]] e [[Argirocastro]] in [[Albania]] furono a stretto contatto con Grottaferrata per l'opera [[missionaria]] dei suoi monaci, conclusosi prematuramente a causa degli eventi bellici della [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=y2EPFRL-XJQC&pg=PA8&lpg=PA8&dq=Returning+Home+to+Rome:+The+Basilian+Monks+of+Grottaferrata+in+Albania&source=bl&ots=jeOcR1-QVs&sig=FMHJ1CT_aStjewFMSYELn0kcAE4&hl=it&sa=X&ei=TclpUuPWJ-KR0AWqzoCYBg&ved=0CF0Q6AEwBg#v=onepage&q=Returning%20Home%20to%20Rome%3A%20The%20Basilian%20Monks%20of%20Grottaferrata%20in%20Albania&f=false|titolo=Returning Home to Rome: The Basilian Monks of Grottaferrata in Albania|accesso=12 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131031054823/http://books.google.it/books?id=y2EPFRL-XJQC&pg=PA8&lpg=PA8&dq=Returning+Home+to+Rome:+The+Basilian+Monks+of+Grottaferrata+in+Albania&source=bl&ots=jeOcR1-QVs&sig=FMHJ1CT_aStjewFMSYELn0kcAE4&hl=it&sa=X&ei=TclpUuPWJ-KR0AWqzoCYBg&ved=0CF0Q6AEwBg#v=onepage&q=Returning%20Home%20to%20Rome%3A%20The%20Basilian%20Monks%20of%20Grottaferrata%20in%20Albania&f=false|dataarchivio=31 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Seppur non ufficiali, sono stretti i rapporti del comune di Grottaferrata, tramite l'Abbazia, con le comunità [[arbëreshë]] del sud Italia: da menzionare quelli con [[San Basile]] (CS), [[Mezzojuso]] e [[Piana degli Albanesi]] (PA).
=== Altre informazioni amministrative ===
* Fa parte della [[Comunità montana Castelli Romani e Prenestini]].
== Sport ==
=== Calcio ===
Dal 1922 la principale squadra calcistica di Grottaferrata è l'A.S.D. Vivace Grottaferrata<ref>{{Cita web|url=http://www.asdvivace.it/index_societa.shtml|titolo=Vivace Grottaferrata|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090428141835/http://www.asdvivace.it/index_societa.shtml|dataarchivio=28 aprile 2009}}</ref>, che milita nella stagione 2024/2025 in [[Promozione (calcio)|Promozione]] Girone D.<ref>[[Corriere dello Sport - Stadio]] ''([[Roma]] & [[Lazio]])'' - ''Dilettanti e giovanili regionali'' (24-11-2008)</ref> La Vivace ha anche un settore giovanile alimentato dalla scuola calcio.
=== Pallavolo ===
Nel [[1976]] è stato fondato il Volley Club Grottaferrata<ref name="nota1335">{{Cita web|url=http://www.volleyclubgrottaferrata.it/index_780-3.php|titolo=Volley Club Grottaferrata|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref>, principale squadra di pallavolo del territorio comunale. Nel campionato [[2008]]/[[2009]] la squadra maschile militava in [[Serie C (pallavolo maschile)|Serie C]] e la squadra femminile in Serie D: il massimo successo raggiunto dal club fu la partecipazione al campionato di [[Lega Nazionale Pallavolo Serie B]] nel [[1985]]/[[1986]].<ref>{{Cita web|url=http://www.volleyclubgrottaferrata.it/storia.php|titolo=Volley Club Grottaferrata - La nostra storia|accesso=27 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref><br />Il Grottaferrata disputa le sue gare interne presso la palestra Comunale di Squarciarelli.
=== Pallacanestro ===
* ''San Nilo Grottaferrata'' che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di [[Serie C regionale|Serie C Gold]].<ref>[http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM Il campionato regionale sul sito della FIP]</ref>
=== Impianti sportivi ===
* ''Stadio Comunale "degli Ulivi"'', <small>Via degli Ulivi, 1</small>;<ref name="nota1333">{{Cita web|url=http://209.85.129.132/search?q=cache:dNk7LegQ0GMJ:www.comune.grottaferrata.roma.it/file/news/CAPITOLATO%2520AFFIDAMENTO%2520IMPIANTO%2520SPORTIVO.doc+impianti+sportivi+grottaferrata&cd=16&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Comune di Grottaferrata - Capitolato disciplinante l'affidamento del servizio di gestione dell'impianto sportivo comunale da calcio in via Giuliano della Rovere e nuovo campo da calcio in via Vecchia di Grottaferrata|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Campo Comunale via Vecchia di Velletri'', <small>Via Vecchia di Velletri, 1</small>;<ref name="nota1333"/>
* ''Palestra Polivalente Comunale'', <small>Via Guglielmo Quattrucci, 1</small>;<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.grottaferrata.roma.it/files/gare_concorsi/Bandogarapalestra.pdf|titolo=Comune di Grottaferrata - Bando di gara d'appalto per la realizzazione di una palestra polivalente in via Quattrucci|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref>
==
{{Note strette}}
==
* Luigi Devoti, ''La Campagna Romana - Grottaferrata'', Velletri 1999.
* {{Cita libro| Giovanni Antonio | Ricci | Memorie storiche dell'antichissima città di Alba Longa e dell'Albano moderno | 1787 | Stamperia Giovanni Zempel | [[Roma]] | ed= I cid=Ricci}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Emanuele | Lucidi | Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi | 1796 | Tipografia Lazzarini | [[Roma]] | ed= I | cid=Lucidi}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Nicola | Ratti | [[Storia di Genzano, con note e documenti]] | 1797 | Stamperia Salomoni | [[Roma]] | wkautore= Nicola Ratti| ed= I | cid=Ratti}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Gaetano | Moroni | [[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]] | 1840 | Tipografia Emiliani | [[Venezia]] | wkautore= Gaetano Moroni | ed= I | cid=Moroni}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Antonio | Nibby | Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma | 1848 | Tipografia delle Belle Arti | [[Roma]] | wkautore= Antonio Nibby | capitolo= vol. I | ed= II | cid=Nibby}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Ferdinand | Gregorovius | Storia della città di Roma nel Medioevo | 1973 | [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] | [[Torino]] | wkautore= Ferdinand Gregorovius |isbn= 88-06-37689-6 |cid=Gregorovius}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Girolamo | Torquati | Origine della lingua italiana: dall'attuale dialetto del volgo laziale al dialetto del popolo romano nel secolo XIII e da quest'ultimo dialetto a quello della plebe latina nell'età della Repubblica e dell'Impero. Investigazioni filologiche del cav. Girolamo Torquati | 1886 | Mario Armanni | [[Roma]] | wkautore= Girolamo Torquati | ed= I | cid=Torquati 1886}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Girolamo | Torquati | Studi storico-archeologici sulla città e sul territorio di Marino | 1974 | Tipografica Renzo Palozzi | [[Marino (Italia)|Marino]] | wkautore= Girolamo Torquati | capitolo= vol. I | ed= I | cid=Torquati 1974}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|nome=Giuseppe |cognome=Tomassetti |wkautore=Giuseppe Tomassetti |coautori=Francesco Tomassetti |titolo=La Campagna Romana antica, medioevale e moderna IV|anno=1910 |editore=Loescher |città=Torino |ed=I |isbn=88-271-1612-5|cid=Tomassetti}}
* {{Cita libro| Giuseppe | Lugli | Studi e ricerche su Albano archeologica 1914-1967 | 1969 | Comune di Albano Laziale | [[Albano Laziale]] | ed= II |p= 265 | cid=Lugli}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Tito | Basili | I Colli Albani | 1971 | Azienda Autonoma Turismo Laghi e Castelli Romani | Roma | ed= I |cid=Basili}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | La Valle Latina | 1990 | Parco Regionale dei Castelli Romani | [[Frascati]] | ed= I | cid=Del Nero 1990}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Vittorio | Rufo | Marino - Immagini di una città | 1991 | Banca di Roma | Marino | ed= I | cid=Rufo}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Vincenzo | Antonelli | La chiesa della Madonna dell'Acquasanta in Marino | 1993 | Tipolitografia dell'Abbazia di Casamari | [[Veroli]] | ed= I | cid=Antonelli}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | Bovillae | 1994 | Tipografia Gianni Palozzi | [[Marino (Italia)|Marino]] | ed= I |p= 121 | cid=Del Nero 1994}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Luigi | Devoti | Cryptaferrata - Grottaferrata | 1999 | Edizioni tra 8 & 9 | [[Velletri]] | wkautore= Luigi Devoti | ed= I | cid=Devoti 1999}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Alessandro | Bedetti | Dall'antiquarium al museo civico | 2000 | Comune di Marino | Marino | ed= I | cid=Bedetti 2000}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | La diocesi tuscolana dalla origini al XIII secolo | 2002 | Associazioni "Amici del Tuscolo" | [[Frascati]] | ed= I | cid=Del Nero 2002}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Luigi | Devoti | Palazzo Matteotti a Marino | 2002 | Banca di Roma | Marino | ed= I |cid=Devoti 2002}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Luigi | Devoti | Frescati - Frascata - Frascati | 2003 | Edizioni tra 8 & 9 | [[Velletri]] | wkautore= Luigi Devoti | ed= I | cid=Devoti 2003}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|autore=Stefano Paolucci|titolo=Il Collegio Americano del Nord a Grottaferrata (1882-1898). Storia e storie di Palazzo Consoli|editore= Comune di Grottaferrata|data= 2007}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Grottaferrata}}
{{Valle Latina}}
{{Comunità montana Castelli Romani e Prenestini}}
{{Parco dei Castelli Romani}}
{{
{{Località lungo la Via Maremmana III}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Comunità montana Castelli Romani e Prenestini]]
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