Maria Colombo Sassi: differenze tra le versioni

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{{Bio

|Nome = Maria

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|GiornoMeseMorte =

|AnnoMorte = 1982

|NoteMorte =

|Attività = pittrice

|Epoca = 1900

|Attività = pittrice

|Attività2 =

|AttivitàAltre =

|Nazionalità = italiana

|Immagine = Mcsassi.jpg

[[File:Mcsassi.jpg|thumb|right|250px|laDidascalia = La pittrice Maria Colombo Sassi con il padre scultore Alfreso[[Alfredo Sassi]] a metà degli [[Anni 1920|anni '20venti]]

}}

==Biografia==

[[File:Mcsassi.jpg|thumb|right|250px|la pittrice Maria Colombo Sassi con il padre scultore Alfreso Sassi a metà degli anni '20]]

Figlia dello scultore Alfredo Sassi, allieva del ferrarese Giuseppe Fei, ha esposto per la prima volta nel 1919 alla Permanente di Milano, e in seguito, nel 1925 e 1927, alle Internazionali Biennali dell’Acquerellodell'Acquerello<ref>Cfr. Sassi Maria in A.M.Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocentodell'Ottocento, Milano, Casa Editrice Artisti d’Italiad'Italia, 1934, p. 651.</ref>. In questo settore si è specializzata, seguendo i canoni del realismo figurativo, con numerosi dipinti di fiori, paesaggi e ritratti, anche a pastello. Inoltre ha approfondito lo studio della ceramica, dove ha saputo lasciare un’ampiaun'ampia serie di grandi piatti, vasi e servizi a colori policromi.

Si è sposata nel 1933 con [[Augusto Colombo]], coadiuvandolo nell’insegnamentonell'insegnamento nella sua Scuola d’arted'arte<ref>Cfr. Arturo Colombo, Una famiglia di artisti, in “Nuova Antologia”, 2009, n.3, pp. 65-76.</ref>, per continuare negli anni ’50'50 come docente di disegno al Collegio della Fanciulle di Milano, ri-prendendoriprendendo anche l’attivitàl'attività di ceramista fino agli anni ‘70<ref>Cfr. Dizionario biografico delle donne lombarde, a cura di Rachele Farina, Milano, Baldini & Castoldi, 1995,</ref>.

Figlia dello scultore Alfredo Sassi, allieva del ferrarese Giuseppe Fei, ha esposto per la prima volta nel 1919 alla Permanente di Milano, e in seguito, nel 1925 e 1927, alle Internazionali Biennali dell’Acquerello<ref>Cfr. Sassi Maria in A.M.Comanducci, I pittori italiani dell’Ottocento, Milano, Casa Editrice Artisti d’Italia, 1934, p. 651.</ref>. In questo settore si è specializzata, seguendo i canoni del realismo figurativo, con numerosi dipinti di fiori, paesaggi e ritratti, anche a pastello. Inoltre ha approfondito lo studio della ceramica, dove ha saputo lasciare un’ampia serie di grandi piatti, vasi e servizi a colori policromi.

Si è sposata nel 1933 con Augusto Colombo, coadiuvandolo nell’insegnamento nella sua Scuola d’arte<ref>Cfr. Arturo Colombo, Una famiglia di artisti, in “Nuova Antologia”, 2009, n.3, pp. 65-76.</ref>, per continuare negli anni ’50 come docente di disegno al Collegio della Fanciulle di Milano, ri-prendendo anche l’attività di ceramista fino agli anni ‘70<ref>Cfr. Dizionario biografico delle donne lombarde, a cura di Rachele Farina, Milano, Baldini & Castoldi, 1995,</ref>.

==Note==

<references/>

== Altri progetti ==

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