L-DOPA: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
{{Composto chimico
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|prefisso_ATC = N04
|suffisso_ATC =
|massa_molecolare = 197,19 g/mol
|temperatura_di_fusione = 276-278 °C (dec.)
|pKa = 2,3; 8,7; 10,0; 11,8
|Ka_temperatura = 298
|biodisponibilità = 30%
|metabolismo = [[DOPA decarbossilasi]] (AAAD)
|emivita = 0,75-1,50 ore
|escrezione = renale 70-80%
|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
|simbolo1 = irritante
|avvertenza = attenzione
|frasiH = {{FrasiH|302|315|319|335}}
|consigliP = {{ConsigliP|261|305+351+338}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 05.11.2012</ref>
}}
L'<nowiki/>'''''<small>L</small>''-DOPA,''' o '''levodopa''', è un [[amminoacido]] intermedio nella via biosintetica della [[dopamina]].
In medicina è utilizzata per il trattamento della [[malattia di Parkinson]] e di alcuni [[parkinsonismi]], per controllare i sintomi [[Bradicinesia|bradicinetici]] evidenti nella malattia ed è il farmaco più efficace per migliorare la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson idiopatica. L'''<small>L</small>''-DOPA rimane ancora il farmaco di scelta nella terapia antiparkinsoniana, sebbene sia possibile coadiuvarne l'attività con altri farmaci e ne siano ampiamente riconosciuti i limiti.
La dopamina e i neuroni dopaminergici controllano il [[centro del vomito]], localizzato nel pavimento del [[Quarto ventricolo|IV ventricolo]] del [[tronco encefalico]]; lo stimolo del vomito e la nausea che talvolta si accompagnano alla somministrazione dell'''<small>L</small>''-DOPA possono essere attenuate mangiando dopo l'assunzione del farmaco.
== Chimica ==
''L'<small>L</small>''-DOPA, ovvero la ''<small>L</small>''-3,4-diidrossifenilalanina (in inglese ''DiOxyPhenylAlanine'' da cui l'acronimo), è un ''α''-[[amminoacido]] non proteico, strutturalmente simile alla ''<small>L</small>''-[[fenilalanina]] e, soprattutto, alla ''<small>L</small>''-[[tirosina]] dalla quale deriva e con la quale condivide l'appartenenza alla [[serie sterica]] ''<small>L</small>'' di [[Hermann Emil Fischer|Fischer]] (comune a tutti i comuni amminoacidi proteici).
È una sostanza cristallina bianca, inodore, insapore e altofondente (276-278 °C),<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome = Shun-ichi|cognome = Yamada|nome2 = Tozo|cognome2 = Fujii|nome3 = Takayuki|cognome3 = Shioiri|data = 1º gennaio 1962|titolo = Studies on Optically Active Amino Acids. III. Preparation of 3-(3, 4-Dihydroxyphenyl)-DL-, -D-, and -L-alanine|rivista = Chemical & Pharmaceutical Bulletin|volume = 10|numero = 8|pp = 693-697|accesso = 2 dicembre 2015|doi = 10.1248/cpb.10.693|url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/cpb1958/10/8/10_8_693/_article}}</ref> che come gli altri amminoacidi esiste in forma [[Zwitterione|zwitterionica]] ([[punto isoelettrico]] pI = 5,5). Come la maggior parte dei [[fenoli]] si ossida all'aria, specialmente se umida, colorandosi. È poco solubile in acqua e insolubile nei comuni solventi organici.
L'''<small>L</small>''-DOPA è [[Potere rotatorio|otticamente attiva]] e levogira, [α]<sub>D</sub><sup>13</sup> = −13,1°.<ref name=":0" /> Occorre tener presente che non c'è alcuna correlazione tra il segno (−) dell'attività ottica (da cui il nome ''levodopa'') e la serie sterica di appartenenza (''<small>L</small>'').
[[File:catecolamine.GIF|thumb|]]
L'''<small>L</small>''-DOPA è biosintetizzata per azione della [[Tirosina 3-monoossigenasi|tirosina idrossilasi]] sull'[[amminoacido]] <small>''L''</small>-tirosina. È il precursore d'importanti [[neurotrasmettitori]] [[Catecolamina|catecolaminici]], quali dopamina, [[noradrenalina]] (norepinefrina) e [[adrenalina]] (epinefrina). In particolare, la dopamina si forma per [[decarbossilazione]] enzimatica della <small>''L''</small>-DOPA.
==Farmacocinetica==
L'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA viene somministrata per via orale e assorbita a livello intestinale da [[carrier (biologia)|carrier]] per gli amminoacidi aromatici, per poi entrare nel circolo sistemico. In periferia esiste un enzima, la [[DOPA decarbossilasi]] (presente anche a livello centrale) che catalizza la trasformazione dell'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA in dopamina. Poiché la dopamina a livello periferico non ha effetti terapeutici, ma anzi è causa di spiacevoli effetti collaterali, si cerca d'inibire la dopa decarbossilasi periferica con la somministrazione contemporanea di inibitori della decarbossilasi, quali [[carbidopa]] e [[benserazide]], in modo che possa essere maggiore la quantità di ''<small>L</small>''-DOPA che giunge nel [[sistema nervoso centrale]]. Giunta nel cervello, l'''<small>L</small>''-DOPA viene captata dalle terminazioni dopaminergiche, dove, per azione di uno specifico carrier, penetra nei neuroni e viene trasformata in dopamina dalla dopa decarbossilasi. La dopamina prodotta, accumulata in vescicole sinaptiche, viene poi liberata nel vallo sinaptico per agire sui neuroni post-sinaptici ed esplicare il proprio effetto terapeutico.
Il sistema nervoso centrale non è però costituito unicamente da neuroni, ma sono presenti anche altre cellule, definite [[Cellule della glia|gliali]], che hanno funzione trofica e di sostegno (sostanzialmente sorreggono fisicamente e metabolicamente i neuroni). Anche le cellule gliali posseggono la dopa decarbossilasi, ma, al contrario dei neuroni, non sono in grado d'immagazzinare la dopamina prodotta, che viene perciò immediatamente degradata. Quote rilevanti di ''<small>L</small>''-DOPA sono perciò metabolizzate in dopamina dalle cellule gliali senza che se ne possa avere un beneficio terapeutico.
Al 2024, la combinazione di foslevodopa e [[carbidopa|foscarbidopa]] è somministrata in via sperimentale anche in modalità sottocutanea e continua tramite una piccola [[cannula]] inserita sottocute, collegata a una [[pompa]] di infusione regolabile. Ciò consente controllo stabile dei [[sintomo|sintomi]], inclusi quelli notturni, nei pazienti con Parkinson avanzato e fluttuazioni motorie<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.quicomo.it/salute/parkinson-nuova-cura-terapia-sottocutanea.html|titolo=Parkinson, la nuova rivoluzionaria terapia sottocutanea all'ospedale Sant'Anna|sito=QuiComo|accesso=2025-01-29}}</ref> o per i quali non è indicato l'intervento chirurgico.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.pisatoday.it/cronaca/trattamenti-ldopa-parkinson-ospedale-pontedera.html|titolo=Trattamenti all'avanguardia contro il Parkinson per la prima volta somministrati a Pontedera|sito=PisaToday|accesso=2025-01-29|urlarchivio=https://archive.is/wip/wB56l|dataarchivio=29 gennaio 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>Le oscillazioni motorie sono blocchi motori (peggioramento dei sintomi con irrigidimento, freezing del cammino, aumento del rischio di caduta) e/o [[Duscunesia|discinesie]] (movimenti involontari eccessivi degli arti e/o del tronco, che disturbano l’esecuzione di movimenti volontari). Cfr. {{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione|url=https://tvmedica.it/news/nuovi-farmaci-per-contrastare-il-parkinson-avviati-i-primi-trattamenti-con-la-terapia-di-combinazione-a-base-di-foslevodopa-foscarbidopa-all-ospedale-sant-anna-si-somministra-in-infusione-sottoc/|titolo=Nuovi farmaci per contrastare il Parkinson: avviati i primi trattamenti con la terapia di combinazione a base di foslevodopa/fos|sito=Tvmedica|data=2025-01-23|accesso=2025-01-29}}</ref>
==Uso terapeutico==
La [[malattia di Parkinson]] è causata dalla perdita di [[neuroni]] dopaminergici a livello della ''pars compacta'' della [[sostanza nera]] compatta del [[mesencefalo]]. La conseguente diminuzione di dopamina in questa area e lo squilibrio eccitatorio inibitorio che ne deriva sarebbe responsabile dei disturbi extrapiramidali tipici di chi è afflitto da tale patologia. La ''<small>L</small>''-DOPA è utilizzata come profarmaco della dopamina nel trattamento del Parkinson, in quanto quest'ultima non è in grado di attraversare la [[barriera ematoencefalica]], mentre la ''<small>L</small>''-DOPA, grazie a un sistema di trasporto di amminoacidi, riesce a entrare nel [[sistema nervoso centrale]] e una volta qui viene metabolizzata in dopamina, avvalendosi di un enzima (l'DOPA decarbossilasi). Il presupposto clinico dell'uso dell'''<small>L</small>''-DOPA parte proprio dall'osservazione di una carenza di dopamina nella sostanza nera e non essendo utile la somministrazione di questa si adopera la ''<small>L</small>''-DOPA per ripristinare i livelli di dopamina in questa zona. Nella pratica medica si somministrano circa 100 mg di ''<small>L</small>''-DOPA e 25 di [[benserazide]].
È importante evitare cibi ricchi di amminoacidi aromatici che diminuiscono l'assorbimento dell'''<small>L</small>''-DOPA
=== La sindrome maligna ===
La sospensione repentina di ''<small>L</small>''-DOPA potrebbe scatenare la comparsa di [[sindrome maligna]]. Tale sindrome, simile alla [[sindrome neurolettica maligna]], è caratterizzata da [[ipertermia]], rigidità e aumentata concentrazione di creatin-fosfochinasi sierica; altri sintomi comprendono ipo/ipertensione, tachicardia, sudorazione, aumento degli enzimi epatici e [[leucocitosi]]. Nei pazienti in terapia dopaminergica la comparsa d'ipertermia (temperatura corporea > 38 °C) senza causa apparente, eventualmente associata a rigidità e stupor, potrebbe indicare sindrome maligna da interruzione del trattamento con ''<small>L</small>''-DOPA<ref>Ward C., J. Neurosci. Nurs., 2005, 37 (3), 160</ref>. La sindrome maligna può essere causata anche dalla sospensione di farmaci anti-parkinsoniani diversi dall'''<small>L</small>''-DOPA e dal fenomeno di ''wearing off'' (diminuzione dell'attività del farmaco dopo anni di terapia). Il trattamento della sindrome maligna prevede la somministrazione endovena di liquidi, l'abbassamento della temperatura corporea, il ricorso a farmaci dopaminergici quali ''<small>L</small>''-DOPA e bromocriptina, a miorilassanti (dantrolene sodico) e [[antibiotici]] se presenti infezioni. Gravi complicanze della sindrome maligna sono rappresentate da [[rabdomiolisi]], insufficienza renale acuta e coagulazione intravascolare disseminata.<ref>Ikebe S. et al., ''Parkinsonism Relat. Disord.'', 203, 9 Suppl. 1, S47</ref>
Dopo 2-5 anni di terapia con ''<small>L</small>''-DOPA è possibile rilevare una diminuzione della sua attività. Tale effetto è definito ''wearing off'', cioè una diminuzione dell'attività dell'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA dovuta alla progressiva distruzione dei neuroni dopaminergici. Accanto a tale effetto si può descrivere il periodo on-off, che è una fluttuazione dell'attività dell'''<small>L</small>''-DOPA causata da diversi fattori: variazione dell'assorbimento intestinale di ''<small>L</small>''-DOPA; bassa emivita del farmaco (1-2 ore) che causa fluttuazioni plasmatiche e quindi fluttuazioni della risposta motoria; variazione della dinamica recettoriale della dopamina: se esponiamo un recettore ad alte concentrazioni di ligando, il recettore può subire un processo definito di desensitizzazione, che è causa della diminuita attività del farmaco.
Effetti collaterali: tra i più frequenti si possono evidenziare nausea (meno frequente se al farmaco si associa la [[carbidopa]]), [[vomito]], inappetenza, [[anoressia]], [[ipotensione ortostatica]], [[aritmie]], turbe psichiche e [[discinesie]].
== Note ==
<references/>
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* {{
*'''<sub>(<abbr>EN</abbr>)</sub>''' ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK482140/ Levodopa (L-Dopa)],'' Kavita R. Gandhi; Abdolreza Saadabadi, 27 ottobre 2020, su ncbi.nlm.nih.gov.
== Voci correlate ==
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* [[Metossamina]]
==
{{interprogetto}}
{{Acidi organici}}
{{Polioli}}
{{Portale|chimica|medicina}}
[[Categoria:Agenti antiparkinsoniani]]
[[Categoria:Nootropi]]
[[Categoria:Catecolamine]]
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