John Jay: differenze tra le versioni

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| didascalia= John Jay ritratto da [[Gilbert Stuart]]
|carica= 1º Presidente della [[Corte Suprema degli Stati Uniti]]
| mandato= [[26 settembre]] [[1789]] - [[29 giugno]] [[1795]]
|predecessore=
|successore= [[John Rutledge (politico)|John Rutledge]]
|carica2= 2°º [[Governatore di New York]]
| mandato2= [[1º luglio]] [[1789]] - [[30 giugno]] [[1801]]
|predecessore2= [[George Clinton (politico)|George Clinton]]
|successore2= [[George Clinton (politico)|George Clinton]]
|carica3= Presidente del [[Congresso Continentale]]
| mandato3= [[10 dicembre]] [[1778]] - [[28 settembre]] [[1779]]
|predecessore3= [[Henry Laurens]]
|successore3= [[Samuel Huntington (statista)|Samuel Huntington]]
|partito=
|tendenza=
| titolo di studio=
| professione= Avvocato
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|Sesso = M
|LuogoNascita = New York
|GiornoMeseNascita = 12 dicembre
|AnnoNascita = 1745
|LuogoMorte = Contea di WestchesterBedford
|LuogoMorteLink = Bedford (New York)
|GiornoMeseMorte =17 maggio
|GiornoMeseMorte = 17 maggio
|AnnoMorte =1829
|AnnoMorte = 1829
|Attività =politico
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = politico
|Attività2 = diplomatico
|Attività3 = rivoluzionario
|Categorie = no
|Nazionalità = statunitense
}} È stato uno dei [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|padri fondatori degli Stati Uniti]], presidente del [[Congresso Continentalecontinentale]] nel biennio [[1778]]-[[1779]] e, dal [[1789]] al [[1795]], [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte Supremasuprema degli Stati Uniti]]. Durante e dopo la [[guerra di d'indipendenza americana]] fu [[ambasciatore]] in [[Spagna]] e [[Francia]], gettando le basi per una [[politica estera]] statunitense ed ottenendo delle condizioni favorevoli per la pace con l'[[Impero britannico]] (Ilil [[trattato di Jay]]) e la [[Francia]]. Scrisse in collaborazione con [[Alexander Hamilton]] e [[James Madison]] i ''[[FederalistIl PapersFederalista]]'' (''The Federalist Papers'').
 
Come leader del nuovo [[Partito Federalista (Stati Uniti d'America)|Partito Federalista]], Jay venne eletto [[governatore di New York]] dal [[1795]] al [[1801]] e divenne il principale oppositore politico della [[schiavismo|schiavitù]] nello stato. I suoi primi due tentativi di far approvare una legge sull'[[emancipazione]], rispettivamente nel [[1777]] e nel [[1785]], fallirono, ma il terzo ebbe successo nel [[1799]]. La nuova legge ha permise l'emancipazione di tutti gli schiavi di [[New York (stato)|New York]] prima della sua morte.
 
== Gli iniziBiografia==
===Nascita===
John Jay nacque il [[12 dicembre]] [[1745]] e fu il sesto figlio di una ricca famiglia di mercanti di [[New York|newyorkesi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.supremecourthistory.org/02_history/subs_timeline/images_chiefs/001.html|titolo=John Jay 1789-1795|chaptercapitolo=Timeline of the Justices|editore=www.supremecourthistory.org|lingua=en|accesso=077 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.03archive.2009org/web/20080707015130/http://www.supremecourthistory.org/02_history/subs_timeline/images_chiefs/001.html|dataarchivio=7 luglio 2008}}</ref><ref name="Pellew, George page 1">Pellew, George: "American Statesman John Jay", page 1. Houghton Mifflin, 1890</ref> La famiglia di Jay era di origini [[francia|francesi]], di confessione [[ugonotti|ugonotta]], e per la maggior parte risiedeva a New York.<ref>{{Cita web|url=http://www.johnjayinstitute.org/?get=get.johnjay|titolo=John Jay|editore=The John Jay Institute for Faith, Society and Law|lingua=en|accesso=077 marzo 2009|dataarchivio=23 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.03archive.2009org/web/20090223200538/http://johnjayinstitute.org/?get=get.johnjay|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[1685]] l'[[editto di Nantes]] venne revocato, abolendo i diritti dei [[protestantesimo|protestanti]] e permettendo così la confisca delle loro proprietà. Il provvedimento spinse il nonno paterno di John Jay, August Jay, a trasferirsi con la famiglia a New York.<ref name="Pellew, George page 1"/> Il figlio di August, Peter, sposò Mary Van Cortlandt, ed ebbe con lei dieci figli, ma solo sette di loro sopravvissero.<ref name="jayuni">{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/biography.html|titolo=A Brief Biography of John Jay|editore=Columbia University|anno=2002|formato=HTML|lingua=en|operasito=The Papers of John Jay|lingua=en|accesso=07.03.7 marzo 2009}}</ref> Dopo la nascita di John Jay, la famiglia si trasferì nella città di [[Rye (New York)|Rye]], nella [[contea di Westchester]], in cerca di un ambiente più sano; due dei suoi fratelli vennero resi [[cecità|ciechi]] dall'[[epidemia]] del [[vaiolo]] del [[1739]] e soffrivano di [[handicap (medicina)|handicap]]disabilità mentali.
 
===Educazione===
Jay passò l'infanzia a Rye, e prese le stesse posizioni politiche del padre, il quale era un convinto [[whig (rivoluzione americana)|whig]].<ref>Pellew p.6</ref> John Jay venne educato da insegnanti privati fino ad otto anni, quando venne mandato a studiare dal [[pastore (religione)|pastore]] [[anglicanesimo|anglicano]] Pierre Stoupe. Nel [[1756]], tre anni dopo, ritornò a studiare a casa sotto la tutela di George Murray. Nel [[1760]] Jay continuò i suoi studi al King's College, fondato sedici anni prima e precursore della [[Columbia University]].<ref>Stahr, page 9</ref> Quattro anni dopo si [[laurea|laureò]]<ref>{{cita web
|url = http://beatl.barnard.columbia.edu/kingsv1/timeline.htm
|titolo = Welcome To New York: 1524 - 1745
|lingua = en
|accesso=7 marzo 2009
|accesso=07.03.2009}}</ref> e iniziò il praticantato nello [[studio legale]] di Benjamin Kissam.<ref name="jayuni"/>
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20010222111109/http://beatl.barnard.columbia.edu/kingsv1/timeline.htm
|dataarchivio = 22 febbraio 2001
}}</ref> e iniziò il praticantato nello [[studio legale]] di Benjamin Kissam.<ref name="jayuni"/>
 
===L'avvocatura e l'ingresso nella politica===
Nel [[1768]], dopo essere stato ammesso al [[foro (tribunale)|foro]] di New York, iniziò ad esercitare la professione con [[Robert R. Livingston]] finché non creò un proprio ufficio legale nel [[1771]].<ref name="jayuni"/> Nel [[1774]] fu un membro del [[New York CommetteeCommittee of Correspondence]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ushistory.org/Declaration/related/jay.htm|titolo=John Jay|editore=www.ushistory.org|accesso=03.07.3 luglio 2009|lingua=en|cognome= |nome=}}</ref>
 
Il suo primo ruolo pubblico fu come segretario del CommetteeCommittee of Correspondence di New York, dove rappresentò l'ala [[conservatorismo|conservatrice]], la quale aveva come obiettivo la tutela dei diritti di proprietà e la preservazione dello [[stato di diritto]], mentre contrastava le violazioni dei diritti degli americani da parte dei britannici. Temeva inoltre la prospettiva di unaun [[oclocrazia|leggeregime mobdemagogico]]. Jay riteneva fossero sbagliate le [[tassa|tasse]] imposte dall'[[impero britannico]] e sosteneva che era moralmente e legalmente giustificato opporsi ad esse, ma come delegato per il primo [[Congresso Continentalecontinentale]] del [[1774]] si schierò con coloro che cercavano una conciliazione con il parlamento. Eventi come l'incendio di [[Norfolk]] da parte dell'esercito britannico nel gennaio [[1776]] spinsero Jay a schierarsi con gli [[indipendentismo|indipendentisti]]. Con lo scoppio della [[guerra di indipendenza americana|guerra]] lavorò senza sosta per la causa rivoluzionaria e la repressione dei [[lealisti (rivoluzione americana)|lealisti]]. Così Jay, una volta compresa l'inutilità dei tentativi di riconciliazione delle [[Tredici colonie]] con l'impero britannico e che gli sforzi per l'indipendenza sarebbero inevitabilmente sfociati nella [[guerra di indipendenza americana]], divenne prima un moderato e poi un ardente patriota.<ref>Klei (2000)</ref>
 
Eventi come l'incendio di [[Norfolk]] da parte dell'esercito britannico nel gennaio 1776 spinsero Jay a schierarsi con gli indipendentisti. Con lo scoppio della [[guerra d'indipendenza americana|guerra]] lavorò senza sosta per la causa rivoluzionaria e la repressione dei [[lealisti (rivoluzione americana)|lealisti]]. Così Jay, una volta compresa l'inutilità dei tentativi di riconciliazione delle [[Tredici colonie]] con l'impero britannico e che gli sforzi per l'indipendenza sarebbero inevitabilmente sfociati nella [[guerra d'indipendenza americana]], divenne prima un moderato e poi un ardente patriota.<ref>Klei (2000)</ref>
== Durante la guerra di indipendenza==
{{vedi anche|Guerra di indipendenza americana}}
[[File:Treaty of Paris by Benjamin West 1783.jpg|thumb|right|250px|Il Trattato di Parigi, Jay è il primo sulla sinistra]]
Con la reputazione di "ragionevole moderato" a New York, Jay venne inviato come delegato al [[primo congresso continentale|primo]] e al [[secondo congresso continentale]], nei quali si discuteva se le [[tredici colonie|colonie]] dovessero o meno dichiarare la propria [[indipendenza]]. Cercò la conciliazione con l'impero britannico fino alla [[dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione di indipendenza]]. Le idee di John Jay divennero più radicali con l'evolversi degli eventi; divenne un convinto patriota e cercò di spingere la [[Provincia di New York]] verso l'indipendenza.
 
===Durante la guerra di indipendenza===
Nel [[1774]], alla chiusura del primo congresso continentale, Jay ritornò a New York.<ref name="columbiaJayNY">{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/jayandny.html|editore=Columbia University|anno=2002|formato=HTML|lingua=en|opera=The Papers of John Jay|titolo=Jay and New York|accesso=07.03.2009|lingua=en}}</ref> Entrò a far parte del [[congresso dei sessanta]]<ref>Stahr, page 443</ref> e tentò di far rispettare un accordo di non-importazione approvato dal primo congresso continentale.<ref name="columbiaJayNY"/> Jay venne eletto al terzo [[congresso provinciale di New York]], dove elaborò la [[costituzione di New York]] del [[1777]];<ref>{{Cita web|url=http://www.courts.state.ny.us/history/elecbook/lincoln/pg9.htm|titolo=The First Constitution, 1777.|opera=The Historical Society of the Courts of the State of New York|editore=New York State Unified Court System|accesso=07.03.2009|formato=HTML|lingua=En}}</ref> la sua carica come membro del congresso gli impedì di votare e firmare la dichiarazione di indipendenza.<ref name="columbiaJayNY"/><ref name="nndb">{{Cita web|opera=NNDB|titolo=John Jay|url=http://www.nndb.com/people/374/000049227/|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref> Jay aiutò il comitato a trovare e neutralizzare [[cospirazoine|cospirazioni]], monitorando le azioni britanniche.<ref>{{Cita web|opera=The John Birch Society|formato=HTML|lingua=En|titolo=Remembering John Jay, One of Our Founding Fathers|autore=James Newcomb|data=07.03.2009|url=http://www.jbs.org/index.php/jbs-news-feed/689-remembering-john-jay-one-of-our-founding-fathers}}</ref> Il congresso provinciale elesse Jay come presidente della [[corte suprema di New York]] l'[[8 maggio]] [[1777]],<ref name="columbiaJayNY"/><ref>{{Cita web|url=http://www.nycourts.gov/history/Gallery_C.htm#r_2|titolo=Portrait Gallery|editore=New York State Unified Court System|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009|opera=The Historical Society of the Courts of the State of New York}}</ref>, carica che mantenne per due anni.<ref name="columbiaJayNY"/>
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza americana}}
[[File:Treaty of Paris by Benjamin West 1783.jpg|thumb|Il Trattato di Parigi, Jay è il primo sulla sinistra]]
Con la reputazione di "ragionevole moderato" a New York, Jay venne inviato come delegato al [[primo congresso continentale|primo]] e al [[secondo congresso continentale|secondo Congresso continentale]], nei quali si discuteva se le [[tredici colonie|colonie]] dovessero o meno dichiarare la propria [[indipendenza]]. Cercò la conciliazione con l'impero britannico fino alla [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione di indipendenza]]. Le idee di John Jay divennero più radicali con l'evolversi degli eventi; divenne un convinto patriota e cercò di spingere la [[Provincia di New York]] verso l'indipendenza.
 
Nel 1774, alla chiusura del primo congresso continentale, Jay ritornò a New York.<ref name="columbiaJayNY">{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/jayandny.html|editore=Columbia University|anno=2002|sito=The Papers of John Jay|titolo=Jay and New York|accesso=7 marzo 2009|lingua=en}}</ref> Entrò a far parte del [[congresso dei sessanta]]<ref>Stahr, page 443</ref> e tentò di far rispettare un accordo di non-importazione approvato dal primo congresso continentale.<ref name="columbiaJayNY"/> Jay venne eletto al terzo [[congresso provinciale di New York]], dove elaborò la [[costituzione di New York]] del 1777;<ref>{{Cita web|url=http://www.courts.state.ny.us/history/elecbook/lincoln/pg9.htm|titolo=The First Constitution, 1777.|sito=The Historical Society of the Courts of the State of New York|editore=New York State Unified Court System|accesso=7 marzo 2009|lingua=En}}</ref> la sua carica come membro del congresso gli impedì di votare e firmare la dichiarazione di indipendenza.<ref name="columbiaJayNY"/><ref name="nndb">{{Cita web|sito=NNDB|titolo=John Jay|url=http://www.nndb.com/people/374/000049227/|lingua=En|accesso=7 marzo 2009}}</ref> Jay aiutò il comitato a trovare e neutralizzare cospirazioni, monitorando le azioni britanniche.<ref>{{Cita web|sito=The John Birch Society|lingua=En|titolo=Remembering John Jay, One of Our Founding Fathers|autore=James Newcomb|data=7 marzo 2009|url=http://www.jbs.org/index.php/jbs-news-feed/689-remembering-john-jay-one-of-our-founding-fathers|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080920024153/http://www.jbs.org/index.php/jbs-news-feed/689-remembering-john-jay-one-of-our-founding-fathers|dataarchivio=20 settembre 2008}}</ref> Il congresso provinciale elesse Jay come presidente della [[Corte suprema di New York]] l'8 maggio 1777,<ref name="columbiaJayNY"/><ref>{{Cita web|url=http://www.nycourts.gov/history/Gallery_C.htm#r_2|titolo=Portrait Gallery|editore=New York State Unified Court System|lingua=En|accesso=7 marzo 2009|sito=The Historical Society of the Courts of the State of New York}}</ref> carica che mantenne per due anni.<ref name="columbiaJayNY"/>
Jay fu presidente del congresso continentale dal [[10 dicembre]] [[1778]] al [[28 settembre]] [[1779]]. Il congresso continentale si rivolse a John Jay, un avversario del precedente presidente [[Henry Laurens]],<ref name="nndb"/> solo tre giorni dopo la sua nomina a delegato e lo elesse come presidente; otto stati votarono per Jay e quattro per Laurens.<ref>{{Cita web|url=http://johnjay.net|formato=HTML|lingua=En|titolo=John Jay|opera=Virtualology.net|editore=Evisium Inc.|autore=Stanley Louis Klos|accesso=07.03.2009}}</ref>
 
Jay fu presidente del Congresso continentale dal 10 dicembre 1778 al 28 settembre 1779. Il Congresso continentale si rivolse a John Jay, un avversario del precedente presidente [[Henry Laurens]],<ref name="nndb"/> solo tre giorni dopo la sua nomina a delegato e lo elesse come presidente; otto stati votarono per Jay e quattro per Laurens.<ref>{{Cita web|url=http://johnjay.net|lingua=En|titolo=John Jay|sito=Virtualology.net|editore=Evisium Inc.|autore=Stanley Louis Klos|accesso=7 marzo 2009}}</ref>
==Come diplomatico==
 
===Come diplomatico===
{{vedi anche|Trattato di Parigi (1783)}}
 
Il [[27 settembre]] [[1779]], dimessosi da presidente del congressoCongresso, venne nominato [[ambasciatore]] in [[impero spagnolo|Spagna]], dove venne inviato con lo scopo di ottenere aiuti finanziari, contratti commerciali e il riconoscimento dell'indipendenza americana. La corte reale di [[Spagna]] non lo ricevette ufficialmente come [[ambasciatore]]<ref name="state1">{{cita web
|url=http://www.state.gov/r/pa/ho/po/com/11278.htm
|titolo=United States Department of State: Chiefs of Mission to Spain
|lingua=en
|accesso=7 marzo 2009
|accesso=07.03.2009}}</ref> e non riconobbe l'indipendenza americana fino al [[1783]], temendo tale mossa potesse scatenare la rivoluzione nelle proprie colonie. Jay, comunque, riuscì ad ottenere dalla Spagna un [[prestito (finanza)|prestito]] di 170.000 dollari.<ref>{{Cita web|url=http://www.ushistory.org/Declaration/related/jay.htm|titolo=John Jay|editore=Independence Hall Association|accesso=07.03.2009|lingua=en|cognome= |nome=}}</ref> Partì dalla Spagna il [[20 maggio]] [[1782]].<ref name="state1" />
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090830083653/http://www.state.gov/r/pa/ho/po/com/11278.htm
|dataarchivio=30 agosto 2009
|urlmorto=sì
}}</ref> e non riconobbe l'indipendenza americana fino al 1783, temendo che tale mossa potesse scatenare la rivoluzione nelle proprie colonie. Jay, comunque, riuscì ad ottenere dalla Spagna un [[prestito (finanza)|prestito]] di 170.000 dollari.<ref>{{Cita web|url=http://www.ushistory.org/Declaration/related/jay.htm|titolo=John Jay|editore=Independence Hall Association|accesso=7 marzo 2009|lingua=en|cognome= |nome=}}</ref> Partì dalla Spagna il 20 maggio 1782.<ref name="state1" />
 
Il [[23 giugno]] dello stesso anno Jay raggiunse [[Parigi]], dove si tennero i negoziati per la porre fine alla guerra di indipendenza.<ref>Pellew p.166</ref> [[Benjamin Franklin]] era il [[agente diplomatico|diplomatico]] più esperto nel gruppo, e Jay desiderava stargli vicino per imparare da lui.<ref>Pellew p.170</ref> Gli Stati Uniti accettarono di negoziare con l'[[impero britannico]] separatamente, e poi con la [[Francia]].<ref name="State">{{Cita web|operasito=U.S. Department of State|titolo=Treaty of Paris, 1783|formato=HTML|lingua=En|url=http://www.state.gov/r/pa/ho/time/ar/14313.htm|editore=The Office of Electronic Information, Bureau of Public Affairs|accesso=07.03.7 marzo 2009}}</ref><ref>{{Cita web|operasito=Virtuolology.com|editore=Evisum Inc.|titolo=Treaty of Paris|url=http://treatyofparis.com/|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.7 marzo 2009|autore=Stanley L. Klos|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090322004632/http://treatyofparis.com/|dataarchivio=22 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> Nel giugno [[1782]], il [[conte di Shelburne]] offrì l'indipendenza agli americani, ma Jay rifiutò sullapoiché base del fatto chel'indipendenza non riconobbeera l'indipendenzastata riconosciuta durante i negoziati; il dissenso di Jay bloccò le trattative fino alla sua cadutaall'autunno.<ref name="State"/> Il trattato finale stabilì che gli Stati Uniti avevano diritto di pesca in [[Terranova]] (estendendo così il confine occidentale), mentre l'impero britannico avrebbe riconosciuto gli Stati Uniti come indipendenti e ritirato le proprie truppe in cambio del dissequestro dei beni dei lealisti e il pagamento dei debiti privati<ref name="State"/><ref>{{Cita web|operasito=The University of Oklahoma College of Law|url=http://www.law.ou.edu/ushistory/paris.shtml|titolo=The Paris Peace Treaty of 1783|formato=HTML|lingua=En|accesso=077 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.03archive.2009org/web/20080929085017/http://www.law.ou.edu/ushistory/paris.shtml|dataarchivio=29 settembre 2008}}</ref> Il trattato garantì l'indipendenza agli Stati Uniti, ma lasciò molte regioni di confine in disputa, e molte delle sue condizioni non vennero rispettateapplicate.<ref name="State"/>
 
=== Segretario degli affari esteri ===
{{vedi anche|Presidenza di George Washington}}
Jay fu nominato segretario degli affari esteri, incarico che ricoprì dal 1784 al 1789, quando in settembre il Congresso approvò una legge che dava ulteriori responsabilità nazionali al nuovo dipartimento e ne cambiò il nome in [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America|dipartimento di Stato]]. Jay mantenne la carica di [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|segretario di Stato degli Stati Uniti]] fino al 22 marzo 1790. Jay cercò di costruire una stabile e duratura politica estera: ottenere il riconoscimento dell'indipendenza della nuova nazione da importanti e affermate potenze straniere europee; dare vita ad una stabile moneta e sistema di credito, basandosi all'inizio sui prestiti da parte di banche europee; ripagare i creditori e il forte debito contratto dalla nazione per i costi della guerra; assicurare alla nuova nazione confini territoriali più vantaggiosi possibili e proteggerla dalle incursioni di nativi americani, spagnoli, francesi e britannici; risolvere le controversie tra le colonie stesse, assicurare il diritto di pesca in Terranova, stabilire un forte commercio marittimo di prodotti americani con nuovi mercati; proteggere le navi commerciali americane dalla pirateria; preservare la reputazione degli Stati Uniti; unire politicamente la nazione sotto i neonati [[Articoli della Confederazione]].<ref>Whitelock p.181</ref>
 
Jay era convinto che la sua responsabilità non fosse accompagnata da un adeguato livello di autorità, così si unì ad [[Alexander Hamilton]] e [[James Madison]] nel chiedere un governo più forte di quello previsto dagli Articoli della Confederazione.<ref name="jayuni"/><ref name="findlawjay">{{Cita web|sito=Find Law|titolo=John Jay|lingua=En|url=http://supreme.lp.findlaw.com/supreme_court/justices/pastjustices/jay.html|accesso=7 marzo 2009}}</ref> Sostenne nel suo ''Discorso al popolo dello Stato di New-York, riguardo alla Costituzione Federale''<ref>[http://hdl.loc.gov/loc.rbc/bdsdcc.c0501 Address to the People of the State of New-York, on the Subject of the Federal Constitution]</ref> che gli Articoli della Confederazione erano troppo deboli ed inefficaci per formare un governo:
Jay venne nominato [[segretario degli affari esteri degli Stati Uniti|segretario degli affari esteri]], incarico che ricoprì dal [[1784]] al [[1789]], quando in settembre il congresso approvò una legge che dava ulteriori responsabilità nazionali al nuovo dipartimento e cambiò ne nome in [[dipartimento di Stato]]. Jay mantenne la carica di [[segretario di stato degli Stati Uniti]] fino al [[22 marzo]] [[1790]]. Jay cercò di costruire una stabile e duratura politica estera:
 
{{Citazione|Dalla Confederazione così com'è adesso, la direzione degli affari generali e nazionali è assegnata ad un singolo gruppo di uomini, vale a dire il Congresso. Essi possono fare la guerra, ma non hanno il potere di reclutare uomini o raccogliere denaro per sostenerla - possono fare la pace, ma senza il potere di dettarne i termini, possono dar vita ad alleanze, ma senza la capacità di assentire alle condizioni delle parti, possono stipulare trattati commerciali, ma senza il potere di farli rispettare né in patria né all'estero [...] In breve, possono consultare, deliberare, consigliare e fare richieste, ed essere grati se vengono tenuti in considerazione.<ref>{{Cita web|url=https://memory.loc.gov/cgi-bin/query/r?ammem/bdsdcc:@field(DOCID+@lit(bdsdccc0501))|titolo=Extract from an Address to the people of the state of New-York, on the subject of the federal Constitution.|editore=The Library of Congress|lingua=En|accesso=7 marzo 2009}}</ref>|John Jay, da ''Extract from an Address to the People of the State of New-York, on the subject of the Federal Constitution.''}}
* per ottenere il riconoscimento dell'indipendenza della nuova nazione da importanti e affermate potenze straniere europee
* dare vita ad uno stabile sistema finanziario, con una moneta e un sistema di credito stabili e ridurre così i prestiti finanziari da parte delle banche europee
* per ripagare i creditori e il forte debito contratto dallo stato per i costi della guerra
* per assicurare alle neonate nazioni confini territoriali più vantaggiosi possibili e proteggerle contro le incursioni di pellerossa, spagnoli, francesi e britannici
* risolvere le controversie tra le colonie stesse, assicurare il diritto di pesca in Terranova, stabilire un forte commercio marittimo di beni americani con nuovi partner commerciali, proteggere le navi commerciali americane dalla pirateria, preservare la reputazione dell'America e per unire politicamente le nazioni sotto i neonati [[Articoli della Confederazione]].<ref>Whitelock p.181</ref>
 
==== Federalist Papers (1788) ====
Jay era convinto che la sua responsabilità non fosse supportata da un giusto livello di autorità, così si unì ad [[Alexander Hamilton]] e [[James Madison]] in modo da creare un governo più forte di uno dettato dagli Articoli della Confederazione.<ref name="jayuni"/><ref name="findlawjay">{{Cita web|opera=Find Law|titolo=John Jay|formato=HTML|lingua=En|url=http://supreme.lp.findlaw.com/supreme_court/justices/pastjustices/jay.html|accesso=07.03.2009}}</ref> Sostenne nel suo ''[[Address to the People of the State of New-York, on the Subject of the Federal Constitution]]''<ref>[http://hdl.loc.gov/loc.rbc/bdsdcc.c0501 Address to the People of the State of New-York, on the Subject of the Federal Constitution]</ref> che gli Articoli della Confederazione erano troppo deboli ed inefficaci per formare un governo:
Jay non partecipò alla [[Convenzione di Filadelfia]] ma si unì ad Hamilton e Madison nella richiesta veemente di un nuovo sistema di governo, più potente, centralizzato ed equilibrato. Scrivendo con lo pseudonimo condiviso di "Publius"<ref>[http://www.wsu.edu/~campbelld/amlit/1751.htm WSU] accesso 31 agosto 2008</ref> chiarirono questa visione in ottantacinque articoli per convincere la convenzione dello Stato di New York a ratificare la proposta di [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]].<ref>{{Cita web|editore=The Library of Congress|url=https://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/federalist.html|lingua=En|titolo=The Federalist Papers|sito=Primary Document in American History|accesso=7 marzo 2009}}</ref> Jay scrisse il secondo, il terzo, il quarto, il cinquantesimo e il sessantaquattresimo articolo. Tranne l'ultimo, tutti gli altri articoli riguardavano il pericolo derivante dalle potenze ed influenze straniere.<ref>{{Cita web|url=http://www.foundingfathers.info/federalistpapers/jay.htm|titolo=Federalist Papers Authored by John Jay|sito=Foundingfathers.info|lingua=En|accesso=7 marzo 2009}}</ref>
 
==== Presidente della Corte suprema ====
{{q|Dalla Confederazione così com'è adesso, la direzione degli affari generali e nazionali è assegnata ad un singolo gruppo di uomini, vale a dire il congresso. Essi possono fare la guerra, ma non hanno il potere di radunare uomini o denaro per sostenerla - possono fare la pace, ma senza il potere di dettarne i termini, possono dar vita ad alleanze, ma senza la capacità di assentire alle condizioni delle parti, possono stipulare trattati commerciali, ma senza il potere di farli rispettare né in patria né all'estero [...] In breve, possono consultare, deliberare, consigliare e fare richieste, ed essere grati se vengono tenuti in considerazione.<ref>{{Cita web|url=http://memory.loc.gov/cgi-bin/query/r?ammem/bdsdcc:@field(DOCID+@lit(bdsdccc0501))|titolo=Extract from an Address to the people of the state of New-York, on the subject of the federal Constitution.|editore=The Library of Congress|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref>|John Jay, da ''Extract from an Address to the People of the State of New-York, on the subject of the Federal Constitution.''}}
{{Citazione|Il popolo è il sovrano di questo paese, e di conseguenza questi concittadini e sovrani non possono essere degradati dal comparire a vicenda nei rispettivi tribunali per vedere risolte le loro controversie. Il popolo ha motivo di apprezzare e gioire di questi preziosi privilegi, e non dovrebbe dimenticare che niente tranne la libera condotta delle leggi costituzionali e del governo possono assicurare il loro mantenimento e godimento. Per le ragioni di cui sopra, sono chiaramente dell'opinione che uno stato sia processabile dai cittadini di un altro stato.|John Jay<ref>{{Cita web|url=http://supreme.justia.com/us/2/419/case.html|titolo=CHISHOLM V. GEORGIA, 2 U. S. 419 (1793) (Court Opinion)|sito=Justia & Oyez|lingua=en|accesso=7 marzo 2009}}</ref>}}
 
Nel 1789 [[George Washington]] offrì l'incarico di [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|segretario di Stato]] a John Jay, il quale rifiutò, così Washington lo nominò [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte suprema degli Stati Uniti]], il primo della storia;<ref name="findlawjay" /> Washington nominò John Blair, [[William Cushing]], [[James Wilson (politico statunitense)|James Wilson]], [[James Iredell]] e [[John Rutledge]] giudici associati.<ref name="society">{{Cita web|url=http://www.supremecourthistory.org/02_history/subs_history/02_c01.html|titolo=The Jay Court ... 1789-1793|sito=The Supreme Court Historical Society|lingua=En|accesso=7 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516013839/http://supremecourthistory.org/02_history/subs_history/02_c01.html|dataarchivio=16 maggio 2008}}</ref> Jay successivamente nominò il giudice [[Thomas Johnson (politico)|Thomas Johnson]]<ref>{{Cita web|url=http://law.jrank.org/pages/7836/Johnson-Thomas.html|titolo=Thomas Johnson|sito=Law Library - American Law and Legal Information|lingua=En|accesso=7 marzo 2009}}</ref> al posto di John Rutledge,<ref name="society2">{{Cita web|url=http://www.supremecourthistory.org/myweb/fp/courtlist.htm|titolo=Appointees Chart|lingua=En|sito=The Supreme Court Historical Society|accesso=7 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080421142758/http://www.supremecourthistory.org/myweb/fp/courtlist.htm|dataarchivio=21 aprile 2008}}</ref> e successivamente William Paterson al posto dello stesso Johnson.<ref name="society2" /> La Corte venne chiamata a pronunciarsi poche volte nei primi tre anni.<ref name="society" />
=== [[Il Federalista|Federalist Papers]] (1788) ===
Jay non partecipò alla [[Convenzione di Filadelfia]] ma si unì ad Hamilton e Madison in un aggressivo dibattito in favore della creazione di un nuovo sistema di governo, più potente, centralizzato e bilanciato. Scrivendo con lo pseudonimo condiviso di "Publius"<ref>[http://www.wsu.edu/~campbelld/amlit/1751.htm WSU] retrieved August 31, 2008</ref> chiarirono questa visione della Convenzione in ottantacinque articoli per convincere la cittadinanza a ratificare la proposta [[Costituzione degli Stati Uniti]].<ref>{{Cita web|editore=The Library of Congress|url=http://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/federalist.html|formato=HTML|lingua=En|titolo=The Federalist Papers|opera=Primary Document in American History|accesso=07.03.2009}}</ref> Jay scrisse il secondo, il terzo, il quarto, il cinquantesimo e il sessantaquattresimo articolo. Tranne l'ultimo, tutti gli altri articoli riguardavano il pericolo derivante dalle forze ed influenze straniere.<ref>{{Cita web|url=http://www.foundingfathers.info/federalistpapers/jay.htm|titolo=Federalist Papers Authored by John Jay|opera=Foundingfathers.info|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref>
 
Nella causa Chisholm contro Georgia, la corte di Jay diede una risposta alla domanda: «È lo stato della Georgia soggetto alla giurisdizione della Corte suprema e del governo federale?»<ref name="chisholmoyez">{{Cita web|sito=The Oyez Project|titolo=Chisholm v. Georgia, 2 U.S. 419 (1793)|url=http://www.oyez.org/cases/1792-1850/1793/1793_0/|accesso=7 marzo 2009|lingua=En}}</ref> Con una maggioranza di 4 a 1 (l'unico contrario fu Iredell), la Corte deliberò in favore di due [[lealisti (rivoluzione americana)|lealisti]] della [[Carolina del Sud]] le cui terre erano state annesse dalla [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]]. Dopo questa decisione si aprì un dibattito, così come fu implicito che i vecchi debiti dovessero essere pagati ai lealisti.<ref name="society" /> La decisione venne ribaltata quando il Senato ratificò l'undicesimo emendamento, il quale dice che la magistratura non può pronunciarsi su un caso in cui uno Stato viene citato in giudizio da un cittadino di un altro Stato o di una nazione straniera.<ref name="jayuni" /><ref name="society" /> Il caso venne quindi riportato di fronte alla Corte suprema (Georgia contro Brailsford), e la Corte ribaltò la precedente decisione.<ref>{{Cita web|titolo=Georgia v. Brailsford, Powell & Hopton, 3 U.S. 3 Dall. 1 1 (1794)|sito=Oyez & Justia|url=http://supreme.justia.com/us/3/1/index.html|lingua=En|accesso=7 marzo 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://jay.thefreelibrary.com/|sito=The Free Library|editore=Farlex|lingua=En|titolo=John Jay (1745 - 1829)|accesso=7 marzo 2009}}</ref> In ogni caso, la prima decisione della Corte di John Jay stabilì che gli Stati erano soggetti alla [[Judicial review|controllo da parte dei tribunali]].<ref name="chisholmoyez" /><ref>Johnson (2000)</ref>
=== Presidente della Corte Suprema ===
{{RQuote|right|Il popolo è il sovrano di questo paese, e di conseguenza questi concittadini e sovrani non possono essere degradati dal comparire a vicenda nei rispettivi tribunali per vedere risolte le loro controversie. Il popolo ha motivo di apprezzare e gioire di questi preziosi privilegi, e non dovrebbe dimenticare che niente tranne la libera condotta delle leggi costituzionali e del governo possono assicurare il loro mantenimento e godimento. Per le ragioni di cui sopra, sono chiaramente dell'opinione che uno stato sia processabile dai cittadini di un altro stato.<ref>{{Cita web|url=http://supreme.justia.com/us/2/419/case.html|titolo=CHISHOLM V. GEORGIA, 2 U. S. 419 (1793) (Court Opinion)|opera=Justia & Oyez|formato=HTML|lingua=en|accesso=07.03.2009}}</ref>|John Jay}}
 
Nel caso Hayburn, la Corte deliberò che i tribunali non potevano conformarsi ad una legge federale che richiedesse alla Corte stessa di decidere sulle singole [[petizione|petizioni]] dei veterani della guerra di indipendenza riguardanti la loro qualifica per il [[pensione|pensionamento]], in quanto determinare se i firmatati fossero o meno qualificati era un «provvedimento [...] di natura non giuridica»,<ref name="hayburnopinion">{{Cita web|sito=Justia and Oyez|lingua=En|titolo=HAYBURN'S CASE, 2 U. S. 409 (1792)|url=http://supreme.justia.com/us/2/409/case.html|accesso=7 marzo 2009}}</ref> e dato che lo statuto permetteva al [[Congresso degli Stati Uniti|legislatore]] e all'esecutivo di rivedere le decisioni delle corti, lo statuto violava la separazione dei poteri come imposto dalla [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]].<ref name="hayburnopinion" /><ref>{{Cita news|autore=Robert J Pushaw Jr|sito=Georgetown Law Journal|editore=Bnet|lingua=en|titolo=Why the Supreme Court never gets any "Dear John" letters: Advisory opinions in historical perspective}}</ref><ref>{{Cita web|sito=Novelguide.com|url=http://www.novelguide.com/a/discover/dah_04/dah_04_01862.html|titolo=HAYBURN'S CASE|lingua=En|accesso=7 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201025435/http://www.novelguide.com/a/discover/dah_04/dah_04_01862.html|dataarchivio=1º dicembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[1789]] [[George Washington]] offrì l'incarico di [[Segretario di Stato degli Stati Uniti|segretario di stato]] a John Jay, il quale rifiutò, così Washington lo nominò [[presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti]], il primo della storia;<ref name="findlawjay"/> Washington nominò [[John Blair]], [[William Cushing]], [[James Wilson (giudice)|James Wilson]], [[James Iredell]] e [[John Rutledge]] giudici associati.<ref name="society">{{Cita web|url=http://www.supremecourthistory.org/02_history/subs_history/02_c01.html|titolo=The Jay Court ... 1789-1793|opera=The Supreme Court Historical Society|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref> Jay successivamente nominò il giudice [[Thomas Johnson]]<ref>{{Cita web|url=http://law.jrank.org/pages/7836/Johnson-Thomas.html|titolo=Thomas Johnson|opera=Law Library - American Law and Legal Information|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref> al posto di John Rutledge,<ref name="society2">{{Cita web|url=http://www.supremecourthistory.org/myweb/fp/courtlist.htm|titolo=Appointees Chart|formato=HTML|lingua=En|opera=The Supreme Court Historical Society|accesso=07.03.2009}}</ref> e successivamente William Paterson al posto dello stsso Johnson.<ref name="society2"/> La corte venne chiamata a pronunciarsi poche volte nei primi tre anni.<ref name="society"/>
 
==== Annullamento della giuria ====
Nella causa Chisholm contro Georgia, la corte di Jay diede una risposta alla domanda: «È lo stato della Georgia soggetto alla giurisdizione della Corte Suprema e del governo federale?»<ref name="chisholmoyez">{{Cita web|opera=The Oyez Project|titolo=Chisholm v. Georgia, 2 U.S. 419 (1793)|url=http://www.oyez.org/cases/1792-1850/1793/1793_0/|accesso=07.03.2009|formato=HTML|lingua=En}}</ref> Con una maggioranza di 4 a 1 (l'unico contrario era Iredell), la corte deliberò in favore dei [[lealisti (rivoluzione americana)|lealisti]] della [[Carolina del Sud]] che videro le loro terre annesse alla [[Georgia (USA)|Georgia]]. Dopo questa decisione si aprì un dibattito, così come fu implicito che i vecchi debiti dovessero essere pagati ai lealisti.<ref name="society"/> La decisione venne ribaltata quando il senato ratificò l'[[Costituzione degli Stati Uniti#Emendamenti successivi .2811-27.29|undicesimo emendamento]], il quale dice che la magistratura non può pronunciarsi su un caso in cui uno stato viene citato in giudizio da un cittadino di un altro stato o di una nazione straniera.<ref name="jayuni"/><ref name="society"/> Il caso venne quindi riportato di fronte alla Core Suprema (Georgia contro Brailsford), e la corte ribaltò la precedente decisione.<ref>{{Cita web|titolo=Georgia v. Brailsford, Powell & Hopton, 3 U.S. 3 Dall. 1 1 (1794)|opera=Oyez & Justia|url=http://supreme.justia.com/us/3/1/index.html|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://jay.thefreelibrary.com/|opera=The Free Library|editore=Farlex|formato=HTML|lingua=En|titolo=John Jay (1745 - 1829)|accesso=07.03.2009}}</ref> In ogni caso, la prima decisione della corte di John Jay stabilì che gli stati erano soggetti alla [[revisione giudiziaria]].<ref name="chisholmoyez"/><ref>Johnson (2000)</ref>
Nel 1774 John Jay disse ad una [[giuria civile]] durante un giro nel [[circuito giudiziario]] che «avete [...] diritto a prendere voi stessi l'impegno di [...] giudicare la legge così come il fatto in discussione». Jay fece poi notare alla giuria la «buona vecchia regola, che sulle discussioni del fatto la competenza è della giuria, sulle discussioni della legge è competenza della corte decidere, ma questo equivale niente di più che ad una presunzione che il giudice sia corretto circa legge. In definitiva, entrambe le questioni [la legge e i fatti] sono legalmente all'interno del vostro potere decisionale».<ref>We the Jury by Jefferey B Abramson pp.75-76</ref><ref>Mann, Neighbors and Strangers, pp. 75,71</ref>
 
===1792: candidato a governatore di New York===
Nel caso Hayburn, la Corte deliberò che i tribunali non potevano conformarsi ad una legge federale che richiedesse alla corte stessa di decidere sulle singole [[petizione|petizioni]] dei veterani della guerra di indipendenza riguardanti la loro qualifica per il [[pensione|pensionamento]], in quanto determinare se i firmatati fossero o meno qualificati era un «provvedimento [...] di natura non giuridica»,<ref name="hayburnopinion">{{Cita web|opera=Justia and Oyez|formato=HTML|lingua=En|titolo=HAYBURN'S CASE, 2 U. S. 409 (1792)|url=http://supreme.justia.com/us/2/409/case.html|accesso=07.03.2009}}</ref> e dato che lo statuto permetteva al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|legislatore]] e all'esecutivo di rivedere le decisioni delle corti, lo statuto violava la separazione dei poteri come imposto dalla [[costituzione degli Stati Uniti]].<ref name="hayburnopinion"/><ref>{{Cita web|autore=Robert J Pushaw Jr|opera=Georgetown Law Journal|editore=Bnet|formato=HTML|lingua=en|url=Georgetown Law Journal|titolo=Why the Supreme Court never gets any "Dear John" letters: Advisory opinions in historical perspective|accesso=22 agosto 2008}}</ref><ref>{{Cita web|opera=Novelguide.com|url=http://www.novelguide.com/a/discover/dah_04/dah_04_01862.html|titolo=HAYBURN'S CASE|formato=HTML|lingua=En|accesso=07.03.2009}}</ref>
Nel 1792 Jay fu il candidato [[Partito Federalista (Stati Uniti d'America)|federalista]] a [[governatore di New York]], ma venne sconfitto dal [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratico]] [[George Clinton (politico)|George Clinton]]. Jay in realtà ricevette più voti di Clinton, ma per alcuni vizi di procedura nelle operazioni di voto di nelle [[Contee degli Stati Uniti d'America|contee]] di [[contea di Otsego (New York)|Otsego]], [[contea di Tioga (New York)|Tioga]] e [[Contea di Clinton (New York)|Clinton]] le contee vennero escluse e i loro voti non conteggiati, dando così a Clinton una leggera maggioranza.<ref>{{Cita libro|nome=John|cognome=Jenkins|url=http://books.google.com/books?id=Gm04AAAAMAAJ&pg=PA42#PPA44,M1|titolo=History of Political Parties in the State of New-York|accesso=7 marzo 2009|editore=Alden & Markham|anno=1846|lingua=En}}</ref> La costituzione dice che i voti assegnati devono essere consegnati al [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|segretario di Stato]] «dallo [[sceriffo]] o dal suo vice», ma, ad esempio, il mandato dello sceriffo della contea di Otsego scadde, così quando avvennero le elezioni l'ufficio dello sceriffo era ancora vacante, e nessuno era autorizzato a consegnare i voti al Segretario di Stato. I sostenitori di Clinton nel corpo legislativo, nei tribunali dello stato e negli uffici federali furono risoluti nel non accettare alcuna obiezione riguardo alla legittimità del voto, e che quanto successo equivalesse a sottrarre il diritto costituzionale di voto agli elettori in quelle contee.<ref>{{Cita web|url=http://www.usgennet.org/usa/ny/state/his/bk12/ch3/pt2.html|titolo=The History of New York State|autore=Dr. James Sullivan|editore=Lewis Historical Publishing Company|anno=1927|accesso=7 marzo 2009|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080610063704/http://www.usgennet.org/usa/ny/state/his/bk12/ch3/pt2.html|dataarchivio=10 giugno 2008}}</ref>
 
===Il Annullamentotrattato della giuriadi Jay===
 
Nel [[1774]] John Jay disse ad una [[giuria civile]] durante un giro nel [[circuito giudiziario]] che «avete [...] diritto a prendere voi stessi l'impegno di [...] giudicare la legge così come il fatto in discussione». Jay fece poi notare alla giuria la «buona vecchia regola, che sulle discussioni del fatto la competenza è della giuria, sulle discussioni della legge è competenza della corte decidere, ma questo equivale niente di più che ad una presunzione che il giudice sia corretto circa legge. In definitiva, entrambe le questioni [la legge e i fatti] sono legalmente all'interno del vostro potere decisionale».<ref>We the Jury by Jefferey B Abramson pp.75-76</ref><ref>Mann, Neighbors and Strangers, pp. 75,71</ref>
 
==1792: candidato a governatore di New York ==
Nel [[1792]] Jay fu il candidato [[partito federalista (Stati Uniti)|federalista]] a [[governatore di New York]], ma venne sconfitto dal [[partito democratico(Stati Uniti)|democratico]] [[George Clinton]]. Jay in realtà ricevette più voti di Clinton, ma per alcuni vizi di procedura nelle operazioni di voto di nelle [[contea (Stati Uniti)|contee]] di [[contea di Otsego (New York)|Otsego]], [[contea di Tioga (New York)|Tioga]] e [[contea di Clinbton|Clinbton]] le contee vennero escluse e i loro voti non conteggiati, dando così a Clinton una leggera maggioranza.<ref>{{Cita libro|nome=John|cognome=Jenkins|url=http://books.google.com/books?id=Gm04AAAAMAAJ&pg=PA42#PPA44,M1|titolo=History of Political Parties in the State of New-York|datadiaccesso=07.03.2009|editore=Alden & Markham|anno=1846|formato=HTML|lingua=En}}</ref> La costituzione dice che i voti assegnati devono essere consegnati al [[segretario di Stato degli Stati Uniti|Segretario di Stato]] «dallo [[sceriffo]] o dal suo vice», ma, ad esempio, il mandato dello sceriffo della contea di Otsego scadde, così quando avvennero le elezioni l'ufficio dello sceriffo era ancora vacante, e nessuno era autorizzato a consegnare i voti al Segretario di Stato. I sostenitori di Clinton nel corpo legislativo, nei tribunali dello stato e negli uffici federali furono risoluti nel non accettare alcuna obiezione riguardo alla legittimità del voto, e che quanto successo equivalesse a sottrarre il diritto costituzionale di voto agli elettori in quelle contee.<ref>{{Cita web|url=http://www.usgennet.org/usa/ny/state/his/bk12/ch3/pt2.html|titolo=The History of New York State|autore=Dr. James Sullivan|editore=Lewis Historical Publishing Company|anno=1927|accesso=07.03.2009|lingua=en}}</ref>
 
==Il trattato di Jay==
{{vedi anche|Trattato di Jay}}
 
Le relazioni con l'[[Impero britannico]] rasentarono la guerra nel [[1794]]. Le [[esportazione (commercio)|esportazioni]] britanniche dominavano il mercato degli Stati Uniti, mentre quelle statunitensi erano bloccate da restrizioni e tassedazi commerciali britannichebritannici. L'impero britannico continuòcontinuava l'occupazionead deioccupare i [[fortezza|forti]] nel nord che aveva promesso di abbandonare con il [[trattato di Parigi (1783)|trattato di Parigi]]. L'arruolamento forzato dei marinai americani da parte dei britannici e il sequestro delle forniture navali e militari in viaggio verso porti nemici su navi neutrali fuera un altro motivo di tensione.<ref name="statejaytreaty">{{Cita web|url=http://www.state.gov/r/pa/ho/time/nr/14318.htm|titolo=John Jay’s Treaty, 1794–95|operasito=U.S. Department of State|editore=The Office of Electronic Information, Bureau of Public Affairs|lingua=En|formato=HTML|accesso=07.03.7 marzo 2009}}</ref>
 
Madison propose una guerra commerciale, «Unun sistema diretto di ostilità commerciale con la Gran Bretagna», supponendo che i britannici fossero piuttosto indeboliti dalla guerra contro la Francia e favorevoli quindi ad accettare le condizioni americane e non dichiarare la guerra.<ref>Elkins and McKitrick p 405</ref> Washington respinse questa politicaproposta e inviò Jay in Gran Bretagna per negoziare un nuovo trattato; Jay mantenne la carica di Presidentepresidente della Corte Suprema di Giustiziasuprema. Washington ordinò ad [[Alexander Hamilton]] di scrivere le istruzioni che dovevano guidare Jay nelle trattative.<ref name="Kafer p.87">Kafer p.87</ref> Nel marzo [[1795]] il trattato, conosciuto come [[Trattato di Jay]], venevenne portato a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]].<ref name="Kafer p.87"/> Quando Hamilton, nel tentativo di mantenere le buone relazioni, informò i britannici che gli Stati Uniti non volevano unirsi ai governi [[danimarcaDanimarca|danese]] e [[sveziaSvezia|svedese]] per difendere la propria neutralità, Jay perse gran parte della sua influenza. Il trattato comunque tolse il controllo dai posti di frontiera del nord-ovest all'Impero britannico<ref name="earlyamerica">{{Cita web|url=http://www.earlyamerica.com/earlyamerica/milestones/jaytreaty/|sito=Archiving Early America|lingua=En|titolo=Jay's Treaty|accesso=7 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090303124249/http://www.earlyamerica.com/earlyamerica/milestones/jaytreaty/|dataarchivio=3 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> e garantì agli Stati Uniti lo status di «nazione più favorita»,<ref name="statejaytreaty"/> mentre gli Stati Uniti accettarono di limitare le loro attività commerciali nelle [[Indie occidentali britanniche]].<ref name="statejaytreaty"/>
<ref name="earlyamerica">{{Cita web|url=http://www.earlyamerica.com/earlyamerica/milestones/jaytreaty/|opera=Archiving Early America|formato=HTML|lingua=En|titolo=Jay's Treaty|accesso=07.03.2009}}</ref> e garantì agli Stati Uniti lo status di «nazione più favorita»,<ref name="statejaytreaty"/> mentre gli Stati Uniti accettarono di limitare le loro attività commerciali nelle [[Indie Occidentali Britanniche]].<ref name="statejaytreaty"/> Washington firmò il trattato e il senato lo approvò con una maggioranza di 20 a 10.<ref name="statejaytreaty"/><ref name="earlyamerica"/>
 
Il trattato comunque non servìbastò a sedare tutte le rimostranze americane sul diritto di navigazione neutrale e l'arruolamento forzato,<ref name="columbiajaytreaty"/> e ili [[partitoPartito repubblicano (Stati Uniti)Democratico-Repubblicano|Democratico-repubblicani]] ne fecerolo denunciaattaccarono, ma Jay, come Presidentepresidente della Corte Supremasuprema, decise di non prendere parte al dibattito.<ref>Estes (2002)</ref> Il mancato risarcimento per gli schiavi rubati dai britannici durante la rivoluzione «fu la più importante delle regioniragioni della risentita opposizione del sud».<ref>quoting Don Fehrenbacher, ''The Slaveholding Republic'' (2002) p. 93; Frederick A. Ogg, "Jay's Treaty and the Slavery Interests of the United States." ''Annual Report of the American Historical Association for the Year 1901'' (1902) 1:275-86 in JSTOR.</ref> Jefferson e Madison temevano che un'alleanza con le forze aristocratiche britanniche potesse indebolire il repubblicanesimo, avvantaggiando così l'opposizione. Comunque Jay, appoggiato dal neonato [[partitoPartito federalistaFederalista (Stati Uniti d'America)|partitoPartito federalistaFederalista]] di Hamilton e da Washington, vinse la battaglia con la pubblica opinione.<ref>Todd Estes, "Shaping the Politics of Public Opinion: Federalists and the Jay Treaty Debate". ''Journal of the Early Republic'' (2000) 20(3): 393-422. ISSN 0275-1275; [httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0275-1275%28200023%2920%3A3%3C393%3ASTPOPO%3E2.0.CO%3B2-D online in jstor.org]</ref>
 
Washington mise ain repentagliogioco il suo prestigio a causadifesa del trattato e Hamilton e il partitoPartito federalistaFederalista mobilitarono l'opinione pubblica. Il [[senato degli Stati Uniti|senatoSenato]] ratificò il trattato con una maggioranza di 20 voti a 10, appena sufficiente a raggiungere il [[quorum]] dei due terzi.<ref name="statejaytreaty" /><ref name="earlyamerica" /> Dopo l'approvazione del trattato vennero scritti dei graffiti vicino alla casa di Jay, uno dei quali diceva: «Maledetto John Jay. Maledetti tutti quelli che non vogliono maledire John Jay. Maledetti tutti quelli che non vogliono mettere le luci alle finestre e rimangonorimanere alzati tuttetutta lela nottinotte maledendomaledicendo John Jay».<ref>{{Cita libro|cognome=Walter A. McDougall|nome=Walter A.|titolo=Promised Land, Crusader State: The American Encounter with the World Since 1776|editore=Houghton Mifflin Books|anno=1997|pagine=29|id=ISBN 9780395901328|url=http://books.google.com/books?id=Gr6atcdK37EC|datadiaccessoaccesso=07.03.7 marzo 2009|lingua=En|isbn=978-0-395-90132-8}}</ref>
 
Nel [[1812]] le relazioni tra Stati Uniti e Impero britannico vacillaronoentrarono di nuovo in crisi. I desideri di un gruppo di membrideputati della [[UnitedCamera Statesdei Houserappresentanti ofdegli RepresentativesStati Uniti|HouseCamera ofdei Representativesrappresentanti]], conosciuti come i [[War Hawks]], di acquisire terreni dal [[Canada]] e di fermare i sequestri di navi americane da parte dei britannici portarono, in parte, alla [[Guerra anglo-americana|guerra del 1812]].<ref>{{Cita web|url=http://www.usahistory.com/wars/1812.htm|titolo=WARS - War of 1812|formato=HTML|lingua=En|operasito=USAhistory.com|accesso=07.03.7 marzo 2009}}</ref>
 
===Governatore di New York===
Mentre era in Gran Bretagna Jay venne eletto [[Governatore di New York|governatore dello Stato di New York]] come membro del Partito Federalista. Rassegnò le dimissioni dalla Corte suprema e mantenne la carica di governatore fino al 1801. Come governatore ricevette una proposta da Hamilton di [[Gerrymandering|manipolare il collegio elettorale]] di New York per le elezioni presidenziali di quell'anno; Jay catalogò la lettera con la scritta "Propone una misura favorevole a un singolo partito che non sarà adottata da me" e la archiviò senza risposta.<ref>Monaghan, pp.419-21; {{Cita pubblicazione|titolo=Was Alexander Hamilton a Christian Statesman?|nome=Douglass|cognome=Adair|coautori=Marvin Harvey|rivista=The William and Mary Quarterly|numero=3rd Ser., Vol. 12, No. 2, Alexander Hamilton: 1755-1804|mese=aprile| anno=1955|pp= 308-329|url=https://links.jstor.org/sici?sici=0043-5597%28195504%293%3A12%3A2%3C308%3AWAHACS%3E2.0.CO%3B2-4|lingua=en}}</ref> Il presidente [[John Adams]] poi lo rinominò alla Corte suprema; il Senato lo confermò rapidamente, ma Jay declinò l'offerta citando la sua cattiva salute<ref name="findlawjay"/> e la «mancanza della Corte dell'energia, l'importanza e la dignità che sono essenziali per il suo supporto al governo nazionale».<ref>''Laboratory of Justice, The Supreme Court's 200 Year Struggle to Integrate Science and the Law'', di David L. Faigman, Prima edizione, 2004, p. 34; Smith, Republic of Letters, 15, 501</ref>
 
===Il ritiro e la morte===
Mentre era in Gran Bretagna Jay venne [[eletto governatore di New York|governatore dello stato di New York]] come membro del partito federalista. Rassegnò le dimissioni dalla Corte Suprema e mantenne la carica di governatore fino al [[1801]]. Come governatore ricevette una proposta da Hamulton di [[garrymandering|manipolare il collegio elettorale]] di New York per le elezioni presidenziali di quell'anno; Jay si espresse nella lettera "Proposing a measure for party purposes which it would not become me to adopt", la quale venne archiviata senza risposta.<ref>Monaghan, pp.419-21; {{Cita pubblicazione|titolo=Was Alexander Hamilton a Christian Statesman?|nome=Douglass|cognome=Adair|coauthor=Marvin Harvey|rivista=The William and Mary Quarterly|numero=3rd Ser., Vol. 12, No. 2, Alexander Hamilton: 1755-1804|mese=aprile| anno=1955|pagine=308–329|url=http://links.jstor.org/sici?sici=0043-5597%28195504%293%3A12%3A2%3C308%3AWAHACS%3E2.0.CO%3B2-4|lingua=en}}</ref> Il presidente [[John Adams]] poi lo rinominò alla Corte Suprema; il senato lo confermò rapidamente, ma Jay declinò l'offerta citando la sua cattiva salute<ref name="findlawjay"/> e la «mancanza della corte dell'energia, l'importanza e la diglità che sono essenziali per il suo supporto al governo nazionale».<ref>''Laboratory of Justice, The Supreme Court's 200 Year Struggle to Integrate Science and the Law'', di David L. Faigman, Prima edizione, 2004, p. 34; Smith, Republic of Letters, 15, 501</ref>
 
Jay declinò la candidatura a governatore proposta dal Partito Federalista nel 1801 e ritornò alla vita di agricoltore nella [[contea di Westchester]]. Subito dopo il ritiro, morì sua moglie.<ref>Whitelock p.327</ref> Jay rimase in buona salute, e continuò a fare l'agricoltore rimanendo lontano dalla politica.<ref>Whitelock p.329</ref>
==Il ritiro e la morte==
 
La notte del 14 maggio 1829 Jay venne colpito da una paresi, probabilmente dovuta ad un [[ictus]]. Visse per altri tre giorni, e morì il 17 maggio.<ref>Whitelock p.335</ref> Scelse di essere seppellito in un terreno privato di famiglia nella sua proprietà di [[Rye (New York)|Rye]], dove era cresciuto. Tale proprietà, di fronte al [[Long Island Sound]], rimase della famiglia Jay fino al 1904. Una porzione venne inclusa (ed i suoi edifici cono stati ristrutturati per uso educativo) dalla [[Jay Heritage Center]].<ref>{{Cita web|url=http://www.pace.edu/LawSchool/News/lectures/jaylecture.html|titolo=News and Events: Pace Law School, New York Law School, located in New York 20 miles north of NY City. Environmental Law.|editore=www.pace.edu|accesso=7 marzo 2009|cognome=|nome=|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201022441/http://www.pace.edu/LawSchool/News/lectures/jaylecture.html|dataarchivio=1º dicembre 2008}}</ref>
Jay declinò la candidatura a governatore proposta dal partito federalista nel [[1801]] e ritornò alla vita di agricoltore nella [[contea di Westchester]]. Subito dopo il ritiro, morì sua moglie.<ref>Whitelock p.327</ref> Jay rimase in buona salute, e continuò a fare l'agricoltore rimanendo lontano dalla politica.<ref>Whitelock p.329</ref>
 
La notte del [[14 maggio]] [[1829]] Jay venne colpito da una paresi, probabilmente dovuta ad un [[ictus]]. Visse per altri tre giorni, e morì il [[17 maggio]].<ref>Whitelock p.335</ref> Scelse di essere seppellito in un terreno privato di famiglia nella sua proprietà di [[Rye (New York)|Rye]], dove era cresciuto. Tale proprietà, che guardava [[Long Island Sound]], rimase di proprietà della famiglia Jay fino al [[1904]]. Una porzione venne inclusa (ed i suoi edifici cono stati ristrutturati per uso educativo) dalla [[Jay Heritage Center]].<ref>{{Cita web|url=http://www.pace.edu/LawSchool/News/lectures/jaylecture.html|titolo=News and Events: Pace Law School, New York Law School, located in New York 20 miles north of NY City. Environmental Law.|editore=www.pace.edu|accesso=07.03.2009|cognome= |nome=|lingua=en}}</ref>
 
==Opinioni personali==
===Come abolizionista===
Jay fu un leader della lotta alla [[schiavismo|schiavitù]] dopo il 1777, quando tentò senza successo di far approvare una legge sull'[[emancipazione]], tentativo che ripeté nel 1785.<ref>John Jay e Sarah Livingston Jay, ''Selected Letters of John Jay and Sarah Livingston Jay'' (2005) pp 297-99; online in [http://books.google.com/books?vid=ISBN0786419555&id=jzcj94inkDAC&pg=RA2-PA297&lpg=RA2-PA297&ots=Bn90cdzeso&dq=%22john+jay%22+manumission&sig=3ZXPwB2GBEa-JBqZBYaaZ9hqM5Y google books]</ref> Nel 1795 Jay fu presidente e fondatore della [[New York Manumission Society]], che organizzava [[boicottaggio|boicottaggi]] contro giornali e mercanti schiavisti e dava pareri legali ai neri liberi rivendicati come schiavi.<ref>Roger G. Kennedy, ''Burr, Hamilton, and Jefferson: A Study in Character'' (2000) p.92</ref> La società aiutò a mettere in atto la graduale emancipazione degli schiavi nello [[New York (stato)|Stato di New York]] nel 1799, ufficializzata dalla legge approvata da Jay come governatore.
 
Jay stava sfondando una porta aperta; ogni parlamentare tranne uno aveva già votato per una forma di emancipazione nel 1785, ma allora non riuscirono ad accordarsi su quali diritti dare ai neri liberati dopo la legge. [[Aaron Burr]] appoggiò questo disegno di legge e propose un [[emendamento]] per l'abolizione immediata.<ref>{{Cita web|sito=The Duel|titolo=Timeline of Events Leading up to the Duel|lingua=En|editore=PBS|accesso=7 marzo 2009|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/duel/timeline/index.html}}</ref> La legge del 1799, ''An Act for the Gradual Abolition of Slavery'', decretò che, dal 4 luglio di quell'anno, tutti i bambini nati da genitori schiavi erano liberi (soggetti solamente ad apprendistato) e l'esportazione di schiavi venne proibita. A quegli stessi bambini era però richiesto di servire il proprietario della madre fino all'età di ventotto anni per i maschi e venticinque per le femmine. In questo modo la legge da un lato stabilì un tipo di contratto come domestico che stroncò loro qualsiasi libertà.<ref>Edgar J. McManus, ''History of Negro Slavery in New York''</ref> Quasi trent'anni dopo, il 4 luglio 1827, tutti gli schiavi vennero poi emancipati; il processo fu forse la più vasta emancipazione in [[America settentrionale]] prima del 1861,<ref>{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/JaySlavery.html|titolo=John Jay and Slavery|autore=Jake Sudderth|editore=Columbia University|anno=2002|accesso=7 marzo 2009|lingua=en}}</ref> eccetto il reclutamento da parte dell'esercito britannico degli schiavi fuggitivi durante la [[guerra d'indipendenza americana|guerra di indipendenza]].<ref>Gordon S. Wood, ''American Revolution'', p. 114</ref>
Jay fu un leader della lotta alla [[schiavismo|schiavitù]] dopo il [[1777]], quando tentò senza successo di far approvare una legge sull'[[emancipazione]], tentativo che ripeté nel [[1785]].<ref>John Jay e Sarah Livingston Jay, ''Selected Letters of John Jay and Sarah Livingston Jay'' (2005) pp 297-99; online in [http://books.google.com/books?vid=ISBN0786419555&id=jzcj94inkDAC&pg=RA2-PA297&lpg=RA2-PA297&ots=Bn90cdzeso&dq=%22john+jay%22+manumission&sig=3ZXPwB2GBEa-JBqZBYaaZ9hqM5Y google books]</ref> Nel 1975 Jay fu presidente e fondatore della [[New York Manumission Society]], la quale organizzava [[boicottaggio|boicottaggi]] contro giornali e mercanti schiavisti e dava consiglio legale per neri liberi rivendicati come schiavi.<ref>Roger G. Kennedy, ''Burr, Hamilton, and Jefferson: A Study in Character'' (2000) p.92</ref> La società aiutò a mettere in atto la graduale emancipazione degli schiavi nello stato di [[New York (stato)|New York]] nel [[1799]], ufficializzata dalla legge approvata da Jay come governatore.
 
Poco prima delle elezioni del 1792 l'azione antischiavista di Jay minò le sue possibilità di essere eletto nell'area settentrionale di New York, abitata per lo più da [[Paesi Bassi|olandesi]], dove la schiavitù veniva praticata.<ref>Herbert S. Parmet and Marie B. Hecht, ''Aaron Burr'' (1967) p. 76</ref> Nel 1794 Jay fece arrabbiare i proprietari di schiavi nel sud nella negoziazione del trattato di Jay con l'Impero britannico, quando lasciò cadere le richieste per un risarcimento per gli schiavi di proprietà dei patrioti rubati durante la guerra di indipendenza.<ref name="columbiajaytreaty">{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/jaytreaty.html|titolo=The Jay Treaty|editore=www.columbia.edu|accesso=7 marzo 2009|cognome=Baird|nome=Jame|lingua=en}}</ref> Jay comprò più volte schiavi per poi liberarli una volta adulti quando "il loro lavoro aveva ripagato il loro acquisto"; nel 1798, l'anno prima che la legge sull'emancipazione venisse approvata, ne possedeva otto.<ref name="jaypaper">{{Cita web |url=http://www.johnjayinstitute.org/index.cfm?get=get.johnjaypaper |titolo=John Jay: An American Wilberforce? |accesso=7 marzo 2009 |lingua=en |cognome=Crippen II |nome=Alan R. |anno=2005 |dataarchivio=10 ottobre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061010000432/http://www.johnjayinstitute.org/index.cfm?get=get.johnjaypaper |urlmorto=sì }}</ref>
Jay stava sfondando una porta aperta; ogni membro della legislatura (tranne uno) aveva già votato per una forma di emancipazione nel [[1785]], ma allora discordarono su quali diritti dare ai neri liberati dopo la legge. [[Aaron Burr]] supportò questo disegno di legge e introdusse un [[emendamento]] per l'abolizione immediata.<ref>{{Cita web|opera=The Duel|titolo=Timeline of Events Leading up to the Duel|formato=HTML|lingua=En|editore=PBS|accesso=07.03.2009|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/duel/timeline/index.html}}</ref> La legge del 1799, ''An Act for the Gradual Abolition of Slavery'', decretò che, dal [[4 luglio]] di quell'anno, tutti i bambini nati da genitori schiavi erano liberi (soggetti solamente ad apprendistato) e l'esportazione di schiavi venne proibita. A quegli stessi bambini era però richiesto di servire il proprietario della madre fino all'età di ventotto anni per i maschi e venticinque per le femmine. In questo modo la legge da un lato stabilì un tipo di contratto come domestico che stroncò loro qualsiasi libertà.<ref>Edgar J. McManus, ''History of Negro Slavery in New York''</ref> Il [[4 luglio]] [[1827]] tutti gli schiavi vennero emancipati; il processo fu forse la più vasta emancipazione in [[America settentrionale]] prima del [[1861]],<ref>{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/JaySlavery.html|titolo=John Jay and Slavery|autore=Jake Sudderth|editore=Columbia University|anno=2002|accesso=07.03.2009|lingua=en}}</ref> eccetto il reclutamento da parte dell'esercito britannico degli schiavi fuggitivi durante la [[guerra di indipendenza americana|guerra di indipendenza]].<ref>Gordon S. Wood, ''American Revolution'', p. 114</ref>
 
Poco prima delle elezioni del [[1792]], il lavoro antischiavista di Jay minò le sue possibilità di essere eletto nell'area settentrionale di New York, abitata per lo più da [[olanda|olandesi]], dove la schiavitù veniva praticata.<ref>Herbert S. Parmet and Marie B. Hecht, ''Aaron Burr'' (1967) p. 76</ref> Nel [[1794]] Jay fece arrabbiare i proprietari di schiavi nel sud nella negoziazione del trattato di Jay con l'Impero britannico, quando lasciò cadere le richieste per un risarcimento per gli schiavi di proprietà dei patrioti che erano stati rubati durante la guerra di indipendenza.<ref name="columbiajaytreaty">{{Cita web|url=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/jay/jaytreaty.html|titolo=The Jay Treaty|editore=www.columbia.edu|accesso=07.03.2009|cognome=Baird|nome=Jame|lingua=en}}</ref> Jay comprò più volte schiavi per poi liberarli una volta adulti e li pagava in modo tale che avessero un ragionevole guadagno; nel 1798, l'anno prima che la legge sull'emancipazione venisse approvata, ne possedeva otto.<ref name="jaypaper">{{Cita web |url=http://www.johnjayinstitute.org/index.cfm?get=get.johnjaypaper |titolo=John Jay: An American Wilberforce? |accesso=07.03.2009|lingua=en |cognome=Crippen II |nome=Alan R. |anno=2005}}</ref>
 
===Religione===
[[File:John Jay Homestead 2007.jpg|250px|left|thumb|[[John Jay Homestead State Historic Site|La casa di John Jay]], vicino [[Katonah (New York)]], è un [[Newsito Yorkstorico Statedello HistoricStato Site]]di New York e [[National Historic Landmark]].]]
 
Jay era [[anglicanesimo|anglicano]], una confessione che cambiò nome in [[Chiesa protestante episcopale degli Stati Uniti d'America]] dopo la rivoluzione americana. Fin dal [[1785]] Jay fu un amministratore della Trinity Church di [[New York]]. Come Segretariosegretario per gli Affariaffari Esteriesteri del Congresso appoggiò la proposta dopo la rivoluzione che l'[[arcivescovo di Canterbury]] approvasse l'ordinamento di vescovi per la chiesa episcopale.<ref name=jaypaper/> Sostenne senza successo nel [[congresso provinciale]] l'interdizione dei funzionari pubblici cattolici.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Kaminski |nome=John P.|mese=marzo| anno=2002|titolo=Religion and the Founding Fathers|rivista=Annotation: The Newsletter of the National Historic Publications and Records Commission|volume=30:1|issn=0160-8460|url=http://www.archives.gov/nhprc/annotation/march-2002/religion-founding-fathers.html|accesso=25 agosto 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080327032730/http://www.archives.gov/nhprc/annotation/march-2002/religion-founding-fathers.html|dataarchivio=27 marzo 2008}}</ref>
 
In una lettera indirizzata a [[John Murray (politico della Pennsylvania)|John Murray]], membro della [[CasaCamera dei Rappresentantirappresentanti della Pennsylvania]], datata [[12 ottobre]] [[1816]], Jay scrisse: «La provvidenza ha dato al nostro popolo la scelta per i loro legislatori, e questo è dovere, così come privilegio ed interesse della nostra nazione cristiana, scegliere e preferire i cristiani come legislatori».<ref>{{Cita libro|cognome=Jay|nome=William|titolo=The Life of John Jay: With Selections from His Correspondence and Miscellaneous Papers|editore=J. & J. Harper|anno=1833|pagine=376|url=http://books.google.com/books?id=V50EAAAAYAAJ|datadiaccessoaccesso=07.03.7 marzo 2009|lingua=En}}</ref>
 
==LegacyEredità==
[[File:John-jay1.jpg|thumb|right|230px|Il [[John Jay College of Criminal Justice]] a [[New York]]]]
 
Molte località geografiche hanno adottato il nome di John Jay, come [[Jay (Maine)]], [[Jay (New York)]], [[Jay (Vermont)]], la [[Contea di Jay|contea di Jay (Indiana)]] e la Jay Street a BrooklinBrooklyn. Nel [[1964]] lail College of Police Science della City University di New York's College of Police Sience cambiò ufficialmente nome in [[John Jay College of Criminal Justice]].
 
Ci sono anche scuole superiori che hanno cambiato nome in maniera analoga, come a [[John Jay High School (Cross River, New York)|Cross River]] e [[John Jay High School (Hopewell Junction, New York)|Hopewell Junction]] a New York, e a [[John Jay High School (San Antonio)|San Antonio]] in [[Texas]]. La catena di Hotel Best Western cambiò il nome di molti dei suoi hotel ilin stile coloniale in John Jay Inn.
 
Agli studenti universitari più meritevoli della Columbia University viene assegnata la John Jay Scholars, e uno dei dormitori dell'università di chiama John Jay Hall. Il John Jay Center nel campus della Robert Mottis University e il [[John Jay Institute for Faith, Society & Law]] hanno tale nome in suo onore. La Joy'scasa Housedi Jay, vicino a [[Katonah (New York)|Katonah]], è protetta come [[National Historic Landmark]], così come la [[John Jay Homestead State Historic Site]].<ref>{{Cita web|url=http://www.johnjayhomestead.org/|titolo=Friends of John Jay Homestead|editore=www.johnjayhomestead.org|accesso=24 agosto 2008|cognome= |nome=}}</ref>
 
==Note==
{{<references|2}}/>
 
==Fonti Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Bemis|nome=Samuel F.|titolo=Jay's Treaty: A Study in Commerce and Diplomacy|url=https://archive.org/details/jaystreatystudyi0000bemi_n1f2|editore=The Macmillan Company|città=New York, New York|anno=1923|lingua=inglese}}
* Brecher, Frank W. ''Securing American Independence: John Jay and the French Alliance.'' [httphttps://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=107032616 Praeger, 2003. 327 pp.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120505063035/http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=107032616 |date=5 maggio 2012 }}
* Casto, William R. ''The Supreme Court in the Early Republic: The Chief Justiceships of John Jay and Oliver Ellsworth.'' U. of South Carolina Press, 1995. 267 pp.
* Combs, Jerald. A. ''The Jay Treaty: Political Background of Founding Fathers'' (1970) (ISBN 0-520-01573-8); concludes the Federalists "followed the proper policy" because the treaty preserved peace with Britain
*Elkins, {{cita libro|cognome1=Elkins|nome1=Stanley M. and |nome2=Eric |cognome2=McKitrick, ''|titolo=The Age of Federalism: The Early American Republic, 1788-1800|url=https://archive.''org/details/ageoffederalism00elki|anno=1993|città=New (1994),York e detailedOxford|editore=Oxford politicalUniversity historyPress|lingua=en}}
* Estes, Todd. "John Jay, the Concept of Deference, and the Transformation of Early American Political Culture." ''Historian'' (2002) 65(2): 293-317. ISSN 0018-2370 Fulltext in Swetswise, Ingenta and Ebsco
* Ferguson, Robert A. "The Forgotten Publius: John Jay and the Aesthetics of Ratification." ''Early American Literature'' (1999) 34(3): 223-240. ISSN 0012-8163 Fulltext: in Swetswise and Ebsco
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* Kaminski, John P. "Honor and Interest: John Jay's Diplomacy During the Confederation." ''New York History'' (2002) 83(3): 293-327. ISSN 0146-437X
* Kaminski, John P. "Shall We Have a King? John Jay and the Politics of Union." ''New York History'' (2000) 81(1): 31-58. ISSN 0146-437X
* {{Cita libro|cognome=Kefer|nome=Peter|titolo=Charles Brockden Brown's Revolution and the Birth of American Gothic |editore= |città= |anno=2004|pagine= |id=ISBN |url|lingua=inglese}}
* Klein, Milton M. "John Jay and the Revolution." ''New York History'', (2000), 81(1): 19-30. ISSN 0146-437X
* Littlefield, Daniel C. "John Jay, the Revolutionary Generation, and Slavery." ''New York History'', 2000, 81(1): 91-132. ISSN 0146-437X
* Michael, William Henry ''History of the Department of State of the United States'' (1901) , United States Dept.
* Monaghan, Frank. ''John Jay: Defender of Liberty'', 1972. on abolitionism
* Morris, Richard B. ''The Peacemakers: The Great Powers and American Independence'', 1965.
* Morris, Richard B. ''Seven Who Shaped Our Destiny: The Founding Fathers as Revolutionaries'', 1973. chapter on Jay
* Morris, Richard B. ''Witness at the Creation; Hamilton, Madison, Jay and the Constitution'', 1985.
* Morris, Richard B. (ed.) ''John Jay: The Winning of the Peace'', 1980. 9780060130480ISBN 978-0-060130480
* Pellew, George ''John Jay'', 1890. Houghton Mifflin Company
* {{Cita libro|cognome=Perkins, |nome=Bradford. ''|titolo=The First Rapprochement; England and the United States: 1795-1805'' Philadelphia|url=https: //archive.org/details/firstrapprocheme0000perk|editore=University of Pennsylvania Press, |città=Philadelphia|anno=1955.|lingua=inglese}}
* {{Cita libro|cognome=Stahr|nome=Walter|titolo=John Jay: Founding Father|editore=Continuum International Publishing Group|città=New York & London|data=1º marzo 2005|pagine=482|id=ISBN 9781852854447|url=http://books.google.com/books?id=oHVLBRTz2T0C|lingua=inglese|isbn=978-1-85285-444-7}}
* {{Cita libro|cognome=Whitelock|nome=William|titolo=The Life and Times of John Jay |editore=Statesman|città= |anno=1887|pagine=482|id=ISBN |url|lingua=inglese}}
 
===Fonti principali===
* Landa M. Freeman, Louise V. North, and Janet M. Wedge, eds. ''Selected Letters of John Jay and Sarah Livingston Jay: Correspondence by or to the First Chief Justice of the United States and His Wife'' (2005).
* Morris, Richard B. ed. ''John Jay: The Making of a Revolutionary; Unpublished Papers, 1745-1780'', 1975.
 
===Altre letture===
*{{Cita libro |cognome=Abraham |nome=Henry J. |titolo=Justices and Presidents: A Political History of Appointments to the Supreme Court |edizione=3rd |editore=Oxford University Press |data=1992 |città=New York |idisbn=ISBN 0-19-506557-3 }}
*{{Cita libro |cognome=Cushman |nome=Clare |titolo=The Supreme Court Justices: Illustrated Biographies, 1789–1995 |edizione=2nd |editore=(Supreme Court Historical Society, Congressional Quarterly Books) |data=2001 |idisbn=ISBN1-56802-126-7 1568021267}}
*{{Cita libro |cognome=Frank |nome=John P. |editor-lastcuratore=Friedman |editorcuratore-firstnome=Leon |editor2curatore-lastcognome2=Israel |editor2curatore-firstnome2=Fred L. |titolo=The Justices of the United States Supreme Court: Their Lives and Major Opinions |editore=Chelsea House Publishers |data=1995 |idisbn=ISBN0-7910-1377-4 0791013774}}
*{{Cita libro|editor-lastcuratore=Hall |editorcuratore-firstnome=Kermit L. |titolo=The Oxford Companion to the Supreme Court of the United States |anno=1992 |url=https://archive.org/details/oxfordcompaniont00hall |editore=Oxford University Press |data=1992 |città=New York |idisbn=ISBN 01950583560-19-505835-6 }}
*{{Cita libro |cognome=Martin |nome=Fenton S. |coauthorcoautori=Goehlert, Robert U. |titolo=The U.S. Supreme Court: A Bibliography |anno=1990 |url=https://archive.org/details/ussupremecourtbi0000mart |editore=Congressional Quarterly Books |data=1990 |città=Washington, D.C. |idisbn=ISBN 08718755430-87187-554-3 }}
*{{Cita libro |cognome=Urofsky |nome=Melvin I. |titolo=The Supreme Court Justices: A Biographical Dictionary |anno=1994 |url=https://archive.org/details/supremecourtjust00melv |editore=Garland Publishing |data=1994 |città=New York |pagine=590 |idisbn=ISBN 08153117610-8153-1176-1 }}
 
==Voci correlate==
* [[Guerra di d'indipendenza americana]]
* [[Cronologia della segregazione razziale negli Stati Uniti]]
* [[Padri fondatori degli Stati Uniti]]
* [[John Jay Report]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=John Jay|wikisource=author:John Jay}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{en}}[cita web|url=http://www.familytales.org/results.php?tla=joj |titolo=Raccolta delle lettere digitalizzati di John Jay (periodo 1776-1827).]|lingua=en}}
* {{en}}[cita web|1=http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/exhibitions/constitution/essay.html |2=Saggio: John Jay and the Constitution]|lingua=en|accesso=7 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130507174050/http://www.columbia.edu/cu/lweb/digital/exhibitions/constitution/essay.html|dataarchivio=7 maggio 2013|urlmorto=sì}}
* {{en}}[cita web|1=http://www.supremecourthistory.org/02_history/subs_history/02_c01.html |2=Approfondimento sulla corte di Jay]|lingua=en|accesso=7 marzo 2009|dataarchivio=16 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516013839/http://supremecourthistory.org/02_history/subs_history/02_c01.html|urlmorto=sì}}
* {{en}}[http://www.columbia.edu/cgi-bin/cul/resolve?AVE8231 The Papers of John Jay] {{Webarchive|url=http://webarchive.loc.gov/all/20080315053526/http://www.columbia.edu/cgi-bin/cul/resolve?AVE8231 |data=15 marzo 2008 }}: documenti originali scannerizzati relativi a John Jay.
* {{en}}[httpcita web|https://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/jay.html |Il trattato di Jay]|lingua=en}}
 
{{Box successione
| carica = Presidente del [[Congresso Continentale]]
| immagine =
| periodo = [[10 dicembre]] [[1778]] – [[28 settembre]] [[1779]]
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| successivo = [[Samuel Huntington]]
}}
{{Box successione
| carica = [[Segretario degli affari esteri degli Stati Uniti]]
| periodo = [[7 maggio]] [[1784]] – [[22 marzo]] [[1790]]
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| successivo = [[Thomas Jefferson]] <small>(come Segretario di Stato)</small>
}}
{{PresidenzaWashington}}
{{Box successione
| carica = Ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna
| periodo = [[29 settembre]] [[1779]] – [[20 maggio]] [[1782]]
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| successivo = [[William Carmichael]]
}}
{{Box successione
| carica = Presidente del [[Congresso Continentale]]
| immagine =
| periodo = 10 dicembre [[1778]] – 28 settembre [[1779]]
| precedente = [[Henry Laurens]]
| successivo = [[Samuel Huntington]]
}}
{{PresidentiCorteSupremaUSA}}
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{{GovNewYork|predecessore=[[George Clinton]]|periodo=[[1795]]-[[1801]]|successore=[[George Clinton]]}}
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