Gino Bartali: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il ciclista fratello di Gino|Giulio Bartali|Bartali}}
{{quote|Oh, quanta strada nei miei sandali / quanta ne avrà fatta Bartali / quel naso triste come una salita / quegli occhi allegri da italiano in gita [...] e vai che io sto qui e aspetto Bartali / scalpitando sui miei sandali / da quella curva spunterà / quel naso triste da italiano allegro|da ''[[Bartali (canzone)|Bartali]]'' di [[Paolo Conte]]}}
{{nota disambigua|il cognome italiano|Bartolomei (cognome)|Bartali}}
[[Immagine:Gino Bartali.jpg|thumb|150px|Gino Bartali]]
{{Sportivo
[[Immagine:Casabartali.jpg|thumb|150px|Casa natale di Gino Bartali a [[Ponte a Ema]] ([[Firenze]])]]
|Nome = Gino Bartali
'''Gino Bartali''' ([[Firenze]], [[18 luglio]] [[1914]] - [[5 maggio]] [[2000]]) è stato un grande corridore [[ciclismo|ciclista]] [[italia]]no.
|Immagine = Gino Bartali 1945.jpg
|Didascalia = Gino Bartali nel 1945
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Disciplina = Ciclismo
|Specialità = [[Ciclismo su strada|Strada]]
|TermineCarriera = 1954
|Squadre = {{Carriera sportivo
|1933-1935 |{{Bandiera|NC}} S.S. Aquila Ponte a Ema|
|1935 |{{Ciclismo Frejus}} |
|1936-1943 |{{Ciclismo Legnano 19-66}} |
|1945|{{Bandiera|NC}} S.S. Tempora Bettolle|
|1945-1948 |{{Ciclismo Legnano 19-66}} |
|1946-1948 |{{Ciclismo Tebag}} |
|1949-1954 |{{Ciclismo Bartali}} |
|1952 |{{Ciclismo Tebag}} |
}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1936-1953 |{{Naz|CS|ITA}} |
}}
|Vittorie =
|Allenatore = {{Carriera sportivo
|1957-1963|{{Ciclismo San Pellegrino}}|
|1967|{{Ciclismo Vittadello}}|
|1968|{{Ciclismo Pepsi Cola 68}}|
|1971|{{Ciclismo Cosatto}}|
}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Gino
|Cognome = Bartali
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bagno a Ripoli
|GiornoMeseNascita = 18 luglio
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte = 5 maggio
|AnnoMorte = 2000
|Attività = ciclista su strada
|Attività2 = dirigente sportivo
|Nazionalità = italiano
}}
 
Professionista dal 1934 al 1954, soprannominato ''Ginettaccio'' per via del suo carattere impulsivo e polemico, ''L'uomo di ferro'' per un'eccezionale resistenza fisica che lo rendeva pressoché imbattibile in condizioni atmosferiche estreme, ''Gino il pio'' per la sua profonda fede religiosa, vinse tre [[Giro d'Italia|Giri d'Italia]], di cui due consecutivi, ([[Giro d'Italia 1936|1936]], [[Giro d'Italia 1937|1937]], [[Giro d'Italia 1946|1946]]) e due [[Tour de France]] ([[Tour de France 1938|1938]], [[Tour de France 1948|1948]]), oltre a numerose altre corse tra gli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1950|cinquanta]], tra le quali spiccano due [[Giro di Svizzera|Giri di Svizzera]] consecutivi, quattro [[Milano-Sanremo]], tre [[Giro di Lombardia|Giri di Lombardia]] e un [[Giro di Romandia]]. È considerato tra i più forti scalatori e tra i più grandi corridori di corse a tappe di tutta la storia del ciclismo, ma fu anche formidabile passista ed era dotato di un maligno spunto in volata, micidiale in arrivi ristretti: caratteristiche, queste, che lo portarono a eccellere anche nelle corse di un giorno facendone un atleta pressoché completo (il suo unico limite era una scarsa attitudine per le prove contro il tempo) e complessivamente uno dei più grandi corridori italiani e mondiali di sempre.
[[Lista di soprannomi di sportivi|Soprannominato]] il ''Ginettaccio'', fu grande rivale di [[Fausto Coppi]], il ''Campionissimo'', e la loro rivalità divise l'[[Italia]] (sportiva e non, considerate le diverse posizioni politiche dei due) nell'immediato [[seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]]. È celebre (tanto da entrare di diritto nell'[[immaginario collettivo]] degli appassionati di ciclismo) la foto in cui si vedono i due ciclisti e rivali che si scambiano una bottiglietta con una bevanda rinfrescante durante una salita. Non è mai stato chiarito se fu Bartali a dare la bottiglia a Coppi, o viceversa; entrambi sostenevano di aver aiutato l'altro.
 
NativoIn diparticolare la sua vittoria al [[PonteTour ade France Ema1948]], sobborgoa [[Firenze|fiorentino]]detta di molti, Bartalicontribuì scrissead alcuneallentare delleil piùclima famosedi paginetensione dellesociale corsein ciclisticheItalia delldopo [[Palmiro Togliatti#L'epocaattentato|l'attentato a Palmiro Togliatti]]. La carriera di Bartali, arrivatofu alcomunque successo prima di [[Fausto Coppi]], è statanotevolmente condizionata dalla [[seconda guerra mondiale]], sopraggiunta proprio neglinei suoi anni migliori; dellanel 2013 è stato dichiarato [[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le nazioni]] per la sua carrieraattività a favore degli [[ebrei]] durante la seconda guerra mondiale.
 
Fu grande avversario di [[Fausto Coppi]], di cui era più vecchio di cinque anni: leggendaria fu [[Rivalità Bartali-Coppi|la loro rivalità]], che divise l'Italia nell'immediato [[dopoguerra]] (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due): celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva – tanto da entrare nell'[[immaginario collettivo]] degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d'acqua durante l'ascesa al [[Colle del Galibier|Col du Galibier]] al [[Tour de France 1952]].<ref>"Un anno di sport 1952" pubblicò l'immagine in copertina a colori con la seguente didascalia: "La foto dell'anno Giro di Francia 1952: Bartali passa l'acqua alla maglia gialla Coppi". La foto, scattata dal fotografo Carlo Martini, era stata in realtà preparata: Martini si mise d'accordo con i due corridori e con il direttore di gara, diede quindi la bottiglia a un suo amico e gli disse di porgerla ai due mentre passavano. {{cita web|titolo=Coppi, Bartali e quella foto entrata nel mito delle due ruote|accesso=1º luglio 2021|data=20 maggio 2009|url=https://www.ilgiornale.it/news/coppi-bartali-e-quella-foto-entrata-nel-mito-delle-due-ruote.html}}</ref>
Celebre rimase la vicenda del Giro d'italia del 1940. Fausto Coppi era diventato quell'anno professionista e fu subito preso nella squadra di Gino Bartali come suo gregario. Durante una tappa in pianura, davanti a Bartali attraversa la strada un cane, proprio mentre si stava ricongiungendo alla testa della corsa. Cadde e si fece male. Tutti i compagni si fermarono (naturalmente erano dietro di lui) e decisero di aspettarlo scortandolo fino al traguardo. Il proprietario del team decise che ciò non si poteva fare perché diminuiva l'immagine di Bartali e della sua squadra. Prese a caso un gregario che avrebbe avuto il compito di andare a vincere il giro: Fausto Coppi. All'arrivo della tappa Bartali fece i complimenti a Coppi ma gli disse anche, dall'alto della sua esperienza, di averne visti tanti andare forte in pianura e abbandonare il giro in montagna. Da quel momento, per quel giro d'Italia, Bartali era gregario di Coppi.
Proprio in una salita sulle Alpi Bartali era davanti di poche decine di metri a Coppi. Coppi aveva fortissimi dolori alle gambe ed era sceso dalla bici con l'intenzione di lasciare il giro. Bartali se ne accorge, torna indietro e si ferma da Coppi. Gli ricorda che i loro genitori hanno avuto difficoltà a subire economicamente la loro passione e per questo non vanno delusi. Bartali prende la faccia di Coppi e gliela mette dentro a della neve per farlo un pò riprendere, lo monta in bicicletta e mentre riparte gli urla: "Coppi sei un'acquaiolo! Ricordatelo! Solo un'acquaiolo!". Bartali intendeva così dicendo (con un fiorentino dell'epoca e oggi non più usato) che chi non beveva un pò di vino, era un uomo di poco valore, appunto un'acquaiolo. A Bartali piaceva mangiare e bere anche prima delle gare, differentemente da Fausto Coppi che stava attentissimo. Coppi vinse il Giro d'Italia del 1940.
 
== Carriera ==
La vittoria di Bartali al [[Tour de France]] del [[1948]] - e in particolare la fuga sui [[Pirenei]] che gli consentì di vincere la [[Cannes]]-[[Briançon]] e recuperare gli oltre venti minuti di svantaggio che lo separavano da [[Louison Bobet]] - aiutarono a distogliere parte dell'attenzione dall'attentato di cui era stato vittima [[Palmiro Togliatti]], allora segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], che aveva prodotto un altissimo livello di tensione politica in [[Italia]].
{{Citazione|L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-16/bartali-direbbe-tutto-rifare-080715.shtml?uuid=AY83AMQC|titolo=E Bartali direbbe: l'è tutto da rifare|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140911040925/http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-16/bartali-direbbe-tutto-rifare-080715.shtml?uuid=AY83AMQC }}</ref>}}
Furono [[Alcide De Gasperi]] e [[Giulio Andreotti]] a telefonare allo stesso Bartali per chiedergli caldamente un'impresa epica che potesse distrogliere l'attenzione dell'Italia sull'attentato a [[Palmiro Togliatti|Togliatti]]. Il Ginettaccio rispose che era veramente dura ma ci avrebbe provato.
 
=== Gli inizi ===
Importante inoltre la sua attività in favore dei rifugiati [[ebreo|ebrei]], svolta dal [[settembre]] [[1943]] a [[giugno]] [[1944]], quando compì numerosi viaggi in [[bicicletta]] verso [[Assisi]] per trasportare documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta, affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Ricercato dalla [[OVRA|polizia fascista]], sfollò a [[Città di Castello]], dove rimase nascosto da parenti ed amici cinque mesi.
[[File:Firenze, ponte a ema, via benedetto fortini 118, casa natale di gino bartali 01.jpg|thumb|La casa natale di Bartali]]
 
Figlio di Torello Bartali (1885-1975) e Giulia Sizzi<ref>{{Cita web|url=https://biografieresistenti.isacem.it/biografie/gino-bartali/|titolo=Bartali Gino|sito=Biografie Resistenti|data=2021-03-14|lingua=it-IT|accesso=2024-02-19}}</ref>, Gino Bartali nacque a [[Ponte a Ema]] (in quel periodo frazione di [[Bagno a Ripoli]] e divenuta in seguito territorio comunale di [[Firenze]])<ref>[https://www.firenzetoday.it/green/mobilita/pista-ciclabile-gino-bartali.html#:~:text=A%20Bagno%20a%20Ripoli%20nasce,a%20Ema%2C%20allora%20territorio%20ripolese. Bagno a Ripoli: nasce la pista ciclabile “Gino Bartali”]</ref> ed esordì come ciclista dilettante nei primi [[anni 1930|anni trenta]] con la Società Sportiva "Aquila" di Ponte a Ema. Nel 1934 vinse la quinta edizione della [[Coppa Bologna]], valida come terza prova del Campionato toscano dilettanti, e con questa vittoria si laureò campione di Toscana;<ref name="Coppa Bologna">[[La Nazione]] – 1934 – Mario Liverani – ''La terza prova del campionato ciclistico toscano dilettanti – Bartali batte in volata i compagni di fuga Fabiani e Ciappelli''</ref> fece sua anche, in Veneto, la [[Bassano-Monte Grappa]] per scalatori.<ref name=bassano>{{cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=2096&p=5&c=1#page/6/mode/2up|titolo=Il toscano Bartali vittorioso nella Bassano-Monte Grappa|data=20 agosto 1934|accesso=25 marzo 1934|pubblicazione=[[Il Littoriale]], Anno VIII, n. 208}}</ref> Nel 1935 si sentì pronto al passaggio al professionismo, ma si iscrisse alla [[Milano-Sanremo 1935|Milano-Sanremo]] come indipendente. Incredibilmente si trovò in testa dopo avere staccato [[Learco Guerra]], ma, sia a causa di un guasto meccanico sia a seguito del disturbo creato dal direttore de ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' [[Emilio Colombo (giornalista)|Emilio Colombo]]<ref>{{cita web|url=http://www.museociclismo.it/content/articoli/3040-17+marzo+1935+-+Milano-Sanremo/index.html|titolo=17 marzo 1935 - Milano-Sanremo|accesso=3 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304111359/http://www.museociclismo.it/content/articoli/3040-17+marzo+1935+-+Milano-Sanremo/index.html|urlmorto=no}}</ref>, venne ripreso e arrivò quarto in volata. Venne quindi ingaggiato dalla squadra torinese [[Fréjus (ciclismo)|Fréjus]], con la quale corse il suo primo [[Giro d'Italia 1935|Giro d'Italia]], finendo settimo con una vittoria di tappa. Proseguì la stagione con le vittorie alla [[Reus-Barcellona-Reus]], in agosto al [[Giro dei Paesi Baschi 1935|Giro dei Paesi Baschi]] (vincendo anche tre tappe), alla [[Coppa Bernocchi 1935|Coppa Bernocchi]] e nella classifica a punti del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1935|Campionato italiano]].
Nel 1953 ebbe un incidente stradale che rischiò di lasciarlo senza la gamba destra per cancrena. Dopo pochi mesi però il toscano rientrò in scena alla Milano-Sanremo. Anche se non colse un grande risultato la folla fu tutta per lui.
 
Nel 1936 passò alla [[Legnano (ciclismo 1919-1966)|Legnano]], diretta da [[Eberardo Pavesi]] e capitanata da [[Learco Guerra]], il quale, intuite le qualità del nuovo arrivato, si mise al suo servizio come [[gregario]] per permettergli il successo alla "[[Giro d'Italia 1936|Corsa rosa]]" di quell'anno, successo che arrivò in modo trionfale per il toscano, con tre vittorie di tappa. Pochi giorni dopo Bartali pensò seriamente di abbandonare la carriera in seguito alla morte del fratello minore [[Giulio Bartali|Giulio]], avvenuta a causa di un incidente in una gara di dilettanti. L'anno si chiuse con la vittoria al [[Giro di Lombardia 1936|Giro di Lombardia]].
A [[Città di Castello]], dove passò diversi mesi da sfollato protetto dalla popolazione, volle concludere la sua attività da professionista, correndo in un circuito creato apposta per l'occasione nel [[1954]].
[[File:Gino Bartali 1935.jpg|thumb|left|Bartali all'età di 21 anni (1935)]]
 
Nel 1937, ormai capitano della Legnano e numero uno del ciclismo italiano, vinse il suo secondo [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] e fu designato come capitano della Nazionale per tentare la conquista del [[Tour de France 1937|Tour de France]], vinto solo due volte da un italiano, [[Ottavio Bottecchia]], nel [[Tour de France 1924|1924]] e nel [[Tour de France 1925|1925]]. Mentre era in [[maglia gialla]], una brutta caduta nel torrente Colau durante la tappa [[Grenoble]]-[[Briançon]], con conseguenti ferite alle [[costola|costole]], e una grave [[bronchite]] lo costrinsero però al ritiro. Tra settembre e ottobre si aggiudicò quindi il [[Giro del Lazio 1937|Giro del Lazio]], valido come Campionato italiano in prova unica, e il [[Giro del Piemonte 1937|Giro del Piemonte]]. Sempre nel 1937 divenne terziario [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitano]] con il nome di Fra Tarcisio di S. Teresa di Gesù Bambino.<ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionebartali.it/biografia.html |titolo=Biografia su Fondazione Bartali |accesso=2 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150702223146/http://www.fondazionebartali.it/biografia.html |urlmorto=sì }}</ref>
Nel 1960 aveva ingaggiato nella sua squadra Fausto Coppi, allora in declino, con l'obiettivo di rilanciarlo.
Coppi aveva invitato il suo ex-rivale e ora team-manager nel famoso viaggio in Alto Volta che avrebbe finito per costare la vita al campione piemontese, ma Bartali rinunciò volendo passare i momenti liberi da gare con la famiglia, composta dalla amatissima moglie Adriana e da tre figli, Andrea, Luigi e Bianca.
 
Nel 1938 fu spinto dal regime fascista a saltare il [[Giro d'Italia 1938|Giro d'Italia]] per preparare il [[Tour de France 1938|Tour de France]], nel quale trionfò, aggiudicandosi anche due vittorie di tappa, e alla cui premiazione rifiutò di rispondere con il saluto romano. L'anno dopo riuscì finalmente a vincere la [[Milano-Sanremo 1939|Milano-Sanremo]], ma, malgrado quattro vittorie di tappa, perse il [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]] a favore di [[Giovanni Valetti]]. Nel finale di stagione fece comunque suo per la seconda volta il prestigioso [[Giro di Lombardia 1939|Giro di Lombardia]].
Negli anni seguenti il fiorentino ha via via rarefatto la sua presenza nel mondo del grande ciclismo, non esitando però a lanciare strali contro quelli che sarebbero stati i "mali" di questo sport: il doping, la corruzione e gli ingaggi troppo alti. Nel 1991 condusse alcune puntate del TG satirico "Striscia la Notizia" impiegando una delle sue frasi più celebri "Gli è tutto sbagliato,tutto da riffare!".
 
=== 1940-1942: il Giro di Fausto Coppi e il Giro di guerra ===
Si è spento per cause naturali il 5 Maggio 2000.
Nel 1940 Bartali conquistò il successo alla [[Milano-Sanremo 1940|Milano-Sanremo]] e si preparò per cercare di vincere il suo terzo [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]]. Nella squadra della Legnano era arrivato un promettente ragazzo alessandrino di nome [[Fausto Coppi]], voluto da Bartali stesso come gregario. Durante la seconda tappa, la [[Torino]]-[[Genova]], attardato da una foratura, Bartali cadde e si fece male a causa di un cane che gli tagliò la strada nei pressi di [[Boasi]] proprio mentre si stava ricongiungendo alla testa della corsa.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-11-2009/modena-giro-1940-602002850672.shtml|titolo=Modena, Giro 1940 Fausto diventa Coppi|accesso=9 giugno 2011|autore=Marco Pastonesi|data=17 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100302074000/http://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-11-2009/modena-giro-1940-602002850672.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|autore=Carlo Garelli|titolo=Il veltro Favalli precede la "recluta" Coppi sulla linea d'arrivo della Torino-Genova|pubblicazione=[[Il Lavoro (quotidiano)|Il Lavoro]]|data=19 maggio 1940|p=5}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Quel cane nei pressi di Boasi spianò la vittoria a Coppi|pubblicazione=[[Il Nuovo Levante]]|data= 8 novembre 2019|p=5}}</ref> Pavesi, direttore del team, decise allora di puntare su Coppi, che era il meglio piazzato in classifica. All'arrivo della tappa Bartali fece i complimenti a Coppi e si mise al suo servizio, come aveva fatto Guerra con lo stesso Bartali nel 1936. Proprio su una salita sulle Alpi, Bartali era davanti di poche decine di metri a Coppi, che era alle prese con la classica "cotta" e forti dolori alle gambe. Fausto stava per scendere dalla bici con l'intenzione di lasciare la corsa. Bartali se ne accorse, tornò indietro, e ricordandogli i sacrifici fatti, riuscì a farlo risalire in bicicletta urlandogli: «Coppi, sei un acquaiolo! Ricordatelo! Solo un acquaiolo!». Bartali intendeva dire che chi non si impegna fino allo spasimo non è un vero ciclista, ma soltanto un acquaiolo, cioè un portatore d'acqua, un gregario, non un campione. A Bartali piaceva mangiare e bere anche prima delle gare, a differenza di Fausto Coppi che era molto attento alla dieta.
[[File:Coppi Bartali 1940.jpg|thumb|upright=1.2|Fausto Coppi e Bartali nel 1940]]
 
Coppi alla fine vinse il Giro. La corsa, già disertata dagli stranieri, si chiuse il giorno prima dell'entrata in guerra dell'Italia. A fine stagione Bartali si aggiudicò il suo secondo [[Giro di Lombardia 1940|Giro di Lombardia]] consecutivo, terzo assoluto. Il Giro d'Italia 1940 fu l'ultima edizione della "Corsa rosa" prima della guerra: nel 1941 non venne, infatti, organizzato. Ciò nonostante, nel 1942 si tenne il [[Giro d'Italia di guerra]], una competizione di otto prove "classiche" del calendario italiano, con classifica a punti e la maglia rosa come simbolo distintivo del ''leader''; Bartali, pur non vincendo alcuna delle otto prove, conquistò la classifica finale della corsa con 25 punti, due in più del compagno alla Legnano [[Pierino Favalli]].<ref name=giro42/>
Il 25 aprile 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha consegnato alla moglie, la Signora Adriana, la medaglia d'oro al valore civile per aver aiutato e salvato tanti ebrei durante la seconda guerra mondiale.
 
===La guerra ===
Fra il settembre 1943 e il giugno 1944, costretto a lavorare come riparatore di ruote di biciclette e indossata la divisa della [[Guardia Nazionale Repubblicana]],<ref>{{Cita web |url=http://www.secoloditalia.it/2015/05/15-anni-fa-laddio-gino-bartali-salvo-centinaia-vite-divisa-rsi/ |titolo=Copia archiviata |accesso=5 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150723104743/http://www.secoloditalia.it/2015/05/15-anni-fa-laddio-gino-bartali-salvo-centinaia-vite-divisa-rsi/ |urlmorto=no }}</ref> Bartali si adoperò in favore dei rifugiati ebrei come membro dell'organizzazione clandestina [[DELASEM]],<ref>Giorgio Nissim, ''Memorie di un ebreo toscano'' (Carocci: Roma 2005)</ref> compiendo numerosi viaggi in bicicletta dalla [[stazione di Terontola-Cortona]] fino ad [[Assisi]], trasportando documenti e foto-tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati, tanto che nel 2006 il [[Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] gli conferì la [[medaglia d'oro al merito civile]] per avere contribuito al salvataggio di «circa 800 cittadini ebrei».<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_28/bartali_ebrei_4ca4d364-ed19-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml|titolo=Articolo del Corriere della Sera del 28 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091125034753/http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_28/bartali_ebrei_4ca4d364-ed19-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml }}. In questo ruolo compare anche nel film ''[[Assisi Underground]]'' (1985), interpretato da [[Alfredo Pea]].</ref> Israele ha inoltre riconosciuto il suo impegno e nel 2013 è stato nominato "Giusto fra le Nazioni".
 
Ricercato dalla polizia, sfollò a [[Città di Castello]], dove rimase cinque mesi, nascosto da parenti e amici.
 
=== 1945-1947: il dopoguerra e il terzo Giro d'Italia ===
[[File:Piazza Gino Bartali.JPG|thumb|upright=1.2|left|Piazza Gino Bartali a [[Firenze]]]]
 
Ripresa la carriera nel 1945 con i colori della S.S. Tempora di [[Bettolle]], Bartali, ormai trentunenne, era dato per "finito"; nel frattempo Fausto Coppi, di cinque anni più giovane, era considerato l'astro nascente, benché la prigionia in tempo di guerra gli avesse reso difficile la ripresa dell'attività. Nel mese di ottobre Bartali vinse comunque una tappa e la classifica finale del [[Giro delle Quattro Provincie 1945|Giro delle Quattro Provincie del Lazio]], e il [[Giro di Campania 1945|Giro di Campania]].
 
Nel 1946, dopo una primavera in cui fece suoi il [[Trofeo Matteotti 1946|Trofeo Matteotti]] a Pescara e il [[Campionato di Zurigo]], vinse il suo terzo [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]], pur senza successi parziali, prendendo la maglia rosa a [[Vito Ortelli]] al termine della tappa di [[Auronzo di Cadore]]; Coppi, passato alla [[Bianchi (ciclismo 1905-1961)|Bianchi]], terminò alle sue spalle a soli 47 secondi. Bartali stravinse poi il [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]] con quattro successi di tappa e il Premio della montagna. Nel frattempo [[Jacques Goddet]] fondava un nuovo quotidiano, ''[[L'Équipe]]'', e si preparava per l'anno dopo a riprendere l'organizzazione del Tour de France in un paese da ricostruire.
 
Nel 1947 Bartali vinse la [[Milano-Sanremo 1947|Milano-Sanremo]] e perse il [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] per 1'43" a favore di Coppi, anche per un banale guasto meccanico. Conquistò comunque il successo al [[Giro di Svizzera 1947|Giro di Svizzera]], all'epoca la più ricca, e una tra le più prestigiose, tra le corse a tappe. Saltò invece il [[Tour de France 1947|Tour de France]], con la Nazionale azzurra che ottenne il terzo gradino del podio con l'italo-francese [[Pierre Brambilla]]; in chiusura di stagione fu secondo al [[Giro di Lombardia 1947|Giro di Lombardia]], alle spalle di Coppi.
 
=== 1948: il trionfo al Tour de France ===
La prima parte del 1948 vide Bartali lontanissimo da Coppi, vincitore in solitaria alla [[Milano-Sanremo 1948|Milano-Sanremo]], ma capace di imporsi al [[Giro di Toscana 1948|Giro di Toscana]] e al Campionato di Zurigo. Attardato da una caduta al [[Giro d'Italia 1948|Giro d'Italia]], terminò solo ottavo nella "Corsa rosa", facendo da spettatore a una conclusione che vide Coppi ritirarsi per protesta per la mancata squalifica di [[Fiorenzo Magni]] a causa delle spinte ricevute in salita (spinte che costarono il Giro a [[Ezio Cecchi]], giunto secondo a soli undici secondi da Magni). Al successivo [[Tour de France 1948|Tour de France]] Bartali fu l'unico tra i ''big'' a potere rappresentare l'Italia (Coppi non si riteneva pronto e Magni non era "gradito" ai francesi per ragioni politiche, essendo sospettato di simpatie fasciste),<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Ciclismo/19-10-2012/tre-giri-tre-fiandre-tanto-altro-carriera-fiorenzo-magni--912950457552.shtml|titolo=La carriera di Fiorenzo Magni|accesso=26 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150713091027/http://www.gazzetta.it/Ciclismo/19-10-2012/tre-giri-tre-fiandre-tanto-altro-carriera-fiorenzo-magni--912950457552.shtml|urlmorto=no}}</ref> e venne così designato capitano. Messa in piedi una "squadra da quattro soldi", come era stata definita, si apprestò al più grande trionfo della carriera.
 
Malgrado la non eccelsa squadra, l'astio dei francesi nei confronti degli italiani e l'età (con i suoi 34 anni era uno dei più anziani corridori presenti), entrò nel mito del Tour. Leggendaria in particolare fu la fuga sulle Alpi che gli consentì di vincere la [[Cannes]]-[[Briançon]], attraverso il [[Colle d'Allos]], il [[Colle di Vars]] e il [[Colle dell'Izoard]] (dove è ricordato con una [[stele]]), recuperando gli oltre venti minuti di svantaggio che lo separavano da [[Louison Bobet]]. Il giorno successivo vinse nuovamente nella tappa da [[Briançon]] a [[Aix-les-Bains]], di 263&nbsp;km, attraverso i colli del [[Colle del Lautaret|Lautaret]], del [[Colle del Galibier|Galibier]] della [[Col de la Croix-de-Fer|Croix-de-Fer]], del [[Col du Coucheron|Coucheron]] e del [[Col du Granier|Granier]], conquistando la maglia gialla.
[[File:Gino Bartali 1950.jpg|thumb|upright=1.2|Bartali alla vigilia della [[Milano-Sanremo 1950]]]]
 
Secondo molti l'impresa di Bartali aiutò a distogliere l'attenzione dall'attentato di cui era stato vittima [[Palmiro Togliatti]], allora segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], avvenimento che aveva provocato una grande tensione politica e sociale in Italia, che rischiava di sfociare in una [[guerra civile]].<ref name=degasperi>{{cita libro|Beppe|Conti|Ciclismo - Storie segrete|2003|Gruppo Editoriale Armenia|Milano|p=22|isbn=88-8113-226-5}}</ref> È comprovato che [[Alcide De Gasperi]] telefonò allo stesso Bartali, amico, estimatore e compagno dell'[[Azione Cattolica]], per incitarlo, chiedendogli un'impresa epica che potesse rasserenare gli animi, la sera della vigilia della Cannes-Briançon. Erano passati 10 anni dall'impresa del 1938 sui medesimi colli, e ora aveva un distacco di 21 minuti da [[Louison Bobet]], maglia gialla<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/05/Sport/BARTALI-LA-TELEFONATA-DI-DE-GASPERI-AL-TOUR-DEL-48_204700.php|titolo=BARTALI: LA TELEFONATA DI DE GASPERI AL TOUR DEL '48|accesso=5 maggio 2020}}</ref>. Durante il corso della tappa fu seguito da [[Vittorio Pozzo]], che al suo attacco sul [[Colle dell'Izoard]] gli gridò: "Sei immortale".<ref>{{cita web|url=https://www.momentidisport.com/gino-bartali-la-leggenda/|titolo=Gino Bartali - La leggenda dell&#039;uomo giusto e del campione|accesso=6 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200206051824/https://www.momentidisport.com/gino-bartali-la-leggenda/|urlmorto=no}}</ref> Vincendo stabilì il record della distanza maggiore in anni fra il primo e l'ultimo Tour vinto (10 anni, ancora ineguagliato).<ref>{{cita web|url=https://histo.letour.fr/HISTO/fr/TDF/records/victoires.html|titolo=Historique du Tour de France - Record de victoires|accesso=10 maggio 2020|lingua=fr|dataarchivio=8 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210308005838/https://histo.letour.fr/HISTO/fr/TDF/records/victoires.html|urlmorto=sì}}</ref> Al rientro dalla Francia il campione venne ricevuto dallo stesso De Gasperi, che gli chiese cosa avrebbe voluto in regalo per quell'impresa: Bartali, si racconta, chiese di non pagare più le tasse.<ref name=degasperi/>
 
L'anno si chiuse con il disastroso [[Campionato del mondo di ciclismo su strada 1948|campionato del mondo su strada]] di [[Valkenburg aan de Geul|Valkenburg]] in cui lui e Coppi, strafavoriti, anziché collaborare rimasero nelle retrovie controllandosi a vicenda e si ritirarono, tra la delusione dei tanti immigrati italiani in Olanda.
 
=== 1949-1954: gli ultimi anni ===
[[File:Incidente Bartali 1953.jpg|thumb|left|Bartali ricoverato alla clinica San Camillo di Milano, a seguito del grave incidente occorsogli nell'ottobre del 1953]]
 
Nel 1949 Bartali lasciò la Legnano per lanciare la sua squadra, la [[Bartali (ciclismo)|Bartali]]. In stagione giunse secondo nel [[Giro d'Italia 1949|Giro d'Italia]] vinto da Coppi e, con la maglia azzurra, aiutò poi l'"Airone" nella vittoria al [[Tour de France 1949|Tour de France]], giungendo egli stesso secondo.
 
Nella prima parte del 1950 vinse una terribile [[Milano-Sanremo 1950|Milano-Sanremo]], corsa sotto il diluvio, e il [[Giro di Toscana 1950|Giro di Toscana]], oltre a una tappa al [[Giro d'Italia 1950|Giro d'Italia]], in cui chiuse secondo alle spalle di [[Hugo Koblet]], primo straniero capace di vincere la "Corsa rosa". Al successivo [[Tour de France 1950|Tour de France]], mentre Magni conduceva la corsa, Bartali decise invece di ritirarsi insieme alla squadra a causa dell'aggressione subita dai tifosi francesi sul [[Colle d'Aspin|Col d'Aspin]] nel corso dell'undicesima tappa. Profondamente cattolico, nello stesso anno 1950 fece una donazione di circa {{formatnum:100000}} pesetas per contribuire a continuare i lavori della [[Sagrada Família]] a [[Barcellona]].<ref>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.lavanguardia.com/deportes/20151207/30640243716/generositat-gino-bartali.html|titolo=La generositat de Gino Bartali|accesso=29 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170730023303/http://www.lavanguardia.com/deportes/20151207/30640243716/generositat-gino-bartali.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Quarto nei Tour de France del [[Tour de France 1951|1951]], vinto da Koblet, e del [[Tour de France 1952|1952]], in cui aiutò Coppi a vincere, conquistò a trentotto anni il suo ultimo grande titolo, il [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1952|campionato italiano]] a punti, anche grazie ai successi parziali al [[Giro dell'Emilia 1952|Giro dell'Emilia]] e al [[Giro della Provincia di Reggio Calabria]]. Nell'ottobre 1953, dopo avere vinto tra maggio e giugno il [[Giro dell'Emilia 1953|Giro dell'Emilia]] e il [[Giro di Toscana 1953|Giro di Toscana]], fu vittima a [[Cermenate]] di un incidente automobilistico che rischiò di fargli perdere la gamba destra per [[gangrena]].<ref name=monumentocermenate>{{cita web|url=https://www.ilgiorno.it/como/cronaca/gino-bartoli-cermenate-1.6899841|titolo=Monumento a Gino Bartali: in ricordo dell’incidente|accesso=29 luglio 2023}}</ref> Dopo pochi mesi, però, rientrò in scena alla [[Milano-Sanremo 1954]]: anche se non colse un grande risultato, la folla fu tutta per lui.
 
Volle concludere la sua attività da professionista a [[Città di Castello]], dove durante la guerra aveva passato diversi mesi da sfollato protetto dalla popolazione: fu creato un circuito apposta per l'occasione il 28 dicembre 1954.<ref name=monumentocermenate/>
 
== Dopo il ritiro ==
[[File:Giro d'Italia 1997 - Bartali, Gotti, Moser.jpg|thumb|Un ottantatreenne Bartali (a sinistra) al [[Giro d'Italia 1997]], mentre insieme all'altro ex ciclista [[Francesco Moser]] (a destra) onora la [[Classifica generale (Giro d'Italia)|maglia rosa]] dell'edizione, [[Ivan Gotti]] (al centro)]]
 
Nel 1959 intraprese la carriera di dirigente, fondando la squadra [[San Pellegrino Sport]], nella quale ingaggiò il "''Campionissimo''" Fausto Coppi, allora in declino, con l'obiettivo di rilanciarlo. Nella circostanza Coppi invitò il suo ex rivale e ora caposquadra nel famoso viaggio in [[Alto Volta]] che avrebbe finito per costargli la vita, ma Bartali rinunciò, volendo passare i momenti liberi da gare con la famiglia, composta dall'amata moglie Adriana Bani (sposata nel 1940 a Firenze) e da tre figli, Andrea, Luigi e Bianca, con i quali era solito trascorrere le estati nella [[Montagna Pistoiese|montagna di Pistoia]], nel piccolo paese di [[Spignana (San Marcello Piteglio)|Spignana]]<ref name=Letterappenninica>{{cita web|titolo=Luoghi|autore=Letterappenninica|sito=letterappenninica.it|url=http://www.letterappenninica.it/category/luoghi/|accesso=24 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180706132437/http://www.letterappenninica.it/category/luoghi/|urlmorto=no}}</ref>.
 
Conclusa anche l’esperienza di dirigente nel 1971, negli anni e decenni seguenti Bartali rimase nel mondo del ciclismo professionistico come ambasciatore dello sport. Con l'avanzare dell'età e il declino delle sue condizioni di salute (era infatti stato fumatore e dagli anni 1990 soffrì di problemi cardiaci, che lo costrinsero a una delicata operazione di bypass coronarico e per l'impianto di un [[pacemaker]]), dovette tuttavia condurre una vita sempre più ritirata, risiedendo perlopiù a [[Castelnuovo di Garfagnana]], con accanto a sé la moglie, la figlia Bianca, il genero e un nipote.<ref>{{cita news|titolo=Bartali, l'aquila vola tranquilla|pubblicazione=La Stampa|data=17 luglio 1999|p=31}}</ref>
<!-- LE APPARIZIONI TELEVISIVE SONO GIA' PRESENTI IN UN PARAGRAFO A PARTE, COMPRESA LA CONDUZIONE DI STRISCIA LA NOTIZIA. NON CREARE DOPPIONI IN QUESTA PARTE DI VOCE -->
Trovatosi in condizioni di ristrettezza economica (circostanza sulla quale mantenne grande riservatezza), fu indicato tra i possibili beneficiari di un vitalizio ai sensi della [[legge Bacchelli]], che al tempo era rivolta anche a ex sportivi; venutone a conoscenza, oppose un rifiuto in una lettera all'attenzione della presidenza del Consiglio dei Ministri, dichiarando che il provvedimento sarebbe stato ingiusto nei confronti dei compagni di squadra coi quali aveva condiviso le fatiche sportive.<ref name=dago>{{cita web|url=https://www.dagospia.com/sport/beha-bartali-fini-in-rovina-per-colpa-marcinkus-l-unico-ad-aiutarlo-fu-81966|titolo= IN GLORIA DI GINETTACCIO – UN LIBRO DI BEHA: “BARTALI SALVÒ GLI EBREI E POI L’ITALIA DALLA GUERRA CIVILE MA NON SOPPORTAVA IL POTERE” - FINÌ IN ROVINA PER COLPA DI MARCINKUS, L’UNICO AD AIUTARLO FU ‘’STRISCIA” | data=30 luglio 2014 | accesso=17 gennaio 2025}}</ref>
 
Morì per un [[attacco di cuore]] nel primo pomeriggio del 5 maggio 2000, all'età di 85 anni, nella sua casa di piazza Cardinale Elia Dalla Costa a Firenze. Riposa nel cimitero di [[Ponte a Ema]], suo paese natale.
 
== L'attività a favore degli ebrei ==
{{citazione|Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.|Gino Bartali<ref name="Di Michelangelo Flayed">{{cita libro|autore=Michelangelo Flayed|titolo=duemilatrenta BATTUTE effervescenti|editore=Michelangelo Flayed|ISBN=605-04-0875-0|anno=2015|url=https://books.google.it/books?id=ovdzCgAAQBAJ&pg=PT146|accesso=19 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160817153412/https://books.google.it/books?id=ovdzCgAAQBAJ&pg=PT146|urlmorto=sì}}</ref>}}
[[File:Gino Bartali - maglie gialle - ex voto - Chiesa di Santa Petronilla - Siena.jpg|thumb|left|upright=1.2|Due maglie gialle indossate da Gino Bartali durante le vittorie del Tour de France sono custodite nella [[Chiesa di Santa Petronilla (Siena)|chiesa di Santa Petronilla]] a [[Siena]]]]
Secondo alcune fonti che circolano dalla fine degli anni '70, Bartali trasportò, all'interno della sua bicicletta, dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità. Questa attività sarebbe nata dalla sua collaborazione con l'organizzazione clandestina [[DELASEM]], che a Firenze era diretta dal rabbino [[Nathan Cassuto]] e dall'arcivescovo della città [[Elia Dalla Costa]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/04/04/bartali-salvatore-di-ebrei.html|titolo= Bartali salvatore di ebrei|pubblicazione=la Repubblica|data=4 aprile 2003|autore=Simona Poli}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/adozioni-passaporti-falsi-in-questo-modo-agiva.html|titolo=Adozioni e passaporti falsi in questo modo agiva la rete|pubblicazione=la Repubblica|data=25 aprile 2006|autore=Cecilia Dalla Negra}}</ref> Nell'aprile del 2006 il Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] consegnò alla vedova di Bartali, Adriana, la [[medaglia d'oro al valore civile]] (postuma) allo scomparso campione per avere aiutato e salvato molti ebrei durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita news|url=https://www.tuttobiciweb.it/article/6350|titolo=Gino Bartali e una medaglia da campione del mondo|data=25 aprile 2006|pubblicazione=Tutto Bici}}</ref>
 
Un primo dossier relativo alle attività di Bartali in favore degli ebrei fu consegnato allo [[Yad Vashem]] nel 2006, con lo scopo di avviare la procedura di riconoscimento di [[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le nazioni]]. Il plico conteneva la testimonianza della vedova di Bartali, secondo la quale il marito aveva collaborato con il cardinale Dalla Costa, e quella del figlio Andrea, al quale il padre raccontò dettagliatamente i salvataggi compiuti. Lo Yad Vashem, tuttavia, rifiutò la richiesta per mancanza di prove.<ref>{{cita libro|url=http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub3982.pdf|titolo=Gino Bartali e la Shoah. Campione di ciclismo e di umanità|autore=Angelina Magnotta|editore=Edizioni dell'Assemblea|anno=2011}}</ref>
 
Nel 2010 la psicologa e politica [[Sara Funaro]] e Andrea Bartali cominciarono la ricerca di testimonianze dirette di queste operazioni.<ref>{{cita news|url=https://moked.it/paginebraiche/files/2010/04/pagineebraiche_aprilelr.pdf|titolo=Un albero anche per Ginettaccio|pubblicazione=Pagine ebraiche|p=37|autore=Adam Smulevich|data=aprile 2010}}</ref> Già erano note le versioni di alcune suore del monastero di San Quirico di [[Assisi]], incontrate da [[Riccardo Nencini]] (nipote di [[Gastone Nencini]]) e da Andrea Bartali stesso.<ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_28/bartali_ebrei_4ca4d364-ed19-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml|titolo=«Così Bartali in bici portava
ai conventi i documenti salva-ebrei»|pubblicazione=Corriere della sera|data=28 gennaio 2009|autore=Andrea Garibaldi}}</ref> La prima testimonianza fu quella di Giulia Donati, la cui famiglia ottenne dei documenti falsi da Bartali in persona,<ref>{{cita news|url=https://www.larena.it/argomenti/sport/ginettaccio-sar%C3%A0-ricordato-nel-giardino-dei-giusti-1.2740960|titolo=Ginettaccio sarà ricordato nel «Giardino dei giusti»|pubblicazione=L'Arena|data=30 maggio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.moked.it/unione_informa/100524/100524.htm|titolo=L'Unione informa|data=24 maggio 2010}}</ref> cui si aggiunse quella di Renzo Ventura.<ref>{{cita news|url=https://moked.it/paginebraiche/files/2009/08/Pagine-Ebraiche-12-10-LR.pdf|titolo=Il rabbino Levi e Gino Bartali il Giusto|pubblicazione=Pagine ebraiche|p=39|data=dicembre 2010}}</ref> In seguito si venne a sapere che Bartali, durante gli ultimi mesi dell'occupazione tedesca, diede ospitalità alla famiglia di ebrei istriani dei Goldenberg in una cantina di sua proprietà.<ref>{{cita news|url=https://moked.it/paginebraiche/files/2009/08/Pagine-Ebraiche-1-11-gennaio-2010-LR.pdf|titolo=“Sono vivo perché Bartali ci nascose in cantina”|pubblicazione=Pagine ebraiche|p=39|data=gennaio 2011|autore=Adam Smulevich}}</ref> La testimonianza di Giorgio Goldenberg si rivelò determinante<ref>{{cita news|url=https://moked.it/paginebraiche/files/2009/08/Pagine-Ebraiche-11-13.pdf|titolo=“Grazie a Gino sono arrivato a Haifa”|autore=Adam Smulevich|p=6|pubblicazione=Pagine ebraiche|data=novembre 2013}}</ref> e il 7 luglio 2013 Bartali venne dichiarato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem.<ref name="yadvashem">{{cita web|url=https://www.yadvashem.org/yv/en/exhibitions/righteous-sportsmen/bartali.asp|titolo=Gino Bartali|lingua=en}}</ref> Nella motivazione, resa pubblica il 23 settembre,<ref name=Rep>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2013/09/23/news/bartali_giusto_tra_le_nazioni-67078081/|titolo=Gino Bartali "Giusto tra le nazioni"|data=23 settembre 2013|accesso=23 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925070129/http://www.repubblica.it/cronaca/2013/09/23/news/bartali_giusto_tra_le_nazioni-67078081/|urlmorto=no}}</ref> si legge:
 
{{citazione|In seguito all'occupazione tedesca dell'Italia nel settembre 1943, Bartali, che era un corriere per la Resistenza, giocò un importante ruolo nel soccorso degli ebrei grazie ad una rete creata dal rabbino [[Nathan Cassuto]] a cui si unì [[Elia Dalla Costa|Dalla Costa]]. Bartali, che era noto per coprire lunghe distanze con la sua bicicletta per motivi di allenamento, trasportò documenti falsi da un posto all'altro. La sua attività coprì una grande area. Distribuì anche documenti falsi creati dalla rete di Assisi, un'altra operazione di soccorso cominciata dai religiosi di quella città.<ref name="yadvashem"/>}}
[[File:Bartali 1988.png|miniatura|Gino Bartali al [[Giro di Lombardia 1988]] saluta dal palco d'onore]]
Nella motivazione, inoltre, viene spiegato che, finita la guerra, Bartali confessò ad una parente del rabbino Cassuto il ruolo avuto nella distribuzione dei documenti contraffatti, ma che non volle che le sue parole fossero registrate.<ref name="yadvashem"/> Bartali, effettivamente, non raccontò mai pubblicamente questi avvenimenti, ma lo disse solo al figlio Andrea e ad alcuni amici, raccomandandosi di mantenere il segreto.<ref name="nipote">{{cita news|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/gino-bartali-parla-la-nipote-gioia-amareggiata-dalle-polemiche-su-mio-nonno-ecco-perche-la-sua-storia-di-angelo-degli-ebrei-non-e-falsa.aspx|titolo=La nipote di Gino Bartali: «Ecco perché la sua storia di "angelo degli ebrei" non è falsa»|pubblicazione=Famiglia cristiana|data=9 gennaio 2021|autore=Antonio Sanfrancesco}}</ref> Verso la fine della sua vita ne parlò a Marcello Lazzerini e Romano Beghelli, che riportarono le sue parole nella biografia ''La leggenda di Bartali'', pubblicata nel 1992.<ref>{{cita libro|autore=Marcello Lazzerini|autore2=Romano Beghelli|url=https://www.bathontheriver.it/it/it/storie/18739-gino-bartali-nel-libro-dei-giusti-riconosciuto-il-suo-impegno-a-favore-degli-ebrei.html|titolo=La leggenda di Bartali|accesso=5 ottobre 2021|dataarchivio=5 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211005195748/https://www.bathontheriver.it/it/it/storie/18739-gino-bartali-nel-libro-dei-giusti-riconosciuto-il-suo-impegno-a-favore-degli-ebrei.html|urlmorto=sì|pp=117, 119|editore=Ponte alle Grazie|città=Firenze|anno=1992}}</ref>
 
Il 30 gennaio 2006 è stato piantato un albero in onore di Gino Bartali nel Giardino dei Giusti di Firenze.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/31/albero-di-bartalisalvo-800-ebrei.html|titolo=L'albero di Bartali, salvò 800 ebrei|pubblicazione=la Repubblica|data=31 gennaio 2006|autore=Claudia Riconda}}</ref> Il 2 ottobre 2011 ne è stato piantato uno nel [[Giardino dei Giusti del Mondo]] di [[Padova]].<ref name="LaNazione">{{cita web|url=http://www.lanazione.it/toscana/cronaca/2011/09/27/589533-bartali_giardino_giusti_mondo.shtml|titolo=Bartali nel Giardino dei Giusti del Mondo|data=27 settembre 2011|accesso=3 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304084846/http://www.lanazione.it/toscana/cronaca/2011/09/27/589533-bartali_giardino_giusti_mondo.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref name="CdV">{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/27-settembre-2011/albero-memoria-uomo-bartali-giardino-giusti-mondo-1901654954017.shtml|titolo=Nel «Giardino dei Giusti del mondo» un albero per ricordare l'eroe Bartali|data=27 settembre 2011|accesso=3 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111005201319/http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/27-settembre-2011/albero-memoria-uomo-bartali-giardino-giusti-mondo-1901654954017.shtml|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 2017 lo studioso [[Michele Sarfatti]], in un articolo sul suo sito web, ha messo in dubbio la veridicità di questa ricostruzione, giudicando la fonte originaria dell'informazione inattendibile e probabilmente opera di fantasia; la notizia si sarebbe poi ampiamente diffusa nell'opinione pubblica a partire da tale fonte e viene citata anche da fonti successive ritenute autorevoli.<ref>{{Cita web|url=https://www.michelesarfatti.it/documenti-e-commenti/gino-bartali-e-la-fabbricazione-di-carte-di-identita-gli-ebrei-nascosti-firenze|autore=Michele Sarfatti|titolo=Gino Bartali e la fabbricazione di carte di identità per gli ebrei nascosti a Firenze|accesso=12 novembre 2020}}</ref> A questi ha replicato [[Sergio Della Pergola]], membro della commissione per i Giusti tra le nazioni, contestando il fatto che Sarfatti abbia ignorato le numerose testimonianze disponibili, concentrandosi esclusivamente sulla fonte più fragile e meno attendibile.<ref>{{cita news|url=https://moked.it/blog/2017/07/20/bartali-giusto-veleno-sul-web-operazione-diffamatoria-indegna/|titolo=Bartali il Giusto, confusione sul web. Le ragioni della ricerca storica e la smania di visibilità|pubblicazione=moked|data=20 luglio 2017|autore=Adam Smulevich|autore2=Sergio Della Pergola}}</ref> Alla controversia si sono aggiunti [[Marco Pivato|Marco]] e [[Stefano Pivato]] che, con il libro ''L’ossessione della memoria'' pubblicato nel 2021, hanno nuovamente messo in dubbio la ricostruzione fatta dallo Yad Vashem.<ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/cultura/21_gennaio_08/enigma-gino-bartali-salvatore-ebrei-411eef3e-51ed-11eb-9e96-bbe55a5b7a24.shtml|titolo=L’enigma di Gino Bartali salvatore degli ebrei|pubblicazione=Corriere della Sera|data=8 gennaio 2021|autore=Gian Antonio Stella}}</ref> Della Pergola e la famiglia Bartali hanno ulteriormente replicato, ribadendo la serietà delle ricerche eseguite.<ref name="nipote" /><ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/cultura/21_gennaio_11/gino-bartali-fu-eroe-dicono-ebrei-che-ha-salvato-ea94e272-5444-11eb-ad41-ddad2172512f.shtml|titolo=«Gino Bartali fu un eroe, lo dicono gli ebrei che ha salvato»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=11 gennaio 2021|autore=Gian Antonio Stella}}</ref> Inoltre Joel Zisenwine, direttore del dipartimento Giusti tra le Nazioni, ha ricordato in un comunicato stampa che è stata una commissione esterna e autonoma a Yad Vashem ad esaminare accuratamente le prove, che nel caso di Gino Bartali consistevano in «molteplici testimonianze di sopravvissuti» raccolte dopo un lungo processo di ricerca.<ref>{{Cita news|url=https://moked.it/blog/2021/03/18/lintervento-dello-yad-vashem-bartali-tra-i-giusti-le-carte-a-disposizione-di-tutti/|titolo=L’intervento dello Yad Vashem "Bartali, dibattito fuori contesto: da noi massima trasparenza con tutti"|accesso=15 ottobre 2021|pubblicazione=Moked|data=18 marzo 2021}}</ref>
 
Il 16 maggio 2017, alla vigilia della partenza dell'undicesima tappa del [[Giro d'Italia 2017|Giro d'Italia]] (da Ponte a Ema a Bagno di Romagna), la squadra israeliana di ciclismo [[Israel Cycling Academy]] ha organizzato una corsa con partenza dalla stessa Ponte a Ema fino ad Assisi, sullo stesso tragitto che "Ginettaccio" percorse molte volte per aiutare gli ebrei perseguitati.<ref>{{Cita web|url=http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/sport/17_maggio_16/giro-ci-siamo-ponte-ema-s-gia-messa-maglia-rosa-8502b368-3a11-11e7-a9c6-921b585de384.shtml|titolo=Giro ci siamo. E Ponte a Ema s'è già messa la maglia rosa|autore=Marco Massetani|accesso=21 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170821172103/http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/sport/17_maggio_16/giro-ci-siamo-ponte-ema-s-gia-messa-maglia-rosa-8502b368-3a11-11e7-a9c6-921b585de384.shtml|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 22 aprile 2018 il portavoce di Yad Vashem, Simmy Allen, confermò la notizia secondo la quale Gino Bartali aveva ricevuto la nomina postuma a cittadino onorario di [[Israele]], conferitagli nel corso di una cerimonia alla presenza della nipote Gioia Bartali, tenutasi il 2 maggio dello stesso anno, due giorni prima della partenza del [[Giro d'Italia 2018|Giro d'Italia]] da [[Gerusalemme]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/04/22/gino-bartali-sara-cittadino-onorario-di-israele-_6b2ab83f-9a1f-47cf-890a-1aa33366a2eb.html|titolo=Gino Bartali sarà cittadino onorario di Israele|data=22 aprile 2018|accesso=23 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180422232026/http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/04/22/gino-bartali-sara-cittadino-onorario-di-israele-_6b2ab83f-9a1f-47cf-890a-1aa33366a2eb.html|urlmorto=no}}</ref>
 
== Presenza nel mondo dello spettacolo ==
[[File:Gino Bartali e Terry Sessa, Striscia la notizia.jpg|thumb|Gino Bartali conduce ''[[Striscia la notizia]]'' nel gennaio del 1992]]
Sia durante che dopo la carriera sportiva, Gino Bartali fu protagonista di varie apparizioni in contesti d'intrattenimento e spettacolo: in campo musicale, nel 1959 prese parte, insieme a [[Fausto Coppi]], a una puntata de ''[[Il Musichiere]]'', sia duettando con lui in alcune canzoni, sia sfidandolo in prove goliardiche. Quattro anni dopo, nel 1963, collaborò con [[Narciso Parigi]] nell'incisione di una serie di quattro dischi 45 giri EP, dove ogni canzone veniva anticipata da un dialogo divertente tra Bartali e lo stornellatore.
 
In età più avanzata, dal 6 al 18 gennaio 1992 affiancò [[Sergio Vastano]] alla conduzione del tg satirico di [[Canale 5]] ''[[Striscia la notizia]]'' (ingaggiato, secondo alcune fonti, su interessamento di [[Antonio Ricci]], che intese così aiutarlo avendo appreso delle sue difficoltà economiche);<ref name=dago /> attorno al [[1996]] comparve poi nel programma di [[Rai International]] ''[[Viva Carnera]]'', dove duettò con [[Renzo Arbore]] eseguendo il brano ''Sulla carrozzella'' di [[Odoardo Spadaro]].<ref>{{cita web|url=https://www.raiplay.it/video/2024/02/Appresso-alla-musica-Puntata-del-29022024-ee9de298-9f84-4d02-be77-fb678f77cc12.html|titolo=Appresso alla musica S2024E8|data=29 febbraio 2024|accesso=18 gennaio 2025}}</ref>
 
Nel cinema, Bartali interpretò sé stesso nei film ''[[Totò al Giro d'Italia]]'' ([[1948]]) e ''[[Femmine di lusso (film 1960)|Femmine di lusso]]'' ([[1960]]).
 
Vari furono altresì gli omaggi che gli furono tributati, sia in vita che postumi: nel 1995 la [[RAI]] produsse una fiction in due puntate sulla vita di Fausto Coppi, intitolata ''[[Il grande Fausto]]'', con anche molti riferimenti a Bartali (interpretato da [[Simon de La Brosse]]); la radiotelevisione pubblica italiana incentrò poi sul campione toscano la miniserie ''[[Gino Bartali - L'intramontabile]]'' (2006, con [[Pierfrancesco Favino]]) e i documentari ''[[Gino Bartali: il campione e l'eroe]]'' (2016, ideato da Massimiliano Boscariol) e ''Il Vecchio e il Tour'' (2018, a settant'anni dalla sua storica vittoria al Tour de France).
 
Tra gli omaggi più noti in campo musicale vi è la canzone ''Bartali'' del cantautore astigiano [[Paolo Conte]], che la pubblicò nell'album ''[[Un gelato al limon]]'', dopo averla scritta per [[Bruno Lauzi]] (1978) nell'album ''[[Alla grande...]]''; lo stesso brano fu liberamente reinterpretato da [[Enzo Jannacci]] nell'album ''[[Foto ricordo]]''.
 
== Palmarès ==
{{Colonne}}
* 3 [[Giro d'Italia|Giri d'Italia]]: [[1936]], [[1937]] e [[1946]]
*[[1933]] <small>(dilettanti)</small>
* 2 [[Tour de France]]: [[1938]] e [[1948]]
:[[Bologna-Raticosa]]
* 4 [[Campionato italiano di ciclismo|Campionati italiani di ciclismo]]: [[1935]], [[1937]], [[1940]] e [[1952]]
:[[Coppa Romolo Lazzaretti]]
* 2 [[Giro della Svizzera|Giro della Svizzera]]: [[1946]] e [[1947]]
* 3 [[Giro di Lombardia|Giro di Lombardia]]: [[1936]], [[1939]] e [[1940]]
* 4 [[Milano-Sanremo]]: [[1939]], [[1940]], [[1947]] e [[1950]]
* 2 [[Campionato di Zurigo di ciclismo|Campionati di Zurigo di ciclismo]]: [[1946]] e [[1948]]
* 5 [[Giro della Toscana|Giri della Toscana]]: [[1939]], [[1940]], [[1948]], [[1950]] e [[1953]]
* 3 [[Giro del Piemonte|Giri del Piemonte]]: [[1937]], [[1939]] e [[1951]]
* 2 [[Giro dell'Emilia|Giri dell'Emilia]]: [[1952]] e [[1953]]
* 2 [[Giro della Campania|Giri della Campania]]: [[1940]] e [[1945]]
* 1 [[Coppa Bernocchi]]: [[1935]]
* 1 [[Tre Valli Varesine]]: [[1938]]
* 1 [[Giro di Romandia]]: [[1949]]
* 1 [[Giro dei Paesi Baschi]]: [[1935]]
* 1 [[Trofeo Matteotti]]: [[1946]].
 
*[[1934]] <small>(S.S. Aquila, tre vittorie)</small>
==Televisione==
:[[Giro del Casentino]]
Nel [[2006]] la [[RAI]] ha prodotto una mini-serie in due puntate sulla vita di Bartali intitolata ''[[Gino Bartali - L'intramontabile]]'', nella quale il campione è stato interpretato da [[Pierfrancesco Favino]].
:[[Bassano-Monte Grappa]]<ref name=bassano/>
:[[Coppa Bologna]]<ref name="Coppa Bologna" />
 
*[[1935]] <small>(S.S. Aquila & Fréjus, dodici vittorie)</small>
:7ª tappa [[Giro d'Italia 1935|Giro d'Italia]] ([[Porto Civitanova]] > [[L'Aquila]])
:1ª tappa [[Reus-Barcellona-Reus]] ([[Reus]] > [[Barcellona]])
:2ª tappa [[Reus-Barcellona-Reus]] ([[Circuito del Montjuïc]])
:Classifica generale [[Reus-Barcellona-Reus]]<ref>{{cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=2370&p=1&c=1#page/1/mode/2up|titolo=BARTALI sbaraglia SPAGNOLI e BELGI e vince la REUS-BARCELLONA-REUS|accesso=29 luglio 2023|pubblicazione=[[Il Littoriale]], Anno IX, n. 159|pagina=p. 1|data=1º luglio 1935}}</ref>
:1ª tappa [[Circuit du Midi]] ([[Tolosa]] > [[Millau]])
:2ª tappa [[Giro dei Paesi Baschi 1935|Giro dei Paesi Baschi]] ([[Vitoria]] > [[Pamplona]])
:3ª tappa [[Giro dei Paesi Baschi 1935|Giro dei Paesi Baschi]] ([[Pamplona]] > [[Bayonne]])
:5ª tappa [[Giro dei Paesi Baschi 1935|Giro dei Paesi Baschi]] ([[San Sebastián]] > [[Bilbao]])
:Classifica generale [[Giro dei Paesi Baschi 1935|Giro dei Paesi Baschi]]
:[[Giro delle Due Province di Messina]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1935|Campionato italiano]])
:[[Coppa Bernocchi 1935|Coppa Bernocchi]] (valida come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1935|Campionato italiano]])
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1935|Campionato italiano]], Prova a punti
 
*[[1936]] <small>(Legnano, sei vittorie)</small>
:[[Giro della Provincia di Milano]] (con [[Learco Guerra]])
:9ª tappa [[Giro d'Italia 1936|Giro d'Italia]] ([[Campobasso]] > [[L'Aquila]])
:19ª tappa [[Giro d'Italia 1936|Giro d'Italia]] ([[Riva del Garda]] > [[Gardone Riviera|Gardone]])
:20ª tappa [[Giro d'Italia 1936|Giro d'Italia]] ([[Gardone Riviera|Gardone]] > [[Salsomaggiore]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1936|Giro d'Italia]]
:[[Giro di Lombardia 1936|Giro di Lombardia]]
 
*[[1937]] <small>(Legnano, otto vittorie)</small>
:9ª tappa [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] ([[Rieti]] > [[Terminillo]])
:12ª tappa [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] ([[Napoli]] > [[Foggia]])
:19ª tappa [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] ([[Vittorio Veneto]] > [[Merano]])
:20ª tappa [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] ([[Merano]] > [[Gardone Riviera|Gardone]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]]
:7ª tappa [[Tour de France 1937|Tour de France]] ([[Aix-les-Bains]] > [[Grenoble]])
:[[Giro del Lazio 1937|Giro del Lazio]] (valido come [[Campionato italiano di ciclismo su strada|Campionato italiano]], Prova in linea)
:[[Giro del Piemonte 1937|Giro del Piemonte]]
 
*[[1938]] <small>(Legnano, cinque vittorie)</small>
:[[Giro della Provincia di Milano]] (con [[Pierino Favalli]])
:[[Tre Valli Varesine 1938|Tre Valli Varesine]]
:11ª tappa [[Tour de France 1938|Tour de France]] ([[Montpellier]] > [[Marsiglia]], con la Nazionale italiana)
:14ª tappa [[Tour de France 1938|Tour de France]] ([[Digne]] > [[Briançon]], con la Nazionale italiana)
:Classifica generale [[Tour de France 1938|Tour de France]] (con la Nazionale italiana)
 
*[[1939]] <small>(Legnano, nove vittorie)</small>
:[[Giro della Provincia di Milano]] (con [[Pierino Favalli]])
:[[Milano-Sanremo 1939|Milano-Sanremo]]
:[[Giro di Toscana 1939|Giro di Toscana]]
:2ª tappa [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]] ([[Torino]] > [[Genova]])
:11ª tappa [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]] ([[Forlì]] > [[Firenze]])
:17ª tappa [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]] ([[Cortina d'Ampezzo]] > [[Trento]])
:19ª tappa [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]] ([[Sondrio]] > [[Milano]])
:[[Giro del Piemonte 1939|Giro del Piemonte]]
:[[Giro di Lombardia 1939|Giro di Lombardia]]
 
*[[1940]] <small>(Legnano, dieci vittorie)</small>
:[[Giro della Provincia di Milano]] (con [[Pierino Favalli]])
:2ª tappa [[Gran Premio Leptis Magna]] ([[Homs]] > [[Tripoli]])
:[[Milano-Sanremo 1940|Milano-Sanremo]] (valida come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]])
:[[Giro di Toscana 1940|Giro di Toscana]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]])
:17ª tappa [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]] ([[Pieve di Cadore]] > [[Ortisei]])
:19ª tappa [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]] ([[Trento]] > [[Verona]])
:[[Giro di Campania 1940|Giro di Campania]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]])
:[[Giro del Lazio 1940|Gran Premio di Roma]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]])
:[[Giro di Lombardia 1940|Giro di Lombardia]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]])
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1940|Campionato italiano]], Prova a punti
{{Colonne spezza}}
 
*[[1941]] <small>(Legnano, una vittoria)</small>
:[[Coppa Marin]]
 
*[[1942]] <small>(Legnano, due vittorie)</small>
:[[Gran Premio di Milano]]
:[[Giro d'Italia di guerra]], Prova a punti<ref name=giro42>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/disparues/anc_giro_guerra.php|titolo=Giro d'Italia di Guerra (Ita) - Ex.|accesso=29 luglio 2023|lingua=fr}}</ref>
 
*[[1945]] <small>(Legnano, tre vittorie)</small>
:1ª tappa [[Giro delle Quattro Provincie 1945|Giro delle Quattro Provincie del Lazio]] ([[Roma]] > [[L'Aquila]])
:Classifica generale [[Giro delle Quattro Provincie 1945|Giro delle Quattro Provincie del Lazio]]
:[[Giro di Campania 1945|Giro di Campania]]
 
*[[1946]] <small>(Legnano, nove vittorie)</small>
:[[Trofeo Matteotti 1946|Trofeo Matteotti]]
:[[Campionato di Zurigo]]
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]]
:1ª tappa [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]] ([[Zurigo]] > [[Basilea]])
:5ª tappa [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]] ([[Zugo]] > [[Lugano]])
:6ª tappa [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]] ([[Lugano]] > [[Arosa]])
:8ª tappa [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]] ([[San Gallo]] > [[Zurigo]])
:Classifica generale [[Giro di Svizzera 1946|Giro di Svizzera]]
:[[Grand Prix de Bassecourt]]
 
*[[1947]] <small>(Legnano, sette vittorie)</small>
:[[Milano-Sanremo 1947|Milano-Sanremo]]
:3ª tappa, 2ª semitappa [[Giro di Romandia]] ([[Bassecourt]] > [[Le Locle]])
:2ª tappa [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] ([[Torino]] > [[Genova]])
:16ª tappa [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] ([[Vittorio Veneto]] > [[Pieve di Cadore]])
:1ª tappa [[Giro di Svizzera 1947|Giro di Svizzera]] ([[Vaduz]] > [[Davos]])
:2ª tappa [[Giro di Svizzera 1947|Giro di Svizzera]] ([[Davos]] > [[Bellinzona]])
:Classifica generale [[Giro di Svizzera 1947|Giro di Svizzera]]
 
*[[1948]] <small>(Legnano, dieci vittorie)</small>
:[[Giro di Toscana 1948|Giro di Toscana]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1948|Campionato italiano]])
:[[Campionato di Zurigo]]
:1ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Parigi]] > [[Trouville]], con la Nazionale italiana)
:7ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Bordeaux]] > [[Lourdes]], con la Nazionale italiana)
:8ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Lourdes]] > [[Tolosa]], con la Nazionale italiana)
:13ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Cannes]] > [[Briançon]], con la Nazionale italiana)
:14ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Briançon]] > [[Aix-les-Bains]], con la Nazionale italiana)
:15ª tappa [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Aix-les-Bains]] > [[Losanna]], con la Nazionale italiana)
:19ª tappe [[Tour de France 1948|Tour de France]] ([[Metz]] > [[Liegi]], con la Nazionale italiana)
:Classifica generale [[Tour de France 1948|Tour de France]] (con la Nazionale italiana)
 
*[[1949]] <small>(Bartali, quattro vittorie)</small>
:1ª tappa, 2ª semitappa [[Giro di Romandia]] ([[Metz]] > [[Liegi]])
:2ª tappa [[Giro di Romandia]] ([[Metz]] > [[Liegi]])
:Classifica generale [[Giro di Romandia]]
:16ª tappa [[Tour de France 1949|Tour de France]] ([[Cannes]] > [[Briançon]], con la Nazionale italiana)
 
*[[1950]] <small>(Bartali, quattro vittorie)</small>
:[[Milano-Sanremo 1950|Milano-Sanremo]]
:[[Giro di Toscana 1950|Giro di Toscana]]
:9ª tappa [[Giro d'Italia 1950|Giro d'Italia]] ([[Vicenza]] > [[Bolzano]])
:11ª tappa [[Tour de France 1950|Tour de France]] ([[Pau (Francia)|Pau]] > [[Saint-Gaudens]], con la Nazionale italiana)
 
*[[1951]] <small>(Bartali, quattro vittorie)</small>
:[[Gran Premio Industria di Belmonte-Piceno]]
:[[Giro del Piemonte 1951|Giro del Piemonte]]
 
*[[1952]] <small>(Bartali, quattro vittorie)</small>
:2ª tappa [[Roma-Napoli-Roma 1952|Roma-Napoli-Roma]] ([[Caserta]] > [[Salerno]])
:[[Giro dell'Emilia 1952|Giro dell'Emilia]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1952|Campionato italiano]])
:[[Giro della Provincia di Reggio Calabria]] (valido come una delle prove del [[Campionato italiano di ciclismo su strada 1952|Campionato italiano]])
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1952|Campionato italiano]], Prova a punti
 
*[[1953]] <small>(Bartali, due vittorie)</small>
:[[Giro dell'Emilia 1953|Giro dell'Emilia]]
:[[Giro di Toscana 1953|Giro di Toscana]]
{{Colonne fine}}
 
=== Altri successi ===
*[[1935]] <small>(Fréjus)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1935|Giro d'Italia]]
 
*[[1936]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] ìlxmc
[[Giro d'Italia 1936|Giro d'Italia]]
 
*[[1937]] <small>(Legnano)</small>
:5ª tappa, 1ª semitappa [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]] ([[Viareggio]] > [[Marina di Massa]], cronosquadre)
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1937|Giro d'Italia]]
 
*[[1938]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Tour de France)|Classifica scalatori]] [[Tour de France 1938|Tour de France]] (con la Nazionale italiana)
 
*[[1939]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1939|Giro d'Italia]]
 
*[[1940]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]]
 
*[[1946]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]]
 
*[[1947]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia GG 1947|Giro d'Italia]]
 
*[[1948]] <small>(Legnano)</small>
:[[Classifica scalatori (Tour de France)|Classifica scalatori]] [[Tour de France 1948|Tour de France]] (con la Nazionale italiana)
 
==Piazzamenti==
===Grandi Giri===
{{Colonne}}
*[[Giro d'Italia]]
:[[Giro d'Italia 1935|1935]]: 7º
:[[Giro d'Italia 1936|1936]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1937|1937]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1939|1939]]: 2º
:[[Giro d'Italia 1940|1940]]: 9º
:[[Giro d'Italia 1946|1946]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1947|1947]]: 2º
:[[Giro d'Italia 1948|1948]]: 8º
:[[Giro d'Italia 1949|1949]]: 2º
:[[Giro d'Italia 1950|1950]]: 2º
:[[Giro d'Italia 1951|1951]]: 10º
:[[Giro d'Italia 1952|1952]]: 5º
:[[Giro d'Italia 1953|1953]]: 4º
:[[Giro d'Italia 1954|1954]]: 13º
{{Colonne spezza}}
*[[Tour de France]]
:[[Tour de France 1937|1937]]: ''ritirato''
:[[Tour de France 1938|1938]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1948|1948]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1949|1949]]: 2º
:[[Tour de France 1950|1950]]: ''ritirato''
:[[Tour de France 1951|1951]]: 4º
:[[Tour de France 1952|1952]]: 4º
:[[Tour de France 1953|1953]]: 11º
{{Colonne fine}}
 
===Classiche monumento===
{{Colonne}}
*[[Milano-Sanremo]]
:[[Milano-Sanremo 1935|1935]]: 4º
:[[Milano-Sanremo 1936|1936]]: 23º
:[[Milano-Sanremo 1938|1938]]: 7º
:[[Milano-Sanremo 1939|1939]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1940|1940]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1941|1941]]: 12º
:[[Milano-Sanremo 1942|1942]]: 11º
:[[Milano-Sanremo 1943|1943]]: 5º
:[[Milano-Sanremo 1946|1946]]: 4º
:[[Milano-Sanremo 1947|1947]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1948|1948]]: 29º
:[[Milano-Sanremo 1949|1949]]: 15º
:[[Milano-Sanremo 1950|1950]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1951|1951]]: 27º
:[[Milano-Sanremo 1952|1952]]: 37º
:[[Milano-Sanremo 1953|1953]]: 34º
:[[Milano-Sanremo 1954|1954]]: 13º
{{Colonne spezza}}
*[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1951|1951]]: 6º
{{Colonne spezza}}
*[[Giro di Lombardia]]
:[[Giro di Lombardia 1935|1935]]: 3º
:[[Giro di Lombardia 1936|1936]]: '''vincitore'''
:[[Giro di Lombardia 1937|1937]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1938|1938]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1939|1939]]: '''vincitore'''
:[[Giro di Lombardia 1940|1940]]: '''vincitore'''
:[[Giro di Lombardia 1941|1941]]: 9º
:[[Giro di Lombardia 1942|1942]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1945|1945]]: 3º
:[[Giro di Lombardia 1947|1947]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1950|1950]]: 31º
:[[Giro di Lombardia 1951|1951]]: 11º
:[[Giro di Lombardia 1952|1952]]: 36º
{{Colonne fine}}
 
=== Competizioni mondiali ===
*[[Campionati del mondo di ciclismo su strada|Campionati del mondo]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1936|Berna 1936 - In linea]]: 7º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1938|Valkenburg 1938 - In linea]]: ''ritirato''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1946|Zurigo 1946 - In linea]]: 12º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1948|Valkenburg 1948 - In linea]]: ''ritirato''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1950|Moorslede 1950 - In linea]]: ''ritirato''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1951|Varese 1951 - In linea]]: 9º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1952|Lussemburgo 1952 - In linea]]: 10º
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]] 27 dicembre [[1986]]<ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=247538 |titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. |accesso=18 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140821030904/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=247538 |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 27 dicembre [[1992]]<ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10570 |titolo=Cavaliere Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. |accesso=18 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140817071216/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10570 |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito civile
|collegamento_onorificenza= Merito Civile
|motivazione=Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, con encomiabile spirito cristiano e preclara virtù civica, collaborò con una struttura clandestina che diede ospitalità ed assistenza ai perseguitati politici e a quanti sfuggirono ai rastrellamenti nazifascisti dell'alta Toscana, riuscendo a salvare circa ottocento cittadini ebrei. Mirabile esempio di grande spirito di sacrificio e di umana solidarietà. 1943 - Lucca
|luogo=[[Roma]] 31 maggio [[2005]]<ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=207518 |titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. |accesso=18 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140817064548/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=207518 |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Nastrino Stella Merito sportivo 2008.svg
|nome_onorificenza=Collare d'oro al merito sportivo
|collegamento_onorificenza=Collare d'oro al merito sportivo
|motivazione="Alla memoria"
|luogo=[[Roma]], [[2000]]<ref name="medagliedoro.org"/>
}}
{{Onorificenze
|immagine=680px ribbon bar of Gold Medal for athletic prowess (Italy, pre-2004).svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valore atletico
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valore atletico
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[1965]]<ref name="medagliedoro.org">{{Cita web |url=http://www.medagliedoro.org/atleta/gino-bartali |titolo=Sito dell'Associazione Medaglie d'oro al valore atletico |accesso=20 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131024080241/http://www.medagliedoro.org/atleta/gino-bartali |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=ValoreAtleticoAg+.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valore atletico
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valore atletico
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[1938]]<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Libri/12-12_Dicembre-2009/se-duce-tifa-gazzetta-602320589357.shtml |titolo=Medaglia d'argento al valore atletico a Gino Bartali |accesso=18 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131022014018/http://www.gazzetta.it/Libri/12-12_Dicembre-2009/se-duce-tifa-gazzetta-602320589357.shtml |urlmorto=no }}</ref>
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = מדליה חסידי אומות העולם.jpg
|nome_onorificenza = Giusto tra le Nazioni
|collegamento_onorificenza = Giusto tra le Nazioni
|motivazione =
|data = [[Israele]]<ref>{{cita web | url = https://www.yadvashem.org/fr/justes/histoires/bartali.html | titolo = Gino Bartali | accesso = 29 marzo 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190329150337/https://www.yadvashem.org/fr/justes/histoires/bartali.html | urlmorto = no }}</ref>
}}
 
== Riconoscimenti ==
*''Premio Sport'' del Comune di Camaiore nel 1983
*''Premio Ciclismo Vita Mia'' nel 1990
*Inserito nella Top 25 della Cycling Hall of Fame
* Nel maggio 2015, una targa dedicata a Bartali fu inserita nella [[Walk of Fame dello sport italiano]] al [[parco olimpico]] del [[Foro Italico]] a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.<ref>{{cita web | url = http://www.coni.it/it/news/primo-piano/9832-inaugurata-la-walk-of-fame.html | titolo = Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano | accesso = 20 dicembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170804174717/http://www.coni.it/it/news/primo-piano/9832-inaugurata-la-walk-of-fame.html | urlmorto = no }}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.coni.it/images/CNA_100_Leggende_per_data_di_nascita.pdf | titolo = 100 leggende Coni | accesso = 20 dicembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170804173820/http://www.coni.it/images/CNA_100_Leggende_per_data_di_nascita.pdf | urlmorto = no }}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo=Gino Bartali: mille diavoli in corpo |autore=Paolo Alberati |editore=Giunti |città=Firenze |anno=2010 |ISBN=88-09-04909-8 |lccn=2007356953 |oclc=650438694 |SBN=MOD1347480}}
* {{Cita libro |titolo=Gino Bartali, 100 anni di leggenda |autore= |autore1=Marco Ballestracci |autore2=Giancarlo Brocci |autore3=Claudio Gregori |wkautore3=Claudio Gregori (giornalista) |autore4=Paolo Maggioni |wkautore4=Paolo Maggioni |autore5=Gianni Mura |wkautore5=Gianni Mura |autore6=Marco Pastonesi |wkautore6=Marco Pastonesi |curatore=Giacinto Bevilacqua |editore=Alba edizioni |città=Meduna di Livenza |anno=2014 |ISBN= 978-88-908796-9-2 |oclc=1046034573 |SBN=VIA0279770}}
* {{Cita libro |titolo=Tutto sbagliato, tutto da rifare |autore=Gino Bartali |curatore=Paolo Ricci |editore=Arnaldo Mondadori |città=Milano |anno=1979 |lccn=90868836 |oclc=635557713 |SBN=RAV0167790}}
* {{Cita libro |titolo=Gino Bartali, mio papà |autore=Andrea Bartali |editore=Limina |città=Milano |anno=2012 |ISBN=978-88-6041-129-7 |lccn=2012386916 |oclc=794031412 |SBN=LO11426131}}
* {{Cita libro |titolo=Un cuore in fuga |autore=Oliviero Beha |wkautore=Oliviero Beha |editore=Piemme |città=Milano |anno=2014 |ISBN=978-88-566-3778-6 |lccn=2014410501 |oclc=1141542189 |SBN=TO10007571}}
* {{Cita libro |titolo=Bartali. Il mito oscurato |autore=Giancarlo Brocci |editore=Protagon editori toscani |città=Siena |anno=2000 |ISBN=88-8024-057-9 |oclc=66697322 |SBN=FER0179807}}
* {{Cita libro |titolo=Tre uomini d'oro. Fiorenzo Magni, Gino Bartali, Fausto Coppi |autore=Giuseppe Castelnovi |editore=Vallardi |città=Cassina de Pecchi |anno=2011 |ISBN=978-88-95684-27-7 |oclc=724303482 |SBN=MIL0810967}}
* {{Cita news |autore=Leonardo Coen |wkautore=Leonardo Coen |titolo=Un bel giro di vita. Anche la storia d'Italia corre con Gino Bartali |pubblicazione= Il Venerdì di Repubblica |data=27 giugno 2014 |p=86 }}
* {{cita libro |titolo=Gino Bartali. La vita, le imprese, le polemiche |autore=Paolo Costa |anno=2001 |editore=Ediciclo |città=Portogruaro |ISBN=978-88-85318-48-9 |lccn=2002322372 |oclc=49386492 |SBN=LO10598894}}
* {{Cita libro |titolo=La bicicletta di Bartali |autore=Simone Dini Gandini |editore=Notes |città=Torino |anno=2015 |ISBN=978-88-97007-37-1 |oclc=922627007 |SBN=LO11559011}}
* {{Cita news |autore=Aldo Grasso |wkautore=Aldo Grasso |titolo=Bartali il Giusto |pubblicazione=Corriere della sera |data= 24 settembre 2013 |p=27 }}
* {{Cita libro |titolo=La leggenda di Bartali |autore1=Marcello Lazzerini |autore2=Romano Beghelli |editore=Ponte alle grazie |città=Firenze |anno=1992 |ISBN=88-7928-038-4 |lccn=93220572 |oclc=716858700 |SBN=VIA0033388}}
* {{Cita libro |titolo=Coppi contro Bartali. Gli eroi di un ciclismo di altri tempi |autore=Claudio Gregori |wkautore=Claudio Gregori (giornalista)|editore=Diarkos |città=Santarcangelo di Romagna |anno=2020 |ISBN=978-88-3217-674-2 |SBN=BRI0489257}}
* {{Cita libro |titolo=C'eravamo tanto amati |autore=Domenico Massa |wkautore=Domenico Massa |editore=Nuova editrice genovese |città=Genova |anno=2001 |SBN=LIG0005022}}
* {{Cita libro |titolo=The road to valour. A true story of a Tuscan cyclist and secret World War II hero |autore1=Aili McConnon |autore2=Andres McConnon |editore=Doubleday Canada |città=Toronto |anno=2012 |ISBN=978-0753828144 |oclc=769258360}}
* {{Cita libro |titolo=Cento volte Bartali. 1914 - 2014|curatore1=Sandro Picchi|curatore2=Marco Viani|editore=Associazione Giglio amico|città=Firenze|anno=2014|ISBN=|SBN=RMR0304208}}
* {{Cita libro |titolo=Sia lodato Bartali, ideologia, cultura e miti dello sport cattolico (1936-1948) |autore=Stefano Pivato |wkautore=Stefano Pivato |editore=Edizioni Lavoro |città=Roma |anno=1985 |ISBN=88-7910-021-1 |lccn=86136208 |oclc=848829922 |SBN=CFI0095040}}
* {{Cita libro |autore=Marco Pivato, Stefano Pivato |titolo=L’ossessione della memoria: Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata |editore=Castelvecchi |città=Rom |anno=2021 |ISBN=978-88-329-0261-7}}
* {{Cita libro |titolo=Bartali. L'uomo che salvò l'Italia pedalando |autore=Leo Turrini |wkautore=Leo Turrini |editore=Mondadori |città=Milano |anno=2004 |ISBN=88-04-52990-3 |lccn=2004457758 |oclc=955390525 |SBN=UBO2460727}}
 
== Voci correlate ==
* [[Legnano (ciclismo)]]
* [[Fausto Coppi]]
* [[Rivalità Coppi-Bartali]]
* [[Ebraismo in Italia]]
* [[Giusti tra le nazioni]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://web.tiscali.it/bunkerit/bartali/ Ginettaccio]
*{{cita web | url = http://www.ibrocco.com/Names/Names%20B/B%2019011925/BARTALI%20GinoITALY07181914.htm | titolo = Profilo su ''Ibrocco.com'' | accesso = 20 luglio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150626122141/http://www.ibrocco.com/Names/Names%20B/B%2019011925/BARTALI%20GinoITALY07181914.htm | urlmorto = sì }}
* [http://www.ciclomuseo-bartali.it/ Museo del ciclismo - Gino Bartali]
*{{cita web | url = http://www.fondazionebartali.it/ | titolo = Fondazione Gino Bartali Onlus | accesso = 18 ottobre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120102063933/http://www.fondazionebartali.it/ | urlmorto = sì }}
 
*{{cita web|url=http://www.ciclomuseo-bartali.it/|titolo=www.ciclomuseo-bartali.it}}
{{VincitoreGiroItalia|precedente=[[Vasco Bergamaschi]]|vincitore=[[Gino Bartali]]|successivo=[[Giovanni Valetti]]|dataprec=[[Giro d'Italia 1935|1935]]|data=[[Giro d'Italia 1936|1936]], [[Giro d'Italia 1937|1937]]|datasucc=[[Giro d'Italia 1938|1938]]}}
*{{cita web|url=http://www.michelesarfatti.it/documenti-e-commenti/gino-bartali-e-la-fabbricazione-di-carte-di-identita-gli-ebrei-nascosti-firenze|titolo=Gino Bartali e la fabbricazione di carte di identità per gli ebrei nascosti a Firenze, di Michele Sarfatti}}
{{VincitoreGiroItalia|precedente=[[Fausto Coppi]]|vincitore=[[Gino Bartali]]|successivo=[[Fausto Coppi]]|dataprec=[[Giro d'Italia 1940|1940]]|data=[[Giro d'Italia 1946|1946]]|datasucc=[[Giro d'Italia 1947|1947]]}}
*{{cita web|url=http://www.museociclismo.it/content/ciclisti/ciclista/1047-GinoBARTALI/index.html|titolo=www.museociclismo.it}}
{{VincitoreTourFrance|precedente=[[Roger Lapebie]]|vincitore=[[Gino Bartali]]|successivo=[[Sylvere Maes]]|dataprec=[[Tour de France 1937|1937]]|data=[[Tour de France 1938|1938]]|datasucc=[[Tour de France 1939|1939]]}}
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{{navigazioneSport|Sport=[[Ciclismo]]}}
 
{{Classifica generale Giro d'Italia}}
[[Categoria:Biografie|Bartali]]
{{Classifica scalatori Giro d'Italia}}
[[Categoria:Ciclisti italiani|Bartali Gino]]
{{Classifica generale Tour de France}}
[[Categoria:Personalità legate a Firenze|Bartali]]
{{Classifica scalatori Tour de France}}
{{Campioni italiani di ciclismo su strada - Corsa in linea}}
{{Nazionale italiana di ciclismo maschile Mondiali 1936}}
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