MS 473: differenze tra le versioni

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{{Infobox nave
|nomeNome=''MS 473''
|immagineImmagine= MS 473.jpg
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*2 [[Mitragliera|mitragliere]] 20/65
*2 [[mitragliatrice|mitragliatrici]] [[calibro (arma)|calibro]] 6,5 mm
*2 [[lanciasiluri]] da 533 mm
*2 scaricabombe antisommergibili
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}}
 
La motosilurante '''MS 473''' è una nave museo, nelesposta presso il [[museo storico navale di Venezia]] insieme al sottomarino [[Enrico Dandolo (S 513)|Dandolo]] e alla [[motozattera]] [[MZ 737]].
 
Questa unità, sebbene spesso confusa con un [[Motoscafo Armato Silurante|MAS]], era in realtà una [[motosilurante]]: infatti rispetto ai MAS del primo conflitto mondiale (ma anche a quelli contemporanei) era molto più grande e derivava da un progetto tedesco, ne furono costruite 36 unità nel biennio 1942/1943 e, nonostante la presenza di un inadatto motore a benzina [[Isotta Fraschini Motori|Isotta-Fraschini]] [[Isotta Fraschini Asso XI|Asso]], si dimostrarono nettamente migliori con la loro maggiore massa e la carena a spigolo.
 
== FontiStoria ==
La motosilurante ''MS 473'' fu costruita dai [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] a [[Monfalcone]] nel [[1942]], con la denominazione di ''MS 31'' e il [[13 agosto]] [[1942]] prese parte alla grande battaglia aeronavale di [[Battaglia di mezzo agosto|Mezzo agosto]], durante la quale affondò il piroscafo britannico ''Glenorchy''. Trasferita a [[Termoli]] da [[Taranto]] dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], nel [[giugno]] [[1944]] danneggiò un convoglio tedesco.
=== Seconda guerra mondiale ===
La motosilurante ''MS 473'' fu costruita dai [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] a [[Monfalcone]] nel [[1942]], con la denominazione di ''MS 31'', enell'agosto ildello [[13stesso agosto]] [[1942]]anno prese parte alla grande battaglia aeronavale di [[Battaglia di mezzo agosto|Mezzo agosto]], durante la quale affondònella ilnotte piroscafodel britannico13 ''Glenorchy''.agosto, Trasferitaal acomando [[Termoli]] dadel [[Taranto]] dopo l'[[ArmistizioTenente di Cassibile|armistizioVascello]], nel [[giugno]] [[1944]] danneggiò un convoglio tedesco.
Calvani, affondò, con un siluro, il piroscafo britannico ''Glenorchy'' di 8982 [[Tonnellata di stazza|tonnellate]]. Nell'agosto del 1943 venne aggregata alla 4ª flottiglia MAS che operava nello [[Ionio]]. Il mattino del 15 agosto, al comando del [[Sottotenente di vascello]] [[Antonio Scialdone|Scialdone]],<ref>[http://www.alieuomini.it/pagine/dettaglio/bollettini_di_guerra,9/-_agosto_dal_n_al_n,82.html bollettino di guerra n° 1178 del 16 agosto 1943].</ref> durante una crociera offensiva, avvistati due [[Incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] nemici ad est di [[Capo Spartivento (Calabria)|Capo Spartivento]] si portava all'attacco, lanciando due siluri contro uno degli incrociatori affondandolo e riuscendo poi a disimpegnarsi ed a rientrare a [[Arsenale militare marittimo di Taranto|Taranto]]. Trasferita a [[Termoli]] da [[Taranto]] dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], prese parte a varie missioni di sbarco di sabotatori nell'[[Alto Adriatico]], danneggiando, nel giugno [[1944]], un convoglio tedesco.
 
=== Servizio nella Marina Militare Italiana ===
Al termite della [[seconda guerra mondiale]] in base alle clausole del [[Trattato di paceParigi confra l'Italia (1947)e le potenze alleate|trattato di pace]] una di queste unità venne ceduta alla [[Francia]] e quattro vennero consegnate all'[[Unione Sovietica]].
 
Le unità sopravvissute al conflitto e che non vennero cedute ad altre [[Marina militare|marine]] prestarono servizio nella [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] e vennero destinate ad operare nelle acque dell'[[Adriatico]] e dello [[Ionio]]. In totale furono nove le unità di questo tipo che entrarono a far parte della Marina Militare.
[[File:Motoconvertibile 473.jpg|left|thumb|upright=1.4|La MC/MS 473 a Taranto nel 1967]]
 
Il [[1º gennaio]] [[1949]] queste unità vennero declassate a [[Motovedetta|motovedette]] in quanto le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] impedivano all'Italia di avere unità siluranti. Il [[1º novembre]] [[1952]], venute meno le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] che vietavano all'[[Italia]] il possesso di questo tipo di unità, e con l'ingresso dell'Italia nella [[NATO]], queste imbarcazioni vennero riclassificate motosiluranti. Il [[1º gennaio]] [[1954]] ebbero il [[Pennant number|distintivo ottico]] definitivo tipico delle unità da pattugliamento. La motosilurante "MS 31" declassata a motovedetta assunse dapprima la denominazione ''MV 613'' nel [[1949]], ritornando poi a ricoprire il ruolo di motosilurante dal [[1952]] con sigla ''MS 613'' ed infine a partire dal 1954 con la denominazione di ''MS 473''.
 
Nel [[1956]] venne programmato l'ammodernamento di sette delle nove motosiluranti e la loro conversione in motoconvertibili, ma essendo stata riscontrata la sconvenienza economica a proseguirlo, tale programma di ammodernamento venne limitato solamente a quattro unità: MS 472, MS 473, MS 474, MS 481, che costituirono la 42ª Squadriglia, mentre le unità della classe che non vennero ammodernate, furono tutte poste in disarmo nel corso della prima metà degli [[anni 1960|anni sessanta]].
 
Il criterio seguito per prolungare la vita operativa delle quattro unità, destinate ad essere ammodernate, fu quello di ottenere delle versatili unità da impiegare, mediante una rapida conversione dell’armamentodell'armamento, in funzione di tre versioni: [[Motocannoniera|cannoniera]], silurante e posamine. Gli ammodernamenti vennero effettuati nel [[1958]]. NelleNella versione motocannoniera, queste unità vennero armate con due [[cannoni]] da [[Bofors 40 mm|40/56]], uno a prora e uno a poppa. Nella versione motosilurante erano armate con un cannone prodiero da 40/56 e due tubi [[lanciasiluri]] da 450mm a impulso laterale, con il cannone poppiero che veniva sbarcato per far posto ai [[Siluro|siluri]] e nella versione [[posamine|Posamine veloce]] con un [[cannone]] da [[Bofors 40 mm|40/56]] e otto [[Mina navale|mine da fondo]]. Le unità vennero anche dotate del radar di scoperta navale AN/SPS-21 e il profilo delle unità risultò leggermente modificato con l'installazione dell'alberetto per ospitare il radar e altre apparecchiature di ricezione e comunicazione.
 
Il [[10 giugno]] [[1972]] la motoconvertibile 473 al comando del [[Sottotenente di vascello|STV]] Bonaccorsi, insieme alla motoconvertibile 472 del STV Spanò e all'[[hovercraft]] HC 9801 comandato del [[Tenente di vascello|TV]] Gentile ha effettuato la risalita del [[Po|Po]] fino a [[Piacenza]] (oltre ci sono le dighe), per portare a quelle popolazione il saluto e la Bandiera della Marina Militare. Al comando della squadriglia il [[Tenente di Vascello|TV]] Barbara. Per una settimana le tre unità hanno risalito il più grande fiume italiano, suscitando ammirazione e commozione al loro passaggio, prendendo parte il [[10 giugno]] a [[Cremona]] alla festa della Marina, con una grande manifestazione che ha visto il lancio di incursori di [[Comsubin]] e manovre delle unità nelle acque. Nell'occasione furono particolarmente apprezzate le veloci esibizione dell'hovercraft che riusciva a sfrecciare, sia in acqua che sulla sabbia, a velocità elevatissime, essendo equipaggiato di un' apparato di propulsione dotato di una [[turbina]] da 1050 [[HPCavallo (unitàvapore di misura)britannico|hp]] che consentiva di raggiungere di velocità fino a 60 [[Nodo (unità di misura)|nodi]].<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=24484&st=0&p=208496& Non Solo Il Toti Ha Risalito Il Po].</ref>
 
Oltre alla MS 473 è conservata anche la [[MS 472]] a [[Marina di Ravenna]] davanti alla locale sede dell'[[ANMI]]..
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== Note ==
<references/>
== Fonti ==
 
== Bibliografia ==
*Riccardo Magrini. ''Navi e velieri (guide compact DeAgostini)''
 
{{Portaleportale|marina}}
 
[[Categoria:UnitàMotosiluranti della Regia Marina Militare Italiana]]
[[Categoria:Navi esposte in museo]]
[[Categoria:Navi museo in Italia]]
[[Categoria:Navi costruite dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]
[[Categoria:Museo storico navale]]