Alcmeone a Psofide: differenze tra le versioni

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|Cognome=Euripide
|Dramma=Tragedia
|PostDramma=frammentatadi cui restano frammenti
|Titolooriginale= {{Polytonic|Ἀλκμαίων στην Ψωφίδαδιὰ Ψωφῖδος}}
|Linguaoriginale=greco antico
|Immagine=Euripide 2007.jpg
|Didascalia=Scultura raffigurante Euripide, conservata presso la galleria del [[Colosseo]]
|Genere=tragedia
|Scena=[[GreciaArcadia]]
|Epocacomposizione=
|Primarappresentazione=[[438 a.C.]]
|Personaggi=
|Teatro=[[Teatro di Dioniso]], [[Atene]]
|Primaitaliana=
|Teatroprimaitaliana=
|Personaggi=*[[Alcmeone]]
*[[Fegeo]]?
*[[Arsinoe (figlia di Fegeo)|Arsinoe]]?
*Fratelli di Arsinoe?
*[[Coro greco|Coro]]
|Versionisuccessive=
|Personaggi=
|Opera=
|Cinema=
}}
 
'''''Alcmeone a Psofide''''' (''Ἀλκμαίων στην Ψωφίδα''διὰ Ψωφῖδος) è una [[tragedia]] frammentataframmentaria di [[Euripide]], composta nel [[438 a.C.]] e facente parte di una [[tetralogia]] comprendente anche ''CretesiLe cretesi'', ''[[Alcesti (Euripide)|Alcesti]]'' e(unica ''Telefo''.tragedia Sioggi sostienerimasta) daie frammenti che la trama fosse incentrata sulla triste sorte dell'eroe '[[AlcmeoneTelefo (Euripide)|Telefo]]''.
 
==Trama==
Il matricida Alcmeone, inseguito dalle [[Erinni]], è impazzito: sembra, tra l'altro, che Euripide ne rappresentasse la follia in una scena molto nota, in cui l'eroe snudava la spada, urlando<ref>Taziano, ''Discorso ai Greci'', 24, 1.</ref>.
[[Alcmeone]], dopo la battaglia dei famosi "[[sette contro Tebe]]", torna nella sua terra e trucida la madre, convinto che questa volesse ucciderlo di segreto. Passati molti anni, Alcmeone si sposa con Calliroe, figlia di [[Acheloo]], per placare la furia delle [[Erinni]]. Tuttavia la donna scopre che la collana donatale dallo sposo era appartenuta ad un'altra donna, sempre massacrata da Alcmeone per gli accesi di follia. Così accade che Calliroe induce severamente il marito a recarsi al santuario di [[Apollo]] presso Psofide, per restituire la collana al dio, cosicchè le sue sciagure sarebbero potute finire. Ma Alcmeone ha altri progetti, che vengono sventati dal re dell'isola che lo fa massacrare dai suoi figli.
Disperato, si rifugia in Psofide, presso Fegeo che lo purifica e gli dà in sposa la figlia Arsinoe (o Alfesibea). Ma, colpita la regione da sterilità, l'oracolo ordina una nuova purificazione di Alcmeone presso il dio fluviale Acheloo. Purificato da Acheloo, Alcmeone prende in matrimonio la figlia di lui, Calliroe.<br />Scoperto il tradimento, i fratelli di Arsinoe gli tendono un'insidia e lo uccidono.<ref>G. Avezzù, ''Il mito sulla scena'', Venezia, 2003, p. 141.</ref>
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Eschilo, Sofocle edG. EuripideAvezzù, ''Il teatromito grecosulla - Tragediescena'', a cura di Guido PaduanoVenezia, BUR2003, 2006. ISBN 978-88-17317-009718070-34.
* Giulio Guidorizzi, ''Letteratura greca, da Omero al secolo VI d.C.'', Mondadori, 2002. ISBN 978-88-88242-10-1
* Umberto Albini, ''Nel nome di Dioniso'', Garzanti, 2002. ISBN 978-88-11-67420-7
* [[Pierre Grimal]], ''Mitologia'', Garzanti, 2005. ISBN 978-88-11-50482-5
 
== Voci correlate ==
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*[[Tragedia greca]]
 
{{Tragedie greche}}
{{Controllo di autorità}}
 
{{Portale|Antica Grecia|biografie|letteratura|mitologia greca|teatro}}
 
[[Categoria:Euripide]]