Meclemburgo: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Nota disambigua|l'antica città fortificata, capitale dei principi [[obodriti]]|[[Meclemburgo (rocca)]]}}
[[File:Armoiries Mecklembourg.svg|thumb|right|upright=1.0|Lo stemma del Meclemburgo]]
Il '''Meclemburgo''' è una regione geografica situata nella [[Germania]] settentrionale. confina con il [[Mar Baltico]] a nord, i fiumi [[Recknitz]] e [[Trebel]] a est, il fiume [[Fiume Elba|Elba]] a sud-ovest, la [[Bassa Sassonia]] e l'[[Holstein]] (stato [[Schleswig-Holstein]]) a ovest.
[[File:Flagge des Landesteils Mecklenburg.svg|thumb|right|La bandiera del Meclemburgo]]
Il '''Meclemburgo''' ({{tedesco|Mecklenburg}}; [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈmeːklənbʊrk]|de}}) è una regione storica e geografica della [[Germania]] nord-orientale. Confina con il [[Mar Baltico]] a nord, i fiumi [[Recknitz]] e [[Trebel]] a est, il [[fiume Elba]] a sud-ovest, la [[Bassa Sassonia]] e l'[[Holstein]] (stato [[Schleswig-Holstein]]) a ovest.
 
Il nome "Meclemburgo" deriva da un castello detto ''Mikilenburg'' (in [[lingua tedesca|tedesco]] antico: grande castello) situato tra le città di [[Schwerin]] e [[Wismar]].
 
IlAttualmente nomeil completoMeclemburgo delappartiene al ''[[statiStati federalifederati della Germania|Land]]'' al quale il Meclemburgo appartiente è ildel [[Mecklenburg-Vorpommern]], che in italiano viene solitamente tradotto con Meclemburgo-Pomerania Anteriore. La Pomerania, infatti, dopo la divisione del 1945, rimase divisa fra la DDR e la Polonia.
La Pomerania, infatti, dopo la divisione del 1945, rimase divisa fra la DDR e la Polonia.
 
[[File:Karte-Mecklenburg.png|thumb|right|Mecklenburg-Schwerin e annessioni dal 1866 al 1934]]
 
==Storia==
===Preistoria===
[[File:Kultura lyngbijska.jpg|thumb|Area di diffusione della Cultura di Bromme]]
[[File:Megalithgrab Everstorfer Forst Nord 3.jpg|thumb|Tomba megalitica della Cultura del bicchiere imbutiforme a Grevesmühlen]]
[[File:AMGR - Kultwagen Peckatel.jpg|thumb|Scultura Kultwagen di Peckatel (Groß Raden), 1300 a.C. circa]]
Le coste meridionali del Mar Baltico sono abitate dall'uomo da circa 12.000 anni. I primi insediamenti umani nel Meclemburgo furono probabilmente quelli delle comunità di [[cacciatori-raccoglitori]] appartenenti alla [[Cultura di Ahrensburg]] e di [[Cultura di Bromme|Bromme]]. Si tratta di culture del tardo [[Paleolitico superiore]], fra il 11.000 e il 9.500 a.C., in quello che viene chiamato il [[Oscillazione di Allerød|periodo interstadiale di Allerød]]. Siti archeologici indicanti la presenza di queste culture sono stati trovati a [[Stellmoor]], [[Ahrensburg]] e [[Borneck]] (presso [[Kreis Stormarn]]).<ref>{{cita libro|autore= Jan Michał Burdukiewicz|titolo= The Late Pleistocene Shouldered Point Assemblages in Western Europe|editore= BRILL, 1986|id= ISBN 9004081003|url= https://books.google.it/books?id=N7B4zlBmUcsC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false}}</ref>
 
In epoche successive, a seguito di quella che viene chiamata ''[[Rivoluzione neolitica]]'', queste comunità vennero rimpiazzate da gruppi più stanziali e dediti alla coltivazione e alla domesticazione di animali, detti della [[Cultura del bicchiere imbutiforme]] (detta anche TRB dal tedesco. Una caratteristica di questa cultura era la costruzione di [[Megalito|tombe megalitiche]]. Si calcola che siano stati costruiti circa 5.000 tombe megalitiche di cui circa un migliaio sono oggi conservate e protette.<ref name=Cornelius1>{{cita web|titolo= Megaliths in Mecklenburg–Vorpommern|autore= Cornelius Holtorf,|editore= University of Toronto|url= https://tspace.library.utoronto.ca/citd/holtorf/1.1.html|accesso= 26 marzo 2019|dataarchivio= 19 agosto 2016|urlarchivio= https://wayback.archive-it.org/6473/20160819144933/https://tspace.library.utoronto.ca/citd/holtorf/1.1.html|urlmorto= sì}}</ref> Sebbene i megaliti siano distribuiti in tutto il Meclemburgo, la loro struttura differisce tra le regioni. La maggior parte dei megaliti sono quelli costituiti da un semplice [[dolmen]], spesso situato all'interno di una cornice circolare o trapezoidale di singole pietre poste in forma eretta. Sebbene i siti megalitici si trovino in quasi tutte le aree del Maclemburgo, sono state individuate nove aree ad alta densità: vicino a [[Grevesmühlen]] (Forst Everstorf), vicino a [[Rerik]], lungo il corso medio e alto del [[Warnow (fiume)|fiume Warnow]], attorno ai laghi di [[Krakower See]] e [[Plauer See]], lungo il fiume [[Recknitz]], lungo il torrente [[Schwinge]] (affluente del [[Peene)]], e nella parte sud-orientale dell'isola di [[Rügen]].<ref name= Cornelius1/>
Il Meclemburgo è il sito di ritrovamento di molti [[dolmen]] preistorici.
 
All'inizio del tardo periodo [[neolitico]] la cultura funeraria delle tombe megalitiche fu sostituita dalla pratica sepolcrale singola, che faceva parte della [[Cultura della ceramica cordata]]. Questa cultura attraversò un orizzonte temporale e geografico molto ampio coprendo una larga parte dell'Europa settentrionale, centrale e orientale, dal Reno al Volga e occupando un arco temporale che va da circa il 2900 a.C. a circa il 2350 a.C. estendendosi quindi dal tardo neolitico, attraverso l'[[età del rame]], fino alla prima [[età del bronzo]].<ref>{{cita libro|autore= Sandra Beckerman|titolo= Corded Ware Coastal Communities, Using ceramic analysis to reconstruct third millennium BC societies in the Netherlands|editore= Sidestone Press 2015|pp= 13-16|url= https://www.academia.edu/12858044/Corded_Ware_Coastal_Communities_Using_ceramic_analysis_to_reconstruct_third_millennium_BC_societies_in_the_Netherlands}}</ref>
===Medioevo===
 
L'[[età del bronzo]] iniziò nel Meclemburgo intorno al 1800 a.C., in ritardo rispetto alle regioni dell'Europa centrale, e si protrasse fino a circa il 600 a.C.<ref>{{cita libro|titolo= Bronze Age cultures in Central and Eastern Europe|autore= Marija Gimbutas|editore= Walter de Gruyter, 25 2011|p= 29|id= ISBN 3111668142|url= https://books.google.it/books?id=BvtRdigDtFoC&printsec=frontcover&vq=Mecklenburg&hl=it#v=onepage&q=Mecklenburg&f=false|}}</ref> Inizialmente i prodotti in bronzo venivano importati dal sud. Un esempio di tali prodotti è una famosa scultura chiamata ''Kultwagen'' ritrovata in una tomba presso il villaggio di Peckatel ([[Plate]]) nel [[Circondario di Ludwigslust-Parchim]].<ref>{{cita web|titolo= Kultwagen von Peckatel|editore= Archäologisches Landesmuseum Mecklenburg-Vorpommern|url= https://www.landesmuseum-mecklenburg.de/exponate/archaeologisches-freilichtmuseum-gross-raden/kultwagen-von-peckatel/|accesso= 24-03-2019|}}</ref> Solo nella tarda età del bronzo iniziarono a produrre gli oggetti localmente. In questa epoca la società iniziò a stratificarsi. Questa trasformazione è testimoniata per esempio dalla tomba reale di Seddin, un [[tumulo]] risalente all'800 a.C., ritrovato nel villaggio di [[Seddin (Groß Pankow)|Seddin]] presso [[Groß Pankow (Prignitz)|Groß Pankow]] nel [[circondario del Prignitz]]. Le dimensioni della tomba e il tipo di oggetti in essa ritrovati, fra cui una spada in ferro, indicano chiaramente che essa apparteneva a una persona di rango elevato, forse un sovrano.<ref>{{cita web|titolo= Monumentales Grab unter Prignitzer Bäumen
Dal [[VII secolo|VII]] al [[XII secolo]], la regione fu governata dagli Obotriti e da altre tribù. Nell'[[XI secolo]], Nikilot degli Obotriti fondò la dinastia dei duchi del Meclemburgo, che poi diventarono granduchi; questa dinastia durò fino al [[1918]].
|autore= Nina Diezemann|editore= Freie Universität Berlin|url= https://www.fu-berlin.de/campusleben/forschen/2013/131028_Seddin/index.html}}</ref> Un altro sito di notevole importanza dell'eta del bronzo si trova nella valle del fiume Tollense, un affluente del [[Peene]] nella [[Terra dei laghi del Meclemburgo]]. Il sito, che si estende per diverse centinaia di metri lungo entrambi i lati del fiume, contiene i resti di alcune centinaia di uomini (si stima fra 750 e 1.000). Il sito, datato intorno al 1250 a.C. è probabilmente il luogo in cui fu combattuta una grande battaglia protrattasi per più giorni, e in cui si stima siano stati impegnati fra 3.000 e 5.000 combattenti. La posizione del sito e la mancanza di ornamenti o ceramiche rendono infatti improbabile che si tratti di un cimitero.<ref>{{cita web|titolo= Schlachtfeld der Bronzezeit im Tollensetal|autore= Detlef Jantzen|editore= Philosophische Fakultät der Universität Greifswald|url= http://www.phil.uni-greifswald.de/bereich2/histin/ls/ufg/projekte/tollensetal.html|accesso= 26 marzo 2019|dataarchivio= 18 marzo 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160318135208/http://www.phil.uni-greifswald.de/bereich2/histin/ls/ufg/projekte/tollensetal.html|urlmorto= sì}}</ref>
 
Nell'[[età del ferro]] si affermò la [[Cultura di Jastorf]]. Questa cultura, considerata una evoluzione della [[Età del bronzo scandinava]], si diffuse a partire dalle regioni costiere della [[Bassa Sassonia]] settentrionale e dello [[Schleswig-Holstein]], diffondendosi poi nel Meclemburgo e nella [[Pomerania occidentale]] e verso sud nel [[Brandeburgo]]. Un importante sito di questa cultura è il cimitero preistorico di [[Mühlen Eichsen]], nell'omonimo comune a nord di [[Schwerin]]. Il cimitero, rinvenuto nel 1994, contiene i resti di circa 200 tombe realizzate a partire dal 600 a.C.<ref>{{cita libro|titolo= Reallexikon der Germanischen Altertumskunde|autore= [[Johannes Hoops]]|editore= Walter de Gruyter, 2002|volume= 20|id= ISBN 3110171643|url= https://books.google.de/books?id=CvSk4Ds393oC&lpg=PP1&hl=de&pg=PA296#v=onepage&q&f=false}}</ref>
Sul finire del [[XII secolo]], Enrico il Leone, duca dei [[Sassoni]], conquistò la regione, soggiogandola ai suoi signori, e [[Cristianizzazione|cristianizzò]] la popolazione. Iniziò in quel periodo una massiccia immigrazione tedesca, favorita dalla nobiltà con lo scopo di germanizzare il territorio ([[Ostsiedlung]]). I [[Venedi]] e le altre popolazioni slave si assimilarono nei secoli coi loro nuovi padroni, ma rimasero a lungo tracce della cultura e della lingua slava, ne è un esempio la città di [[Schwerin]], originariamente in lingua slava ''Zuarin''.
 
===Età antica===
Dal [[XII secolo]], il territorio è rimasto invariato, e relativamente indipendente dai vicini: caso quasi unico tra i territori [[Germania|germanici]].
[[File:Germani secondo PLINIO 78 e TACITO 98 AD.png|thumb|Germania I secolo d.C.]]
Le prime fonti storiche scritte sui popoli e la geografia della Germania nord-orientale provengono dall'opera ''[[De origine et situ Germanorum]]'', un trattato scritto dello storico romano [[Publio Cornelio Tacito]] intorno al 98 d.C. Il libro, conosciuto comunemente con il titolo ''Germania'', contiene una descrizione delle leggi e dei costumi dei popoli germanici,<ref>{{cita libro|autore= Tacito|titolo= De origine et situ Germanorum|posizione= cap. 1-27|url= http://www.thelatinlibrary.com/tacitus/tac.ger.shtml}}</ref> a cui seguono quelle delle singole tribù a partire da quelle confinanti con l'Impero romano fino a giungere a quelle ubicate sulle coste del mar Baltico.
 
Tacito divide i popoli germanici in tre grandi gruppi:<ref>{{cita|Tacito, ''Op. citata''|cap. 2}}.</ref>
===1621-1933===
* ''[[Ingaevones]]'', stanziati lungo le coste del Mare del Nord e sulle isole adiacenti;
Come molti territori [[Germania|tedeschi]], il Meclemburgo venne talvolta spartito più volte tra i diversi membri della famiglia regnante. Nel [[1621]], fu diviso nei due ducati di [[Meclemburgo-Schwerin]] e [[Meclemburgo-Güstrow]]. Con l'estinzione della dinastia Güstrow nel [[1701]], le terre furono ulteriormente divise: in parte andarono al Duca di [[Meclemburgo-Schwerin]], e in parte alla nuova dinastia [[Meclemburgo-Strelitz]].
* ''[[Istaevones]]'', stanziati nel bacino del Reno;
* ''[[Herminones]]'', stanziati nel bacino dell'Elba.
La composizione degli Herminones non è del tutto definita. Secondo [[Strabone]] questo gruppo si identifica con i [[Suebi]] che derivano il loro nome dal ''Mare Suebicum'', che era il nome romano per il Mar Baltico e Tacito scrive che i Suebi non sono un unico popolo, ma sono formati da più tribu distinte. Ne facevano parte i [[Buri (popolo)|Buri]],<ref name="TacitoGermania43,1">{{cita|Tacito, ''Op. citata''|cap.43, 1}}.</ref> i [[Corconti]], gli [[Ermunduri]],<ref name=TacitoGermania41>{{Cita|Tacito, ''Op. citata''|cap. 41, 1}}.</ref> i [[Longobardi]] (?),<ref name="TacitoGermania40,1">{{cita|Tacito, ''Op. citata''|cap. 40, 1}}.</ref> i [[Marsigni]],<ref name="TacitoGermania43,1"/> i [[Marcomanni]],<ref name="TacitoGermania42,1">{{cita|Tacito, ''Op. citata''|cap. 42, 1}}.</ref> i [[Naristi]],<ref name="TacitoGermania42,1"/> i [[Quadi]]<ref name="TacitoGermania42,1"/> e i [[Semnoni]].<ref name="TacitoGermania39,1">{{cita|Tacito, ''Op. citata''|cap. 39, 1}}.</ref> Tacito sembra far appartenere ai Suebi anche le popolazioni dei [[Reudigni]], [[Avioni]], [[Angli]], [[Varini]], [[Sedusi|Eudosi]], [[Suardoni]] e [[Nuitoni]].<ref name="TacitoGermania40,1"/><ref name=TacitoGermania41 />
 
Delle suddette popolazioni quelle che risiedevano nell'area del Meclemburgo erano i Longobardi nella parte sud-occidentale, i Semnoni nella parte meridionale e i Varni nella zona nord-orientale. A questi vanno aggiunti i [[Farodini]] e i [[Sidini]], che Tolomeo indica trovarsi a est dei Sassoni fra i fiumi ''Chalusus'' (probabilmente il [[Warnow (fiume)|Warnow]] e il fiume ''Suevus'' ([[Oder]]).<ref>{{cita libro|autore=Tolomeo|titolo=Geografia|volume=Libro II, Cap. 10|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Periods/Roman/_Texts/Ptolemy/2/10/limited.html|urlmorto=sì|accesso=28 marzo 2019|dataarchivio=20 ottobre 2017|urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20171020085906/http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Periods/Roman/_Texts/Ptolemy/2/10/limited.html}}</ref>
Nel [[1815]] i due ducati del Meclemburgo furono innalzati a granducati, e di conseguenza furono resi ancora più indipendenti tra loro, come in molte parti della [[Germania]] soggetti all'[[assolutismo monarchico|assolutismo]] feudale. Questo durò fino alla Rivoluzione tedesca del [[1918]]. Dal [[1918]] al [[1933]], i ducati furono stati liberi della [[Repubblica di Weimar]].
 
A partire dal IV secolo queste popolazioni, insieme ad altre, abbandonarono i loro territori lungo le coste del Baltico e si spinsero a sud dando luogo successivamente alle cosiddette [[invasioni barbariche del V secolo|Invasioni barbariche]] che portarono alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]]. Le ragioni di questa migrazione possono essere ricercate in due cause principali: la pressione esercitata sui popoli germanici da popolazioni provenienti da est, quali gli [[Unni]], i [[Goti]] e i [[Vandali]], e fattori climatici. L'area, abbandonata dalle popolazioni germaniche, venne quindi popolata da popoli [[slavi]] provenienti da est.
 
===Medioevo e prima partizione===
[[File:Siedlungsgebiet Abodriten2.png|thumb|Territorio controllato dagli Obodriti nel IX secolo]]
[[File:Mecklenburg 1230.PNG|thumb|Il Meclemburgo intorno al 1230]]
[[File:First partition of Mecklenburg.svg|thumb|Il Meclemburgo dopo la prima partizione del 1233/34]]
Dal VII al XII secolo la regione fu governata dagli [[Obodriti]] e da altre tribù. Nell'XI secolo [[Niklot]] degli Obotriti fondò la dinastia dei duchi del Meclemburgo, che poi diventarono granduchi; questa dinastia durò fino al 1918.
 
Sul finire del XII secolo Enrico il Leone, duca dei [[Sassoni]], conquistò la regione, soggiogandola ai suoi signori, e [[Cristianizzazione|cristianizzò]] la popolazione. Iniziò in quel periodo una massiccia immigrazione tedesca, favorita dalla nobiltà con lo scopo di germanizzare il territorio ([[Ostsiedlung]]). I [[Venedi]] e le altre popolazioni slave si assimilarono nei secoli con i loro nuovi padroni, ma rimasero a lungo tracce della cultura e della lingua slava, ne è un esempio la città di [[Schwerin]], originariamente in lingua slava ''Zuarin''.
 
Durante la sua storia il Meclemburgo è stato ripetutamente suddiviso in vari territori chiamati a seconda dei casi, principati, ducati o granducati.
 
La prima partizione avvenne nel 1234 dopo la morte di [[Enrico Borwin I di Meclemburgo]]. Enrico Borwin I aveva ereditato il Meclemburgo dal padre [[Pribislavo di Meclemburgo]]. Nel 1219 Enrico aveva suddiviso il territorio fra i suoi due figli, [[Enrico Borwin II di Meclemburgo|Enrico Borwin II]] e [[Nicola II di Meclemburgo|Nicola II]], realizzandi una co-reggenza con i figli, che tuttavia morirono prima del padre. Nel 1225 morì Nicola II, seguito l'anno successivo dal fratello. Nicola II morì senza eredi e l'intero territorio del Meclemburgo passò quindi ai quattro figli maschi di Enrico Borwin II. Dopo la morte di Enrico Borwin I (1227), i suoi nipoti governarono insieme il Meclemburgo fino al 1229 (o 1233), poi si spartirono il territorio:
* [[Giovanni I di Meclemburgo|Giovanni]], il primogenito, detto ''il Teologo'', ebbe il territorio del Meclemburgo originario comprendente il [[Meclemburgo (rocca)|castelo di Meclemburgo]], e i territori di [[Dassow]], [[Klütz]], [[Grevesmühlen]], [[Gadebusch]], [[Poel]], il castello di [[Neuburg|Ilow]], [[Brüel (Germania)|Brüel]], Bukow<ref>antico comune attualmente incorporato in [[Alt Sührkow]]</ref> e il castello di Kussin<ref>nell'attuale città di [[Neukloster]]</ref>;
* [[Nicola I di Werle|Nicola]] ebbe la [[Signoria di Werle]];
* [[Enrico Borwin III|Enrico]], ebbe la [[Signoria di Rostock]];
* [[Pribislao I|Pribislao]], il figlio più giovane, ebbe la [[Signoria di Parchim-Richenberg]].
 
La Signoria di Parchim-Richenberg ebbe una vita molto breve, in quanto si estinse nel 1255 con la rimozione di Pribislao I. Il suo territorio fu spartito fra i fratelli e il conte di Schwerin [[Gunzelino III di Schwerin|Gunzelino III]].
 
La Signoria di Rostock divenne un protettorato danese nel 1300 e fu poi conquistata da [[Enrico II di Meclemburgo]] nel 1323 cessando di esistere come entità a sé stante.
 
La Signoria di Werle si estinse nel 1436 con la morte di [[Guglielmo di Werle]] che non aveva figli maschi e il territorio ritornò alla casa di Meclemburgo (al tempo retta da [[Enrico IV di Meclemburgo-Schwerin]]).
 
L'8 luglio 1348 a [[Praga]] l'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]] fece del Meclemburgo un [[Ducato (circoscrizione)|ducato]] del [[Sacro Romano Impero]], elevando quindi i figli di [[Enrico II di Meclemburgo]] (morto nel 1329), [[Alberto II di Meclemburgo|Alberto II]] e [[Giovanni I di Meclemburgo-Stargard|Giovanni I]], al rango di duchi.<ref>Wigger, ''Op. citata'', pag. 170 e 204</ref>
 
Nel 1352 Alberto II e Giovanni I, si accordarono per dividersi l'eredità paterna. Venne quindi crato un nuovo stato, il [[Ducato di Meclemburgo-Stargard]] che andò a Giovanni I, mentre il resto del Meclemburgo rimaneva ad Alberto II. Nel 1358 Alberto II acquistò la [[Contea di Schwerin]] e il Meclemburgo iniziò a denominarsi come Meclemburgo-Schwerin.
 
Nel 1471 quando [[Ulrico II di Meclemburgo-Stargard]] morì senza lasciare eredi maschi, il Ducato di Meclemburgo-Stargard cessò di esistere e pertanto tutto il territorio del Meclemburgo ritornò sotto il controllo di un unico signore: [[Enrico IV di Meclemburgo-Schwerin]].
 
Da allora il territorio è rimasto invariato, e relativamente indipendente, caso quasi unico tra i territori [[Germania|germanici]], fino al 1621.
 
=== 1621-1933 (seconda e terza partizione) ===
[[File:Karte-Mecklenburg.png|thumb|right|Mecklenburg-Schwerin e annessioni dal 1866 al 1934]]
Una seconda importante spartizione del territorio avvenne nel 1621, quando questo fu diviso nei due ducati di [[Ducato di Meclemburgo-Schwerin|Meclemburgo-Schwerin]] e [[Ducato di Meclemburgo-Güstrow|Meclemburgo-Güstrow]]. Con l'estinzione della dinastia Güstrow nel 1701 le terre furono ulteriormente divise: in parte andarono al Duca di [[Ducato di Meclemburgo-Schwerin|Meclemburgo-Schwerin]], e in parte alla nuova dinastia [[Ducato di Meclemburgo-Strelitz|Meclemburgo-Strelitz]].
 
Nel 1815 i due ducati del Meclemburgo furono innalzati a granducati, e di conseguenza furono resi ancora più indipendenti tra loro, come in molte parti della [[Germania]] soggetti all'[[assolutismo monarchico|assolutismo]] feudale. Questo durò fino alla Rivoluzione tedesca del 1918. Dal 1918 al 1933 i ducati furono Stati liberi della [[Repubblica di Weimar]].
 
===Storia dal 1934===
Dopo tre secoli di divisione, il Meclemburgo fu riunito nel [[1934]] dal governo [[nazismo|nazista]]. Dopo la [[Secondaseconda guerra mondiale]], il governo [[Urss|sovietico]] che occupava la [[Germania Est|Germania dell'Est]], unì il Meclemburgo alla vicina regione della [[Pomerania|Pomerania Anteriore]], per formare il ''[[statiStati federati della Germania|''Land]]'']] del [[Meclemburgo-Pomerania Anteriore]], dal [[1947]] semplicemente ''Meclemburgo''.
 
Nel [[1952]], il governo della [[Germania Est]] divise il ''Land'' nei tre [[Repubblica_Democratica_Tedesca#Divisione_amministrativa|distretti]] (''Bezirk'') di [[Distretto di Rostock|Rostock]], [[Distretto di Schwerin|Schwerin]] e [[Distretto di Neubrandenburg|Neubrandenburg]].
 
Durante la [[riunificazione tedesca]] nel [[1990]], lo statoStato del Meclemburgo-Pomerania Anteriore tornò ada esistere, ede ora è uno dei sedici [[stati federati della Germania|''LandLänder'']] della [[Germania]].
 
==Popolazione del Meclemburgo==
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* [[Ferdinand Jacob Heinrich von Müller]], botanico [[australia]]no
* [[Siegfried Marcus]], pioniere dell'[[automobile]]
* [[Heinrich Schliemann]], [[Archeologiaarcheologia|archeologo]] classico
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione|titolo= Die zweite mecklenburgische Hauptlandesteilung|autore= Gustav Duncker|rivista= Jahrbücher des Vereins für Mecklenburgische Geschichte und Altertumskunde|volume= Band 73 (1908)|url= http://mvdok.lbmv.de/mjbrenderer?id=mvdok_document_00003414|lingua= de|}}
* {{cita pubblicazione|titolo= Stammtafeln des Großherzoglichen Hauses von Meklenburg |rivista= Jahrbücher des Vereins für Mecklenburgische Geschichte und Altertumskunde|autore= Friedrich Wigger|volume= Band 50 (1885)|editore= Duncker & Humblot, Leipzig 1876,|url= http://mvdok.lbmv.de/mjbrenderer?id=mvdok_document_00002930|pp= 111-146||lingua= DE}}
 
==Voci correlate==
*[[Sovrani di Meclemburgo]]
*[[Terra dei laghi del Meclemburgo]]
*[[Granducato di Meclemburgo-Schwerin]]
*[[Meclemburgo (Repubblica Democratica Tedesca)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonss=Categoryen:1911 Encyclopædia Britannica/Mecklenburg}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|titolo= Mecklenburg|autore= Helge Bei der Wieden|editore= Bayerischen Staatsbibliothek|url= https://www.deutsche-biographie.de/sfz59704.html#top}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Meclemburgo]]
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[[sw:Mecklenburg]]
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[[uk:Мекленбург]]