Peko Dapčević: differenze tra le versioni
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{{S| 
{{ 
|Nome = Peko Dapčević 
|Immagine = Peko Dapčević1.jpg  
|Didascalia = Peko Dapčević nel 1953 
|Soprannome = Petar Dapčević 
|Data_di_nascita =  
|Nato_a  = [[Cetinje]] 
|Data_di_morte =  
|Morto_a = [[Belgrado]] 
|Cause_della_morte = morte naturale 
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|Etnia = <!-- solo se enciclopedica --> 
|Religione = <!-- solo se enciclopedica --> 
|Nazione_servita = {{simbolo|Flag of Spain (1931–1939).svg|20|bordo}} [[Seconda Repubblica spagnola]]<br /> {{YUG 1943-1992}}  
|Forza_armata =  
|Arma =  
|Corpo =  
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|Unità =  
|Reparto =  
|Anni_di_servizio = 1937-1975 
|Grado = [[Colonnello generale]] 
|Ferite =  
|Comandanti =  
|Guerre =  
|Campagne = [[Fronte jugoslavo (1941-1945)]] 
|Battaglie =  
|Comandante_di = Distaccamenti partigiani del Montenegro<br/>[[4ª Brigata proletaria d'assalto montenegrina]]<br/>[[2ª Divisione proletaria]]<br/>[[II Korpus]]<br/>[[I Korpus]]<br/>[[1ª Armata jugoslava]] 
|Decorazioni = [[Ordine della libertà (Jugoslavia)|Ordine della libertà]] 
|Studi_militari =  
|Pubblicazioni =  
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}} 
{{Bio 
|Nome =  
|Soprannome = Peko 
|Cognome = Dapčević 
|ForzaOrdinamento = Dapcevic, Peko 
|Sesso = M 
|LuogoNascita = Cetinje 
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|AnnoNascita = 1913 
|LuogoMorte = Belgrado 
|GiornoMeseMorte =  
|AnnoMorte = 1999 
|Epoca = 1900▼ 
|Attività = partigiano 
|Attività2 = generale 
▲|Epoca = 1900 
▲|Nazionalità = jugoslavo  
}} 
Militante comunista e veterano della [[Guerra civile spagnola]], prese parte fin dall'inizio alla [[Resistenza jugoslava|Resistenza partigiana jugoslava]] contro le [[potenze dell'Asse|potenze occupanti dell'Asse]], dimostrandosi tra i più abili e tenaci comandanti dell'[[Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia|Esercito di Liberazione]]. In particolare svolse un ruolo decisivo nell'[[insurrezione del Montenegro]], nella drammatica [[battaglia della Neretva]] e nella vittoriosa offensiva in [[Serbia]] del 1944 culminata con la liberazione da parte delle sue truppe della capitale [[Belgrado]]. 
==Biografia== 
Nacque nel [[1913]] in un villaggio [[Montenegro|montenegrino]] vicino all'allora capitale [[Cetinje]] in una famiglia agiata e si laureò in [[giurisprudenza]]. Nel [[1933]] si iscrisse al [[Partito Comunista]]. Partecipò alla [[Guerra di Spagna]] fino al [[1939]], raggiungendo i gradi di capitano. Rientrato nel Montenegro, visse per due anni in clandestinità per poi porsi alla guida del distaccamento di guerriglieri del [[Lovćen]] 
[[File:Peko Dapčević u Kolašinu 1943.jpg|thumb|left|upright=0.7|Dapčević insieme ai suoi partigiani.]] 
Dopo la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] Dapčević è stato [[Capo di Stato Maggiore]] dell'[[Jugoslovenska narodna armija|Esercito]] e poi ambasciatore in [[Grecia]]<ref>Scotti, op. cit.</ref>.▼ 
In breve, divenne comandante del quartier generale dell'[[Armata popolare di liberazione della Iugoslavia|EPL]] nel Montenegro e successivamente della [[2ª Divisione proletaria]], partecipando alla [[battaglia della Neretva]]<ref>Durante la quale riuscì a liberare 4000 feriti accerchiati dai [[Tedeschi]] in [[Bosnia]]. Cfr. Giacomo Scotti, ''Ventimila caduti'', Mursia, 1970, cit. in Lando Mannucci, ''Per l'onore d'Italia - La Divisione italiana partigiana "Garibaldi" in Jugoslavia dall'8 settembre 1943 all'8 marzo 1945'', 2ª edizione, Roma, 1994 (1985), pag. 39.</ref> e alla [[battaglia della Sutjeska]], e poi del [[II Korpus]] (settembre [[1943]])<ref name="ref_A">Scotti, op. cit.</ref>, nel quale fu inquadrata anche la [[Divisione italiana partigiana Garibaldi (Montenegro)|Divisione Garibaldi]] dell'[[Esercito Italiano]]<ref>Mannucci, op. cit., pag. 24.</ref>. 
A luglio 1944 venne trasferito al comando del [[I Korpus]] e diresse le operazioni in Serbia che culminarono in ottobre con la vittoriosa [[offensiva di Belgrado]]; i partigiani di Dapčević sconfissero i tedeschi e, in collaborazione con le unità corazzate dell'[[Armata Rossa]], liberarono la capitale entro il 20 ottobre 1944. Dopo la brillante vittoria, Dapčević ricevette il comando della [[1ª Armata jugoslava]] con la quale combatté sul difficile fronte dello Srem per tutto l'inverno 1944-45. 
▲Dopo la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] Dapčević è stato [[Capo di Stato Maggiore]] dell'[[Jugoslovenska narodna armija|Esercito]] e poi ambasciatore in [[Grecia]]<ref 
==Note== 
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== Altri progetti == 
{{interprogetto 
{{Box successione 
|tipologia =  
{{Controllo di autorità|VIAF=8713450|LCCN=}}▼ 
|carica = [[Capo di stato maggiore|Capo di stato maggiore generale]] dell'[[Jugoslovenska Narodna Armija|Armata Popolare Jugoslava]] 
|immagine = Logo of the JNA.svg 
|periodo = 27 gennaio [[1953]] - 29 aprile [[1955]] 
|precedente = [[Koča Popović]] 
|successivo = [[Ljubo Vučković]] 
}} 
{{Portale|biografie|guerra|storia}} 
[[Categoria: 
[[Categoria:Antifascisti jugoslavi]] 
[[Categoria:Comunisti in Jugoslavia]] 
[[Categoria:Politici della Lega dei Comunisti del Montenegro]] 
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