Scorpiones: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m chg: he |
→Curiosità: Tmp. |
||
(560 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua||Scorpione (disambigua)|Scorpione}}
{{NN|animali|aprile 2010}}
{{Tassobox
| nome = Scorpioni
| immagine =Cercophonius
| didascalia =''[[
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|
|
|
|ramo= [[Bilateria]]
|superphylum=[[Protostomia]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Ecdysozoa]]}}
|phylum=[[Arthropoda]]
|subphylum=[[Chelicerata]]
|infraphylum=
|microphylum=
|nanophylum=
|superclasse=
|classe=[[Arachnida]]
| ordine = '''Scorpiones'''<br />{{zoo|[[Carl Ludwig Koch|C. L. Koch]]|1837}}
| suddivisione = Sottogruppi
| suddivisione_testo =
* † ''[[Palaeophonus nuncius|Palaeophonus]]''
* [[
* [[Caraboctonidae]]
* [[
* [[
** [[Bothriuridae]]
** [[Hormuridae]]
** [[Scorpionidae]]
* '''Chactoidea'''
** ''[[Superstitionia donensis|Superstitionia]]''
** [[Chactidae]]
** [[Euscorpiidae]]
** [[Vaejovidae]]
}}
Gli '''scorpioni''' ('''Scorpiones''' {{zoo|[[Carl Ludwig Koch|C. L. Koch]]|1837}}) sono un [[Ordine (tassonomia)|ordine]] di [[artropodi]] velenosi della [[classe (tassonomia)|classe]] degli [[aracnidi]]. Ci sono circa
==
=== Morfologia ===
[[File:Sorpion Under Blacklight.jpg|thumb|right|Uno scorpione di colore nero illuminato da una [[lampada di Wood]]]]
Come aracnidi, gli scorpioni hanno vicino alla bocca degli organi chiamati [[cheliceri]], un paio di pedipalpi, e quattro paia di zampe. I [[pedipalpi]], a forma di tenaglia, sono usati principalmente per catturare le prede e per la difesa e sono ricoperti di diversi tipi di peli sensoriali. Il corpo è diviso in due zone principali, il cefalotorace e
Nel lato inferiore
=== Dimensioni ===
Gli scorpioni hanno tipicamente lunghezze di qualche centimetro. Lo scorpione sudafricano "lungacoda" (''[[Hadogenes troglodytes]]'') supera la lunghezza di {{M|20|u=cm}} ed è probabilmente il più lungo scorpione vivente del mondo, mentre al secondo posto si colloca ''[[Pandinus imperator]]'', che raggiunge lunghezze intorno a {{M|18|–|20|u=cm}}<ref>Clarkson, Culin, Gertsch, Polis - "scorpion" su Encyclopaedia Britannica (in inglese) [https://www.britannica.com/EBchecked/topic/529352/scorpion/47755/General-features?anchor=ref494832]</ref>. Il più piccolo è probabilmente ''[[Microtityus fundora]]'', lungo appena {{M|12|u=mm}}. Tra gli scorpioni fossili, se ne annoverano alcuni lunghi fino a circa un metro (genere ''[[Brontoscorpio]]'').
===
{{Curiosità}}
Particolarità degli scorpioni è quella di diventare luminescenti, se esposti ad alcune frequenze di [[Radiazione ultravioletta|ultravioletti]].
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Scorpione 2005.jpg|thumb|Un esemplare di ''[[Euscorpius italicus]]'', uno scorpione che si può facilmente trovare in [[Italia]]]]
Comunemente si pensa agli scorpioni come animali da [[deserto]], invece vivono anche in molti altri paesaggi come [[prateria|praterie]] e [[savana|savane]], [[foresta caduca|foreste caduche]], [[foresta pluviale|foreste pluviali]] e [[caverna|caverne]].
Sono stati trovati scorpioni sotto rocce coperte di neve a oltre {{M|3600|u=m}} di [[altitudine]] nelle [[Ande]] sudamericane e nell'[[Himalaya]], in [[Asia]].
== Comportamento ==
=== Predazione ===
Gli scorpioni sono animali [[predazione|predatori]] notturni che si cibano di una grande varietà di insetti e ragni. La preda viene individuata principalmente percependo le vibrazioni. I pedipalpi hanno una serie di peli sensoriali che sentono le vibrazioni nell'aria; le punte delle zampe hanno piccoli organi sensoriali che percepiscono le vibrazioni nella terra.
La superficie di zampe, cheliceri e corpo è ricoperta di peli più fitti sensibili al tocco diretto. Sebbene siano armati di veleno per difendersi, gli scorpioni cadono preda di molti tipi di animali come rane, rospi, serpenti, lucertole, uccelli (specialmente gufi), e mammiferi carnivori.
A meno che non siano disturbati, gli scorpioni sono timidi e fanno uso del pungiglione solo allo scopo di uccidere la preda.
=== Ciclo vitale ===
Gli scorpioni hanno un complesso rito di [[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]] in cui il maschio usa i suoi pedipalpi per afferrare quelli della femmina e condurla in una "danza di [[corteggiamento]]". I dettagli del corteggiamento variano da specie a specie, con alcune che addirittura comportano la puntura da parte del maschio.
Gli scorpioni hanno un lungo periodo di gravidanza, da alcuni mesi a un anno e mezzo, a seconda della specie in cui i piccoli si sviluppano da [[embrione|embrioni]] nelle [[ovaie]] della madre. Durante questo periodo, sostanze nutritive vengono trasferite dalle ghiandole digestive della madre all'[[embrione]]. I piccoli appena nati salgono sulla schiena della madre, che li aiuta in questo costruendo un "cesto di nascita" con le sue zampe incrociate per prenderli quando nascono e dare loro un mezzo per arrampicarsi.
Di solito una femmina dà vita a circa 25-35 piccoli che restano sulla schiena della madre fino alla prima [[muta (biologia)|muta]], che costituisce una cuticola, un rivestimento esterno, di solito entro una settimana o due dalla nascita. Una volta scesi, conducono una vita indipendente, e compiono una muta periodicamente fino a raggiungere lo stato adulto. Per raggiungere la [[maturità sessuale]] sono solitamente richieste cinque o sei mute in un lasso di tempo che varia da due a sei anni.
Lo scorpione comune vive dai tre ai cinque anni, ma alcune specie raggiungono i 10-15 anni d'età. Alcuni scorpioni mostrano comportamenti sociali oltre il rapporto madre-piccolo, come la formazione di gruppi per l'inverno, la fondazione di [[colonie]], e in alcuni casi anche la formazione di vere e proprie famiglie che condividono cibo e ripari.
Una [[leggenda metropolitana]] vuole che gli scorpioni, circondati da un anello di fuoco, cerchino il suicidio. In seguito alla scoperta del "[[The Journal of Experimental Biology]]" del 1998 si svilupparono diverse tesi. Le più accreditate sostengono che lo scorpione semplicemente muoia per colpa del calore, dato che anche un'esposizione prolungata ai raggi del sole può provocarne la morte. Quindi gli scorpioni, in base ad un meccanismo istintivo, cercano di pungere qualunque cosa intorno a loro. Questo dà l'impressione del "suicidio".
== Il veleno degli scorpioni ==
Il [[veleno]] degli scorpioni viene usato principalmente per la cattura delle prede ed è formato da complesse [[miscela (chimica)|miscele]] di [[neurotossina|neurotossine]] (tossine che bloccano il funzionamento del [[sistema nervoso]]), formate principalmente da [[proteine]] e da [[cationi]] di [[sodio]] e di [[potassio]]; ogni specie ha la sua miscela unica.
Le tossine possono essere classificate in:
* Tossine a catena lunga
** α-tossine: bloccano canali del sodio e quindi bloccano il potenziale d’azione
** β-tossine: aumentano l’apertura dei canali del sodio aumentando il potenziale d’azione
* Tossine a catena corta: interagiscono con i canali del potassio voltaggio dipendenti, canali del calcio e canali del cloro
Il veleno degli scorpioni è principalmente rivolto a bloccare l'attività in altri [[artropodi]]; di conseguenza in generale è innocuo per gli esseri umani, e una puntura può produrre solo effetti localizzati (dolore, gonfiore e sensazioni di sfinimento). Alcuni scorpioni però, principalmente della famiglia dei [[Buthidae|Butidi]] (come lo [[Mesobuthus martensii|scorpione dorato della Cina]]), possono essere molto pericolosi per l'uomo. Secondo G.A.Polis, solo otto generi, tutti Butidi, includono specie letali per l'uomo.
Fra le specie più pericolose vi è il ''[[Leiurus quinquestriatus]]'', che possiede il più potente veleno della sua famiglia, e i membri dei generi ''[[Parabuthus]]'', ''[[Tityus]]'' e ''[[Androctonus]]''. Il veleno di questi scorpioni in rari casi si è verificato letale poiché in generale questi animali non sono in grado di inoculare veleno sufficiente a uccidere un adulto sano: la maggior parte dei decessi avviene fra i bambini, gli anziani e coloro la cui salute è compromessa da altre malattie pregresse. A meno che non siano disturbati, gli scorpioni sono generalmente timidi e fanno uso del loro pungiglione solo allo scopo di uccidere la preda. Solitamente cercano di fuggire al pericolo o rimangono immobili. Non si sa con precisione se sono soliti conservare il veleno, ma spesso questo è usato solamente se non sono in grado di sottomettere la loro preda con i due artigli. Molti generi di scorpioni (come ''[[Pandinus]]'' e ''[[Hadogenes]]'') usano raramente il loro veleno, confidando invece nei loro possenti [[pedipalpi]].
Per anni si è creduto che gli scorpioni non fossero immuni al loro veleno. Tuttavia alcuni biologi francesi condussero una ricerca nel 1998 dimostrando il contrario almeno per una specie<ref>Legros C. et al., ''The myth of scorpion suicide: are scorpions insensitive to their own venom?'' The Journal of Experimental Biology, Vol. 201; 18. Company of Biologists, 1998.</ref>.
== Evoluzione ==
Gli scorpioni sono stati tra i primi animali a conquistare le terre emerse; si suppone che il passaggio dall'ambiente acquatico a quello terrestre sia avvenuto per gradi nel corso del [[Siluriano]] superiore (circa 420 milioni di anni fa). Tuttavia i primi scorpioni erano animali compiutamente acquatici, essendo privi di polmoni. Questi animali si originarono da un antenato appartenente ai [[chelicerati]], probabilmente simile ai cosiddetti "scorpioni di mare" o [[euripteridi]]. Uno dei primi scorpioni a camminare sulle terre emerse fu ''[[Palaeophonus]]'' del Siluriano. Nel corso del Siluriano e del [[Devoniano]] alcuni scorpioni acquatici raggiunsero dimensioni notevoli, di circa un metro di lunghezza (''[[Brontoscorpio]]''); anche alcune forme del [[Carbonifero]] ''([[Pulmonoscorpius]]'') raggiunsero dimensioni simili. Nel corso di molti milioni di anni gli scorpioni persero del tutto le loro caratteristiche acquatiche e si specializzarono quali animali completamente terrestri.
=== In Italia ===
Tra i reperti fossili scoperti in Italia, appartenenti all'ordine degli ''Scorpiones,'' vale la pena menzionare il ''Protobuthus ziliolii'' appartenente alla famiglia ''Protobuthidae'' (oggi estinta), a sua volta inclusa nella superfamiglia ''Buthoidea''. Tale specie rappresenta il primo scorpione triassico italiano, ovvero lo scorpione più antico mai trovato in Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/buone-notizie/23_luglio_20/a-milano-piu-antico-scorpione-d-italia-piu-vecchio-dinosauri-c0c9b6be-26fd-11ee-8ff1-5e0f92474986.shtml|titolo=A Milano il più antico scorpione d’Italia, più vecchio dei dinosauri|sito=Corriere della Sera|data=2023-07-20|lingua=it-IT|accesso=2023-07-20}}</ref>.
== Sistematica ==
=== Specie viventi ===
Le numerosissime specie di scorpioni viventi sono ripartite in sei superfamiglie e diciassette famiglie:<ref name=TSF>{{cita web |autore=Rein JO|titolo=The Scorpion Files |editore= Norwegian University of Science and Technology, Trondheim |url=http://www.ntnu.no/ub/scorpion-files/intro.php |lingua=en |anno=2012|accesso=2 ottobre 2015}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Soleglad ME & Fet V |url=http://www.science.marshall.edu/fet/euscorpius/p2003_11.pdf |titolo=High-Level Systematics and Phylogeny of the Extant Scorpions (Scorpiones: Orthosterni)|rivista=Euscorpius |anno= 2003 |pp=1-175|lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Fet V & Soleglad ME |anno=2005|titolo=Contributions to scorpion systematics. I. On recent changes in high-level taxonomy|rivista=Euscorpius |volume=31 |pp=1-13|url=http://www.science.marshall.edu/fet/euscorpius/p2005_31.pdf |lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Prendni L & Wheeler WC |anno=2005|titolo=Scorpion higher phylogeny and classification, taxonomic anarchy, and standards for peer review in online publishing|rivista=Cladistics |volume=21|numero=5|pp=446-494|url=http://research.amnh.org/users/lorenzo/PDF/Prendini.2005.Cladistics.pdf |lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Levy G |anno=2007 |titolo= The first troglobite scorpion from Israel and a new chactoid family (Arachnida: Scorpiones) |rivista=Zoology in the Middle East |volume=40 |pp=91-6 |url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/09397140.2007.10638209 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=Fet V, Soleglad ME, Zonstein SL |anno=2011 |titolo=The genus Akrav Levy, 2007 (Scorpiones: Akravidae) revisited |rivista=Euscorpius |volume=134 |pp=1-49 |url=http://www.science.marshall.edu/fet/euscorpius/p2011_134.pdf |lingua=en |accesso=3 ottobre 2015 |dataarchivio=11 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210511133907/http://www.science.marshall.edu/fet/euscorpius/p2011_134.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Vignoli V, Prendini L|titolo=Systematic revision of the troglomorphic North American scorpion family Typhlochactidae (Scorpiones, Chactoidea) |rivista=Bulletin of the American Museum of Natural History |anno=2009 |volume=326 |pp=1-94 |lingua=en |url=http://digitallibrary.amnh.org/dspace/handle/2246/6000}}</ref>
* Superfamiglia Pseudochactoidea
** Famiglia [[Pseudochactidae]] {{zoo|Gromov|1998}} (3 generi)
* Superfamiglia [[Buthoidea]]
** Famiglia [[Buthidae]] {{zoo|C.L. Koch}} (89 generi)
* Superfamiglia Cheriloidea
** Famiglia [[Cherilidae]] {{zoo|Pocock|1893}} (1 genere)
* Superfamiglia Iuroidea
** Famiglia [[Iuridae]] {{zoo|Thorell|1876}} (4 generi)
** Famiglia [[Caraboctonidae]] {{zoo|Kraepelin|1905}} (4 generi)
* Superfamiglia Scorpionoidea
** Famiglia [[Scorpionidae]] {{zoo|Latreille|1802}} (21 generi)
** Famiglia [[Hemiscorpiidae]] {{zoo|Pocock|1893}} (1 genere)
** Famiglia [[Heteroscorpionidae]] {{zoo|Kraeplin|1905}} (1 genere)
** Famiglia [[Hormuridae]] {{zoo|Laurie|1896}} (11 generi)
** Famiglia [[Bothriuridae]] {{zoo|Simon|1880}} (16 generi)
* Superfamiglia Chactoidea
** Famiglia [[Akravidae]] {{zoo|Levy|2007}} (1 genere)
** Famiglia [[Chactidae]] {{zoo|Pocock|1893}} (16 generi)
** Famiglia [[Euscorpiidae]] {{zoo|Laurie|1896}} (10 generi)
** Famiglia [[Superstitioniidae]] {{zoo|Stahnke|1940}} (1 genere)
** Famiglia [[Typhlochactidae]] {{zoo|Mitchell|1971}} (4 generi)
** Famiglia [[Troglotayosicidae]] {{zoo|Lourenço|1998}} (2 generi)
** Famiglia [[Vaejovidae]] {{zoo|Thorell|1876}} (23 generi)
In Italia è rappresentata la sola famiglia degli Euscorpidi.
=== Specie estinte ===
Esistono altre numerose famiglie di scorpioni, oggi estinte, come ad esempio la famiglia ''Protobuthidae'' appartenente alla superfamiglia ''Buthoidea'' ed altre ancora''.''
== Scorpioni in cattività ==
Eccetto i più velenosi, gli scorpioni sono semplici da tenere: buona umidità (min 50-60% per i deserticoli), temperatura ottimale, che si aggira intorno ai 24 gradi di notte e ai 26/27 di giorno (per gli ''Euscorpius'' va bene anche la temperatura di casa) e cibo vivo come [[Orthoptera|grilli]], locuste, [[Blattodea|blatte]], [[Arachnida|ragni]], [[Lepidoptera|larve di lepidotteri]], ecc. Lo spazio può essere anche esiguo.
== Utilizzi ==
=== Cucina ===
In alcuni paesi del sud-est asiatico gli scorpioni sono mangiati fritti, come uno snack.<ref>{{Cita web |url=http://www.cottoemangiato.net/blog/ming-tsai/2010/november/scorpioni-neri-fritti |titolo=Scorpioni neri fritti - Cotto e Mangiato<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=18 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150407133605/http://www.cottoemangiato.net/blog/ming-tsai/2010/november/scorpioni-neri-fritti |dataarchivio=7 aprile 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
== Lo scorpione nella cultura popolare ==
=== Arte ===
Nel veterotestamentario [[Libro di Ezechiele]] (2-6), si afferma che i nemici del profeta e della parola divina fossero chiamati scorpioni, antagonisti della verità: l'animale è attributo di colui che sfida con la parola il Verbo divino, che discute il [[dogma]] e che mina la legge dei Profeti. Nel [[Medioevo]] lo scorpione assurge a simbolo dell'eretico, di colui che ha la lingua velenosa, che insinua dubbi e maldicenze, poiché, come la puntura dell'animale, avvelena la comunità con dispute ed [[apostasia|apostasie]] (lo ricorda anche l'apologeta [[Tertulliano]] nello ''Scorpiace''). Ritroviamo lo scorpione ad esempio nei rilievi del ''Portale dello Zodiaco'' nella [[Sacra di San Michele]] nel torinese e su uno degli [[estradosso|estradossi]] della [[cattedrale di Chartres]]. In pittura si ricordano lo scorpione dipinto su un bordo del sepolcro nel ''Trionfo della Morte'' affrescato da [[Giacomo Borlone de Buschis]] nell'Oratorio dei Disciplini a [[Clusone]]; gli scorpioni dipinti sugli abiti dei soldati dell{{'}}''Andata al Calvario'' del [[Beato Angelico]] (''Armadio degli Argenti''; [[Museo Nazionale di San Marco]], [[Firenze]]), ove lo scorpione sottolinea la colpa morale e la condanna per infamia ed empietà deicida. Come nel caso del Beato Angelico, altri esempi propongono la connotazione negativa dello scorpione in relazione alla religione ebraica: la ''Crocifissione'' di [[Bernardo Luini]] in Santa Maria degli Angeli a [[Lugano]]; la ''Crocifissione'' di [[Giovanni Boccati]] ([[Galleria Nazionale delle Marche]], [[Urbino]]); la ''Resurrezione'', parte della [[predella]] della pala di ''Madonna con bambino e santi'' in Sant'Agostino a [[San Gimignano]].<ref>"Immaginario, scorpioni, Colpo di coda"; Lorenzo Lorenzi in ''Medioevo'', n. 231, aprile 2016, pag. 72 e sgg.</ref>
=== Cinema ===
Ci sono vari film che fanno riferimento agli scorpioni:
*''[[Lo scorpione nero]]'' (''The Black Scorpion'') (1957)
* ''[[Red Scorpion - Scorpione rosso]]'' (1989)
* ''Tail Sting'' (2001)
* ''[[La maledizione dello scorpione di giada]]'' (2001)
* ''[[La mummia - Il ritorno]]'' (2001)
* ''[[Il Re Scorpione]]'' (2002)
* ''Stinger'' (2005)
* ''Scorpius Gigantus'' (2006)
[[File:Impresa Rodomonte Gonzaga.jpg|thumb|''Impresa dello scorpione'' di [[Luigi Gonzaga "Rodomonte"]], [[Paolo Giovio]], 1559.]]
=== Araldica ===
L{{'}}''Impresa dello scorpione'', accompagnata dal [[motto]] latino ''[[Qui vivens laedit morte medetur]]'', appartenne alla famiglia [[Gonzaga]]. La frase, accompagnata dall'emblema di uno [[scorpione]] ricamato su una sopraveste di raso turchino, venne esibita dal condottiero [[Luigi Gonzaga "Rodomonte"]]<ref>{{cita libro | autore=[[Paolo Giovio]] | wkautore= | anno=1559 | titolo=Dialogo dell'imprese militari et amorose | editore=Roviglio | città=Lione |edizione= | url=https://archive.org/details/impresemilitarie00giov/page/106/mode/2up |pagina=107| accesso=1° ottobre 2025}}</ref> il 25 marzo 1530 in occasione della visita a [[Mantova]] dell'[[imperatore]] [[Carlo V]].<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/gonzaga-luigi-detto-rodomonte_(Dizionario-Biografico)/ Treccani.it Gonzaga Luigi detto Rodomonte.]</ref>
Sta a simboleggiare le proprietà dello scorpione, che «da vivo è nocivo, ma da morto cura», grazie agli estratti ricavati dal suo veleno e che quindi il condottiero avrebbe ucciso chiunque provasse ad offenderlo.<ref>[https://books.google.it/books?id=C0rTSihcX78C&pg=RA1-PA100&dq=Qui+vivens+laedit+morte+medetur&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwi4qu_us4OQAxWm3AIHHbXDB-sQ6AF6BAgOEAM#v=onepage&q=Qui%20vivens%20laedit%20morte%20medetur&f=false Ireneo Affò, ''Vita di Monsignor Giangirolamo Rossi, de Marchesi di San Secondo''.]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=g3W6oyiTeJMC&pg=PA18&dq=Qui+vivens+laedit+morte+medetur&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwi4qu_us4OQAxWm3AIHHbXDB-sQ6AF6BAgLEAM#v=onepage&q=Qui%20vivens%20laedit%20morte%20medetur&f=false Carlo Padiglione, ''Le divise de' piu illustri personaggi della casa Gonzaga''.]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=ZT5hAAAAcAAJ&pg=PA40&dq=Qui+vivens+laedit+morte+medetur&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwi4qu_us4OQAxWm3AIHHbXDB-sQ6AF6BAgGEAM#v=onepage&q=Qui%20vivens%20laedit%20morte%20medetur&f=false Luca Contile, ''Ragionamento di Luca Contile sopra la proprietà delle Imprese.]</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Marie-Sophie Germain, ''Gli scorpioni'', De vecchi Editore, 2008. ISBN 978-88-412-4826-3
== Voci correlate ==
* [[Paraisobuthus]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sullo|etichetta=scorpione|wikt=scorpione}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.ub.ntnu.no/scorpion-files/index.php|The Scorpion files|lingua=en}}
* {{cita web|http://jeb.biologists.org/cgi/reprint/201/18/2625.pdf|Documento del The Journal of Experimental Biology|lingua=en}}
* {{cita web|https://discord.gg/W9Rz6BPza6|Server discord degli Skorpion Brothers}}
* [https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/traumi-avvelenamento/morsi-e-punture/punture-di-scorpione Manuale MSD - Punture di scorpione]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|artropodi}}
[[Categoria:Scorpiones| ]]
|