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{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo di Miraflores<br><small>[[Presidenti del Venezuela|Uffici del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela]]<small>
|immagine =Miraflores_2010.JPG
|didascalia =
|paese = VEN
|città = Caracas
|indirizzo = Avenida Urdanet
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è disambigua -->
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|periodo costruzione = 1884-1897
|inaugurazione = 1897
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|uso = Uffici del [[Presidenti del Venezuela|Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela]]
|architetto = [[Giuseppe Orsi di Mombello]]
|ingegnere =
|appaltatore = [[Joaquín Crespo]]
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|proprietario = Venezuela
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[[Utente:Danielfpq/Sandbox:Architettura|Architettura]]
[[Utente:Danielfpq/Sandbox:Template|Template]]
Il '''Palazzo di Miraflores''' o più semplicemente '''Miraflores''' è la sede ufficale del governo del [[Venezuela]], principale ufficio del [[Presidenti del Venezuela|Presidente della Republica Bolivariana del Venezuela]].
Situato nel centro di [[Caracas]], a pochi metri dal [[Palacio Federal Legislativo]], l'edificio cominciò ad essere costruito nel [[1884]] sotto la direzione del conte italiano [[Giussepe Orsi de Mombello]] durante il mandato del Presidente [[Joaquín Crespo]] ([[1884]]-[[1886]]). Fu però solo a partire dal [[1900]] che il palazzo iniziò ad esercitare le proprie funzioni, sotto il governo di [[Cipriano Castro]].
== Storia ==
[[File:Miraflores, 1900s.jpg|thumb|left|Interni del palazzo agli inizi del [[Ventesimo Secolo]]]]
[[Utente:Danielfpq/Sandbox:La Casona]]
Il 27 Aprile [[1884]], il generale [[Joaquín Crespo]] divenne Presidente della Repubblia, e nell'agosto dello stesso anno comprò il terreno de ''La Trilla'', situato nel centro di [[Caracas]], per avviare la costruzione di una nuova residenza ai fini di abitarvi con sua moglie Jacinta Parejo de Crespo e i suoi figli.
È per questo che originalmente il palazzo venne chiamato ''Recidencia La Trilla'' e solo più tardi acquistò il nome attuale. Furono principalmente due i fattori che influirono nello sviluppo della costruzione del palazzo. Da un lato, gli obblighi presidenziali che impedirono a Crespo di occuparsi direttamente del progetto, dall'altro le irregolarità del terreno, dovute al fatto che questo era situato sulla pendice meridionale del monte Avila. Più tardi, nel [[1887]], cominciò la seconda tappa storica della costruzione del palazzo, la quale venne influenzata dalle esigenze di tempo e di denaro dettate dalla politica di Crespo.
==Galleria==
Crespo, infatti, trascorse la maggior parte di questo tempo fuori dal paese, il che rese difficile il completamento del progetto. Tuttavia, in [[Spagna]] il presidente stabilì contatti con il costruttore [[Juan Bautista Sales]], con il quale studiò i progetti di costruzione e il disegno dei primi piani, oltre a fare la conoscenza di un gran numero di artigiani. Si dice che durante il suo soggiorno in Spagna, Crespo prese ispirazione del nome di ''Miraflores'' grazie ad un monastero della città di [[Burgos (Spagna)|Burgos]]. Una seconda versione vuole Crespo scegliere questo nome a seguito del suo esilio in [[Perù]], durante il quale soggiornò per qualche tempo in una vecchia [[hacienda]] chiamata appunto ''Miraflores''.
{{Residenze ufficiali dei Capi di Stato}}{{Metropolitana di Roma/Linea A}}{{Metropolitana di Roma/Linea B}}{{Metropolitana di Roma/Linea C}}{{Metropolitana di Roma/Linea D}}{{Metropolitana di Roma/Linea E}}
Nel [[1889]], quando Crespo tornò dal suo esilio nelle [[Antille]], si dedicò maggiormente nell'adempimento del progetto del palazzo. Nel [[1892]] si racconta che fosse totalmente terminata la struttura esterna del palazzo. Il [[1893]], con la rielezione di Crespo a Presidente della Republica, fu un anno favorevole per la costruzione di Miraflores, dato che si poté finalmente terminare la costruzione degli interni ed avviare i dettagli finali del progetto. L'assasinio di Crespo (avvenuto nel [[1898]]) segnò una fase difficile per il palazzo, in quanto il generale aveva lasciato alla moglie non pochi debiti da risanare.
A seguito del terremoto di [[Caracas]] del 29 ottobre [[1900]], il generale [[Cipriano Castro]], allora al potere, decise di usare Miraflores come residenza presidenziale, avendo il palazzo un assetto [[Ingegneria sismica|antisismico]]. In questa maniera, Castro diventò il primo presidente ad abitare nel palazzo. Inoltre vi si trasferì l'ufficio del Ministero delle Finanze e del Credito Publico.
[[File:Miraflores 1930.jpg|thumb|right|Facciata del palazzo nel 1930]]
Il primo gennaio [[1901]], il palazzo offrì il primo ricevimento con la ricorrenza del anno nuovo. Successivamente, nel marzo dello stesso anno, l'Assemblea Nazionale Costituente approvò un progetto mediante il quale si autorizzò il potere esecutivo federale ad acquistare la proprietà (messa all'asta solo nel [[1911]]) e a trasformarla in Residenza Presidenziale. Il 5 luglio [[1911]], il generale [[Juan Vicente Gómez]], vi tenne un grande riceviento con l'occasione di celebrare il centenazio dall'[[Venezuela#Indipendenza|indipendenza]].
Nel [[1936]], il generale [[Eleazar López Contreras]] si insediò nel palazzo e ne cambiò il carattere personalista attribuito da Castro e Gómez, conferendogli il profilo più ufficiale di Palazzo Nazionale del Governo e residenza ufficiale dei presidenti del Venezuela. Nel [[1941]], il presidente [[Isaías Medina Angarita]] ordinò la riparazione dell'ufficio presidenziale e ne migliorò gli esterni.
Nel [[1945]], [[Rómulo Betancourt]] diventò il primo condottiero ad identificare il palazzo di Miraflores come la sede dove venivano approvati i decreti presidenziali, in sostituzione del Palazzo Federale. Nel [[1948]], si insediò nel palazzo il primo presidente eletto per [[suffragio universale]]: [[Rómulo Gallegos]].
Dal [[1948]] al [[1958]], durante la dittatura militare da parte del generale [[Marcos Pérez Jiménez]], il palazzo di Miraflores subì un grave abbandono, si pensò addirittura di demolirlo e dare ad un altro edificio il profilo di sede ufficiale del governo. Nel [[1959]], [[Rómulo Betancourt]], primo Condottiero Costituzionale del nuovo periodo democratico, avviò l'ampliamento di alcune sale ed ambienti del Palazzo.
Anni più tardi, nel primo periodo costituzionale di [[Rafael Caldera]] ([[1969]]-[[1974]]) si diede inizio all'erezione dell'Edificio Amministrativo, e nel febbraio del [[1979]], il palazzo venne dichiarato monumento storico nazionale. Nel periodo del presidente [[Luis Herrera Campins]], venne concluso l'Edificio Amministrativo e la [[Piazza Bicentenaria]], e nel governo di [[Jaime Lusinchi]] venne ampliato il complesso adibito per il consiglio dei ministri.
Dal [[1994]] fino ai giorni nostri, si è intrapresa una politica volta a riscattare la dignità del Palazzo di Miraflores come sede ufficiale del governo nazionale. In questo modo, le sue porte sono state aperte al pubblico e, inoltre, il palazzo è stato adibito a centro di incontro di rilevanza sociale e politica fra impresari, lavoratori e funzionari del governo, senza tralasciare il clero e l'esercito.
Nel febbraio [[2007]] venne inauguata una nuova sala stampa dedicata a [[Simón Bolívar]], più ampia e compoda perrealizzare conferenze o annucci da parte dei distinti rappresentanti del governo.
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File:Fachada Miraflores.JPG|Facciata principale del palazzo
File:Patio Central, Palacio de Miraflores.JPG|Patio centrale del palazzo.
File:Salón Joaquín Crespo.JPG|Sala Joaquín Crespo
File:Salón de los Embajadores.JPG|Sala degli Ambasciatori
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== Voci correlate ==
* [[Residenzia Presidenziale La Casona]]
* [[Venezuela]]
* [[Caracas]]
* [[Storia del Venezuela]]
* [[Palacio Federal Legislativo]]
== Collegamenti Esterni ==
{{commonscat}}
* [http://travel.webshots.com/photo/1094333937033582113yHGziL Vista del palacio de Miraflores]
* [http://www.venezuelatuya.com/historia/palaciode_miraflores.htm Palacio de Miraflores]
* [http://www.venezuela.gov.ve Sitio del despacho presidencial]
* [http://www.asambleanacional.gov.ve Sitio de la Asamblea Nacional]
[[Categoria:Venezuela]]
[[Categoria:Architetture del Venezuela]]
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