Petroica macrocephala: differenze tra le versioni

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|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=106005476103734876|autore=BirdLife International 20122017}}</ref>

|immagine=[[File:A Toitoi in the forest.jpg|230px]]<br/>Maschio di ''P. m. toitoi''<br/>[[File:Petroica macrocephala macrocephala1.jpg|230px]]<br/>Maschio di ''P. m. macrocephala''

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[[Image:Tomtit fem - New Zealand (25419832238).jpg|thumb|Le femmine hanno il piumaggio più marrone di quello dei maschi.]]

[[File:Nests of South-Island Tomtit (Myiomoira macrocephala).jpg|thumb|Illustrazione di un nido di ''P. m. macrocephala'' (1888).]]

La '''baliapetroica della Nuova Zelanda''' ('''''Petroica macrocephala''''' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|[[Johann Friedrich Gmelin|J. F. Gmelin]], [[|1789]]</span>}})) è un [[Aves|uccello]] della famiglia dei [[Petroicidae|Petroicidi]] originario, come indica il nome, della [[Nuova Zelanda]]<ref name=IOC>{{IOC | titolo=Family Petroicidae | url=http://www.worldbirdnames.org/n-dippers.htmlbow/au_robins/ | accesso=57 giugnomaggio 20122014}}</ref>. Oltre che sulle due isole principali, questa specie, nota nei luoghi d'origine come ''Tomtit'', si incontra anche su vari arcipelaghi vicini. Gli studiosi ne riconoscono alcune [[sottospecie]], che variano considerevolmente nel [[piumaggio]] e nelle dimensioni. La specie non è minacciata e si è adattata bene ai cambiamenti apportati dall'uomo alla [[biodiversità]] della Nuova Zelanda.

== Tassonomia ==

La '''balia della Nuova Zelanda''' ('''''Petroica macrocephala''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Johann Friedrich Gmelin|J. F. Gmelin]], [[1789]]</span>) è un [[Aves|uccello]] della famiglia dei [[Petroicidae|Petroicidi]] originario, come indica il nome, della [[Nuova Zelanda]]<ref name=IOC>{{IOC |titolo=Family Petroicidae |url=http://www.worldbirdnames.org/n-dippers.html|accesso=5 giugno 2012}}</ref>. Oltre che sulle due isole principali, questa specie, nota nei luoghi d'origine come ''Tomtit'', si incontra anche su vari arcipelaghi vicini. Gli studiosi ne riconoscono alcune [[sottospecie]], che variano considerevolmente nel [[piumaggio]] e nelle dimensioni. La specie non è minacciata e si è adattata bene ai cambiamenti apportati dall'uomo alla [[biodiversità]] della Nuova Zelanda.

La baliapetroica della Nuova Zelanda è una delle tre specie del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Petroica]]'' presenti in Nuova Zelanda, evolutesi a partire da antenati giunti lì dall'[[Australia]]. In passato si riteneva che esse discendessero dalla [[Petroica boodang|petroica scarlatta]]<ref>{{cita pubblicazione | autore=C. A. Fleming, (| anno=1950) | titolo=New Zealand flycatchers of the genus ''Petroica Swainson'' (Aves), Parts I and II, ''| rivista=Trans. Roy. Soc. NZ'' '''| volume=78''', | pp.=14-47 14–47e 126–160.126-160}}</ref>, ma ricerche più recenti hanno messo questa teoria in discussione. Attualmente gli studiosi ritengono che vi siano state due ondate colonizzatrici, una che ha dato origine allaalle balia[[Petroica brunalongipes|petroiche neozelandesebrune dell'Isola del Nord]] e [[Petroica australis|dell'Isola del Sud]] e l'altra alla [[Petroica traversi|baliapetroica melanica dell'Isoladelle Chatham]] e alla baliapetroica della Nuova Zelanda<ref name = "Miller">Miller,{{cita pubblicazione | autore=Hilary C. &Miller Lambert,e David M. (Lambert | anno=2006): | titolo=A molecular phylogeny of New Zealand’sZealand's Petroica (Aves: Petroicidae) species based on mitochondrial DNA sequences. ''| rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution'' '''| volume=40'''( | numero=3): | pp=844-855.}}</ref>.

==Tassonomia==

[[Image:NorthIsTomtitBuller.jpg|thumb|right|300px|''P. m. toitoi''.]]

La balia della Nuova Zelanda è una delle tre specie del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Petroica]]'' presenti in Nuova Zelanda, evolutesi a partire da antenati giunti lì dall'[[Australia]]. In passato si riteneva che esse discendessero dalla [[Petroica boodang|petroica scarlatta]]<ref>C.A. Fleming, (1950) New Zealand flycatchers of the genus ''Petroica Swainson'' (Aves), Parts I and II, ''Trans. Roy. Soc. NZ'' '''78''', pp. 14–47 126–160.</ref>, ma ricerche più recenti hanno messo questa teoria in discussione. Attualmente gli studiosi ritengono che vi siano state due ondate colonizzatrici, una che ha dato origine alla balia bruna neozelandese e l'altra alla [[Petroica traversi|balia melanica dell'Isola Chatham]] e alla balia della Nuova Zelanda<ref name = "Miller">Miller, Hilary C. & Lambert, David M. (2006): A molecular phylogeny of New Zealand’s Petroica (Aves: Petroicidae) species based on mitochondrial DNA sequences. ''Molecular Phylogenetics and Evolution'' '''40'''(3): 844-855.</ref>.

Attualmente gli studiosi riconoscono cinque sottospecie di baliapetroica della Nuova Zelanda, ognuna ristretta alle seguenti isole e gruppi insulari: Isola del Nord, Isola del Sud, isole Snares, isole Chatham e isole Auckland. In passato quattro di esse venivano considerate specie a tutti gli effetti (la sottospecie delle Chatham veniva classificata assieme a quella dell'Isola del Sud)<ref>{{cita pubblicazione | autore=R. N. Holdaway, T. H. Worthy ande A. J. D. Tennyson,( | anno=2001) "| titolo=A working list of breeding bird species of the New Zealand region at first human contact/" ''| rivista=NZ J. Zool.'' '''| volume=28''': | pp. 119–187=119-187}}</ref>, ma gli studi genetici hanno dimostrato che queste sottospecie si sono differenziate solo recentemente<ref name = "Miller"/>. Esse sono<ref name=IOC/>:

* ''P. m. toitoi'' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|Lesson, |1828}})</span> ([[Isola del Nord]] e isole vicine);

* ''P. m. macrocephala'' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|J. F. Gmelin, |1789}})</span> ([[Isola del Sud]], [[Stewart Island|isola di Stewart]] e isole vicine);

* ''P. m. dannefaerdi'' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|Rothschild, |1894}})</span> ([[isole Snares]]);

* ''P. m. chathamensis'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|C. A. Fleming, |1950</span>}} ([[Isola Chatham]]);

* ''P. m. marrineri'' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|Mathews e Iredale, |1913}})</span> ([[isole Auckland]]).

In [[lingua maorimāori]] la sottospecie diffusa sull'Isola del Nord viene chiamata ''Miromiromiromiro'' e quella sull'Isola del Sud ''Ngirungirungirungiru''.

== Descrizione ==

La baliapetroica della Nuova Zelanda è un piccolo uccello (13&nbsp;cm di lunghezza e 11&nbsp;g di peso) dalla testa grande e dal [[becco]] breve. I maschi della sottospecie dell'[[Isola del Nord]] hanno testa, dorso e ali di colore nero (con una barra bianca su queste ultime) e il ventre bianco. I rappresentanti delle sottospecie dell'[[Isola del Sud]], delle [[Isole Chatham|Chatham]] e delle [[Isole Auckland|Auckland]] sono simili, ma presentano una banda gialla sul petto, che risalta tra il nero della testa e il bianco del ventre. Le femmine non sono nere, ma marroni. La sottospecie delle [[Isole Snares|Snares]] è completamente nera, ed è nota anche come ''Black Tit'' («cincia nera»)<ref name = "Heather">Heather,{{cita libro | autore=B. &Heather Robertson,e H. (Robertson | anno=1996) ''| titolo=The Field Guide to the Birds of New Zealand'' | città=Auckland: | editore=Viking ISBN| isbn=0-14-302040-4}}</ref>.

Le tre sottospecie insulari di baliapetroica della Nuova Zelanda sono molto più grandi delle due stanziate sulle isole principali, tendenza, questa, conosciuta come [[Regola di Foster|regola dell'insularità]]. Gli uccelli della Nuova Zelanda pesano circa 11&nbsp;g, ma quelli delle Snares possono raggiungere anche i 20&nbsp;g.

== Distribuzione e habitat ==

La baliapetroica della Nuova Zelanda vive sulle due isole principali del Paese omonimo, sull'isola di Stewart e su altri tre remoti arcipelaghi circostanti: le [[isole Snares]] e [[Isole Auckland|Auckland]], rispettivamente a 200 e a 465&nbsp;km a sud della Nuova Zelanda, e le [[Isole Chatham|Chatham]], a oltre 800&nbsp;km a est della Nuova Zelanda, in pieno [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Si incontra sia nelle [[Foresta|foreste]] che nelle distese erbose tipiche delle [[isole sub-antartiche della Nuova Zelanda]].

== Biologia ==

La baliapetroica della Nuova Zelanda è prevalentemente [[Insettivoro|insettivora]] e si nutre di piccoli invertebrati come [[Coleoptera|Coleotteri]], cavallette, [[Araneae|ragni]], [[Falena|falene]], weta, lombrichi e mosche. In inverno e autunno consuma anche frutta. La maggior parte delle sottospecie va in cerca di cibo tra la vegetazione, scrutando i dintorni da un posatoio in cerca della [[Predazione|preda]]. Gli [[insetti]] vengono anche spigolati tra i rami e le foglie. La sottospecie delle Snares caccia sul terreno, in modo simile allaalle [[Petroica longipes|petroiche brune dell'Isola del Nord]] e [[Petroica australis|baliadell'Isola brunadel neozelandeseSud]]<ref name = "Heather"/>.

[[File:Bul01Bird239b.jpg|thumb|Nidi di ''P. m. macrocephala''.]]

La balia della Nuova Zelanda è prevalentemente [[Insettivoro|insettivora]] e si nutre di piccoli invertebrati come [[Coleoptera|Coleotteri]], cavallette, [[Araneae|ragni]], [[Falena|falene]], weta, lombrichi e mosche. In inverno e autunno consuma anche frutta. La maggior parte delle sottospecie va in cerca di cibo tra la vegetazione, scrutando i dintorni da un posatoio in cerca della [[Predazione|preda]]. Gli [[insetti]] vengono anche spigolati tra i rami e le foglie. La sottospecie delle Snares caccia sul terreno, in modo simile alla [[Petroica australis|balia bruna neozelandese]]<ref name = "Heather"/>.

== Note ==

<references/>

== Altri progetti ==

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{{interprogetto|commons=Category:Petroica macrocephala|wikispecies=Petroica macrocephala}}

== Collegamenti esterni ==

* {{Avibase}}

* {{ITIS|561941|''Petroica macrocephala''|2 luglio 2012}}

* {{Citacita web | url = http://www.doc.govt.nz/upload/documents/science-and-technical/TSRP46.pdf | titolo = Chatham Island fantail, Chatham Island tomtit and Chatham Island warbler recovery plan 2001-2011 | anno =2001 2001| editore = Department of Conservation, Wellington, New Zealand | formato = PDF | accesso=4 ottobre 2007}}

{{Controllo di autorità}}

{{Portale|uccelli}}

[[Categoria:Petroicidae]]

[[Categoria:Taxa classificati da Johann Friedrich Gmelin]]