Chelosphargis advena: differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{Tassobox La chelosfargide (Chelosphargis advena) è un rettile estinto, appartenente alle tartarughe. Visse nel Cretaceo superiore (Santoniano, circa 85 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.▼ |nome=''Chelosphargis advena'' |statocons=fossile |dataestinzione=[[Cretacico]] |immagine=Chelosphargis advena type.jpg  |didascalia= <!-- CLASSIFICAZIONE --> |dominio= [[Eukaryota]] |regno=[[Animalia]] |sottoregno=[[Eumetazoa]] |superphylum=[[Deuterostomia]] |phylum= [[Chordata]]  |subphylum=[[Vertebrata]] |infraphylum=[[Gnathostomata]] |superclasse=[[Tetrapoda]] |classe=[[Reptilia]]  |sottoclasse=[[Anapsida]] |infraclasse= |superordine= |ordine=[[Testudines]]  |sottordine=[[Cryptodira]] |infraordine= |superfamiglia=[[Chelonioidea]] |famiglia=[[Protostegidae]] |tribù= |sottotribù= |genere='''Chelosphargis''' |sottogenere= |specie='''C. advena''' |sottospecie= <!-- NOMENCLATURA BINOMIALE --> |biautore=([[Arthur Hay|Hay]] |binome=Chelosphargis advena |bidata=[[1908]]) <!-- ALTRO --> |sinonimi= |nomicomuni= |suddivisione= |suddivisione_testo= }} ▲La '''chelosfargide '''('''''Chelosphargis advena''''' ({{zoo|[[Arthur Hay|Hay]]|1908}})) è un [[Reptilia|rettile]] [[Estinzione|estinto]], appartenente alle [[Testudines|tartarughe]]. Visse nel  ==Descrizione== Questo animale doveva assomigliare a una tartaruga marina attuale (''[[Caretta caretta]]''). Le dimensioni erano paragonabili a quelle delle forme attuali. Il [[cranio]] possedeva un becco premascellare dritto e smussato; le ossa frontali erano grandi e dotate di processi laterali verso i margini orbitali. L'area otica ed exoccipitale era molto simile a quella delle attuali tartarughe marine. La [[sinfisi]] mandibolare era lunga, anche negli esemplar giovanili. Era presente una [[cresta sagittale]] bassa ma acuta sulla superficie triturante della [[mandibola]]. Gli esemplari giovanili presentano un carapace con fontanelle laterali. Le ossa neurali formavano una carena bassa e smussata nella parte centrale. Il margine periferico del carapace era liscio (Zangerl, 1953). ==Classificazione== I fossili di questo animale vennero scoperti in [[Alabama]] e descritti per la prima volta nel [[1908]] da Hay, che li attribuì al genere ''[[Protostega]] ''(''P. advena''), a causa dell'aspetto generalmente simile e delle proporzioni del cranio quasi identiche alla [[specie tipo]] di ''Protostega ''(''P. gigas''). Una ridescrizione dei numerosi esemplari noti, operata da [[Rainer Zangerl]] nel [[1953]], mise in luce differenze sufficienti a determinare l'istituzione di un nuovo genere, ''Chelosphargis''. Zangerl riunì questa forma e un'altra simile (''[[Calcarichelys]]'') nella sottofamiglia '''Chelospharginae''', all'interno della famiglia dei [[Protostegidae|protostegidi]] (un gruppo di tartarughe marine del Cretaceo, solitamente di grandi dimensioni). Un'analisi [[cladistica]] effettuata da Hooks nel [[1998]] ha dimostrato che il [[taxon]] Chelospharginae era [[parafiletico]] (ovvero comprendente una serie di forme via via più evolute, alla base di altri protostegidi). Attualmente ''Chelosphargis ''è considerato il genere più primitivo dei [[Protostegidae|Protosteginae]]. ==Bibliografia== *O. P. Hay. 1908. The fossil turtles of North America. Carnegie Institution of Washington Publication 75:1-568 *R. Zangerl. 1953. The vertebrate fauna of the Selma Formation of Alabama. Part III. The turtles of the family Protostegidae. Fieldiana: Geology Memoirs 3(3):63-133 *Hooks, III, G. E., 1998: Systematic revision of the Protostegidae, with a redescription of Calcarichelys gemma Zangerl, 1953. Journal of Vertebrate Paleontology: Vol. 18,  == Collegamenti esterni == * {{Collegamenti esterni}} {{Portale|biologia|paleontologia|rettili|Stati Uniti d'America}} [[Categoria:Cheloni estinti]] | |||