Vittorio Mathieu: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
(125 versioni intermedie di 74 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Bio
E|non si vede chissà che enciclopedicità in tutto questo|biografie|febbraio 2007| amico}}
|Nome = Vittorio
{{W|biografie|febbraio 2007|[[Utente:Brownout|Brownout]] ([[Discussioni utente:Brownout|dimmi tutto]]) 00:55, 10 feb 2007 (CET)}}
|Cognome = Mathieu
'''Vittorio Mathieu''' ([[Varazze]], 1923). Filosofo italiano.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Varazze
|GiornoMeseNascita = 12 dicembre
|AnnoNascita = 1923
|LuogoMorte = Chivasso
|GiornoMeseMorte = 30 settembre
|AnnoMorte = 2020
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/torino/2020/09/30/news/e-morto-il-filosofo-vittorio-mathieu-1.39367670/|titolo=E' morto il filosofo Vittorio Mathieu|sito=La Stampa|data=2020-09-30|lingua=it|accesso=2023-06-23}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = filosofo
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Biografia==
Dopo il [[liceo (scuola)|liceo]], si iscrisse alla facoltà di [[giurisprudenza]] ma si laureò poi in [[filosofia teoretica]] nel [[1946]] all'[[Università di Torino]] con [[Augusto Guzzo]], filosofo rappresentante dello [[Spiritualismo|spiritualismo cristiano]] ed autore di importanti studi su [[Immanuel Kant]] (un pensatore che in seguito sarebbe stato centrale nella vita intellettuale di Mathieu). Libero docente nella stessa materia nel [[1956]], dal [[1958]] ne fu professore incaricato, e dal [[1961]] professore ordinario di filosofia teoretica all'[[Università di Trieste]]. Primo vincitore del concorso di [[Storia della filosofia]] del [[1960]], dal [[1967]] fu ordinario di [[filosofia morale]], nell'Università di Torino.
 
Dal [[1972]] al [[1980]] fu membro del Comitato 08 del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Dal [[1976]] al [[1980]] fu membro e poi vicepresidente del Consiglio esecutivo dell'[[UNESCO]] ([[Parigi]]). Fece parte del [[Comitato Nazionale di Bioetica]]. Fu socio dell'[[Accademia dei Lincei]] e membro del Comitato Premi della [[Fondazione Internazionale Premio Balzan|Fondazione Balzan]]. Già collaboratore, da anni, de ''Il Giornale'', nel [[1994]] fondò con [[Silvio Berlusconi]], [[Lucio Colletti]] ed altri il movimento politico [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]. Sempre nel 1994, con [[Domenico Mennitti]] diede vita alla rivista di cultura politica "Ideazione", organo della fondazione omonima, per il cui quotidiano online curò una rubrica fino alla chiusura della testata. Nel [[1996]] si candidò al [[Senato della Repubblica]] nel collegio di [[Settimo Torinese]]: sostenuto dal [[centrodestra]] (ma non dalla [[Lega Nord]], che nel corso elettorale di quella legislatura, correva, dopo la rottura tra Bossi e Berlusconi nel 1994, da sola), Mathieu ottenne solo il 33,2%, sconfitto dal rappresentante del[[l'Ulivo]] [[Giancarlo Tapparo]].
Dopo il liceo, si iscrisse a Giurisprudenza a Torino, ma si laureò in Filosofia teoretica nel 1946 all'Università di Torino con [[Augusto Guzzo]], filosofo rappresentante dello spiritualismo cristiano ed autore di importanti studi su [[Immanuel Kant]] (un pensatore che sarebbe stato centrale nella vita intellettuale di Mathieu).
Libero docente nella stessa materia nel 1956, dal 1958 è stato professore incaricato e dal 1961 professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Trieste.
Primo vincitore del concorso di Storia della Filosofia del 1960, dal 1967 è stato ordinario di Filosofia fino al ruolo di professore emerito di [[Filosofia morale]], nella Università di Torino.
Attualmente è Socio dell'Accademia dei Lincei e collabora con Il Giornale, Ideazione (rivista da lui fondata) e Emporion.
Dal 1972 al 1980 è stato membro del Comitato 08 del CNR.
Dal 1976 al 1980 è stato membro e poi Vicepresidente del Consiglio esecutivo dell'UNESCO (Parigi). Attualmente è membro del Comitato Premi della Fondazione internazionale Balzan. E' stato membro del Comitato Nazionale di Bioetica.
 
Nel luglio 2010 (in connessione con la sua carica di presidente del collegio dei probiviri del [[Il Popolo della Libertà|PdL]] chiamato a giudicare l'operato degli esponenti di [[Generazione Italia]]) diversi organi di stampa ripresero la voce, già circolante da tempo, di una sua adesione all'[[Opus Dei]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/27/filosofo_Mathieu_probiviri_debutto_sul_co_8_100727015.shtml un articolo sul Corriere della Sera]</ref>. A tale proposito giunsero alla redazione del Corriere della Sera, che aveva pubblicato la notizia, le smentite sia dell'Opus Dei<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/28/Interventi_Repliche_co_9_100728042.shtml rettifica sul Corriere della Sera]</ref> che dell'interessato<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/agosto/03/Lettere_interventi_co_8_100803022.shtml smentita sul Corriere della Sera]</ref>.
==Pensiero Filosofico==
 
Mathieu è morto all'Ospedale di Chivasso nel 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/morto-filosofo-vittorio-mathieu-fu-i-fondatori-forza-italia-ADpc4ks|titolo=Morto il filosofo Vittorio Mathieu, fu tra i fondatori di Forza Italia|sito=Il Sole 24 ORE|data=2020-09-30|lingua=it|accesso=2024-08-24}}</ref>, pochi mesi prima di compiere 97 anni.
Mathieu ha offerto contributi significativi in almeno quattro ambiti della ricerca filosofica: la filosofia della scienza, la storia della filosofia, l’estetica e, infine, la filosofia civile.
* '''Filosofia della scienza''': ha indagato i limiti interni ed i limiti esterni della scienza. Tale indagine ha avuto due filosofi del passato come suoi principali punti di riferimento: Immanuel Kant e [[Henri Bergson]]. Mathieu ha infatti ripreso e sviluppato le classiche ricerche di Kant sui limiti interni della scienza e sulla sua fondazione. A tale riguardo, non ancora ventiseienne, nel 1949, pubblicò il saggio “Limitazione qualitativa della conoscenza umana” a cui fece seguito, nel 1960, ''“L’oggettività nella scienza e nella filosofia moderna e contemporanea”''.Seguendo Henri Bergson, ha valorizzato anche altre forme della conoscenza e della espressività umane non riducibili alle scienze naturali, ma non per questo ad esse opposte. Mathieu ha infatti sempre ritenuto che la realtà, e segnatamente la realtà umana, non possa essere esaurita dalla scienza e richieda invece una costante attività interpretativa. L’uomo, dunque, è chiamato ad essere scienziato della natura ed ermeneuta della cultura. Sarebbe però riduttivo non ricordare che i contributi di Mathieu alla filosofia della scienza riguardano una pluralità estremamente diversificata di temi. Ad esempio, sono del 1970 due studi pionieristici sull’applicabilità del teorema di [[Gödel]] al diritto. Kurt Gödel aveva scoperto nel [[1931]] che non si può dimostrare la coerenza di un sistema logico all’interno del sistema stesso; Mathieu ritiene che, almeno analogicamente, la scoperta di Gödel possa applicarsi al problema della fondazione di un sistema giuridico. Per Mathieu, un’autorità non può legittimarsi da sola in modo formale e, dunque, anche il diritto richiede fondamenti esterni: l’efficacia e la giustizia.
*'''Filosofia della storia''': ha realizzato alcune traduzioni fondamentali. Forse, il contributo maggiore di Mathieu alla storia della filosofia è consistito proprio in un’opera che combina traduzione e ricostruzione critica, ovvero l'''opus postumum'' di Kant, pubblicato nel 1963. Tale opera affronta questioni teoriche tutt’oggi aperte (soprattutto nella fisica e nella biologia teoriche)come il problema della forma degli oggetti solidi o il problema del vivente, cioè il problema della vita in quanto tale e non ridotta a semplice. Mathieu ha curato, poi, le edizioni italiane di molte opere di [[Leibniz]]: Si è trattato di un ampio lavoro che si è raccolto in quattro principali volumi: ''“Scritti politici e di diritto naturale”'' (1951), ''“Leibniz e des Bosses”'' (1960), ''“Saggi filosofici e lettere”'' (1963), ''“Saggi di teodicea: sulla bontà di Dio, sulla libertà dell’uomo, sull’origine del male”'' (1991).
*'''Estetica''': l’estetica di Mathieu, pur nella varietà dei temi trattati, rimanda ad una problematica essenzialmente ontologica: lo svelarsi dell’ente. Cioè, l’opera d’arte è heideggerianamente concepita come il modo attraverso cui gli uomini possono cogliere il passaggio dal nulla all’essere.Di estetica è anche l’ultimo libro di Mathieu: ''“Goethe e il suo diavolo custode”'', edito nel 2002 per Adelphi. Al centro di questa ricerca vi è la figura di Mefistofele, analizzata in tutta la sua profondità e capacità genealogica. Nei suoi volumi sull'estetica della musica, sviluppa la tesi affascinante che ascoltare la musica è un ascoltare il silenzio:
{{quote|“Grande è la potenza significante di ciò che non significa nulla, perché è il nulla a far emergere l’essere delle cose. E la musica e la luce si situano proprio in questo iato insuperabile fra l’essere e il nulla”.|'''Vittorio Mathieu'''}}
 
== Pensiero filosofico ==
==Attività politica==
Mathieu ha offerto contributi significativi in almeno quattro ambiti della ricerca filosofica:
* la [[filosofia della scienza]];
* la [[storia della filosofia]];
* l'[[estetica]];
* la filosofia civile.
 
=== Filosofia della scienza ===
Nel 1994 ha fondato con Silvio Berlusconi, Lucio Colletti ed altri il movimento politico Forza Italia.
 
Ha indagato i limiti interni e i limiti esterni della scienza. Tale indagine ha avuto due filosofi del passato come suoi principali punti di riferimento: Immanuel Kant e [[Henri Bergson]]. Mathieu ha infatti ripreso e sviluppato le classiche ricerche di Kant sui limiti interni della scienza e sulla sua fondazione. A tale riguardo, non ancora ventiseienne, nel [[1949]], pubblicò il saggio "Limitazione qualitativa della conoscenza umana" a cui fece seguito, nel [[1960]], ''"L'oggettività nella scienza e nella filosofia moderna e contemporanea"''.
==Bibliografia==
 
Seguendo Henri Bergson, ha valorizzato anche altre forme della [[conoscenza]] e della espressività umane non riducibili alle [[scienze naturali]], ma non per questo ad esse opposte. Mathieu ha infatti sempre ritenuto che la realtà, e segnatamente la realtà umana, non possa essere esaurita dalla [[scienza]], e richieda invece una costante attività interpretativa. L'uomo, dunque, è chiamato ad essere scienziato della [[natura]] ed [[ermeneutica|ermeneuta]] della [[cultura]].
 
Sarebbe però riduttivo non ricordare che i contributi di Mathieu alla filosofia della scienza riguardano una pluralità estremamente diversificata di temi. Ad esempio, sono del [[1970]] due studi pionieristici sull'applicabilità del [[teorema di Gödel]] al [[diritto]]. Kurt Gödel aveva scoperto nel [[1931]] che non si può dimostrare la coerenza di un sistema logico all'interno del sistema stesso; Mathieu ritiene che, almeno analogicamente, la scoperta di Gödel possa applicarsi al problema della fondazione di un sistema giuridico. Per Mathieu, un'autorità non può legittimarsi da sola in modo formale e, dunque, anche il diritto richiede fondamenti esterni: l'efficacia e la giustizia.
 
=== Storia della filosofia ===
 
Ha realizzato alcune [[traduzione|traduzioni]] fondamentali. Forse il contributo maggiore di Mathieu alla storia della filosofia è consistito proprio in un'opera che combina traduzione e ricostruzione critica, ovvero l'''Opus Postumum'' di Kant, pubblicato nel [[1963]]. Tale opera affronta questioni teoriche tutt'oggi aperte (soprattutto nella [[fisica]] e nella [[biologia]] teoriche), come il problema della forma degli oggetti solidi o il problema del vivente, cioè il problema della [[vita]] in quanto tale e non ridotta a semplice.
 
Mathieu ha curato poi le edizioni italiane di molte opere di [[Leibniz]]: si è trattato di un ampio lavoro che si è raccolto in quattro principali volumi: ''"Scritti politici e di diritto naturale"'' ([[1951]]), ''"Leibniz e des Bosses"'' ([[1960]]), ''"Saggi filosofici e lettere"'' ([[1963]]), ''"Saggi di [[teodicea]]: sulla bontà di [[Dio]], sulla [[libertà]] dell'[[uomo]], sull'origine del [[male]]"'' ([[1991]]).
 
=== Estetica ===
 
L'estetica di Mathieu, pur nella varietà dei temi trattati, rimanda ad una problematica essenzialmente [[ontologia|ontologica]]: lo svelarsi dell'[[ente (filosofia)|ente]]. Cioè, l'opera d'arte è [[Martin Heidegger|heideggerianamente]] concepita come il modo attraverso cui gli uomini possono cogliere il passaggio dal nulla all'essere.
 
Di estetica è anche l'ultimo libro di Mathieu: ''"[[Goethe]] e il suo [[diavolo]] custode"'', edito nel [[2002]] per i tipi di [[Adelphi]]. Al centro di questa ricerca vi è la figura di [[Mefistofele]], analizzata in tutta la sua profondità e capacità [[genealogia|genealogica]].
 
Nei suoi volumi sull'estetica della [[musica]] sviluppa la tesi affascinante che ascoltare la musica è un ascoltare il [[silenzio]]:
 
{{citazione|Grande è la potenza significante di ciò che non significa nulla, perché è il nulla a far emergere l'essere delle cose. E la musica e la luce si situano proprio in questo iato insuperabile fra l'essere e il nulla.}}
 
=== Filosofia civile ===
 
Entro i molteplici contributi di Mathieu alla filosofia civile, si staglia netta, per importanza e originalità, una triade di libri dedicati a quello che potremmo chiamare "stato spirituale dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]]". Si tratta di tre opere scritte dal [[1972]] al [[1980]], in un periodo dunque estremamente critico per l'Italia, ma che mantengono ancora una grande attualità. Mathieu fa percepire al lettore il pericolo valoriale in cui è venuto a trovarsi l'Occidente e pone in essere una critica serrata alle [[ideologia|ideologie]] totalitarie o [[nichilismo|nichiliste]]. In questo senso, vi è un'aria di famiglia con i lavori di quei filosofi{{Ln}}come ad esempio [[José Ortega y Gasset]] e [[Max Horkheimer]]{{Ln}}che hanno prospettato i rischi di un'eclisse dell'individuo nella società tecnologica di massa.
 
==Opere==
*''Bergson'', Torino, 1954;
*''La filosofia trascendentale e l'Opus postumum di Kant'', Torino, 1958;
*''Leibniz e Des Bosses'', Torino, 1960;
*''L'oggettività nella scienza e nella filosofia contemporanea'', Torino, 1960;
*''Il problema dell'esperienza'', Trieste, 1963;
*''Dio nel "Libro d'ore"'' di R. M. Rilke'', Firenze[[Leo S. Olschki Editore|Olschki]], 1968;
*''Dialettica della libertà'', Napoli, 1970;
*''La speranza nella rivoluzione'', Milano, 1972;
*''[[Vincenzo Filippone-Thaulero]]'', Salerno 1973;
*''Perché punire'', Milano, 1980;
*''Temi e problemi della filosofia contemporanea'', Roma, 1977 (opera frutto di una serie di lezioni alla Radio Svizzera Italiana);
*''Perché punire'', Milano, 1980;
*''Cancro in Occidente'', Milano, 1983;
*''La voce, la musica, il demoniaco. Con un saggio sull'interpretazione musicale'', Spirali, 1983;
*''Filosofia del denaro'', Roma, 1985;
*''Elzeviri swiftiani'', MilanoSpirali, 1986. ;
*''La mia prospettiva filosofica'', Barone Francesco; Mathieu Vittorio; Melchiorre Virgilio, Gregoriana Libreria Editrice, 1988;
*''Gioco e lavoro'', Spirali, 1989;
*''La speranza nella rivoluzione'', Spirali, 1992;
*''Il problema del nazionalismo'', Mathieu Vittorio; Cotta Sergio, Japadre, 1992;
*''Perché leggere Plotino'', Rusconi Libri, 1992;
*''L'opus postumum di Kant'', Bibliopolis, 1992;
*''Tipologia dei sistemi e origine della loro unità'', Accademia dei Lincei, 1994;
*''Orfeo e il suo canto. Scritti (1952-1993)'', Zamorani, 1996;
*''Il nulla, la musica, la luce'', Spirali, 1996;
*''Il problema della fedeltà ermeneutica'', Mathieu Vittorio; Paoletti Laura, Armando Editore, 1998;
*''Per una cultura dell'essere'', Armando Editore, 1998;
*''L'uomo animale ermeneutico'', Giappichelli, 2001;
*''Le radici classiche dell'Europa'', Spirali, 2002;
*''Goethe e il suo diavolo custode'', Adelphi, 2002;
*''Privacy e dignità dell'uomo. Una teoria della persona'', Giappichelli, 2004;
*''Come leggere Plotino'', Bompiani, 2004;
*''Perché punire. Il collasso della giustizia penale'', Liberilibri, 2008;
*''Introduzione a Leibniz'', Laterza, 2008;
*''In tre giorni'', Mursia, 2010;
* ''La filosofia'', Marcovalerio, 2014;
* ''Una frode inaudita ai danni di Goethe. La missione teatrale di Wilhelm Meister'', Marcovalerio, 2015.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Immanuel Kant]]
* [[Henri Bergson]]
* [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Gottfried Wilhelm Leibniz]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.ideazione.com/new_2008/cattivi_pensieri/cattivi_pensieri_home.htm|Rubrica di Vittorio Mathieu sul quotidiano online Ideazione}}
* {{cita web | 1 = http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/27/pdl-probiviri-e-p3/44509/ | 2 = Articolo del fatto quotidiano | accesso = 3 agosto 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100801045111/http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/27/pdl-probiviri-e-p3/44509/ | dataarchivio = 1 agosto 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/28/Interventi_Repliche_co_9_100728042.shtml|Chiarimento del portavoce dell'Opus Dei sulla non appartenenza di Vittorio Mathieu alla Prelatura dell'Opus Dei}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|Cattolicesimo|filosofia|politica}}
 
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]
{{Categorizzare}}
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Trieste]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]