Carlo Collodi: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Collodi (disambigua)|Collodi}}
{{citazione|Com'ero buffo, quand'ero un burattino! e come ora son contento di essere diventato un ragazzino per bene!...<ref> {{cita libro |autore= Carlo Collodi | titolo = Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino, sedicesima edizione | anno= 1899 | editore= Bemporad & Figlio | città= Firenze | p= 235 }}</ref>|''Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino''.}}
{{Bio
|Nome = Carlo
|Cognome = CollodiLorenzini
|Pseudonimo = Carlo Collodi
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Carlo Lorenzini'''
|ForzaOrdinamento = Collodi, Carlo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Firenze
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|Immagine = Carlo Collodi.jpg
}}
È divenuto celebre comeper essere stato l'autore del [[romanzo]] ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino]]'', piùspesso noto semplicemente come ''Pinocchio'', diventato uno dei grandi classici della letteratura di tutto il mondo e tradotto in 240 lingue.<ref>Il calcolo delle copie di Pinocchio vendute in Italia e nel mondo risulta impossibile, per via del fatto che i diritti d'autore decaddero nel [[1940]] e a partire da quella data chiunque poté riprodurre liberamente l'opera di Collodi. Giovanni Gasparini, ''La corsa di Pinocchio'', Milano, Vita e Pensiero, 1997. pagina 117. ISBN 88-343-4889-3</ref>
 
== VitaBiografia ==
[[File:CollodicaricaturaCaricature of Carlo Lorenzini (Collodi), the author of Pinocchio (c.1875), by Angiolo Tricca.jpg|thumbalt=Carlo lorenzini|leftsinistra|miniatura|Carlo Lorenzini in una [[caricatura]] di [[Angiolo Tricca]] del 1875|alt=carlo lorenzini]]
Carlo Lorenzini nacque il 24 novembre 1826 a Firenze in [[via Taddea]]. Il padre, Domenico Lorenzini (1795-1848), originario di [[Cortona]], era [[cuoco]] e la madre, Angiolina Orzali (1800-1886), era sarta e cameriera, ambedue al servizio dei marchesi [[Ginori]].<ref>{{Cita libro|autore = [[Daniela Marcheschi]], ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere'', Milano, Mondadori, 1995, pp. LXIX-LXX; quindi in Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=14 }}</ref> Angiolina era figlia del fattore dei marchesi Garzoni Venturi, che amministrava il podere di Veneri, alle porte della località di [[Collodi (Pescia)|Collodi]], frazione di [[Pescia]], il cui nome ispirò lo pseudonimo adottato da Lorenzini.
 
Dal matrimonio di Domenico con Angiolina nacquero dieci figli: il primogenito Carlo, poi Marianna (19 gennaio 1828 - 13 settembre 1829), Paolo (1829-1891), Maria Adelaide (1831-1871), Marianna Seconda (1832-1838), Giuseppina (1834-1850), Paolina Antonietta (1836-1839), Giovannina Letizia (1837-1839), Lorenzo (1839-1839) e Ippolito (1842-1923).
Carlo Lorenzini nasce nel [[1826]] a Firenze in via Taddea (sulla casa oggi c'è una lapide). Il padre, Domenico Lorenzini, era [[cuoco]] e la madre, Angiolina (Maria Angela Carolina) Orzali, lavorava come domestica, a servizio dei marchesi [[Ginori]], insieme al marito<ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=14 }}</ref>. Quest'ultima, figlia del fattore dei marchesi [[Garzoni Venturi]] era nata a [[Veneri]]<ref name="DBI">Domenico Proietti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-lorenzini_(Dizionario-Biografico)/ Carlo Collodi] in ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' - Volume 66 (2007), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref >, presso [[Collodi (Pescia)|Collodi]] (frazione di [[Pescia]]) il cui nome ispirò lo pseudonimo che rese lo scrittore famoso in tutto il mondo. Poté studiare grazie all'aiuto della [[Ginori|famiglia Ginori]]. Il giovane Lorenzini fu infatti ospitato nel [[Palazzo Ginori (via de' Rondinelli)|palazzo Ginori]] di [[via de' Rondinelli]], sulla facciata del quale una targa ne ricorda la permanenza. Dal [[1837]] fino al [[1842]] entrò in [[seminario]] a [[Colle di Val d'Elsa]], per diventare [[prete]] e contemporaneamente ricevere un'istruzione. Fra il 1842 e il [[1844]], seguì lezioni di [[retorica]] e [[filosofia]] a Firenze, presso un'altra scuola religiosa degli [[Scolopi]].
 
Il giovane Lorenzini poté studiare proprio grazie all'aiuto della famiglia Ginori: durante l'infanzia (trascorsa perlopiù a Collodi presso il nonno materno), visse per un periodo in una loro casa in via Taddea quando il fratello Paolo divenne amministratore della fabbrica Ginori, nel [[Palazzo Ginori (via de' Rondinelli)|palazzo Ginori di via de' Rondinelli]], sulla facciata del quale una targa ne ricorda la permanenza durante gli ultimi anni della vita. Dal 1837 fino al 1842 entrò in [[seminario]] a [[Colle di Val d'Elsa]]; non diventò prete, ma ricevette una buona istruzione. Fra il 1842 e il 1844 seguì lezioni di [[retorica]] e [[filosofia]] a Firenze, presso un'altra scuola religiosa degli [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Scolopi]].
Interruppe gli studi superiori nel [[1844]] e incominciò a lavorare come commesso nella libreria Piatti<ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=43 }}</ref> a Firenze. Entrò così nel mondo dei libri e in seguito diventò [[redattore]] e cominciò a scrivere. Nel [[1845]] ottenne una dispensa ecclesiastica che gli permise di leggere l<nowiki>'</nowiki>''[[Indice dei libri proibiti]]''. Nel [[1847]] iniziò a scrivere recensioni ed articoli per [[la Rivista di Firenze (1847)|la Rivista di Firenze]].
 
Interruppe gli studi superiori nel 1844, ma aveva già cominciato a lavorare come commesso nella libreria Piatti di Firenze probabilmente fin dal 1843.<ref>{{Cita libro|autore =[[Daniela Marcheschi]], ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere'', Milano, Mondadori, 1995, p.LXXIV }}</ref> Nel 1845 era tanto considerato da ottenere una dispensa ecclesiastica che gli permise di leggere i libri messi all'[[indice dei libri proibiti]]. Non è certo che collaborasse a ''[[La Rivista di Firenze]]'', mentre a partire dal 29 dicembre 1847, pubblicando l'articolo di musicologia ''L'Arpa'', cominciò a scrivere per ''[[L'Italia Musicale]]'', giornale milanese di cui divenne ben presto una delle firme di maggior richiamo. Il ruolo intellettuale di Collodi sarà prezioso, perché l'autore toscano trasmetterà a molti [[Scapigliatura|scapigliati]] milanesi alcune tematiche critiche fondamentali, relative al teatro di prosa e musicale, alla poesia e al romanzo del suo tempo, che alimenteranno a lungo il dibattito culturale nel nostro paese.
Nel [[1848]], allo scoppio della [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima guerra d'indipendenza]] si arruolò volontario combattendo con altri studenti toscani a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]]. Tornato a Firenze fondò una rivista satirica, ''[[Il Lampione]]'' (censurata da lì a breve). Nel [[1849]] diventò segretario ministeriale.
 
Nel [[1848]], allo scoppio della [[Prima guerra di d'indipendenza italiana|Primaprima guerra d'indipendenza]], si arruolò volontario, combattendo con altriil studentibattaglione toscanitoscano a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]]. Tornato a Firenze fondò una rivista satirica, ''[[Il Lampione]]'' (censurata da lì a breve). Nel [[1849]] diventò segretario ministeriale.
Nel [[1850]] diventò amministratore della libreria Piatti, che, come spesso accadeva all'epoca, svolgeva anche attività di [[editoria]]. Collodi collabora con i giornali: [[L'Opinione (quotidiano)|L'Opinione]], [[Il Nazionale (quotidiano)|il Nazionale]], la ''Gazzetta d'Italia'' e ''l'Arte''. Nel [[1853]] abbandoòa ''l'Arte'' per dirigere la ''Scaramuccia'' <ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=66 }}</ref> che poi acquistò con il contributo dello zio paterno. Si occupò di tutto: musica, teatro, letteratura. Nel [[1856]] collaborò con la rivista umoristica [[La Lente (1856)|La Lente]] dove firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Collodi<ref name="Dedola68">{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=68 }}</ref>. Dello stesso anno sono le sue prime opere importanti: ''[[Gli amici di casa]]'' e ''[[Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno. Guida storico-umoristica]]''. Nel [[1857]] fu corrispondente a [[Bologna]] de ''L'Italia musicale'' di [[Milano]]<ref name="Dedola68"/>.
 
Tornato a Firenze, fondò uno dei maggiori giornali umoristico-politici dell'epoca, ''[[Il Lampione]]'', "giornale per tutti", sospeso l'11 aprile 1849 per l'avvenuta restaurazione. Ne riprese la pubblicazione il 15 maggio 1860 con un suo articolo che cominciava: «"Ripigliando il filo del nostro discorso interrotto ecc.", interrotto da 11 anni!».<ref> {{cita libro | autore=[[Alessandro D'Ancona]] | autore2=[[Orazio Bacci]] | titolo= Manuale della Letteratura Italiana, Vol. VI| editore=G.Barbera, Firenze 1910|}}</ref> Cominciò per lui, patriota, un periodo non facile nella Toscana granducale, tanto che Lorenzini viaggiò spesso a Milano e Torino, fermandovisi per lunghi periodi. Il giornalismo umoristico fu allora la sua principale risorsa: da qui la collaborazione con numerose testate umoristiche che affrontavano, all'insegna del riso e del sorriso, argomenti artistici, teatrali e letterari: ''l'Arte'', ''La Scena'' (a cui collaborò anche [[Ippolito Nievo]]), ''[[La Lente]]'' e altre. Nel 1853 fondò lo ''Scaramuccia'', che divenne presto uno dei maggiori giornali teatrali italiani, fornendo letteralmente il modello a tanti altri fogli analoghi, sorti in tutta Italia.<ref>{{Cita libro|autore =[[Daniela Marcheschi]]| titolo = ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere'', Milano, Mondadori, 1995, pp. LXXVIII-XC }}</ref> Si occupò di tutto con grande competenza: musica, teatro, letteratura.
Nel [[1859]] partecipò alla [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra d'indipendenza]] come soldato regolare piemontese nel Reggimento Cavalleggeri di Novara. Finita la campagna militare ritornò a [[Firenze]]. Nel [[1860]] diventò censore teatrale. Nel [[1868]], su invito del [[Ministero della Pubblica Istruzione]], entrò a far parte della redazione di un dizionario di lingua parlata, il ''Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze''.
 
Nel 1856, collaborando con il giornale umoristico fiorentino ''[[1859La Lente]]'', si firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Carlo Collodi.<ref>{{Cita libro|autore = [[Daniela Marcheschi]]| titolo = ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere''| anno = 1995 | editore = Mondadori|p=LXXXIV }}</ref> Dello stesso anno sono le sue prime opere importanti: ''Gli amici di casa'' e ''Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno. Guida storico-umoristica''. Nel 1859 partecipò alla [[Seconda guerra di d'indipendenza italiana|Secondaseconda guerra d'indipendenza]], arruolandosi come soldatovolontario regolarenel piemontesereggimento nelsabaudo Reggimentodei Cavalleggeri di Novara. Finita la campagna militare ritornò a [[Firenze]]. Nel [[1860]] diventò censore teatrale. Nel [[1868]], su invito del [[Ministero dell'istruzione e del merito|Ministero della Pubblicapubblica Istruzioneistruzione]], entrò a far parte della redazione di un dizionario di lingua parlata, il ''Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze''.
Nel [[1875]] ricevette dall'[[Libreria Editrice Felice Paggi|editore Felice Paggi]] l'incarico di tradurre le [[fiaba|fiabe]] francesi più famose. Collodi tradusse [[Charles Perrault]], [[Marie-Catherine d'Aulnoy]], [[Jeanne-Marie Leprince de Beaumont]]. Effettuò anche l'adattamento dei testi integrandovi una [[morale]]; il tutto uscì l'anno successivo sotto il titolo de ''[[I racconti delle fate]]''.
[[File:Giornaleperibambini.jpg|thumb|Prima pagina del ''Giornale per i bambiniBambini'' con il terzo capitolo de ''Le avventureAvventure di Pinocchio'' (14 luglio 1881)]]
Nel 1875 ricevette dall'[[Libreria Editrice Felice Paggi|editore Felice Paggi]] l'incarico di tradurre le [[fiaba|fiabe]] francesi più famose. Collodi non solo tradusse, ma ricreò in italiano, inserendovi una [[morale]], un corpus di fiabe sotto il titolo ''[[I racconti delle fate]]'', tratte dall'edizione [[Hachette (editore)|Hachette]] del 1853 di fiabe di [[Charles Perrault]], [[Marie-Catherine d'Aulnoy]], [[Jeanne-Marie Leprince de Beaumont]]. Il volume uscì l'anno successivo<ref>{{Cita web|url=https://www.sololibri.net/I-racconti-delle-fate-Carlo-Collodi.html|titolo=I racconti delle fate di Carlo Collodi [recensione]|autore=Riccardo Pasqualin|sito=Sololibri.net|data=1 novembre 2023}}</ref>.
 
Nel 1877 apparve ''[[Giannettino]]'' e nel 1878 fu la volta di ''[[Minuzzolo]]''. Il 7 luglio 1881, sul primo numero del periodico per l'infanzia ''Giornale per i Bambini'' (pioniere dei periodici italiani per ragazzi diretto da [[Ferdinando Martini]]), uscì la prima puntata de ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|Le avventure di Pinocchio]]'', con il titolo ''Storia di un burattino.''<ref>Silvia Ronchey, "Il burattino framassone", ''La Stampa'', 27 febbraio 2002, p. 25.</ref> Secondo il saggio di [[Gianni Greco]] ''Quel copione di Collodi (Pinocchio non fu il primo naso)'', del 2018, Collodi si sarebbe ispirato per la stesura del suo più celebre romanzo a fonti antecedenti.<ref>{{Cita web |url=https://www.giornalepop.it/pinocchio-non-fu-il-primo-naso/ |titolo=Gianni Greco, ''Quel copione di Collodi (Pinocchio non fu il primo naso)'' |accesso=20 dicembre 2019 |dataarchivio=20 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191220130715/https://www.giornalepop.it/pinocchio-non-fu-il-primo-naso/ |urlmorto=sì }}</ref> Nel 1883 pubblicò ''Le avventure di Pinocchio'' raccolte in volume. Dal 12 aprile di quell'anno, e fino all'8 dicembre 1886, fu direttore del ''Giornale per i Bambini''.<ref>{{Cita libro|autore = [[Daniela Marcheschi]]| titolo = ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere''| anno = 1995 | editore = Mondadori|pp=CXVI-CXXI}}</ref> All'apice del successo, il 26 ottobre 1890, Collodi si sentì male sulle scale di casa mentre stava rientrando, alle 22:30. Portato nel suo letto, morì pochi minuti dopo, forse per un [[aneurisma]]<ref>[http://www405.regione.toscana.it/ImageViewer/servlet/ImageViewer?idr=TECA00000125486#page/3/mode/1up La morte dello scrittore su ''La Nazione'' del 28 ottobre 1890]</ref>, poco meno di un mese prima di compiere 64 anni. È sepolto nel [[cimitero delle Porte Sante]].
[[File:Giornaleperibambini.jpg|thumb|Prima pagina del ''Giornale per i bambini'' con il terzo capitolo de ''Le avventure di Pinocchio'' (14 luglio 1881)]]
Nel [[1877]] apparve ''[[Giannettino]]'', e nel [[1878]] fu la volta di ''[[Minuzzolo]]''. Il 7 luglio [[1881]], sul primo numero del periodico per l'infanzia ''[[Giornale per i bambini]]'' (pioniere dei periodici italiani per ragazzi diretto da [[Ferdinando Martini|Fernandino Martini]]), uscì la prima puntata de ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|Le avventure di Pinocchio]]'', con il titolo ''Storia di un burattino''. Vi pubblicò poi altri racconti (raccolti in ''[[Storie allegre]]'', [[1887]]).
 
Si è spesso parlato di un'affiliazione di Collodi alla [[Massoneria in Italia|massoneria]]. Il mondo massonico, in effetti, si fregia di tale presunta appartenenza dell'illustre scrittore.<ref>[http://www.granloggia.it/page/scrittori-poeti-e-letterati Scrittori, poeti e letterati massoni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160526180853/http://www.granloggia.it/page/scrittori-poeti-e-letterati|date=26 maggio 2016}} sul sito della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam]].</ref> Tuttavia, come recentemente dimostrato da [[Daniela Marcheschi]],<ref>{{Cita libro|autore=D. Marcheschi|titolo=“Il naso corto – una rilettura delle Avventure di Pinocchio”|anno=2016|editore=EDB|città=Bologna|ISBN=978-88-10-56734-0}}</ref> curatrice della pubblicazione integrale delle opere di Collodi, non vi sono prove reali in questa direzione. Analizzando gli elenchi di affiliati e gli archivi dell'epoca, la Marcheschi ha dimostrato l'infondatezza del dato: Collodi, documenti alla mano, non è ascrivibile tra gli affiliati.<ref>{{Cita libro|autore=Vedi Introduzione, D. Marcheschi (a cura di), Collodi|titolo=Opere|url=https://archive.org/details/opere0000coll|anno=1995|editore=I Meridiani, Mondadori|città=Milano|ISBN=978-88-04-40075-2}}</ref> Quindi, nonostante siti internet legati al mondo culturale massonico affermino una tale appartenenza, non è stata prodotta, a oggi, alcuna documentazione al riguardo.<ref>{{Cita web|url=https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/10/05/Altro/COLLODI-MASSONE-RISOLTO-IL-MISTERO-MAI-AFFILIATO_125700.php|titolo=COLLODI: MASSONE? RISOLTO IL MISTERO, MAI AFFILIATO|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2022-09-12}}</ref>
Nel [[1883]] pubblicò ''Le avventure di Pinocchio'' raccolte in volume. Nello stesso anno diventò direttore del ''Giornale per i bambini''.
 
Come illustra la Marcheschi, tutta la tesi dell'affiliazione di Collodi alla massoneria si fonderebbe su un'errata comprensione di un saluto in calce a una sua lettera; in essa la contrazione "suo affo" è stata letta come "fratello" anziché "affezionato": tanto è bastato per costruire la storia di un "Collodi massone"<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/10/05/Altro/COLLODI-MASSONE-RISOLTO-IL-MISTERO-MAI-AFFILIATO_125700.php|titolo=COLLODI: MASSONE? RISOLTO IL MISTERO, MAI AFFILIATO|sito=www1.adnkronos.com|accesso=4 maggio 2017}}</ref>. Le difficoltà incontrate lungo la sua vita sarebbero inoltre conferma del fatto che l'autore non potesse contare su potenti appoggi. Nonostante certa letteratura voglia a ogni costo trovare un messaggio massonico ed esoterico specialmente nel suo "Le avventure di Pinocchio"<ref>Per ogni indagine che riguardi Le avventure di Pinocchio, si rimanda ai commenti fondamentali di Daniela Marcheschi, Roberto Randaccio, Ferdinando Tempesti e all’edizione critica di O. Castellani Pollidori: C. Collodi, ''Opere'', D. Marcheschi ed., Mondadori, Milano 1995; C. Collodi, ''Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino'', introduzione di D. Marcheschi, Roberto Randaccio ed., Giunti, Firenze 2012 ; C. Collodi, ''Pinocchio'', introduzione e commento critico di F. Tempesti, disegni di Igort, Feltrinelli, Milano 1993; C. Collodi, ''Le avventure di Pinocchio'', edizione critica a cura di O. Castellani Pollidori, Fondazione C. Collodi, Pescia 1983</ref>, rimane molto più realistica quella lettura<ref>{{Cita web|url=http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7256.html|titolo=Pinocchio riletto dal cardinale Biffi: "L'alto destino di una testa di legno"}}</ref> che coglie nella filigrana del testo l'intreccio di una fede cristiana<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/biffi-catechismo-secondo-pinocchio|titolo=Biffi: catechismo secondo Pinocchio}}</ref> con le vicende personali<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/10/educazione-moderna-pinocchio.shtml?uuid=b1fb1242-9dfe-11dd-a746-ba386f664334&DocRulesView=Libero&refresh_ce=1|titolo=L'educazione moderna di Pinocchio}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2011/3/10/150-ANNI-Il-Pinocchio-di-Collodi-un-infanzia-perduta-o-la-parabola-del-cristiano-/157081/|titolo=Il Pinocchio di Collodi, un’infanzia perduta o la parabola del cristiano?}}</ref> della vita dell'autore<ref>{{Cita web|url=http://www.gliscritti.it/approf/fisichella/fis_pinocchio.htm|titolo=Sulla visione cristiana di Pinocchio.}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=G. Biffi|titolo=Contro Mastro Ciliegia|anno=2012|editore=Jaca Book|città=Milano|ISBN=978-88-16-30206-8}}</ref>.
Morì a Firenze nel [[1890]]; è sepolto nel [[cimitero delle Porte Sante]].
 
Nel 1962 è stata costituita la [[Fondazione Nazionalenazionale Carlo Collodi]] che ha, tra i suoi scopi, quello di diffondere e far conoscere nel mondo le opere del Collodi, in particolare "Le avventure di Pinocchio". LaCon cittàD.M. del 9 giugno 2009 è stata istituita l'Edizione Nazionale delle Opere di FirenzeCarlo gliLorenzini, hapresieduta dedicatoda una[[Daniela stradaMarcheschi]].
 
== Opere ==
* ''Gli amici di casa. Dramma in due atti'', Firenze, Riva, 1856; Firenze, Romei, 1862; poi con il saggio ''Il teatro di C. Collodi'', e a cura di Daniela Marcheschi, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1990.
* ''Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno. Guida storico-umoristica'', Firenze, Mariani, 1856. Ora cfr. Collodi, ''Un Romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno'', a cura di Roberto Randaccio, prefazione di Michèle Merger, in Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume I, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2010.
* ''I misteri di Firenze. Scene sociali'', Firenze, Fioretti, 1857. Ora cfr. Collodi, ''I Misteri di Firenze'', a cura di Roberto Randaccio, prefazione di Andrea Camilleri, Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume I, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2010.
* ''Il sig. Albèri ha ragione! (Dialogo apologetico)'', Firenze, Cellini, 1859.
* ''La manifattura delle porcellane di Doccia. Cenni illustrativi'', Firenze, Grazzini, Giannini e C., 1861.
* ''Gli estremi si toccano'', in "Il Lampione", 15 gennaio 1861.
* ''La coscienza e l'impiego'', 1867 (?)circa.
* ''Antonietta Buontalenti'', 18671869-1871 (?)1870.
* ''L'onore del marito'', 1870.
* ''I racconti delle fate. Voltati in italiano'', Firenze, Paggi, 1876; e ora anche Collodi, ''I Racconti delle Fate'', a cura e con Introduzione di François Bouchard, Prefazione di Guido Conti, in Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume IV, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2015.
* ''[[Giannettino]]. Libro per i ragazzi'', Firenze, Paggi, 1877.
* ''[[Minuzzolo]]. Secondo libro di lettura (seguito al Giannettino)'', Firenze, Paggi, 1878.
* ''Macchiette'', Milano, Brignola, 1880; poi con ''Nota introduttiva'' a e a cura di Daniela Marcheschi, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1989; e ora ''Macchiette'', a cura e con Introduzione di Fernando Molina Castillo, Prefazione di Ernesto Ferrero, in Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume III, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2010.
* ''Macchiette'', Milano, Brignola, 1880.
* ''Occhi e nasi. (ricordi dal vero)'', Firenze, Paggi 1881; e ora ''Occhi e nasi (Ricordi dal vero)'', a cura e con Introduzione di Paola Ponti, Prefazione di Roberto Barbolini, in Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini Collodi, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2020, Volume V, tomo 1.
* ''Occhi e nasi. (ricordi dal vero)'', Firenze, Paggi 1881.
* ''La grammatica di Giannettino per le scuole elementari'', Firenze, Paggi 1883.
* ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino]]'', Firenze, Paggi 1883; 1886;(con 1887;varie 1888riedizioni vivente Collodi); e ora ''Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino'', a cura di Roberto Randaccio, Introduzione di Daniela Marcheschi, Prefazione di Mario Vargas Llosa, Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume III, Collodi-Firenze, BemporadFondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 18902012.
* ''Il regalo del Capo d'Anno'', Torino, Paravia, 1884, poi con ''Prefazione'' e a cura di Daniela Marcheschi, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1989-1990.
* ''L'abbaco di Giannettino. Per le scuole elementari'', Firenze, PaggiParigi, 1884.
* ''Libro di Lezioni per la seconda classe elementare, secondo gli ultimi programmi'', Firenze, Paggi, 1885.
* ''Un'antipatia. Poesia e prosa'', Roma, Perino, 1885.
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:II, ''L'Italia centrale'', Firenze, Paggi, 1883.
:III, ''L'Italia meridionale'', Firenze, Paggi, 1886.
* ''Storie allegre. Libro per i ragazzi'', Firenze, Paggi, 1887. Cfr. ora anche Collodi, ''Storie allegre'', a cura e con Introduzione di François Bouchard, Prefazione di Guido Conti, in Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Volume IV, Collodi-Firenze, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Giunti, 2015.
* ''Libro di Lezioni per la terza classe elementare secondo gli ultimi programmi'', Firenze, Paggi, 1889.
* ''La lanterna magica di Giannettino. Libro per i giovanetti'', Firenze, Bemporad, 1890.
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* ''Divagazioni critico-umoristiche'', raccolte e ordinate da [[Giuseppe Rigutini]], Firenze, Bemporad, 1892.
* ''Note gaie'', raccolte e ordinate da Giuseppe Rigutini, Firenze, Bemporad, 1892.
* Attribuita erroneamente a Collodi è l'opera ''Bettino Ricasoli, Camillo Cavour, Luigi Carlo Farini, Daniele Manin. Biografie del Risorgimento pubblicate in occasione delle onoranze fiorentine a Carlo Lorenzini'', Firenze, Marzocco, 1941. Cfr. D. Marcheschi, ''Ma questo non è Collodi'', ''Il Sole 24 Ore'', 21 luglio 2011.
* ''I ragazzi grandi. Bozzetti e studi dal vero'', a cura di Daniela Marcheschi; con una nota di Carlo Alberto Madrignani, Palermo, Sellerio, 1989.
* ''Cronache dall'Ottocento'', a cura di Daniela Marcheschi, Pisa, ETS, 1990. [Raccolta di articoli giornalistici, prima mai ristampati, pubblicati da Carlo Collodi (sotto vari pseudonimi) nei giornali umoristici del tempo]
* ''Opere'', a cura e con un saggio introduttivo di Daniela Marcheschi, Milano, A. Mondadori, "I Meridiani", 1995. ISBN 88-04-40075-7.
* ''Il viaggio per l'Italia di Giannettino'', Ristampa anastatica in 3 voll., Collana "Il Genio Vagante", Bergamo, Leading Edizioni, 2006.
 
== Collodi Nipote ==
{{vedi anche|CollodiPaolo NipoteLorenzini}}
Carlo Collodi ebbe un nipote, [[Collodi Nipote|Paolo Lorenzini]] (1876 &nbsp;– 1958), figlio di suo fratello Ippolito, che intraprese anch'egli, più tardi, il mestiere di scrittore per ragazzi, usando lo pseudonimo di [[''Collodi Nipote]]''. Scrisse, tra l'altro, anche ''[[Sussi e Biribissi]]''.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Gianni Greco]], [https://www.giornalepop.it/pinocchio-non-fu-il-primo-naso/ ''Quel copione di Collodi (Pinocchio non fu il primo naso)'', Giornale Pop, 2018] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191220130715/https://www.giornalepop.it/pinocchio-non-fu-il-primo-naso/ |date=20 dicembre 2019 }}
* {{Cita libro
* {{Cita libro|autore= [[Renato Bertacchini]]|titolo= Il padre di Pinocchio. Vita e opere di Collodi|anno= 1993|editore= Camunia, Milano}}
|autore= Renato Bertacchini
* [[Daniela Marcheschi]], ''Collodi ritrovato'', Pisa, ETS, 1990.
|titolo= Il padre di Pinocchio. Vita e opere di Collodi
* Daniela Marcheschi, ''Collodi e la linea sterniana nella nostra letteratura'', in Carlo Collodi, ''Opere'', a cura di Daniela Marcheschi, Milano, Mondadori, I Meridiani, 1995, pp.&nbsp;XI-LXII.
|anno= 1993
* Daniela Marcheschi, ''Cronologia'' in Carlo Collodi, ''Opere'', a cura di Daniela Marcheschi, Milano, Mondadori, I Meridiani, 1995, pp.&nbsp;LXVII-CXXIV.
|editore= Camunia, [[Milano]]
* Daniela Marcheschi, ''Biografia di un patriota'' in [[AA.VV.]], ''Carlo Lorenzini protagonista dell'Unità d'Italia'', Collodi, Pescia-San Gimignano, Siena, Fondazione Nazionale Carlo Collodi-Nidiaci, 2011, pp.&nbsp;25–29.
}}
* Daniela Marcheschi, ''Carlo Collodi e gli scritti sull'Umorismo nell'Ottocento'', in [[AA.VV.]], ''L'Umorismo in prospettiva interculturale. Immagini, aspetti e linguaggi/Crosscultural Humour: Images, Aspects, and Languages'', Atti del II Convegno Internazionale di Studi sull'Umorismo Lucca-Collodi 2009, a cura di Omar Coloru e Giuseppe Minunno, Con CD allegato, Parma, Atelier65, 2014, § IV. ''Carlo Collodi, prassi e teorie dell'Umorismo''.
* {{Cita libro
* Daniela Marcheschi, ''Introduzione'', in [[Renato Bertacchini]], ''Le fate e il burattino. Carlo Collodi e l'avventura dell'educazione'', a cura di Daniela Marcheschi, Bologna, EDB, 2015, pp.&nbsp;5–13.
|autore= Michele Capitani
* Daniela Marcheschi, ''Il naso corto'', Bologna, EDB, 2016.
|titolo= Pinocchio. Le ragioni di un successo
* {{Cita libro|autore= Michele Capitani|titolo= Pinocchio. Le ragioni di un successo|anno= 2010|editore= Prospettiva editrice, Civitavecchia|isbn= 978-88-7418-610-5}}
|anno= 2010
* [[Maura Del Serra]], ''La commedia salvifica in Pinocchio'', in "UICS-Studia", 3, 1988, pp. 1-12&nbsp;1–12 (numero monografico dedicato a Collodi).
|editore= Prospettiva editrice, [[Civitavecchia]]
* {{Cita libro|autore= Anna Rosa Vagnoni|titolo= Collodi e Pinocchio. Storia di un successo letterario|anno= 2007|editore= UNI Service, Trento|pagine= 109 pp.|isbn= 978-88-6178-077-4}}
|isbn= 978-88-7418-610-5
* [[Felice Del Beccaro]], Il paesaggio in «Pinocchio» e altri scritti collodiani, A cura e con Introduzione di Daniela Marcheschi, Prefazione di Renato Bertacchini, Lucca, Istituto Storico Lucchese-Fondazione Nazionale Carlo Collodi, 2005.
}}
* [[Silvia Ronchey]], "Il burattino framassone", Zolla: la storia di un'iniziazione ispirata a Apuleio, ''La Stampa'', Cultura, 27 febbraio 2002.
* [[Maura Del Serra]], ''La commedia salvifica in Pinocchio'', in "UICS-Studia", 3, 1988, pp. 1-12 (numero monografico dedicato a Collodi).
* Daniela Marcheschi, ''Carlo Collodi critico musicale. Gioacchino Rossini e il Risorgimento'', in «Bollettino del Centro Rossiniano di Studi», XLVII, 2007, pp.&nbsp;5–27.
* {{Cita libro
* Daniela Marcheschi, ''In Italia con Collodi e i suoi amici. Un’idea di infanzia'', in ''Pinocchio in volo tra immagini e letterature'', a cura di Rossana Dedola e Mario Casari, Milano, Bruno Mondadori editore, 2008, pp.&nbsp;159–177.
|autore= Anna Rosa Vagnoni
* {{Cita libro|autore= [[Alberto Savinio]]|titolo= ''Collodi'', in ''[[Narrate, uomini, la vostra storia]]''|anno= 1942|editore= Adelphi, Milano, 1984, IV ed. 2009}}
|titolo= Collodi e Pinocchio. Storia di un successo letterario
* Daniela Marcheschi, ''Prológo'' in Carlo Collodi, ''Las Aventuras de Pinocho. Otros Relatos'', Edición de Fernando Molina Castillo, Madrid, Cátedra Letras Universales, 2010, pp.&nbsp;7–11.
|anno= 2007
* {{Cita libro|autore= [[Elémire Zolla]]|titolo= ''Carlo Collodi'', in ''[[Uscite dal mondo]]''|anno= 1992|editore= Adelphi, Milano}}
|editore= UNI Service, [[Trento]]
* Daniela Marcheschi, ''Introduction, Chronologie'' in Collodi, ''Les Aventures de Pinocchio'', Paris, Le Livre de Poche, 2010, pp.&nbsp;7–34.
|pagine= 109 pp.
* Daniela Marcheschi, ''Introduzione'', in C. Collodi, ''Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino'', a cura di Roberto Randaccio, Prefazione di Mario Vargas Llosa, Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, III vol., Firenze, Giunti, 2012, pp.&nbsp;19–62.
|isbn= 978-88-6178-077-4
* Anna Soldani, ''Il segreto di Pinocchio. La storia della "vera" Fatina e dei luoghi del burattino. Con un epistolario inedito''. Con scritti di Claudia Bertocci, Maurizio Bruschi, Giulio M. Manetti, Florence Art Edizioni, Firenze, 2020.
}}
*Guido Musco, ''Pinocchiu, versione in dialetto reggino''. Liriti Editore, Reggio di Calabria, 1999.
* {{Cita libro
|autore= [[Alberto Savinio]]
|titolo= Collodi'', in ''[[Narrate, uomini, la vostra storia]]
|anno= 1942
|editore= Adelphi, [[Milano]], 1984, IV ed. 2009
}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [https://www.librirarieantichi.it/il-pinocchio-di-carlo-collodi/ Il Pinocchio di Carlo Collod]i – libri rari libri antichi e antiquariato giapponese (librirarieantichi.it){{Collegamenti esterni}}
* [http://www.pinocchio.it Sito ufficiale della Fondazione Nazionale Carlo Collodi], dedicato al personaggio di Pinocchio e al variegato mondo dello scrittore
* [http://www.carlocollodi.it/ Sito dedicato a Carlo Collodi]
 
{{Pinocchio}}
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